Tumgik
#insofferenza
catsloverword · 9 months
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Odio Ferragosto, odio Agosto, odio il caldo, odio l'estate in generale...
Beato sia settembre, l'autunno e con loro l'arrivo dell'inverno🌧️❄️🌨️
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k3rn3lpan1c · 1 year
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L'insofferenza è come un gatto, in agguato, pronta a saltare; non sai mai quando si presenterà, se con una foto di qualche conoscente che non sentivi da tanto o un perfetto sconosciuto che dice una frase stonata.
Quando si palesa, l'insofferenza è ingombrante, non sai come gestirla, come un ospite inatteso. Sta là e si aspetta che tu dica o faccia qualcosa. Ma il vivere civile ti costringe a rigidi schemi ti comportamento e con grande forza di volontà non resta che fare l'unica cosa che è possibile fare: lasciare perdere.
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deathshallbenomore · 2 years
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ragazza aiuto sono qui da poco più di quarantotto ore e voglio già fuggire improvvisamente e misteriosamente. magari addirittura con il favore delle tenebre :)
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hope-now-and-live · 14 days
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Mi stavo chiedendo per quale ragione negli ultimi giorni mi stessero scrivendo più del solito degli sconosciuti qui sulla chat di tumblr, poi mi sono resa conto che c'è la mia faccia nei post in anteprima. Non è manco una questione di aspetto fisico, semplicemente sono un'essere di sesso femminile facilmente individuabile dall'anteprima, senza neanche dover fare la fatica di entrare sul blog e dover leggere qualcosa. E lo so che non dovrebbe provocarmi né grandi riflessioni né fastidi tutto questo, ma il problema è che invece LO FA, perché vedo che non conta tanto il fatto che una persona metta anima e cuore in pensieri, osservazioni, arte, poesia, narrativa e quant'altro: conta solo che sia un essere potenzialmente rimorchiabile. Con quale gioia rispondo a chi mi commenta un post, anche per fare osservazioni critiche o mi scrive per istaurare una discussione su qualcosa che ho scritto...ma con quale amarezza e insofferenza ignoro completamente le chat di chi mi sta scrivendo senza un criterio, ma solo perché sono una femmina...
E posso dire? Dopo quasi 10 anni che mi trovo su questa piattaforma, non riesco neanche più a prendere sul serio l'eventuale commento che potrebbe arrivare: "Ma in realtà non sai perché ti stanno scrivendo". Credetemi, dopo 10 anni la legge delle probabilità è dalla mia, in questo ragionamento.
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der-papero · 5 months
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Quindi questa insofferenza verso gli ingegneri gestionali è un fatto 😌
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autolesionistra · 3 months
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Caro diario, ultimamente alterno momenti di desiderio di vicinanza ad alcune persone selezionate e una certa insofferenza verso altri esseri umani meno selezionati. Anche per questo stamattina dopo aver accompagnato i cinni a scuola mi sono imbucato in una via residenziale poco trafficata per fare due passi, evitare di interagire con altri genitori e in generale anteporre una ventina di minuti di quiete al fracassarmi i maroni lavorativamente (è un periodo di grandi entusiasmi oltre che di grande socialità).
Dopo circa 55 secondi incrocio, inevitabilmente, la mamma-di-una-compagna, unica residente a me nota in quella via, che procede a tirarmi una pezza infinita su questioni scolastiche (tema che mi appassiona particolarmente). Perché non si può, che abbiamo ancora un cantiere intorno alla scuola, e se una gru sbaglia una manovra, e oggi c'erano fuori due operai "uno marocchino e uno che sembrava italiano" [dati rilevanti quanto affidabili] che dicevano un sacco di parolacce.
Io mentre guardavo lontano per vedere se c'era un albero sufficientemente robusto per impiccarmi mi produco in un equivalente cortese di "eh, lo fanno, lo fanno" quando in realtà avrei voluto dirle "guarda, se io nella mia vita avessi dovuto abbandonare il Marocco (che non sarà mai stato il Marocco, per inciso) o qualsiasi altra città più lontana di Molinella per ritrovarmi alle ottoemmezza di mercoledì mattina a fare l'operaio edile sotto la pioggia nel cortile della scuola dei nostri figli e trovassi pure da dire con un collega, tirerei ben più di qualche cristo. E ipotizzerei pure che quell'angelo di sua figlia non abbia sentito nessuna parola che non conoscesse già."
Poi dal nulla aggiunge "sono dei falsi comunisti" e io mi metto a ridere perché anche le mie capacità dissimulatorie hanno un limite (giornalmente sempre più eroso) "ma chi, gli operai?" "no il sindaco che ci lascia intorno il cantiere" io provo a spiegarle che dare del falso comunista a Lepore è comunque esageratamente lunsinghiero, poi ci salutiamo.
Tornando passo per un parco e c'è un tizio con un cane al guinzaglio che gli dice "come ci organizziamo oggi?" poi lo guardo meglio e in realtà aveva degli auricolari piccolissimi e stava parlando con qualcun altro ma prima di vederli per qualche secondo ho guardato il cane anche con una certa aspettativa.
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smokingago · 1 year
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Tumblr media
Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
Paulo Coelho
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elperegrinodedios · 7 months
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Sopportazione, poi ancora sopportazione, stato d'animo buio, sofferenza e insofferenza tale che tutto quello che faccio in questi ultimi giorni, mi sembra inutile ridicolo e quasi offensivo davanti agli occhi di tutti quei poveri bambini/e e le loro madri, che innocenti stanno morendo per colpa delle ignobili inumane guerre e bombardamenti per il potere e la bramosia di taluni capi che con disonore stanno creando le basi per una guerra più vasta di distruzione mondiale. Dittature con le maschere, camuffate da democrazia, da falsi accordi e diritti civili e costituzionali. Vergogna! Si, vergogna, perchè non siete altro che uomini senza onore, dei malfattori, degli assassini. E se penso, che noi siamo qui, divertendoci tra mille cose futili ed inutili, mentre a pochi km. distanti, stanno versando il sangue, migliaia di innocenti indifesi e senza colpe ecco, mi sento impotente e tutto ciò che faccio, salvo pregare per loro, lo trovo davvero inutile, ridicolo e quasi offensivo.
Tumblr media
Dovremmo scegliere il solo slogan: "Fermate le guerre!" e pubblicarlo centinaia migliaia di volte durante tutto il giorno!!! Loro non ascolteranno, ma sarà l'universale lamentazione che giungerà fino alle orecchie e alla misericordia del Signore.
lan ✍️
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catsloverword · 5 months
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... Però, ad essere sincera, permane una tristezza nel cuore, che sa di sconfitta, sa di delusione, sa di amarezza, di disillusione... E questa insofferenza, che mi fa andare tutto stretto: ho bisogno di spazio, del Mio spazio. Egoista?! Forse sì, per una volta voglio esserlo.
Propositi per il nuovo anno? L'urgenza dice: "potare i rami secchi" e prendere distanza da tutto ciò che mi appesantisce, soprattutto CHI mi appesantisce. Ho davanti 12 mesi per lavorarci. La salute, in primis, è ben-Essere e bene-Stare: Essere e Stare bene, innanzitutto, con Sé stessi.
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abatelunare · 4 months
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Di tic verbali poco tollerabili
Sto sviluppando ua decisa intolleranza - per non dire insofferenza - nei confronti di due ingiustificati tic verbali. Il primo è Amore. Uomini e donne chiamano chiunque amore. Che è comodo, perché se non ricordi come si il nome di uno/a, lo/a chiami amore, e sei a posto. (Fra parentesi: se volete far girare le palle a una mia cara amica, la dovete proprio chiamare amore, nomignolo utilizzato da un suo ex per non fare come Andrea Sperelli nel romanzo dannunziano Il piacere). Il secondo è Adoro. Che poi dei due è quello che mi infastidisce maggiormente. Quando una cosa piace o la si trova carina, non si dice l'adoro, ma semplicemente adoro. Anche se sta sui coglioni. Adoro è il sussurro che sbuca ovunque, come il prezzemolo. A me il prezzemolo non dispiace. Ma amore e adoro mi fanno venire l'orchite. Anatomica, però. Non verbale.
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deathshallbenomore · 2 years
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gli amici di una persona tutto sommato socievole e che ama la compagnia ma che - anche dovendo fare di necessità virtù - ha imparato ad apprezzare la notevole quantità di tempo passato in solitudine essere come ‘ci siamo fatti i cazzi nostri per settimane se non mesi, ma ora vogliamo ritrovarci per aggiornarci e raccontarci cose e pianificare di vederci probabilmente proprio quando per te potrebbe essere un problema e NON TI LASCEREMO SFUGGIRE :)’
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tulipanico · 1 year
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Sento questa insofferenza vischiosa nello stomaco, o forse un poco più giù. Ci sono certi movimenti delle mani, la forma della fronte, lo sguardo quando si fa serio; ecco, ci sono certe parti di me che non fanno altro che ricordarmi quel legame inscindibile del sangue. Mi arrabbio, forse perché non mi permetto mai di essere triste. Io ho scelto, continuo a scegliere ogni giorno, solo che ora mi sono costruita questo muro intorno e non so come qualcuno possa anche solo avvicinarsi. Non ci sono finestre, solo un sasso sopra l'altro, del cielo vedo solo un fazzoletto. Mi manca l'aria, vorrei urlare ma la voce non esce. Desidero, sola accasciata su me stessa, quella delicatezza che un corpo sa donare quando è in armonia. Ma qui c'è spazio solo per me.
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canesenzafissadimora · 8 months
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I bambini di oggi sono sottoposti a troppi stimoli che la loro psiche infantile non è in grado di elaborare. Stimoli scolastici, stimoli televisivi, processi accelerati di adultismo, mille attività in cui sono impegnati, eserciti di baby-sitter a cui sono affidati, in un deserto di comunicazione dove passano solo ordini, insofferenza, poco ascolto, scarsissima attenzione a quel che nella loro interiorità vanno elaborando. Quando gli stimoli sono eccessivi rispetto alla capacità di elaborarli, al bambino restano solo due possibilità: andare in angoscia o appiattire la propria psiche in modo che gli stimoli non abbiano più alcuna risonanza.
In questo secondo caso siamo alla psicopatia, all'apatia della psiche che più non elabora e più non evolve, perché più non "sente". [...] Gli psicopatici sono un caso limite dell'umano, ma la psicopatia come tonalità dell'anima a bassa emotività e a scarso sentimento è qualcosa che si va diffondendo tra i giovani d'oggi che, nella loro crescita, acquisiscono valori di intelligenza, prestazione, efficienza, arrivismo, quando non addirittura cinismo, nel silenzio del cuore. E quando il cuore tace e più non registra le cadenze del sentimento, il terribile è già accaduto anche se non approda a una strage.
Umberto Galimberti
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binosaura · 8 months
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Ex coinquilina che è qui a trovarci e non ha nulla a che fare con la mia insofferenza per quelle attuali mi ha chiesto di andare a ballare con loro stasera ma io voglio solo affogare nella disperazione e guardare Gilmore Girls finché non mi viene il mal di testa da schermo e mi dispiace se mi odierà ma non ho intenzione di essere incoerente con me stessa.
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barrenwomb · 9 months
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credo che aver passato gli anni formativi della mia vita in modalità sopravvivenza, tra i problemi di salute di mia madre e quelli economici della mia famiglia, mi abbia impedito di sviluppare un forte senso di identità; così come me lo ha impedito la depressione cronica che mi ha completamente prosciugata dalla tarda adolescenza fino alla prima età adulta. so che da te ragazzina mi piaceva particolarmente leggere e che adoravo scrivere e che a scuola la mia materia preferita era filosofia. so anche che ad un certo punto sono stata sopraffatta da un così intenso senso di inadeguatezza e una tale insofferenza da dimenticarmelo. in qualche modo, seppur demotivata ed emotivamente appiattita, ho stretto i denti perché avevo bisogno di sopravvivere e non c'era altra scelta se non quella. l'unica cosa che mi dava la spinta era il forte desiderio di essere completamente indipendente dal punto di vista economico e dunque assolutamente svincolata dalla mia famiglia e in generale da chiunque non fossi io. ora sto bene, benissimo se penso ad un anno fa. finché so di poter contare su me stessa e soltanto su me stessa il resto non importa. ogni tanto però mi metto a pensare a quanto estenuantemente e disperatamente tenti di tenermi il più occupata possibile per la paura di ricadere e a quanto rinunciare in maniera sistematica a del sano tempo in solitudine continui ad impedirmi di crearmi un'identità concreta. non ho alcuna ambizione se non quella di vedermela da sola, sempre e senza mai chiedere aiuto a nessuno; e alcune volte spingo la mia mente e anche il mio corpo allo stremo fino a trovarmi esaurita ed esausta ma senza riuscire a fermarmi per recuperare. fermarmi vuol dire rischiare di paralizzarmi di nuovo. chi sono non lo so. cosa mi piace veramente nemmeno. se sarò mai in grado di liberarmi da alcuni rigidissimi schemi mentali figuriamoci. tipo adesso sono così stressata e scarica che mi viene da piangere ma non posso fermarmi perché ho un problema che se non me lo risolvo da sola non me lo risolverà sicuramente nessun altro. e dunque.
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anchesetuttinoino · 11 days
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Su Dagospia si riprende un articolo dell’agenzia Ansa dove si scrive: «Nessuna inchiesta a orologeria visto che “la nostra richiesta è di cinque mesi fa, precisamente del 27 dicembre”. È quanto detto dal procuratore Nicola Piacente ai cronisti a palazzo di Giustizia. “L’ordinanza è arrivata solo nella giornata di ieri ed eseguita quindi questa mattina”, ha concluso».
Mi pare che proprio la dichiarazione del pm Piacente confermi a pieno l’impressione (impressione del tipo di quelle che abbiamo in modo ricorrente dal 1992) di una scelta politica nei tempi dell’inchiesta sugli “scandali” liguri: se i provvedimenti richiesti dalla procura fossero stati presi a fine dicembre 2023, non avrebbero avuto infatti l’effetto politico sul voto europeo (e sulla discussione sulla separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici avviata in questi giorni) che invece avranno oggi.
Non sono un particolare fan dell’iperburocratico sistema di gestione dell’Unione belgo-europea, però la scelta della magistratura brussellese di rimandare il processo sul caso Qatargate per non influire sul voto delle Europee dell’8 e 9 giugno mi sembra ben più liberaldemocratica di quella dei nostri meccanismi giudiziari che paiono così attentamente costruiti ad orologeria. Comunque adesso toccherà ai cittadini italiani una nuova scelta difficile tra la condivisibile insofferenza per comportamenti al di là di tutto poco trasparenti quando non (sia pur ancora presumibilmente) illegali, e dall’altra la forte preoccupazione di perdere l’occasione per dare stabilità a un governo scelto dal popolo e non da tribunali e/o sistemi d’influenza straniera.
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