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#ministero ambiente energia
fabriziosbardella · 2 years
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C’era anche Cassano Magnago, rappresentata da Andrea Pisani, al Convegno CambiaMenti in corso di Cameri (NO) patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica  #andreapisani #cambiamentiincorso #cameri#cassanomagnago #ministropichettofratin #ministeroambienteenergia #commissioneeuropea #sinergie #digitalizzazione #fabriziosbardella
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lamilanomagazine · 4 months
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Chieti: arriva il Diorama Festival, musica, arte, spettacolo e sostenibilità
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Chieti: arriva il Diorama Festival, musica, arte, spettacolo e sostenibilità.  Sarà a Chieti la prima uscita dell'edizione 2024 del Festival Diorama, un percorso itinerante alla (ri)scoperta dei luoghi più suggestivi d'Abruzzo che unisce musica, arte, territorio e che approderà in città l'8 giugno prossimo, nell'area antistante Villa Frigerj. L'evento, a cura della Diorama APS in collaborazione con il Comune di Chieti e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Chieti – Pescara, gode del patrocinio del Ministero alla Cultura e della Regione Abruzzo. Programma, tematiche e ospiti dell'evento sono stati illustrati stamane da Paolo Cicalini, direttore artistico della Diorama Aps che organizza l'evento, dal sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco Paolo De Cesare, gli assessori Chiara Zappalorto e Stefano Rispoli, del consigliere comunale Paride Paci, nonché della funzionaria della Soprintendenza Emanuela Criber, il direttore de La Civitella Michele Iannicca e Gioia Di Girolamo, direttrice della sezione arti visive del Festival, Nicola Della Corina responsabile di Formula ambiente, parte delle iniziative. "Sono certo che questo evento porterà una carica positiva di energia e novità alla nostra città – sottolinea il sindaco Diego Ferrara - . Lieto che si svolga davanti a uno dei musei archeologici della città e del territorio e che coniughi, grazie al lavorio fatto insieme tanti temi che riguardano la comunità. Grazie agli organizzatori per averci scelti, a tutti enti e realtà che hanno fatto da motore con noi e per noi, affinché si realizzasse e agli assessori ad Ambiente, Lavori Pubblici, Cultura, nonché al consigliere Paride Paci che hanno fatto largo a una proposta che porterà tantissima attenzione e iniziative a Chieti per l'8 giugno". "Chieti sarà la prima tappa di promozione territoriale del Festival - illustra Paolo Cicalini, direttore artistico del Diorama - . Il Festival è attivo dal 2021 ed è nato per accendere l'attenzione su luoghi suggestivi e identitari, attraverso elementi contemporanei. Il luogo scelto è l'elemento centrale del Festival, è per noi un fattore di orgoglio partire da Chieti, una tappa che abbiamo fortemente voluto e che si realizza grazie a una riuscita collaborazione con il Comune e con il sostegno di altri soggetti attivi sul territorio, dalla Soprintendenza e la Direzione Museale, nonché Formula Ambiente con cui abbiamo studiato la parte iniziale del Festival e gli altri soggetti che sono diventati motore dell'evento. Uno degli obiettivi di Diorama è essere in grado di fungere da collettore fra enti e associazioni locali, lavorare insieme per valorizzare la città. In programma ci sono tante cose, sensibilizzazione ambientale, c'è la musica di ricerca con il cantautore Perlaluna e una selezione di artisti teatini che lo accompagneranno. Per le arti visive, ci saranno contenuti speciali con l'artista teatino Alex D'Aquila e poi iniziative dedicate alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente". "LUMEN è l'arte visiva di Diorama – aggiunge Gioia Di Girolamo - In ogni tappa del festival un installazione digitale, grazie alla partnership con Mydw agency ospitiamo un artista che quest'anno sarà il teatino, Alex D'Aquila, il quale svilupperà un progetto basato sulla ricerca e legato alla letteratura, costruito con frasi scelte ad hoc e sviluppate per il territorio, per valorizzare il luogo e mettere in campo un'opera che sposi e valorizzi la città". "Si tratta di un Festival ad alto contenuto innovativo – così il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare - . Questa è la ragione per cui abbiamo aperto le porte, perché Chieti si riempia di un pubblico giovane e pronto a fare della cultura una scoperta, qual è quello che segue Diorama. Grazie a tutti gli attori di questa iniziativa che siamo certi avrà riscontro anche sull'economia del territorio". "Un Festival per promuovere bellezza e sostenibilità – sottolinea l'assessora all'Ambiente e transizione ecologica Chiara Zappalorto - . Voglio ringraziare il consigliere Paride Paci che ha fatto da motore, Abbiamo voluto Diorama perché è vettore di qualità, con il patrocinio del Ministero della Cultura e abbiamo voluto andare oltre, coinvolgendo Formula Ambiente sul tema della sostenibilità e i veri protagonisti del futuro che sono i bambini. Con loro abbiamo costruito un percorso di sensibilizzazione incentrato sull'utilizzo prezioso dell'acqua: i bambini apriranno il Festival su questo tema e consegneranno alla città dei pensieri che diventeranno un'installazione, un muro con tante simboliche goccioline di acqua, dentro cui saranno scritti i consigli dei bambini per non sprecarla. Grazie a Paola Cavallo che con Formula ci ha aiutato a coinvolgere le scuole, che hanno lavorato con noi per la riuscita di questa parte inedita di Festival". "La nostra mission è anche quella della sostenibilità ambientale – aggiunge Nicola Della Corina di Formula Ambiente - e ringrazio l'Amministrazione che ci ha fatto partecipare per sostenere l'importante lavoro di costruzione della sostenibilità con i bambini che sono i cittadini del futuro. Questo perché la comunicazione ambientale passa soprattutto attraverso il loro coinvolgimento". "Il Festival è un'occasione di qualità per Chieti – conclude Paride Paci – . L'esordio di Diorama in città arriva da una sinergia importante. Siamo felici sia diventata realtà perché è un prodotto importantissimo che vogliamo sia volano di economia e novità per la città e il territorio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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servizistampa · 8 months
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Comunicato #826: Matera, il 1° febbraio convegno su Comunità Energetiche Rinnovabili
Gli ordini professionali della provincia di Matera, insieme a rappresentanti istituzionali, docenti e imprenditori, analizzano le opportunità offerte dalla nuova normativa.
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Per giovedì 1° febbraio 2024 (ore 16.30) presso l’Alvino Relais di Matera, è in programma il Convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili – Concessione di contributi a favore dei comuni lucani”. L’evento è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, e dagli omologhi ordini e collegi degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dei Periti Agrari, dei Geometri e dei Periti Industriali. Inoltre, i lavori registrano la partecipazione della Regione Basilicata, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il contributo di Infodrive – Soluzioni e servizi automotive. Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è “un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità) – come si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (F.A.Q.: https://bit.ly/MTconvegnoCER). Dopo gli indirizzi di saluto espressi sia dai presidenti degli ordini e dei collegi partecipanti, sia dall’on. Erica Mazzetti (Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati), l’apertura dei lavori sarà affidata all’Assessore Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e al Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Domenico Perrini. Successivamente, sono previsti gli interventi di Roberto Tricomi (Direttore Generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata), Andrea Bernardo (Presidente dell’ANCI Basilicata), Antonio D’Angola (Docente dell’Università degli Studi della Basilicata) e Francesco Calanna (Infodrive Spa). Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Sicolo, esprime il suo entusiasmo: “Per trattare un argomento di tale importanza, era nostra intenzione coinvolgere, come sempre, tutte le categorie professionali interessate, che hanno accolto subito il desiderio comune di fare squadra. Alla loro presenza, si unisce l’adesione di relatori di particolare rilevanza. Il futuro della gestione energetica della nostra comunità è materia di condivisione di obiettivi e di visioni, dunque fare rete rappresenta la migliore modalità affinché siano affrontate tutte le tematiche correlate, ed elaborate soluzioni conciliabili con le peculiarità del nostro territorio”.  La partecipazione al convegno da parte degli iscritti agli ordini professionali produrrà un credito formativo di due punti. La chiusura dei lavori è programmata per le 19.00.
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Matera, il 1° febbraio convegno su Comunità Energetiche Rinnovabili
Gli ordini professionali della provincia di Matera, insieme a rappresentanti istituzionali, docenti e imprenditori, analizzano le opportunità offerte dalla nuova normativa.
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Per giovedì 1° febbraio 2024 (ore 16.30) presso l’Alvino Relais di Matera, è in programma il Convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili – Concessione di contributi a favore dei comuni lucani”. L’evento è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, e dagli omologhi ordini e collegi degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dei Periti Agrari, dei Geometri e dei Periti Industriali. Inoltre, i lavori registrano la partecipazione della Regione Basilicata, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il contributo di Infodrive – Soluzioni e servizi automotive. Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è “un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità) – come si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (F.A.Q.: https://bit.ly/MTconvegnoCER). Dopo gli indirizzi di saluto espressi sia dai presidenti degli ordini e dei collegi partecipanti, sia dall’on. Erica Mazzetti (Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati), l’apertura dei lavori sarà affidata all’Assessore Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e al Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Domenico Perrini. Successivamente, sono previsti gli interventi di Roberto Tricomi (Direttore Generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata), Andrea Bernardo (Presidente dell’ANCI Basilicata), Antonio D’Angola (Docente dell’Università degli Studi della Basilicata) e Francesco Calanna (Infodrive Spa). Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Sicolo, esprime il suo entusiasmo: “Per trattare un argomento di tale importanza, era nostra intenzione coinvolgere, come sempre, tutte le categorie professionali interessate, che hanno accolto subito il desiderio comune di fare squadra. Alla loro presenza, si unisce l’adesione di relatori di particolare rilevanza. Il futuro della gestione energetica della nostra comunità è materia di condivisione di obiettivi e di visioni, dunque fare rete rappresenta la migliore modalità affinché siano affrontate tutte le tematiche correlate, ed elaborate soluzioni conciliabili con le peculiarità del nostro territorio”.  La partecipazione al convegno da parte degli iscritti agli ordini professionali produrrà un credito formativo di due punti. La chiusura dei lavori è programmata per le 19.00.
(Invito in formato pdf)
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Emilia Romagna ultime notizie su maltempo e decreto aiuti
Emilia Romagna: le ultime notizie riguardano non più solo le condizioni meteorologiche della regione ma anche gli aiuti che il governo ha deciso di stanziare. A conclusione del Consiglio dei Ministri convocato d'urgenza, infatti, è stato approvato un primo decreto aiuti. 2 miliardi di euro stanziati per fornire dei primi aiuti alla popolazione in difficoltà. Vediamo cosa prevede il decreto. Il Decreto aiuti Sul tema lavoro, il Decreto ha previsto misure differenziate per le diverse tipologie di lavoratori: - i lavoratori dipendenti potranno usufruire della cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni; - i lavoratori autonomi che sono stati costretti a interrompere la loro attività lavorativa riceveranno un contributo una tantum fino a 3000 euro - le imprese esportatrici danneggiate dall'alluvione potranno accedere a un contributo a fondo perduto. Tale contributo sarà prelevato dal fondo Simest, un fondo che supporta la crescita delle imprese italiane nel mondo, creato dal ministero degli Affari esteri - le aziende agricole potranno usufruire di indennizzi messi a disposizione del ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare e di contributi, dal fondo innovazione, per l'acquisto di macchinari danneggiati Provvedimenti previsti anche per la scuola. I 20 milioni dedicati a questo settore serviranno a consentire il ricorso alla didattica a distanza fino alla fine dell'anno ormai prossima. Una prossima ordinanza del ministro Valditara prevederà procedure più snelle per lo svolgimento degli esami di maturità nelle zone colpite. Disposizioni su tasse, mutui e utenze Il Decreto prevede, inoltre, una sospensione dei termini per i versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto. Gli adempimenti compresi nel Decreto sono: - versamenti tributari in scadenza; - gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; - versamenti delle ritenute e le trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche; - versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; - gli adempimenti, relativi ai rapporti di lavoro, verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale; - i versamenti e gli adempimenti previsti per l’adesione a uno degli istituti di definizione agevolata. Dopo il 31 agosto tali adempimenti potranno essere effettuati senza alcuna sanzione o il carico degli interessi entro il 20 novembre 2023. L'Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha deliberato la sospensione delle utenze nelle aree alluvionate. Quanto ai mutui in capo a soggetti residenti nelle zone colpite dall'alluvione, il nuovo provvedimento non contiene alcuna indicazione. Questo perché un pregresso accordo con l'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, prevede la sospensione automatica dei mutui sugli immobili siti in zone disastrate. Le misure contenute nel Decreto saranno sostenute economicamente da diverse iniziative: - l'aumento di un euro del biglietto d'ingresso ai musei - la vendita di veicoli sequestrati - estrazioni straordinarie di lotto e superenalotto. Sarà devoluto il ricavato della vendita dei biglietti, al netto delle vincite. Emilia Romagna: ultime notizie sul tempo Intanto il maltempo in Emilia Romagna sembra dare una tregua. Le precipitazioni si sono fermate e l'acqua inizia a ritirarsi. Calano anche gli evacuati, le persone, cioè, che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Ciò nonostante continua a permanere l'allerta rossa per la presenza di circa 300 frane attive. In copertina foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay Read the full article
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tarditardi · 4 years
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GreenFashionWeek, la X edizione dal 27 al 29 Novembre '20
In un momento di restrizioni dovute all'emergenza Covid-19 non si ferma la missione di sostenibilità della Green Fashion week, giunta alla sua X Edizione, che si terrà a Milano dal 27 al 29 Novembre, mentre l'XI edizione sarà ad Andermatt, non appena migliorerà l'emergenza sanitaria e sarà possibile organizzare eventi secondo il rispetto delle normative sanitarie. GreenFashionWeek è l'appuntamento con la moda sostenibile, un luogo di incontro-anche da remoto-per tutti coloro che portano avanti , come professionisti, esperti del settore, o normal people, principi di rispetto e consapevolezza nei confronti del Pianeta e delle sue risorse, da tutelare a vantaggio delle generazioni presenti e future. GreenFashionWeek promuove, a livello nazionale e internazionale, modelli di sviluppo sostenibile per l'industria della moda. GreenFashionWeek riconcilia la sostenibilità con l'industria della moda, l'etica e la responsabilità con la bellezza, il lusso e il confort con lo stile e l'eleganza. GreenFashionWeek seleziona i Designer che ottemperano al maggior numero di Goal previsti dall'Agenda 2030, sottoscritta dai 193 Paesi Membri delle Nazioni Unite. GreenFashionWeek supporta economicamente e logisticamente i Designer che scelgono e sceglieranno di partecipare all'evento. GreenFashionWeek è "La" Settimana della Moda Sostenibile, patrocinata dalle istituzioni più prestigiose e seguita da numerose testate giornalistiche, televisioni e media internazionali. Recentemente Euronews ha trasmesso in diretta mondiale l'intervista al presidente di GreenFashionWeek, Guido Dolci.
"Non c'è legame tra quello che sappiamo e quello che facciamo. Non sappiamo cosa faremo e dove saremo tra soli cento anni, figuriamoci tra centomila..."-dice Guido Dolci, Presidente di GreenFashionWeek-"oggi ci rendiamo conto che la Terra non è una risorsa infinita, bensì un piccolo organismo vivente e la stiamo distruggendo con troppe emissioni di gas serra. Sappiamo che quello che facciamo è sbagliato, ma lo facciamo lo stesso. Non ci sono scuse: ognuno deve agire nel suo piccolo per ridurre il consumo di energia e risparmiare risorse."
I designer e i brand leader nel settore della moda sostenibile, attraverso le proprie collezioni, sfileranno collegati in streaming davanti al pubblico internazionale, lanciando il loro messaggio di unione tra lusso e sostenibilità.
I materiali utilizzati e i processi produttivi dei Designer di GreenFashionWeek sono sostenibili sia dal punto di vista ambientale, che sociale rispettando il maggior numero possibile di Goal dell'Agenda 2030.
GFW diffonde da anni consapevolezza sul campo della moda sostenibile in tutto il mondo con il proprio concept unico e modalità avveniristiche: in questa edizione il gioco incontrerà la moda, la bellezza si confronterà con l'educazione con particolare attenzione verso i giovani, coinvolgendo università e scuole, creando attraverso GreenLandia un campus per l'educazione delle nuove generazioni: la consapevolezza dei giovani è, infatti, l'arma migliore per la salvaguardia dell'ambiente e la coscienza sociale. Verranno selezionati un centinaio fra 400 stilisti sostenibili a livello internazionale e aziende produttrici – nel rispetto della salvaguardia del Pianeta.
Ma cos'è GreenLandia? E' "un Paese che non c'è" o meglio, che "non c'era". Passeggiare all'ombra di una distesa di tetti fotovoltaici - sembra di essere nel futuro - circondati da pareti organiche, sorseggiare il proprio drink su una sedia eco e fare shopping in un campus sostenibile: un incrocio in un ambiente che unisce ciò che abbiamo visto in "Avatar" e in "Odissea nello Spazio". La porta verso un universo sostenibile: questa è GreenLandia, e molto altro.
GREENLANDIA è un punto d'incontro per le aziende che fanno B2B dove ognuna investirà per costruire i propri uffici sostenibili ed esporrà, progetterà e costruirà un nuovo tessuto industriale completamente sostenibile.
GreenLandia è uno sguardo al futuro e, grazie a coloro che oggi progettano e realizzano prodotti, materiali e beni sostenibili è pronta a dare alle prossime generazioni un Mondo pulito, bello, incontaminato ed encomiabile.
Siete invitati a connettervi in streaming con i brand e i designer presenti sulla terrazza Duomo21, a Milano in occasione della decima edizione Domenica 29 Novembre alle ore 15.00.
Riceverete un'email con l'invito per la connessione Nelle passate edizioni: Gianluigi Colin sul Corriere della Sera titola: "La Fashion Week nel deserto diventa ecosostenibile"; Daniela Fedi su Il Giornale: "Ad Abu Dhabi la prima sfilata senza trucco"; Le Matin: "La Fashion Week se met en mode Vert"; Il più popolare quotidiano russo "Известия" era presente agli eventi portando il messaggio di GreenFashionWeek nella propria patria russa; il MediaCoverage di GreenFashionWeek conta articoli provenienti da centinaia di testate giornalistiche e network televisivi da tutto il mondo; United Nations ha pubblicato sui propri canali istituzionali la collaborazione con GreenFashionWeek, in quanto evento no-profit;il Ministero dell'Ambiente Italiano ha organizzato a Roma con GreenFashionWeek un summit sulla moda sostenibile nel Novembre 2017;la più nota e seguita televisione nord e sud americana "Univision" ha intervistato live nel proprio headquarter di New York il fondatore di GreenFashionWeek Mikel Guido Dolci;Vogue Italia ha titolato: "La Green Fashion Week va in scena a Roma".
GreenFashionWeek è una realtà internazionale, approdata, nelle passate edizioni a Dubai, Abu-Dhabi, Los Angeles, Las Vegas, Milano, Roma, Svizzera e in Portogallo, rimanendo orgogliosamente una creazione Made in Italy e rendendo, a dispetto dei luoghi comuni, l'Italia leader mondiale dell'innovazione sostenibile. GreenFashionWeek, dalle coste soleggiate dell'Algarve, nel sud del Portogallo, si sposta in una Milano in pieno lockdown, lanciando così il suo messaggio di speranza verso il futuro e la sostenibilità e riunendo per la decima edizione i maggiori esponenti della moda sostenibile nel panorama internazionale dal 27 Novembre al 29 Novembre 2020.
La fotografa ufficiale di GFW è Elisa Dolci.
www.greenfashionweek.org
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corallorosso · 5 years
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È l’Arata che traccia il solco
di Marco Travaglio Mentre si discute se il sottosegretario leghista Armando Siri, indagato per corruzione in una brutta storia siciliana, debba lasciare il governo o no, diciamo subito una cosa: Siri non avrebbe mai dovuto entrarci, nel governo, avendo patteggiato 1 anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta. Se ci avessero chiesto di scommettere su chi avrebbe provocato il primo scandalo giallo-verde, avremmo puntato su Siri. Specie alla luce delle sue incredibili interviste a favore del Tav, dei condoni, della deregulation sugli appalti e contro l’Anticorruzione (“Per combattere le tangenti basta il buon senso”). Eppure Salvini, dopo aver tentato di promuovere il bancarottiere a ministro (beccandosi il niet del M5S), riuscì a piazzarlo come vice di Toninelli, a far la guardia alle grandi opere tanto care al Partito degli Affari. Ora però, oltre alla bancarotta, c’è un’altra ottima ragione perché Siri tolga il disturbo: l’accusa di aver asservito le pubbliche funzioni di membro del governo e del Parlamento per far approvare – in cambio di 30mila euro – norme a favore di un imprenditore del ramo energia eolica, a sua volta ritenuto socio occulto di un uomo legato a Matteo Messina Denaro. ...Il 16 luglio 2017 il leader leghista invita a parlare al convegno programmatico a Piacenza un certo Paolo Arata, genovese come Siri, ex deputato di Forza Italia, ora imprenditore dell’eolico con varie società fra cui Etnea Srl di Trapani. E lo accredita con tre tweet che lo esaltano come autore del programma della Lega sull’energia. Come far scrivere il programma sui trasporti alla Fiat o quello sulla sanità alla Bayer. Il 1° giugno 2018 Salvini diventa vicepremier e ministro dell’Interno. E ancora una volta se ne infischia del plateale conflitto d’interessi di Arata, tentando di piazzarlo addirittura alla presidenza dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). La volpe a guardia del pollaio. Ma il ministro responsabile della nomina è Di Maio, e Arata non passa. Ora i pm di Palermo che danno la caccia a Messina Denaro scoprono alcune cosette. 1) Arata è socio occulto e prestanome del “re dell’eolico”, Vito Nicastri, ai domiciliari dopo una condanna definitiva per corruzione e truffa nell’eolico e una misura di prevenzione antimafia con confisca-record di 1,3 miliardi per i legami con Messina Denaro. 2) Arata è salito sul carro di Salvini e Siri, ma non è mai sceso da quello della peggior vecchia politica siciliana, infatti per i permessi dalla Regione Siciliana mobilita Alberto Dell’Utri (fratello del mafioso Marcello), Calogero Mannino e Gianfranco Miccichè; 3) Arata – scrivono sempre i pm – chiede a Siri “una modifica regolamentare degli incentivi connessi al mini-eolico”, più favorevole alle sua società, e Siri, anziché levargli il saluto, si attiva. Ma viene stoppato dal ministero dello Sviluppo, retto sempre da Di Maio. ...Dunque, almeno per il suo conflitto d’interessi, Salvini avrebbe dovuto evitare di fargli scrivere il programma sull’energia e di sponsorizzarlo all’Arari; e, da ministro dell’Interno (e della Polizia), avrebbe potuto informarsi sulle sue strane attività trapanesi. Non l’ha fatto e dovrebbe scusarsi con gli italiani, leghisti e non, per la clamorosa leggerezza commessa di puntare sull’uomo sbagliato. E prestare in futuro maggiore attenzione a chi sale sul suo carro, soprattutto al Sud. Siri, che incontrava spesso Arata, avrebbe dovuto respingere le sue richieste di interventi normativi ad personam: invece si diede da fare per assecondare i suoi interessi privati, e tanto basta – che l’abbia fatto gratis o in cambio di mazzette – a renderlo incompatibile (come la Guidi) con un incarico di governo. La vecchia Lega Nord di Bossi, al solo sentir parlare di appalti in Sicilia e di suoi uomini in combutta col socio del prestanome di un boss, per giunta amico dei Mannino e dei Dell’Utri, avrebbe fatto subito piazza pulita. Invece Salvini difende a spada tratta Siri (di Arata prudentemente non parla) e chiede le dimissioni indovinate di chi? Della Raggi. Cioè: la sindaca di Roma, che diversamente da Siri non è né indagata né sospettata di prendere tangenti, deve dimettersi per non aver firmato lo strano bilancio dell’Ama già bocciato da collegio sindacale, ragioniere generale, direttore generale, segretario generale del Comune, che avrebbe consentito ai dirigenti di assegnarsi lauti premi per il pessimo servizio reso alla città. Invece Siri, indagato per tangenti in quel bell’ambientino, deve restare al governo. Forse un giorno capiremo perché Salvini non può scaricare né Siri né Arata. E forse non sarà una bella scoperta.
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forzaitaliatoscana · 3 years
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Energia, si celebra l’iniziativa Stand-up for Nuclear
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Energia, si celebra l’iniziativa Stand-up for Nuclear. La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: "Nucleare e rinnovabili insieme servono per nuova strategia energetica" Da oggi fino al 9 ottobre si celebra l’iniziativa internazionale Stand-up for Nuclear che ha l’obiettivo di promuovere una corretta e più approfondita conoscenza di una fonte energetica sempre più avanzata e sempre più diffusa. Grazie al lavoro delle associazioni e degli attivisti, grazie al Ministero della Transizione che sta promuovendo un approccio improntato al pragmatismo, ma anche grazie agli investimenti delle aziende – la oramai famosa Newcleo docet – il nucleare sta tornando al centro del dibattito italiano. Ci sono sempre le solite resistenze ideologiche ma di contro, e lo vediamo anche nelle stangate in bolletta, seppur compensate in parte, c’è da cambiare strategia energetica per non fermare sul nascere la ripresa economica e per garantirci approvvigionamenti stabili. La politica deve seguire la neutralità energetica e favorire tutte le fonti di energia che abbiano una caratteristica comune: le basse emissioni di carbonio. Anche per questo sposo in pieno la mobilitazione di quest’anno. Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e membro della Commissione Ambiente Follow @FI_Toscana
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cento40battute · 6 years
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Oggi vogliamo raccontarvi la storia delle Terme di Cervia, una Spa dove trascorrere momenti di benessere e relax grazie ai prodotti della salina
Terra e mare: sono due elementi fondamentali per la vita umana. A volte, poi, terra e mare si incontrano, e danno vita a luoghi magici in cui la natura ci mostra il suo ciclo vitale. Uno di questi luoghi è qui, in Italia: si tratta delle Terme di Cervia. Da sessant’anni, le Terme sono legate alla storia di Cervia, che è uno dei simboli del divertimento costiero romagnolo ma non solo: Cervia è anche la città del sale, l’Oro Bianco che qui dà origine all’Acqua Madre e all’Oro Nero, un prezioso fango termale. Ma andiamo con ordine, e partiamo dall’inizio di questa storia.
La storia delle Terme di Cervia
Salina di Cervia, – foto di Florio Badocchi
A Cervia c’è una salina molto grande, che agli inizi del Novecento era divisa in tanti piccoli bacini a conduzione familiare. In questi bacini, sulla terra, l’acqua del mare evaporava permettendo al sale di cristallizzarsi. A questo punto toccava ai salinari, uomini robusti, raccogliere il sale con mezzi artigianali. Intanto, sotto la superficie del bacino, restavano le rosse acque madri, che venivano convogliare in canaletti che imbevevano il fango, trasformandolo in un vero e proprio limo simile a quello del Mar Morto: si trattava di una sostanza nera e ricca di sali. Dopo le faticose giornate di lavoro, i salinari andavano a immergersi in questo limo nero, e trovavano così sollievo dai loro dolori. La notizia iniziò a diffondersi, e le buche di fango a riempirsi di persone: nel 1927, Cervia diventò così luogo di cura, soggiorno e turismo. A metà degli anni trenta, la città conobbe uno sviluppo senza precedenti: i turisti si affollavano per immergersi nelle acque e nei fanghi del primo stabilimento termale delle saline.
Poi, nel 1957, nacque la Spa Terme di Cervia, situata tra la pineta di Cervia e le saline. L’edificio venne progettato dall’architetto Carlo Viganò seguendo le linee caratteristiche del Modernismo novecentesco: design e composizione riescono a integrare funzionalità, resistenza alle esalazioni salso-iodiche, armonia con il paesaggio della pineta, gusto ed eleganza. Dal momento della sua inaugurazione negli anni Sessanta, la Spa è diventata fondamentale per l’economia del territorio.
Oggi le Terme di Cervia sono un fenomeno da 30 mila visitatori l’anno, in grado di offrire relax e cure specialistiche, facendoci sentire sempre come a casa
Al cuore del successo: l’Acqua Madre e il Fango Liman
Il successo delle Terme di Cervia è legato alle proprietà straordinarie delle acque e dei fanghi di Cervia, proprietà che continuano a essere studiate e attestate da ricercatori e medici. Persino il Ministero della Salute italiano ha riconosciuto il ruolo terapeutico dello stabilimento. Merito della natura e del suo straordinario ciclo, che ci regala un’acqua e un fango curativi incredibili.
L’Acqua Madre, come accennavamo poco prima, nasce nelle saline: è tutto ciò che resta del processo di cristallizzazione del cloruro di sodio, il futuro Sale dolce di Cervia. La sua concentrazione salina è oltre il quadruplo dell’acqua del mare: questo la rende antinfiammatoria e analgesica, perfetta per curare artrosi, reumatismi, osteoporosi, sindromi fibromialgiche, vascolopatie, flebiti e problematiche respiratorie. In particolare, l’Acqua Madre contiene un’alga cara al Giappone, la Dunaliella, antiossidante e protettiva dai raggi del sole. È possibile anche inalare il vapore di Acqua Madre per curare le infiammazioni croniche e prevenire patologie respiratorie e raffreddamenti.
Insieme all’Acqua Madre, il protagonista delle Terme di Cervia è il Fango Liman, che nasce dai microorganismi e dai sedimenti che si depositano sul fondale dei bacini di raccolta del sale. Lasciato sedimentare e poi maturare per anni, il fango si trasforma in un limo organico, vivo, in grado di dare beneficio ad artrosi diffuse, problemi dermatologici (psoriasi compresa), osteoporosi e poliartrosi, al pari del limo del Mar Morto.
Un’oasi tra terra e mare
Tra mare e terra, le Terme di Cervia sono come un’oasi in cui dimenticare la quotidianità e ricaricarsi di energia. I trattamento vengono affiancati a sport e percorsi di scoperta del territorio, per un’esperienza di wellbeing a tutto tondo. Sulla Terrazza del Sale, ad esempio, potrete rilassarvi all’ombra dei pini assaporando gli aromi balsamici e massaggiando il vostro corpo con il famoso sale di Cervia, mentre degustate un infuso.
Oppure potrete uscire nel Parco del Delta del Po, perdendovi tra i sentieri e cercando di avvistare gli animali selvatici. O ancora, potrete partecipare a corsi di pilates, rilassarvi nell’idromassaggio, divertirvi con l’acquagym. Infine, potrete visitare l’ambiente che ha dato vita alle Terme: la Salina di Cervia, con il suo paesaggio azzurro-grigio sorvolato da uccelli di ogni tipo e centinaia di fenicotteri. In più, a Cervia ci sono proposte create appositamente per gli sportivi: anche le squadre di calcio femminile, basket e pallavolo maschile di Cervia e Ravenna frequentano spesso le Terme per rigenerarsi, recuperare, mantenere la forma fisica.
I trattamenti
E poi, ovviamente, potrete sottoporvi a tutti i trattamenti curativi proposti dalle Terme di Cervia. I principali trattamenti sono la balneoterapia, la fangoterapia, le cure inalatorie (con reparto pe-diatrico per i bambini), la massoterapia e la fisiokinesiterapia. La Balneoterapia consiste nell’immersione nelle vasche e nelle piscine piene di Acqua Madre, con movimenti specifici suggeriti dai terapisti. La Nuvola Termale invece racchiude tutti i trattamenti inalatori a base di Acqua Madre, che consistono in inalazioni, aerosol, docce nasali, polverizzazioni. Per i bambini, tipicamente soggetti a disturbi delle vie respiratorie, c’è un reparto pediatrico dedicato in cui potranno sottoporsi a trattamenti su misura per loro, comprendenti i laboratori creativi e di esplorazione del territorio. La Fangoterapia è invece un trattamento al fango termale Liman, applicato a caldo o a temperatura ambiente, in camerino o in Terrazza. La Massoterapia racchiude tutti i massaggi Spa, particolarmente apprezzati dai clienti delle Terme di Cervia: rilassanti, tonificanti, drenanti, osteopatici, ayurvedici, connettivali o con pietre calde, i massaggi rinnoveranno il vostro corpo tanto quanto il vostro spirito. Infine, la Fisiokinesiterapia consiste nell’apprendere quali movimenti fare: comprende la riabilitazione post-traumatica o post-operatoria, ma anche gli esercizi posturali.
La linea cosmetica
Acqua Madre e Fanghi Liman sono anche gli ingredienti fondamentali dei prodotti della linea Dermocosmesi Termale di Cervia, formulati specificamente per Terme di Cervia e in vendita in esclusiva nel punto vendita della struttura e online. Ricchi di sodio, bromo, calcio, magnesio e solfati, i cosmetici Liman Termae studiati dalla Dr.ssa Francesca Ferri sono formulati insieme a oli essenziali ed estratti di Alga Dunaliella, Fitomelatonina e Salicornia, e hanno su viso e corpo un effetto rigenerante, curativo, defaticante, antiossidante, nutriente. Con saponi, detergenti, creme, oli e fanghi Liman Termae, potrete davvero portare le Terme di Cervia e i loro benefici a casa vostra.
Le proposte per l’estate
Per questa estate, vogliamo proporvi alcuni pacchetti e trattamenti offerti dalle Terme di Cervia che ci hanno colpito particolarmente. Per un lungo week-end romantico e rilassante, le Terme propongono un soggiorno da tre notti comprendente un’escursione alla Salina di Cervia, un aperitivo con prodotti al sale di Cervia, un rituale alla salicornia idratante e rassodante per il viso della donna, un trattamento viso uomo e un trattamento purificante corpo con peeling e scrub al sale.
Il Coter (Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna) ha presentato invece due trattamenti speciali per una remise en forme last minute, perfetti se avete un evento in programma e poco tempo per prepararvi: sono il Peeling al Sale e il Fango Detox. Il primo è purificante e levigante, e consiste in un massaggio scrub al sale, un bagno ozonizzato e un’idratazione finale; il secondo rituale utilizza invece il Fango Liman per drenare e detossinare il corpo con fango vaporizzato, idromassaggio e massaggio.
Federica Miri
60 ANNI RACCONTATI IN UN LIBRO SOCIAL FB Stagione termale 2018: dal 2 maggio al 24 novembre
Info Terme di Cervia 48015 - Terme a Cervia (RA) - Italy Tel. +39 0544990111 www.terme.org [email protected]
Terme di Cervia: sessant’anni di puro benessere Oggi vogliamo raccontarvi la storia delle Terme di Cervia, una Spa dove trascorrere momenti di benessere e relax grazie ai prodotti della salina…
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lamilanomagazine · 4 months
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Sardegna, energia e ambiente: la presidente Todde incontra il ministro Gilberto Pichetto Fratin
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Sardegna, energia e ambiente: la presidente Todde incontra il ministro Gilberto Pichetto Fratin La mattina del 21 maggio la presidente della Regione, Alessandra Todde, insieme all'assessore dell'Industria Emanuele Cani e all'assessora dell'Ambiente Rosanna Laconi, ha incontrato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Durante il confronto si è discusso dei vari temi che riguardano la Sardegna e che coinvolgono il Ministero: dalla mappa delle aree idonee al rapporto tra Governo e Regione, dal superamento delle centrali a carbone fino al tema della metanizzazione della Sardegna, ripartendo proprio dalla discussione sul decreto interministeriale che deve essere firmato. Un incontro necessario in cui il confronto sul decreto aree idonee ha evidenziato la posizione della Regione Sardegna rispetto a quello del Ministero avvicinando le due parti. "Abbiamo discusso i principi alla base della realizzazione del disegno di legge concernente "Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali" per gestire correttamente questo passaggio normativo. Abbiamo la necessità di convergere velocemente verso una soluzione condivisa non solo perché ci sono le scadenze del Pnrr, ma soprattutto perché questo processo dura da due anni e mezzo. Domani le Regioni si incontreranno per discutere una bozza che dovrebbe fare sintesi tra le posizioni provenienti dai territori. Per noi è essenziale che le Regioni siano coinvolte soprattutto quando si discute di temi relativi all'urbanistica, al paesaggio e ad un corretto sviluppo energetico", così la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando l'incontro. Nessuna revisione del burden sharing tra le Regioni. "Il burden sharing DOVREBBE RIMANERE lo stesso PERO' LA PROPOSTA CHE FAREMO SARA' QUELLA DI CAMBIARE le modalità in cui verranno rilasciate le autorizzazioni: si utilizzeranno le linee guida del Ministero lasciando alle Regioni la possibilità di disporre del loro territorio. Ci auguriamo che il decreto venga chiuso in tempi brevi", ha aggiunto la presidente. Per quanto riguarda le questioni legate al phase out dal carbone e alla metanizzazione della Sardegna, "il Ministero si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con tutti gli attori coinvolti per discutere delle priorità per la Sardegna e riprendere in mano i termini del progetto. Consideriamo l'incontro di oggi - conclude la Todde - un primo grande passo in avanti nella difesa e tutela del nostro territorio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lavoripubblici · 6 years
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È stata inviata in Europa la proposta di Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima italiano. Un documento programmatico che include diversi punti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
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latinabiz · 3 years
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Operativo il piano sanitario della Regione Lazio per tutelare gli over 65 dal caldo
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Anziani E' diventato operativo dall'inizio del mese di luglio il piano sanitario della Regione Lazio per tutelare dalle ondate di calore la popolazione più a rischio. Il piano è rivolto, infatti, alle persone dai 65 anni in su con l'obiettivo di garantire l'assistenza nelle giornate con le temperature più elevate. E' stato spiegato sul sito Salute Lazio: “La copertura assistenziale è assicurata dai medici di medicina generale che hanno aderito al piano di sorveglianza per affrontare l'emergenza caldo; ciascun soggetto a rischio è inserito nel programma attraverso una scheda personale. In sei città del Lazio sono attivi specifici sistemi di allarme con l'obiettivo di modulare gli interventi: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia”. I bollettini sulle ondate di calore, lo ricordiamo, sono pubblicati ogni giorno sul sito del Ministero della Salute a questo indirizzo www.salute.gov.it/caldo e sul sito del Dipartimento di epidemiologia del SSR - ASL Roma 1 - Lazio: www.deplazio.net e sulla APP Caldo e Salute. Ha aggiunto la Regione: “Il piano prevede una sorveglianza attiva sulla popolazione target, sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dal Dipartimento di Epidemiologia. I medici di medicina generale possono includere i pazienti per tutto il periodo in cui il programma è attivo, privilegiando i pazienti con punteggio più elevato (livello 3 e 4). In base alle condizioni climatiche di rischio per la salute (livello 1, livello 2 e livello 3 del bollettino HHWWS), il Medico di Medicina Generale (MMG) potrà effettuare la sorveglianza del paziente tramite accesso domiciliare, osservando le misure di sicurezza relative al COVID-19,  oppure da remoto tramite una specifica piattaforma”. Ecco i 10 consigli del Ministero della Salute per fronteggiare le ondate di calore: 1. Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata - Evitare di uscire all'aria aperta nelle ore più calde, ossia dalle ore 11 alle 18. Nel caso in cui si debba uscire in questi orari è consigliabile indossare un cappello di colore chiaro, occhiali da sole e proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.2. Abbigliamento leggere e adeguato - Sia in casa che all'aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.3. Rinfrescare l'ambiente domestico e di lavoro - Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende; chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l'aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C - 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l'uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia.4. Ridurre la temperatura corporea - Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca e in casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.5. Ridurre il livello di attività fisica - Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all'aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.6. Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta - Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l'assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all'aperto per più di 2 ore.7. Se si esce in macchina adottare alcune precauzioni - Se si entra in un"auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.8. Conservare correttamente i farmaci - Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.9. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni:- consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici)- segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacologica- non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.Il caldo può aumentare il rischio di disidratazione e altri disturbi associati al caldo, specialmente nei bambini piccoli, nelle donne in gravidanza, nelle persone non autosufficienti e negli anziani e in persone anche giovani che svolgono lavori pesanti all’aperto.10. Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio - Nei periodi prolungati di caldo intenso prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno). Read the full article
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Casarza Ligure, interventi in vista per le scuole cittadine #casarzaligure #scuole #energia #ediliziascolastica – Il Comune di Casarza Ligure ha ottenuto un finanziamento di 433 mila euro dal Ministero dell’Ambiente: i fondi andranno alle scuole.
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purpleavenuecupcake · 3 years
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Stanotte tutti con gli occhi all'insù, detriti razzo cinese potrebbero cadere sull'Italia. I detriti spaziali sono un problema da 9000 tonnellate
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(di Andrea Pinto) In arrivo sulla Terra uno stadio del razzo Long March 5 , partito da Wenchang, nella provincia cinese di Hainan, il 29 aprile scorso per portare in orbita il primo modulo della stazione spaziale cinese, che dovrebbe essere completata alla fine del 2022. Questa notte occorrerà stare al chiuso e non in luoghi aperti, consiglia la Protezione Civile, anche se "è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici". Le previsioni di rientro, rileva la Protezione civile, saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento dello stesso razzo e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all'attività solare. Nell'intervallo temporale considerato sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l'Italia. La Protezione Civile in questi ultimi giorni sta svolgendo numerose riunioni con gli apparati dello Stato deputati alla trattazione di questo tipo di eventi. Fanno parte di questo ristretto tavolo tecnico l'Asi - Agenzia Spaziale Italiana - , un rappresentante dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, membri del ministero dell'Interno e della Difesa del Coi (Comando Operativo di Vertice Interforze) e l'Isoc dell'Aeronautica Militare (Italian SST Operations Center). Non possono mancare anche componenti degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni. La nota della Protezione Civile: "Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all'impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti". LA COMPETIZIONE SPAZIALE TRA LE POTENZE MONDIALI La comunità d’intelligence americana ha di recente redatto il Global Risk Assessment Report dove mette in guardia il governo sull’intraprendenza  cinese nello sviluppo di nuovi programmi spaziali militari, in grado di colpire i satelliti statunitensi e alleati. Il rapporto, stilato dall’Ufficio del direttore nazionale dell’intelligence, evidenzia che la Difesa cinese starebbe seriamente pensando, a livello strategico, di intaccare l’egemonia americana nell’ambiente spaziale per  perseguire vantaggi militari, economici e di prestigio internazionale. Le operazioni spaziali faranno, pertanto,  parte integrante delle prossime  campagne militari dell’esercito di Pechino. Il rapporto accenna anche alcuni punti che evidenziano le non trascurabili capacità spaziali della Russia anche se nel complesso definisce la Cina quale  “principale minaccia” per la competitività tecnologica degli Stati Uniti. A metà aprile scorso, durante l’audizione al Congresso del Comitato per i servizi d’intelligence, sono stati chiesti chiarimenti sulla recente iniziativa  cinese di inviare nello spazio ben 138 satelliti commerciali per l’osservazione della Terra. Il direttore dell’ODNI Avril Haines ha affermato in quella sede  che quei 138 satelliti  fanno parte, appunto,  della sfida della Cina al dominio americano nello spazio. Ha però poi  rifiutato di discutere pubblicamente sulle capacità degli Stati Uniti: “Penso che non ci siano dubbi, in generale, sul fatto che la Cina si sia concentrata in questi ultimi anni per il raggiungimento della leadership nello spazio, per minare il nostro dominio”. La comunità dell’intelligence aveva rivelato, infatti, nel rapporto che la Cina disporrà di una stazione spaziale operativa nell’orbita terrestre bassa tra il 2022 e il 2024 e continuerà a condurre missioni esplorative sulla Luna volte a stabilirvi  una stazione di ricerca robotica e successivamente una base “con equipaggio alternato”. Il rapporto sottolinea anche il crescente sviluppo e la proliferazione di armi ad uso in ambiente spaziale. Secondo quanto riferito, nel 2019, la Forza di supporto strategica cinese  ha iniziato l’addestramento con missili anti-satellite ad ascensione diretta, o ASAT, in grado di colpire i satelliti nell’orbita terrestre bassa. Il rapporto afferma che Pechino ha già messo in campo missili antisatelliti terrestri destinati a distruggere satelliti nell’orbita terrestre bassa, nonché laser antisatelliti terrestri, “probabilmente destinati ad accecare o danneggiare sensori ottici spaziali sensibili”. Secondo il rapporto, in sintesi, la Russia e la Cina stanno procedendo senza indugi ad  addestrare le loro unità spaziali militari, ed entrambe stanno schierando nuove armi anti-satellite distruttive e non distruttive. Le armi della Russia includono capacità di disturbo nello cyberspazio, armi ad energia diretta con capacità in orbita e capacità ASAT a terra. Il rapporto prevede che la Russia, con la sua vasta rete di satelliti di ricognizione, comunicazioni e navigazione, “rimarrà comunque sempre un concorrente spaziale di prim’ordine”. IL PROBLEMA DEI DETRITI SPAZIALI Il un contesto di sovraffollamento nella nuova dimensione spaziale e della remota ma possibile collisione tra di essi occorre pensare seriamente  ai detriti spaziali derivanti da malfunzionamenti e urti improvvisi tra circa tremila satelliti sparsi al di sopra della Terra nell’orbita bassa da 400 e 1000 chilometri. Ci si sono messi un poco tutti a produrre detriti:  esplosioni deliberate in orbita, tipicamente per scopi militari, o perdite di carburante forniscono da sole il 63% dei pezzi di satellite in orbita e gli esempi sono anche molto recenti. Per la spazzatura spaziale  tante sono le start-up che iniziano ad affacciarsi sul mercato, tipo la giapponese Astroscale o la svizzera Clearspace. Mentre l’italiana D-Orbit propone una soluzione per prevenire il peggioramento della situazione che, con l’aumento costante dei satelliti rischia di far collassare il sistema e rendere impossibile piazzarne di nuovi, il cosiddetto effetto Kessier. Si stima che siano almeno 160 milioni i detriti spaziali con dimensioni dal centimetro a diversi metri, per complessive 9 mila tonnellate circa. I detriti più grandi sono continuamente monitorati da terra. I detriti di grandi dimensioni sono quindi tenuti d’occhio, ma quelli di piccole dimensioni, e sono la gran parte, sfuggono a ogni controllo.  Ma c’è anche chi sospetta prove di guerra spaziale, dato che sono esplosi, nell’ultimo mese, due satelliti apparentemente funzionanti, uno cinese e uno americano.  La DIFESA ITALIANA SI AFFIDA ALL'ISOC DELL'AERONAUTICA L’Italian SST Operations Center (ISOC), operato congiuntamente dal Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) – Centro SSA (COA- CSSA) e dal Reparto Sperimentale di Volo – Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio(RSV-GIAS) di Pratica di Mare (RM), in coordinamento con il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) dello Stato Maggiore Difesa, monitora potenziali eventi ad elevata probabilità di collisione tra due oggetti spaziali di classe “large” in orbita bassa, non manovrabili. In tale ambito, l’ISOC rappresenta il Centro Operativo nazionale di riferimento ed è in grado di coordinare l’impiego dei vari sensori nazionali (radar, ottici e laser) per la misurazione delle orbite di oggetti spaziali di interesse. Read the full article
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calabriawebtvcom · 4 years
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CINQUE ANNI DI AMMINISTRAZIONE CRISTOFARO: ECCO I FATTI.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
Cinque anni di amministrazione Cristofaro: ecco i fatti
Il 28 aprile è finita la consiliatura comunale guidata dal sindaco Pietrantonio Cristofaro. In quattro giorni sono state registrate cinque tesi diverse da parte dei consiglieri comunali dimissionari e ciascuna di esse è meritevole di rispetto, ma la verità a nostro parere è che i sette consiglieri dimissionari pur avendo motivazioni diverse, sono stati spinti da una motivazione comune ossia evitare il Consiglio comunale, perché avrebbero dovuto votare sullo schema di bilancio con relativi emendamenti: un voto a favore avrebbe significato consentire all’amministrazione di andare avanti, un voto a sfavore, invece, avrebbe significato attirarsi lo sdegno dei cittadini che si sarebbero visti negare il diritto agli appoggi economici previsti negli emendamenti e, ovviamente, non volevano nessune delle due cose. L’occasione ghiotta di “togliere di mezzo il sindaco” ha impedito loro di ragionare, perché con quei numeri avrebbero potuto amministrare loro stessi, da qui alle elezioni. La fortuna di chi ha amministrato, in questi anni, è quella di potersi dedicare, ora, a raccontare ed illustrare quanto è stato fatto. E questo è, sicuramente, più utile per la cittadinanza. Detto ciò vi chiediamo scusa se ci dilungheremo molto ma è doveroso da parte nostra chiarire alcuni punti. Costituzione Giunta Comunale e rispetto della quota di genere Nel giugno 2015 la giunta comunale è stata costituita inserendo esponenti di ogni forza politica presente nella coalizione. A tal proposito gli assessori sono stati scelti in base alle preferenze e nel rispetto delle quote di genere. Nello spirito di partecipazione e condivisione il sindaco ha distribuito le deleghe a tutti i consiglieri comunali, non mantenendo per sé alcuna delega, ma con funzione di coordinatore. Purtroppo, però, sin da subito sono sorti i problemi; in particolare, nel CDU quando si è palesato il desiderio del consigliere Filippo Giovanni De Stefani di voler fare l’assessore. Desiderio che non è stato possibile soddisfare, pur riconoscendo nell’ingegnere De Stefani le giuste capacità, in quanto ciò avrebbe comportato una rivisitazione dell’esecutivo (per mantenere le quote di genere nella misura del 40%) che non ha trovato riscontro favorevole da parte dei componenti della giunta. Questo problema si è trascinato fino all’uscita dalla maggioranza del consigliere sopracitato. A seguito di ciò non sono mai mancati i problemi ma nemmeno le soddisfazioni. Perché una delle più grandi verità che hanno segnato la storia di quest’amministrazione è la scelta, sempre attuata dal sindaco, di dare ampio spazio a tutti gli amministratori, considerando se stesso solo come un primus inter pares. Negare ciò significa negare l’evidenza. E di questo i cittadini ne sono, ampiamente, testimoni. Trasparenza, legalità e moralità Fondamentale per l’attuazione del programma è stata la definizione degli Uffici ed, in particolare, dei Responsabili. Il Comune è stato dotato di figure apicali con professionalità specifiche che hanno consentito che l’attività gestionale avvenisse in maniera autonoma e rispettosa della vigente normativa. Ciò è avvenuto sia per l’espletamento dei concorsi e sia per qualsiasi altra procedura in termini di lavori, servizi e/o forniture. Il compito degli amministratori e, soprattutto, dell’esecutivo è stato quello di programmare, indirizzare con atti propedeutici e garantire, attraverso il controllo, che le procedure fossero rispettose delle normative. Cosa che, a parere di quest’amministrazione, è avvenuta regolarmente, rispettando, ove la legge lo consentiva, il principio di rotazione sia in termini di servizi (tecnici, legali etc), che di forniture e lavori. Constatando, peraltro, che, nei cinque anni, non è pervenuta nessuna osservazione e/o denuncia da parte di nessun operatore per quanto riguarda i lavori, servizi e forniture né tanto meno di concorrenti e/o cittadini e/o consiglieri comunali per quanto riguardai concorsi già espletati e per quelli in itinere. Sono, quindi, da ritenersi nulle e prive di qualsiasi valenza giuridica le illazioni che qualche consigliere comunale porta avanti già da qualche tempo ed, in taluni casi, ancor prima delle dimissioni. Pertanto, i tre principi cardine del programma elettorale di Solo Girifalco, “Trasparenza, legalità, moralità”, possono ritenersi rispettati. Quando si è ravvisata la necessità di portare all’attenzione degli organi competenti problematiche che suscitavano insinuazioni da parte dei consiglieri di minoranza, è stata l’amministrazione stessa a depositare i dovuti atti. Finanziamenti La sinergia dell’Ufficio Tecnico con gli amministratori ha fatto sì che il Comune fosse presente ad ogni manifestazione d’interesse promossa dai vari Dipartimenti della Regione Calabria e dei vari Ministeri della Repubblica. Questo ha portato il Comune di Girifalco ad essere uno dei primi comuni della Calabria in termini di finanziamento nei diversi settori (infrastrutture pubbliche - strategiche, edilizia scolastica, viabilità, cultura, centro storico, ambiente etc). Sicuramente il nostro paese non aveva finanziamenti di tale portata da oltre venti anni. Allo stato attuale, per circa il 90% dei finanziamenti ottenuti (circa 15 milioni di euro), sono stati acquisiti i progetti esecutivi. Per gran parte di questi sono state espletate le procedure di gara per l’individuazione degli operatori economici con contratti già definiti e pronti per iniziare nell’immediatezza i lavori. Eolico Sul caso eolico si rende necessario fare delle precisazione. L’impianto è stato realizzato in forza di Autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Calabria e convenzione stipulata con la società PEG S.r.l. nell’anno 2006, con la quale le parti avevano inteso regolamentare i reciproci rapporti per la realizzazione e successivo esercizio di una centrale per la produzione di energia elettrica da fonte eolica nel territorio del Comune, pattuendo tra l’altro un “canone annuo a carico della Società per tutta la durata trentennale della convenzione in una misura non inferiore al 10% dei ricavi provenienti dalla cessione dell’energia elettrica e dei relativi certificati verdi”. La Società PEG Srl, tuttavia, con diverse motivazioni e dopo la entrata vigore del D.M. 10 settembre 2010, forte dei numerosi ed univoci pronunciamenti emanati dalle Autorità giudiziarie sulla illegittimità/nullità delle cd royalties in favore dei comuni, ha ritenuto negli anni di non erogare alcun corrispettivo. In detto contesto il Comune di Girifalco si è trovato, nella necessità di avviare a settembre del 2017 la procedura arbitrale prevista dalla clausola compromissoria inserita nella convenzione siglata nel 2006, stante la mancata erogazione da parte della Società titolare dell’impianto di qualsivoglia corrispettivo. A seguito della giurisprudenza consolidata degli ultimi quindici anni, pressoché univoca (sentenze, pareri, lodi arbitrali) emanati dalle diverse Autorità (Consiglio di Stato, Tribunale delle Acque, TAR, Collegi Arbitrali, ecc.) che ha sancito la nullità delle convenzioni solo nella parte in cui erano previsti dei corrispettivi di natura patrimoniale, con condanna addirittura dei Comuni alla restituzione delle somme versate in più dal concessionario, rispetto alla soglia massima prevista, quale misura compensative/mitigative, il Comune di Girifalco ha ritenuto doveroso uniformarsi alle Leggi dello Stato e, di conseguenza, comporre il contenzioso, riversando nel Lodo del 30 ottobre 2018, l’accordo transattivo per regolamentare il pregresso e la nuova convenzione, siglata tra le parti, al fine di ricondurre e rimodulare i proventi a titolo di misure compensative e nella misura max del 3% prevista dalle norme da riconoscere al Comune. Successivamente il comma 953 dell’art. 1 della legge 145 del 30/12/218 - finanziaria anno 2019 – ha accolto un emendamento sollecitato dall’ANCI. L’emendamento riguardava quei comuni le cui convenzioni erano state stipulate prima della entrata in vigore del DM 10/09/2010, ed a rischio di declaratoria di nullità, prevenendo quindi le gravi di difficoltà finanziarie che molte Amministrazioni Comunali sarebbero state chiamate a fronteggiare in caso di sentenze di accertamento della nullità (con effetto dunque ex tunc) delle convenzioni. Ovvero tanti comuni sono stati condannati e altri che rischiavano di esserlo alla restituzione delle somme già incamerate in forza delle convenzioni sottoscritte (vedi Comune di Amaroni). Il Comune di Girifalco non si trovava in queste situazione per due motivi: il primo perché non ha mai incassato un centesimo ed il secondo perché non aveva iscritto in bilancio nessuna somma. Quindi è chiaro che quanto previsto dal succitato emendamento non può essere applicato al nostro caso. La nota del Ministero dello Sviluppo Economico prot. N° 001891 del 13/08/2019 indirizzata al Comune di Girifalco, ha definitivamente chiarito ed esplicitato l’ambito di operatività del comma 953 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n° 153. Quindi inviteremmo i consiglieri dimissionari di leggere attentamente la normativa e di non confondere i cittadini con falsi proclami. Girifalco è stato “valorizzato e non svenduto”. Fondo solidarietà alimentare Relativamente ai punti su cui si sono soffermati i consiglieri dimissionari in merito all’erogazione del Fondo di solidarietà alimentare, bisogna evidenziare che la norma consentiva procedure diverse, ovvero: l’erogazione dei buoni spesa a favore dei cittadini bisognosi oppure l’acquisizione da parte del Comune di generi alimentari o prodotti di prima necessità. In quest’ultimo caso i Comuni, per l’acquisto e la distribuzione dei beni di cui sopra, potevano avvalersi degli enti del Terzo Settore. Nel momento in cui il Governo ha stanziato, a favore del Comune, la somma di 50 mila euro circa, nello spirito di condivisione, l’amministrazione ha inteso consentire che fossero tutti i consiglieri comunali ad indicare la soluzione da attuare. In quella circostanza, dopo aver illustrato le opzioni, il sindaco propose di combinare le due opzioni, ovvero la gran parte mediante buoni spesa e la restante parte mediante acquisizione di generi alimentari o prodotti di prima necessità con l’ausilio della Caritas. Alla proposta è stata preferita la scelta di riservare l’intera somma solo ai buoni spesa. Il tutto con spirito democratico e costruttivo. Rispetto al mancato coinvolgimento dei consiglieri in altre attività legate al Covid – 19, l’unica cosa da rilevare è che, in pochi, hanno manifestato ufficialmente disponibilità a collaborare. Gli unici soggetti impegnati a sostenere il Comune in questo difficile periodo d’emergenza sono stati i volontari e i cittadini stessi, i cui confronti con l’Amministrazione sono stati giornalieri e lontani dai riflettori. Nessuno dei consiglieri dimissionari telefonicamente o di persona ha raggiunto il sindaco per offrire aiuto tenuto conto che lo stesso era, sempre, presente in Comune. Il sindaco, unitamente, ai consiglieri della maggioranza ha, in maniera puntuale, seguito le direttive del Governo mediante l’attuazione di ordinanze. Giornalmente erano costanti i rapporti con la Protezione Civile Regionale nonché con l’Asp per l’emanazione dei provvedimenti di competenza in merito ai casi di rientro dalle zone rosse oppure da criticità legate ai casi di contagio. L’istituzione del COC ha regolamentato tali rapporti con gli Enti sovraordinati e con i volontari della Prociv e della Pro Loco. C.O.C. e Anget Rispetto alla polemica sorta intorno al coinvolgimento dell’Anget, associazione nella quale risultano iscritti componenti del Corpo Militare del C.R.I., nonché nei settori della Protezione Civile, va chiarito che, in data 13 aprile 2020 con nota prot. 2828, è pervenuta al protocollo dell’Ente istanza di adesione. Tenuto conto che il Comune di Girifalco ha già in itinere rapporti con la succitata associazione per altri progetti e tenuto conto del progetto strategico di Protezione Civile in fase di realizzazione (con la previsione di apposita sede nella realizzanda struttura di contrada Serra che accolga la PROCIV, i VIGILI DEL FUOCO e la CROCE ROSSA ITALIANA), il Sindaco quale massima espressione del C.O.C. (e quindi avendone la facoltà), aveva inteso accogliere la suddetta istanza. A seguito di ciò, come in altre circostanze accadute, esponenti di minoranza hanno alimentato e fomentato polemiche tese a inasprire i rapporti, anche, tra le associazioni. A tal proposito il presidente dell’Anget, preso atto che l’impegno proposto era stato, artatamente, travisato, con nota del 27 aprile prot. 3084, ha inteso rinunciare alla presenza nel C.O.C. Emendamenti al bilancio In merito al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2020/2022 la giunta comunale ha approvato lo schema di previsione con deliberazione di giunta comunale n. 37 del 13 marzo 2020. L’acquisizione del parere del revisore dei conti è avvenuta in data postuma all’entrata in vigore dell’emergenza Covid – 19. La preoccupazione dell’amministrazione comunale, così come pure dei commercianti manifestata con nota regolarmente protocollata all'Ente, era quella di mettere in atto delle misure che potessero in qualche modo aiutare gli esercenti. L’emergenza Covid – 19, nel frattempo, ha reso vane alcune previsioni di servizi nello schema di bilancio 2020 e, pertanto, è stato possibile estrapolare delle somme che, pur non essendo elevate sarebbero, comunque, significative soprattutto nei termini di un PRIMO aiuto. Ciò ha portato i consiglieri di maggioranza, in data 20.04.2020 prot. n. 2928, a proporre un emendamento allo schema di bilancio annualità 2020 da inoltrare al Consiglio Comunale a supporto delle attività commerciali chiuse a seguito della citata emergenza. Va, subito, chiarito, al fine di frenare illazioni sull’argomento, che quest’amministrazione, pur avendo, accantonato somme importanti dell’Eolico non presenti nello schema di bilancio 2020/2022, non avrebbe potuto utilizzarle per aiutare i commercianti in quanto incompatibili con la destinazione d’uso. Sempre al fine di dare impulso ad una ripresa socio-economica delle attività commerciali era stata, invece, presa in considerazione l’opportunità di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti annualità 2020 prevedendo la sospensione della rata capitale della medesima annualità (pari a circa 200 mila euro) e si era in attesa del DPCM necessario per la regolamentazione. Chiaramente lo scioglimento del Consiglio Comunale ha inibito di fatto l’ipotesi di un ulteriore emendamento allo schema del bilancio di previsione. Commissario Prefettizio Il 28 aprile, come già detto, è stato nominato commissario prefettizio, la dott.ssa Costanza Pino, veterana della Prefettura di Catanzaro e dirigente di grande profilo professionale. La dott.ssa Pino conosce già il nostro Comune anche perché, grazie a gran parte dei consiglieri dimissionari (sempre gli stessi), nel 2010, è stata al Comune di Girifalco nella stessa veste. La funzione del commissario prefettizio, in quest’occasione di scioglimento, è quella di traghettare il Comune fino alle prossime elezioni. Sicuramente la dott.ssa Pino svolgerà un lavoro eccellente ma il suo lavoro si fermerà all’ordinarietà dell’attività amministrativa. Pur essendo uno dei commissari migliori che potesse arrivare al nostro Comune, la sua professione dovrà essere ripartita tra la Prefettura e il Comune di Girifalco. Se tutto va bene avremo la sua presenza in Comune non più di due giorni a settimana. Si comprende che la dott.ssa Pino non potrà e non vorrà assumersi responsabilità oltre l’ordinarietà (saremo i primi ad essere felici di essere smentiti), non prenderà sicuramente decisioni di utilizzo somme del bilancio per dare, come già detto, impulso alla ripresa socio – economica, non approverà gli emendamenti già protocollati il 20 aprile u.s., non utilizzerà la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per le finalità di cui sopra, farà affidamento sui Responsabili d’Area, che per nostra fortuna sono tutti professionisti seri e preparati. Conclusioni Certamente, in questi mesi, vedremo l’inizio di tanti lavori, qualcuno avrà inizio già in questa settimana, perché già contrattualizzati e consegnati dall’amministrazione uscente. Si procederà con normalità ma con la straordinarietà di quanto programmato dall’Amministrazione Cristofaro sia sui lavori già in itinere che sullo schema del bilancio di previsione 2020/2022. Pietrantonio Cristofaro Ferdinando Cosco Domenico Iapello Elisa Sestito Valeria Tolone Read the full article
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Estra S.p.A. – tra gli operatori leader nel Centro Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo anche nella vendita di energia elettrica – presenta la nona edizione di Energicamente, il progetto didattico a promozione della formazione digitale sui temi dell’innovazione energetica e del consumo sostenibile.
L’iniziativa, a carattere nazionale, si rivolge agli studenti, insegnanti e famiglie dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Al centro del progetto il percorso ludico-didattico, realizzato in collaborazione con La Fabbrica di Milano, che accompagna i ragazzi in modo interattivo con un innovativo approccio digitale; la formazione avviene, infatti, sulla piattaforma web dedicata di Energicamente (https://www.energicamenteonline.it/) in cui si riunisce online l’EstraCommunity, composta da studenti (delle scuole primarie e secondarie di primo grado) e insegnanti provenienti da tutta Italia.
Ai docenti che hanno aderito a Energicamente, Estra insieme a Legambiente Scuola e Formazione, la sezione di Legambiente dedicata ai temi della didattica, offre un corso di formazione strutturato.
Un vero e proprio supporto metodologico nella progettazione, gestione e valutazione del percorso in classe, incentrato sulla promozione di competenze di cittadinanza. Il corso è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca come formazione da 25 ore.
Dalla sostenibilità al risparmio energetico, dall’uso razionale dell’energia a livello domestico alle innovazioni tecnologiche ecocompatibili, molteplici i temi protagonisti del progetto che mira a sensibilizzare le nuove generazioni sui valori della tutela ambientale e dell’utilizzo ecocompatibile dell’energia.
I moduli approfonditi traggono origine dal nome di ESTRA: Energia, Sviluppo sostenibile, Tecnologia, Riduzione dei consumi e Ambiente.
I giochi interattivi (EstraExperience) che rappresentano l’approccio ludico del progetto si accompagnano alla parte di formazione vera e propria con lezioni interattive online di approfondimento (EstraLesson), quiz di verifica e approfondimenti in classe con i docenti coinvolti.
Grazie ai contenuti e all’approccio didattico, i ragazzi hanno l’opportunità di maturare conoscenze mirate così come lo sviluppo di competenze trasversali (soft e hard skills) ad hoc come creatività, spirito di iniziativa, capacità di lavorare in team e orientamento al risultato.
Il percorso ludico didattico si conclude con la possibilità, rivolta alle classi di studenti, di partecipare al concorso “Energia in Squadra” (aperto fino al 19 marzo 2020). I ragazzi, suddivisi in squadre, realizzano un elaborato creativo (video, device digitale innovativo, gioco) sull’energia in cui condensano le conoscenze apprese.
Il premio verrà assegnato agli otto migliori progetti multidisciplinari sul tema. In palio per i vincitori l’EstraDay, una giornata speciale all’insegna dell’energia, dedicata alla loro scuola, in cui potranno mettere in pratica divertendosi i contenuti di Energicamente.
Il 30 aprile 2020 si chiude, invece, la possibilità di partecipare al concorso dedicato alle famiglie dei ragazzi che aderiscono a Energicamente. Per i più preparati sul consumo sostenibile in premio prodotti smart living.
Relativamente ai temi dell’Alternanza Scuola-Lavoro il progetto è stato curato in collaborazione con Civicamente di Padenghe sul Garda e inserito nei protocolli nazionali. Si tratta di un’occasione importante per valorizzare le competenze e orientare gli studenti nelle scelte per il loro futuro.
Il percorso si svolge sulla piattaforma di e-learning Youtilities e prevede la formazione di una classe virtuale che partecipa così ad attività interattive sull’efficientamento energetico, arricchite da documentazioni per lo studio individuale.
“Siamo orgogliosi di presentare la nuova edizione di Energicamente con la quale intendiamo contribuire in modo proattivo allo sviluppo di una cultura dell’energia sostenibile” – ha dichiarato Francesco Macrì, Presidente di Estra. – “Il successo delle precedenti edizioni ci rende consapevoli delle enormi potenzialità di questo progetto e testimonia il nostro impegno diretto, a fianco di partner strategici, per la formazione dei giovani su tali temi e per la costruzione di un modello di cittadinanza imperniato sui valori dell’uso responsabile dell’energia e del rispetto dell’ambiente”.
“La sostenibilità è l’orizzonte verso il quale le scuole stanno orientando la propria didattica per rinnovarla e dare risposte concrete alla spiccata sensibilità ambientale delle nuove generazioni. Energicamente” – ha dichiarato Vanessa Pallucchi, Vice Presidente di Legambiente Nazionale – “lavora in tal senso su tutti i fronti: sui docenti, che vogliono acquisire stimoli e strumenti per aggiornarsi, e sugli studenti, che, grazie al progetto, operano sia nel virtuale che nel reale per una maggiore capacità di incidere concretamente nel cambiamento dei propri stili di vita in chiave sostenibile”.
Per partecipare a Energicamente occorre iscriversi sulla piattaforma https://www.energicamenteonline.it/.
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