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#negrar
gastronominho · 4 months
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Peter Zemmer e Cantina di Negrar são os lançamentos da Divvino
São diversas ações que marcam o aniversário do e-commerce
São diversas ações que marcam o aniversário do e-commerce Os novos vinhos italianos acabam de chegar no portfólio do Divvino. Os lançamentos marcam as celebrações de aniversário do e-commerce, que comemora 7 anos. Fundada em 1928, a vinícola Peter Zemmer está localizada na privilegiada região de Alto Adige, que oferece o terroir ideal para brancos de alta qualidade e tintos autênticos. O…
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mywinepal · 8 months
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Chianti Classico Wines at VanWineFest 2024
#ChiantiClassico Wines at @VanWineFest 2024 #sangiovese #somm #winelover @Dievole @Fontanafredda_ @FrescobaldiVini @castgabbiano @ricasoli_1141 @roccadellemacie
There will be several wineries from the Chianti Classico region attending VanWineFest 2024.  What do you know about this style of wine?  I have some background information for you, followed by a list of wineries from the region that you can visit at the International Festival Tasting Room.  Cin cin. About Chianti Classico Wines 4 Chianti Classico wines Nestled in the heart of Tuscany, Italy,…
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fabriziosbardella · 1 year
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I carabinieri di Negrar di Valpolicella hanno arrestato l’automobilista che lo scorso 31 luglio ha investito il tredicenne Abom Chris Obeng e poi è scappato. #incidentemortale #arrestatoinvestitore #negrardivalpolicella #carabinieri #cronaca #inevidenza #primopiano #tredicenneinvestito #fabriziosbardella
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storiearcheostorie · 2 years
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ARCHEONEWS / Colombare di Negrar, nel sito in Valpolicella trovati terrazzamenti dell’Età del Bronzo
#ARCHEOLOGIA #ARCHEONEWS / #Colombare di #Negrar, nel sito in #Valpolicella trovati terrazzamenti dell’Età del Bronzo e tracce di una #casa risalente al IV millennio a.C I dettagli su Storie & Archeostorie (via LaStatale News): https://wp.me/p7tSp
Il sito preistorico delle Colombare di Negrar di Valpolicella (VR) continua a offrire ai ricercatori importanti ritrovamenti. L’ultima campagna di ricerca archeologica dell’Università Statale di Milano, conclusasi a settembre 2022 – la quarta svolta dall’Ateneo sul sito archeologico -, ha rivelato, infatti, tracce di una casa risalente al Neolitico tardo, ovvero agli inizi del IV millennio a.C.,…
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jartita-me-teneis · 30 days
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¿Te imaginas ser el propietario de estos viñedos y te pones un día a hacer zanjas y te encuentras con esta maravilla de mosaicos del siglo III o IV dC perfectamente conservados? ¿Cómo reaccionarías?
No fue exactamente como el anterior párrafo la manera en que sucedió este descubrimiento, pero la sorpresa de los arqueólogos fue mayúscula al encontrar el año pasado este hallazgo.
Este lugar en una zona montañosa sobre la ciudad de Negrar di Valpolicella, se excavó en 1922, desenterrándose los restos de una villa, pero luego se volvió a enterrar y se olvidó, convirtiéndose en leyenda local de memoria pública.
Los arqueólogos por supuesto no se olvidaron de este hallazgo e impulsaron en el 2019 un proyecto financiado por el estado para tratar de encontrar los mosaicos perdidos.
Los responsables de la excavación del 1922 no dejaron las coordenadas exactas de la ubicación, así que al principio fue tarea complicada, pero el año pasado, los arqueólogos descubrieron una parte de un mosaico que el responsable del proyecto conocía bien por las fotografías centenarias que documentaban la excavación de 1922.
La calidad de los mosaicos sugiere que el propietario de la villa tenía una buena posición económica, o bien un funcionario local o un asociado del séquito imperial.
Algunos mosaicos de la villa se encontraron accidentalmente en 1887 y el propietario en ese momento los vendió a la ciudad de Verona. Ahora mismo se exhiben en el Museo Arqueológico de la ciudad.
Posteriormente en la excavación de 1922 se documentaron los mosaicos, pero los mismos no fueron removidos. Cuestiones económicas probablemente. Así que el dueño del campo se impacientó y decidió volver a cultivar la tierra con un viñedo ya que está tierra es famosa por sus vinos.
Todo quedó olvidado. Los mosaicos sólo vivían en las historias locales de los agricultores de la zona, que habían mantenido vivo el recuerdo. A raíz del hallazgo del año pasado, se está decidiendo cómo continuar con la excavación y conservación.
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rassegnanotizie · 1 month
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Trattare gli spasmi associati a lesioni cerebrospinali con la radiochirurgia stereotassica, una forma di radioterapia precisa come un bisturi, che abbina efficacia e sicurezza. Il primo centro al mondo a proporla come trattamento innovativo sperimentale per le complicanze di un danno cerebrale-spinale è l'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. "Nel 2022 abbiamo trattato 4 pazienti affetti da spasticità con uso della radiochirurgia stereotassica, ottenendo risultati importanti con una riduzione o risoluzione della spasticità e nessuna tossicità correlata al trattamento, come riportato in uno studio pubblicato su 'Radiotherapy and Oncology' - spiega Luca Nicosia, radioterapista oncologo dell'istituto - Gli esiti positivi raggiunti ci hanno portato ad avviare l'attuale sperimentazione che prevede di arruolare 10 pazienti adulti, affetti da spasticità diffusa e non trattabile con le terapie tradizionali". Sono circa 100 milioni le persone nel mondo che convivono con le conseguenze di patologie cerebrospinali o di traumi al cervello e al midollo a seguito di incidenti, ricordano dall'Irccs veronese. Tra queste, la spasticità e il dolore correlato sono una complicanza comune e debilitante a lungo termine. Si stima che colpisca il 65-78% dei pazienti con lesioni croniche del midollo spinale e il 25% di chi ha avuto un ictus grave. Ad oggi i trattamenti convenzionali prevedono interventi chirurgici invasivi, come l'uso di pompe di baclofene che devono essere inserite nella cavità addominale per erogare il farmaco dall'interno, o il ricorso alla rizotomia dorsale selettiva, una tecnica neurochirurgica che consiste nell'interruzione della connessione tra alcuni nervi e il midollo spinale. Sono possibili anche trattamenti per via orale, meno invasivi, ma anche questi hanno efficacia limitata e sono spesso accompagnati da effetti collaterali indesiderati. I ricercatori di Negrar hanno invece definito "un nuovo protocollo sperimentale per il trattamento non invasivo, più conservativo e a bassa tossicità della spasticità per mezzo della radiochirurgia stereotassica - riporta una nota - che prevede l'impiego della radioterapia per agire sui nervi spinali selezionati bloccando la conduzione elettrica responsabile degli spasmi". "La spasticità è una condizione caratterizzata da un aumento eccessivo e anomalo del tono muscolare - descrive Elena Rossato, direttore del Servizio di Medicina fisica e Riabilitazione dell'Irccs di Negrar - In particolare, consiste in spasmi di uno solo o di più muscoli scheletrici che possono provocare rigidità durante il movimento con disagio o dolore e difficoltà motorie ai 4 arti, nella respirazione e nel riposo notturno. La spasticità ha quindi un grande impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti e interferisce fortemente con la loro capacità di compiere attività quotidiane come ad esempio il trasferimento dalla sedia a rotelle. Per questo motivo la spasticità ha diverse conseguenze sociali e riabilitative, con un alto tasso di procedure infermieristiche, ricoveri ospedalieri e costi". "Quello che è stato avviato all'Irccs di Negrar - illustra Nicosia - è un protocollo che prevede l'utilizzo della radiochirurgia stereotassica per trattare pazienti affetti da spasmi invalidanti. I trattamenti ad oggi disponibili per questa condizione prevedono l'utilizzo di farmaci, gravati da effetti collaterali e da una progressiva perdita di efficacia, o interventi chirurgici che, oltre a richiedere una specifica competenza, sottopongono pazienti molto fragili a operazioni importanti con potenziali conseguenze debilitanti. L'infusore di baclofene richiede, ad esempio, un intervento che potrebbe esporre i pazienti a complicazioni, inoltre deve essere ricaricato periodicamente e può essere soggetto a infezioni. In aggiunta a ciò, i pazienti potrebbero diventare progressivamente resistenti al trattamento. Altre terapie come l'iniezione della tossina botulinica intramuscolare o le iniezioni perineurali di alcol sono limitate nella dose e devono essere ripetute nel tempo, mentre soluzioni come la neurolisi chirurgica, le neurotomie selettive e le rizotomie sono caratterizzate da sessioni chirurgiche prolungate, complicazioni e richiedono un'équipe esperta". "La radiochirurgia stereotassica - sottolinea lo specialista - rappresenta invece un'opzione non invasiva e con un'elevata precisione, che prevede una singola seduta di trattamento della durata di 40 minuti. Il trattamento è definitivo sulle sedi trattate e ha la capacità di ridurre o eliminare la spasticità. Il trattamento può essere ripetuto, ma solo su altre sedi". "La radiochirurgia stereotassica è tipicamente utilizzata per intervenire su tumori solidi primari e metastatici, e per il trattamento di malattie non oncologiche come l'oftalmopatia di Graves, le aritmie cardiache e la nevralgia del trigemino", evidenzia Nicosia. "Il nostro - precisa - è il primo centro al mondo a proporre questo trattamento innovativo" per la spasticità da lesioni cerebrospinali, "all'interno di un progetto di ricerca multidisciplinare che coinvolge oltre alla radioterapia oncologica anche la fisiatria, la neurologia e l'anestesia per provarne l'efficacia". "L'obiettivo primario dello studio" in corso, conclude Rossato, "sarà quello di stimare la riduzione della frequenza e dell'intensità degli spasmi dopo il trattamento, monitorandole a 1, 3, 6 e 12 mesi dopo la radiochirurgia stereotassica. Tra gli obiettivi secondari, inoltre, ci saranno anche quelli di valutare la tossicità acuta e tardiva e il tasso di ricaduta della spasticità, e descrivere la variazione nella qualità di vita del paziente dopo il trattamento e il miglioramento del carico di lavoro dei caregiver".
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m2024a · 2 months
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Si schianta contro un camion dei rifiuti, auto distrutta: morti un ragazzo 25enne e una donna di 45 anni PESCANTINA  - Tragedia all'alba nel Veronese. Due persone sono morte e una è rimasta ferita in un incidente avvenuto alle 6.30 lungo la Strada statale 12 del Brennero, a Pescantina, in provincia di Verona. Una macchina si è scontrata contro un mezzo per la raccolta dei rifiuti, forse per un sorpasso azzardato. Il mezzo pesante è finito fuori strada, con il conducente leggermente ferito. I due occupanti dell'auto sono invece morti sul colpo, Le vittime Le due persone che hanno perso la vita nell'incidente sono entrambe residenti in provincia di Verona. Si tratta di un 25enne di Colognola ai Colli e una donna di 45 anni di S.Pietro in Cariano. Il conducente del camion rimasto ferit è stato trasportato in codice verde all'Ospedale di Negrar di Valpolicella. Sul posto sono intervenuti gli operatori del Suem 118 con tre mezzi, assieme alla Polizia Stradale e ai Vigili del Fuoco. I disagi sulla statale A causa dell'incidente la statale è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni di marcia. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell'Ordine per chiarire la dinamica del sinistro, per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
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isacopraxolu · 3 months
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Veneto: identificato il primo caso europeo di febbre Oropouche #oropuche #tfnews #14giugno
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lamilanomagazine · 4 months
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Verona Piano Festival: la musica classica tra ville e palazzi storici
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Verona Piano Festival: la musica classica tra ville e palazzi storici Musica, arte, eccellenze del territorio. Torna il Verona Piano Festival, cartellone di concerti nei luoghi della cultura di Verona e provincia promosso dall'Associazione Musicale Liszt 2011. E lo fa con un cartellone, per l'estate 2024, più che raddoppiato. Ben 14, infatti, gli appuntamenti in programma per questa 12^ edizione. Quattro mesi di bellezza, dal 6 giugno al 6 ottobre, con un unico filo conduttore: la musica e i suoi protagonisti. Orchestre, gruppi da camera vocali e strumentali, solisti, giovani artisti vincitori di premi internazionali e musicisti già acclamati in tutto il mondo allieteranno infatti le serate estive in dieci location da sogno: corti, pievi, dimore storiche dal centro storico, alla Valpolicella, alla Valpantena, che per l'occasione verranno valorizzate da accompagnamenti culturali e degustazioni di vini veronesi. "Una grande manifestazione musicale che unisce le forze migliori della città – sottolinea il presidente della 4^ Commissione consiliare – per rendere possibile nell'arco di quattro mesi la realizzazione di un ampio cartellone di appuntamenti in città e in provincia. Un Festival che arricchisce, con spettacoli musicali di altissima qualità, la programmazione culturale della nostra città. Musica che diventa anche l'occasione per scoprire luoghi importanti del nostro patrimonio, in una veste diversa e suggestiva". Il programma è stato presentato questa mattina a Palazzo Barbieri. Sono intervenuti anche il direttore artistico Roberto Pegoraro, presidente dell'Associazione Liszt 2011, il vicepresidente di BCC Valpolicella Benaco Banca, il presidente della Società di Belle Arti di Verona Gianni Lollis, la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e il professore ordinario di Slavistica all'Università di Verona e presidente della International Dostoevsky Society Stefano Aloe. Programma del Festival mesi giugno/luglio Il Festival debutta con un'anteprima e un concerto inaugurale entrambi gratuiti, in collaborazione con i Musei Civici di Verona, nel Cortile del Museo di Castelvecchio. Giovedì 6 giugno, anteprima con il Coro della University of Alabama at Birminghman, che proporrà 'Musiche per coro dall'America contemporanea' (visita del Cortile a cura di Gianni Lollis). Il concerto inaugurale si terrà invece martedì 11 giugno con 'Passione Kreutzer: da Beethoven a Tolstoj': introduzione al romanzo 'La Sonata a Kreutzer' di Lev Tolstoj a cura di Anna Giust e Stefano Aloe, adattamento teatrale di Andrea de Manincor, quindi Sonata 'A Kreutzer' eseguita da Davide Alogna al violino e Roberto Pegoraro al pianoforte. Martedì 18 giugno alla Pieve di San Giovanni in Valle (illustrata dai volontari di Verona Minor Hierusalem) in scena 'Violino e violoncello: geometrie variabili', con Enzo Ligresti al violino e Giorgio Fiori al violoncello. Intenso il programma del mese di luglio. Si comincia martedì 2 luglio al Teatro Filarmonico con il grande pianista australiano Leslie Howard in 'Franz Liszt tra Borodin e Glazunov'. Una settimana dopo ad animarsi sarà Villa Mosconi Bertani di Negrar con 'Giovani orchestrali... vecchi capolavori', con la St. Alban's Orchestra diretta da Robert Hodge. Domenica 14 luglio si torna in città: il Bastione delle Maddalene ospiterà infatti 'Dalla classica al Jazz', con la Exeter Orchestra diretta da Peter Tamblyn e Matt Davies (ingresso gratuito), concerto preceduto dalla visita al bastione a cura di Daniele Bressan. Lunedì 22 luglio ci si sposta a Zevio, dove alla Chiesa di San Pietro Apostolo andrà in scena 'Armonie visive', con l'Ensemble At the Movies e Paolo Savio al pianoforte. Una settimana dopo, 'Danze spagnole' a Villa Arvedi di Grezzana, con uno dei più grandi chitarristi europei, Giulio Tampalini, accompagnato dalla danza di Anna Beschi (introduzione sulla villa a cura di Silvia Baschirotto, degustazione di vini offerta da Cantine di Verona). Il calendario di luglio si chiude, martedì 30, alla Cantina Fratelli Zanoni di Lazise con 'Un secolo e mezzo di pianoforte', con il pianista Maurizio Moretta. Programma completo sul sito: https://veronapianofestival.it/programma.html Per informazioni è possibile contattare il numero 345 160 4938 o consultare il sito veronapianofestival.it e inviare una mail a [email protected] Biglietti. Prevendita su veronapianofestival.it, vivaticket.it e punti vendita autorizzati - in loco dalle ore 19.30. Inizio concerti ore 21. Introduzione artistica della location, ove prevista, ore 20.30. (l'ingresso è riservato ai possessori del biglietto per il concerto). "Il Verona Piano Festival trasmette il grande patrimonio della musica colta, e del suo accesso a questa, ad un pubblico trasversale e quindi alle nuove generazioni – spiega il direttore artistico Roberto Pegoraro –. Un Festival che affonda le sue radici nei territori dell'affascinante provincia scaligera, che ci accoglieranno diventando essi stessi luoghi sociali di arricchimento culturale e di aggregazione. Spazi - alcuni già noti, altri meno conosciuti - capaci di presentare i contenuti artistici in una nuova dimensione esperienziale e che, a nostra volta, cercheremo di valorizzare con l'aiuto di esperti storici dell'arte, per un viaggio meraviglioso attraverso secoli di architettura, di arte, di musica".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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stranotizie · 7 months
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L’IRCCS di Negrar “fa scuola” in Italia e nel mondo: dopo solo un anno dalla certificazione di centro qualificato, raggiunge un ulteriore e prestigioso traguardo nell’applicazione del protocollo chirurgico ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), un percorso di cure che ha come obiettivo la migliore e più rapida ripresa del paziente dopo l’intervento. Il Dipartimento di Chirurgia Generale ha infatti ricevuto la certificazione internazionale di centro formatore ERAS  per la chirurgia colo-rettale e bariatrica, che consente alle componenti delle due equipe chirurgiche di formare altri centri europei ed italiani in merito all’applicazione e implementazione del protocollo ERAS. Il protocollo ERAS riduce le complicanze post-intervento dal 33 al 19,5% Con l’adozione di percorsi e specifiche tecniche chirurgiche ed anestesiologiche nelle varie fasi peri-operatorie è possibile abbattere le complicanze e quindi la durata del ricovero. “Grazie ad Eras, all’IRCCS di Negrar, infatti, la degenza media è passata da 8,5 giorni a 4,6 per quanto riguarda la chirurgia colo-rettale, mentre per quella bariatrica la media attuale è di 2 giorni contro i 4 prima dell’applicazione del protocollo”, afferma Giacomo Ruffo, direttore della Chirurgia Generale. “In calo significativo anche le complicanze post-intervento che sono passate dal 33 al 19,5%. Rilevanti anche i dati relativi al dolore e alla nausea dopo l’operazione – continua – il cui controllo è fondamentale per la ripresa della mobilizzazione e dell’alimentazione precoci: si è passati rispettivamente dal 12% al 2% e dal 4% all’1,5%”. All’IRCSS Negrar l’adesione al protocollo ERAS è superiore al 95% “La certificazione di centro formatore è il risultato di un lavoro complesso di più specialisti, non solo chirurghi, che ha portato ad un’adesione al protocollo superiore al 95%, grazie alla quale sono stati ottenuti – spiega Ruffo – significativi miglioramenti a vantaggio di tutti i pazienti, ma in particolare per quelli fragili e per coloro che subiscono interventi ad alta complessità. Il prossimo obiettivo è il riconoscimento di centro di eccellenza, di cui si avvalgono una trentina di ospedali in tutto il mondo, raggiungibile con il mantenimento dei risultati ottenuti e implementando ulteriormente il protocollo Eras con percorsi virtuosi, come l’attivazione di un centro antifumo e un percorso peri-operatorio per il paziente anziano”. Fondamentale la fase pre-operatoria, con un piano nutrizionale e un percorso di preabilitazione Il protocollo Eras è stato adottato ufficialmente dalla chirurgia colo-rettale nel settembre 2021, quando sono stati inseriti i primi pazienti aderenti al percorso sulla piattaforma mondiale della società scientifica. Oggi i pazienti sono 713, ai quali si aggiungono i 228 della chirurgia bariatrica, che ha iniziato il percorso nel 2021. “Secondo Eras il miglior recupero dopo l’intervento è raggiungibile solo se in ognuna delle tre fasi del protocollo vengono rispettate specifiche linee guida“, spiega Elisa Bertocchi, chirurgo colo-rettale. “Di fondamentale importanza è la fase pre-operatoria che si basa sulla preparazione ottimale del paziente attraverso un piano nutrizionale e un percorso di preabilitazione appositamente creati dal nutrizionista e dal fisiatra. Diagnosticate eventuali carenze, viene integrata l’alimentazione con specifici integratori e in caso di anemia, cercata e corretta la causa della stessa”. Un’app aiuta e supporta il paziente a seguire il protocollo ERAS La fase operatoria non si limita alla chirurgia mini-invasiva, ma a una serie di procedure anestesiologiche, come la somministrazione di pochi liquidi e l’uso limitato di farmaci oppioidi. “Dalla sala operatoria il paziente esce privo di cateteri e drenaggi, e già nelle ore successive inizia a bere, ad alimentarsi e a muoversi anche grazie a terapie per il controllo del dolore e della nausea”, dice Bertocchi. “Tutto questo richiede collaborazione da parte dell’équipe multispecialistica e l’adesione attiva e consapevole da parte del paziente a tutto il percorso. Adesione supportata da una un’APP (IColon) – conrinua – che stimola continuamente il paziente ad essere aderente al protocollo e che rappresenta una sorta di diario digitale che consente al medico di monitorare a distanza il paziente dopo le dimissioni e al paziente di rimanere sempre in contatto con il medico”. Il protocollo facilità la gestione del paziente obeso “Nella chirurgia bariatrica, ERAS facilita la gestione del paziente, molto spesso giovane e con l’esigenza di tornare al più presto alle attività quotidiane”, afferma Irene Gentile, chirurgo bariatrico. “Inoltre, il coinvolgimento attivo è ancora più importante per il paziente affetto da obesità grave per quanto riguarda l’aspetto dell’alimentazione e dell’attività fisica: il calo ponderale è fondamentale sia per la candidabilità all’intervento sia per la buona riuscita dello stesso”, conclude.   Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato   Fonte
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E' nata Matilde, la figlia di Federica Pellegrini e Matteo Giunta
AGI – E’ nata all’alba Matilde, la figlia di Federica Pellegrini e Matteo Giunta: lo hanno annunciato i genitori postando sui social una foto che ritrae la 35enne ex nuotatrice e il 41enne allenatore di nuoto insieme alla bimba. Matilde è venuta alla luce alle 6.51 del mattino all’ospedale Sacro Cuore di Negrar, vicino Verona. “Due giorni complicati – scrivono i due – finalmente sei arrivata…
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noisynutcrusade · 9 months
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Federica Pellegrini, daughter Matilde is born: the announcement on social media
At 6.51am today Matilde was born, the first daughter of Federica Pellegrini and Matteo Giunta. She announced it with a selfie on Instagram, mum and dad from the Sacro Cuore hospital in Negrar near Verona. “Two complicated days…. you have finally arrived”, writes dad Matteo. “Thanks to the angels who looked after us during this journey, Titty, Marcello, Giada, Alessandra, Massimo and the entire…
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mosaic-only · 11 months
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commune of Negrar di Valpolicella,north of Verona
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kritere · 1 year
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Il 13enne Chris travolto e ucciso a Negrar, spedizione punitiva di 30 persone a casa dell’indagato
DIRETTA TV 9 Agosto 2023 Trenta persone si sono presentate davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione di Davide Begalli, il 39enne accusato di aver travolto e ucciso in auto un calciatore 13enne. Il gruppo, armato di sassi e bastoni, avrebbe intimato a Begalli di uscire fuori. 0 CONDIVISIONI Almeno 30 persone hanno preso di mira la casa di Davide Begalli, l’uomo accusato di aver investito…
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jartita-me-teneis · 3 months
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ENCUENTRAN UN GRAN MOSAICO ENTRE VIÑEDOS EN VERONA.
Bajo un viñedo en Negrar, (Verona , Italia ) arqueólogos han descubierto un impresionante mosaico perteneciente a una villa .
Este hallazgo revela detalles sobre la vida y la cultura en la región durante la época romana.
Ya en el año 1922, se descubrieron en el lugar los primeros restos de la villa romana datada en el siglo III.
Ahora se está recuperando el mosaico que sorprende.
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