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#macchinette
colazionearipetere · 11 months
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Questa mattina ho provato il mocaccino ginseng della macchinetta e ho lasciato un cuoricino.
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anglerflsh · 2 months
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they should let me have a metal bat to carry around for emotional support
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jaja-dingdong · 2 years
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Ritrovamenti di un certo livello in università
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limoniacolazione · 5 months
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Nella sala d'attesa dello psichiatra mi sorseggio una cioccolata calda delle macchinette, così da alleviare l'umido che mi riempie le ossa e mi increspa i capelli. Mi è tornato in mente, senza una ragione precisa, il concerto dei derozer e dei gbh a Bologna, quasi vent'anni fa. Mi rivedo adolescente, addormentata alla stazione, stretta stretta nelle braccia di un punk con la cresta rosa che si faceva chiamare il guercio e che non ho mai più rivisto. Era tutta una posa, mi dico. Ce l'ho sempre avuta una casa in cui tornare, pure se non ci stavo bene. Pure se forse non sono stata mai bene da nessuna parte. Sempre a scoppio ritardato o, al contrario, troppo in anticipo. Precoce, ma non capisce niente. Brava, ma non si applica. Testa sulla luna, piena di stranezze, avvocato delle cause perse, che parla come un libro stampato. Così mi hanno sempre detto, puntando il dito. Oggi una parola ce l'aggiungo io, che non sono pazza, bizzarra o in décalage col mondo: ma sono autistica, adesso lo so. Semplice così, no? Sono autistica. Così semplice che si sciolgono nodi di incomprensioni nel petto. Mi ci sono voluti 36 anni, un burn-out colossale, tre giornate di test, due neuropsicologi, uno psichiatra, un amore neurodivergente pure lui (che chi si somiglia si piglia) e tanti epic fail a vivere la vita che ho smesso di contarli. Sono autistica e diagnosticata tardivamente. Adesso faccio i conti con questa informazione nuova, questa chiave di lettura che mi fa cambiare prospettiva. Sono finalmente sulla strada di casa.
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La foto è vecchia di sette anni esatti, ma non è cambiato niente a questo sentimento placido di chi si riconosce. Solo le rughe e la nuova consapevolezza, forse.
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alexiadenise · 3 months
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mi chiedo una sola cosa:
se vado alle macchinette e palesemente non mi togli gli occhi di dosso ma anche io ti guardo quanto basta perché diamine non ti avvicini con una scusa banalissima
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ultimaluna · 1 year
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macchinette del caffè con oroscopo OK
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#me
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intrusivoodistruttivo · 10 months
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Oggi sono andato a trovare un mio amico che ha avuto il secondo ictus nel giro di un anno, mi ha parlato di quanto sia figa l’infermiera che lo sta seguendo e di quanto se la volesse scopare, nonostante facesse ancora fatica a camminare mi ha chiesto se lo portassi fuori a prendere un po’ d’aria, io e Luca abbiamo fatto un po’ di fatica ma siamo riusciti, si è acceso una sigaretta cosa che non dovrebbe fare e si è bevuto mezza della birra che avevo nel mio bellissimo zaino, non so, forse sente di essere arrivato alla fine della sua vita, ma farlo stare bene, farlo ridere per tutto il tempo mentre eravamo lì è stata la cosa più bella potessimo fare per lui, vorrei avere la forza che ha in questi momenti. Sua moglie appena usciti dalla camera, mi ha abbracciato e si è messa a piangere, non sa per quanto tempo potrà essere ancora lì.. Le ho promesso che se il suo fisico reggerà ancora lo porteremo al solito bar dopo lavoro da Tina a bere e giocare alle macchinette, sperando finalmente possa vincere qualcosa. Le persone migliori che ho conosciuto nella mia vita sono aldilà delle stelle, spero che per una volta possa resistere ancora un po’. Grazie di tutto e se non sarà “a domani” ci vedremo poi, ciao mike, sei una roccia.
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colazionearipetere · 11 months
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Quando ti piace la colazione pronta e servita ma sei povero.
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osmosidelladecenza · 3 months
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Che non si dica mai più che in Lombardia sono freddi e menefreghisti
In attesa al PS cerco di prendere un cappuccino e una brioche ma la solita macchinetta infernale non prende i soldi. Arriva una signora che fa le pulizie e con la sua chiavetta mi offre una brioche contemporaneamente arriva un ragazzo dell’anticendio e anche lui con la chiavetta apposita per queste macchinette terrificati mi offre un cappuccino. Io non smetto di ringraziarli e quasi mi commuovo
A volte torno a credere nell’unanimità
Cappuccino e brioche facevano schifo ma non importa perché mi hanno scaldato lo stomaco e il cuore in questa piovosa e sfortunata giornata di marzo
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harshugs · 3 months
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vivo in una città grande ma piccola
nel senso che nonostante sia una città vera e propria, SI CONOSCONO TUTTI manco fosse un paesino di 1000 abitanti
su tiktok ci sta una tipa mezza famosa che sono abbastanza sicura faccia la modella, sta tipa però veniva al liceo con me e anche se faceva un’altro indirizzo rispetto al mio la beccavo tutti i giorni alle macchinette o nelle vicinanze dell’istituto, ma al tempo non era conosciuta in giro
vabbè, poco fa ero appunto su tiktok e mi esce un suo video con una marea di like e commenti, allora per pura curiosità vado a vedere il suo profilo e alcuni suoi video
dopo 2 minuti che scorro mi trovo un tiktok di lei e la sua migliore amica
mi rendo conto di conoscere anche l’altra ragazza, e mi ritorna in mente qualsiasi cosa sia collegato a lei: veniva con me all’asilo ed eravamo stra amiche, poi ci siamo perse per qualche anno cominciando le elementari, e poi me la ritrovai a fare gli scout con me per 4 anni, e anche lì eravamo abbastanza amiche, anche se i nostri caratteri non cozzavano molto bene al tempo, però era stata la vice capo della sestiglia (= squadra) della quale io ero capo
poi io abbandonai gli scout e non vidi più quella ragazza
però cioè mi fa stranissimo che queste due persone che hanno avuto una piccolissima parte nella mia vita in passato, si conoscano e siano migliori amiche tra di loro, potendo scegliere e conoscere letteralmente tutte le persone dell’intera città (fate conto che ci sono più di 800k abitanti)
e una cosa come questa mi è capitata TANTISSIME volte, tipo che sempre una che veniva agli scout con me e che ho frequentato per un po’ di tempo grazie a due ragazzi con cui uscivamo, adesso è fidanzata con una ragazza che conobbi ad un campo estivo (non scout) e che era amica di una mia amica d’infanzia (tra l’altro penso sia stata una delle mie prime crush femmine)
poi tipo un ragazzo con cui ho avuto un bel periodo di amicizia conosceva le mie maestre dell’asilo dove andavo io da piccina perché aveva iniziato a lavorare lì
oppure il vicino di casa (e vecchia crush) della mia migliore amica è l’ex fidanzato della migliore amica di un’altra mia amica, e (grazie a me) tutte loro tre si conoscono perché io le ho fatte conoscere
poi vabbè tutto il resto non mi viene in mente, però io rimango sempre scioccata da queste cose
io ero convinta che in città così grandi non ci si conoscesse tra tutti, e invece boh cioè siamo tutti in qualche modo collegati tra noi anche se veniamo da zone opposte della città
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arreton · 4 months
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La nuova casetta in provincia di Bergamo è buttata in una valle in mezzo alle montagne: apri la finestra e puoi fare lo yodel, la gente giù nella zona residenziale ti sentirà e risponderà a pieni polmoni. È grande e luminosa ed io mi sento già scomparire in mezzo a tutta quella luce. I mobili sono brutti, c'è troppo legno e sento l'odore di vecchio già a guardare le foto, ma c'è un orologio a pendolo che mi piace: mi ricorda l'orologio che vedevo a casa della mia prozia, il ticchettio costante e l'oscillazione ipnotizzante del pendolo e il brusco risveglio dall'ipnosi dato dal suono che faceva ogni tot. Mi vedo girare scalza per la casa silenziosa, quando non c'è nessuno, e guardarmi intorno dicendomi: forse ho esagerato quando dicevo che mi sarei rintanata in una casa sul cocuzzolo di una montagna. Certo che, se ci penso, passare dal mare alla montagna è veramente radicale come scelta, mi sorprendevo l'anno scorso quando mi giravo intorno a vedevo solo montagne quando io ho sempre visto solo mare acqua e spiaggia. Saranno solo un paio di mesi – chissàchissà – ma quella casa già è mia: immagino librerie lungo tutte le pareti nel salone, un tavolinetto con un paio di sedie sul balcone; angolo ufficio e angolo trucchi nella camera da letto, cameretta adibita a stanza per il computer; planetaria, macchinette per il caffè, forno, forno a microonde in cucina, col bancone per preparare il cibo separato dai fuochi e dal lavello; vedo tanti tappeti per la casa e me che lavo a terra perché tra tutte le faccende domestiche che in generale odio e schifo lavare a terra è l'unica che mi rilassa e mi diverte. Il padrone di casa dice che c'è un cane lì nel cortile, dice che non entra mai in casa e che è una pecorella talmente è buono, allora mi immagino che torno da lavoro io che apro il cancello e vedo un cane pastore grosso e mansueto battermi la coda e farmi le feste. Sono pensieri felici, forse un po' illusi, mi sembra quando da bambina mi mettevo a fantasticare robe talmente assurde che sembravano reali e fattibili. Ma a far venire i pensieri intrusivi ci vuole un attimo, d'altronde da piccola le mie fantasticherie venivano in poco tempo buttate giù ed infangate: i primi tempi mi sa dalle persone a me vicine, in poco tempo poi imparai a farlo da sola. Ad esempio, se mi fermo un attimo, penso che mi fa paura questo cambiamento: temo di rimanere sola abbandonata a me stessa e di non sapermi gestire. Questo perché questa notte ho sognato letteralmente di impazzire: avevo gli occhi furiosi, un odio che partiva dal petto e saliva in gola, gridavo ma di un grido grosso e feroce, mi sentivo quasi posseduta come quella volta che gridai nel sonno terrorizzata perché mi sentivo posseduta. In questi giorni poi sono tornata a fare sogni nervosi, dove litigo con la gente, addirittura con dei miei ex colleghi della pizzeria coi quali invece non ho mai avuto problemi. Guardo le mie reazioni inconsce e mi spavento all'idea di rimanere da sola in un posto così lontano. Però guardo anche le foto, vedo tutta quella luce e penso che sarà ottima per fare le foto e allora penso che mi servirà un cavalletto e altre cianfrusaglie varie. Chissà, magari un giorno realizzerò anche il sogno di mio padre di avere un telescopio. Intanto però mi dico che: se passati questi due mesi sarò costretta a ritornare giù al sud, sarà la volta buona che impazzirò definitivamente.
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calim3ro · 23 days
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Buongiorno 💕
Ieri mattina sono andato dall'osteopata e mi ha praticamente ucciso ahaha ho la spalla piena di lividi e mi ha messo quei cerotti colorati di cui non so il nome 😅 purtroppo sto messo peggio del previsto e dovrò fare diverse sedute di fisioterapia. Però vabbè dai, l'importante è risolvere, indipendentemente da quanto tempo ci vorrà 💪🏻
Ieri sera sono uscito e alle macchinette ho preso quella bevanda, "Mogu Mogu". È stranissima, non tanto per il sapore perché ne ho preso abbastanza comune, ma come si può vedere dalla foto all'interno tipo delle gelatine. Dall'aspetto sembrano marshmallow. Disgusta un po' in realtà 😅
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-1 settimana all'inizio delle ferieeeee😍
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tinxanax · 10 months
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Sta mattina porto mia madre in ospedale, doveva operarsi (voglio precisare che non è nulla di grave il motivo per cui mia madre doveva essere operata e quindi mi permetto a dare “importanza” a questo piccolo evento -anche se chiaramente la salute di mia madre mi sta a cuore-) Nell’attesa vado al bar dell’ospedale, su una di quelle macchinette in cui metti tipo due euro ed escono fuori giochini per bambini un cartello sopra. “Esaurita”, sotto qualcuno ha scritto a penna “come me”. Mi faceva ridere così ho fatto una foto postandola su ig e scrivendo “dall’ospedale è tutto”. Qualche amico mi contatta per sapere come mai fossi in ospedale, e se stessi bene… non avevo pensato che potesse allarmare qualcuno quella foto, perché io consapevole che ero li per mia madre, non ho pensato che qualcuno potesse pensare che fossi li perché stavo male io. Ad ogni modo, poche ore più tardi mi chiama la mia migliore amica per sapere come stesse mia madre, le dico la situazione e poi mi dice “comunque rispondi ai messaggi in dm che ti sono arrivati perché ti hanno scritto, tu non rispondi e preoccupati son venuti a scrivere a me, però son cose tue e non voglio dire i cazzi di tua madre a gente a cui magari non vuoi far sapere nulla” io “mi sono addormentata in sala d’attesa, non ho visto i messaggi” lei “ma lui ti ha scritto?” E io “non credo, come ti ho detto mi sono addormentata e non ho visto i messaggi…perché?” Lei: “guarda se ha visualizzato la storia” controllo, scorro, tra le visualizzazioni, e c’è anche il suo profilo. Controllo le notifiche dei messaggi, niente. “Si ha visualizzato ma non mi ha scritto, ma ti ho detto che abbiamo litigato giorni fa” e lei mi ha detto una cosa che mi ha lasciato perplessa. “Avete discusso, ma non per una cosa per la quale ora arriverete a odiarvi. Dice che gli piaci, e che ti vuole bene, vede una foto in cui dici di essere all’ospedale, ma mica si è preoccupato di cercarti. Chi ti vuole bene invece ti ha scritto per sapere che fosse successo. E non ricevendo una tua risposta ha contattato me per sapere se era tutto okay e se sapevo qualcosa. Lui niente. È in questo modo che dimostra di volerti bene? Vedendo che sei all’ospedale snobbandoti? Grande dimostrazione d’affetto questo principe azzurro”…
A voi la linea
Comunque la foto in questione era questa:
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spettriedemoni · 1 year
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Serate da uomini
Stasera io e Tigrotto abbiamo deciso di andare a cena fuori visto che la mamma era a cena con i genitori dei suoi alunni.
Abbiamo preso una pizza, un’ottima pizza, io una Margherita con mozzarella di bufala e lui la sua solita pizza bianca. Ha insistito per giocare a quelle macchinette che hanno la benna per prendere i premi manovrabile con un joystick e pulsante. Ci ha provato diverse volte a prendere un aereo ma nulla. Ci ho provato anche io ma nulla. Poi ci ha riprovato di nuovo lui all’ultimo tentativo concesso dall’euro inserito è riuscito a prendere l’aereo che ha trovato comunque bellissimo.
A lui basta davvero poco per essere felicissimo. Tipo una pizza con papà.
E a me basta ci sia lui.
Il resto viene facile.
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alexiadenise · 11 months
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esco senza reggiseno e decide bene mentre siamo alle macchinette di mettersi a giocare con i miei piercing da sopra la maglietta
mamma mia io praticamente in estasi non penso possa esistere cosa migliore di questa
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bicheco · 1 year
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Erotismi
Ho letto su Focus di questa settimana che chi lecca il cucchiaino, quello di plastica delle macchinette del caffè, dopo aver mescolato è molto bravo a letto. Chi invece mescola e poi non lecca, ma butta nel cestino è da evitare come la peste.
Io lecco, rimescolo, poi rilecco, rimescolo e rilecco fino a quando il cucchiaino non chiede "Pietà!".
E non aggiungo altro.
Buon pranzo e.... buon caffè. 😉
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