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#lucertola al sole
mynameis-gloria · 2 years
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Per me è già piena estate!
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yanderepinkhair · 11 months
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Buongiorno raga vorrei stendermi al sole come una lucertola ☀️
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kon-igi · 2 years
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Salve Doc,
scusa per il disturbo, ti chiedo un parere urgente.
Sono in vacanza con la famiglia al mare in Maremma e purtroppo in questa zona è presente un moscerino, chiamato serafica, che punge, non è sensibile ai repellenti e mi crea bubboni pruriginosi estremamente fastidiosi, anche per la quantità dei medesimi. Ho interpellato il mio medico, dopo aver provato a contrastare la cosa con il Polaramin crema e un antistaminico che avevo con me, il quale mi ha prescritto Bentelan compresse 1 mg una al giorno al mattino per 5 giorni.
La domanda è: so che i cortisonici danno problemi con l'esposizione al sole, nel caso specifico, visto il dosaggio, che probabilità ci sono che abbia effetti fastidiosi? In sintesi, e premesso che non faccio la lucertola sulla spiaggia, avendo anche due bambini piccoli, devo andare in spiaggia con lo scafandro o è sufficiente limitare l'esposizione al sole in misura ragionevole?
Grazie mille
Se da una parte è risaputo che i corticosteroidi sono sia fototossici che fotoallergenici ('bruciatura' spropositata rispetto all'esposizione nel primo caso, vescicole ed eritema nel secondo), dall'altra non è possibile quantificarne in modo standard le reazioni da individuo a individuo poiché tali sostanze favoriscono in modo variabile la fotoemolisi di sostanze tossiche intraepidermiche normalmente tenute a bada e quindi, per precauzione, ci si limita a dire di evitare l'esposizione.
Ovviamente il tuo è un dosaggio non estremamente elevato, perciò non dovresti raggiungere le concentrazioni cutanee dei preparati in pomata che sono altamente fototossici/fotoallergenici, quindi se fossi al tuo posto (ma ricorda che al tuo posto non sono) e volessi proprio andare in spiaggia, lo farei nelle ore di minore esposizione UV (l'attivazione avviene a una lunghezza di 320-420 nm) con una protezione il più possibile alta e magari indossando una maglietta.
Un'ultima cosa: il fenomeno fototossico è pressoché istantaneo (poche decine di minuti) mentre quello fotoallergenico si manifesta a distanza di molte ore... e il numero dopo SPF sulla confezione della crema protettiva solare moltiplica il tempo di esposizione sicura del tuo fototipo di pelle, dopodiché - bentelan o meno - comincia L'INSULTO ATTINICO ONCOGENICO.
E questo vale per tutti...
Sole -> tumore della pelle
Sorry not sorry e grazie dell'attenzione.
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harshugs · 8 days
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XX
non preoccuparti io sono una lucertola che ama stare al sole quindi va benissimo quella esterna :)
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personal-reporter · 3 months
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La lucertola, primo segno dell’arrivo della primavera
La lucertola, rettile appartenente al sottordine dei Sauri, è di dimensioni contenute, con un colorito verdastro e macchie brune, insieme a qualche striatura tendente al giallo che, durante l’inverno, attua una sorta di letargo, dormendo in luoghi riparati dai quali esce nelle giornate soleggiate per esporsi al sole, in particolare nel mese di febbraio. Come preda di diversi animali, la lucertola…
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lamilanomagazine · 8 months
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Solidarietà e inclusione, il progetto ricreativo per centoventi bambini e preadolescenti in situazioni di fragilità
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Solidarietà e inclusione, il progetto ricreativo per centoventi bambini e preadolescenti in situazioni di fragilità. Centoventi bambini e preadolescenti in situazioni di fragilità coinvolti nel progetto ricreativo durante l'estate A Varese anche questa estate, per il secondo anno, grazie alla collaborazione tra il Comune di Varese, la Cooperativa Sociale "La casa davanti al sole" e l’Associazione "La Casa del Giocattolo Solidale", sono molti i bambini e preadolescenti provenienti da contesti di fragilità economica e sociale che hanno potuto prendere vita alcune proposte di socializzazione inclusive. Grazie a risorse economiche e al personale educativo presenti all’interno del progetto “La Tana della Lucertola”, alla generosità di alcuni benefattori, ad alcuni momenti di crowdfunding promosso a Varese e alla presenza di molti volontari, sono state ampliate le attività e le proposte già presentate lo scorso anno potendo offrire gratuitamente, a bambini e ragazzi provenienti da famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà, spazi e momenti di socializzazione e ricreazione. I percorsi estivi hanno visto la partecipazione di circa 120, tra bambini e preadolescenti, alle diverse attività. Oltre 50 bambini, tra i 4 e i 13 anni, hanno partecipato ai percorsi laboratoriali in outdoor realizzati a Venegono Inferiore, presso “Il Roccolo” dove si sono realizzate 30 giornate dedicate alla condivisione amicale e al gioco non competitivo, con l’obiettivo di favorire competenze trasversali favorevoli all’inclusione di bambini con difficoltà. Nella prima settimana di agosto un gruppo di circa 30 bambini e preadolescenti ha potuto partecipare ad una vacanza a Pragelato, in Piemonte, dove tra camminate e giochi all’aria aperta hanno potuto sperimentare piacevoli momenti di vita in comune ma anche partecipare e collaborare nella autogestione. Nelle ultime due settimane di agosto si è riproposto, nella cornice dell’Oratorio di Capolago, il Campo estivo inclusivo a cui hanno partecipato 40 bambini. Le attività proposte sono state molte, dalle gite ai laboratori musicali e artistici, con la partecipazione di diverse realtà del territorio, come il Rugby Varese, le Guardie Ecologiche Volontarie e il Centro Cinofilo Dog’s Avenue ASD. “La collaborazione messa in campo tra i Servizi Sociali, la Coop. “La casa davanti al sole” e l'Associazione “La Casa del giocattolo solidale” sta a testimoniare come sempre più per rispondere ad esigenze e bisogni primari di bambini e adolescenti occorra sperimentare strade nuove e valorizzare al massimo quel volontariato capace di “professionalità”, di gratuità, ma anche portatore di un comune sentire della dimensione della reciprocità. Il nostro obiettivo come Servizi Sociali rimane sempre quello di, non solo di rimuovere gli ostacoli economici che impediscono il pieno svolgimento di una vita, in questo caso di minori, ma anche e soprattutto di collaborare con tutti i soggetti del territorio per costruire un senso di appartenenza ad una Comunità, una comunità che non vuole lasciare indietro nessuno”. Così l'Assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari a commento delle iniziative messe in campo. Queste attività sono state realizzate in collaborazione e in partnership con i Servizi sociali del Comune di Varese che ha proposto e accompagnato i bambini e le famiglie beneficiarie del progetto. Da evidenziare anche la disponibilità di molti genitori dei bambini partecipanti, che si sono resi disponibili a collaborare aiutando nelle attività pratiche e organizzative, mettendo in gioco la dimensione della reciprocità, alla base di ogni comunità viva. Il progetto proseguirà e già nel mese di ottobre è prevista la partecipazione alla proposta di Fondazione Comunitaria del Varesotto “30 giorni per donare” con l’obiettivo di iniziare da subito la raccolta delle risorse necessarie a far ripartire le proposte per il prossimo anno. "In questi anni stiamo sempre più comprendendo che la più importante declinazione del concetto di “comunità educante” sia quello di “comunità accogliente” e questo in misura ancora maggiore se rivolto ai bambini e i ragazzi. Dare vita ad una comunità inclusiva e accogliente è il solo modo che vediamo possibile per lenire le drammatiche ferite e le ingiustizie sociali che attraversano le nostre comunità. Diamo il nostro contributo nella speranza di essere la tessera di un puzzle che diventi sempre più ampio"- aggiunge Maria Pia Cremona, presidente della Cooperativa sociale La casa davanti al sole. “In questo mese di agosto appena trascorso, mese che ha davvero riempito il cuore dei nostri volontari dell’affetto dei piccoli amici che hanno avuto la possibilità di partecipare alle nostre iniziative solidali, abbiamo cercato di intervenire sul bisogno ludico dei bambini, fondamentale per la loro crescita, soprattutto nei contesti più fragili. Questo genere di iniziative fornisce loro la possibilità di socializzare, sperimentare e mettersi alla prova in attività mai intraprese prima, tutti passaggi indispensabili per aiutarli a raggiungere uno sviluppo completo e un buon livello di benessere. Queste esperienze sono dei piccoli semi che ci auguriamo porteranno un grande frutto nel futuro perché chi riceve, imparerà anche a donare” - conclude Ivan Papaleo, presidente dell’associazione di volontariato La Casa del Giocattolo Solidale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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houseofdaena · 1 year
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La fuga di Abbas
Una serie di messaggi incisi sulle pareti del locale sotterraneo di Dar al-Shifa.
I.
“...Posso sentire tutto. I venti maligni del deserto, il pianto disperato di Avin per Hakim, le parole divine... Potevo sentirli continuamente. Tutti quanti.”
“Prima Hakim, poi Avin, e infine Arbaaz. Nessuno di loro è più con me: si sono dissolti nella sabbia dorata, mentre io sono ancora qui a soffrire. Ormai la mia mente e il mio corpo sono a pezzi, e non ce la fanno più.”
“Oh, dio protettore del deserto e della sua gente, più potente di una tempesta di sabbia, più glorioso del sole. T’imploro di mettere fine a questa prova.”
“Liberami, t’imploro, dal bisturi del dottore malvagio, dalle pozioni che mi fanno male dappertutto. Lasciami tornare a casa. T’imploro...”
II.
“...Tira un colpo, Abbas. Colpisci più forte. Se colpirai nel punto giusto, potrai abbattere queste pareti d’argilla. Dopo non dovrai più mangiare erba o lucertole.”
“Tira un colpo, Abbas. Non aver paura: puoi uscirne. Non aver paura: puoi uscirne...”
III.
“...È stato Dio a punirmi. Sarei dovuto morire, ma ora mi nascondo in questo buco e vivo come una lucertola. Quel dottore malvagio mi ha dimenticato, così come mi ha dimenticato Dio...”
“...Aspetta nel buco scavato e, un giorno, tutto finirà: lui tornerà coi suoi sette splendidi apostoli, e non ci sarà più sofferenza. Hakim e Avin torneranno al loro amato Villaggio di Aaru, il piccolo Arbaaz mangerà tutti i dolcetti che vuole, e io...”
“Dune, bestie da soma, casa... Quando tutto sarà finito, mamma e papà saranno ancora lì ad aspettarmi? Stanno bene, quindi dovrebbero essere nei campi... Non dovrebbero...”
“...Non voglio morire.”
“Stai ancora ascoltando, re di tutti i figli della sabbia? Siamo stati puniti con l’Eleazar perché eravamo pigri, e abbiamo sprecato i preziosi campi che Dio ci aveva donato. Lo accetto...”
IV.
“Dio, se vuoi ancora accettare questo credente indegno, Abbas, ti prego di mostrarti a me. Parlami di nuovo. Non voglio dissolvermi nelle sabbie dorate. Non ancora...”
V.
“Dio perdona tutto e tutti.”
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gregor-samsung · 2 years
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“ Queste ultime lamine di sole che entrano dalle sbarre, come vorrei berle insieme a te. E passarci il sole come ci passavamo l'acqua, Francesca: stanotte sono stato al Righi, sulla funicolare: avevo letto Sbarbaro, e m'era rimasto dentro un po' di azzurro e un po' di mare. Ti ricordi la finestra dell'Albergo Bianco dove, diceva il cameriere, si vedeva la "mancina", la gru sospesa sui vapori? È l'una, ho lavato da stamattina alle sei la ciotola di plastica dove (è il menu del sabato) metteranno delle patate lesse, candite nei veleni. Ho camminato un'ora e mezzo in tondo, tra delle reti metalliche, e sotto gli occhi di una guardia vestita in verde lucertola. Tutto asfalto. Davanti a me (non parlo con nessuno, o quasi) zoccolano tanti tipi: ragazzi tatuati in modo quasi comico, non capisco questa mania malavitosa dei tatuaggi: ci sono sulle braccia sempre cobra violetti, donne-farfalla, cani lupi, spade, fiamme, nomi, pistole. Un rituale assurdo, incancellabile. Qualcuno di loro gioca a palla, bestemmiano con una violenza monotona, tipico delle città piene di preti: sono dei martellatori della divinità, è quasi comico sentirli bestemmiare con tanto inesausto, ossessivo, fragore. Qui senti, irresistibilmente, di essere letame. Letame e basta. Tutto si svolge con un ritmo lentissimo, rotto solo dal rumore di chiavi che girano: esci, con una guardia dietro, e dopo tre passi c'è un'altra porta, e un'altra guardia con un'altra chiave, apre. È come nelle favole, ma nere. Arrivano i giornali, fra poco. Poi verso le due e mezza, la posta. E tu assisti allo scempio: un orango di Avellino che te la apre tutta, la scrolla, la guarda controluce, e poi te la butta là. Non si è più uomini, Cicciotta: ma dementi, o malati, o non so cosa. Certe mattine, mentre lavo per terra (ma per quanto sgobbi fa sempre schifo, e la camera del sassofonista riemerge, atroce) mi sento così strano, come se vivessi un sogno irrancidito. Poi passano, quei lucertoloni verdi, e dicono "aria, aria", e mi sembra impossibile, forse te l'ho già detto, che un nome così bello, "aria", venga avvilito a questa processione di disperati che girano in tondo, attorno ad un Vespasiano che, al centro, si innalza come l'Ara Pacis. Poi mi rinchiudono in questo astuccio non più grande di una scatola per sardine, di quelle lunghe. E poi è finita. Tutti qui. La notte, un'altra porta, più pesante ancora, copre quella con le sbarre, e sei chiuso, murato due volte. Io guardo un numero bianco (12) che è pitturato all'intorno, e aspetto che il sonno venga. Il sonno per viaggiare. Quando uscirò mi dovrai insegnare come si usa il coltello. Non ne abbiamo. A Regina Coeli usavamo un coperchio di latta di una scatoletta, ma qui anche questo è vietato: temono i suicidi. Di notte qualche urlo, dal settore dei drogati (ma molto meno che a Roma, dove era straziante resistere a quello che sentivi) e poi il mattino. E così gira la ruota, lentissima, mola di mulino che macina tedio, schifo, abbrutimento. La domenica, poi, è galera doppia. Beh, ti ho fatto un bel ritrattino, ma è così. Gli italiani lo sanno? Ma lo sai che un imbecille mi ha scritto dicendo: perché non ci telefona?!!! Io non so più neppure come si mette il dito per fare i numeri: non so più niente. Perché questo è il carcere: una coperta d'oblio che, piano piano, piano piano, ti copre tutto, e ti trasforma in muschio, in niente. Ah, Cicciotta. Non te la prendere, e scusami. Forse non dovrei nemmeno dirtele, certe cose. Ma così è, purtroppo. E oggi è domenica. Fammi un regalo: cammina in mezzo al verde. Raccogli un filo d'erba e mettilo tra le labbra: sono io. Ti abbraccio tanto Enzo [Settembre 1983] “
Enzo Tortora, Lettere a Francesca, Pacini Editore, 2016¹; pp. 70-72.
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teredo-navalis · 2 years
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- Sono ufficialmente in preciclo guys, AMO essere una femmina™
- Ultimamente penso troppo spesso che voglio due gemelli(e non sarebbe improbabile, nella mia famiglia c'è il gene)
- Oggi mi sono posta come obiettivo non pensare cose cattive né degli altri né di me stessa(bestemmie in seguito ad eventi incluse), perché sono caduta in un loopissimo di negatività che non mi piace per niente. Non è stato facile fin ora, ma ci riuscirò.
- Abbassarsi la ffp2 in treno per mangiare una crosticina è un altro livello di autofagia
- La dieta va malissimo, la seguo molto poco, vado a dormire prima per evitare la cena. non mi va, mi annoia (però ho preso due chili in due settimane, digiunando pure giornata intera alle vigilie causa lavoro, thanks cioccolate)
- mi sento amata ma non so fino a che punto me la sento di amarmi
- mi sento sempre più farina girl (credits to quell'antipatico di @oscillo), sono più che mai senza contratto (and I'm yet to work out the courage to ask about that to Bart, che poi chi vogliamo prendere in giro, devo ancora andare a farmi dare due settimane di stipendio dell'ex-lavoro, oggi mi sono pure ricordata dei full time che ho fatto ad agosto, ore lavorate per le quali non vedrò un centesimo)
- avrei voluto sfruttare il cambio d'anno per riconnettermi a certe persone che ho un po' abbandonato nel tempo, e invece è sempre lo stesso danno
- il Sole che vedo nel corso di una giornata non mi basta mai, ma perlomeno le giornate si stanno allungando. Nel frattempo uso il tragitto in treno al ritorno tipo solarium: alzo le maniche della maglia, mi scollo più che posso è mi metto lì modalità lucertola
- stanotte sono andata in cucina a bere l'acqua e l'ho trovata inondata dalla luce della Luna, mi sono messa sotto ai suoi raggi per un po', è sempre bello quando accade
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mynameis-gloria · 2 years
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Giovedì di lavoro, palestra, pulizie e faccende domestiche, lucertola al sole whit fratello, pittura e musica, smalto giallo sui piedi
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mucillo · 2 years
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L' 8 dicembre 1943 nasceva Jim Morrison
Soprannominato "il Re Lucertola"
Dal pezzo " Celebration of the Lizard".
Cantato nella sua completezza nel disco dal vivo " Absolutely Live".
Sotto la traduzione del testo
"Leoni che vagano per la strada
Cani in calore, rabbiosi, con la schiuma in bocca
Una bestia rinchiusa nel cuore della città
Il corpo di sua madre
Marcisce nella terra estiva
Lui scappa dalla città
E’stato nel profondo sud e ha attraversato i confini
ha lasciato caos e disordine
alle sue spalle
Una mattina si é svegliato in un verde hotel
Con una strana creatura che geme al suo fianco
Sudore gocciolava dalla sua pelle splendente
C’é qualcuno?
la cerimonia sta per iniziare
Svegliati!
non riesci a ricordare dov’era
Era finito il sogno?
Il serpente era di un oro pallido
Smaltato e lucente
Avevamo paura di toccarlo
Le lenzuola erano calde prigioni di morte
Ora, corri verso lo specchio in bagno
guarda!
Non riesco a vivere quei suoi lenti movimenti
Perdo il controllo
Le fresche e lisce piastrelle
Sentono il buon sangue fresco e pungente
I calmi sibilanti serpentidi pioggia..
Una volta facevo un piccolo gioco
Mi piaceva strisciare indietro nel mio cervello
Penso che sai di che gioco sto parlando
Intendo il gioco chiamato “impazzire”
Ora devi provare questo piccolo gioco
Chiudi gli occhi e dimentica il tuo nome
Dimentica il mondo, dimentica la gente
E costruiremo un campanile differente
Questo giochetto è divertente da fare
Chiudi gli occhi, non puoi perdere
Io sono qui, lo faccio anch'io
Lasciati andare, stiamo entrando dentro
La strada del ritorno nel profondo dei ricordi
Indietro dove non ci sarà mai sofferenza
e la pioggia scende gentile sulla città
nel labirinto delle correnti
Al di sotto, la presenza quieta e soprannaturale
di nervosi paesani nelle calme colline circostanti
Abbondante di rettili
Fossili, cave, fresche alture
Ogni casa della stessa forma
finestre aperte
Auto bestiali chiuse fino al mattino
Tutti dormono ora
Coperte silenti, specchi assenti
Polvere cieca sotto i letti di coppie oneste
Ferita nelle lenzuola
e figlie soddisfatte
con occhi di sperma nei capezzoli
Aspetta
C’è stato un massacro qui
(non smettere di parlare o di guardare in giro
I tuoi guanti & i fan sono a terra
Stiamo scappando dalla città
Stiamo scappando di corsa
E tu sei quello che voglio che venga)
Non toccare la terra
Non guardare il sole
non si puo fare nient'altro che
correre, correre, correre
corriamo
La casa sulla collina
La luna scende lentamente
Ombre degli alberi
testimoniando la brezza selvaggia
Vieni baby corri con me
corriamo
corri con me
corri con me
corri con me
corriamo
La villa è calda, in cima alla collina
Camere eleganti e confortevoli
Braccioli rossi di lussuose poltrone
e tu non saprai niente finché non entri dentro
Il corpo del presidente morto nella sua auto
Il motore gira su colla e catrame
Vieni, non andiamo molto lontano
Verso est per incontrare Czar
Alcuni fuorilegge abitano sulle rive del lago
La figlia del ministro innamorata del serpente
Che abita nel pozzo al bordo della strada
Svegliati, ragazza! Siamo quasi a casa
Sole, sole, sole
Brucia, brucia, brucia
Presto, presto, presto
Luna, luna, luna
voglio averti
presto!
presto!
presto!
Lascia suonare le campane del luna-park
Lascia cantare il serpente
Lascia ogni cosa
Arrivammo laggiù
I fiumi e le autostrade
arriviamo laggiù dalle
Foreste e dalle cascate
Arrivammo da
Carson e Springfield
Arrivammo da
Phoenix affascinati
e posso dirti
I nomi del regno
Posso dirti
Le cose che sai
Ascoltando per un minuto di silenzio
Scalando vallate nell’ombra
Sono il re lucertola
posso fare tutto cio che voglio
Posso fermare la terra nel suo cammino
Ho fatto in modo che le macchine blu se ne andassero
Per sette anni ho vissuto
nel palazzo perduto dell’esilio
giocando strani giochi
Con le ragazze dell’isola
Ora sono tornato
Nella terra del giusto, del forte e del saggio
Fratelli e sorelle della pallida foresta
o bambini della notte
Chi tra voi vuole correre con la caccia?
Ora la notte arriva con la sua legione viola
Ritirati ora nelle tue tende e nei tuoi sogni
Domani entriamo nella mia città natale
voglio essere pronto".
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friabile · 3 years
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sto andando avanti ad inerzia, non ho voglia di sentire nessuno tanto meno mio fratello che continua a scrivermi che gli manco ed io invece non lo penso mai, ho lo stomaco vuoto ma non ho appetito da giorni, ho sempre voglia di fumare ed un sonno perenne. l'unico sollievo è pranzare guardando la signora in giallo, la sigaretta fumata fuori sul balcone al sole come se fossi una lucertola e, paradossalmente, il lavoro
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Sono uscito un attimo al sole e mi sono messo come una lucertola a caricare le batterie.
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fiorediplasticaa · 3 years
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ma le persone come fanno ad essere abbronzate? Io ho passato l’estate al sole tipo lucertola per sperare di assumere un colorito da “persona vivente” e oggi al sole splendevo più di Edward Cullen
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musicaintesta · 3 years
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Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscìo di una lucertola,un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi.Di poco è fatta la miglior felicità.
(Friedrich Nietzsche)
La felicità è un raggio di sole che danza al mattino nella stanza, è un gatto sul mio letto appena sveglia, è la musica che mi frulla nella testa
Buona giornata 💕
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insuperficie · 4 years
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Ho trascorso l’ultimo mese a fuggire di casa. Microfughe adolescenziali, per me che non ho mai davvero vissuto l’adolescenza, passata a studiare senza motorini né discoteche, con pochi baci, qualche passatempo che oggi si direbbe da nerd e che al tempo era semplicemente quello che era, senza nessun conflitto, nessuna autocoscienza. 
Il lavoro che faccio è difficile da spiegare. Mia madre non lo capisce, mi guarda ed è convinta che io non faccia niente, che passi il tempo. Non ho le mani sanguinanti e callose, non ho il fiatone nè il collo abbronzato dei muratori. Come spiegarglielo? 
Come spiegare il maldischiena, l’ansia costante, la testa che frigge in preda a un calendario troppo fitto. Come spiegare la capacità nient’affatto naturale di passare ore a leggere, seduto immobile come una lucertola, ad abbrustolirsi alla luce delle parole. Non si può. E dunque occorre fuggire, vivere clandestinamente nei bar, lavorare nelle pizzerie e nei parchi, al sole tra la gente che anche non capisce, che non capirà mai. Il flaneur è uno stakanovista frainteso. 
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