Tumgik
#nastrini
tuttomilitare · 2 months
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Siamo orgogliosi di presentarvi il nostro esclusivo Medagliere Gala a 4 Posti, un simbolo di dedizione e valore che racchiude la Croce Commemorativa per le Missioni di Pace, l'Operazione nei Balcani Non Article 5, l'insegna DOSB Oro e la miniatura gala dell'Ordine di San Giorgio d'Austria.
Questo medagliere rappresenta non solo un pezzo di storia, ma anche un riconoscimento tangibile per chi ha servito con onore e distinzione. Perfetto per cerimonie ufficiali, eventi di gala o come un prezioso ricordo da esporre con orgoglio.
Onore e Orgoglio – Celebra il tuo Servizio con Noi!
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reinsdork · 4 months
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baseballjerseynumbers · 5 months
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Nick Nastrini takes 43. Last worn by Trayce Thompson in 2023.
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colonna-durruti · 4 months
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OBBLIGO CIVILE
Alle riprese del film "Lazzaro felice" partecipò un contadino di nome Remo che aveva un’ossessione: il servizio militare. Parlava solo di quell’unica occasione che aveva avuto nella vita per viaggiare, per visitare un altro mondo. Non c’era giorno che non ci raccontasse le sue avventure di naja. Ma poi alla cena per la fine delle riprese ci disse: fare questo film è stato molto meglio del servizio militare. Mi riempì di speranza: si può essere attraenti anche disarmati! Raccontando una storia, come si fa in un film, si può viaggiare attraverso altri mondi come è successo a Remo, ma soprattutto si può disinnescare l’immagine del nemico che tanto serve alla violenza. Ora si parla di tornare al servizio militare obbligatorio, e mi sembra di sentire l’ennesima vecchia storia che finisce male. Se proprio siamo costretti a fare qualcosa di obbligatorio, perché deve essere militare? Un paese è come una grande casa in cui bisogna fare i turni per pulire il bagno: i lavori considerati meno dignitosi andrebbero divisi tra tutti. Sono pure disposta a immaginare una divisa per questo servizio civile obbligatorio, magari con stelle, nastrini e qualche pennacchio per fare tutti più felici e dire orgogliosi: ecco i nostri ragazzi del servizio civile! Ma che si debba passare per le armi mi sembra una follia. Ci sono tanti altri modi di conoscere il mondo, senza un fucile in mano.
(Alice Rohrwacher, Internazionale)
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Nuovo progetto creativo
Trasformo un bouquet in un braccialetto 💐
1° parte:
Per conservare per sempre il bouquet di un giorno speciale lo voglio trasformare in un braccialetto.
Per prima cosa ho smontato tutta la composizione floreale, i vari nastrini e le stoffe utilizzate per il mazzo e ho selezionato le parti da conservare, qualche petalo di ogni fiore, un paio di foglioline, i nastri tricolore, il filo di ferro e la stoffa verde che teneva unito il tutto.
Ho infilato i nastrini nel filo di ferro e li ho arrotolati tutt'attorno per poi modellarlo fino a dargli la forma di un cuore.
Dopodiché ho preso un cartoncino verde per rendere più robusta la base data dalla stoffa del bouquet e una strisciolina di carta di giornale che ho arrotolato e incollato per dare uno spessore più alto a quella che sarà la cornice del bracciale.
Ora non resta che aspettare che si asciughi la colla.
2° parte:
Dopo aver controllato come si sono asciugati i vari componenti ho iniziato a comporre la cornice del bracciale.
Per prima cosa ho ritagliato seguendo la forma della cornice a cuore la base verde, dopodiché ho incollato alla base la strisciolina verde che funge da rialzo.
In attesa che anche questa parte si asciughi ho decorato la molla del braccialetto con una mia frase motivazionale: HAI LA FORZA DI MILLE URAGANI e dei ghirigori ai lati.
Lasciamo asciugare il tutto e ci vediamo prossimamente per la terza parte 😘
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3° parte:
Dopo aver controllato come si è asciugata la base ho notato un problema di altezze disomogenee della cornice pertanto ho rimediato con l'aggiunta di un nuovo pezzetto di carta rivestito con la stessa stoffa verde.
Dopodiché ho incollato alla base con il rialzo la cornice di nastrini e filo di ferro.
Infine ho incollato il tutto alla molla del braccialetto e rivestito di stoffa il punto in cui la molla si unisce al ciondolo che abbiamo creato.
A questo punto non resta che far asciugare il tutto e ci rivediamo per l'ultima parte con la colata di resina e la disposizione del nostro bouquet essiccato ☺️
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Ultima parte:
Finalmente è arrivato il momento di utilizzare la resina, premetto essere la mia prima volta e si nota 🤣
Seguendo le istruzioni ho miscelato la resina B indurente con la resina A e ne ho inserito un primo strato su cui ho posizionato i petali e la foglia del bouquet per poi ricoprire il tutto con uno strato più spesso di resina
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Alla prossima follia creativa 😆
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bicheco · 1 year
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Siamo uomini o generali?
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Non è bello giudicare le persone dalla faccia, però qualche volta aiuta. Anche perché “dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia” (Camus). Noi, lo confessiamo, la prima volta che incrociammo lo sguardo del generale Francesco Paolo Figliuolo, un po’ meno espressivo di un boiler spento, fummo colti da parecchi dubbi sulla nomina a supercommissario al Covid. Ma esitammo a esternarli perché era stato SuperMario Draghi in persona a posare lo sguardo su di lui, trasfondendogli la sua infallibilità con la sola imposizione delle mani. Infatti tutti ne parlavano come di un genio (veniva dal Genio degli Alpini). Il suo piano vaccinale era copiato da quello del famigerato Arcuri, i vaccini li avevano acquistati i putribondi Conte e Speranza, ma si gridò al miracolo. Parlava come il colonnello Buttiglione, poi promosso a generale Damigiani: frasi secche, ficcanti, perentorie, rese più solenni dai 27 nastrini che gli piastrellano il lato sinistro dell’uniforme: “Il Piano Vaccini si articolerà in due fasi: 1) procurarceli, 2) inocularli” (e rigorosamente in quest’ordine), “Vacciniamo anche chi passa”, “Sono abituato a vincere, “Svoltiamo”, “Acceleriamo”, “Cambiamo passo”, “Chiudiamo la partita”, “Fuoco a tutte le polveri”, “Diamo la spallata”, “Stringiamci a coorte” (con rima beneaugurante), “Fiato alle trombe” (posseduto da Mike). Ma ogni volta, quando finivamo di scompisciarci, ci scoprivamo circondati da bocche a culo di gallina e gridolini estatici. Così finimmo per rassegnarci all’idea che il problema fosse soltanto nostro. Spezzate le reni al virus, Penna Bianca fu promosso da Draghi a Comandante Operativo di Vertice Interforze (dal Covid al Covi) e paracaduto dal fronte ungherese (a fare bau ai russi) a quello del Niger (con i brillanti risultati a tutti noti). Poi la Meloni lo rimpatriò e, siccome è multiuso, ne fece il supercommissario all’alluvione in Emilia-Romagna. Anche lì gli esiti sono sotto gli occhi di tutti: cantieri fermi, fondi col contagocce, zero ristori alla gente disperata. L’altroieri, l’apoteosi: il generalissimo, pancia indentro e petto infuori, marcia sulle zone alluvionate mostrando i soldi del Monopoli. Poi, alla prima domanda dei cronisti, gli parte l’embolo e dice cose che, al confronto, Bertolaso era Churchill: “È inutile che adesso venga a dare delle date. Non abbiamo date, perché dobbiamo mettere a punto le procedure e le piattaforme”. E mentre lui mette a punto, quelli si incazzano. Protesta persino il Pd, che fino a ieri lo portava in processione. Lui è sempre lui, ma non s’è accorto che è cambiato il mandante. Se ti manda Draghi, sei coperto dal mantello di supereroe. Se ti manda la Meloni, sei un povero Figliuolo qualunque, la gente ti sgama e può finalmente sbudellarsi dal ridere.
Marco Travaglio
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nipresa · 1 year
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Questa cosa del lutto nazionale sta infrangendo l’aplomb con il quale volevo accogliere la morte di Berlusconi e vorrei avere un pennone sul balcone per esporre domani la bandiera ben alta (con nastrini colorati)
(Sarcasmo a parte, è l’ennesimo cupo sfregio che ci impone Berlusconi: non lo abbiamo fatto presidente della repubblica ma dobbiamo trattarlo da morto come lo fosse stato)
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nusta · 2 years
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Una volta tanto ho tenuto fede ai miei impegni con me stessa e oggi pomeriggio ho messo le decorazioni di natale \o/ stamattina ho rivestito la base di un poggiapiedi di carta da regalo per fare da base per l'albero e mi era venuta un po' di tristezza perché nel posto in cui avevamo pensato di metterlo era un albero troppo piccolo, poi ho pensato di spostarlo vicino alle piante e di fare il boschetto di natale come ho fatto gli altri anni nella mia vecchia casa e sono contenta del risultato ^_^
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Sono riuscita a usare tutte le mie vecchie decorazioni storiche, alcune hanno trent'anni ormai XD alle palline di raso e ai pacchettini col nastrino dorato che mettevo da bambina su un piccolo albero rosa confetto, ormai andato perduto, mano a mano ho aggiunto fermapacchi, nastrini, regalini vari e ormai ho una collezioni di ricordi di vario genere e specie che mi accompagnano di natale in natale
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I più preziosi sono quelli fatti a mano, come il gattino con la casetta che mi regalò un'amica dell'università, il fiocco di neve "rasta" pitturato con meticolosa attenzione dal mio compagno adurante le feste dell'anno scorso con le nipotine o il gattino cucito da mia mamma. Poi ci sono dei pezzi cui sono affezionata per altri motivi, tipo una piccola elfa che ha fatto da guardiana alle maniglie della camera o della cucina da almeno 20 anni.
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Ho recuperato anche il presepe che avevamo fatto con la mia mamma quando ero bambina, dentro a una scatola di paste di mandorla, con le statuine indispensabili e forse più animali che personaggi XD a un certo punto si sono aggiunti tre pupazzi di neve e ormai fanno parte del gruppo ufficiale pure loro.
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Alla fine ho decorato anche il mobiletto con le piante, distribuendo casette, angioletti e gnomi e babbi natale un po' dappertutto. Ho messo anche le lucine *_*
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Ora mancano solo i regali ^_^
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mavadavialcul · 2 years
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L'amore è un po' vento e un po' babbo natale uno esiste e l'altro no ma entrambi si percepiscono con le sensazioni,entrambi emozionano come l'amore.
Della società in esso c'è il come e il perché, a dir d'essa,deve essere agghindato e mascherato vissuto come una carnevalata da gossip e tv.
Un fiore...meraviglioso lo è di per sé stesso, i veli i nastrini e i cartocci "decorativi" lo coprono e basta lo nascondono e con esso la propria magia.
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statiifilia · 2 years
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Prima del tramonto le tre o quattro bagascette di Donnafugata (ve ne erano anche lì non raggruppate ma operose nelle loro aziende private) comparvero in piazza col crine adorno di nastrini tricolori per protestare contro l’esclusione delle donne dal voto; le poverine vennero beffeggiate via anche dai più accesi liberali e furono costrette a rintanarsi. Questo non impedì che il “Giornale di Trinacria” quattro giorni dopo facesse sapere ai Palermitani che a Donnafugata “alcune gentili rappresentanti del bel sesso hanno voluto manifestare la propria fede inconcussa nei nuovi fulgidi destini della Patria amatissima, ed hanno sfilato nella piazza fra il generale consenso di quella patriottica popolazione.”
Il gattopardo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa 
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tuttomilitare · 2 years
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Composizione di nastrini militari a 4 posti e medagliere a 3 posti
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reinsdork · 7 months
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Nick Nastrini
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agnesebascia · 6 months
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Pasqua 2024
©Gianfranco Budano: Gallipoli, riti del venerdì santo Quando ero bambino, nella mia grande casa patriarcale, in tempo di Pasqua, arrivava mio zio, mio zio monsignore. Con la sua lunga tonaca nera, col suo breviario ricco di nastrini colorati e misteriose pagine dorate. Continue reading Pasqua 2024
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ladybellatrix89 · 8 months
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Custom tartan set, made in Italy
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L'utima commissione che oggi partirà col corriere per andare dalla sua mamma @hijabifrills
Un completo tartan sui toni grigio-nero-rosa composto da top e gonna, con tanto pizzo sangallo e nastrini di raso in tinta col rosa della stoffa 💗 Il top ha gli spallini regolabili, interamente foderato, cerniera apribile sul fianco e pannello elasticizzato sulla schiena. Il fondo e la scollatura sono arricchiti da una striscia arricciata, tagliata in sbieco e finita a vivo con taglia cuci per non appesantire con cuciture di troppo.
La gonna é a 6 teli svasati con orlo "scallop", con un piccolo pannello elasticizzato sul centro dietro della vita. Attaccato direttamente al fondo della fodera c'è un merletto ricamato a fiocchi che spunta giusto poco sotto gli scallop 👀 Le tasche sono tagliate in sbieco e arricchite anche loro da sangallo e fiocchetti cuciti a mano.Il tessuto è "mano lana" per via della sua morbidezza, data dalla composizione di poliestere, viscosa ed elastane.
Tessuti @panini_tessuti Merletti @tomaselli_merceria
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ilsimplicissimusblog · 9 months
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Le chiacchiere disperate
Gonfiando il petto e  facendo brillare nastrini e medaglie faticosamente conquistate contro caprai semi disarmati,  ci si compiace del nuovo raid aereo sullo  Yemen, con addirittura 60 obiettivi colpiti. Ma che obiettivi erano? Sessanta non sono  un po’ troppi per un paese desertico come quello? E poi i petti si sono irrimediabilmente sgonfiati apprendendo  che gli Houti non si sono affatto…
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personal-reporter · 9 months
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A zonzo per la Francia: Croquembouche di Natale
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Il simbolo della tavola del giorno di Natale in Francia, un dolce dalla storia molto singolare…. Il croquembouche non è solo un dolce, ma è anche uno più iconici dessert della cucina francese, oggi famoso in tutto il mondo, composto da una montagna di bignè ripieni di crema chantilly, crema pasticciera o panna, tenuti insieme da filamenti di caramello. La lavorazione di questo piatto fa parte dell’hautre cuisine, copè l’arte di fare cucina in modo spettacolare, ma raffinato, che è dai sapori decisi, ma equilibrati fra di loro, come dimostra il fascino acquisito fin da subito. Il croquembouche nacque infatti nella Francia del XIX secolo, dalla mente del Maître Pâtissier Marie Antoine Carême, una delle figure più emblematiche della cucina francese e inventore della stessa grande cuisine. Si racconta che Carême, dopo essere stato al servizio del ministro Talleyrand, dello zar Alessandro I di Russia, di Giorgio IV d’Inghilterra e dei Rothschild,  nel 1829, ritornato a  Parigi si mise a scrivere L’arte della cucina francese, un’opera monumentale in cinque volumi in cui codificò la cucina francese, aggiungendole sue  ricette personali a quelle tradizionali ed è qui che si trova la prima menzione scritta del croquembouche, il dolce dal nome che significa croccante in bocca, , che subito affascinò tutta le Francia. La forma del dessert è quella di una piramide di bignè di pasta choux, la cui altezza può variare dai venti centimetri al metro, prima immersi nel caramello per mantenere la forma scenografica e poi sono decorati a piacere con piccoli fiori di zucchero, nastrini, fiocchi edibili, addirittura, come precisò Carême, con lo zafferano oppure, secondo un altro grande scrittore e gourmet come Alexandre Dumas padre, con spicchi d’arancia essiccati o castagne. Oggi la cosa importante è che il croquembouche rimanga sontuoso, ricco e scenografico ed è da presentare durante le occasioni importanti, come il Natale o il matrimonio o una festa importante per impreziosire la tavola e il momento atteso del dessert. In questo modo il croquembouche è diventato il simbolo di ricchezza e raffinatezza perché anzitutto non è affatto facile da preparare: secondo un articolo del New York Times, infatti c’è bisogno del "portamento e l'abilità di una ballerina, la sensibilità di un architetto, l'equilibrio delicato di un funambolo, la destrezza e l'abilità di Michelangelo e l'immaginazione di Carême". Read the full article
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