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#immagini umoristiche
enkeynetwork · 3 months
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cinquecolonnemagazine · 8 months
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Playmen: la rivista che ha divertito e provocato l'Italia con stile
Poche riviste hanno lasciato un'impronta tanto audace quanto la rivista italiana "Playmen". Nata negli anni '70, Playmen ha sfidato le convenzioni dell'epoca e osato parlare di temi che facevano arrossire la società italiana. La rivista ha incarnato uno stile di vita spensierato e disinibito che ha catturato l'immaginazione di molti; ha promosso una visione della vita che metteva in primo piano il divertimento, l'avventura e il piacere; ha contribuito a definire cosa significasse essere un uomo moderno nell'Italia a partire dagli anni '60 e '70, in un periodo in cui la società stava attraversando profondi cambiamenti. Con un mix di audacia e ironia, questa rivista ha lasciato un segno indelebile nella storia della comunicazione e del divertimento. 30 anni e più di copertine patinate Playmen vide la luce nel 1967 grazie a un'idea di Adelina Tattilo. Ispirata all'omologo Playboy americano, ben presto ne superò la fama. Sulle copertine apparivano sempre belle donne nude ma in pose meno esposte rispetto all'omologo statunitense. Era un cocktail di articoli, fotografia glamour, fumetti umoristici e reportage leggermente scandalosi. La rivista era audace, divertente e sfacciata, e rapidamente si guadagnò una base di fan affezionati. Affezionati ben lieti di acquistare la loro copia a poche ore dall'uscita, prima che la magistratura ne ordinasse il ritiro. Nei primi anni di uscita, infatti, Playmen fu letteralmente inseguita dalla censura. Tuttavia "Playmen" non si limitava a immagini di donne attraenti. Presentava anche articoli ironici e irriverenti su temi sociali e politici. I suoi editoriali satirici e le vignette umoristiche affrontavano questioni scottanti con un pizzico di sarcasmo. Era un approccio unico che spesso faceva infuriare alcuni e divertiva molti altri. Il ruolo sociale della rivista Playmen Sebbene "Playmen" fosse principalmente una rivista di intrattenimento, ha svolto un ruolo importante nel contesto sociale italiano dell'epoca. Mentre alcuni critici consideravano la rivista volgare e sessista, altri la vedevano come uno specchio della società in rapida evoluzione. La rivista ha affrontato apertamente temi come la sessualità, la politica e la cultura pop, offrendo una prospettiva alternativa ai canoni sociali dell'epoca. Era una voce pericolosa e provocatoria in un'Italia che stava cercando di capire chi voleva essere. La rivista ha avuto un'importante influenza sulla cultura italiana, dimostrando che l'ironia e la provocazione potevano coesistere con la critica sociale. "Playmen" ha aperto la strada per molte altre pubblicazioni satiriche in Italia, contribuendo a cambiare il modo in cui i media trattavano i temi controversi. Le donne di Playmen Mentre molte riviste maschili dell'epoca ritraevano le donne come oggetti sessuali, "Playmen" ha scelto una strada diversa. Le donne erano spesso raffigurate come figure assertive e indipendenti, e la rivista ha trattato argomenti legati all'emancipazione femminile. Questo approccio pionieristico ha contribuito a sfidare gli stereotipi di genere e a spingere avanti il ​​dibattito sulla sessualità e l'uguaglianza. Non a caso le sue copertine divennero il trampolino di lancio per molte giovani artiste, da Patty Pravo a Ornella Muti, da Brigitte Bardot ad Amanda Lear. Aiutò anche molte artiste messe all'angolo a tornare sulla cresta dell'onda. In copertina foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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avgraficadesign · 1 year
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Yellow Kid: fu davvero il primo protagonista dei fumetti?
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Ancora oggi la nascita del fumetto è materia dibattuta ma, storicamente, si fa risalire la sua creazione a Yellow Kid, il primo personaggio di una storia a fumetti! Ma è davvero così?
Chi è Yellow Kid?
Yellow Kid era un personaggio della striscia intitolata "At the Circus in Hogan's Alley" pubblicata per la prima volta il 5 Maggio 1895 come supplemento domenicale del New York World.
Il suo autore è l'artista Richard Felton Outcault che, nelle sue strisce, raccontava le avventure di una variopinta umanità in un ghetto newyorkese. Tra queste figure spicca la presenza di Mickey Dugan, un ragazzino goffo, calvo, abbigliato con una camiciona da letto (inizialmente blu e poi gialla).
Mentre i dialoghi degli altri personaggi erano scritti su cartelli, i dialoghi di Yellow Kid apparivano sul suo camicione, ma successivamente l'autore introdurrà le caratteristiche nuvolette. Questo personaggio curioso e singolare è riconosciuto oggi come il primo protagonista di un fumetto.
I precursori del fumetto
Come abbiamo accennato, l'identità del primo personaggio dei fumetti, anche se formalmente designata, è ancora materia di discussione tra gli studiosi di storia dell'arte. Molte di queste discussioni hanno addirittura origine dalla definizione stessa di fumetto.
Questo linguaggio è spesso definito come una narrazione per immagini e, se il testo scritto non è strettamente necessario, è possibile considerare come primi esempi anche i graffiti preistorici, i geroglifici egiziani o i bassorilievi greci e romani. Tuttavia, il celebre autore newyorkese Will Eisner ci offre una definizione più puntuale: quella di arte sequenziale.
La sequenzialità contraddistingue la narrazione a fumetti, ma questa può essere riscontrata anche in antichità, in esempi come la Colonna Traiana o in alcune illustrazioni dell'arte medievale. Per arrivare al fumetto vero e proprio andranno ancora definiti degli stili di linguaggio ed espressione precisi.
La nascita del balloon
Il balloon è quello spazio bianco, rappresentato come una sorte di palloncino, che, nelle tavole a fumetto, serve a contenere i dialoghi dei personaggi. In Italia il nome "fumetto" nasce proprio da questo elemento che appare come una nuvoletta di fumo che esce dalla bocca del personaggio.
Ma anche in questo caso esistono delle rappresentazioni precedenti alla pubblicazione delle storie di Yellow Kid, come opere medievali o stampe del XVII° secolo che utilizzano soluzioni simili al balloon. Precedenti che fanno scricchiolare il suo primato. Quindi, di cosa abbiamo bisogno ancora per definire un fumetto?
L'artista statunitense Coulton Waugh, nel 1947, pubblica il saggio The Comics, il primo libro dedicato ad analizzare l'arte del fumetto. Waugh è il primo ad avanzare l'ipotesi di Yellow Kid come primo personaggio dei fumetti e offre la sua definizione del mezzo: la sequenza narrativa delle vignette, il testo inserito nei disegni e la presenza di personaggi che appaiono con regolarità nella storia.
Un'altra caratteristica importante dei fumetti, e che ne segna la nascita solo da un certo momento storico in poi, è la sua riproducibilità. Propria del fumetto è la possibilità di essere riproducibile per essere diffuso a un gran numero di lettori, un aspetto collegato alla diffusione dei giornali nella seconda metà dell'800.
Il fumetto... prima di Yellow Kid?
Ma, quindi, davvero Yellow Kid è il primo personaggio dei fumetti a tutti gli effetti? Beh... non esattamente.
Nel XIX° secolo i giornali iniziavano la loro grande diffusione e, assieme a questi, anche le strisce satiriche e umoristiche. In Europa, a Ginevra, Rodolphe Töppfer pubblica nel 1827 diversi racconti per immagini come "Histoire de M. Jabot", anche grazie ai consigli di Goethe e sono molti a considerare questo artista il primo vero fumettista.
Sempre in Europa, questa volta in Germania, l'illustratore e poeta Heinrich Christian Wilhelm Busch, realizza nel 1865, per un giornale umoristico "Fliegende Blätter", le avventure dei bambini Max e Moritz. Anche se non compare ancora il fumetto, alcuni storici del ramo, come l'italiano Palmiro Boschesi, le considerano come le prime storie a fumetti.
Passato e... futuro del fumetto
Queste opinioni contrastanti rendono la cosa ancora oggi, spinosa e soggetta alle opinioni dei vari esperti a seconda di come questi considerano il media. La creazione di fumetti, come espressione artistica, si è ritagliata un suo posto nel cuore di milioni di appassionati, raggiunti da una infinità di storie dei propri eroi, dapprima grazie alla stampa e, in tempi recenti, al web.
La nona arte, grazie al suo linguaggio semplice ma evocativo, fatto della fusione tra immagine e testo, è ideale sia per raccontare una storia che nella progettazione grafica di materiale pubblicitario messa in atto da aziende e imprese.
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italian-malmostoso · 4 years
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kseenefrega · 4 years
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Gwyneth Paltrow non ti offendere ma non ho 70$ da spendere! 🤦🏻‍♂️😬😂
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gabesnake · 5 years
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Via così. 😂
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sfumetto · 5 years
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Le immagini #divertenti da Sfumetto.net
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ladydighiaccio · 6 years
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QUESTA ESTATE 2021
IMMAGINE : APRI E CONDIVIDI
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uds · 4 years
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discorsi da uno che ha iniziato a usare internet una ventina di anni fa.
comunque a me il forum manca. non un forum in particolare (per quanto ne abbia frequentati tre o quattro), il formato forum in generale. organizzato, aperto, orientato alla scrittura più che alle immagini, con archivio sempre disponibile e le dinamiche amicali e umoristiche che ne conseguono. è un peccato sia stato interamente sostituito dai social network, molto più effimeri, caotici e privi di memoria. un forum ben strutturato e con gente decente lo frequenterei tuttora giornalmente nel tempo libero, molto piu volentieri di facebook o instagram (e sarebbe meno frustrante di seguire una discussione o trovare roba vecchia su tumblr).
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angolodonne · 5 years
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Immagini divertenti, foto, barzellette, video, immagini whatsapp divertenti e frasi. Ogni giorno nuovi contenuti freschi. Vedere. Tante immagini divertenti, barzellette e umoristiche per voi., Source: Pinterest
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cdgruppo8 · 2 years
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Cari Digital Guys,
il meme che vi presentiamo oggi è un exploitable, come modello base per crearlo abbiamo utilizzato quello di “expectations vs reality”, il meme stato creato da zero ma ci si può aspettare che rimanga invariata la prima immagine e le scritte che rimandano al modello aspettative vs realtà. La prima immagine può rimanere fissa se il meme verrà remixato in un nuovo contesto digitale, mentre la seconda può variare per creare reazioni umoristiche diverse.
Per capirlo non occorre altro se non sapere che l’utente medio di Instagram utilizza le stories in modo spropositato condividendo quasi troppi momenti della vita privata nonostante l’attenzione di chi le visualizza è solitamente molto bassa e probabilmente questo tipo di storie verranno skippate.
Il meme potrebbe essere utilizzato in tutti quei contesti in cui si nutre scarso interesse verso qualcosa che viene proposto o condiviso, nonostante chi condivide pensi l’opposto.
Il meme ha un alto livello di replicabilità, sopratutto nei contesti in cui si apprende qualcosa tramite smartphone ma non si ha un vero interesse rispetto a ciò. Agli utenti potrebbero servire altre immagini di persone o personaggi annoiati e l’utilizzo di tool gratuiti per l’editing di meme presenti sul web oppure per esempio app mobile come Sticker Maker Studio.
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Storia dei meme: in quanti la conoscono?
Sapete qual è la storia dei meme? Ormai sono il nostro "pane quotidiano" visto che basta entrare su un qualsiasi social network per essere inondati da queste immagini umoristiche fatte di battute e citazioni. Quando sono nate? Come hanno fatto a prendere sempre più piede? Che cosa è un meme? Un meme è un'unità di cultura, un'idea, una credenza o un comportamento che viene trasmesso da persona a persona in una società. Oggi, il termine "meme" è spesso usato in riferimento a immagini, video, testo o giochi che vengono condivisi e replicati in modo virale su Internet, soprattutto sui social media. Questi meme spesso presentano immagini con testo superiotto che rappresentano un'idea, un sentimento o un'esperienza comune, e possono essere modificati e adattati da coloro che li condividono. Qual è la storia dei meme? La storia dei meme ha origini relativamente recenti, ma la loro influenza sulla cultura e sulla comunicazione è stata enorme. Il termine "meme" è stato coniato da Richard Dawkins nel 1976, ma è diventato popolare solo negli ultimi decenni con l'avvento della tecnologia e dei social media. I primi esempi di meme possono essere rintracciati nella cultura pop e nella comicità, come le barzellette, le vignette umoristiche e le immagini divertenti. Tuttavia, con il rapido sviluppo dell'informatica e la diffusione di internet, i meme hanno cominciato a evolversi e a diffondersi a una velocità senza precedenti. Storia dei meme: a cosa servono i meme? I meme servono a molte cose, e la loro funzione dipende dal contesto in cui vengono utilizzati. In generale, i meme sono utilizzati come mezzo di comunicazione e di espressione, e possono avere una varietà di funzioni, tra cui: - Umorismo: I meme sono spesso utilizzati per creare contenuti divertenti e ironici, e per diffondere battute e umorismo online. - Comunicazione di massa: I meme possono essere utilizzati per diffondere informazioni e messaggi importanti a un vasto pubblico in modo rapido e divertente. - Espressione creativa: I meme possono essere utilizzati per esprimere idee e sentimenti in modo originale e creativo. - Satira e critica: I meme possono essere utilizzati per commentare e ridicolizzare eventi di attualità, politica e cultura, e per esprimere opinioni e punti di vista su questioni importanti. - Connessione sociale: I meme possono aiutare a creare un senso di comunità e di connessione tra le persone, specialmente se condividono gli stessi interessi e sensibilità. - Intrattenimento: I meme sono spesso utilizzati per passare il tempo e intrattenere gli utenti, e possono essere molto divertenti da creare e condividere. Cosa significa memare? Il termine "memare" si riferisce all'atto di creare o condividere un meme. Memare è un modo divertente e creativo per esprimere se stessi e per comunicare con gli altri. E poiché i meme sono facilmente condivisibili, possono avere un impatto significativo sulla cultura e sulla società. Possono essere utilizzati per diffondere informazioni, umorismo e commenti sociali e politici. Read the full article
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italian-malmostoso · 4 years
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kseenefrega · 5 years
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ictadmin · 4 years
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AV Grafica & Design rinnova il proprio sito internet
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La comunicazione è un fattore importante della strategia aziendale, questo è valido sia per il materiale cartaceo che per internet. Una comunicazione efficace è supportata da uno stile accattivante e da una grafica piacevole, studiata per il proprio pubblico di riferimento.
Questo è un aspetto ben noto a AV Grafica & Design. Rinnovarsi per offrire ai propri utenti una comunicazione visiva sempre fresca.
AV Grafica & Design, comunicazione visiva e progettazione grafica
Il nostro è uno studio di grafica pubblicitaria e web design, la nostra sede è a Pantigliate e operiamo nella zona di Milano e provincia. Da quasi venti anni collaboriamo con piccole e medie aziende, imprese, privati ed associazioni per fornire progetti grafici orientate alla comunicazione.
Il nostro punto di forza è la passione per il design e la tecnologia, che ci ha portato a coniugare questi due mondi. Illustrazione digitale, grafica e infine, sviluppo di siti web e web design.
Dall'illustrazione alla comunicazione visiva cartacea e web
Le nostre origini arrivano con l'illustrazione, l'amore per il disegno e soprattutto il fumetto. Alessandro Vezzani, motore della AV Grafica & Design, si è formato come disegnatore di fumetti, comunicazione visiva per eccellenza, tramite immagini, balloon e didascalie.
Dal realizzare illustrazioni realistiche e umoristiche, fumetti, caricature, passiamo poi alla progettazione grafica di brochure, volantini e manifesti. Lo studio della brand identity: la creazione di loghi per aziende e il materiale correlato.
Per finire l'approccio al web. Lo studio della comunicazione sulla rete. La creazione di siti web statici e dinamici, portali e-commerce, con il supporto dei CMS Joomla e Wordpress. Siti dotati di template responsivi in grado di raggiungere un gran numero di utenti, sia su desktop che mobile.
Con il tempo la nostra esperienza è cresciuta e abbiamo sviluppato una rete di contatti con altri professionisti dell'informatica, sia hardware che software, un team dinamico di esperti per offrire ai nostri clienti più servizi.
Rinnoviamo il nostro sito internet
AV Grafica & Design ha operato di recente un restyling al proprio sito internet. Sempre nell'ottica di una comunicazione visiva efficace, abbiamo rivoluzionato il template del nostro portale per meglio offrire agli utenti un assaggio delle nostre capacità.
Sul sito nostro sito rinnovato troverete l'elenco dei servizi del nostro studio, tra cui creazione siti web, produzione di illustrazioni e fumetti e realizzazione progetti grafici.
Potrete visualizzare il portfolio con alcuni dei nostri lavori e effettuare il contatto per maggiori informazioni o preventivi. Contattandoci potrete anche usufruire delle nostre promozioni periodiche, come grafiche gratuite o guide sul miglioramento del sito internet.
Speriamo di avervi incuriosito, vi aspettiamo per conoscere le vostre domande sulla comunicazione visiva efficace!
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