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#mewnich nannaphas
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The Underclass. 5
Story: 5
Acting: 8
Chemistry: 7
I’m not sure if it’s the overall tone of the drama or if the storyline just wasn’t for me, but I really couldn’t get into this one that much. For me it might have to do with a lot of cliche moments and cringy roll eye really situations too, but sometimes it did even it out with some cute funny moments too. 🤷‍♀️ I guess I really wasn’t the targeted audience for this one. I think if you really like the whole cliche school teen genre tropes of dramas this would be a must watch. You’ll either love it or not.
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veronica-nardi · 3 years
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The Underclass
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Siccome ho passato tutto l’anno a scrivere commenti dei drama visti, sarò sincera nel dire che non ne posso più e che sono contenta che stia finendo, perché ho bisogno di una pausa.
Ho quindi deciso di scrivere una veloce lista dei punti chiave di questa serie.
Mi è piaciuta molto la lead, che tra i tre drama scolastici che ho visto quest’anno, risulta essere la protagonista migliore. Onesta, forte e sensibile allo stesso tempo, così umana con tutti i suoi dubbi e insicurezze. Ho trovato molto umano e realistico il fatto che non avesse un obiettivo preciso nella vita a differenza di molte sue coetanee, penso che sia qualcosa in cui molti si possano rispecchiare.
Ho apprezzato anche il personaggio di Meen (il cui vero nome è Meenlada ma faccio finta di non saperlo), l’eroina della storia e sempre coerente con se stessa. Mi è anche piaciuto il fatto che il ruolo dell’eroina non sia stato affidato alla protagonista della serie, come di solito accade.
Per quanto mi riguarda la vera queen di questo drama è stata Tam: onesta nella sua stronzaggine, campionessa quando si tratta di barare, talentuosa e brava in qualsiasi cosa, ma ha anche dei difetti.
Ditemi quello che volete ma quelle tutine nere alla Cat Woman hanno solo dato vita a scenette trash, cringe, assurde, ridicole e favolistiche.
Bella la bromance femminile di gruppo della classe F. Anche se sono stati pochi, ho apprezzato molto i momenti di crisi del gruppo, perché hanno reso le cose meno favola.
Carine le varie coppiette che si formano lungo il corso della serie, soprattutto quella tra i due protagonisti (lui è uno stalker delle studentesse): il loro è un rapporto sincero, simpatico, che si basa sulla fiducia e sul dialogo.
Abbastanza meh il villain interpretato dal vicepreside: un personaggio stratificato quanto un foglio di carta, è semplicemente il bastardo della situazione che le nostre eroine devono combattere.
Bella, interessante e tragica la storia di Rain, uno degli episodi della serie che più portano a riflettere su quanto sia sbagliato e ingiusto questo sistema scolastico.
Mi è piaciuto il personaggio della sorella della lead e la sua storyline. Forte e determinata nell’andarsene di casa per inseguire il suo sogno e vivere una vita che la rende felice, finendo però per ferire la sorella. Non riesco a considerarle una bromance perché sono state davvero poco in scena.
Piuttosto pessima la rappresentazione degli adulti: o sono stronzi o sono incompetenti. Mi fa pena la serie che vuole spacciare la preside come un’adulta brava e in gamba che è pronta ad ascoltare le studentesse, ma a me è sembrava solo un’incompetente incapace che prima passa quattro anni a coltivare l’orto anche quando una sua allieva si suicida, e quando finalmente ci fa la grazia di tornare si siede in cattedra senza avere la minima idea di cosa fare e facendo quindi decidere alle ragazze, era meglio il vicepreside. Sono d’accordo nel dare voce ai giovani e ascoltare quello che hanno da dire, ma affidare nelle loro mani un intero sistema scolastico mi pare fuori luogo. Io capisco che la serie volesse dare spazio a queste giovani ragazze, che possono essere intelligenti e in gamba quanto volete, ma far decidere il nuovo sistema scolastico e far dirigere un vero tribunale a delle diciassettenni, mi pare eccessivo.
A proposito del nuovo sistema scolastico da decidere... il Festival Guerra delle Competizioni o come si chiama, è stata un’emerita baracconata e una ridicola presa in giro. E non ho voglia di aggiungere altro. Incommentabile la recita della classe F.
Io il diploma a quelle della Classe F non l’avrei dato. Non lo meritavano, visto che per tutto l’anno non le vediamo mai aprire mezzo libro perché tanto “mi basta la sufficienza”, e addirittura si rifiutano di registrarsi alle lezioni perché “ho già pochi punti, cosa sarà qualcuno in meno?”. Invece di occuparsi del progetto di scienze sociali, hanno passato tre puntate a chiacchierare e divertirsi. Mi fa piacere che siano ragazze sveglie e piene di talenti diversi, ed è giusto coltivarli, ma esiste anche lo studio, e queste ragazze lo schifano proprio. E vogliamo far decidere a loro il nuovo sistema scolastico?
Facilotto e favolistico il finale. 1) Alquanto improbabile che nessuna della Classe F sia stata bocciata vista la loro applicazione nello studio assolutamente nulla, 2)Tam diventa best friends forever con le sue compagne di classe... e gli unicorni volano felici nel cielo. 3) Davvero poco soddisfacente l’assenza di una punizione per Tam e le ragazze della Classe A, che hanno passato i mesi a copiare ai test e ad andarsene in giro diffondendo la paura atteggiandosi a delle dittatrici in un modo che secondo me ha reso orgoglioso Hitler nella tomba.
The Underclass offre degli interessanti, seri e attuali spunti di riflessione sulla scuola, sui giovani, sui sogni, sull’amicizia e sulla famiglia. Peccato che si perda un po’ lungo la strada cadendo nel ridicolo e nella fantasia.
Punteggio: 7-
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bangkok48 · 3 years
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  - ̗̀ mewnich
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bangkok48 · 4 years
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• mewnich
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