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#oreficeria
storiearcheostorie · 2 years
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ARCHEONEWS / Un raro vago di collana composto da sfere dorate scoperto a Gerusalemme racconta la tecnica degli orafi antichi
#ARCHEOLOGIA #ARCHEONEWS / Un raro vago di collana composto da sfere dorate scoperto a #Gerusalemme racconta la tecnica degli orafi antichi I dettagli nel pezzo di @ElenaPercivaldi su Storie & Archeostorie @IsraelAntiquity
Un vago di collana d’oro puro, databile ad almeno 1.600 anni fa e realizzato con tecnica sopraffina, è stato trovato a Gerusalemme all’interno dell’imponente struttura di epoca romana tornata alla luce nello scavo di Pilgrimage Road, la strada realizzata in età romana per consentire ai pellegrini di raggiungere il Tempio. L’autrice del ritrovamento è Hallel Feidman, diciottenne volontari di Bnei…
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fashionbooksmilano · 9 months
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Gemme e Gioielli Brasiliani
Amsterdam Sauer, Rio de Janeiro s.i.d, 36 pagine, Brossura, 15x11cm
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Il meglio dell'oreficeria carioca degli anni ottanta
Orecchini, collane, anelli e bracciali sono oro giallo, con tormaline, topazi o citrini, diamanti, malaquiti, smeraldi, e diamanti e tante altre pietre preziose.
25/12/23
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ilpianistasultetto · 1 year
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Non sempre bisogna esprimere un'opinione sugli accadimenti. I social ci provocano a dire qualcosa, la famosa domanda: A cosa stai pensando Roberto?
Mah, boh, che ti devo dire..., siamo in ottobre e fa caldo, i tasti del mio pianoforte hanno bisogno di essere accordati , le caramelle Rossana al cioccolato non sono male, anche se preferisco quelle alla crema.
Cos'altro aggiungere?
Ieri sono uscito senza carta di credito, dovevo fare la spesa e avevo in tasca solo 20 euro. Compro pochissime cose terrorizzato di andare fuori budget, visto che i supermarket hanno ormai prezzi da oreficeria. Mi tremano le gambe, sudo freddo, aspetto con ansia alla cassa la somma della spesa. La cassiera, improvvisamente, si trasforma in Amadeus, fa quelle pause lunghissime prima della risposta esatta: "ventuno euro e trenta centesimi!" - "Caxxo! Sa che le dico, tolga queste caramelle Rossana alla crema, mi succhio il dito!” - "allora sono 17 e cinquanta!
Bene, ho salvato dal ventone, due euro e cinquanta, budget rispettato!
Certo, avrei potuto scrivere altro. Parlare di quanto è bella la vita e che la serenità è un luogo dove non si vive più di attese; dove ogni giorno è una sorpresa quando si riesce a trovare un quarto d'ora per ridere anche sul nulla, perché e meglio ridere da stupidi che piangere con ragione ma parlare anche volando basso. Di tanto in tanto, fa bene..@ilpianistasultetto
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nusta · 11 months
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In questi giorni ho fatto un sacco di cose, come sempre meno di quelle che avrei voluto - e a volte dovuto - ma effettivamente più di quelle che di solito riesco a fare nel mio quotidiano. Mi ha aiutato il fatto che tutti i posti in cui dovevo andare erano a distanza di camminata: lavoro, fisioterapista, parrucchiere, ristorante, pasticceria, fioraio, negozio del tè per le bomboniere, negozi di vestiti per completare l'abito e oreficeria, tutti nel raggio di 1 km da casa praticamente. Ho frequentato più negozi nell'ultimo mese che in tutto l'anno passato, mi sa. Mi mancavano i biglietti per i confetti, ma ho risolto col fai da te ^_^
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Le scadenze mi mettono sempre ansia, ma aiutano anche un po' a contenere le mie tendenze procrastinatrici. In realtà sono stata molto tentata di rimandare anche questo appuntamento, perché dopo tanti anni aspettare qualche settimana in più non sarebbe stato un dramma, ma alla fine abbiamo conservato la data e in qualche modo ci siamo arrivati. Poteva andare meglio? Al meglio e al peggio non c'è mai fine, penso, il segreto sta nell'essere felici di quello che è senza pensare troppo a quello che potrebbe o avrebbe potuto essere. Ed è stata una bellissima giornata, quindi bene così ^_^
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Ora che siamo nel "dopo" possiamo provare a riprendere il nostro ritmo e passare ai prossimi piccoli e grandi progetti, che in questi mesi hanno dovuto lasciare la precedenza a questo (che ben se la meritava!) e a qualche imprevisto meno gradito che fino all'ultimo ci ha tenuto sulle spine. Nella buona e nella cattiva sorte siamo andati avanti comunque, ed è stata in effetti l'ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno: ormai lo so, talvolta si naviga a vista, ma l'importante è stare insieme.
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Ora la cosa più urgente, tra un bucato e l'altro dei millemila che abbiamo accumulato, è capire se il bouquet è meglio lasciarlo legato oppure no: le rose più o meno so come si comportano, ma gli altri sono fiori di alstroemeria (che non avevo mai sentito, ma che per puro caso erano uguali a quelli del vestito della mia testimone, quindi proprio perfetti ♡) e non ho idea di quanto possano resistere da recisi. Per ora comunque sono tutti bellissimi *_*
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pizzettauniversale · 5 months
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Ciao Aurora! Devo fare un regalo per la laurea di una mia amica. Ho visto che tu hai degli anelli molto belli, mi sapresti consigliare una bella gioielleria/oreficeria a Roma? Alla mia amica piacciono molto le pietre, soprattutto l'ambra e l'acquamarina. Grazie mille ❤️
Vai da Meteore in via Natale del Grande, hanno delle cose super carine tutte fatte da loro e hanno varie cose con le pietre. Io ho una collana in ametista che amo 💕
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agrpress-blog · 2 months
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In Dvd il thriller “L'Orafo” con Matteo Silvestri Mercoledì 31 luglio 2024 uscirà il Dvd ... #dvd #germanotarricone #hurricane #lorafo #matteosilvestri #thriller #vincenzoricchiuto https://agrpress.it/in-dvd-il-thriller-lorafo-con-matteo-silvestri/?feed_id=6265&_unique_id=66a81c5853c5d
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popolodipekino · 2 months
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esegesi: una timida proposta
In che modo rendere queste visioni di carta? Senza volerlo Giovanni ce lo spiega in un versetto famoso, che a sua volta ha rubato da un altro testo: egli mangia, ingoia dei libri, la cui carta penetra nelle sue viscere: l'Esodo, Isaia, Ezechiele, Daniele, Zaccaria, Gioele [...] Come uno dei grandissimi orefici ottoniani, che incapsulavano nei loro pulpiti d'oro avori egizi, coppe, scacchi, calcedonii romani, egli combina, mescola, contamina, cesella le immagini ereditate. [...] Mentre continuiamo a leggere, avvertiamo nei versetti dell'Apocalisse una tensione, un impeto, una passione che hanno qualcosa di cannibalesco: furore di possedere e ingoiare dei libri e di proiettarli in un altro spazio di carta; l'opera di oreficeria viene lavorata col fuoco. da P. Citati, Il libro bianco e scarlatto, in La luce della notte
(avrò certamente capito male, però 'sta metafora (?) dell'ingoiare i libri, farli penetrare nei visceri e poi riproiettarli su altra carta, a me mi farebbe concludere, così d'impulso, che l'apocalisse dev'essere un libro di cacca)
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tifatait · 3 months
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Avellino, colpo in oreficeria in via Due Principati: bottino di 3mila euro | www.avlive.it
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arsromae · 4 months
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L’Anello di Carvilio fu ritrovato casualmente nel 2000 nell’Ipogeo delle Ghirlande, una tomba romana inviolata situata nei pressi di Grottaferrata, nella periferia sud-est di Roma. Risale alla seconda metà del I sec. d.C. ed è attualmente conservato al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina. Nella tomba furono trovati due sarcofagi affiancati l’uno all’altro, recanti uno il nome di Aebutia Quarta e l’altro quello di Carvilio Gemello, suo figlio.
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L'anello si trovava al dito di Aebutia Quarta ed è preziosissimo, oltre che molto originale: è d'oro, con un castone di cristallo di rocca scuro nel quale sembra emergere dall'ombra un volto modellato con finezza. L'esperto di oreficeria romana Martin Hening dell’università di Oxford è convinto che le spalle nude possano appartenere a una immagine di Venere.
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dipfearworld · 4 months
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L'ORAFO
Vincenzo ricchiuto, 2022, provando a unire più generi: L’ORAFO ANNO 2022 GENERE 🩸SPLATTER 🔪SLASHER DURATA 1:29′ REGISTA VINCENZO RICCHIUTO TRAMA Tre rapinatori si introducono nella casa di campagna di una coppia anziana per saccheggiare il loro laboratorio di oreficeria senza però sapere con chi hanno a che fare… ANDIAMO AI VOTI 👏🏻FAMA: ⭐6/10🌟 🎬 TRAMA: ⭐6.5/10🌟 💰QUALITY:…
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italiaefriends · 7 months
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"Rosa Canfora Scultrice" di Riccardo Rescio
Trasferire Arte è essa stessa un’Arte…… Rosa Canfora è un’espressione vivida di talento e dedizione nel mondo dell’Arte.La sua formazione artistica é iniziata con il conseguimento della Maturità in Arte Applicata, un percorso quinquennale che le ha permesso di specializzarsi in Oreficeria, dove ha potuto esprimere la sua precisione e cura per il dettaglio. La sua passione e il suo desiderio di…
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silviascorcella · 10 months
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PLV Milano: i bijoux con dentro messaggi da custodire
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Basta nominarlo, e ancor prima di indossarlo il cuore si scioglie in gioia. Suona come una ricetta per la felicità, ed in effetti nella sua sostanza più preziosa, ovvero il messaggio che custodisce nel cuore di metallo pregiato, lo è davvero. Invece è un bijoux: quello più iconico tra le collezioni, quello più rappresentativo di questa che è una storia bella di imprenditoria giovane, femminile e italiana, fatta con la giusta combinazione delle dosi di ingredienti complementari per dare concretezza efficace ad un progetto nato da un’illuminazione improvvisa e semplicissima: passione vera, intuito saggio, genuinità costruttiva, competenze lungimiranti, generosità accogliente.
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Ogni dose ben precisa, soprattutto quella che riguarda l’ingrediente dell’amore, il motore dell’abilità di trasformare i sogni in realtà: di amore, nel fare e vivere le cose, ne son necessari almeno 10 grammi al giorno. Gli indizi sparpagliati in quest’introduzione dovrebbero aver già guidato l’intuito verso la soluzione: questa infatti è la storia di PLV Milano, il brand che innanzitutto è le due giovani donne, le cugine Laura e Veronica, che lo hanno fondato e che oggi continuano a condurlo sulla strada del successo conquistato.
E che è la sua creazione più celebrata: i “10 grammi d’amore”, assieme a tutte le persone che dal primo giorno in cui avvenne la folgorazione creativa, continuano ad innamorarsi delle collezioni e a lasciarsi ispirare dalle storie che ci sono allacciate dentro.
Un brand che è l’acronimo di tutto ciò che racchiude: “in realtà è nato per caso, urgeva darci un nome, ci piaceva l’idea che all’interno ci fossero le nostre iniziai, L e V, poi un’amica ci suggerì la parola Pulse intesa come forte passione e ci è piaciuto, per racchiudere la nostra passione per il bello e il mondo della moda e dei bijoux. Milano è per ringraziare la città in cui siamo nate e che ogni giorno ci mette di fronte a sfide ed opportunità nuove”. 
Anche i bijoux nascono in modo inaspettato, come tutte le cose semplici che hanno il guizzo dell’intuizione brillante: “PLV Milano è nato nel 2012 con l’aiuto un ingrediente fondamentale, la fortuna. Laura era in maternità e io lavoravo da poco, ma per quanto mi appassionasse mi sentivo oppressa dall’entrare in ufficio la mattina ed uscirne la sera, sentivo il bisogno di fare qualcosa di manuale e creativo, cosa che mi ha sempre accompagnata. Mi iscrissi ad un corso serale di sartoria alla Naba, dove ho imparato a creare cartamodelli, tagliare tessuti e cucire, tra cui una gonna a ruota per l’esame finale: ricordo che corsi in merceria ad acquistare del gros grain ricamato per il cinturino e lì mi innamorai di alcune “code di topo” (dei cordini in seta) e di una catena di cristalli luminosissima. Feci così il primo bracciale, che ho ancora, base arancio e filo in cotone viola, la sera lo indossai e uscii con delle amiche: spopolò, si sparse la voce fino ad ottenere talmente tanti ordini da chiamare Laura e chiederle se le andava di aiutarmi a far crescere questa piccola idea. Da lì è stato un susseguirsi di casualità bellissime e fortunate, in breve tre negozi ci contattarono per avere i nostri bracciali, aprimmo la partita iva per far diventare più concreto il nostro sogno, e poi la magia vera: Chiara Ferragni ci indossò in vari scatti tra Milano e Barcellona, e da lì fu il boom!”.
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La nascita del pesetto pieno d’amore è altrettanto spontanea: “per dare più concretezza al nostro progetto decisi di fare il corso di oreficeria professionale alla Scuola Orafa Ambrosiana, sempre a Milano. Stava arrivando il periodo natalizio e io dovevo portare dei pezzi in cera a fondere in argento: la forma del pesino della bilancia da orafo mi aveva sempre colpita, lo trovavo molto buffo, e decisi di fonderlo in bronzo. Trovai la frangia di una borsa che si era staccata e la accostai al pesino, mi piacque un sacco. Chiamai Laura per parlargliene dopo averle mandato la foto via messaggio: non fu convintissima dell’accostamento ma le venne la geniale idea di chiamarlo “10 grammi d’amore” e che dovevamo unirci una storia, qualcosa che desse un significato a quella forma. Io le suggerii l’idea del bugiardino e  lei durante la notte ‘partorì’ le frasi -cioè la ricetta con le indicazioni terapeutiche e il dosaggio amorevole- del nostro cartoncino. Fu un successo!”
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E lo è ancora un grande successo, quel pesetto protagonista di collane, bracciali e orecchini, accompagnato da piccole frange soffici che son tocchi di allegria colorata, infilato in una provetta da laboratorio farmaceutico a ricordare la storia vera di Veronica, laureata in farmacia e che negli anni si è occupata di sperimentazione in una grande multinazionale prima di scoprire che il suo destino, insieme a Laura, laureata in economia e con una grande esperienza nel trade marketing di multinazionali, fosse quello di creare bijoux che raccontano storie e diffondono messaggi di positività gentile.
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Et voilà la formula segreta di PLV Milano: ogni creazione è completamente made in Italy, come l’artigianato autentico insegna, ed ogni collezione custodisce storie ed immagini dedicate ad inebriare d’ispirazione chi le sceglie. Come “Io So Volare”, il motto inciso sulla medaglietta che accompagna il ciondolo a forma di aeroplanino di carta e la frangina in cotone thailandese, a decorare collane e bracciali in argento 925 bagnato in oro rosa o bronzo rosa, che raccomanda di non dimenticare mai che “solo chi sogna può volare”; e per suggellare ulteriormente l’appello c’è anche la collezione “Sogno”, dove appesa ad una catena sottile brilla una stella che si appaia ad un ciondolo unico creato con i vetrini di mare sabbiati e una piastrina anch’essa cosparsa di stelline, quelle da impugnare per disegnarci sopra i propri sogni e farli brillare. Grazie PLV Milano della vostra generosità preziosa!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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pikasus-artenews · 11 months
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Capolavori di oreficeria e di arti decorative
Una selezione di pregiati esempi di oreficeria e arti decorative appartenenti alle collezioni della Galleria, e solitamente non fruibili, in mostra per le celebrazioni della Regione Siciliana
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bergamorisvegliata · 1 year
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I LUOGHI DELL'ANIMA
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Ed è rimasta un attimo così, lieta e pensosa, contro quello sfondo balenante di scrimi bianchi e di abissi paurosi, come se la bellezza di un viso di donna che scende nel cuore di un uomo sia veramente una delle cose più dure a morire in questa breve, fuggevole vita.
Bonaventura Tecchi
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L'anima oggi ci porta in uno dei borghi più belli d'Italia, non tanto per quelle vecchie case scavate nella terra di tufo, ma tanto -piuttosto- per quel ponte sospeso nel vuoto che pare quasi lanciare una "sfida" alla modernità, a strutture fantascientifiche se rapportate all'antichità del borgo laziale, e alle città tecnologicizzate che si ha la tendenza di renderle sempre più "smart", iper-attive, iper-futuristiche, dimenticando il fatto che sono proprio paesi come Civita di Bagnoregio che costituiscono l'ossatura e l'anima della nostra amata Italia.
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Visitare Bagnoregio è sicuramente una delle esperienze più entusiasmanti che è possibile fare nel territorio della Tuscia. La bellezza della sua Civita, nota come “la città che muore”, rende questo piccolo comune del Viterbese una meta ambita dal turismo nazionale e internazionale.
Ogni anno più di 700mila persone da tutto il mondo arrivano qui per vedere da vicino una bellezza antica, che sfida il tempo e l’erosione dello sperone tufaceo su cui è posizionata. Tutt’intorno la Valle dei Calanchi, uno spettacolo meraviglioso figlio del vento e della pioggia.
Civita è sempre più un luogo gettonatissimo dagli innamorati, che insieme passeggiano sul ponte e arrivano nel borgo per scambiarsi promesse d’amore eterno. Siamo nella terra di San Bonaventura, padre della Chiesa e figura centrale nel Medioevo. Terra francescana, dunque. Essendo San Bonaventura l’autore della biografia sulla vita del Santo d’Assisi, la Legenda Maior.
Il paese sta vivendo una grande fase di crescita, legata essenzialmente allo sviluppo turistico. Sviluppo turistico che sta facendo da traino a tutto l’indotto dell’accoglienza e del benessere del turista. Attraversare il paese, dall’aspetto Rinascimentale, a piedi è il modo migliore per respirare il clima più autentico della provincia italiana. Si può decidere di percorrere Corso Mazzini, dove hanno preso vita caratteristici negozietti, e scendere così fino al Belvedere oppure concedersi un po’ più di tempo per scendere nei piccoli vicoli alla ricerca di panorami mozzafiato.
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Il Belvedere offre un affaccio privilegiato su Civita di Bagnoregio. Da qui è possibile portare a casa le migliori fotografie. Continuando basta scendere qualche decina di gradini e ci si trova a Mercatello. Da qui si inerpica il ponte che porta dritto nel cuore della perla dei Calanchi. Un borgo etrusco, con più di 2mila anni di storia sulla schiena. Diversi crolli, registrati nel corso dei secoli, hanno fatto sprofondare nella valle chiese e strutture bellissime. Purtroppo perse per sempre. Ma è forse proprio questo senso di precarietà, di fragilità, a rendere ancora più suggestivo questo luogo. Si entra da Porta Santa Maria, dove da secoli fanno la guardia dei leoni con una testa umana tra le zampe.
I visitatori, attraversando il corridoio dopo la porta, avranno modo di immergersi in un posto tranquillo, fuori dal tempo e dal mondo. Negli ultimi anni diversi locali hanno reso più gradevole l’escursione e non sarà difficile notare la presenza di gatti bellissimi. I sempre più famosi e fotografati “gatti di Civita”.
Il centro del borgo è Piazza San Donato, anticamente ne fu il foro e oggi viene chiamata “la piazzetta”. A dominare il lato frontale la facciata del Duomo di San Donato, cattedrale fino al 1699.
Prima di andarsene, scendendo verso il centro di Bagnoregio, tappa importante è la Cattedrale (in Piazza Cavour) che conserva il Santo Braccio. Dentro a uno splendido reliquiario di oreficeria francese è custodita una reliquia di San Bonaventura.
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Altre informazioni e consigli su dove e come visitare Civita di Bagnoregio, al link:
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lamilanomagazine · 1 year
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Chieti: Cerimonia di premiazione del concorso d'arte contemporanea "Alfredo Paglione"
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Chieti: Cerimonia di premiazione del concorso d'arte contemporanea "Alfredo Paglione". Saranno premiati venerdì 19 maggio alle ore 10.30 nella sala consiliare della Provincia di Chieti i vincitori del Concorso d’Arte contemporanea, che da questo anno è intitolato alla memoria del compianto mecenate abruzzese Alfredo Paglione. Il tema assegnato per la terza edizione del concorso, “I colori della Natura”, ha fatto registrare una larga partecipazione degli studenti e una serie di novità volte ad assicurare l’auspicata continuità dell’iniziativa tesa a promuovere fra i giovani l’amore per l’arte nelle sue varie forme e l’attenzione per il mondo nel quale tutti noi viviamo. Il Premio, presieduto dal Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, è promosso unitamente con le Dirigenti dei Licei Artistici del territorio, Paola Di Renzo del “Nicola da Guardiagrele” di Chieti, Angela Evangelista del “Giuseppe Palizzi” di Lanciano e Anna Orsatti del “Pantini-Pudente” di Vasto. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza della Regione Abruzzo, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, dall’Ufficio Scolastico Provinciale, dai Comuni di Chieti, Vasto, Lanciano, dalla Camera di Commercio I.A.A. Chieti-Pescara e dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori. Grazie alle donazioni da parte della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Chieti-Pescara, della Società Desma8, della Toto Holding, dell’Azienda Feudo Antico, della Banca BPPB, della Di Vincenzo Dino & C, della BPER Banca, della Società D’Auria, dell’Aptar Italia, saranno consegnate tre borse di studio ai primi tre classificati delle rispettive sezioni del concorso, pittura-disegno, oreficeria-moda, discipline plastico scultoree installazioni. Ulteriori riconoscimenti saranno consegnati con dei premi speciali per la migliore attinenza al tema proposto, per l’originalità e per il particolare significato dell’idea espressa, per la particolare attenzione al tema della natura nella sua essenziale complessità. Inoltre, saranno consegnati nove buoni d’acquisto quale segnalazioni di merito alle tre migliori opere di ogni Liceo Artistico, non già classificatesi nelle altre categorie. I nomi dei vincitori saranno svelati nel corso della cerimonia di premiazione. Tutte le opere prodotte dagli studenti partecipanti sono state pubblicate su un catalogo dedicato, realizzato grazie al contributo della Banca BPPB e della Fondazione Immagine. La giuria del concorso è presieduta da Armando Forgione, già Prefetto di Chieti e ideatore del Premio insieme al compianto Alfredo Paglione ed è composta da Francesco Menna, Presidente della Provincia di Chieti, Luciano Di Tizio, presidente della Fondazione Immagine, Maria Cristina Ricciardi, docente dell’Università “Gabriele d’Annunzio” Dipartimento Lettere Arti Scienze Sociali, Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara, Bruno Di Pietro, noto artista e Cinzia Di Vincenzo, presidente dell’ETS “Giardino delle Pubbliche Letture… e non solo” e responsabile della segreteria del premio.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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kritere · 1 year
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Piacenza, clochard muore nel rogo del suo container: viveva lì dopo aver sventato una rapina
DIRETTA TV 5 Aprile 2023 Sei anni fa Antonino Bellavia, 52enne, aveva contribuito a sventare una rapina ai danni di una oreficeria di Piacenza. Quel gesto gli era valso la stretta di mano di Salvini e la struttura in cui viveva e dove ieri sera ha trovato la morte insieme ad uno dei suoi amati cani. 41 CONDIVISIONI Antonino Bellavia con uno dei suoi cani Si chiamava Antonino Bellavia e aveva…
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