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#maltrattamenti
mostro-rotto · 1 year
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La tua rabbia è la parte di te che conosce il tuo maltrattamento. La tua rabbia sa che meriti di essere trattato bene e con gentilezza. La tua rabbia è la parte di te che ti ama
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sofiaevral · 13 days
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Quando sento genitori lamentarsi dei propri figli con estranei, mi chiedo quando verrà il giorno in cui ammetteranno che la buona educazione di un figlio (razionalità e cura del corpo) dipende da essi, e non da altri.
Offendi tuo figlio, quando lo rimproveri? O, maledici, davanti a lui, il giorno in cui sei rimasta incinta?
Come puoi pretendere, che, crescendo, lui non faccia la stessa cosa con te? Che non ti mandi a "quel Paese"? Come puoi anche solo pensare che debba rispettarti solo perché "sei un genitore" o più adulto, solo anagraficamente, di lui?
Tu, genitore ignorante, che maltratti un minorenne, pensando che tale tuo comportamento sia "impartire una educazione", sei il suo peggiore cattivo esempio di riferimento - e ciò che stai raccogliendo da lui, oggi che è un giovane adulto, è ciò che in lui hai seminato.
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Viola il divieto di avvicinamento alla persona offesa: 48enne arrestato dai Carabinieri I Carabinieri della Stazione di Magione hanno tratto in arresto, in flagranza del reato, un 48enne del luogo, ritenuto responsabile della violazione d...
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dueminuti · 5 months
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FLORIDIA. ANNA FIORELLI (ENPA) :"ABBANDONARE I PROPRI ANIMALI È UN CRIMINE. AUMENTA IL TREND"
Abbandonare ha anche pesanti ricadute economiche sulla collettività. Guarda ilvideo di 2minutes
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divulgatoriseriali · 7 months
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Olocausto Brasiliano: il dramma dei pazienti dell'Ospedale Psichiatrico di Colônia a Barbacena
Con Olocausto Brasiliano, o meglio “Holocausto Brasileiro“, ci si riferisce al genocidio commesso contro i pazienti psichiatrici dell’ospedale di Barbacena, in Minas Gerais, in Brasile. Per anni, i pazienti sono stati tenuti in condizioni disumane, e si stima che sessantamila persone siano morte. Solo pochi sono riusciti a sopravvivere. Continue reading Untitled
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pastorigloss · 2 years
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L'amore, l'amore, l'amore, l'amore, L'amore, l'amore, l'amore, l'amore, Si fa con le mani, si fa con il cuore, Si fa come si vuole Cit. #vasco Si lotta per i #diritti di chiunque in ogni mese dell'anno, non solo a #giugno #gaypride #donne #minori #maltrattamenti #stalking #violenzedomestiche #parergaviolenti Sensibilizziamo circa la #violenzasulledonne #stefipastorigloss https://www.instagram.com/p/Cgv6oyONuMT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ALESSANDRIA. GATTO SCUOIATO IN STRADA. ENRICO RIZZI: SECONDO CASO IN ITALIA IN POCHI MESI
LA CASISTICA DEGLI ORRORI. ECCO PERCHE’ LA LEGGE NON VA Un gatto trovato scuoiato in strada a Sale, in provincia di Alessandria. La Polizia Locale, rinvenuto il povero micio, ha provveduto al trasporto presso un ambulatorio veterinario dove è morto poco dopo il ricovero. Le brutali ferite non lasciavano, infatti, molte speranze.“Attendiamo l’esito dell’esame autoptico – ha dichiarato Enrico…
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fabriziosbardella · 2 years
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I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Udine hanno eseguito sette misure cautelari per maltrattamenti in casa di riposo. #tribunaleudine #anzianiindifesi #maltrattamenticasadiriposo #settemisurecautelari #nascarabinieri
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kon-igi · 7 months
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QUESTA È UNA STORIA CHE NON SO COME COMINCIARE A RACCONTARVI
È una storia triste con un finale velato di speranza che però non riesce a diminuire in me la tristezza, visto che è troppo spesso ripetuta ovunque nel solito loop di solitudine e sofferenza.
Non a caso ho deciso di raccontarla solo adesso e a taluni potrà sembrare che io mi voglia agganciare furbescamente al trend 'femminicidio' e con questo post fare virtue signaling.
Tutt'altro, credetemi.
Questa storia parla del coraggio di una ragazzina di 20 anni, l'unica reale protagonista, mentre noi come famiglia, semmai, abbiamo avuto solo il merito di essere al posto giusto al momento giusto.
Ricordate questo: AL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO e poi nella chiusa a questo post capirete.
Anche se dubito fortemente che conosciate lei o siate venuti a sapere della sua storia, per un mio senso di riservatezza cambierò molti particolari, senza però far perdere mai il senso di quanto accaduto.
Mia figlia piccola aveva una compagna di studi con la quale era rimasta in contatto anche dopo la maturità e una sera questa ragazza è venuta a cena a casa nostra, su strana insistenza di nostra figlia perché era già tanto tempo che non si vedevano, tranne qualche messaggio con cui lei la teneva informata sullo stato di salute del fratellino di 7 anni, affetto da una forma aggressiva ma curabile di leucemia.
Avevamo capito che era successo qualcosa e infatti questa ragazza, durante la cena, ci confida che lei, la madre e, soprattutto, il fratellino sono da anni vittime di maltrattamenti psicologici e fisici a opera del padre.
E noi, su insistenza di nostra figlia che è riuscita a convincerla, siamo state le prime e uniche persone alle quali trova finalmente la forza di dirlo, visto che il padre aveva costretto la madre a chiudere i contatti con ogni parente e cerchia di amici.
Erano sole, la madre non lavorava e tutti dipendevano da un unico stipendio, quello del padre, che inoltre decideva quando e quanto potessero uscire di casa.
Una storia di abusi familiari come tante, solo che invece di sentirlo in un telegiornale ce le stava raccontando di persona una ragazzina smilza e che sorrideva triste per l'imbarazzo.
E poi ho visto gli occhi di mia figlia, pieni di rabbia e indignazione ma scintillanti anche di qualcos'altro... speranza, anzi, convinzione che noi potessimo aiutarla.
Con un peso enorme nel cuore, le abbiamo allora parlato tutta la sera, l'abbiamo consolata, consigliata e spronata a fare quello che la madre non aveva più la forza di fare: denunciare ai carabinieri e rivolgersi a un centro antiviolenza.
E mentre lei piangeva lacrime di gioia per aver finalmente trovato qualcuno con cui aprirsi, le arriva un messaggio wathsapp sul telefono con una foto.
Una foto da suo fratello.
Che si era fotografato il naso.
Rotto e sanguinante.
E il messaggio sotto diceva 'Papà ha picchiato la mamma e poi me. E poi se n'è andato'.
Un bambino di 7 anni con la leucemia che deve andare a fare la chemio due volte a settimana.
A vederlo scritto pare assurdo pure a me, una di quelle brutte sceneggiature per una fiction rai in prima serata ma il fatto era che stava succedendo di fronte ai nostri occhi e non so come io sia riuscito a non prendere una delle mie asce appese al muro per andare schiantarlo in due come un ceppo marcio.
Lei, però, non si scompone più di tanto e ci dice 'Adesso vado. Ci penso io' con un tono che nascondeva stanchezza e abitudine... ma forse anche qualcos'altro di nuovo.
Vent'anni anni e ci pensava lei, quando noi - cinquantenni - eravamo solo riusciti a dire delle belle parole, tutto sommato inutili.
Prende ed esce, con noi che le andiamo dietro urlandole di chiamare subito i carabinieri e cercando di andare assieme ma lei sembra essere molto decisa, finché le luci posteriori della sua macchina non scompaiono nella notte.
Minuti, decine di minuti e poi ore ad aspettare notizie, senza conoscere il suo indirizzo e senza sapere dove mandare qualcuno a controllare.
Poi squilla il telefono. È lei. Ci racconta che quando è arrivata a casa ha subito controllato che non ci fosse la macchina del padre, è entrata e ha chiuso la porta da dentro lasciandoci le chiavi sopra. E quando il padre, ore dopo, ha provato a entrare e, non riuscendoci, ha cominciato a dare in escandescenze, ha chiamato i carabinieri dicendo loro che aveva picchiato la madre e il fratello.
Carabinieri che, ovviamente, lo hanno beccato mentre prendeva a calci la porta di un appartamento con dentro una donna e un bambino sanguinanti per le botte ricevute.
Nonostante tutto, quella notte non siamo riusciti a dormire.
Il giorno dopo mi arriva un audio su whatsapp (le avevo dato il mio numero per emergenza) e per quanto forse avrei potuto postarvelo qua per farvelo ascoltare, preferisco trascrivervelo
'Ciao, sono E. Ti volevo dire che ieri sera siamo stati al pronto soccorso e io ho insisitito con i medici che facessero tutte le foto a mamma e L. e che poi chiamassero la polizia che c'è dentro. L. è stato coraggioso e ha raccontato tutto, poi anche mia mamma ha trovato il coraggio di parlare. Ora stiamo andando al centro antiviolenza di Parma così ci aiutano con gli avvocati e magari ci trovano anche un altro posto dove andare. Io vi volevo ringraziare perché per la prima volta in vita mia mi sono sentita in una famiglia vera che capiva il mio dolore e la mia paura e con voi ho trovato la forza di parlare. Grazie di essere così meravigliosi'
Io ogni tanto ascolto quell'audio e poi le telefono per sapere come va. Lo ascolto perché, vedete, non mi sembrava che avessimo fatto chissà che cosa ma il tono della sua voce diceva tutto il contrario.
E allora mi sono ricordato di quella vecchia storia del ragazzino con la gamba rotta al quale ho fatto compagnia mentre aspettavamo l'elisoccorso e di come i genitori, mesi dopo, mi hanno riconosciuto in mezzo alla folla e mi sono venuti ad abbracciare come se gliel'avessi riattaccata, quando io mi ero limitato solo a rassicurarlo in attesa dei soccorsi.
Però ero al posto giusto al momento giusto.
Quel posto e quel momento, però, che non sono e non accadono mai a caso alla persona che sa cosa sia la sofferenza.
Se questo mondo non vi ha reso cattivi - e se siete arrivati a leggere fin qua non solo non siete cattivi ma anzi molto pazienti - allora avrete capito che il posto giusto al momento giusto è quello in cui siete ora, nello stesso frammento di tempo in cui decidete di spostare gli occhi dal centro del vostro dolore personale alla consapevolezza di quello degli altri.
Come non mi stancherò mai di dire, una mano protesa salva tanto chi la stringe quanto chi la tende.
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falcemartello · 6 months
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Auguri con il nuovo presepe più inclusivo e laico.
Non contiene animali per evitare accuse di maltrattamenti.
Non contiene Maria perché propone l'immagine di una donna prona al patriarcato.
Quella del falegname Giuseppe non c'è perché il sindacato non ne autorizza l'uso.
Gesù Bambino è stato rimosso perché non ha ancora scelto il suo sesso, se sarà maschio, femmina o qualcos'altro.
Non contiene più i Magi, perché potrebbero essere migranti e uno di loro è nero (discriminazione razziale, xenofoba).
Non contiene una stella cometa per ridurre l'impatto ambientale e l'inquinamento luminoso, inoltre, non contiene più un angelo per non offendere gli atei, i mussulmani e le altre credenze religiose.
Infine abbiamo eliminato la paglia ,a causa del rischio d'incendio, perché non conforme alla norma europea 69/2023/CZ .
È rimasta solo la capanna realizzata con legno riciclato proveniente da foreste conformi agli standard ambientali ISO e alta mt 2,70 il minimo per ottenere l'abitabilità.
IN OGNI CASO AUGURI DI CUORE .
❤️
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l-incantatrice · 6 months
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Buongiorno a tutti!
Vi presento il nuovo presepe di Natale! Più inclusivo e laico. Non contiene più animali per evitare maltrattamenti. Non contiene più Maria, perché le femministe credono che l’immagine della donna non possa essere sfruttata. Quella del falegname Giuseppe, anche quella, non c’è perché il sindacato non lo autorizza. Gesù Bambino è stato rimosso perché non ha ancora scelto il suo sesso, se sarà maschio, femmina o qualcos'altro. Non contiene più i Magi, perché potrebbero essere migranti e uno di loro è nero (discriminazione razziale, xenofoba). Inoltre non contiene più un angelo, per non offendere gli atei, i musulmani e altre credenze religiose. Infine, abbiamo eliminato la paglia, a causa del rischio di incendio e perché non conforme alla norma europea NF X 08-070. È rimasta solo la capanna, realizzata in legno riciclato proveniente da foreste conformi agli standard ambientali ISO ( ma se è alta meno di 2.70 non ha l'abitabilità, devo controllare... )
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Indagato il figlio della donna trovata morta a Passignano Sarebbe indagato il figlio della pensionata di 78 anni è stata trovata morta in casa a Passignano sul Trasimeno. Come scrive l'Ansa si tratterebbe di ...
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fridagentileschi · 9 months
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Omme.. merd.
"Sono Olivia Toscani, la figlia maggiore di Oliviero Toscani. Scrivo in merito all’articolo (Corriere, 1 dicembre 2017) in cui mio padre è intervistato da Maria Luisa Agnese. Contesto totalmente le parole di mio padre riguardo al suo rapporto con le figlie. Non l’ho più visto dall’età dei miei quindici anni, quando sono andata via dalla nostra casa a Casale Marittimo per i continui maltrattamenti psichici e per i ricatti che costantemente manifestava con violenza e aggressività, sia contro di me, sia contro mia madre, Agneta, la sua prima moglie con cui ha avuto due figlie. Sin dalla separazione dei miei genitori l’ho sempre sentito imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora bambine, ahimè). Il nostro riavvicinamento non sarà mai possibile senza un profondo e sentito atto di amore e conversione. Oggi Oliviero è un estraneo con un grosso debito umano e morale. I miei figli lo conoscono a malapena. I suoi vantati 14 nipoti sono in realtà 11. I miei figli respingono in maniera netta tale impostura."
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giovaneanziano · 4 months
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Raga scusate ma ora che è il 9 posso dirlo: non ho fatto gli auguri a nessuna per la festa della donna perché per me, nel 2024, non c’è un cazzo da festeggiare visto che stiamo tornando indietro invece che andare avanti. Tra femminicidi, sempre meno diritti, maltrattamenti e zero rispetto non c’è da festeggiare, c’è solo da incazzarsi
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criptochecca · 2 months
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Bello Mare Fuori! Ah no? Ah è questa la realtà del sistema carcerario italiano?
<<Ragazzi picchiati mentre erano ammanettati, celle specifiche per i pestaggi, sacchetti di sabbia per non lasciare segni, abusi durati ore. È un quadro infernale, “di inaudita violenza” quello che hanno descritto i pm della procura di Milano che, in conferenza stampa, hanno raccontato i dettagli dell’ennesima inchiesta su abusi e violenze dietro le sbarre. Questa volta però la struttura è l’istituto minorile di Milano Cesare Beccaria. Ed è la prima volta.
[...]
L’elenco delle contestazioni è lungo e impressionante: maltrattamenti in danno di minori, anche mediante omissione, aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di tortura, anche mediante omissione, aggravato dall’abuso di potere del pubblico ufficiale nonché dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di minori; concorso nel reato di lesioni in danno di minori, anche mediante omissione, aggravate dai motivi abietti e futili, dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di falso ideologico ed infine una tentata violenza sessuale ad opera di un agente nei confronti di un detenuto”.
[...]
Da tempo come Antigone denunciamo – dichiara Susanna Marietti, coordinatrice nazionale e responsabile dell’osservatorio minori di Antigone – tensioni e malfunzionamenti nell’ambito delle carceri minorili, così come avevamo avuto modo di raccontare approfonditamente nel recente rapporto ‘Prospettive minori’ presentato lo scorso mese di febbraio”.
[...]
“Gli istituti penali minorili sono drammaticamente sullo stesso piano inclinato delle carceri per adulti, in quanto, per la prima volta dopo moltissimo tempo, registrano sempre più casi di sovraffollamento – proseguono -: all’inizio del 2024 i minorenni detenuti nei 17 Istituti penali minorili del territorio nazionale erano 496, una cifra che non veniva raggiunta da oltre dieci anni. E tale situazione è stata determinata da provvedimenti penali in materia minorile aspramente criticati da magistrati, educatori, avvocati, quali il decreto Caivano e per non aver investito risorse nelle comunità che potrebbero ospitare minori soggetti a provvedimenti come una misura di rieducazione, una misura cautelare”. “Qualsiasi atto di violenza, fisica, psichica, sessuale verso una persona privata della libertà personale deve essere sanzionato con provvedimenti giudiziari e amministrativi immediati – concludono -. Pertanto chiediamo alle varie Istituzioni, inclusa quella comunale, di valutare ogni azione diretta ad aiutare la condizione dei ragazzi presenti attualmente, e all’epoca dei fatti contestati, al Beccaria”.>>
Ah e i "sindacati" della polizia già stanno a lavorare per salvare il culo a questi animali.
<<Naturalmente, nutriamo incondizionata fiducia negli inquirenti, fra cui la stessa Polizia penitenziaria, e nella magistratura e auspichiamo che si faccia presto piena luce sull’accaduto. Nondimeno, richiamiamo la presunzione d’innocenza e speriamo, in cuor nostro, che gli appartenenti al Corpo coinvolti riescano a dimostrare la correttezza del loro operato” afferma in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. [...] “I provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria, in servizio presso l’istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, e la misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici nei confronti di ulteriori 8 dipendenti dello stesso corpo di polizia, sono fatti gravissimi riferiti ad una vicenda gravissima che richiede la massima attenzione per ricostruire quanto realmente accaduto. Ma prima di mettere alla ‘gogna’ i colleghi è il caso di ricordare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna” afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, che invita a riflettere “prima che si ripeta quanto già successo in altri casi simili, magari pubblicando informazioni e foto sugli indagati, con campagne di stampa contro l’intero Corpo”>>
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tergestin · 3 months
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Il suo nome era Ilaria Maiorano.
Era sposata da circa 10 anni con l’immigrato marocchino El Gheddassi Tariq, i due vivevano in una casa donata da un istituto caritatevole insieme alle 2 figlie di 5 e 8 anni.
L’uomo era agli arresti domiciliari a causa di una condanna per droga, già condannato per stupro.
In costante conflitto con Ilaria, poiché lei rifiutava di andare in moschea.
È la sera del 10 ottobre 2022, al culmine di una lite, forse l’ennesima, El Gheddassi va su tutte le furie, inizia a picchiare Ilaria con schiaffi e pugni, sempre di più, sempre più forti, la insegue per tutta la casa mentre lei cerca invano di scappare dalla sua furia. La picchia ancora, a mani nude, poi con una sedia, poi con un pezzo di legno. Infine se ne va lasciandola massacrata in casa.
Ma Ilaria non muore subito, la sua agonia si protrae per 6 lunghe ore, si spegne tra le 3 e le 6 del mattino dell’11 ottobre 2022, dopo inimmaginabili sofferenze. L'autopsia stabilirà il decesso per "shock emorragico", dovuto a un "imponente trauma cranio-facciale”.
L’immigrato chiama i Carabinieri e inventa una storia che non sta in piedi, dice ai Militari che è caduta dalle scale. Ma gli Agenti notano subito i segni sul corpo della donna, viene portato in Caserma e qui da in escandescenza.
La Procura di Ancona gli contesta l’omicidio con cinque aggravanti: i maltrattamenti, i futili motivi, la crudeltà, l'aver agito in presenza delle figlie minori e l'aver commesso il fatto durante l'esecuzione di una pena.‍
Ad oggi è in carcere ma non è stato ancora condannato, rischia l’ergastolo.
Altro Femminicidio, altra storia passata in silenzio tra i media.
Silenzio di nonunadimeno  , l’assassino è un immigrato africano.
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