Tumgik
#le nostre mani
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“Per me è stato veramente heartbreaking”, “ça va être bien crispy pour apporter du crunchy”, “Il faut que je rush parce que ça va être vraiment short niveau timing”, “il faut rester focus” are things I’ve had to hear lately et tout ce que je peux dire c’est que l’anglicismo ha devastato i nostri paesi
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lambdaorionis · 2 years
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II
But only three in all God’s universe
Have heard this word thou hast said, - Himself, beside
Thee speaking, and me listening! and replied
One of us...that was God,... and laid the curse
So darkly on my eyelids, as to amerce
My sight from seeing thee, - that if I have died,
The deathweights, placed there, would have signified
Less absolute exclusion. ‘Nay’ is worse
From God than from all others, O my friend!
Men could not part us with their worldly jars,
Nor the seas change us, nor the tempests bend;
Our hands would touch for all the mountain-bars:
And, heaven being rolled between us at the end,
We should but vow the faster for the stars.
Elizabeth Barrett Browning, Sonnets from the Portuguese
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raffaeleitlodeo · 4 days
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ha ragione, signora singh – il nostro non è un paese buono, non siamo stati mai brava gente. siamo codardi e servi nei confronti dello straniero che arriva qui potente, lo siamo sempre stati; ma siamo feroci e crudeli se lo straniero che arriva è povero e malridotto – ci piace infierire. come abbiamo sempre infierito dove siamo arrivati noi, da potenti e armati fino ai denti – allora sì, abbiamo mostrato il nostro “eroico valore” uccidendo e compiendo stragi. i nostri bisnonni andavano in giro per il mondo a cercare un tozzo di pane – proprio come lei e suo marito satnam; ci hanno linciato, nelle americhe e in francia, morivamo assiderati per passare i confini, e quando finalmente arrivavamo nelle terre promesse accettavamo qualunque lavoro, anche il più umile, anche il più faticoso. abbiamo dimenticato tutto questo, ora abbiamo la pancia piena e il portafoglio gonfio e nessuno vuole più sporcarsi le mani, spaccarsi la schiena: siamo troppo dediti a depilarci, a tatuarci, a spettegolarci – è per questo che mettiamo voi sventurati a tre euro l’ora sotto il sole cocente a quaranta gradi a lavorare: perché se c’è una cosa che sappiamo fare è il caporale. gli italiani sono caporali – per vocazione: duri con i sottoposti, servili con i superiori, sempre bravi a rubacchiare in fureria. facciamo la guerra ai barconi - sai che medaglie al valor militare! ora sono tutti scandalizzati – troppo orrore, troppo splatter: quel braccio poggiato lì sulla cassetta della frutta è scena da film dell’orrore. senza braccio - se questo è un uomo. governi, sindaci, sindacalisti, politici – quante dichiarazioni. come se questo orrore, questo splatter, questo film dell’orrore non si consumasse giorno dopo giorno, h24, in ogni campagna, in ogni luogo dove si raccolgono pomodori, lattughine, cipolle e arance. le posso garantire, signora singh, che durerà qualche giorno – poi, tutto tornerà come prima: sono vent’anni che tutto è sempre così. non ci perdoni, signora singh. ma se può, preghi il suo dio per le nostre anime dannate. il nostro, s'è stufato di noi. Lanfranco Caminiti, Facebook
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luluemarlene · 5 months
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L'ULTIMA NOTTE
Qualche giorno fa ero a letto con Ginevra
Mi sento particolarmente in pace con il mondo quando il suo profumo di rose mi avvolge
È bello stare tra le braccia di qualcuno che mi apprezza e che ha l'abitudine di guardarmi come se lo facesse non direttamente, ma "attraverso" di me
Una radiografia completa di pelle, organi ed emozioni
Fantastico!
Di lei non si può non apprezzare l'ironia, la schittezza... e la sua fica
La porta completamente depilata e, nonostante io abbia imparato ad apprezzare un po' di pelo, devo dire che la sua fica nuda è meravigliosa.
Sembra sempre fresca e giovane, nonostante rimanga naturalmente chiusa come una chiesa , nascondendo la moltitudine di blasfemie che suscita in me il suo interno
Il classico "zoccolo di cammello" insomma 😁... una pagnotta gonfia ed invitante con un taglio perfetto al centro
Mi piace allargare le grandi labbra con le dita, cercando qualcosa che a volte ho paura di non trovare. Invece è tutto lì : il piccolo clitoride che si gonfia all'istante, le tenere labbra rosa che come una stella cometa mi indicano la strada, ma verso una voragine oscura in cui solitamente annego. Letteralmente eh! . Ginevra produce quantità inimmaginabili di succo di fica!
Lei è lesbica ed è single, per il momento, condizione che purtroppo marchia a fuoco questa relazione con una bella data di scadenza sui ns culoni morbidi. Data che c'è sempre in questi rapporti, ma a volte abbiamo così fame di certe emozioni, così bisogno di assecondare le nostre pulsioni, che facciamo finta di non vedere, accontentandoci di relazioni ormai rancide.
Ma questo fa parte di un'altra storia.
Tra una leccata e l'altra, sommerse da dildo dalle dimensioni a volte imbarazzanti, ne abbiamo parlato spesso..
La mia condizione proprio non le va giù, e non perché abbia preconcetti su chi è fedifrago, ma perché mi vorrebbe tutta per sé!
Vorrebbe dormire, mangiare e disporre del mio corpo ogni volta che sente di averne voglia
Dice che a volte, di notte, si masturba furiosamente pensando alla mia figa a forma di farfalla (così la chiama, per via delle piccole labbra che penzolano dal mio corpo) e che avrebbe bisogno di dirmelo, svegliandomi , incurante dell'ora tarda.
Sente che vorrebbe impormi astinenza sessuale da mio marito, che vorrebbe legarmi al letto, abusare di me ed incastrare la sua lingua alla mia fica proprio come fanno i mattoncini lego.
Nessuno meglio di me capisce quello che intende...
Abbiamo riso spesso del fatto che lei sia dominante e che io, nonostante sia prevalentemente sottomessa con gli uomini, non riesca ad esserlo con le donne, così finisce spesso che le ns sessioni si concludano con una prova di forza tra urla di piacere , morsi sui capezzoli, tirate di capelli, orgasmi bagnati di piscio
Come due femmine alfa cerchiamo supremazia, dove la vittoria è l'esplosione di piacere dell'una piuttosto che dell'altra
Due lupe, due cagne vogliose che si impregnano a vicenda dei rispettivi odori.
Poi c'è il fattore CAZZO.
Io non sono lesbica nemmeno un po', mi piacciono le donne, ma in una relazione sessuale non credo proprio che potrei fare completamente a meno del cazzo.
Quel tronco duro tra le mani che pulsa, la sensazione di riempimento e di vuoto che si alternano nella pancia ogni volta che un cazzo scivola dentro e fuori dalla mia fica
La percezione di possesso e depravazione di cui mi nutro quando il mio culo viene profanato, abusato, sfruttato
Cristo, solo a scriverlo io colo come una fontanella
Nessun dildo può sostituire la carne calda, il compiacimento che provo nel sentire un cazzo indurirsi nella mia bocca.
Qualcuno vi ha mai pisciato in culo?
Non potete dire di essere appartenute o aver avuto un rapporto simbiotico, di forte dipendenza con un uomo, se non è mai successo
Fidatevi, non lo dico ritenendomi particolarmente fortunata ad averlo vissuto, anzi, col senno di poi, per niente fortunata , però so perfettamente cosa vuol dire
In definitiva,
tutti i giochini non sono sufficienti per me, e lei lo sa.
Questa settimana, per una serie di motivi che non starò a raccontare , resto a Torino per qualche giorno, ospite di un amico di vecchia data che si trova fuori per una vacanza studio in Corsica
Ieri mattina Ginevra mi ha chiamata mentre uscivo di casa e salivo in macchina per andare a lavoro
Aveva la voce stridula e affannata, sentivo la sua eccitazione rimbombare nell'abitacolo attraverso il bluetooth.
"Sta sera resti da me, ti prego! Quale occasione migliore? Voglio farti una sorpresa!"
Ovviamente ho accettato subito. Gli eventi di queste ultime settimane mi avevano portato lì e la prospettiva, 15 gg prima, era di passare da sola ogni singola notte, magari a guardare porcate e a consumarmi le dita o a cercare disperatamente un amante, che tanto non avrei trovato
Ma ora c'era lei! Io la volevo ancora e ancora, pazienza che le mancasse un appendice a cui aggrapparmi
Mi sono preparata minuziosamente : scrab corpo, depilazione al miele, crema profumata al mughetto
Pensavo già all'incontro dei corpi e alla fusione dei nostri profumi... Un giardino botanico di lussuria e godimento.
Sono arrivata alle 20,30 con un vestito rosa cangiante comprato da lei, tacchi di metallo e l'intimo da vera puttana di classe, completo di corsetto con reggicalze
Ho portato con me ogni giochino possibile, compreso lo strap on e ho deciso di indossare il collare perché volevo compiacerla, senza sapere che, mai come quella sera, non ne avrei avuto bisogno.
Ha aperto la porta con in mano un Franciacorta e mi ha versato da bere dopo avermi infilato la lingua in bocca, aver ispezionato i miei denti, la mia gola, avevo paura mi mangiasse!
Dopo 2 bicchieri a stomaco vuoto avevo già la sua testa tra le gambe. Mi ha leccata prima dolcemente, come fa sempre, ha spompinato il mio clitoride e infilato la lingua nella mia fica.
Poi mi ha fatto alzare le gambe per mettermi il buco del culo ben in mostra e ha leccato anche quello, ha cercato di allargarlo e ci infilava la lingua, come per assaporarne tutto il sapore
Un dito, un altro... ho iniziato a masturbarmi sfregandomi il clitoride, mentre lei mi scopava il culo con le dita
Sentivo il liquido che colava dalla figa raccogliersi nel culo, e lei che si avvicinava per berlo.
Che godimento!
Siamo andate avanti così finché non me ne sono venuta, con le sue dita piantate in culo e la sua bocca attaccata alla mia fica, come una ventosa.
Appena ripresa siamo andate a tavola e dopo un'oretta, mentre ridevamo dell'esperienza fatta in San Salvario alla Rage Room, (se siete stressati, andateci! ) è suonato il campanello.
L'ho guardata un po' allarmata.
"Tranquilla è la tua sorpresa" ha detto andando ad aprire
Ho scolato un altro bicchiere di vino non sapendo davvero a cosa pensare.
È tornata accompagnata da un ragazzo.
"Lui è Fabrizio, è un infermiere!"
Devo aver assunto un'espressione davvero buffa, con la bocca aperta e gli occhi fissi su di lui, perché entrambi hanno sorriso
"E venuto per farci contente, per servirci o per farsi servire, lo decideremo noi.
Io sono pronta a lasciarmi guidare da te"
L'ho gurdara con aria preoccupata e mi sono alzata di scatto..
"Lo so a cosa stai pensando e so quanto tu sia attenta alle malattie
Lo sono anche io, lo sai
Fabrizio ha portato le sue ultime analisi, anzi le ultime 3, le fa ogni 4 mesi"
Ho pensato, sorridendo, che solo i porno divi si fanno tante analisi l'anno!
Poi abbiamo scambiato un po' di parole sull'argomento e rilassandomi ho iniziato ad osservare Fabrizio che nn era per niente male
34 anni, moro, barba lunga ma non troppo, capelli corti con ciuffo selvaggio sugli occhi, alto il giusto e due spalle da nuotatore
Vedendo che lo osservavo un po' incuriosita, mi ha spiegato che lui e Ginevra si sono conosciuti al circolo dei lettori 3 anni fa
Mentre parlava mi sono accorta di essere rimasta sola con lui e scusandomi
sono andata a cercare Ginevra in camera. L'ho trovata seduta sul letto con indosso solo una camicia, collant tinta carne rigorosamente senza intimo
"Che fai qui?"
"Voglio davvero che tu faccia quello che vuoi con lui e con me
Non sto con un uomo dal liceo, ma questa volta sarò obbediente . Anche lui farà tt ciò che gli dirai e si lascerà fare qualunque cosa, è bsx"
"Sei sicura?... gli uomini non ti piacciono... "
Mi ha spiegato che il ns tempo sarebbe finito presto e che lei voleva lasciarmi un ricordo indelebile, voleva compiacermi, voleva soltanto che io fossi consapevole di quanto lei fosse disposta a fare per la mia piena soddisfazione.
Quella sarebbe stata la sua gratificazione
Capivo benissimo ciò che intendeva e ho pensato a quante volte avevo provato lo stesso piacere nel donarmi così incondizionatamente
L'ho baciata e le ho chiesto di sdraiarsi sulla schiena, senza spogliarsi, con la testa leggermente fuori da letto, braccia dietro la schiena e mani sotto il culo , gambe diritte ma divaricate.
Ho chiamato Fabrizio e gli ho chiesto di spogliarsi e di sedersi, senza toccarsi.
L'ho guardato mentre lo faceva e ho sorriso nel vedere che era già eccitato e pronto
DIO come avrei voluto fiondarmi su quel cazzo, grande e dritto!
"Non masturbarti a meno che non te lo chieda io, per favore"
Ha annuito e si è seduto
Ho iniziato a palpeggiare Ginevra, prima con le mani, poi con la bocca. Stimolavo i suoi capezzoli attraverso la stoffa della camicia e poi sempre più giù, senza toccare mai la sua pelle.
Arrivata ai collant, ho annusato e leccato il nylon, aspettando di vedere le calze iniziare ad inscurisi per il liquido che le bagnava. È arrivato, tanto, e ho iniziato a dissetarmi mentre Ginevra si contorceva e mi chiedeva di strappare via la stoffa e leccarle la figa. Ho guardato Fabrizio che aveva un cazzo che sembrava stesse per esplodergli.
Ginevra mugolava e chiedeva la mia lingua... "Parli troppo, ora basta "
Ho chiesto a Fabrizio di tapparle la bocca e mentre si alzava e rovesciava indietro la testa di Ginevra , penzoloni dal letto, ho iniziato a masturbarmi.
Ero un lago, avevo le cosce bagnate e solo voglia di venire.
Gli ho chiesto di aprire la bocca e lui le è scivolato dentro
Che scena magnifica
Gli ho chiesto di seguire i miei movimenti, un colpo ogni leccata e così ha fatto
Le calze erano ormai bagnatissime e piano piano con le mani ho iniziato a lacerarle scoprendo il clitoride e lasciandolo fuoriuscire appena appena dal buco
Fabrizio ha iniziato ad aumentare il ritmo , era infoiato e scopava la gola senza pietà mentre le tormentavo la punta del clitoride
Vedevo la gola di Ginevra gonfiarsi e la bocca sputare bava viscosa ogni volta che le permetteva di riprendere fiato
Non volevo che nessuno dei due venisse, dovevano implorarmi per farlo!
Ho detto a fabrizio di tornare a sedersi, la sua faccia mi ha palesato tutta la frustrazione che provava, ma ha obbedito
Ho continuato per un po' a leccare Ginevra inserendo un paio di dita attraverso la fessura delle calze, e il cic ciac della sua figa bagnata era una calamità per me.
Poi lho fatta alzare interrompendo il suo godimento e le ho sentito dire " Non voglio che mi scopi, io sono tua"
Ho sorriso, l'ho accarezzata e con un cenno ho fatto avvicinare fabrizio e ci siamo posizionati a 69, ma lui sopra, perché volevo mi scopasse la bocca, lasciando lei a guardarci
Ho sentito subito quel senso di soffocamento, sbavavo, gemevo.. Mi sentivo in trappola e allo stesso tempo libera di vivere la mia sessualità succhiando quel membro così avidamente
Quando ha iniziato a dire che doveva venire, ho afferrato le sue natiche e l'ho spinto in profondità, doveva venirmi dritto in gola.
Mi è esploso giù per l'esogafo ed è crollato sulla mia faccia, tanto che ho dovuto spostarlo di forza per evitare che mi soffocasse
Ho leccato le ultime gocce mentre ancora grugniva di piacere, poi l'ho preso per i capelli e li ho messi entrambi
davanti alla mia fica grondante
"Leccatemela insieme"
Mi hanno letteralmente consumata : tiravano le grandi labbra, succhiavano le piccole, l'uno cercava di prevaricare sull'altro per portarmi all'apice
"Ora il culo!"... E di nuovo nello scontro senza fine, dita che entravano lingue che si attorcigliavano...
Io e Ginevra ancora prive della ns ricompensa eravamo come due cagne randage! Fameliche , vogliose, disperate direi!
Ho visto che Fabrizio tornava ad avere a disposizione quello per qui era venuto: il suo bel cazzo dritto!
Era quello che aspettavo
Volevo mi inculasse mentre Ginevra con la sua lingua pensasse a farmi godere.
A cavalcioni sulla faccia di lei, piegata in avanti, ho aspettato che lui infilasse il suo cazzo e che iniziasse a pomparmi come una puttana.
Lo sentivo entrare ed uscire e la sensazione di pienezza stritolava la mia mente. Dal dolore credo di aver urlato un paio di volte, ma senza nessuna pietà ha continuato a profanare il pertugio per allargarlo sempre di più
La lingua sulla mia fica rendeva tutto appagante e delizioso
Ginevra aspettava il mio piacere a bocca aperta e quando ho sentito Fabrizio inondarmi il culo sono venuta anch'io, proprio sopra la sua bocca.
Ho spruzzato, pisciato e goduto ... Le ho manifestato tutto il mio piacere e poi, senza pensarci, le ho svuotato il contenuto del mio culo sulla faccia
Troppo eccitata e ancora privata dell'orgasmo si è lasciata imbrattare del liquido salato senza protestare!
Ero sfinita, ma sapevo che ora dovevo pensare a lei...
Pochi minuti di respiro, un goccio di vino ed ero pronta
Ho indossato lo strap on e ho ordinato ad entrambi di avere i loro culi a disposizione.
Lei a quettro zampe, lui appoggiato alla sua schiena come un toro da monta
Da dietro guardavo i deretani in posizione, due buchi da violare senza nessuna pietà!
Ho leccato i buchi, troppo golosa di quegli anfratti per non farlo e poi, alternativamente, li ho scopati entrambi
Entravo con lo Strap on prima in uno e poi nell'altro buco, sentendoli godere come maiali.
Con le mani Fabrizio stimolava il clitoride di Ginevra e la poverina è venuta praticamente subito!
L'ho sfilato in fretta e subito infilato nella bocca di Fabrizio perche lo pulisse per bene. Mentre lo faceva lei leccava il suo buco del culo ancora largo ed io mi sono masturbata guardandoli e venendo di nuovo davanti a loro
A tarda notte Fabrizio ci ha lasciate e quando è uscito si è girato a gurdarci con un punto interrogativo disegnato in faccia
Prevenendo la domanda Ginevra ha detto
"Scordatelo , non succederà mai più!!"
Ho riso mentre andavo a farmi la doccia, ma ho sentito tutto il peso di quella frase, come presagio
Credo che quella notte sia stata il suo regalo di addio .
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ilpianistasultetto · 6 months
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C'È BISOGNO DI MERAVIGLIA
Credo ci sia bisogno di meraviglia, non intendo quella della natura, dei paesaggi incantevoli, tramonti affascinanti, cieli stellati e aurore boreali, che pur rallegrano l'anima ma più semplicemente di gesti quotidiani che conciliano con la serenità dell'essere umano.
C'è bisogno di meraviglia nell'empatia tra le persone, ritrovare quella fiducia che abbiamo perso. Comprendere le lacrime dei bambini, degli anziani fragili, dei giovani silenziosi, facoltà che sono proprie dell'essere umano. Ci stiamo abituando a parlare con voci automatiche, riempire moduli digitali che mortificano l'esistenza, abbiamo affidato agli algoritmi il ruolo di comprendere le nostre esigenze, come mangiare cibo preconfezionato all'uso immediato.
Il peggio che ci può capitare è una solitudine forzata, l'apatia nei gesti quotidiani, come la rassegnazione che ci prende quando tutto sembra o debba ricominciare daccapo e la soluzione non è mai a portata di mano.
Si corre verso l'intelligenza artificiale come richiamati da una luce stupefacente che promette un futuro brillante. Noi e i nostri dati, elaborati in sintesi veloci da algoritmi senz'anima e vomitate da milioni di piccoli monitor e tutto sarà a portata di mano, ma tutto in poche mani, tutto quello che aspetti ti arriverà sul cellulare, magari con un drone che piove dal cielo, da un'auto teleguidata, tutto deciso e definito nella totale assenza dell'umanità, noi usati solo come cliente finale, un numero ad uso e consumo per le prossime multinazionali.
Ma che meraviglia questo futuro che non mi meraviglia per niente, niente che possa somigliare ad un essere umano che ti guarda negli occhi e ti chiede: "come stai?"
@ilpianistasultetto
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angelap3 · 12 days
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Dal mio diario..... Che avevo già postato, nel mio vecchio blog.
Gentilmente chiedo di non fare nessun reblog, grazie.
A casa di Chiara, una fra le mie più care amiche di sempre, c'è un baule magico in cui amorevolmente lei vi custodisce alcuni tra i ricordi tangibili che in qualche modo mi riguardano: regali, lettere, biglietti di giornate felici trascorse insieme ciondolando per mostre, musei e concerti, un pacchetto di sigarette con una fatina incisa sopra, un amuleto serbo e un maglioncino nero con maniche a sbuffo che le avevo prestato per un incontro importante e che indossare le donava un'espressione talmente dolce sul viso, che ho desiderato fosse esclusivamente suo per sempre, con l'illusione così di poterla sapere eternamente lieta.
Quel baule odora di rose e di violette in modo tanto prepotente da percepirne la fragranza a distanza di qualche metro.
Sorpresa, frugando con le mani fra le nostre memorie, ho esclamato: "Accidenti, che profumo!"
Chiara, sorridendomi con un accenno di imbarazzo negli occhi mi ha sussurrato: "Sei tu. Quel baule è impregnato di te, c'è la tua essenza ed è il profumo più dolce del mondo, quello della mia migliore amica."
È stato un momento di tenerezza infinita e lo voglio depositare qui, in modo da non scordarlo, mai.
ASSOLUTAMENTE....... NO..... REBLOG
GRAZIE.
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1vidapoeticando · 3 months
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Ser livre é algo que não tem preço...Sentimos em nossa alma a doçura e a delicadeza da sensação de paz de alegria, e a felicidade completa...Sem medo de críticas ou questionamentos...Somos donos de nós mesmos...E A felicidade voa para as palmas das mãos, quando estamos prontos para aceitá-la...
Ser libre no tiene precio... Sentimos en nuestra alma la dulzura y la delicadeza del sentimiento de paz, de alegría y felicidad completa... Sin miedo a la crítica ni al cuestionamiento... Somos dueños de nosotros mismos... Y la felicidad vuela a las palmas de nuestras manos, cuando estamos listos para aceptarla...
Essere liberi non ha prezzo... Sentiamo nella nostra anima la dolcezza e la delicatezza del sentimento di pace, di gioia e di felicità completa... Senza timore di critiche o domande... Siamo padroni di noi stessi... E la felicità vola nei palmi delle nostre mani, quando siamo pronti ad accettarla...
Être libre, ça n’a pas de prix... Nous ressentons dans notre âme la douceur et la délicatesse du sentiment de paix, de joie et de bonheur complet... Sans crainte de la critique ou de la remise en question... Nous sommes maîtres de nous-mêmes... Et le bonheur s’envole dans la paume de nos mains, quand nous sommes prêts à l’accepter...
Being free is priceless... We feel in our soul the sweetness and delicacy of the feeling of peace, of joy, and complete happiness... Without fear of criticism or questioning... We are masters of ourselves... And happiness flies into the palms of our hands, when we are ready to accept it...
Frei zu sein ist unbezahlbar... Wir spüren in unserer Seele die Süße und Zartheit des Gefühls des Friedens, der Freude und des vollkommenen Glücks... Ohne Angst vor Kritik oder Infragestellung... Wir sind Meister unserer selbst... Und das Glück fliegt uns in die Hände, wenn wir bereit sind, es anzunehmen...
Özgür olmak paha biçilemez... Ruhumuzda huzur, neşe ve tam mutluluk duygusunun tatlılığını ve inceliğini hissediyoruz... Eleştirilmekten ve sorgulanmaktan korkmadan... Biz kendimizin efendisiyiz... Ve mutluluk, kabul etmeye hazır olduğumuzda avuçlarımızın içine uçar ...
Fonte: 1Vidapoeticando 🌺🍃 🦋
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conilsolenegliocchi · 16 days
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~ Finché posso ~
E tu manchi
ai miei occhi e alle mie mani
e a queste labbra
che si stringono
intorno a tutte le mie parole
per non esplodere
dicendo quello che è bene tacere,
perché il diavolo può sentire
e venire a reclamare le nostre anime.
@conilsolenegliocchi 🐞
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la-novellista · 2 months
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io penso che le nostre mani lontane non siano mai state così vicine.
Letizia Cherubino
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tulipanico · 7 months
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Mi interrogo.
Vado in giro, osservo le persone, cerco l'amore. Lo cerco in un gesto di tenerezza, in ombre che danzano insieme, in dita incrociate. Faccio inferenze sull'amore, lo immagino anche dove non c'è, creo immagini che lo raccontino, che siano dolci per gli occhi. Ma le immagini restano solo immagini, fissano istanti, ritagli di tempo, di spazio.
Dicevo, mi interrogo. Mi interrogo perchè non so quelle persone che fotografo che vita stiano vivendo, quale sia la loro storia. Non so se quelle mani siano sempre lievi come le immagino, se le parole rispettose. Una volta, come didascalia, ho usato l'espressione "l'amore che mette le ali". E allora mi chiedo, le mette davvero sempre, le ali? Lascia volare?
Io non so niente, allora mi interrogo: i miei occhi vedono davvero? I nostri occhi, sono forse ciechi? Le nostre orecchie sono capaci di ascoltare? Sono stanca.
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ambrenoir · 3 months
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Cosa hanno fatto PAPA' e MAMMA per invecchiare da un momento all'altro?
Sono invecchiati... i nostri genitori sono invecchiati.
Nessuno ci aveva preparato per questo.
Un bel giorno perdono la compostezza, diventano più vulnerabili e acquisiscono delle manie "stupide".
Hanno molti chilometri addosso e sanno tutto, e quello che non sanno lo inventano.
Sono stanchi di badare agli altri e di servire da esempio: ora è arrivato il momento di essere curati e coccolati da noi.
Non fanno più piani a lungo termine, ora si dedicano a piccole avventure come mangiare di nascosto tutto ciò che il medico gli ha vietato.
Hanno macchie sulla pelle.
Improvvisamente sono tristi.
Ma non sono obsoleti: i figli sono obsoleti, che rifiutano di accettare il ciclo della vita.
E ' difficile accettare che i nostri eroi e le nostre eroine non abbiano più il controllo della situazione.
Sono fragili e un po’ smemorati.
Hanno questo diritto, ma continuiamo a chiedere loro l'energia di una locomotiva.
Non ammettiamo le loro fragilità, la loro tristezza.
Ci sentiamo irritati e alcuni li sgridiamo se sbagliano con il cellulare o un altro oggetto elettronico e non abbiamo pazienza per sentire per la millesima volta la stessa storia che raccontano come se l’avessero vissuta veramente.
Invece di accettare con serenità il fatto che essi adottano un ritmo più lento con il passare degli anni, ci arrabbiamo semplicemente perché hanno tradito la nostra fiducia, la fiducia che sarebbero stati indistruttibili come i super eroi.
Provochiamo discussioni inutili e insistiamo affinché tutto continui come sempre.
La nostra intolleranza può essere solo paura.
Paura di perderli e paura di perderci, soprattutto paura che smettano di essere lucidi e allegri.
Con la nostra rabbia abbiamo solo causato più tristezza a coloro che un giorno hanno solo cercato di darci gioia.
Perché non possiamo essere un po' di quello che sono stati per noi?
Quante volte questi eroi ed eroine notti intere erano accanto a noi con i farmaci, curandoci e misurandoci la febbre!
E ci arrabbiamo quando si dimenticano di prendere le medicine e quando si discute con loro li lasciamo piangere, come le creature che siamo state noi un giorno.
Il tempo ci insegna a trarre profitto da ogni tappa della vita ma è difficile accettare le tappe degli altri, ancor di più quando gli altri sono stati i nostri pilastri, quelli dai quali potevamo sempre tornare e sapevamo che sarebbero stati ad accoglierci a braccia aperte e che ora stanno dando segnali che un giorno andranno via senza di noi.
Facciamo per loro oggi il meglio, il massimo che possiamo affinché domani quando loro non ci saranno più, possiamo ricordarli con affetto, ricordare i loro sorrisi di gioia e non le lacrime di tristezza che loro hanno versato per causa nostra.
Alla fine, i nostri eroi di ieri saranno i nostri eroi per sempre.
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sofysta · 4 months
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Un Mondo di guerrafondai
Palestina e Israele, Azerbaigian e Armenia, Etiopia, Afghanistan, Russia e Ucraina, Sudan, ed ancora guerre apparentemente finite ma senza alcun accordo che potrebbero riaccendersi in qualsiasi momento: Cambogia, Bosnia, Mozambico, Liberia, Yemen e Siria.
Mi chiedo quanti e quali sforzi diplomatici si stiano operando e quanti si vuole che queste guerre continuino fino a sterminare l'umanità. Ci sono menti folli che non si fanno vedere in volto ed agiscono nell'ombra certi del fatto che per loro non ci saranno conseguenze, quelle lasciamole pure ai malcapitati soldati che vanno sui fronti ed ai civili innocenti che stanno cadendo e soffrendo. Alla fine queste guerre servono davvero solo ad accaparrarsi territori, petrolio, sbocchi sul mare e quant'altro o è tutto un progetto che porta allo sterminio dei comuni mortali ed alla sopravvivenza in qualche modo, in qualche luogo, di queste folli menti?? Queste sono guerre mascherate[ talvolta in nome di una democrazia] ma che puzzano di foibe. Il nostro mondo è nelle mani di terroristi e dittatori; la storia si sta ripetendo ed anche male mi pare di vedere.
Avremo un futuro?
Come sarà?
È difficile non porsi queste domande e vivere tranquillamente con il peso di tutte queste stragi nell'anima ed un futuro così incerto per chi ha il culo di non trovarcisi dentro. Perchè si, noi andiamo avanti con le nostre vite ma quelli che soffrono oggi potremmo anche essere noi domani.
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zabahronz · 2 months
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Non mettere le mani in tasca
Gli studi universitari mi hanno portata lontana da questo blog, ma dopo i recenti avvenimenti non posso restare zitta. Lo scrittore Antonio Scurati sarebbe stato ospite della trasmissione di Serena Bortone, CheSarà, e avrebbe letto un monologo sul 25 Aprile e sul delitto Matteotti. Il tutto è stato bloccato all'ultimo dal nostro Governo, giustificandosi prima con una motivazione di natura economica e in seguito con un per "questioni editoriali". La Bortone ha di conseguenza deciso di leggere il suddetto discorso in diretta, procurandosi una diffida e la chiusura del programma.
Dopo aver appreso la vicenda, sarà perché ormai sono sommersa dallo studio o per una semplice associazione mentale, mi vengono in mente le parole di un filosofo austriaco, Karl Popper, sulla questione della democrazia e della libertà di parola.
Non voglio farvi una lezione di filosofia politica in questo post, vi basti solo sapere che secondo Popper esistono due tipi di società, una aperta e una chiusa. La società chiusa è governata da dogmi indiscutibili che portano alla piena sottomissione gli individui, mentre la società aperta ammette l'esistenza del dialogo e della libera discussione critica. Nella società aperta la libertà di pensiero è un valore radicale, perché senza di essa la nostra democrazia non potrebbe essere in grado di evolversi ed adattarsi alle nostre esigenze. E allora io mi chiedo, non siamo forse una società aperta? o forse lo eravamo, o forse ci siamo illusi di esserlo. Ora più che mai ho l'impressione che non possiamo considerarci tale.
Presidente, io comprendo quanto per Lei sia necessario il consenso delle masse, quanto possa essere potente l'uso dei mass media per poterlo ottenere. Non è la prima che utilizzerà questo mezzo per i suoi scopi e sono certa che non sarà l'ultima. Ma le voglio solo dire questo: la censura non è mai la risposta. Ciò che ha commesso è un fatto gravissimo che conferma il suo valore come personaggio politico e soprattutto il suo valore umano.
Mi rifiuto categoricamente di sentirmi rappresentata da Lei.
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der-papero · 2 months
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Ieri ci siamo visti per la prima volta, ti mentirei se ti dicessi che non ci speravo che fosse una cosa speciale, nonostante il manuale consigliasse di prenderla in modo diverso, e a modo suo speciale lo è stata. Forse non lo capisco io, perché non mi sono mai sentito in un determinato modo, non ho dovuto mai immaginare un mondo con l'idea di te dentro e, come tutte le cose che non si conoscono, non le capisci mai fino a che non le vivi.
E forse non me ne sarei comunque reso conto, ma poi tutto ad un tratto hai stretto le mie dita, ti sei fidata, anche solo per un istante, e io ho provato un qualcosa che non avevo mai provato prima. Al posto tuo avrei avuto terrore di me, e invece dovevi vederti, è stato talmente semplice che chi ci guardava penso si sia chiesto se è stato così da sempre per noi.
Nella tua vita non c'era il mio nome, come non c'era il tuo nella mia, magari questa cosa non cambierà, ci sono cose più grandi di te e me in gioco e non abbiamo nelle nostre mani i dadi per poter giocare la partita, ma ti sarò debitore per sempre per avermi mostrato una parte di me che, forse intuivo, ma che di sicuro non conoscevo. E forse un domani potrai leggerle queste parole, perché saranno tue di diritto, se io sarò stato quello che meriti di avere dalla vita.
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Una prodigiosa accelerazione del
Genio! 🇮🇹
È questa la sensazione che arriva a chiunque attraversi le collezioni dei #museivaticani
Intuizioni fulminee, scintille di bellezza, ma soprattutto la capacità di anticipare ciò che altri avrebbero messo in pratica secoli dopo.
Questo è stato compiuto da molti degli artisti che trovate nelle nostre gallerie: segnare un momento zenitale nella storia delle arti.
A prodigious acceleration of genius! Y
This is the impression that comes to anyone who passes through the collections of the #VaticanMuseums.
4 Lightning-fast insights, sparks of beauty, but above all the capacity to anticipate what others would have put into practice centuries later.
This has been done by many of the artists you find in our galleries: to mark a zenith moment in the history of the arts.
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angelap3 · 3 months
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“Nonna, come si affronta il dolore?”
“Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s’indurisce ancora di più.”
“Con le mani nonna?”
“Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima.
Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione.
Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare.”
“Davvero le mani sono così importanti?”
“Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine.
Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo.
Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi.
I massaggiatori lo sanno bene: quando toccano il corpo di un’altra persona con le loro mani creano una connessione profonda. E’ proprio da questa connessione che arriva la guarigione. Pensa agli innamorati: quando le loro mani si sfiorano fanno l’amore nel modo più sublime.”
“Le mie mani nonna… da quanto tempo non le uso così!”
“Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. Ma si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricamarne l’essenza.”
- Elena Bernabè
Le citazioni di www.ilboscofemmina.com
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