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#macchina caffè portatile
designmiss · 7 years
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Macchina da caffè portatile Daily Addiction https://www.design-miss.com/macchina-da-caffe-portatile-daily-addiction/ Daily Addiction è la #macchinadacaffè #portatile, nata dal giovane designer francese Antoine Beynel. Daily Addiction si distingue dalle sue linee…
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Lei era sempre lì. Caffè, un'orchidea alla finestra. “prendi il succo?” Capello castano, e pigiama, e occhi bruni, 32 anni. Le faccio segno di avvicinarsi, sorride un po’. Sorride sempre un po’.  Adoro quel suo sorriso comprensivo e un po’ enigmatico. E’ la nostra cucina, io sono  su uno di quei seggioloni alti da bar ma in paglia. Si butta tra le mie braccia, “che vuoi, è tardi”, e ride.
“dammi un bacio, sciocca” “sciocca”, mi guarda di sottecchi con un finto rimprovero prende la mia mano e se la ficca tra le gambe, e sento il suo sesso bagnato poi mi sfiora delicatamente il pacco “sciocca?! mi chiami… mmmh”
”Prendo il succo di arancia”, le dico di rimando. Lei allontana la mano mi da’ un piccolo scossone sulla spalla. “E’ sul tavolo prenditelo!” e ride. Si gira verso le scale, mi guarda velocemente un’ultima volta “preparami un caffè, io faccio una doccia”, sorride, mi fa un buffo cenno con la mano come dire “si sbrighi lacchè”, con una  faccia di finto sdegno, e poi corre al piano di sopra salendo a piedi scalzi.
Prendo la tazza di caffè davanti al tavolo di fòrmica nera. Fuori dalla enorme finestra , lì, vedo le quiete strade di Lipkin. Il cielo è nuvolo. Appena un grado sopra lo zero, dice il termometro. Apro la bianca porta di ingresso, una folata di vento gelido. Il piccolo vialetto, freddo e gelato. Piante da giardino, alcune auto parcheggiate. Un vicino esce e sale in auto. Sorseggio il caffè. “Che fai, si gela chiudi la porta ?!” E’ lei, si avvicina ancora in pigiama e due pantofole bianche, mi prende alle spalle e sento quel suo profumo rassicurante. Mi giro, ci baciamo. Bocca nella bocca. A lungo. Al freddo. la guardo negli occhi—ti amo  le dico lei sorride e mi bacia ancora “ti amo anche io”, e mentre lei mi scruta negli occhi con le sue pupille quasi nere, e tutto il suo profumo mi avvolge buono come l’amore che prova per me  e che ogni gg mi risana verso… . driiin, driiin….. drrrin…. driiiinnn driinnnn…… drinnnnnnnnn…… la sveglia del telefono .  Apro gli occhi a fatica. Era un sogno. Sono sul divano, le coperte e  il plaid di lana sfatti sul mio corpo, i cuscini storti. Il collo che fa male…  driiin driiin…. spengo l’allarme. Sono a Lipkin. Sul divano, davanti al tavolo con un portatile in standby,  qualche resto di sigaretta sul posacenere, che diavolo… non le ho buttate?
Sono solo. La realtà rientra in me,  come un vestito freddo, con il suo carico disumanamente crudo e vuoto, del vero. Anna è morta sei mesi fa. E il suo profumo non esiste più.
Perchè continuo a sognarla?
Ogni risveglio è un tormento. Dai sogni non vorrei più svegliarmi, per stare con lei in quel mondo magico dove siamo ancora insieme e ancora felici. Invece mi sveglio. Ed  ogni risveglio è un “omicidio”. Ancora. Ancora. Ancora. Vengo “ucciso” nel mondo dei sogni, dove siamo insieme, per essere proiettato  in questa realtà ostile, dove lei non esiste. In questo inferno, senz’anima. In questo universo vuoto. Fa male il contrasto, sento ancora il suo profumo ma vedo il mondo freddo e capisco che è tutto un crudele  gioco della mente. Dell'anima. Che non regge la sua assenza. Guardo il tabacco. Prendo le cartine, e mi alzo. Vado in cucina. E’ vuota. Non ci sono i suoi fiori, non c’è il caffè, e delle tende  che ha scelto lei, coi suoi colori, una è leggermente lacerata e storta. Le stoviglie linde e fredde nello stipo. I suoi vestiti, i suoi promemoria in giro per la cucina mancano. Mi manca il suo intimo i suoi vestiti  in camera. I  suoi maglioni che sanno di bucato. Il frigo quasi vuoto. Mi faccio un caffè. Poi esco sulla soglia. Pioggia leggera. Il vicino esce e sale in macchina. Una folata di vento gelido mi accoglie e circonda tutto il corpo. Mi giro, non c’è nessuno.
Arrotolo una sigaretta, e l’accendo con l’unico accendino. Aspiro. Speriamo di morire presto. Penso. Torno in casa. E la mia giornata senza senso, senza scopo, senza ragioni, comincia. Tutto mi sembra non tetro, ma banalmente materiale. Concreto e vivido. Duro e freddo. Tutto è così metallico e troppo umano. E quindi  totalmente privo di senso. Lascio la porta aperta, eil freddo entra  inconscio da questo spiraglio bianco. Anna, dove sei mi chiedo.  E spero di morire, per potermi non più svegliare e stare con te tutto il tempo. Senza queste maledette intermissioni di realtà vuota. Ammazzo la sigaretta nel posacenere e mi piazzo nel divano, ancora. Mi butto tra le coperte. E ficco ostinatamente il viso nel cuscino per non sentire il mio dolore, con le orecchie sorde a tutto, sento che il cuore si spezza in mille parti. Per la prima volta quest’oggi. E non sarà l’ultima. Ed  intanto che il cuore si frantuma, e  va in mille pezzi come gesso   sotto il tacco del dolore…Mi dico, non devi permettere che questo dolore diventi più forte della tua forza vitale. Non puoi. Ma il cuore sa cose che la mia mente - la mia astuta colta e sofistica e inutile mente . non sa. Che il dolore segue questa inesorabile legge, pretende di essere sentito.
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vitaafragola · 3 years
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Scopri i 24 stumenti che fanno effettivamente la differenza nella tua casa
Scopri come portare la tua cucina al livello successivo con elettrodomestici da cucina a cui potresti non aver pensato, dal frullatore elettrico al sigillatore sottovuoto.
Fare da mangiare come un professionista non richiede una spesa eccessiva oppure frequentare un corso di cucina. Con i nuovi elettrodomestici da cucina, tutto ciò di cui hai bisogno è una presa elettrica e premere il bottone dell’accensione per portare la tua cucina al livello successivo. Dal vide sous, cuiè il sotto vuoto, all’uso di un frullatore ad immersione, questi dispositivi elettrici hanno tutto il diritto di stare nella tua cucina. Vediamo quali sono.
Sous Vide: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando il sotto vuoto. Invece di pagare un conto salato per una bistecca al ristorante, cucina come fanno i cuochi usando il sotto vuoto a casa per cucinare in modo omogeneo tutta la carne di qualità che desideri. L'impiego del sottovuoto comporta l'immersione del cibo sigillato in una busta predisposta direttamente nell’ acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere ultimata in padella. Con il termine sous vide si indica anche l'apparecchio elettrico in cui si aggiunge l'acqua per riscaldarla alla temperatura esatta di cui si ha bisogno. Cucinare con un sous vide è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullatore: un frullatore abbastanza potente può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. E’ sufficiente mettere tutto simultaneamente nel frullatore e pigiare un pulsante. I frullatori usano all’incirca 650 watt (supponendo che il dispositivo venga usato per circa tre minuti). Rispetto a tirare fuori il tuo tagliere o a mescolare a mano, un frullatore è un eccellente strumento per portare la tua cucina ad un altro livello.
Pentola a pressione per fare da mangiare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena celermente, riducendo il tempo di bollitura fino al 65%. Per esempio, ci potrebbero volere fino a otto ore per cucinare una deliziosa zuppa in una casseruola tradizionale a lenta cottura, e fino a tre ore per cucinare fagioli secchi sul fornello. Una padellae a pressione può completare questi compiti in un istante. Inoltre, le pentole a pressione utilizzano meno energia: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di energia. Preparare quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'utilizzo di potenza a 2 kWh.
Macinino: non c'è niente di meglio di una tazza di espresso al mattino fatto con chicchi appena macinati. Un macina espresso ad elettricità macina i chicchi di caffè interi in un attimo donandoti un espresso naturalmente migliore. Basta rovesciare i chicchi interi di caffè nel macinino, connettere la spina e pigiare il bottone: l'odore incredibile allo stesso momento che si apre il macinino porterà un sorriso sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più impiegate sia nel continente Europeo che in America, e la loro capacità di cottura precisa stanno lentamente prendendo piede ovunque. I piani di cottura a induzione usano un campo elettromagnetico per produrre calore e possono portare l'acqua a ebollizione alla metà della velocità di un piano di cottura tradizionale. Per di più i piani di cottura a induzione possono raggiungere una temperatura specifica, come succede con un forno. Inoltre non aumentano la temperatura della tua cucina e sono più efficienti energeticamente rispetto ai tradizionali fornelli a gas.
Sigillatore sottovuoto per cibi sempre pronti: insieme all'umidità, l'aria è il nemico giurato della conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di riporlo lo aiuta a mantenersi intatto per più tempo e lo mantiene inoltre protetto dalla ”bruciatura” da congelatore. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche essere utile a mantenere il vostro congelatore efficientemente organizzato ed è sicuramente il miglior compagno della vostra macchina per sotto vuoto, in quanto sigilla professionalmente i sacchetti di plastica contenenti il cibo per la cottura sotto vuoto.
Uno qualsiasi di questi elettrodomestici relativamente poco comuni può aiutare a portare la vostra cucina al livello successivo. D’altronde gli chef usano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per validi motivi. Così, anche se non avete la voglia di andare a scuola di cucina, è possibile anche per voi creare cene magistrali utilizzando uno o più di questi elettrodomestici in cucina.
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curiositacerno · 3 years
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Stumenti per la casa: ecco quali sono i più consigliati da comprare
Scopri come portare la tua cucina al livello successivo con stumenti per la casa a cui potresti non aver pensato, dal frullatore elettrico al sigillatore sottovuoto.
Cuocere i cibi come un professionista non richiede spendere tanti soldi o frequentare un corso di cucina. Con i nuovi utensili da cucina, tutto quello che devi fare è una presa elettrica e premere http://www.thefreedictionary.com/home appliances un pulsante per avere risultati pazzeschi in cucina. Dal vide sous, ovvero il sotto vuoto, all’utilizzo di un frullatore ad alta potenza, questi stumenti hanno tutto il diritto di stare nella tua cucina. Iniziamo subito.
Sous Vide: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando il sotto vuoto. Invece di pagare un bel po’ di soldi per una bistecca al ristorante, cucina come fanno i professionisti usando un sous vide a casa per cucinare in modo uniforme tutta la carne di qualità che desideri. L'utilizzo di un sous vide comporta l'immersione del cibo sigillato in una busta predisposta direttamente in acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere terminata in padella. Con il termine sotto vuoto si indica anche l'apparecchio elettrico nel quale si aggiunge l'acqua per riscaldarla alla temperatura corretta di cui si ha bisogno. Fare da mangiare con il sotto vuoto è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullino: un frullatore ad alta potenza può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. E’ sufficiente inserire tutto contemporaneamente nel frullatore e premere un pulsante. I frullatori usano circa 650 watt (supponendo che l'apparecchio venga usato per circa tre minuti). Rispetto a tirare fuori il tuo tagliere o a mescolare a mano, un frullatore è un perfetto strumento per affinare la tua tecnica culinaria.
Pentola a pressione per cucinare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena celermente, riducendo il tempo di bollitura fino al 65%. Per esempio, ci potrebbero volere fino a otto ore per cuocere una deliziosa zuppa in una padella classico a lenta cottura, e fino a tre ore per preparare fagioli secchi sul fornello. Una casseruola a pressione può perfezionare questi compiti in un momento. Per di più, le pentole a pressione usano meno potenza: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di energia. Cuocere quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'impiego di potenza a 2 kWh.
Macinino: non c'è niente di preferibile ad una tazza di caffè mattutino fatto con grani di caffè appena pressati. Un macina espresso elettrico trita finemente i chicchi di caffè interi in pochissimo tempo regalandoti un caffè semplicemente migliore. Basta mescere i chicchi interi di caffè nel macinino, collegare la spina e schiacciare il bottone: l'odore incredibile nel momento in cui si apre il macinino porterà un sorriso sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più usate sia in Europa che negli Stati Uniti, e la loro capacità di cottura rapida stanno lentamente prendendo piede dappertutto. I piani di cottura a induzione utilizzano un campo elettromagnetico per generare calore e possono portare l'acqua a ebollizione alla metà della velocità di un piano di cottura elettrico. Per di più i piani di cottura a induzione possono essere impostati su una temperatura specifica, come succede con un forno. Inoltre non aumentano la temperatura della tua cucina e sono più efficienti energeticamente rispetto ai tradizionali fornelli elettrici.
Sigillatore sottovuoto per piatti sempre pronti: oltre all'umidità, l'aria è il nemico numero uno per quanto riguarda la conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di conservarlo lo aiuta a rimanere fresco più a lungo e lo mantiene anche protetto dalla ”bruciatura” da congelatore. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche essere utile a mantenere il vostro congelatore piuttosto organizzato ed è sicuramente il miglior compagno della vostra macchina per sous vide, in quanto sigilla in modo professionale i sacchetti di plastica con all’interno il cibo per la preparazione del sotto vuoto.
Uno qualsiasi di questi apparecchi elettrici per la cucina relativamente poco comuni può aiutare a portare la vostra cucina ad un altro livello. D’altronde gli chef usano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per validi motivi. Così, anche se non avete la voglia di andare a scuola di cucina, è possibile anche per voi creare cene magistrali utilizzando uno o più di questi elettrodomestici in cucina.
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piazzeagna · 3 years
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Scopri i 19 stumenti che fanno veramente la differenza nella tua casa
Scopri come imparare cose nuove in cucina con elettrodomestici da cucina a cui potresti non aver pensato, macinacaffè al sigillatore sottovuoto.
Cucinare come un professionista non richiede una spesa eccessiva o seguire un corso di cucina. Con i nuovi dispositivi elettrici da cucina, tutto ciò di cui hai bisogno è una presa elettrica e premere un pulsante per preparare piatti strepitosi. Dal vide sous, ovvero il sotto vuoto, all’utilizzo di un frullatore ad alta potenza, questi stumenti hanno tutto il diritto di stare nella tua cucina. Vediamoli insieme.
Sous Vide: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando il sotto vuoto. Invece di pagare un conto salato per una bistecca al ristorante, cucina come fanno i cuochi usando un sous vide a casa per cucinare uniformemente tagli di carne di prima scelta. L'utilizzo di un sous vide comporta l'immersione del cibo chiuso in una busta apposita direttamente in acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere ultimata in padella. Con sous vide si indica anche l'apparecchio elettrico in cui si inserisce l'acqua per riscaldarla alla temperatura esatta di cui si ha bisogno. Fare da mangiare con il sotto vuoto è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullino: un frullatore ad alta potenza può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. E’ sufficiente mettere tutto contemporaneamente nel frullatore e schiacciare un pulsante. I frullatori usano all’incirca 650 watt (supponendo che l'apparecchio venga usato per circa tre minuti). Rispetto a trascinare fuori il tuo tagliere o a emulsionare a mano, un frullatore è un perfetto strumento per portare la tua cucina ad un altro livello.
Pentola a pressione per fare da mangiare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena rapidamente, riducendo il tempo di bollitura fino al 65%. Per esempio, ci potrebbero volere diverse ore per cucinare una deliziosa zuppa in una casseruola tradizionale a lenta cottura, e fino a tre ore per preparare fagioli secchi sul fuoco. Una pentola a pressione può integrare questi compiti in un secondo. Per di più, le pentole a pressione utilizzano meno potenza: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di potenza. Cuocere quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'uso di potenza a 2 kWh.
Macinacaffè: non c'è niente di meglio di una tazza di caffè mattutino fatto con chicchi appena macinati. Un macina espresso elettrico macina i chicchi di caffè interi in pochi secondi dandoti un caffè semplicemente migliore. Basta versare i chicchi integri di caffè nel macinino, collegare la spina e premere il bottone: l'odore incredibile allo stesso momento che si apre il macinino porterà una letizia sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più impiegate sia in Europa che in America, e la loro capacità di cottura rapida stanno lentamente prendendo piede dappertutto. I piani di cottura a induzione impiegano un campo elettromagnetico per generare calore e possono portare l'acqua a ebollizione alla metà della velocità di un piano di cottura tradizionale. Per di più i piani di cottura a induzione possono raggiungere una temperatura specifica, come accade con un forno. Inoltre non aumentano la temperatura della tua cucina e sono più efficienti energeticamente rispetto ai tradizionali fornelli a gas.
Sigillatore sottovuoto per piatti sempre gustosi: insieme all'umidità, l'aria è il nemico giurato della conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di riporlo lo aiuta a rimanere fresco per più tempo e lo mantiene anche protetto dalla disidratazione. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche aiutare a mantenere il vostro congelatore piuttosto organizzato ed è certamente il miglior alleato della vostra macchina per sous vide, in quanto sigilla professionalmente i sacchetti di plastica contenenti il cibo per la cottura sotto vuoto.
Uno qualsiasi di questi apparecchi elettrici per https://en.wikipedia.org/wiki/?search=home appliances la cucina piuttosto rari nelle cucine può essere molto d’aiuto a portare la vostra cucina ad un altro livello. D’altronde i professionisti utilizzano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per validi motivi. Così, anche se non avete la voglia di frequentare una scuola di cucina, è possibile anche per voi creare cene magistrali utilizzando uno o più di questi apparecchi elettrici per la cucina sul piano di lavoro della vostra cucina.
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vitaairasca · 3 years
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Scopri i 16 elettrodomestici che fanno effettivamente la differenza nella tua cucina
Scopri come imparare cose nuove in cucina con elettrodomestici da cucina a cui potresti non aver pensato, dalla pentola a pressione al sigillatore sottovuoto.
Cuocere i cibi come un professionista non richiede una spesa eccessiva tantomeno seguire un corso di cucina. Con i nuovi utensili da cucina, tutto ciò di cui hai bisogno è una presa elettrica e premere un pulsante per portare la tua cucina al livello successivo. Dal vide sous, ovvero il sotto vuoto, all’uso di un frullatore ad alta potenza, questi apparecchi elettrici meritano di essere compresi nella tua cucina. Ecco di quali elettrodomestici parliamo.
Sous Vide: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando un sous vide. Invece http://edition.cnn.com/search/?text=home appliances di pagare un bel po’ di soldi per una bistecca al ristorante, cucina come fanno gli chef usando il sotto vuoto a casa per cucinare in modo uniforme tutta la carne di qualità che desideri. L'uso di un sous vide comporta l'immersione del cibo sigillato in una busta predisposta direttamente in acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere ultimata in padella. Con il termine sous vide si indica anche l'apparecchio elettrico nel quale si aggiunge l'acqua per riscaldarla alla temperatura corretta di cui si ha bisogno. Cucinare con il sotto vuoto è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullatore: un frullatore abbastanza potente può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. E’ sufficiente inserire tutto contemporaneamente nel frullatore e pigiare un pulsante. I frullatori usano all’incirca 650 watt (supponendo che il dispositivo venga usato per circa tre minuti). Rispetto a tirare fuori il tuo tagliere o a mescolare a mano, un frullatore è un eccellente strumento per portare la tua cucina ad un altro livello.
Pentola a pressione per cucinare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena tempestivamente, riducendo il tempo di rosolatura fino al 65%. Per esempio, potrebbero essere necessarie da quattro a otto ore per cuocere una deliziosa zuppa in una pentola tradizionale a lenta cottura, e fino a tre ore per cucinare fagioli secchi sul fornello. Una casseruola a pressione può integrare questi compiti in un momento. Inoltre, le pentole a pressione utilizzano meno energia: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di energia. Preparare quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'uso di energia a 2 kWh.
Macinino: non c'è niente di migliore di una tazza di espresso mattutino fatto con grani di caffè appena pressati. Un macina espresso ad elettricità trita finemente i chicchi di caffè interi in pochissimo tempo donandoti un espresso semplicemente migliore. Basta spargere i chicchi integri di caffè nel macinino, collegare la spina e premere il bottone: l'odore incredibile quando si apre il macinino porterà splendore sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più usate sia in Europa che negli Stati Uniti, e la loro capacità di cottura precisa stanno lentamente diffondendosi in tutto il mondo. I piani di cottura a induzione utilizzano un campo elettromagnetico per generare calore e possono portare l'acqua a ebollizione alla metà della velocità di un piano di cottura tradizionale. Inoltre i piani di cottura a induzione possono raggiungere una temperatura specifica, come accade con un forno. Inoltre non surriscaldano la tua cucina e sono più efficienti energeticamente rispetto ai tradizionali fornelli a gas.
Sigillatore sottovuoto per cibi sempre gustosi: oltre all'umidità, l'aria è il nemico numero uno per quanto riguarda la conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di conservarlo lo aiuta a mantenersi intatto per più tempo e lo mantiene anche protetto dalla disidratazione. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche aiutare a mantenere il vostro congelatore piuttosto organizzato ed è certamente il miglior compagno della vostra macchina per sotto vuoto, in quanto sigilla in modo professionale i sacchetti di plastica contenenti il cibo per la cottura sous vide.
Uno qualsiasi di questi elettrodomestici relativamente poco comuni può aiutare a portare la vostra cucina ad un altro livello. D’altronde gli chef usano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per un motivo. Così, anche se non avete l'inclinazione di andare a scuola di cucina, è possibile anche per voi creare cene magistrali utilizzando uno o più di questi apparecchi elettrici per la cucina sul piano di lavoro della vostra cucina.
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I 11 migliori utensili per la tua casa che ti saranno veramente utili
Scopri come imparare cose nuove in cucina con utensili da cucina a cui potresti non aver pensato, dalla pentola a pressione al cuociriso.
Preparare da mangiare come un professionista non richiede spendere tanti soldi o seguire un corso di cucina. Con i nuovi stumenti da cucina, tutto quello che devi fare è una presa elettrica e premere http://www.bbc.co.uk/search?q=home appliances il bottone dell’accensione per avere risultati pazzeschi in cucina. Dal vide sous, ovvero il sotto vuoto, all’uso di un frullatore ad alta potenza, questi dispositivi elettrici hanno tutto il diritto di stare nella tua cucina. Iniziamo subito.
Sotto Vuoto: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando un sous vide. Invece di pagare un conto salato per una bistecca al ristorante, cucina come fanno i cuochi usando un sous vide a casa per cucinare omogeneamente tagli di carne di prima scelta. L'utilizzo di un sous vide comporta l'immersione del cibo chiuso in una busta predisposta direttamente in acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere terminata in padella. Con il termine sous vide si indica anche l'apparecchio elettrico in cui si inserisce l'acqua per riscaldarla alla temperatura esatta di cui si ha bisogno. Preparare da mangiare con il sotto vuoto è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullatore: un frullatore ad alta potenza può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. E’ sufficiente sistemare tutto simultaneamente nel frullatore e premere un pulsante. I frullatori usano circa 650 watt (supponendo che l'apparecchio venga usato per circa tre minuti). Rispetto a trascinare fuori il tuo tagliere o a emulsionare a mano, un frullatore è un ottimo dispositivo per portare la tua cucina ad un altro livello.
Pentola a pressione per cucinare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena rapidamente, riducendo il tempo di bollitura fino al 65%. Per esempio, ci potrebbero volere da quattro a otto ore per preparare una deliziosa zuppa in una casseruola tradizionale a lenta cottura, e fino a tre ore per preparare fagioli secchi sul fornello. Una padellae a pressione può perfezionare questi compiti in un istante. Per di più, le pentole a pressione usano meno energia: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di energia. Cuocere quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'utilizzo di energia a 2 kWh.
Macinacaffè: non c'è niente di meglio di una tazza di espresso mattutino fatto con chicchi appena macinati. Un macina espresso ad elettricità trita finemente i chicchi di caffè interi in pochissimo tempo donandoti un espresso semplicemente migliore. Basta spargere i chicchi interi di caffè nel macinino, connettere la spina e pigiare il bottone: l'odore incredibile allo stesso momento che si apre il macinino porterà una letizia sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più usate sia in Europa che in America, e la loro capacità di cottura precisa stanno lentamente prendendo piede ovunque. I piani di cottura a induzione usano un campo elettromagnetico per generare calore e possono portare l'acqua a ebollizione il 50% più velocemente di un piano di cottura a gas. Per di più i piani di cottura a induzione possono raggiungere una temperatura specifica, come succede con un forno. Inoltre non aumentano la temperatura della tua cucina e sono più efficienti energeticamente dei tradizionali fornelli elettrici.
Sigillatore sottovuoto per piatti sempre pronti: oltre all'umidità, l'aria è il nemico giurato della conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di conservarlo lo aiuta a rimanere fresco per più tempo e lo mantiene inoltre protetto dalla disidratazione. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche aiutare a mantenere il vostro congelatore efficientemente organizzato ed è senza dubbio il miglior alleato della vostra macchina per sotto vuoto, in quanto sigilla in modo professionale i sacchetti di plastica contenenti il cibo per la cottura sotto vuoto.
Uno qualsiasi di questi apparecchi elettrici per la cucina piuttosto rari nelle cucine può essere molto d’aiuto a portare la vostra cucina ad un altro livello. D’altronde gli chef usano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per un motivo. Così, anche se non avete la voglia di andare a scuola di cucina, è possibile anche per voi creare cene magistrali sfruttando uno o più di questi elettrodomestici in cucina.
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curiositaidone-blog · 3 years
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Scopri i 10 stumenti che fanno effettivamente la differenza nella tua cucina
Scopri come imparare cose nuove in cucina con utensili da cucina a cui potresti non aver pensato, dal frullatore elettrico al cuociriso.
Cuocere i cibi come un professionista non richiede una spesa eccessiva oppure seguire un corso di cucina. Con i nuovi dispositivi elettrici da cucina, tutto quello che devi fare è una presa elettrica e premere il bottone dell’accensione per portare la tua cucina al livello successivo. Dal vide sous, cuiè il sotto vuoto, all’uso di un frullatore ad alta potenza, questi utensili meritano di essere compresi nella tua cucina. Ecco di quali elettrodomestici parliamo.
Sotto Vuoto: se hai mai ordinato una bistecca in un ristorante di lusso, è probabile che sia stata cucinata usando il sotto vuoto. Invece di pagare un bel po’ di soldi per una bistecca al ristorante, cucina come fanno i cuochi usando un sous vide a casa per cucinare omogeneamente tutta la carne di qualità che desideri. L'uso del sottovuoto comporta l'immersione del cibo sigillato in una busta apposita direttamente in acqua, portandolo a temperatura. Se si desidera, la cottura può essere ultimata in padella. Con il termine sotto vuoto si indica anche l'apparecchio elettrico nel quale si inserisce l'acqua per riscaldarla alla temperatura corretta di cui si ha bisogno. Cuocere i cibi con il sotto vuoto è dal 15 al 40% più efficiente che usare un fornello elettrico o a gas.
Frullatore: un frullatore ad alta potenza può rapidamente tritare, frullare, ridurre in purea e mescolare deliziose zuppe, frullati e altro. Basta mettere tutto simultaneamente nel frullatore e premere un pulsante. I frullatori usano circa 650 watt (supponendo che l'apparecchio venga usato per circa tre minuti). Rispetto a tirare fuori il tuo tagliere o a emulsionare a mano, un frullatore è un eccellente strumento per portare la tua cucina ad un altro livello.
Pentola a pressione per fare da mangiare più rapidamente: le pentole a pressione preparano la cena velocemente, riducendo il tempo di bollitura fino al 65%. Per esempio, potrebbero essere necessarie da quattro a otto ore per cuocere una deliziosa zuppa in una pentola classico a lenta cottura, e fino a tre ore per cucinare fagioli secchi sul fornello. Una padellae a pressione può integrare questi compiti in un secondo. Oltre a ciò, le pentole a pressione usano meno potenza: dopo tre ore a fuoco medio, un forno userebbe circa 6 chilowattora (kWh) di energia. Cuocere quel pasto con la pentola a pressione invece riduce l'uso di energia a 2 kWh.
Macinino: non c'è niente di migliore di una tazza di caffè mattutino fatto con grani di caffè appena macinati. Un macina caffè ad elettricità macina i chicchi di caffè interi in pochissimo tempo regalandoti un espresso semplicemente migliore. Basta versare i chicchi integri di caffè nel macinino, connettere la spina e schiacciare il bottone: l'odore incredibile quando si apre il macinino porterà un sorriso sul tuo viso.
Piano cottura a induzione portatile: le piastre a induzione sono le più usate sia nel continente Europeo che in America, e la loro capacità di cottura precisa stanno lentamente diffondendosi ovunque. I piani di cottura a induzione utilizzano un campo elettromagnetico per produrre calore e possono portare l'acqua a ebollizione alla metà della velocità di un piano di cottura elettrico. Per di più i piani di cottura a induzione possono raggiungere una temperatura specifica, come succede con un forno. Inoltre non surriscaldano la tua cucina e sono più efficienti dal punto di vista energetico dei tradizionali fornelli elettrici.
Sigillatore sottovuoto per piatti sempre pronti: oltre all'umidità, l'aria è il nemico giurato della conservazione del cibo. Sigillare il cibo sottovuoto prima di conservarlo lo aiuta a mantenersi intatto per più tempo e lo mantiene anche protetto dalla disidratazione. Un sigillatore elettrico sottovuoto può anche aiutare a mantenere il vostro congelatore efficientemente organizzato ed è senza dubbio il miglior compagno della vostra macchina per sotto vuoto, in quanto sigilla in modo professionale i sacchetti di plastica contenenti il cibo per la cottura sotto vuoto.
Uno qualsiasi di questi elettrodomestici relativamente poco comuni può aiutare a portare la vostra cucina al livello successivo. D’altronde gli chef utilizzano elettrodomestici come i piani di cottura a induzione e sous vide per un motivo. Così, anche se non avete la voglia di frequentare una scuola di cucina, http://www.bbc.co.uk/search?q=home appliances è possibile anche per voi creare pranzi magistrali usando uno o più di questi apparecchi elettrici per la cucina in cucina.
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n-non-esiste · 3 years
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Lei era sempre lì. Caffè, un'orchidea alla finestra. “prendi il succo?” Capello castano, e pigiama; occhi bruni, 32 anni. Anna. Le faccio segno di avvicinarsi, sorride un po’. Sorride sempre un po’.  Adoro quel suo sorriso comprensivo e un po’ enigmatico. E’ la nostra cucina, io sono  su uno di quei seggioloni alti da bar ma in paglia. Si butta tra le mie braccia, “che vuoi, è tardi”, e ride.
“dammi un bacio, sciocca” “sciocca”, mi guarda di sottecchi con un finto rimprovero prende la mia mano e se la ficca tra le gambe, e sento il suo sesso bagnato poi mi sfiora delicatamente il pacco “sciocca?! mi chiami... mhff”
”Prendo il succo di arancia”, le dico di rimando. Lei allontana la mano mi da’ un piccolo scossone alla spalla. “E’ sul tavolo prenditelo!” e ride. Si  gira verso le scale, mi scruta velocemente un’ultima volta “fammi un caffè, io faccio una doccia”, sorride, mi fa un buffo cenno con la mano come dire “si sbrighi lacchè”, e con una  faccia di finto sdegno, e corre al piano di sopra salendo leggera a piedi scalzi.
Prendo la tazza di caffè davanti al tavolo di fòrmica nera. Fuori dalla enorme finestra , lì, le quiete strade di Lipkin. Il cielo è nuvolo. Appena un grado sopra lo zero, dice il termometro. Apro la bianca porta di ingresso, una folata di vento gelido. Il piccolo vialetto, freddo e gelato. Piante da giardino, alcune auto parcheggiate. Un vicino esce e sale in auto. Sorseggio il caffè. “Che fai si gela chiudi la porta ?!” E’ lei, si avvicina ancora in pigiama e due pantofole bianche, mi prende alle spalle e sento quel suo profumo rassicurante. Mi giro, ci baciamo. Bocca nella bocca. A lungo. Al freddo. la guardo negli occhi---ti amo  le dico lei sorride e mi bacia ancora “ti amo anche io”, e mentre lei mi scruta negli occhi con le sue pupille quasi nere, e tutto il suo profumo mi avvolge buono come l’amore che prova per me  e che ogni gg mi risana verso... . driiin, driiin..... drrrin.... driiiinnn driinnnn...... drinnnnnnnnn...... la sveglia del telefono .  Apro gli occhi a fatica. Era un sogno. Sono sul divano, le coperte e  il plad di lana sfatti sul mio corpo, i cuscini storti. Il collo che fa male...  driiin driiin.... spengo l’allarme. Sono a Lipkin. Sul divano, davanti al tavolo con un portatile in standby,  qualche resto di sigaretta sul posacenere, che diavolo non le ho buttate?
Sono solo. La realtà rientra in me, con il suo carico disumanamente crudo e freddo. Anna è morta sei mesi fa. E il suo profumo non esiste. Sono solo, e non posso parlarle.
Perchè continuo a sognarla?
Ogni risveglio  è un tormento., sela vedo in sogno,  non vorrei più svegliarmi, più. orrei stare con lei in qiel mndo magico dove io e lei siamo ancora insieme e ancora felici. Invece ogni risveglio è un omicidio. Ancora. Ma un omicidio al contrario: vengo ucciso dal mondo dei sogni per ssere proeittato mio malgrao in questa realtà ostile, senza lei. In questo inferno, senz’anima. In questo universo crudo e vuoto. Fa male il contrasto, sento ancora il suo profumo ma con gli occhi miei stessi vedo il mondo vuoto e capisco che è tutto un crudele  gioco della mia mente. Della anima. Che non regge la sua dolce assenza. Guardo il tabacco. Prendo le cartine mi alzo. Vado in cucina. E’ vuota. Non ci sono i suoi fiori, non c’è il caffè e delle tende una è leggermente lacerata e storta. Le stoviglie linde e fredde nel stipo. Il frigo quasi vuoto. Mi faccio un caffè. Lo zucchero.Poi esco sulla soglia. Pioggia leggera, freddo. Il vicino esce e sale in macchina. Una folata di vento gelido mi accoglie. Mi giro, non  c’è nessuno.
Arrotoli una sigaretta, accendo con l’unico accendino del giardino. Aspiro. Speriamo di morire presto. Penso. Torno in casa. E la mia giornata senza senso, senza scopo, senza ragioni, comincia. E tutto mi sembra non tetro, ma banalmente materiale. Concreto e vivido. Duro e freddo. Tutto è così metallico e umano. E totalmente privo di umantà. Lascio la porta aperta, e il freddo entrare inconscio da questo spiraglio bianco. Anna, spero di morire, le dico. Per potermi non più svegliare e stare con te tutto il tempo. Senza queste maledette interruzioni. Ammazzo la sigaretta nel posacenere e mi piazzo nel divano, ancora. Mi butto tra le coperte. E ficco ostinatamente il viso nel cuscino per non sentire il mio dolore, con le orecchie sorde a tutto, sento che il cuore si spezza in mille pezzi. Per la prima volta quest’oggi. E  intanto che il cuore si frantuma, va in pezzi come gesso, sotto il dolore. Mi dico, non devi permettere che il tuo dolore diventi più forte della tua forza. Non lo devi permettere. Ma il cuore sa cose che la mia mente, la mia astuta colta e sofistica e inutile mente, non sa. Che il dolore segue questa  inesorabile legge, pretende di essere sentito.
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slayedpoet · 6 years
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Ti scatterò una foto | capitolo 1
Pairing: Martino Rametta/Niccolò Fares Summary: Quando fotografi la gente a colori, fotografi i loro vestiti. Quando fotografi la gente in bianco e nero, fotografi la loro anima. (Ted Grant) Words Count: 1.052 words A/N: Una specie di AU ambientata quando frequentano tutti l’università (Martino studia fotografia e arte, Niccolò frequenta il conservatorio, gli studi degl’altri verrano citati indirettamente), gli eventi principali saranno generalmente presenti, ci sarà qualche cambio qua e là. [ah. è la prima cosa che scrivo, mi sembrava giusto dirlo]
For the international part of the fandom: I haven’t forgotten about your existence...just give me time to translate it. :))
Il Coffee Express è sempre stato il punto di ritrovo preferito dagli studenti universitari di Roma.   Sarà per quella sua aria vissuta, un po’ vintage, dove ogni mobile fa a pugni con quello vicino e allo stesso tempo no; saranno le pile di libri stipati su ogni singola mensola delle librerie di mogano che ricoprono interamente le pareti; sarà per la musica che risuona delicatamente a tutte le ore dagli altoparlanti, un mix fra indie, jazz e acustica; oppure per il profumo di caffè appena macinato, brioches appena sfornate e le varie fragranze delle sigarette elettriche; magari per i fili di luci gialle appesi come ghirlande o le abat jour sui tavolini del soppalco. Martino e i suoi amici si ritrovano sempre lì quando riescono a combaciare i loro orari universitari: a volte per pranzo, a volte per una colazione veloce prima di scappare in aula, a volte senza un motivo, solo per stare un po’ insieme come ai vecchi tempi quando si vedevano al Baretto a giocare a biliardino fra schiamazzi e incazzature del proprietario. Oggi è uno di quei giorni: se ne stanno tutti e quattro seduti ad un tavolino, a parlare del più e del meno, mentre fuori l'autunno si fa sentire con le prime giornate grigie e piovose; caffè, cappuccini e brioches di fronte a loro, e una macchina fotografica fra le mani di Martino.
La porta sempre con sé, la macchina fotografica. In parte perché ha sempre dei progetti per l’università che ne richiedono l’uso, in parte perché si ritrova sempre scatti interessanti dopo un pomeriggio passato al Coffee Express. Qualcuno assorto nella lettura di qualche classico al tramonto, un gruppo di amiche che si ritrova a studiare per un esame di fronte a decine di caffè, un ragazzo che si è messo a suonare il piano all’angolo, rimasto intoccato praticamente dall’apertura del locale, con un trasporto tale da far girare quasi mezzo bar.
E nell’ansia che ti perdo, ti scatterò una foto
Scatta l’ultima foto in bianco e nero. Martino non sa perché. Ha sempre preferito i colori, quelli vibranti: le sfumature di gialli e rossi autunnali, i campi di fiori in piena primavera, i bianchi e i blu accecanti dei paesaggi invernali e l’arcobaleno di colori che è l’estate in vacanza in Sardegna con Giovanni, Elia e Luca. C’è qualcosa nell’atmosfera, la pioggia incessante fuori dalla vetrata adiacente al piano, il grigiume insolito della città, l’espressione trasportata del ragazzo o forse è la melodia a richiamare a così gran voce l’uso del bianco e nero.
‘Zì noi andiamo a prendere l’autobus, torni anche tu a casa o ti fermi ancora un po‘?’ gli chiede Giovanni, mentre si alza per mettersi la giacca di jeans. ‘Mi sa che me ne sto ancora un po’ qui. Ci vediamo da te Elia domani sera per vedere la Roma?’ ‘Se ho casa libera certamente zì!’ risponde Elia. ‘Beh allora a domani raga’ li saluta Martino.
Appena li vede varcare la soglia del bar diretti alla fermata dell’autobus ridirige la sua attenzione di nuovo su quel piano. E su quel ragazzo. Lo osserva ancora per qualche minuto, scatta ancora qualche foto, poi decide nella sua testa che sta diventando troppo molesto. Guarda il telefono: 17:40.   Decide che è meglio tornare a casa, magari prima passa a comprare qualcosa per cena al supermercato. Si alza dalla sedia, si rimette l’impermeabile, ripone la macchina fotografica nella borsa a tracolla e va a pagare. Esce dall’Express e subito l’aria umida e stranamente fresca di inizio ottobre investe le sue guance che gli si colorano leggermente di rosa, apre l’ombrello e si avvia verso casa. Quella melodia gli risuona nelle orecchie mentre è sull’autobus verso il supermercato, anche con le cuffie nelle orecchie che suonano altre canzoni. Gli risuona fra le corsie del Conad e mentre paga alla cassa. Gli risuona mentre varca la soglia di casa e mentre cucina la cena per lui e per sua madre. Dopo cena si rintana in camera sua per sviluppare al computer gli scatti del pomeriggio, sperando di trovare qualcosa che lo soddisfi per l’ultimo progetto del corso di fotografia sulla fotografia urbana, incentrato sulla vita universitaria. Si siede alla scrivania, tira fuori la macchina fotografica dalla borsa e inserisce la scheda SD nel portatile. Ci sono almeno una cinquantina di foto risalenti solamente a quel pomeriggio; molte le ha già scattate, i soggetti sono naturalmente differenti, ma le situazioni identiche: alcuni ragazzi che parlano seduti al bancone del bar, Elia che ride ad una stupidata di Luchino e Gio che li guarda come una mamma chioccia guarderebbe i suoi pulcini, oppure il menù del giorno scritto sulla lavagna che ocupa l’intera parete dietro il bancone. Ma poi incappa in quegli scatti, quelli in bianco e nero a quel ragazzo che suona il piano. Si sofferma sulla luce proveniente dalla vetrata che gli illumina metà volto, che mette in risalto i suoi lineamenti spigolosi: il naso dritto, gli zigomi pronunciati e la mascella che potrebbe tagliare un foglio di carta in due; ma anche sui particolari più dolci: i ricci neri che gli ricadono quasi sugl’occhi e le labbra leggermente screpolate per il freddo di stagione increspate in una smorfia di concentrazione. Gli ricorda vagamente il David di Michelangelo.
‘È un capolavoro.’
E no, non si stava riferendo alla statua. Raramente gli capita di commentare i soggetti delle sue foto, non può farsi influenzare dai propri canoni di bellezza quando ha la macchina fotografica in mano. Certamente l’occhio fa sempre la sua parte, ma il più delle volte quello che fotografa ha un senso solo per lui e poche persone riescono a vedere quello che ci vede lui. Anche se non avrebbe scelto questi particolari scatti per il suo progetto, non significava che li avrebbe cestinati. Del resto, non lo faceva mai. Però si ritrova a fissarli per una buona mezz’ora. Ogni curva, angolo e dettaglio impresso nella sua mente. L’orologio da parete segnava le 22:55. Di tutte le foto del pomeriggio ne sceglie solo una da aggiungere a quello che sembra un progetto interminabile, ma fortunatamente non lo deve consegnare domani, fortunatamente c’è tempo. Quella sera si addormenta con quel volto senza nome stampato in mente, e spera che magari un giorno di questi avrà l’occasione di rincontrarlo.   E magari avrà il coraggio di almeno presentarsi.
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designmiss · 7 years
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Macchina da caffè portatile Daily Addiction https://www.design-miss.com/macchina-da-caffe-portatile-daily-addiction/ Daily Addiction è la #macchinadacaffè #portatile, nata dal giovane designer francese Antoine Beynel. Daily Addiction si distingue dalle sue linee…
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sconticodiciofferte · 4 years
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kirayun · 4 years
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The Journey Of Destiny (Ita Version) - S1E00: Prologo
Ed ecco finalmente il mio primo tentativo di scrivere fanfiction. Per capire qualcosa di me e sul mio tentativo di scrittura e la mia conoscenza di entrambe le lingue vi rimando al mio lungo post: Scrivere una fanfiction? - Write a fanfiction?
Onestamente non so se qualcuno leggerà davvero questa cosa, ma sono soddisfatto di essere anche solo riuscito a portarla a termine.
And here is finally my first attempt at writing fanfiction. To understand something about me and my attempt at writing and my knowledge of both languages, I refer you to my long post: Scrivere una fanfiction? - Write a fanfiction?
I honestly don't know if anyone will actually read this, but I'm happy that I even managed to get it done.
The fic is in Italian but I made some adjustments to make sure that if someone were to use google translate / chrome to translate it, i can only hope the corrections help a smoother reading. I also had to make corrections where needed because he translated some things in “he” and “him” instead of “her” and “she”. I don’t know if all this will make it more readable in another language, so sorry for any problems in reading.
If you want I can try to post the English version with translate and then tell me if it can work to post it in both languages.
Summary:  “Miliardi di dollari di attrezzature a tua disposizione e vi ho battuto con un laptop che ho vinto in una scommessa?”
In un universo simile, ma  allo stesso tempo diverso, l’incontro in anticipo di due anime destinate cambia per sempre lo svolgersi degli eventi.
La sveglia del cellulare la destò dal sonno, gli occhi si aprirono nell’oscurità del furgone e un braccio si allungò per accendere la lampada così da illuminare il minuscolo spazio su ruote in cui la ragazza viveva.
Per Skye un nuovo giorno era iniziato, un giorno che normalmente avrebbe sfruttato per fare un passo avanti verso il suo obiettivo, alla sua costante ricerca, ricerca che ora era ostacolata dallo spazio vuoto tra la sua attrezzatura elettronica dove normalmente teneva il suo computer. Proprio ieri il laptop l’aveva abbandonata per sempre, decidendo di morire in maniera irreparabile.
Dopo un ultimo sguardo ed un sospiro, Skye si alzò per cominciare la sua solita routine mattutina.
.
Skye uscì dal bagno dei dipendenti del diner affianco al vicolo dove era solita parcheggiare il furgone, aveva un accordo con l'anziana coppia proprietaria che permetteva a Skye di usarlo per rinfrescarsi in cambio del suo aiuto nel pubblicizzare il locale su internet e i social.
Lei fece un cenno all’impiegata dietro al bancone, una giovane ragazza dai corti capelli rossi sotto i vent’anni, anche se non poteva vederlo perché impegnata con la macchina del caffè
“Ehi Grace”
La cameriera, Grace, girò lo sguardo e sorrise alla vista di chi l’aveva chiamata
“Skye ciao, il solito?”
“Certo, tu sai come mi piace,” lo disse ambigua e aggiungendo un occhiolino, sapendo di provocare  una reazione nella ragazza più giovane.
La reazione di Grace fu quella prevista: rossore sulle guance e inciampò lievemente all’indietro urtando leggermente una brocca di caffè che quasi cadde dallo scaffale dietro di lei. “Skye!”
Una piccola risata partì dall’hacker. “Lo sai che ti prendo solo in giro.”  
Un cenno della rossa confermò la sua affermazione. “Certo, certo, ma intanto mi hai quasi fatto rompere una brocca...di nuovo!” Puntualizzò l’affermazione agitando davanti a lei l’oggetto che era stato quasi distrutto.
Dopo un’altra piccola risata di Skye le cose ripresero normalmente. Lei non aveva mentito che il suo comportamento era solo per prenderla in giro, infatti, nonostante la sua bisessualità e il suo debole per le ragazze dall’aria carina e innocente, per lei la rossa più giovane era quasi come una sorella minore. Fin da quando aveva cominciato a frequentare il diner, le due avevano empatizzato per il loro simile background familiare, il non sapere da dove si proviene davvero e chi erano i tuoi genitori.
L’unica differenza era che, per quanto Grace abbia accettato la vita che aveva ora e andava avanti con essa, Skye non poteva fare lo stesso ed era determinata a trovare le risposte che cercava.
Se solo il suo computer non l’avesse mollata....
.
Jemma Simmons camminava lungo il marciapiede con la borsa del suo portatile a tracolla  e il cellulare all’orecchio.
“Mamma te l’ho detto, sto solo aspettando che assegnano a me e Fitz al nuovo incarico, l’agente Weaver mi ha assicurato che sarà di alto profilo ma che ci vuole ancora un po di tempo prima che sia pronto.”
Mentre continuava ad avanzare la ragazza notò un piccolo diner, un luogo ideale dove poteva fermarsi e cercare di risolvere il problema spuntato la sera prima.
“Senti ti devo lasciare…,” lei ascoltò per un attimo. “Si anche io ti voglio bene, e dillo pure a…” Ma venne interrotta da un signore di fretta che la urtò e che continuo ad avanzare senza neanche guardarsi indietro.
Dopo aver guardando un attimo con disapprovazione la direzione dove l’uomo era andato, lei riportò il cellulare all’orecchio sentendo la voce di sua madre che gli chiedeva se lei era ancora in linea. “Si eccomi scusa…si tutto a posto...si ti chiamo presto…,” e dopo un ultimo saluto la chiamata finì e lei entrò nel diner.
.
Jemma si era seduta ad un tavolino contro una delle vetrine e cercava di risolvere qualcosa sul portatile mentre stava sorseggiando il tè che aveva ordinato poco prima. Lei stava pensando di mangiare qualcosa, ma prima voleva risolvere questo.
Il bancone era alle sue spalle ma lei poteva sentire la cameriera dai capelli rossi, Grace se non ricordava male la sua targhetta, discutere scherzosamente con un’altra ragazza di nome Skye. Per curiosità lei stava per girare la testa a vedere la scena quando un grosso messaggio di errore appare sul computer.
“No, no! Non farmi questo…” Ma niente, per quanto lei digitò diversi comandi, l’apparecchio non rispondeva.
Tutto ciò attirò l’attenzione di Skye che vedendo il portatile e la ragazza di schiena decise di alzarsi dal bancone e avvicinarsi al suo tavolo. “Qualche problema con il computer?” Chiese e aspettò che l’altra ragazza la notasse.
Quando Jemma alzò la testa alla nuova voce, lei e Skye incrociarono gli sguardi per la prima volta e per un attimo tutto sembrò fermarsi. Entrambe le ragazze dimenticarono momentaneamente cosa facessero lì o persino chi erano loro stesse, troppo prese ad esaminare chi avevano di fronte e la particolare ed invisibile energia che un solo sguardo aveva creato tra di loro. Non sembrava uno sguardo di due estranee, era come se si fossero sempre conosciute e si stavano semplicemente ri-incontrando dopo un lunghissimo tempo. Nessuna delle due ragazze però aveva elaborato tutto ciò nella loro mente, era più un sentimento inconscio nascosto dentro di loro.    
Dopo alcuni secondi, finalmente il cervello di Jemma elaborò la domanda. “Cosa?...” lei fu la prima a riprendersi da quella strana sensazione che venne presto dimenticata da entrambe e che le riportò al presente. “...Oh sì, e da ieri sera che mi da problemi e oggi sembra essere impazzito del tutto aprendo un sacco di cose a caso contemporaneamente e non risponde a nessun comando che gli do il che è davvero strano perché è nuovo e solo per uso lavorativo ma non ho avuto neanche il tempo di farci su niente perché da subito ha creato problemi, ormai mi sono rassegnata al fatto che deve avere qualche difetto di fabbrica e che dovrò farmelo cambiare.” Lei disse tutto in una volta e così in fretta con anche alcuni gesti delle mani che Skye non riuscì a non trovare la cosa adorabile, quell’accento poi…
Skye diede un'occhiata allo schermo abbassandosi un po verso di esso. “Fidati ne so qualcosa di computer che ti mollano, proprio il mio si è fuso qualche giorno fa...però il tuo non sembra senza speranze…,” lei rialzo la sua postura e indicò dove l’altra ragazza era seduta. “Posso? Sono Skye comunque.” Approfittando del momento anche per presentarsi.
Jemma capì il senso della domanda, fece un cenno affermativo e si spostò più in là della panca lasciando che Skye si sedette affianco a lei. In fondo a questo punto cosa costava lasciare che questa ragazza facesse un tentativo? Sapeva che SHIELD gliene avrebbe pagato un’altro senza problemi, parte dei suoi benefit come scienziata era la possibilità di fare mettere attrezzatura varia sul conto spese. E se mentre osserva l’ennesimo fallimento di salvarlo veniva agitata dentro dalla presenza vicina di questa ragazza… beh Jemma di certo non avrebbe obbiettato. “Jemma, e non credo però riuscirai ad ottenere nulla da lui.” Ormai lei ci aveva già comunque rinunciato.
Skye girò la testa verso Jemma guardandola di nuovo negli occhi. “Così poca fiducia delle mie capacità?,” lei disse usando una voce un pochino più soave ma non esageratamente.
“Non ti conosco, non posso sapere quali sono le tue capacità.” Jemma rispose con un sorrisetto e la  voce un pochino giocosa, senza neanche rendersi conto del sottile flirt che le due avevano cominciato.
“Eppure non hai esitato a supporre immediatamente che avrei fallito.” Skye disse con lo stesso tono dell’altra ragazza.
“Non stavo sottovalutando le tue possibili abilità informatiche, sto solo affermando la realtà dei fatti in base alle prove che mi sono state sottoposte nelle ultime quattordici ore.” Jemma cercava di usare la logica in questa “discussione”. Non si trattava più del computer, ma di chi per prima avrebbe avuto l’ultima parola sull’altra.
Skye, percependo una lieve nota di sfida nell’argomento di Jemma, decise che doveva decisamente impressionare la ragazza e allo stesso tempo tenere alto il suo ego da hacker. Lei avvicinò un po il viso verso di lei. “Scommetti che posso riuscire a sistemarlo?” Ormai il suo tono era senza dubbio di sfida.
Jemma non si tirò indietro e incrocio le braccia come per affermarlo. “Facciamo così, hai detto che il tuo si è rotto qualche giorno fa giusto? Se per miracolo riesci a farlo funzionare come si deve te lo puoi tenere, come ho detto tanto è nuovo e non ci ho messo su ancora niente di personale.”
Skye alzò un sopracciglio a questo. “E se non ci dovessi riuscire?”
“Allora tu mi offri la colazione.” Jemma rispose senza esitare. Almeno lei poteva ottenere un pasto insieme a Skye e la mattina non sarebbe stata rovinata dal disastro del portatile.
“Questo suona come una vittoria in entrambi i casi per me.” Di nuovo il flirt aveva fatto la sua comparsa e per aumentare il tutto lei fece pure un occhiolino.
Presa alla sprovvista dall’audacia improvvisa, Jemma abbassò lo sguardo arrossendo. Le due restarono nelle loro posizioni per dei secondi, fino a quando Skye non smise di guardarla e si concentrò nuovamente sul portatile.
Così per i prossimi minuti la giovane hacker faceva la sua magia e la biochimica la osservava sorseggiando il suo tè. Per Jemma c’era qualcosa di speciale in questa ragazza che lei aveva appena incontrato,  non sapeva perché, ma sentiva che oggi qualcosa era cambiato. Non sapeva definire bene cosa, in che quantità e come ciò l’avrebbe influita da ora in avanti, sapeva solo che l’incontro con Skye aveva spostato l’asse della sua vita in maniera imprevedibile ed era curiosa di cosa ciò avrebbe portato. La parte logica del suo cervello, che poi era quella che solitamente lei usava, diceva che era un po esagerata a pensare così di una persona con cui aveva appena scambiato poche parole e che ora stava cercando di risolvere il suo portatile, un portatile che oltretutto lei aveva promesso come parte della scommessa. Ma Jemma stavolta non riusciva ad ascoltare quella sua parte logica, troppo presa da queste nuove sensazioni. E non era neanche la parte della “ragazza” il problema visto che non ha mai nascosto a nessuno la sua bisessualità.
“Ecco fatto! Come nuovo!”
La voce improvvisa di Skye destò Jemma dai suoi pensieri, e una volta capito cosa aveva detto, spostò il portatile verso di lei e fisso lo schermo. E in effetti il computer ora sembrava essere tornato a posto, il desktop davanti a lei era normale, e dopo qualche prova, poteva confermare che l’apparecchio rispondeva ad ogni comando che gli impartiva. “Ma come hai fatto?!” Jemma non era una ignorante in materia, non si ottengono due dottorati in giovanissima età senza usare dei computer, per non parlare di aver frequentato l’Accademia di Scienze e Tecnologia dello SHIELD, e si forse questo sarebbe stato più materia per l’Accademia delle Comunicazioni, ma lei poteva dire di sapersela cavare un po e di riconoscere quando una causa era persa. E invece Skye era riuscito a risolvere tutto in pochi minuti.
“Segreti del mestiere.” Queste parole e una piccola alzata di spalle erano l’unica risposta di Skye, insieme ad un sorrisetto soddisfatto che non gli lasciava le sue labbra.
Jemma sorrise insieme a lei, e dopo aver guardato il portatile un'ultima volta, lo richiuse e lo sollevò con una mano per darlo a Skye “Beh, allora adesso questo è tuo.”
“Aspetta, eri seria?!”  Onestamente, quando Jemma ha detto a Skye la posta in palio, non pensava che lei avrebbe davvero avuto il suo laptop se lo avesse sistemato. Chi lo fa con una sconosciuta?!
“Assolutamente, una scommessa è una scommessa, e poi il mio lavoro me ne pagherà uno nuovo senza problemi, è parte dei miei benefit.” Jemma disse con convinzione.
“Ma non vorranno quello vecchio per controllare?” Non poteva essere così semplice.
“Dirò che è finito sotto ad una macchina e che ormai erano rimasti solo tanti pezzi da buttare. Tranquilla sono una ragazza abbastanza rispettata nella mia area di lavoro, di solito non sono il tipo da “Bad Girl Shenanigans”.” Il vantaggio di essere una ragazza che di solito non viola mai le regole e fare quello che ci si aspetta da lei, ma passare il tempo con Skye continuava a far si che lei mettesse in discussione molte cose. Jemma porse ancora una volta il portatile alla ragazza, nella speranza che finalmente prendesse la sua vincita.
Skye alla fine si arrese e lo accettò, non credendo alla sua fortuna: aveva conosciuto una bella ragazza e vinto un laptop nuovo a cui serviva solo una veloce riprogrammazione, o almeno veloce per quanto riguarda le sue personalità abilità informatiche.
Ancora una volte le due ragazze si stavano fissando, cercando di capire cosa avrebbero dovuto dirsi adesso, ma poi Jemma posò lo sguardo sull’orologio da parete del diner e i rianimò tutta in una volta. “Non mi ero accorta che era così tardi! Il mio migliore amico mi sta aspettando!” Lei doveva proprio incontrarsi con Fitz a brevissimo. Si alzò  in piedi e raccolse in fretta le sue cose, meno il laptop ovviamente, “puoi…” lei fece un cenno con la mano al fatto che essendo seduta affianco a lei non poteva lasciare il tavolo.
Skye, che era rimasta immobilizzata da questa improvvisa svolta degli eventi si rese conto della richiesta. “Uh, certo…” lei si alzò per farla passare, chiedendosi ancora com'è che stava tutto finendo così in fretta.
Una volta libera dal tavolo e aver lasciato i soldi per la cameriera, Jemma guardò Skye. “Scusa ma devo proprio andare, il mio amico mi uccide se faccio tardi, abbiamo questo progetto con la dendrotossina e presto verremo richiamati al nostro lavoro…,” lei si rese conto in fretta che l’altra ragazza aveva un’aria confusa su quello che aveva appena detto, “...scusa, lascia stare, paroloni da scienziata.” Il sorriso che Skye diede in cambio la fece sorridere a sua volta. “Allora io vado…” E dopo un’ultima esitazione, lei si diresse all’uscita del diner.
Skye si riprese finalmente e corse per raggiungere Jemma che ora si trovava sul marciapiede all’esterno del diner a cercare un Taxi. “Jemma aspetta...e per quanto riguarda quella colazione?” Lei chiese provando con un’ultima nota di flirt.
Mentre il Taxi arrivava, la biochimica si girò verso di lei. “Hai vinto la scommessa no? Dovrai accontentarti del laptop e aspettare la prossima volta”  Il grande sorriso sul volto di Jemma confermava il tutto.
“Guarda che ci conto!” Oggi sembrava che nessuna delle due ragazze smetteva mai di sorridere a vicenda .
Jemma annuì e dopo aver dato un’occhiata finale all’altra ragazza salì sul Taxì, partendo pochi secondi dopo.
Skye rimase lì a fissare finchè l’auto finchè non era più visibile, per poi tornare all'interno del diner. Solo una volta dentro lei si rese conto di una cosa…non avevano scambiato i numeri di telefono! Corse subito al tavolo con il suo nuovo laptop sperando che Jemma mentisse quando ha detto che non ci aveva ancora messo niente di personale, ma purtroppo per lei dopo pochi minuti si rese conto che in effetti non c’era proprio nessuna informazione che le permettessero di rintracciarla. Skye non sapeva neanche il suo cognome! Questo per lei era un assoluto disastro, ben peggio di come si era sentita appena sveglia senza un computer su cui lavorare.
Grace, vedendo la sua agitazione, si avvicinò a lei. “Tutto bene Skye?” Chiese la giovane cameriera.
Skye scosse la testa e alzò lo sguardo all’amica “Ho come la sensazione di essermi appena lasciata sfuggire l’occasione di una vita…”
Grace, che per tutto il tempo aveva osservato Skye e la ragazza inglese  interagire capii subito cosa intendesse. “Beh sai...se è destinato ad essere sono sicuro che in qualche potrai ri-incontrarla, chissà, la vita ha sempre modo di sorprenderti, vedrai,” aggiungendo anche un sorriso incoraggiante.
Mentre la rossa tornava al lavoro, Skye fissava fuori dalla vetrina del diner riflettendo sulle sue parole e sull’intero incontro con Jemma. Anche se non aveva la stessa fiducia di Grace, basta vedere da quanto tempo lei ancora cercava da dove veniva e chi erano i suoi genitori, aveva la sensazione che oggi era successo qualcosa di veramente speciale e magari questa non sarebbe stata l’unica volta che lei avrebbe visto Jemma.
Ma per ora lei non aveva più tempo per questi pensieri, o meglio, aveva appunto altre persone da cercare. E grazie al suo laptop nuovo, lei poteva rimettersi al lavoro per attirare l’attenzione di una certa organizzazione segreta…
The End...or not?
Allora che ne pensate? Dovrei provare a postarla anche su AO3? O magari dare persino un tentativo a continuare e provare a riscrivere la serie?
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superscontipronti · 5 years
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staipa · 5 years
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Gocce
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Gocce
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Era da diverso tempo che si faceva la stessa domanda. Aveva mangiato come al solito qualcosa al volo, non si ricordava neppure cosa a dire il vero, poi era tornato davanti al computer e si era messo di nuovo al lavoro.
Non era un periodo semplice, la pressione di Luca, il suo responsabile si stava facendo terribilmente forte. Il fatturato aziendale era in netto calo, l’azienda aveva perso un grosso cliente e per riuscire a far quadrare i conti aveva licenziato tutti i consulenti. Marco si trovava addosso tutto il peso di un lavoro che non gli era mai andato giù fino in fondo. Al culmine di una discussione aveva sbattuto i pugni sul tavolo e si era allontanato per calmarsi, era andato verso il bagno e si era rinfrescato il volto.
Si sentiva confuso. La mente annebbiata non gli permetteva neppure di ricordare che cosa lo aveva fatto incazzare pochi istanti prima. Stava uscendo di testa. Doveva tornarsene a casa.
Si sedette sulla tazza del cesso e fu in quel momento che si accorse di qualcosa di strano sulla camicia. Erano tre gocce rosse. Nella parte bassa, poco sopra Perfettamente tonde spiccavano sul bianco della camicia come fragole su una torta di panna. Si alzò, sistemò i pantaloni e tornò a guardarsi allo specchio. Controllò che non gli fosse uscito sangue dal naso: sembrava a posto. Eppure quelle tre gocce rosse erano lì, assieme a qualcosa che spingeva nel fondo della mente per emergere. Cercò di tornare indietro col pensiero: che cosa aveva mangiato? Era passato poco più di un’ora dalla pausa pranzo. Eppure qualcosa gli impediva di ricordare. Non era stato un panino? Gli pareva di sì. Ma cosa conteneva? Melanzane, zucchine… c’era o non c’era del pomodoro? Osservava le macchie e le macchie sembravano osservare lui. Un brivido gli scorreva lungo la schiena mentre cercava di ricordare cosa avesse mangiato a colazione. O che cosa avesse generato quelle macchie. In genere mangiava biscotti con il caffè latte, solo raramente marmellata sulle fette biscottate. Era uno di quei giorni? No. Aveva l’impressione che dovesse essere estremamente ovvio da dove venissero quelle gocce ma non riusciva a ricordare. Come se la i ricordi si stessero ritirando ed avvicinando sempre più all’adesco, come se il prima stesse cessando di esistere. Tornò in ufficio. -Luca, scusami, mi sento poco bene, avrei bisogno di tornare a casa, è un problema? – Disse. Chiuse il portatile, indossò il soprabito e si allontanò senza aspettare una risposta. Fuori, il cielo era azzurro e luminoso. Troppo azzurro. Troppo luminoso per guardarlo. Avrebbe preferito di gran lunga che il mondo sentisse addosso il peso che sentiva lui e invece sembrava che tutto cospirasse per far sì che il suo mal di testa riuscisse a spaccargli il cranio. Nella mente l’immagine delle tre fragole esplodeva come dei flash. Fragole scomposte, slabbrate, probabilmente marce o avvelenate. Questa immagine stava mangiandolo da dentro, mordeva e scricchiolava dentro il suo cervello facendosi strada.
Si accorse di essere immobile davanti alla porta della palazzina nella quale lavorava. Era uscito e si era fermato a guardare il mondo. Una signora camminava spingendo un passeggino, dentro un bambino sorrideva felice. Marco si chiese che fine avrebbe fatto quel bambino tra settant’anni, ancora chiuso in un ufficio, ancora a tagliare pezzi di carne in macelleria o a spalare merda in qualche altro modo. O forse neppure, forse sarebbe finito sotto un ponte sostituito da una macchina che avrebbe fatto il suo lavoro. -Ridi, ridi finché puoi, perché poi arriverà la vita- Pensò guardandolo.
Sentiva il sole scaldargli la schiena mentre lentamente camminava verso casa, sentiva il profumo nauseante dei fiori che stavano sbocciando, le risate dei bambini alla scuola elementare che finalmente potevano giocare fuori e trapanargli i timpani con i loro urletti striduli e fastidiosi. Lui non ne avrebbe mai avuto uno.
Un agente di polizia gli passò accanto osservandolo e Marco si irrigidì improvvisamente. Non aveva neppure idea di perché gli stesse succedendo ma non voleva essere guardato, controllato, visto. Tornò a pensare a quelle tre macchie, a quelle maledette tre macchie rosse schifose. L’agente era passato e Marco si voltò a controllare di non essere seguito. Un movimento privo di raziocinio ma non aveva saputo resistere alla tentazione di guardare. Solo questo ci voleva, essere fermato per qualche sorta di controllo e magari finire in qualche guaio. Non bastava il lavoro, la gente felice, i bambini, il sole, le stramaledette noie della stramaledetta vita. Non bastava aver trovato in casa quel bracciale da uomo. Sotto il comodino. Sotto quel fottuto comodino che gli aveva regalato sua suocera. Ci sarebbe mancato anche un arresto per qualcosa a caso. Eccesso di assenza di empatia. Furto di speranza a mano armata. Che poi che colpa ne aveva lui di tutto quello che stava accadendo nella sua vita? Che colpa ne aveva se non aveva mai avuto il coraggio di affrontare la verità fino a quel giorno?
Continuò a passeggiare. Mancava poco ormai per arrivare a casa. Come l’avrebbe trovata? Non era importante. Ormai non la sentiva neppure più casa sua. L’aveva comprata, aveva fatto un mutuo, sì. E poi? E poi era stata Anna a scegliere gli arredamenti, metà dei quali erano arrivati da sua madre. “Roba usata! Roba garantita! Questo è un Luigi XVI!” O qualunque Luigi o Giovanni fosse. Compreso quel cazzo di comodino. Quel cazzo di comodino con sotto quel cazzo di bracciale. Da uomo.
E di che uomo, tra l’altro! Un genio. Nome, cognome e data della prima comunione, c’erano. Nome, cognome e data della prima comunione. Sotto il comodino. Nella casa di un altro. Accanto al letto.
Con il passo pesante Marco attraversò il vialetto di casa. Lóna, il cane, non abbaiò. Si chiese distrattamente se l’avrebbe mai più sentita abbaiare mentre tornava a pensare a quei tre piccoli cerchi rossi che avevano insozzato la camicia per ricordargli cosa fosse successo. Stava iniziando ora a ricordarlo. Stava lentamente tornando lucido.
Aprì la porta ed entrò in casa. Si tolse il soprabito e lo appese all’attaccapanni. C’era silenzio. Solo il ticchettio dell’orologio scandiva il passare del tempo. Quanto ne era passato? Quanto ne avrebbe dovuto passare ancora? Tic. Tac. Silenzio. Tic. Tac.
Silenzio.
Si sedette al tavolo della cucina, era ancora tutto lì. La busta. I fogli. Tutti quei documenti. La penna. Tic. Tac. Silenzio. La prese in mano, come aveva fatto ogni giorno di quella settimana. La mano tremava. Appoggiò la penna sul foglio, ancora una volta. Poi la rialzò, ancora una volta.
Tic. Tac. Silenzio.
Aveva scelto di farlo con l’inchiostro rosso, con la stessa penna a calamaio con cui le aveva scritto la prima lettera d’amore. Inchiostro rosso, chissà se sarebbe stato valido, ma per lui era importante usare quello.
Tic. Tac. Silenzio.
E fu con quello che firmò il divorzio.
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capariellashop · 3 years
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