Tumgik
#ora vedo se è su spotify
ladyinrosso · 1 year
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Ok, si parte con la nuova stagione di Amici!
Rispetto all'anno scorso ho una situazione completamente invertita: se per la scorsa edizione tifavo per 3 ballerini e un cantante (Samu, Isobel, Mattia e Aron) questa volta mi trovo con 3 cantanti e un ballerino (Mew, Stella, Lil Jolie e Marisol)
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seoul-italybts · 11 years
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[✎ TESTO ♫ ITA] Skool Luv Affair - BTS⠸ ❛ Where You From ❜⠸ 12.02.14
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[✎ TESTO ♫ ITA] BTS
❛ Where You From ❜
어디에서 왔는지
🏫💕 Da dove sei spuntata? 🔔📚
__💿Skool Luv Affair , 12. 02. 2014
Spotify | Apple | Twitter
Prodotta da: Layback Sound Scritta da: CREAM, Hangyeol, RM, j-hope, SUGA
youtube
Ragazza, da dove spunti fuori?
Sei bella, davvero chic, ora dove vai?
Quanti anni hai, sei una nuna¹?
Ah, no? Allora sono un tuo oppa²
(sei fantastica) il tuo viso è piccolo e carino
Sei una boccata d'aria, fresca come un'insalata, davvero aggraziata
Hai già mangiato? Non è che ci sto provando
Ti va di andare a berci un caffè? Ti piace il caffè?
Occhi carini, naso carino, ah, sei così bella
Già solo guardarti mi rende felice
Ah, ma da dove arrivi? Con quel bel visino,
Mi hai colpito il cuore con la tua freccia di Cupido
Ah, comunque, sei proprio bella
Qualunque ragazzo non potrebbe che esclamare, dopo averti vista
Prima che qualcun altro ti porti via, dovrei farmi avanti e conquistarti
Mi conviene farti mia³ prima di tutti gli altri
Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Sono davvero curioso Muoio dalla voglia di saperlo Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Oh, sono così curioso Muoio dalla voglia di saperlo
Anche se io sono di Busan e tu vieni da Gwangju
Non c'è molta differenza tra noi
Da Seoul all'isola di Jeju
Tutti amano, sai
Smettila di fare la preziosa se non vuoi essere sgridata⁴
Non farmi arrabbiare o cambierò idea
Quel tizio è così infantile, ti comporti così per colpa sua?
Se dici che lo preferisci a me, come faccio a non prendermela?
Ragazza, starai scherzando? Ma non vedi?
Il mondo è pieno di ragazzi come Hoseok, così comune
Hey, sul serio, quel tizio è così pieno di sé
Il mio cuore è tuo, vedo solo te
Oh cavolo, ma guardate cosa mi fa questa ragazza
Proprio non scherza, miseria!
Se continui così, mi manderai su di giri, il cuore fremente
Le mani tremanti, mi toglierai il respiro
Aspetta, ora ti piaccio? Anche tu lo senti senti, eh?
Ora anche il tuo cuore è pieno di Hoseokie Hoseokie
Ah, dopotutto, sei attratta dai ragazzi della Jeolla-do
Aspetta, di dove che sei, hai detto?
Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Sono davvero curioso Muoio dalla voglia di saperlo Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Oh, sono così curioso Muoio dalla voglia di saperlo
Anche mi dicessi che vieni dalla luna o una stella,
Non importa
Noi due siamo uguali
Sei una tipa a posto
Anche io sono un ragazzo parecchio tosto
Non possiamo che amare
Sì, io mi sto già innamorando
Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Sono davvero curioso Muoio dalla voglia di saperlo Da dove sei spuntata? Non vuoi dirmi il tuo nome? Oh, sono così curioso Muoio dalla voglia di saperlo
Anche se io sono di Busan e tu vieni da Gwangju
Non c'è molta differenza tra noi
Da Seoul all'isola di Jeju
Tutti amano, sai
Note:
¹ 누나 (nuna) è un appellativo/onorifico coreano che viene usato da ragazzi nei confronti di donne più grandi. Può indicare una sorella maggiore ma anche una donna con cui si è in rapporti stretti di amicizia, affetto o amore,
² 오빠 (Oppa): versione maschile di 누나 (nuna). Similmente, viene usato da ragazze con uomini più grandi, che possono essere fratelli maggiori o anche uomini con cui si hanno rapporti stretti d'amicizia, affetto o amore,
³ In originale, viene usato 깨물다 (mordere). È comunemente inteso in modo affettuoso per enfatizzare quanto si trovi tenero qualcuno o qualcosa, specialmente in relazione a bimbi o persone più giovani e pacioccose. Ad es: “아기가 너무 귀여워서 볼을 깨물어버리고 싶어” / “È una bimba talmente carina che le morderei le guanciotte”,
⁴ In originale, "궁디를 주차뿌기 전에 / Prima che ti tiri un calcio nel sedere": Si tratta di una battuta in dialetto (satoori) resa popolare da un comico in uno show del 2012 (궁디를 주 차삐까? / Vuoi che ti tiri un calcio nel sedere?). Nonostante suoni un po' violenta come espressione, in realtà il senso è fondamentalmente buffo e più generale, del tipo "vuoi una bella sgridata?", n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng:  © doolsetbangtan © BTS_Trans⠸
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gaysessuale · 2 years
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Questa è una domanda e non un attacco, te lo chiedo tranquillamente: ma i colartino per te sono una ship (passa il termine) o c'è qualche motivo per cui ti piacciono? Nessun attacco, ripeto, solo curiosità.
hello beloved my beloved!! prima cosa: non l'avrei presa come attacco mi fa un sacco piacere parlare di queste cose, ma ti ringrazio per aver specificato!!!!
seconda cosa ovviamente quello che vedete su questo fantastico e magico sito è tipo un centocinquantesimo di quello che penso di loro, diciamo che qui è tutto uno scherzo e un memotto, si fa per ridere qua sopra djlsajdkl ma no certo certo tengo ad entrambi, molto specialmente a lorenzo, artisticamente parlando, per motivi legati sia al fatto che mi piace il suo modo di scrivere e suonare, sia perché io e il CD di Egomostro ne abbiamo passate un po' insieme (sono un nostalgico, mi perdonerai)
e,,,, e mi sembra corretto specificare che non li """shippo""" sul serio, cioè, irl, davvero, per quanto sia tutto divertente è seriamente un meme, non prendetemi sul serio vi supplico
ora però se hai voglia, car* anon, sorbisci tutta la storia della mia vita qui sotto
ti dirò, ho cominciato ad ascoltare colapesce quado è uscito Egomostro, stavo facendo """spesa"""" su torrent di roba da mettermi nel cellulare da ascoltare, c'erano tipo le nuove uscite/nuovi post (fai che era il forum TnTVillage o qualcosa del genere, ecco) e l'ho scaricato, l'ho lasciato nel computer e niente, è rimasto lì sul cellulare per un po', completamente inascoltato
fast forward a qualche mese dopo, ricordo che faceva un sacco di caldo e avevo smesso di prendere alcune medicine, ero sdraiato sul mio letto sopra le lenzuola ed è partita Sottocoperta, credo di aver provato qualcosa, non ti so dire cosa, però quel qualcosa era abbastanza forte da lasciare un impatto sul me di 18 anni. a posteriori ti dico, ha senso, ero piccolo e un sacco spaventato di tutto quello che mi stava accadendo attorno e ti dirò in quel CD ho trovato un po' di pace e di comprensione
esce infedele due anni dopo, ascolto infedele, litigo con mia madre di andare a vederlo all'alcatraz, mia madre risponde (cito testuali parole) "ma non lo conosce nessuno, sarà vuoto, poi vai lì e ti rubano" (gente che paga il biglietto per rubarmi??) e niente, rimango triste a casa a guardarmi i video dei concerti su youtube, intravedo dimartino in qualche video, ma non sapevo che sarebbe stato uno strumentopolo misterioso per dopo
ayways continuo a consumare la sua musica, mi prendo i CD legalmente, ho un video di me briciolino diciannovenne che suona sottocoperta alla chitarra, ho il cd infedele scardinato perché lo aprivo e lo chiudevo troppo spesso tanto lo ascoltavo, un meraviglioso declino tutto macerato... diciamo che lo seguo come artista in maniera abbastanza affezionata e la sua musica ha sicuramente aiutato in qualche modo la mia labile psiche durante l'ultimo periodo, quello più faticoso, di relazione con la mia ex storica (sette anni di sofferenze, modestamente)
consumo infedele, consumo egomostro e,,, niente, passo a spotify, nel mio spotify wrapped del 2019 c'è ancora una reminiscenza di qualche traccia di Egomostro (Maledetti Italiani, credo), nel 2020 compare Satellite e Totale, ma comunque per un motivo o per l'altro li perdo molto di vista fino al 2021 quando tra le indiscrezioni sanremesi mi compare 'colapesce' e io mi precipito qui a dire 'rega ma in che senso colapesce' e,,, e niente, poi escono i nomi dei due best padri di sempre, vado a vedere che ha fatto il Lollo durante la mia assenza e vedo i Mortali
dai mortali si passa alle interviste, mi affeziono anche alla loro persona pubblica, (perché la relazione parasociale ce l'ho solo con Valerio Lundini ma quella è un'altra storia) continuo spizzandomi la musica di dimartino, velocizziamo la trama e arriviamo a ora, che siamo qui a fare i meme insieme a Beppe Vessicchio
tutto questo per dire che per quanto sia un sacco divertente scherzare e scrivere cose divertenti e augurare grandi scopate, tengo davvero molto a Colapesce in quanto artista e sicuramente la sua musica ha impattato sul mio lobo frontale non ancora pienamente formato, devo a quei testi sicuramente una piccola parte di crescita personale
in più, già che ci sono, io ho Un Ossessione per l'archiviazione, tutto quello che ha il mio minimo interesse, dalle vicissitudini della seconda repubblica italiana a sanremo, ha uno spazio sul mio cloud, quindi non sono speciali ad avere l'archivio tsè tsè, sono solo uno tra i tanti argomenti del mio cloud
e sì mi piacciono, mi piace la loro musica, mi piace specialmente il testo delle loro canzoni, sono una persona che ha purtroppo studiato musica e riconosco anche la loro bravura a livello di composizione, insomma, ho affetto per entrambe le discografie e, per quanto riguarda Colapesce, ho anche un affetto legato a tutto il tempo che ho passato da più piccolo ad ascoltarlo
se sei arrivat fino a qui complimenti che voglia
ciao spero sia stata una risposta esaustiva e anche un po' smielata
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moderata-crisi · 7 months
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non so se sia peggio chi si alza e se ne va, oppure chi fa finta di non capire e se ne esce con "eh ma anche x è meridionale", "era una protesta contro la classifica".
i meme fanno ridere pure me, così come mi ha fatto ridere quello di ursula e bigmama. sono qualcuno per dire a chi ha subito il meme di farsi una risata? no. ora prendete pari pari il discorso ma sostituite al bodyshaming i napoletani che rubano, e cercate di fare 2+2. il solo fatto che la prima cosa che vi (ci) venga in mente quando vediamo un napoletano vincere qualcosa è che abbia rubato è un problema. poi ad ognuno i propri bias.
chi mi stordisce di più, però, è quella categoria che dice che la canzone non può piacere perché non si capiscono le parole. ebbene, vi svelo un altro segreto: viviano nel periodo storico dove non si è in grado di fare un'analisi del testo, non si è in grado di comprendere un testo scritto e la soglia dell'attenzione è a dei livelli infimi in generale. senza scomodare il fatto che ascoltare musica non vuol dire necessariamente capire i testi perché quello sta alla sensibilità e ricerca individuale, nessuno di voi ha mai ascoltato una canzone russa? polacca? tedesca? svedese? no perché mi pare di capire che ad ogni eurovision c'è chi si spacca a commentare canzoni in lingue di cui non si conosce neanche mezza parola, eppure... poi va beh, in giro ciò che vedo è solo: oh mio dio che cazzo di hit via dei ciclamini orietta berti x la sad la voglio su spotify senza neanche sapere di cosa parla in realtà. wow, capisci le parole, eppure non capisci ciò che ascolti e leggi. gg.
la mia canzone italiana preferita di sempre recita "mai più canzoni in italiano, greco, slavo. poca letteratura, brevi racconti, al massimo scrittori intraducibili, relazioni elementari, poeti ermetici."
imparate ad uscire dalla lingua e dai modi.
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cammycombo · 2 years
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PENELOPE – UN DRAMMA IN PIÙ ATTI
ATTO 1
Un ragno nel giardino cosa sta facendo non so.
In giardino ci passo qualche ora al giorno, accompagno la mandria feroce costituita dalle cagnacce Ciuffallegra e Puzzaspruzza, le faccio pascolare, giocare, ma sopratutto devo guardare a vista la bestia mangia merda e schifezze (indovina chi?) che stiamo cercando di far vivere serenamente con le sue patologie croniche, quindi l’ispezione degli spazi è obbligatoria, perché se Gatto Abusivo Maledetto di seguito GAM ha espletato le proprie funzioni vitali nel prato, io devo essere pronta a raccoglierle, pena banchettamento furtivo delle sopracitate Bestie e due giorni di mal di pancia e puzzette mefitiche.
Quindi girovago un po’ qua e là trallalero trallalà e lo vedo, zampette a stella arrampicato nella sua magione aerea, che attende e prende il sole.
È spuntato così, dal nulla, una mattina di ottobre.
Ha fatto la sua tela, agganciandosi tra il pinetto dalle puffo bacche e il muro.
Non l’ha costruita troppo grande, è gestibile e proporzionata alla sua stazza di ragno tigrato agli albori, il piccolo gestisce bene i propri spazi, ha occhio e senso della misura.
Io dei ragni ho abbastanza paura, e schifo, davvero tanto schifo, soprattutto schifo, schifo l’ho già detto? perché sono bestioline maledette con quelle zampe che si muovono, affilate e aguzze.
È un’entità imprevedibile, e come tutte le cose imprevedibili mi crea un terrore incomprensibile, fobico, lui può muoversi in tutti i lati come vuole, regina degli scacchi del regno animale, può persino saltare l’infame, caratteristica che mi fa davvero vacillare quando ne scorgo uno.
Ho visto tele di ragno (ho visto coseeee) partire da alberi con una distanza anche di qualche metro, perché pare che i dannati sfruttino le correnti d’aria per agganciarsi e ampliare il loro raggio d’azione con tele ingegneristiche e mosse circensi.
(Scena, esterno giorno, ragno e ragnessa abbracciati come Jack e Rose nel vento, lui la lancia, lei si tuffa, si aggancia, passa un talent scout della natura, li nota, contratto milionario, star al circo degli insetti)
Il mio ragno è a distanza di sicurezza, è lì immobile con fare disinteressato, è semplicemente un ragno in attesa, subisce la vita in attesa di mangiare, e un po’ lo capisco e lo ammiro, mi sento rappresentata, quasi fosse il mio spirito guida.
Mi sento in sintonia con la mia fobia (verso bomba per canzone, seguirà titolo, lancio, numero 1 su Spotify, disco d'oro, in gara a Sanremo 2025), e rifletto sulla possibilità che possa essere il primo passo verso la guarigione da questo terrore atavico che alberga in me.
Quindi di giorno in giorno il mio reportage su Instagram procede, lo vedo fare e disfare, costruire la tela, lasciarla in attesa di qualcosa che si appoggi, mentre lui, nascosto nel pinetto riposa e aspetta paziente.
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tarditardi · 2 years
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Folual presenta Apogee Music, la techno label di Jaywork Music Group 
Folual è un nuovo progetto musicale dietro il quale, oltre allo stesso Luca Folual, in prima linea come artista, si celano i produttori Luca Antolini ed Alessandro Bianchi, che si occupano della parte tecnica, coordinando dalla A alla Z il lavoro in studio. I loro singoli vengono pubblicati da Apogee Music. La nuovissima "Other Space", uscita sulla citata etichetta il 10 febbraio 2023, inquadra bene la direzione musicale del trio, che è techno, con referenze che tirano in ballo un passato glorioso, pur conservando un approccio futuristico, sempre originale ed energico. Gestita in origine da un team inglese, Apogee Music, grazie allo spirito esplosivo del trio è sbarcata da poco in Italia sotto l'egida di Jaywork Music Group di Luca Peruzzi e Luca Facchini, realtà che dalla fine degli anni '90, attraverso le sue etichette discografiche, dà spazio e lancia nuovi talenti in Italia e non solo, abbracciando generi e stili musicali differenti. 
Ciao FOLUAL, ci racconti come sta nascendo il tuo nuovo progetto musicale con Jaywork? Cos'è o cosa sarà Apogee Music?
"In realtà, Apogee Music, esiste da oltre 2 anni, e finora ha ottenuto risultati buoni. La label di Folual era gestita da un team Inglese, in seguito abbiamo pensato di crearne uno tutto italiano, così ci siamo rivolti a Jaywork per qualche che riguarda il discorso di gestione e di promozione".
Ci dai qualche indicazione sul sound, sugli artisti e sul modo di lavorare di questa nuova label?
"Il sound che vogliamo proporre è una fusione tra la techno classica e le sonorita trance. Ci appartengono come storia e, tra l'altro, vanno anche molto bene ora. Per intenderci, facciamo quella che oggi chiamano Techno Peak, un genere molto frizzante, energico, che mantiene però quella parte dark".
Come mai avete scelto questo nome, Apogee Music?
"Assieme ai miei collaboratori siamo andati per maggioranza, Apogee è stata scelta da tutti".
Jaywork è un gruppo che da sempre punta sui giovani talenti. Anche Apogee Music farà la stessa cosa?
"Se ci saranno giovani, saranno sempre i benvenuti. Non abbiamo comunque preclusioni, accogliamo artisti valenti di qualsiasi età".
Avete già un gruppo di artisti su cui puntare? E poi, come vi può contattare chi crede di avere qualche traccia che possa piacere ad Apogee Music?
"Non abbiamo un gruppo di artisti, vorremmo crearlo. Ci sono già state collaborazioni e remix con nomi di spicco come Tiger Stripes, T78, A.s.y.s, sisko electrofanatik, YellowHeads, Jam el Mar, Phutek, Nusha, Dusty Kid, Damian Cassar, Matteo Magni, PPK, Maksim Dark. Se qualcuno che sta leggendo questa intervista volesse contattarci e mandare una sua demo/produzione può farlo in qualsiasi momento scrivendo una mail a: [email protected]".
Come vedi il presente e il futuro della scena musicale elettronica internazionale?
"Il Covid ha rallentato i progetti, ma ora vedo una rinascita, una grande voglia da parte di tutti i dj e producer, una grande partecipazione da parte del pubblico".
Per i dj, c'è un legame tra successi discografici e successo nei club e nei festival oppure succede sempre di meno?
"Ormai tutto è legato alla produzione, il vero dj nella nuova realtà è un produttore che ha fatto una traccia interessante e, di conseguenza, viene chiamato a rappresentarla. I veri dj li puoi trovare come resident o comunque legati a una zona dove hanno lasciato un segno. Essere produttore non vuol dire essere per forza un buon dj".
Come vedi il panorama discografico e musicale a livello globale in questo periodo? Ben 100.000 brani al giorno, spesso davvero di poca qualità, vengono pubblicati solo su Spotify...
"Sono d'accordo, una giungla vera e propria. Ci si imbatte in produzioni imbarazzanti, che ti smontano, e ti fanno perdere la voglia di proseguire. Spero che ci si renda conto di questo, prima o poi".
E per quel che riguarda la musica elettronica, che è una nicchia? Un brano che totalizza milioni e milioni di ascolti su Spotify e sugli altri siti di streaming porta poco denaro nelle tasche di chi l'ha prodotto.
"Tanti artisti che meritano, devono arrendersi, o praticarlo come hobby, proprio per via dei pochi soldi incassati. Ma credo che tutto sia collegato anche al fatto che escono troppe produzioni ed è tutto saturo. Ci fosse più qualità che quantità, le produzioni durerebbero di più e sarebbero molto più ascoltate, come un tempo".
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lamiaprigione · 3 years
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Avresti potuto tendere un braccio in qualsiasi momento e prenderla e stringerla a te, sapevi che era tua e non avvertivi il bisogno di particolari dimostrazioni. Ciò che facevi, esserci, ti sembrava già sufficiente. Ti bastava guardare i suoi occhi azzurri riempirsi di lacrime e sentire il tremore sulle sue costole quando la carezzavi per sapere che non l’avresti mai persa. L’orgoglio e la presunzione, uniti a una buona dose di vigliaccheria, ti fregarono e la lasciasti andare, conscio che l’avresti sempre potuta riprendere. Eri bravo a farla aprire, forse non per generosità ma per sviare il centro dell’attenzione dei discorsi da te. Se una cosa ti faceva soffrire non gliene parlavi, sebbene fosse la persona che in quel periodo ti portò maggiormente ad essere te stesso. Questo atteggiamento fu fatale perché la spinse a credere che tu fossi grande, grosso e infallibile, e lei quella debole. Non ti eri accorto che era troppo tardi per farle cambiare idea, non era la prima persona che facevi sentire in soggezione. Quel suo sentirsi inferiore, infatti, lo rinfacciò anche l’ultima volta che vi parlaste. Un anno dopo l’avevi persa per sempre.
Sai meglio di me che non si guarisce mai davvero dalle proprie ossessioni. Con te ho un po’ imparato a fidarmi delle persone, a lasciarmi andare nonostante la paura di una delusione. Il modo in cui mi hai fatto del bene resterà sempre dentro me, te l’avevo promesso, anche se ora sei solo una porta chiusa. Ho la mia nuova vita e mi piace, tra alti e bassi, ho chi mi ama e ancora una volta non sono io. Il tarlo della perfezione è lì ad assillarmi di continuo, a modo tuo so che provi lo stesso. Rido e mi incazzo perché temo che ti accorgeresti subito che nonostante gli anni sono sempre io. Auguro a entrambi di conoscere finalmente, un giorno, una felice imperfezione.
L’ossessione che provavi nei miei confronti non fu interamente colpa tua ma venne incentivata da me, come in ogni mio rapporto. Reprimendo, porto l’altro a volere sempre di più, sempre di più, fino a quando non inizio a sentirmi soffocato e prendo, o porto a far prendere, le distanze. Potevi uscire con altri senza che io dicessi nulla, in fondo facevo lo stesso, non riuscivi a ottenere da me le risposte che cercavi e ti rassegnasti a quel malato rapporto d’amicizia. Sarebbe potuto evolvere solo in qualcosa di altrettanto malato, inconsciamente lo sapevo e rinunciai senza darti più di tante spiegazioni, convinto che fosse l’unico modo rimasto per continuare a esistere come noi. Non avevo fatto i conti col rancore che solo chi è stato rifiutato può provare. Anche se non passavamo più i giorni insieme, eravamo pur sempre qualcosa. Dopo l’estate una rotella del meccanismo si ruppe, sentirmi ti infastidiva, avevi bisogno di spazio. Ero contento che finalmente anche tu avessi trovato il tuo centro senza sentirti più sbagliata, ma ormai non c’era più spazio per me.
C’era un tempo in cui ti facevo uscire dal letto quando ti vergognavi del tuo corpo ed ero sempre pronto ad asciugarti le lacrime se non ti sentivi all’altezza, sapevo esattamente cosa stavi pensando e quando lo stavi per dire, ti incazzavi e ridevi con stupore quando accadeva. Ora ho unicamente l’immaginazione, e comunque è tardi. La compagnia, le confessioni e il bene che ci siamo fatti non potranno svanire, ma basterà che uno dei due chiuda gli occhi per farli diventare polvere. Credo sia rimasta solo Futura Free a legarci, e Shlohmo che ti feci scoprire io, lo vedo dalle tue playlist su Spotify. Siccome non posso più parlarti vengo a cercarti nell’unica chat che non ho cancellato, leggo pochissimo ma ogni volta ritrovo una canzone che mi avevi mandato e non ricordavo, a cui allora non avevo dato il giusto peso. A distanza di anni mi offri ancora stimoli per capirti, per capire me. Sei stata uno dei rapporti più intensi della mia vita e non te l’ho mai detto, a me era chiaro, a te forse avrebbe fatto bene sentirlo per comprendere che non c’era uno giusto e una sbagliata. Passare dal sapere tutto di noi all’essere... niente. Mi rassegnerò mai al pensiero che dopo tutta quella vita si possa diventare un contatto bloccato?
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okwhy589 · 3 years
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Alessandro e le sue stronzate (ep.1 of ?) Matedì 8 Febbraio 2022
TW: Lungo e noioso per una certa audience.
Che bel modo per festeggiare la vigilia del proprio compleanno, che da 5 anni a questa parte non può che andare peggio, mi spiego.
Nel 2017, feci prendere una nota a tutta la mia classe per aver riso, 2018 non invitai nessuno, 2019 in ospedale, 2020 forse l'unico decente, ebbi un bel 18° prima che COVID-19 rompesse le scatole a tutti; 2021 normale ed eccoci ad oggi...
Cosa non è successo oggi... Iniziamo la giornata dopo essermi addormentato all'una circa perchè ho cercato di risolvere un problema di fisica con L. FIn qui tuttok, no? La mattina sembra prospettarsi bene, finchè non arrivo in aula studio verso le 9:38 e dico scherzosamente ad L "So che i 36 minuti, siano stati duri senza di me, ma ora sono qui". Interazione n.1, andata.
Inizio a studare per fatti miei, e riscontro i soliti problemi con programmazione, materia che sto cercando in tutti i modi di imbroccare, ma che non riesco Dio solo sa il perchè... e prima che i miei lettori si presentino con le prorie supposizioni... NO, non è per mancanza di esercizio, e nemmeno per mancanza di teoria, semplicemente non riesco a passare dalla traccia al mio codice, mi manca quel je ne sais quoi per far scattare quel meccanismo che sembra venir così naturale a tutti...
FIn qui, tuttok pt.2, messaggio L (che, per i lettori ignoti è un mio amico, nonchè collega all'università dove studio che sa programmare ed è un tipo diretto)
Bene, messaggio con il mio stile, ovvero, scrivo un tema con introduzione "So che ti stia concentrando su RL, ma appena hai tempo potresti rispondermi", spiegando poi il mio problema...
Per farvela breve, mi ha reiterato più volte che non avesse metodo, ma avevo continuato a riporgli la stessa domanda, sperando mi spiegasse la tecnica usata... a meno che non fosse stato il solito "Esercitati", buttato così a caso...
Preso dalla disperazione, inoltro il messaggio ad altre 5/6 persone minimo, e vedo un minimo di luce, grazie alle risposte che variano dal "Ti darò una mano appena posso", alla lista di cose che potrei fare per migliorare la mia situazione...
Nel frattempo, ero uscito fuori sia per prendere una boccata d'aria che per provare a piangere, ma, a quanto pare, le mie ghiandole lacrimari sono state allenate ad irrigidirsi quando in pubblico, specialmente dopo essere stato affranto enormemente dalla RP.
Creo dunque una playlist Spotify piena delle canzoni più tristi che conosca, perchè in questi momenti era l'unico tipo di compagnia che non mi giudicasse.
Incontro dopo un po' L, che era andato fuori, e diciamo che dovremmo farci il fondoschiena quadrato per capire i rispettivi argomenti che non vanno giù, e non con lo zucchero, purtroppo...
Dovete sapere, cari lettori, che L può avere 1000 difetti, ma ha un pregio che li copre quasi tutti: Mette la carica! La sua determinazione è qualcosa che definirei dall'incrollabile all'ispirazionale.
Perciò...
Dopo un mini sfogo con mamma, provo a fare una traccia, e fortunatamente qualcosa cambia!
Capisco cosa fare e quali passaggi usare, ma su CodeBlocks, ancora schermata bianca (o quasi).
Mi accingo quindi su Discord, per confrontarmi con altri ed incontro A e D, tra cui D che quando dico ad A, "te sei bravo, non ti lamentare perchè so quanto valga", mi manda a fanculo perchè io sia riuscito a passare l'esame (con metodi non ortodossi) e lui no...
Riparte dunque, il discorso che avrei voluto avviare con lui già dal 3 febbraio... Ovvero, che se avesse voluto una mano, avevo messo a disposizione tutto... E che non mi piacessero questi suoi atteggiamenti nei miei confronti.
Andiamo a mangiare io, L ed AS, ordiniamo 3 panini e il salumiere, nonostante le difficoltà, dopo la bellezza di quasi 10 minuti, riesce a darci la sudata busta.
Pago i miei soldi ed andiamo fuori...
Qui inizia il putiferio, preparatevi...
L mi da ragione sul fatto che ci siano 60 centesimi in più sul conto, e dico "Finalmente" (una delle poche volte in cui L mi desse ragione) e mangiamo i nostri panini.
Durante il notro pranzo, ad L viene voglia di una pizza, a che gli dico "Ti ricordo che quello fu il giorno prima che tu vedessi la cosa più bella e innovativa della tua vita", sempre con il mio fare EXTRA, no?
E racconto, o per lo meno provo a raccontare ad AS del laptop verticale che usai durante un'esercitazione di RL...
Tutto normale, no?
NO, assolutamente NO.
Perchè in quel momento AS chiede ad L "Ne vale la pena di sapere questa storia?"
Ed indovinate cosa risponde L?
"No"
Io lì, pensai: "Ci sta che ciò che per me possa sembrare straordinario e fuori dal comune, a lui possa sembrare banale e/o scontato"... se non fosse per il fatto che spoilerò tutto, raccontandolo con un tono così monotono che non solo fece sembrare la scena ancora meno eccitante di quanto potesse esserla, ma non mi lasciò quasi null'altro da dire... Levandomi quelle poche occasioni per provare a stringere amicizia con AS...
Parovai a raccontare i dettagli, ma la storia non recuperò molto.
Chiedo ad L perchè fosse intervenuto in quel modo, e mi risponde come avevo già pensato.
Fin lì, tutto normale, ma vuoi per lo meno lasciarmi gli spazi necessari per raccontare la mia storia?
La situazione degenera al discorso che io parli troppo, nonostante le mie interazioni con lui oggi fossero state...
*RULLO DI TAMBURI*
3, TRE... Ma tutto bene?
Per un messaggio di WA lungo che potevi ignorare e leggere dopo?
Ammetto la mia colpa, ma dire che parli troppo, solo perchè volessi raccontare una storia, come voglia io, senza lasciar nessun dettaglio al caso, mi sembra eccessivo, a dir poco.
Comunque, per evitare eccessivi preamboli, una delle mie prime interazioni con AS è stata avere lui come giudice a Forum che prendeva quasi sempre solo le parti di L, ma che dice a me "Vuoi che gli altri si adeguino a te, ma non fai il contrario"...
COME SCUSA?
Io do i miei 2 centesimi, e quando li chiedo, preferirei mi venisse detto "al momento", "Non me ne frega" , piuttosto che farmi depositare, come in ogni cosa che faccio, tutto me stesso e poi ricevere meno di 0 in cambio.
A che, ho detto a questa persona, "Se hai i problemi che hai, li hai a ccausa del tuo comportamento eccessivamente strafottente, e poichè tu puoi fare la critica a me (riferendomi all'episodio con T ed L in macchina che mi reiterano tutti gli sbagli fatti dall'era liceo ad ora), io la posso fare a te".
Cambierà qualcosa, No... ma so solo che sto da un'ora quasi a scrivere (dalle 14 alle 15) e mi sento di aver espresso solo un terzo della rabbia che abbia ancora dentro.
Perchè, molto spesso mi sento così... Incompreso, non nel senso di persona, ma di azioni.
Queste, per me, son mancanze di rispetto belle e buone, e non intendo sopportare più a lungo questo tipo di comportamenti.
Fatto sta che ho sia ElPro, che fisica da dare e spero che mi vada bene, che dopo tutti i sacrifici fatti, i frutti raccolti ne valgano la pena.
A chi legge questa storia voglio dire solo, chiedo scusa perchè sia così pesante, e, a volte, vorrei poter fregarmene come fate voi.
Mi sforzo ogni giorno per cambiare, ma non so come fare.
La natura menefreghista è innata come la mia sensibilità, posso provarci... Ma dubito, che riuscirò mai a raggiungere quel livello di spenzieratezza, per quanto ci aspiri da moltissimo.
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succhinoallapesca · 3 years
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Sei ancora nel mio vestitino di jeans che ti piaceva, nella maglietta grigia che non ti renderò fingendo di non essermi accorta che è rimasta a me, nel sole che ci scaldava quando eravamo distesi sul prato la mattina dopo aver fatto sesso nel furgone, una delle nostre prime volte, in cui io sapevo solo di stare bene ma di certo non immaginavo che in una manciata di giorni mi sarei affezionata in modo repentino e indelebile.
Sei ancora nei sorrisi delle persone che mi hai fatto incontrare e che mi hanno fatto sentire accolta, probabilmente perchè mi sentivo leggera come una piuma e quando sto così trasmetto pace anche agli altri. Ora che faccio fatica a trovarmi a volte ripenso a quei sorrisi e mi rincuorano un po', allora li conservo con cura.
Sei ancora nell'effetto che ha la caffeina su di me, che all'inizio sapevi calmare soltanto standomi vicino e stringendomi la mano, sei nei mille piccoli baci che se chiudo gli occhi sento ancora sul viso, sei nella curva prima di casa mia, perché ogni volta che la faccio in macchina ricordo quando mi avevi insegnato a guidare e arrivati a quel punto avevi evitato di guardare, perché l'avevo presa proprio male.
Sei ancora nei cani che vedo per strada e assomigliano al tuo, anche se non condividono con lui quell'adorabile sguardo scemo, sei nelle verdurine al formaggio che quando avevamo cucinato insieme erano venute strepitose, contro ogni aspettativa, sei nelle tue canzoni preferite dei Coma Cose che Spotify continua a suggerirmi, sei nello zucchero di canna che tu detestavi ogni volta che lo verso nel cappuccino.
E sei in moltissimi dei ricordi felici della mia estate, che hai reso splendida e piena di tenerezza nonostante a me l'estate non sia mai piaciuta, e nonostante per il secondo anno di fila non sia riuscita ad andarmene da questa città nemmeno per due giorni. Eppure fare le cose con te era come fare tutto per la prima volta, come se ogni posto in cui andavamo non l'avessi mai visto in quel modo.
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gloriabourne · 3 years
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Stavo leggendo in questi giorni diversi giornali di musica che a un mese dal festival di sanremo tiravano un po' le somme dei reali "vincitori" e dei "flop", e devo dire che mi spiace molto leggere che a livello di vendite Ermal nonostante i diversi premi vinti e il podio, proprio non sia riuscito a decollare sotto quel punto di vista, di chart e radio e stream, se non solo i primissimi giorni dall'uscita del disco. Oggi come oggi in tanti articoli lo considerano il "flop" del festival... 😔
Io sono onestamente orgogliosa di lui a prescindere dalle classifiche, anzi ancora di più perché questo dimostra che Ermal non è il tipo che "si vende" alle radio strizzando l'occhio a testi e sonorità di facile fruibilità mainstream... Fa quello che gli pare, quello che si sente di voler fare, e mi piace così. Però mi dispiace un po' lo stesso, ecco. Stando a ciò che scrivono i giornali appunto, Tribù Urbana non sta avendo la stessa spotlight di Vietato morire e Non abbiamo armi...
Un motivo che mi pare plausibile, che oggi coinvolge un po' tutta la musica, italiana come internazionale, è che c'è troppa offerta, troppe proposte sul mercato, e l'ascoltatore "medio" si stanca troppo presto di tutto... come in una sorta di deficit di attenzione e iperattività non psichiatrica, ovviamente, ma culturale... Penso la stessa cosa delle miriadi di serie tv che escono in un solo mese: troppe proposte, troppa superficialità di consumo da parte di una audience bombardata di contenuti
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Partendo dal presupposto che non ho idea di cosa gira in radio nelle ultime due settimane, visto che ascolto la radio solo in macchina e sono due settimane che sto in quarantena.
Però fino a due settimane fa io ho beccato "Un milione di cose da dirti" praticamente ovunque, quindi sarei curiosa di sapere che stazioni radiofoniche ascoltano i giornalisti che scrivono certe cose. Va benissimo non considerarla la canzone più trasmessa, ma dire che sia stato un flop mi fa pensare che questi vivano completamente staccati dalla realtà (ma in fondo, cosa mi aspetto quando vedo articoli scritti da esperti di spettacolo che dicono di non conoscere nessuno dei partecipanti di "LOL" e che quello è un programma che non fa ridere, mentre Ibrahimovic al festival è stato un grande comico?! Scusa, ma i giornalisti mi stanno un po' sul cazzo ultimamente.)
A livello di vendite poi, soprattutto nei primi giorni, Ermal è andato benissimo ed era primo in classifica ovunque. Seriamente stiamo dicendo che quello equivale a un flop? Ovvio che se uno si aspetta di fare i miliardi e alza parecchio l'asticella delle aspettative, il flop è quasi inevitabile. Ma a me pare che stia andando abbastanza bene.
Poi che non abbia avuto lo stesso riscontro di "Vietato morire" o "Non abbiamo armi" è anche dovuto al momento storico in cui siamo. Gli instore, che purtroppo ora per ovvi motivi non si possono fare, sono un modo per promuovere l'album e spingere la gente a comprarlo. Io ad esempio "Tribù urbana", per quanto mi piaccia, non l'ho comprato fisicamente perché non saprei che farmene. A casa la musica la ascolto su Spotify o YouTube, i CD li tengo in macchina e la macchina non la uso mai visto che non posso uscire di casa. E magari, come me, questo ragionamento l'ha fatto tanta gente e per forza di cose le vendite sono state più basse.
Ma quello non dipende da Ermal o dalla musica che fa, dipende dalla mancata possibilità di poter fare gli instore.
Resta il fatto che "Tribù urbana" secondo me è un ottimo prodotto e concordo con te sul fatto che c'è comunque da essere orgogliosi di lui, sia per i traguardi raggiunti sia perché continua a fare la musica che vuole senza adattarsi troppo a ciò che richiedono i media.
Però non concordo su una cosa.
Hai detto che oggi c'è troppa offerta e, per carità, è vero ma ci ho visto un'accezione negativa al tuo discorso, come se l'avere tanta offerta sia un problema. Onestamente ben venga! Pensa che noia se ci fossero poche novità.
E non sono d'accordo sul fatto che l'ascoltatore medio si stanca. Io onestamente mi romperei molto di più se fossi costretta a sentire sempre le solite cose. Una vasta offerta mi consente di spaziare tra più generi, di scoprire nuovi artisti... Se ci fossero sempre le solite quattro cose da ascoltare probabilmente finirei per non ascoltare niente, mentre invece con un'offerta più ampia posso spaziare liberamente da un artista all'altro in base al mio umore o al tipo di musicalità che mi va di ascoltare in un preciso momento, senza dovermi per forza focalizzare sulle stesse cose.
E lo stesso discorso vale per le serie TV. Che ne escano 10 o 100 cambia poco, se sei interessato a un genere o semplicemente alla serialità in generale te le guardi tutte a prescindere da quante siano e anzi, più ce ne sono e più sei incentivato a guardarle perché hai più scelta e sai per certo che in mezzo a tutti i contenuti puoi trovare qualcosa che ti piace.
Non sono affatto d'accordo con questo discorso che il proporre troppo sia per forza qualcosa di negativo. Anche perché dicendo così in un certo senso si sminuisce anche il lavoro di Ermal.
Se la proposta fosse più ristretta è ovvio che Ermal starebbe più in alto in termini di vendite e trasmissioni radiofoniche. Ma è come quando fai una gara di corsa e ti chiedono come ti sei piazzato: mettiamo caso che ti sei piazzato terzo, però fa una bella differenza se dopo dici che i partecipanti erano 100 oppure se dici che erano 4.
Per dirla con termini più semplici: grazie al cazzo che se l'offerta è maggiore ci va più tempo a "emergere". Ma ridurre l'offerta non è certo la soluzione per far spiccare un artista che ci piace (cosa di cui tra l'altro Ermal non ha bisogno).
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seoul-italybts · 10 years
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[✎ TESTO ♫ ITA] Dark & Wild - BTS⠸ ❛ Rain ❜⠸ 20.08.14
Tumblr media
[✎ TESTO ♫ ITA] BTS
❛ Rain ❜
☔ Pioggia 🌧
__💿Dark & Wild , 20. 08. 2014
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Prodotta da: Slow Rabbit
Scritta da: Slow Rabbit, RM, SUGA, j-hope
youtube
(Sopra, Seoul dipinta a tinte scure nella pioggia)
Macchine che sfrecciano, ombrelli ondeggianti qui e là
Il cielo è nuvoloso, l'aria pulita
(Riflesso nelle pozzanghere, ora che la pioggia si è fermata)
Su questo sfondo grigio pallido, mi chiedo perché mi son fermato qui
Non so se i pensieri sono troppi o troppo pochi
Poco prima che fuori rischiari, mi sveglio
Con gesto esausto continuo a passarmi una mano tra i capelli
Il promemoria di una canzone che non sono riuscito a finire ieri sera
“La finisco oggi”, serro gli occhi, rilascio un sospiro profondo
“Quale scusa posso usare?” Cerco di pensare a qualcosa da dire
In ogni caso, non l'ho finita, tanto vale che mi inventi qualcosa e poi la mandi
Sposto lo sguardo, fuori la finestra tutto è tinto di grigio
Il grigio dei palazzi in una grigia città,
la pioggia che cade grigia su una altrettanto grigia strada
Tutto quanto a questo mondo è lento
Il/la miə dongsaeng¹, appena svegliə, continua a trascinare le parole
Ancora una volta, apro e richiudo il povero frigo
E un senso sconosciuto di vuoto mi assale,
Penso farei meglio ad uscire
Non ho neppure un ombrello
Ed il suono della pioggia che sfiora il mondo è vivido
Sbuffo e sorrido, questa è la colonna sonora perfetta
Come un pazzo, canticchio
Chissà che ora è
Sopra, Seoul dipinta a tinte scure nella pioggia Io, che ancora non riesco a dormire, sbiadisco Riflesso nelle pozzanghere, ora che la pioggia si è fermata, Nell'acqua vedo, ancor più infelice, un ritratto di me stesso
In questa notte di pioggia, le gocce bussano alla finestra, mi arrivano al cuore
Leggo un messaggio, mentre mi reggo la spalla indolenzita, “Come va, ultimamente?”
L'ha mandato un amico e mi lascia intriso d'emozioni
Annuso l'aria, odore di pioggia
Mi sgranchisco il corpo, vado in bagno
Saluto il mio riflesso, mezzo addormentato, nello specchio
Ed indugio nella doccia, sebbene non abbia nessuno da incontrare
Fuori dall'alloggio [*il dormitorio dei BTS] continua a piovere
Anche se non so dove andare, l'ombrello in mano,
Incedo senza meta
La pioggia lascia segni sulle mie scarpe sporche
come a ricordarmi della sua esistenza
Mi chiedo se anch'io ho lasciato un segno su di te, come queste gocce
O forse no? Forse son solo stato come un leggero acquazzone, passeggero?
Sopra, Seoul dipinta a tinte scure nella pioggia Io, che ancora non riesco a dormire, sbiadisco Riflesso nelle pozzanghere, ora che la pioggia si è fermata, Nell'acqua vedo, ancor più infelice, un ritratto di me stesso
Mi sollevo e guardo fuori, tutto rotto
Come suggeriva il mio corpo, sta piovendo
Mentre osservo le goccioline raccogliersi sul vetro, mi sembrano
Come lacrime che scorrono nel mio cuore
È appena un'impressione, ma quando guardo fuori mi sembra di rivedere me stesso
Sotto la pioggia, che è come una melodia, tutto è andante²
Mi preparo ed esco, apro l'ombrello che è stropicciato quanto il mio viso
Mentre cammino e ascolto la pioggia
Mi chiedo per chi stia cadendo
Il suono delle gocce che colpiscono il grigio e solitario cemento mi stuzzica l'udito
Vieni, fa piano
Sopra, Seoul dipinta a tinte scure nella pioggia
Io, che ancora non riesco a dormire, sbiadisco
Riflesso nelle pozzanghere, ora che la pioggia si è fermata,
Nell'acqua vedo, ancor più infelice, un ritratto di me stesso
Anche ora che la pioggia è finita, ora che le nuvole diradano
Sono ancora fermo qui, sempre uguale a me stesso
Senza dir nulla, guardo il mondo [riflesso] in basso
Ed ecco, un me stesso non così bello, ricambia il mio sguardo
Note:
¹ dongsaeng : fratello/sorella minore, ma più generalmente indica una persona più giovane (amicə, collega ecc.) con cui si ha un legame affettivo stretto. Dato che non è specificato il contesto di questa scena e RM può fare rif. sia ai suoi dongsaeng/fratellini dei BTS che a sua sorella minore, mi sono tenuta sul vago ed ambivalente,
² andante : indicazione musicale di tempo che fa rif. ad un andamento moderato, smorzato, collocabile tra l'adagio e l'allegro, n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: © doolsetbangtan ; © BTS_Trans⠸
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daniinreallife · 4 years
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Punti di rottura
Riprovo a scrivere dopo un mese di silenzio e ovviamente mi si spegne il computer senza salvare il documento. Ora ho poca voglia di riscrivere cose che avevo già raccontato a questa tastiera, ma ci proverò comunque. Sono stata assente per quasi un mese, non solo da questo blog, ma da tante altre cose della mia vita. Dallo sfortunato evento di un grande litigio con mio padre, durato una settimana, non trovo più quell’entusiasmo e quella voglia di migliorarmi che aveva caratterizzato l’inizio della mia estate. Il suddetto litigio si è risolto da tempo ormai, ma se dovessi identificare il momento dal quale mi sono un po’ “spenta” direi quello. Prima di allora, stavo passando uno dei periodi più rosei in assoluto con mio padre, con cui di solito sono in contrasto. Poi invece ho smesso di scrivere, di leggere, di aggiornare l’agenda, di avere motivazione. L’unica cosa che sono riuscita a mantenere è l’attività fisica. Mi sto ancora allenando senza saltare un giorno, perché sinceramente non mi va di vanificare tutti gli sforzi che sto facendo da ormai più di due mesi. Purtroppo però, è l’unico elemento di “crescita personale” che sto mantenendo. Devo dire, però, che se questo testo vedrà mai la luce del sole (e la mia home di Tumblr) vorrà dire che sono sulla strada giusta per riprendere in mano la mia vita.
Ho litigato di brutto anche con due miei cari amici. Uno di loro più stretto dell’altro, ma entrambi colpevoli di qualcosa. A ventidue anni non puoi mettere in giro voci completamente false su una tua amica e pensare che la verità non venga a galla. Ma soprattutto non puoi fare questo stesso errore a 18 anni, a 20 e di nuovo a 22. Vuol dire che hai dei problemi seri di autostima e un enorme bisogno di sentirti validato. Si vede tanto che sono ancora arrabbiata per questa cosa? Insomma, credo che mi riappacificherò con uno dei due, quello ai miei occhi più maturo e più simile a me, con il quale posso quindi avere una conversazione decente (spero). Lui è uno che non voglio perdere. L’altro invece, quello che si è intelligentemente inventato una puttanata su una sua amica (la mia migliore amica) per poi diffonderla all’interno del nostro gruppo può sviluppare una bella impotenza per quello che me ne sbatte. 
Che dire, è stato un po’ un casino questo mese. Ah, l’ultima novità è che ho praticamente avuto un crollo emotivo per via della mia vita qui in città. Sono stata nervosa per tipo due settimane di fila senza battere ciglio, credendo che facendo un respiro profondo avrei risolto le cose. E invece per ogni respiro che facevo, il peso sul mio petto aumentava. Sono stata nervosa per lo stesso problema con cui convivo da anni: le mie amiche. Sono nello stesso gruppo di ragazze da più di 6 anni, forse anche più di 7, e ne abbiamo passate (e superate) tante. Questo però non cambia alcune fondamentali differenze che ci sono tra noi, e più in particolare tra me e la mia migliore amica, e tutte le altre. Credo che questo sia un argomento che devo affrontare in un post a parte perchè c’è davvero tanto da scrivere, ma ciò che posso dire ora è che ancora una volta mi sono ritrovata a sentire le mie ali tarpate, la mia fiamma spenta e il mio entusiasmo calpestato. Non colpevolizzo del tutto le mie amiche, alla fine loro hanno una visione del mondo e io ne ho un’altra, ma per quanto io ogni volta che sono a Roma senta la mancanza di loro e della mia città, quando resto qui per più di una settimana impazzisco. E ormai sono qui da due mesi, quindi manca poco ad un corto circuito.
Da un paio di giorni va meglio, ma solo perché è stato il compleanno di una del gruppo, perché sono venuti a trovarci dei nostri amici di Milano e perché io mi sono sfogata piangendo contro mia madre circa tre giorni fa. Insomma tutto liscio come l’olio. Lunedì vado a Roma e ci resto fino a sabato, e non potrei essere più felice. Non vedo l’ora di tornare nei posti che mi mancano, di sentire un po’ di urla romanacce per le strade di Trastevere e di rivedere la mia migliore amica di lì. Ora vado al sushi in maniera molto improvvisata, e vedrò di tornare qui a scrivere molto presto. Ho bisogno di parlare della mia comitiva ma ho ancora più bisogno di riprendere i ritmi che stavo sviluppando a maggio/giugno. Non sono neanche soddisfatta di questo testo, lo trovo vago, frettoloso e boh, senza capo nè coda. Ma avevo bisogno di porre fine al mio blocco del pseudo-scrittore per ricominciare a sentire che questa tastiera mi appartiene e non è qui solo per riprodurre i brani su Spotify. 
Ah, per non parlare poi della mia vita sentimentale inesistente, quello sì che sarà un argomento divertente.
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gcorvetti · 2 years
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E ma porco dio
Dopo quella bella dose di nervosismo dovuta al lavoro e al periodo, leggere il post di ieri, sono andato a letto tardi, diciamo che mi sono forzato e non sono riuscito a prendere sonno immediatamente, per i nervi tesi come corde di violino. Ad un certo punto sono stato svegliato da un vociare al di fuori della casa, penso che erano le 4, ma come spesso capita sono solo ragazzi ubriachi di passaggio, quindi ho chiuso gli occhi, ma per più di una volta gli stessi schiamazzi mi hanno svegliato in alcuni casi di soprassalto, il mio cuore ringrazia; alle 5 di mattina mi sono proprio alzato per vedere dove cazzo si sono fermati sti qua a fare casino, erano nell’angolo del giardino, ridacchiavano, ascoltavano musica, come se fosse giorno, tranquilli, al che ho preso il telefono e sono andato a chiedergli se sapessero che ore sono, uno dei ragazzi mi sa che è il vicino si è scusato e sono andati via, ok, se mi avessero risposto male, perché magari erano ubriachi ero pronto a chiamare la polizia, come fece quel coglione che alle 17 mi ha chiamato la polizia perché suonavo la batteria in garage e neanche forte, non penso che sia il caso di raccontare questo fatto si commenta da solo. Torno a letto ma lei invece di chiedermi ‘ma chi erano’ oppure ‘spero tu non sia stato cattivo o frasi che più o meno ci stanno, si schiera contro di me dicendomi che non si fa così dai, cosa? Provo a riaddormentarmi, ma capirai che è stato impossibile, mi sono quindi alzato e mangiato un pò di frutta, così, poi dopo un’ora circa mi sono fatto il caffè. Lei poi si è alzata e voleva parlarne, vomitare tutto in faccia in una volta a una che non solo non sta dalla tua parte ma che mina la tua stabilità ogni giorno con i suoi comportamenti egoistici, fa incazzare di brutto, è finita per me, non posso stare con una persona così, lei dice che anche io la evito, perché se curi il giardino tutto il giorno e non il tuo compagno per almeno un’ora sei indifferente a me, per fare solo un esempio, senza contare il fatto che dico una cosa e non mi ascolta, questo ha creato un sacco di problemi, che per scriverli ci vorrebbero mesi. Per dirla veloce non vedo più nessun interesse da parte lei a me, non alla situazione, ma alla mia persona, con picchi di menefreghismo che solo i più trogloditi estoni possono permettersi, ma lei? Con chi sono stato per questi 23 anni? 23 anni. Capisco che per cultura loro sono chiusi e ostici, cosa che lei in realtà non lo era, forse frequentando gli altri della sua specie ha cancellato il periodo italiano e che sta con un italiano, non dico che mi devi coccolare come mamma chioccia per carità, ma non ricordo neanche più quando mi ha abbracciato di sua spontanea volontà, senza parlare del sesso giusto, che se non mi faccio avanti io non si scopa, passiva, troppo per i miei gusti da ogni angolo la si prenda. E’ finita. Visto che c’ero ho dato una sbirciatina al portale del lavoro estone, non si sa mai, ma non c’è un cavolo i soliti schiavisti della ristorazione che pagano il minimo salariale 580€, anche alle posizioni aperte nella compagnia per cui lavoro ora, ho visto che ci sarebbe una posizione aperta per la lingua italiana su spotify come supporto via mail, sarebbe perfetto, tanto stando a come è il lavoro su twitter ci sarà già tutto pronto e bisogna solo seguire le linee guida che danno loro, il problema è che forse dovrò spostarmi a Sofia in Bulgaria, perché, penso, i contratti sono per paese non per posizione lavorativa. Vista la situazione non sarebbe male, l’unico problema che ho è che non voglio lasciare mio figlio nelle mani di una che non capisce i bisogni degli altri, di quelli vicini a lei, come me e lui, mia figlia è già con un piede fuori da casa e ha ben chiaro cosa vuole fare, piccina mia, cazzo come crescono. E niente, vivo in equilibrio su una lama di rasoio cercando di non scivolare sulle palle.
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pleaseanotherbook · 3 years
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I PREFERITI DEL MESE #26: Febbraio
Febbraio è stato un mese strano, infinito e incastrato in una routine diversa e che mal si coniuga con le mie abitudini normali. Febbraio è stato tanto lungo quando scivolato nell’oblio tanto che a stento riesco a ricordarmi cosa è successo. La sensazione di essere in trappola fagocitata dalla certezza di essere nel posto più sicuro possibile. Un insieme di prospettive che hanno completamente ribaltato tutta la mia vita. Io, noi, e la certezza di non essere solo questo, di essere sempre molto di più. Le passeggiate al parco, i momenti a guardare incantata i gatti del balcone mangiare, i dolci di carnevale, il lavoro e le notti insonni e un conto alla rovescia che si è concluso molto più in fretta delle mie paure. E ora che marzo si dispiega radioso di fronte a me posso finalmente essere più serena, forse.
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Comunque, per cambiare le carte in tavola e dare una rinfrescata a questo blog, da inizio anno ho deciso di portare qui su questo spazio di web una delle rubriche che più mi piace guardare su Youtube e che sostanzialmente dimostra che non mi so inventare niente, ma che amo inglobare nel mio modo di essere espressioni, modi e idee che mi colpiscono l’immaginario. “I preferiti del mese” è un format che forse non si presta molto alla parola scritta ma ci proviamo, che tanto se non funziona lo facciamo funzionare a modo nostro.
Enjoy!
MUSICA
È bello avere la certezza che la musica non ti lascerà mai sola, che nonostante i mille imprevisti di giornate destinate a contorcersi in meccanismi poco soddisfacenti, pure puoi nasconderti nella certezza di avere delle note ad accompagnarti. Se da un lato le vecchie certezze non mi abbandonano mai la mia playlist abituale si è arricchita di nuovi titoli. Da un lato è uscita “Stay Alive” by JK dei BTS e prod Suga dei BTS colonna sonora del loro webtoon uscito lo scorso gennaio. Suga ha l’incredibile capacità di tirare fuori tutto il meglio degli artisti che produce (e ancora non ho capito perché non abbiamo Jin prod Suga che ci meritiamo, ma questo è un altro discorso) e JK beh è innegabile che sia un interprete molto bravo. Da Sanremo sono usciti diversi titoli interessanti ma il mio preferito è sicuramente il vincitore, "Brividi" di Mahmood & Blanco. Mahmood non è nuovo da queste parti e anche questa ultima canzone reca il suo marchio di fabbrica. Non vedo l’ora di vederli esibire all’Eurovision (che tra l’altro sarà trasmesso da Torino). Girando per caso su Spotify ho beccato “Honeybee” dei The head and the heart di cui mi sono innamorata a primo ascolto, come sempre. Ultimamente in radio ho ribeccato “City of blinding lights” degli U2 e sono tornata ad ascoltarla come se fosse la prima volta. L’altro giorno poi ero in giro a far compere con le mie amiche e Am mi ha illuminato su quanti anni sono passati e voi non lo volete sapere davvero, fidatevi. FIDATEVI.
LIBRI
Ammetto che in realtà a febbraio non ho letto tantissimo, ho preferito guardare cose, ma sono riuscita finalmente a leggere “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury che è uno di quei classici che mi hanno sempre guardato dalla libreria e che non ho mai avuto il coraggio di affrontare. Una distopia con al centro i libri che mi ha dato molto da riflettere. In realtà mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Ma questa è la trama: Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall'incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica.
FILM & SERIE TV
Ho visto tante cose a febbraio anche per sfuggire al peso di una situazione di convivenza parecchio in bilico. Ma in realtà vi voglio parlare di un drama che volevo vedere da una vita: Jirisan e devo dire che mi è piaciuto immensamente, il drama più bello che ho visto nell'ultimo periodo.
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Pieno di mistero e di colpi di scena mi ha tenuto incollata allo schermo fino all'ultimo secondo riuscendo a stupirmi anche dopo che pensavo di aver capito tutto. E se l'ho iniziato a vedere perché nella soundtrack compare uno dei primi solo project del mio adorato Kim Seokjin, poi mi sono appassionata perché conquistata dalla trama e dallo stile narrativo. Al centro della vicenda c'è un gruppo di ranger stazionati nelle montagne che circondano il monte Jirisan che è a tutti gli effetti uno dei protagonisti del racconto. Nel 2018 arriva nella stazione un novellino affidato fin da subito al ranger più esperto della squadra che si trova da subito catapultato al centro di una ricerca. Mentre si allena per migliorare nel suo lavoro il gruppo si imbatte in una serie di misteriosi incidenti che sembrano nascondere dell'intento. I due protagonisti iniziano le indagini ma più si avvicinano alla verità più i pericoli aumentano. Flash forward nel 2020 e assistiamo impotenti alle conseguenze di un terribile incidente di cui scopriamo le motivazioni e il senso mentre la trama si sviluppa in un'alternanza tra presente e passato, piccoli indizi e grandi sofferenze. La chimica tra i protagonisti è pazzesca, la trama molto accurata, l'elemento paranormale molto avvincente e la voglia di sapere aumenta ad ogni episodio. Assolutamente di impatto anche la fotografia con questi paesaggi meravigliosi e i colori delle diverse stagioni che irrompono sullo schermo. E la soundtrack veramente azzeccatissima è super curata. Poi vabbè quando sentivo partire la voce di Jin lacrimuccia Super super consigliato.
BEAUTY
Dopo essere dovuta a rimanere a casa dei miei per più di due settimane ho finito molte delle mie cose da skin care e sono andata a comprarmi un nuovo detergente gel alla vitamina C della Clinians che ha un odore pazzesco. Questo gel potrebbe essere usato anche come maschera illuminante se si tiene in posa ma io lo uso per detergere il viso e mi trovo molto bene, super consigliato.
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CIBO
Potrei condividere con voi tantissime delle cose che ho mangiato a febbraio, ma sicuramente il cibo del mese sono i dolci di carnevale, e in particolare i limoncini. Dolce tipico marchigiano, si trovano solo nel periodo di carnevale e io non li mangiavo dal 2018 perché non mi era più capitato di riuscire a passare da casa dei miei prima di quella data. E non solo mio papà me li ha presi apposta, ma un’amica di famiglia ci ha invitato a pranzo e ce li ha preparati appositamente. Mi sono commossa un sacco.
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RANDOM
Nei miei giri in torno al web ho trovato questo podcast sulla storia nella letteratura dei draghi. È in inglese ma offre spunti interessanti a partire da forme antiche di epica e poesia fino a romanzi contemporanei. Molto figo.
È da dicembre che mi sono segnata che agli Uffizi ha riaperto al pubblico dopo vent’anni la sala delle carte geografiche che come sa chi mi segue da un po’ è una mia grande passione e ho una voglia matta di visitarla. Tra l’altro ho una voglia matta di andare a Firenze che è una vita che non visito. Si tratta di una loggia affrescata, con affacio su Firenze dalla chiesa di Santa Croce fino a piazzale Michelangelo passando per la Basilica di San Miniato al Monte, che presenta sulle pareti due mappe murali della fine del Cinquecento, che occupano ciascuna una intera parete, con i nomi delle località vergati in oro.
Il 9 aprile inaugura al Peggy Guggenheim una mostra pazzesca “Surrealismo e magia” con delle opere bellissime legate a questa corrente pittorica e io voglio troppo andarla a visitare. Da sempre entusiasta per questo genere di opera ne sono curiosissima. Nata dalla collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim e il Museum Barberini, è la prima mostra internazionale ad affrontare l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto. Con una sessantina di opere, nella sede veneziana, provenienti da oltre 40 grandi istituzioni internazionali e collezioni private, l’esposizione offre un’ampia ed esaustiva panoramica del Surrealismo nel suo complesso, e prende in esame gli innumerevoli modi in cui la magia e l’occulto ne hanno caratterizzato lo sviluppo.
E voi che avete combinato a febbraio?
Raccontatemelo in un commento.
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ioleiealaska-blog · 6 years
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14 settembre
La stanza è buia,la tv illumina sono il divano,le finestre aperte con la tapparella abbassata fanno entrare i rumori della strada ..
Sono sdraita coi pantaloncini corti , le gambe attaccate al divano in pelle , la caviglia fasciata ; fa caldo .
Mi sono appena alzata , le lacrime stanno scendendo dagli occhi ancora socchiusi,i capelli sono davvero tanto arruffati .
Non vedo nulla se non le unghie rosse dei pollici ; si scrivo con i due pollici.
In sottofondo la playlist di Spotify “successi italiani “ .
Domani parto,me ne vado , taglio finalmente il filo che mi teneva legata a mantova .
Un filo davvero bastardo .
Un filo che non mi ha mai permesso di essere felice.
Un filo che mi ha sempre riportato al mio passato.
Ho preso coraggio !
Spezzo questo filo !
Si lo spezzo perché adesso sono abbastanza forte da poterlo fare .
Sono felice , lo stomaco però fa male ,le gambe tremano , il cuore batte forte , sento i brividi sulla pelle come se fossi in mezzo ad una tempesta .
Ma se sono felice perché mi accade questo ? Perché tutte le volte che decido di andarmene sto male se sono convinta che andarmene mi farà bene ?
Odio questa città, odio questa casa , odio le persone che abitano qua , odio tutto di mantova .
Le odio perché in realtà le amo .
Ricordate il detto “se c’è l’odio c’è l’amore?!”
Ecco questo è il mio caso .
Ho avuto un’infanzia difficile ,i miei genitori quando avevo 6 anni si sono separati e io non accettavo questa cosa e quindi sono diventata una ragazza molto ribelle ; crescendo sono arrivate le superiori e ho avuto la mia prima relazione .
Quel ragazzo aveva i capelli color castano chiaro, i lineamenti molto definiti , e gli occhi azzurri: mi sono innamorata ho provato le famose farfalle nello stomaco .
Ci ho passatp un anno intero della mia vita e poi è finito tutto.
Ho sofferto tanto tanto ma tanto .
Dopo mesi e mesi però sonò riuscita a capire i miei genitori,mi chiedevo come avrebbero fatto a stare insieme se tutti i giorni provavano il dolore che stavo provando io ?
FINALMENTE CE L HO FATTA ,SONO CRESCIUTA E HO CAPITO I MIEI.
Passarono un paio di anni ed arrivò lei ...
lei si sentiva ma non si vedeva,lei era insistente , era pignola, voleva a tutti costi essere parte di me , non mi lasciava , non riuscivo a capirla , ero convinta di non volerla,ero convinta che l’avrei ignorata ma purtroppo me ne sono innamorata .
Ero convinta che lei mi avrebbe salvato , ero convinta di essere invincibile con lei al mio fianco mi sentivo potente sentivo che finalmente sarei stata accettata .
Abbiamo passato 2 anni insieme senza che nessuno scoprisse il nostro amore .
Pensavo di avercela fatta a nasconderla a tutti ma mi sbagliavo.
Ricordate il proverbio“le mamme sanno sempre tutto su di voi prima che voi ve ne accorgiate “?
Ecco la mia ci aveva scoperte !
Ci portò in gita quel giorno .
Arrivammo , mi fermai ; c’era una lunga salita ad S , alla mia destra avevo un parco molto grosso fatto a cerchio ⭕️ ,era molto curato , non c’era un ciuffo d’erba fuori posto ,due panchine molto vecchie,con il legno che scricchiolava,i fiori ,i pini,gli ulivi. Alla mia sinistra invece c’era un muretto ,sarà stato alto circa 1 metro , al di la del muretto c’era un pezzo di terra privata piena di ulivi .
Beh mamma la gita ci sta piacendo.
Proseguiamo verso un edificio molto grosso collegato da un ponte ad una mega villa di 4 piani !
Saliamo le scale , le porte scorrevoli si aprono ;siamo nell altrio .
Lei inizia ad infastidirsi mentre mia madre mi stringe la mano .
Percoriammo un lungo corridoio azzurro e diforonte a noi c’è una donna sul ciglio di una porta .
Questa donna è bionda , alta circa 1 metro e 65 , porta gli occhiali sotto gli occhiali è molto truccata,una linea molto marcata di eye-liner e una altrettanto marcata di matita sotto l’occhio.
Si presenta .
Passiamo un ora e mezza insieme .
Mi saluta e mi dice :” ci vediamo presto”.
Ecco in quell istante lei si faceva sentire era arrabbiata sembrava gridasse , dicva che io l avevo tradita che le avevo promesso che saremmo state insieme tutta la vita .
Aveva ragione ,io l ho tradita ,ma non la volevo più con me e da sola non riuscivo a mandarla via .
Ci impiegai molto molto tempo a scacciarla via , e tutt ora a volte si fa sentire .
Per questo ho deciso che è ora di partire e allontanarmi dedinitivamente da lei .
Perché solo partendo riuscirò a dimenticarla del tutto .
D’altronde ragazzi sappiamo tutti che quando passi tanto tempo con una persona in alcuni luoghi poi è difficile stare in quei posti senza di lei/lui.
Quindi si parto e la lascio qui .
Padova sarà la mia nuova città,sarà la città che mi ridarà tutta la felicità che mantova mi ha tolto .
Mi mancheranno alcune persone che ci sono sempre state , i VERI AMICI ,non mi mancheranno i conoscenti , mi mancheranno i miei nonni i miei genitori ma sono fiera di essere riuscita a prendere questa decisione.
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vincef40 · 3 years
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Mi hanno detto che scrivere fa bene, ti porta serenità e quasi un senso di "libertà", anche se effimero. Allora voglio provarci anche io, ora che me la sento.
Ho sempre saputo di essere troppo fragile ed emotivo, salvo poi illudermi di cambiare quando riuscivo a superare alcune delusioni.
Sapevo già di aver perso molte certezze qualche mese fa, quando ho saputo di non avere più praticamente speranze nei tuoi confronti. Nonostante ciò ho deciso di sorvolare su tutto, sei troppo importante per me, e la paura che tu possa scappare via dopo l'aver saputo dei miei sentimenti è troppo forte per portarmi a fare il primo passo, anche solo per liberarmi da questo peso.
Allora ho pensato: "Resisterò, magari starò male per qualche giorno o settimana, ma arriverà prima o poi il momento in cui riuscirò a passare oltre tutto ciò".
Sono stato male? Assolutamente sì, per due settimane buone ero il fantasma di me stesso, piangevo ogni giorno, specialmente quando ascoltavo musica. Poi le cose sono migliorate, stavo tornando come prima, allegro e sorridente, come sono solito essere, pensando che, finalmente, stessi riuscendo davvero ad andare oltre.
E poi "PUF". Mi bastano delle foto sue, mi basta guardarla in faccia, e crollano quelle fragilissime certezze che mi ero costruito. Mi innamoro più di prima, in maniera folle, ripiombo nelle incertezze e nella voglia di urlarle che la amo, che per lei sarei disposto a fare qualsiasi cosa, che vorrei essere al posto del ragazzo con cui si frequenta, ma alla fine mi fermo sempre. Passa il tempo e ogni volta che la vedo, una foto nuova, un video, un audio, una canzone d'amore che ascolto su Spotify, penso sempre a lei e mi innamoro, ancora e ancora, sempre un po' di più rispetto alla precedente.
Ho scritto tutto ciò che non posso dirti, che vorrei dirti ma non voglio, e non è un errore di battitura, ma rappresenta esattamente ciò che ho in testa: voglio dirti che ti amo, ma non voglio.
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