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#muscoloso
passeracea · 3 months
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Ospedale, interno giorno festivo (domenica) e autocritica pre estiva
Primi caldi e primi problemi con l'aria condizionata, ovviamente in due stanze in cui dobbiamo tenere la porta chiusa ed entrare tutti bardati (come durante il covid, vi ricordate?) perché i pazienti sono isolati, non sto manco a dirvi il perché. Chiamiamo il tecnico reperibile e arriva questo baldo giovine, non bello ma per me bello come il sole, non muscoloso ma con quel fisico definito che tira appena sotto alla maglietta, ed è pure simpatico. Deve entrare nelle stanze isolate e non l'aveva mai fatto, allora gli spieghiamo passo passo come vestirsi coi presidi per entrare, e quando esce lo assistiamo mostrandogli come fare per svestirsi senza contaminarsi. E qui complice il caldo, la stanchezza degli ultimi turni pesanti oltre ogni immaginazione, il sapere che è l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie, la fame perché non ho potuto fare la pausa, la sete perché ho lasciato l'acqua nello spogliatoio...gli faccio una battuta con un doppio senso al limite della molestia sessuale. Abbiamo riso tutti ma poi dopo aver finalmente mangiato, bevuto ed essere andata in bagno sono rientrata in me e mi son sentita malissimo. Imbarazzata. Colpevole. Stupida. Umiliata. Come se fossi una maniaca. Battute coi doppi sensi ne faccio fin troppe, non sono una bacchettona, ma le faccio con gente che conosco. Qui era fuori contesto, ma come cavolo ho fatto? Ci ho ripensato per parecchi giorni, son impazzita? Saranno gli ormoni, forse la premenopausa?  E ho pensato ma come fanno quegli uomini che fanno sempre commenti e battute volgari e fuori luogo alle donne che non conoscono? Che quando ti capita ti senti quasi in imbarazzo per loro. Spero di rivederlo per scusarmi. Tanto appena rientro dalle ferie tornerà il caldo e l'aria condizionata si bloccherà di nuovo, e spero che nel frattempo non mi abbia denunciato
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quandotuttosifabuio · 2 months
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Se è ironico scopatelo.
Se è muscoloso ignoralo.
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gaytamorfosi · 2 months
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Una sistemata
🇮🇹 ("Fix you a little bit" Italian Version)
Quando quel ragazzo arrivò a casa mia, mi resi subito conto che era decisamente fuori dalla mia portata. Era giovane, biondo e bellissimo. Lo avevo convinto a venire da me per fare sesso con una facilità sorprendente. Non conoscevo nemmeno il suo nome, ma in pochi minuti eravamo entrambi in mutande e pronti a saltarci addosso. "Prima ho bisogno di darti una sistemata" disse con un ghigno sulle labbra.
Non ebbi il tempo di fare domande o di indagare oltre. Il ragazzo tese il braccio verso di me e improvvisamente fui pervaso da una sensazione estatica. Sentivo ogni fibra del mio corpo rilassarsi e scuotersi, come se fossi immerso in una vasca idromassaggio. Il mio corpo sembrava pesante e immobile; anche se avessi avuto un briciolo di volontà o autocontrollo, probabilmente non sarei riuscito a muovermi.
Senza rendermene conto, iniziai a cambiare aspetto secondo la volontà di quel ragazzo: diventai più muscoloso, più alto, più vecchio. Quando raggiunsi la mia forma definitiva, ripresi a muovermi secondo la mia volontà, ma capii che il mio unico scopo era soddisfare quel ragazzo. Mi sentii grato di essere stato plasmato in quel modo. Ora ero un sogno erotico vivente, il suo sogno erotico.
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superfuji · 11 days
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Un corpo che nella sua ipertrofica perfezione ha influenzato l’immaginario del canone maschile è stato quello di Arnold Schwarzenegger, colui che è riuscito a scavalcare gli argini di un settore ghettizzato e criticato dall’opinione pubblica. I palestrati, fino ad allora derisi come fenomeni da baraccone, attraverso l’ultracorpo di Arnold hanno ottenuto un nuovo status. Arnold era il corpo muscoloso ma non mostruoso. Ipertrofico ma bello. Il faccione sorridente col ricciolo sulla fronte, accoppiato ai pettorali guizzanti, diventava glamour.
Arnold era l’adone. Il semidio. Solare, riuscito, vincente. E così seduceva non solo la nicchia, ma anche il pubblico main stream. La mania per il fitness, che si imporrà nel nostro stile di vita, non farà altro che prendere la spinta estrema del body building e ammorbidirla, imborghesirla un po’. “Muscolosità, dieta, controllo, allenamento, routine, diventeranno gli imperativi del corpo contemporaneo. Il bisogno di stare dentro una forma tonica diverrà sinonimo non solo di bellezza in termini puramente estetici, ma di un sentimento di compiutezza per l’individuo, che di conseguenza acquisterà forza e sicurezza migliorando l’autostima”. Il corpo di Arnold è l’eccezione che indica la strada affinché i nostri corpi comuni si votino al corpo bello in quanto sportivo, sportivo in quanto sano, e sano in quanto: felice? Per certi versi, il canone dominante femminile ha creato maggiore pressione. I nostri corpi di donna, storicamente vessati e considerati minori, ancora si trovano a dover fare i conti con un’idea di perfezione estetica stereotipata, asfittica e ossificata nel tempo. Il movimento di emancipazione femminile prende avvio dal corpo, lo teatralizza e ne fa luogo scenico di rivoluzione e liberazione dai dogmi. Il corpo della donna rivendica parità, eguaglianza e s-classificazione della forma. E così diventa politico. Rivendicare la libertà del corpo, ostentandone l’esibizione, crea un diabolico cortocircuito. L’atto che nasce come slogan progressista, il sono-libera-di-mostrarmi-nuda, paradossalmente non fa che riattizzare il pensiero maschilista. Nel momento in cui vorremmo fare del corpo un simbolo della nostra soggettività individuale, ne stiamo anche mostrando il suo simulacro, in tutta la sua appetibile dimensione sessuale. Il pericolo è che, se sbandierarlo in nome della libertà vuol dire fare politica, in un certo senso stiamo optando per del mero populismo. La magrezza non è solo sinonimo di bellezza. Qualità e virtù morali nei secoli hanno strutturato il concetto di donna ideale. Magra in quanto bella. Bella in quanto perfetta. Perfetta in quanto proba, pura, irreprensibile. Il valore etico ha consustanziato una forma fisica. I corpi delle ballerine hanno vissuto questo percorso iniziatico. Qualcosa di sacro brucia nella loro magrezza. Discendenti delle sante anoressiche, anomale eredi del corpo cavo immacolato, attraverso il sacrificio, la privazione, l’esercizio di volontà, esse si sono donate alla dea Tersicore e hanno vissuto l’estasi e il tormento dell’arte. Emblema della divina leggerezza rimane Carla Fracci. Modello e prototipo imperituro della danza. Eterna fanciulla danzante, la definì Montale.
La Fracci, cristallizzata nella grazia del pudore, con il suo monacale e ligio senso del dovere, getta coordinate etiche ed estetiche sull’immaginario novecentesco del femminile mischiandosi ai corpi patinati di modelle e soubrette televisive. Il corpo leggero e sottile diventa sacro e profano al tempo stesso. E risulta vincente e desiderato. Con l’avvento del virtuale l’entusiasmo per la sottigliezza diventa estremo. Si impone il corpo s-materiale. In assenza di peso, nello schermo, abbiamo creato il corpo che bramavamo. Perfetto a tal punto da eliminare il corpo stesso e rinascere a sua sola immagine. Nel tentativo di estirpare il difetto reale, nuovi corpi galleggiano vitrei nell’etere, mai nati e mai morti, perfettamente utopici. Corpi inesistenti, scartavetrati dai filtri, incamminati sulla strada della reinvenzione. E così facendo corteggiamo proprio quella spinta alla perfezione da cui stiamo cercando di affrancarci. Ci siamo incaricati di rinascere a nuova forma e un delirio di onnipotenza ci attraversa. Si rinasce a sé stessi nella sanificazione della forma. E a questa siamo devoti. Santifichiamo un ultracorpo che non a nulla di religioso ma che profanamente trasuda disumana perfezione.
Ultracorpi, disumane perfezioni
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pensieroso-e-attento · 9 months
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Ho avuto un inizio 2024 abbastanza crudele nei mie confronti. Tipo un sassolino che ne ha mosso un altro che ha smosso un masso che ha causato una frana.
Venerdì saranno tutti risolti quindi da sabato farò finta che questi problemi non siano mai esistiti.
Nel frattempo, avendo mangiato come se il mio stomaco fosse un buco nero in grado di inghiottire qualsiasi cosa, ho "messo su massa". Non male, mi vedo un po' come se fossi un barile ma un barile muscoloso.
Inizia così oggi, anzi facciamo sabato dai, l'inversione di tendenza.
(potrei fare il classico prima/dopo)
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irene23world · 3 months
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io almeno non peso 100 kili, sono bello e muscoloso non come te
vuoi un applauso o una medaglia?
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harshugs · 7 months
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ho guardato 3/4 del film saltburn, io voglio avere un glow up veloce come quello del tipo sfigato oliver cioè in 10 minuti di film è diventato un dio del sesso figo muscoloso bellissimo
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kyda · 1 year
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scusate ma io non ho nessuna empatia e non riesco a provare ammirazione e/o simpatia per l'eroina di un libro che è una vittima poverina rinchiusa a cui mentono per tutta la vita fino a quando Il Cattivo non viene a rapirla e la prende in giro per suo tornaconto ma nel frattempo inequivocabilmente e profondamente e irrimediabilmente si innamora di lei e la trova straordinaria bellissima super eccitante soprattutto perché lei continua a pugnalarlo perché lO oDia per quello che le ha fatto ma comunque lei vittima non ci vuole credere ai suoi sentimenti e anche lei ovviamente lo ama ma non lo vuole dire a nessuno né tantomeno ammettere a se stessa perché non si può assolutamente innamorare dell'uomo BELLISSIMO muscoloso forte cattivo ma in realtà buono con degli scopi discutibii e nobili allo stesso tempo che profuma di spezie e ha gli occhi color ambra e delle fOsSette che la fanno impazzire perché comunque l'ha rapita e le ha mentito e l'ha presa in giro ma lei niente lo ama non ci può fare niente e alla fine dopo 800 pagine finalmente si confessano il loro amore indistruttibile e scontatissimo dalla prima pagina e si sposano e ora tutto il regno di lui e il suo popolo è sacrificato per lei perché quelli che la tenevano prigioniera sono tornati a prenderla ma al signore oscuro principe di quel mondo oscuro di uomini coraggiosi che combattono contro i cattivi non gliene potrebbe fregare di meno dei lupi fedeli e della sua gente visto che ora deve salvare e proteggere a costo non solo della sua vita ma anche di quella degli altri la sua regina 🤢
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vogliediprimavera · 2 years
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Quotidianità - parte 1
È qualche giorno che ho pensieri per il lavoro e lui si accorge subito quando è così. Mi conosce bene, non c'è bisogno che parli, mi guarda in faccia e lo legge nei miei occhi. In più gli occhi mi fregano perché si riempie una venina sotto l'occhio destro quando sono molto stanca o pensierosa.
Siamo a tavola e la mia mente vaga in mille cose da fare e mille soluzioni da trovare. Lui sente il mio silenzio, vede che sono persa da qualche parte, mi guarda e dopo poco sento il suo sguardo. Sto per girarmi verso di lui, ma mi anticipa e allunga le sue grandi mani prendendomi delicatamente il collo. Sa benissimo che quel gesto mi scioglie, è come se percepissi che sta arrivando a rallentatore, trattengo quasi il respiro, e quando le sue dita toccano la mia pelle il respiro esce completamente e mi sembra mi si rilassi tutto, fino alle ossa. Mi scosta i capelli e comincia a baciarmi il collo. Ecco, il collo. Se devi farmi passare da incazzata a tranquilla baciami il collo. E lui lo sa benissimo.
Mi giro verso di lui e ci baciamo delicatamente. Ma quello di cui ho bisogno è altro. Il suo gesto, il bacio sul collo e solo per entrare nel mio mondo, per farmi staccare dai pensieri. Ci guardiamo, mi alzo, gli prendo la mano e lo porto verso la camera lasciando tutto alle spalle, tavolo apparecchiato, televisione accesa, cena del gatto.
Ci baciamo profondamente in piedi di fianco al letto. Intanto le mie mani sono già dentro i pantaloni e strizzano il suo culo. Adoro il suo culo, sodo, liscio, adoro la curva sotto la natica, mi viene sempre una voglia pazzesca di morderlo. E le sue mani sono sul mio fondoschiena, mi piace come lo spreme, come mi fa alzare sulla punta dei piedi mentre me lo stringe e poi mi dà una secca sculacciata che fa ballonzolare la natica. Con quella presa reciproca del posteriore sento il suo cazzo che sta già diventando duro e mi strofino ancora di più su di lui. Gli slaccio la cerniera della felpa e sotto non ha la maglietta, non la mette mai. In punta di piedi gli bacio il collo, le mani sono passate dentro la felpa aperta e sono sulla schiena, lo accarezzo e graffio. So benissimo dove è quel punto che, quando uso le unghie, gli fa venire un brivido che non può trattenere. Scendo baciandolo sui pettorali, non ha un pelo, è muscoloso ma senza esagerare come piace a me. Sono in ginocchio davanti a lui. Gli abbasso i pantaloni, il suo cazzo è già duro, lo prendo in mano ma non lo bacio, ci giro intorno baciando l'inguine e poi i testicoli. Li lecco e poi salgo con la lingua fino al glande. Sento i suoi movimenti, sento il suo cambio di respiro, mi eccita sentire che gli piace. Arrivo alla punta, faccio qualche giro con la lingua, mi piace giocherellarci un po' e spingerlo al limite, finché lo prendo in bocca. È durissimo, lo sento completamente nella mia bocca, comincio ad andare su e giù anche con la mano. So che gli piace quando lo sente dentro la mia guancia, gli piace sentire i denti e quel piccolo dolore, mi dice che sono bravissima a farlo. Alzo lo sguardo, mi sta guardando e vedo sul viso il suo piacere. Mi raccoglie i capelli con le mani e mi spinge la testa avanti e indietro. Aumento l'intensità, aumenta il suo gemere, io aumento finché mi dice che sta venendo. Tiro fuori la lingua e mi viene sulla faccia mentre gli prendo i testicoli e li stringo il giusto per continuare l'orgasmo il più possibile. Lui mi guarda, si inginocchia e mi bacia. Mi abbraccia e rimane lì quasi fino a riprendere il respiro normale. Si avvicina e mi sussurra all'orecchio: mi fai morire con quella bocca, ma adesso tocca a me. E io non vedo l'ora.
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help-me-feel-alive · 11 months
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Vi lamentate che qui è pieno di morti di figa e che i ragazzi pensano solo al sesso, però appena spunta il tizio muscoloso con tanto di cazzo mostrato per metà tutte a scuorcinare oh
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gianlucacrugnola · 11 months
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Pink Floyd - Meddle
Meddle, sesto album in studio dei Pink Floyd ne definisce il nuovo corso. Capolavoro psych-rock senza uguali, sei tracce, sognanti, eteree, lisergiche. L’apertura spetta a quello che probabilmente si può considerare uno dei riff di basso più famosi della storia, One Of These Days, brano serrato, muscoloso, avvincente, mentre la chiusura del disco è ricamata dall’infinito in musica, Echoes,…
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socratece · 2 years
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Esco dalla libreria soddisfatto. Ho comprato la “Critica della ragione pura” di Kant, “Diario di un seduttore” di Kierkegaard e “Che cosa ha detto Nietzsche” di Montinari.
Devo aspettare, l’autobus passerà tra circa 20 minuti, piove e cerco riparo nei pressi di un’edicola.
Accanto a me scorgo un uomo, avrà all’incirca la mia età, è aitante, muscoloso, con un’abbronzatura ferragostana. Arrivano due ragazze, non credo siano maggiorenni, hanno addosso due zaini e l’aria di chi è scampato ad un’interrogazione scolastica. Si posizionano tra me e l’aitante.
Per ingannare l’attesa prendo il libro di Kierkegaard tra le mani e comincio a leggere.
Presto, però, noto una certa agitazione nelle due ragazze. Sembra che vogliano attirare l’attenzione su di sé, ma può darsi che mi sbagli. Non mi sbaglio, invece. Le due fanno cadere, apparentemente in maniera accidentale, una moneta a terra. Cominciano un finto battibecco, che si rivela essere un pretesto, neanche tanto dissimulato, che permette ad una delle due di rivolgersi all’aitante: “Dille anche tu qualcosa a questa stupida della mia amica”.
Sto lì, tra Kierkegaard, la pioggia e loro, ad attendere l’autobus e gli eventi.
L’aitante abbozza un sorriso. Parla. La tecnica della moneta ha funzionato, le ragazzine sono riuscite ad attrarre la sua attenzione. I tre cominciano a parlare, del più e del meno. L’aitante s’informa sulla loro condizione di studentesse, loro si vantano d’essere “un po’ ribelli” e di non frequentare troppo spesso le aule. Lui, incoraggiato da questa considerazione, ha modo di ricordare il proprio passato da ribelle, le risse in cui è stato coinvolto. C’è armonia, tra i tre, convengono soprattutto sul fatto che la scuola sia abbastanza noiosa, che sia meglio “spassarsela finché si può”.
Caro Kierkegaard, possiamo noi dar loro torto? Forse sì, forse no, ma per oggi non ci porremo la questione.
I minuti passano, l’autobus non arriva, la pioggia non smette e mi sento un po’ invadente a starmene lì, quasi a disturbare quell’idillio a tre che è scoppiato magicamente, con la mia barba incolta e i pesanti libri sottobraccio. Tuttavia rimango lì, anche perché non vedo dove potrei andare.
Le due ragazzette tirano fuori una rivista dalla borsetta  griffata, nominano personaggi che non conosco, presumo modelle o attori, poi decidono che è il tempo di sottoporre l’aitante ad un’altra prova per saggiarne la tempra morale: l’oroscopo.
L’aitante collabora, sorride, ammicca, ed ascolta dalla querula voce delle due giovani quale sarà il suo prossimo destino, scritto nelle stelle. Poi, a conferma di quanto ha ascoltato, commenta: “E’ vero, il mio segno è così. Io sono un tipo calmo, ma quando mi girano ti voglio veder sdraiato per terra, sennò non sono contento”. Le ragazzette sorridono, ammiccano con l’aria furba di chi la sa lunga su come funzionano certe dinamiche di seduzione. Altro che il tuo “Diario di un seduttore”, caro Soren!
Arriva l’autobus. Devo lasciare le piccole seduttrici e l’aitante al destino che l’oroscopo ha loro prescritto.
Torno a casa soddisfatto. Ho passato 20 minuti, alla fermata di un autobus, in compagnia di Nietzsche, di Kierkegaard, di Kant, di un aitante e di due seduttrici.
-Tra sottosuolo e sole
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antesbottle · 2 years
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C'è una vita pre "credo che Simon abbia... come si chiama quello biondo muscoloso... si ecco, Johnny Bravo tatuato sul culo" e una vita post "credo che Simon abbia... come si chiama quello biondo muscoloso... si ecco, Johnny Bravo tatuato sul culo"
Sto male, IL CAPITANO 😂😂😂❤️🖤
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Rupert Banterle. 1889-1968 Caldaia Italia
"Angelo in fuga" 1914 bronzo.
Sotto i portici del Cimitero Monumentale di Verona.
Il gruppo scultoreo raffigura infatti una donna nuda, tenuta con passione da un uomo muscoloso, altrettanto nudo.
Quest'uomo rappresenta la Vita, tenendo la fanciulla disperatamente e amorevolmente, in procinto di andare tra le braccia della morte.
Infatti la statua fu battezzata da Lionello Fiumi, il poeta veronese che la commissionò per la tomba della sua famiglia alla morte della madre
"Anello in fuga".
Il movimento che si prova guardando quest'opera è palpabile, sembra proprio di vedere la donna contorcersi e si legge nella tensione dei muscoli ben definiti dell'uomo - Vita il trasporto con cui cerca di non farla scappare, tuttavia, perdendo lei per sempre
-Artenauta
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harshugs · 1 year
Note
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3. Hai una relazione al momento?
si, è una relazione tossica con la vita
6. Descrivi la tua crush 
alto circa 1.80, moro e riccio, occhi verdi, tanti tatuaggi, muscoloso, ex membro degli one direction, cantante, attore, modello, miliardario
38. Quanti anni hai?
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