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#pacatezza
gregor-samsung · 17 days
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“ Una sera, nel ristorante dell’albergo dove alloggiavano le nazionali svizzera e canadese, Erika è uscita sul balcone per fumare una sigaretta e lo ha studiato a lungo attraverso la finestra. Non partecipava alla conversazione ma sembrava a suo agio, beveva la birra a piccoli sorsi e sorrideva a tutti. Uno che era seduto vicino a Jai si è alzato; Erika ha buttato via la sigaretta a metà ed è corsa a sedersi al suo posto. Si è presentata, Jai la conosceva già. Lui le ha chiesto se stava stretta sulla panca (no, stava bene, grazie) e se voleva una birra (la voleva). Quando è tornato con la birra ha voluto sapere se era davvero importante farsi seguire da una come lei, da uno psicologo: semplice curiosità, tanto lui non se lo poteva permettere. Allora Erika ha pensato una cosa che lí per lí ha tenuto per sé, che gli ha detto solo piú tardi, quando, conoscendolo meglio, si sarebbe rivelata verissima: ha pensato che Jai non aveva nessun bisogno di psicologi.
Oddio, se non si è matti non si fa la libera, poco ma sicuro; ma la follia di Jai cominciava al cancelletto di partenza e terminava sul traguardo. Passato il minuto e mezzo della gara era un ragazzo sereno, anzi piú che sereno, luminoso: emanava, secondo Erika, una luce che rendeva tutto limpido intorno a lui, e rasserenava chi ne era illuminato. Gli altri, gli europei e gli americani del circo bianco, erano ragazzoni grossi come armadi, dalla parlata elementare e sboccata, che prima della gara si caricavano ascoltando heavy metal dalle cuffiette. Jai parlava a voce bassa, viaggiava con una piccola biblioteca di romanzi in inglese, faceva domande semplici e rispondeva con parole semplici e vere, e spesso anche belle, sorprendenti. Già quella prima sera, mi ha detto Erika, Jai l’aveva messa subito a suo agio, lei che, unica donna in un mondo di maschi, era abituata a tenersi sulle difensive. Gli altri hanno cominciato a prenderli in giro: ma perché con tanti bei ragazzi svizzeri Erika si occupava esclusivamente dell’indiano? E a loro cosa mancava? Il cervello, ha risposto Erika. Stasera, ha detto, finalmente ne aveva trovato uno che non le parlava solo di scioline e macchine sportive. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 116-117.
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mynameis-gloria · 7 months
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Domenica iniziata con muesli al cioccolato e caffelatte, camminata di routine diventata poi corsetta perché oggi ne avevo proprio voglia, stretching e doccia, biancheria stesa al sole e capelli lasciati asciugare all'aria, scaldata da questi raggi, che ad ottobre mi pare assurdo. Domenica proseguita con la croccantezza e bontà delle chips di zucca, la lentezza del pranzo e qualche battibecco tipico di casa.
Tra poco andrò a fare un' altra camminata, e lungo il tragitto pregusterò il dolce sapore delle amate caldarroste che mi aspettano. Il tutto rigorosamente in birkenstock perché sì, ci sono 23 gradi e bisogna approfittarne. Questa domenica è dolce, pacata ed io mi sento serena come il cielo sopra la mia testa.
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noneun · 1 year
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youtube
Sapete che raramente mi sbilancio in complimenti esagerati e che non siano corroborati da chiari dati oggettivi… ma Sio è senza dubbio il più grande genio della storia dell’umanità e di tutte le specie senzienti che siano mai esistite, esistono ed esisteranno nell’intero Universo.
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potete fare le troie sull'uccello di qualcuno che non sia quello con cui mi sento io?
grazie
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asterargureo · 2 years
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Mia cugina una volta si trascinò l'amica del cuore a casa di nonna, perché i genitori della tizia erano via e questa aveva paura a stare da sola fino al loro ritorno.
Noi stavamo tutti insieme perché si festeggiava qualcosa,un compleanno mi pare,e siccome faceva molto caldo mia nonna aveva preparato lo stretto necessario: bruschette,panini,patatine,una piccola pizza di spinaci e una pizza casereccia.
Avevamo spazzolato tutto quando mia cugina e la sua amica erano arrivate.
Mia nonna tutta tranquilla propose nell'ordine: un piatto di pasta,una focaccia da impastare al momento,una fettina di carne in padella con contorno
Ah e lei stessa si scusò di non avere molti ingredienti in casa perché non era giorno di spesa
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fallimentiquotidiani · 9 months
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Grandissima la vecchia che sta facendo sobbollire il ragù da diciotto ore con una pacatezza estrema come se in quella cucina la temperatura attuale non si avvivinasse a quella di Mordor.
Donna della vita.
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kon-igi · 11 months
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In Italia puoi essere uno youtuber, ne conosco un sacco. Puoi essere anche ricco e guidare un suv della madonna, ne conosco altrettanti. Puoi diventare famoso per fare cose sceme e qua ho l'imbarazzo della scelta. Per assurdo, puoi anche ammazzare qualcuno con la macchina e continuare tranquillo con la tua vita. E purtroppo ne conosco parecchi. Ma povero te se la gente s'accorge che sei tutte queste cose assieme.
Negli ultimi anni e nel raggio di pochi chilometri da casa mia:
una conoscente di mia figlia è morta sul colpo colpita da una macchina mentre attraversava sulle strisce pedonali,
il fratello minore di un'amica di mia figlia è stato ucciso da una macchina mentre correva a prendere il bus,
un'altra amica è stata falciata sulla corsia d'emergenza in autostrada dove si era fermata per un guasto
quattro ragazzi in macchina sono stati presi in pieno da una vecchia che non ha rispettato lo stop e sono morti perché sono carambolati in un campo
Della prima si è parlato perché era figlia di due medici molto famosi in paese ma niente più che dolore e rammarico, per il secondo, invece, il guidatore è stato linciato su ogni media e ha tentato il suicidio, anche se era entro i limiti di velocità e il bambino è corso improvvisamente in mezzo alla strada, la terza un po' se l'è cercata perché stava tornando da ballare a Milano (sobria, diranno le analisi ematiche post-mortem) e i quattro ragazzi morti erano stranieri e stavano guidando senza patente, quindi il fatto che una vecchia di merda abbia tagliato uno stop non li ha salvati dal giudizio della gente.
Non so perché gli inquirenti stiano facendo perizie e rilievi quando basterebbe andare su facebook e leggere com'è andata esattamente. E già che ci siamo, leggano pure avvocati e giudici così si risparmia sulle spese processuali.
Ve lo dico con pacatezza... voi dovete andare affanculo e recensirlo con cinque stelle perché perfetto per gli stronzi che siete.
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idettaglihere · 5 months
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so che è una cosa che dovrebbe essere basilare ma siccome non lo è io trovo estremamente attraente quando un uomo esprime le proprio emozioni, piangendo per esempio, senza aver paura che questo mini la sua virilità; stessa cosa con la gentilezza, dolcezza e pacatezza
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scorcidipoesia · 11 months
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Temo l’impotenza, lo scolorire lento degli anni, le violente emozioni diventare pacatezza. Temo il guardare le cose e sapere già come finiranno, l’arrendevolezza che talvolta mi prende e il guardare le persone sparire dai miei giorni come luci che vedi diradarsi in lontananza. Temo queste certezze che non arrivano, queste solitudini che si accavallano, questi silenzi diventare abitudini, la mia voce coprire tutti i rumori di un mondo che si dilegua mentre ogni giorno sembra di fare salti mortali per scansare i pugni della vita, questo ring misterioso che vuole metterci alla prova per vedere fino a quando resistiamo. Tatiana Andena
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X : Come sto con questo taglio di capelli? Io: Sembri De Martino dopo la droga.
Gentilezza e pacatezza son doti che mi contraddistinguono, dicono gli altri.
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colorfulprincewombat · 4 months
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Promisi a me stessa che non sarei mai diventata una compagna infelice.
O meglio, non lo sarei più stata.
Non avrei mai più fatto coppia con una persona che chiunque, a guardarci, si sarebbe chiesto per quale strana ragione non ci fossimo ancora lasciati.
Promisi a me stessa che non sarei mai più stata con una persona di cui mi sarei lamentata in mensa con le colleghe, che mi facesse saltare i nervi molto più spesso di quanto me li distendesse.
Decisi che non avrei mai più sottovalutato l’intesa e il desiderio fisico e non avrei mai più ignorato l’affievolirsi di esso.
Che non avrei mai più provato a costruire nulla con chi mi facesse sentire sola nonostante dormisse a 50 centimetri da me.
Che non avrei mai più giustificato nessuno che provasse a sminuirmi.
Promisi a me stessa che non mi sarei mai più accontentata, non in amore.
Che se mai avessi scelto un compagno l’avrei “preteso” perfetto per me.
E per “perfetto” non intendo privo di difetti, nessuno lo è, bensì qualcuno i cui difetti non mi arrecassero fastidio, non li leggessi come una continua mancanza di rispetto, non intaccassero la mia morale e i miei principi.
Qualcuno di cui riuscissi a sopportare i difetti con tutta la pacatezza e la leggerezza del caso.
Decisi che se avessi avuto un compagno accanto sarebbe dovuta essere una persona con cui poter essere schifosamente me stessa.
Qualcuno con cui potermi sentire stanca, sfinita, qualcuno a cui poter dire che non ce la faccio più e scoppiare in lacrime, a cui poter dire tutte le mie verità nascoste che non avevo mai avuto il coraggio di dire a nessun altro.
Qualcuno a cui non fosse necessario chiedere un abbraccio perché lo avrebbe capito da sola e avrebbe anticipato la mia richiesta stringendomi forte.
Qualcuno che non mi facesse venire l'ansia "da depilazione" perché mi sarebbe saltato addosso in qualunque condizione, incapace di resistere all'odore della mia pelle.
Qualcuno che avrebbe ascoltato tutte le mie polemiche sterili, i miei lamenti, i miei sfoghi. Qualcuno capace di prendersi in giro e capace di prendere in giro me facendomi ridere.
Qualcuno a cui poter confidare i pensieri peggiori, i più cattivi, tutti quei "so che non é bello quello che sto per dire", così come anche i desideri più perversi e le voglie più illogiche.
Qualcuno che avrei avuto voglia di guardare e ascoltare continuamente, di cui avrei sentito la mancanza viscerale dopo qualche tempo senza vederlo.
Qualcuno di cui avrei avuto sete.
Qualcuno capace di incuriosirmi e di farmi entrare nel suo mondo.
Presi consapevolezza del fatto che la possibilità di rimanere per sempre sola era concretamente tangibile ma decisi che questo non era importante. Che se fossero state rose, sarebbero fiorite. Perché capii che sono la prima alleata di me stessa e che per avere il meglio devo pretendere il meglio.
Promisi a me stessa che avrei affrontato le relazioni in maniera estremamente semplice, che non mi sarei mai più accontentata di un amore mediocre.
Perché a costringerci a situazioni mediocri ci pensa già troppo spesso la vita.
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susieporta · 1 year
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Titoli di coda.
Mi sono ritrovato ad affrontare quei lunghi sabati pomeriggio chiuso in casa, intrappolato in un limbo di lentezza e confinamento che i vecchi devono sorbirsi per la semplice mancanza di alternative. Ero lì con i miei genitori anziani,per fare loro compagnia o forse a farne a me per tutta quella che non ho fatto prima.
Ma il vero punto di questa riflessione, una delle tante che in questo periodo della mia vita mi arrivano addosso come pietre lanciate dal futuro, è un altro.
Durante questi lunghi pomeriggi, la televisione diventa una grande compagna di vita e i film di tutti i tipi diventano modi di fregare il tempo che non passa mai.
Fuori fa troppo freddo, le giunture ti fanno male, ti spaventa un mondo che non capisci più o per una delle tante cose che ti vengono tolte mano a mano che passa il tempo.
Quando mi ritrovo a fare compagnia, cerco di immedesimarmi e di comportarmi con quella tranquillità e pacatezza che serve per non far sentire troppo che la vita è quello che è e che i cicli, una volta aperti, si chiuderanno.
Cerco di non stressare i miei con fanatica richieste di fare finta di avere cinquant’anni di meno tutti quanti.
Mi accomodo e mi appello a quel poco di zen rimasto dentro di me, se mai c'è stato.
E quando riesco a prendere il passo di chi è più vecchio di me, capisco che non c'è davvero un altro posto dove andare.
La maturità e la saggezza vogliono dire stare bene nel posto in cui sei, per quanto quieto, noioso e isolato.
Mi guardo il film e, poiché il tempo c'è, mi accorgo di alcune parti che nel mio correre quotidiano avevo scartato, cancellato, bypassato perché in fin dei conti, quando sei sano e sei giovane, non hai mai tempo per i titoli di coda e per le sigle.
Ma quando tutto si calma, ti accorgi che esistono anche le sigle e i titoli di coda, che qualcuno ha messo la sua creatività, il suo sentimento, la sua voglia di esprimersi anche in quei pezzi che di solito non guardi.
Sono quei momenti di attrito, di conflitto interno tra il desiderio di fuggire dalla noia e la necessità di accettare la realtà per quello che è, che permettono alla vita di svilupparsi e di superare le sfide dell'ambiente.
Come un albero che si piega al vento per non spezzarsi o un fiume che si adatta al terreno per trovare la sua strada, anche noi dobbiamo imparare a piegarci e adattarci alle situazioni che ci circondano.
E così, in quei lunghi sabati pomeriggio chiuso in casa, imparo a trovare la bellezza nelle cose più semplici, nei momenti più tranquilli, nei titoli di coda dei film.
Perché è lì che si nascondono le gemme, i tesori nascosti che solo chi sa ascoltare può scoprire.
Sebastiano Zanolli
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zeldoa · 6 months
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Tenerezza
ma quanto sono disarmanti certi anziani . . .?! e non lo dico pensando alla mia nonna , benché sia tanto amore e sia la mia piccolina , ma mi ritrovo gli occhi inondati ascoltando qualche vecchietto, con i prorpi racconti o semplicemente guardando la loro pacatezza , la loro rinnovata ingenuità , la dolcezza con cui parlano dei propri figli o nipoti , quello sguardo a momenti quasi autistico ... io mi perdo ,commossa e mi sciolgo . .
E quando nonna mi accarezza il viso fissandomi negli occhi silenziosa , empatica , confortante , e io chino la testa per tenermi ben stretta la sua mano tra la mia guancia e la spalla . . . . .
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poesiablog60 · 1 year
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Noi lo sappiamo
Lo sappiamo con ogni vena
ogni organo
ogni tessuto del nostro corpo
-
Sappiamo tutto quello che possiamo essere
abbraccio che accoglie
nido che protegge
luce che rischiara
silenzio che fa rumore
suoni che danno voce hai pensieri
Sappiamo tutto ciò che siamo
paure e coraggio
fragilità e resistenza
inquietante e pacatezza
buio e colori
rimpianti e sogni
dolori e sorrisi...
-
Cuore cervello
cuore cervello
cuore
-
Noi lo sappiamo
Sappiamo cosa siamo
Come siamo.
Cosa possiamo essere
È che troppo spesso
lo dimentichiamo.
*
Anja Bluez
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lisia81 · 9 months
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The Youth memories
Where dreams begin..della grande Cina..
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Ho finito questo drama da più di 10 giorni, ma ho fatto veramente fatica a creare un pensiero lineare.
The Youth memories ripercorre in 38 episodi, le vicende in Cina di Xiao Chunsheng in un arco temporale che va dagli anni 70, post rivoluzione culturale, all'anno 2003 per inciso, con la diffusione della Sars. E ci dovrebbe mostrare l'evoluzione di una società, di un pensiero, degli stili di vita, della cultura cinese in questi 30 e rotti anni.
Xiao Chusheng è un ragazzo con grandi ideali e principi, intraprendente, un forte spirito patriottico, buono come il pane, leale, sognatore, capace di affrontare con il sorriso ogni sfida e batosta della vita. Naturalmente vincendola sempre. La sua bellezza interiore lo porta ad essere amato da tanti, ma anche a essere vittima di gelosie. Mai una volta in tutto il drama se la prende però con qualcuno. Perdona sempre tutti, purchè ammettano le loro colpe.
Capirete da soli che un cittadino del genere è il sogno di ogni nazione. Ed è questo il mio più grande problema con The Youth Memories. La storia è ben articolata, i personaggi sono tanti, funzionali, pieni di sfaccettature, ma il tutto alla fine della fiera, mi è sembrato un gran ammasso propagandistico.
The Youth Memories non nasce per essere un successo, ma è un drama che pare essere creato ad hoc, per essere proiettato nelle scuole durante l'ora di educazione civica.
La vita dedicata allo stato, l'accettare ogni decisione dall'alto senza se e senza ma, il sacrificio per il bene comune. All'inizio della serie tutti i protagonisti hanno questo sogno e speranza: entrare nell'esercito. Essere un soldato, pronto ad immolarsi per il bene della nazione è lo scopo della loro vita e per accedervi devono pure superare una selezione rigidissima. Ad un certo punto, saranno gli anni 90, lo stato decide di dismettere le truppe. Nessuno a parte He Hong Ling, una delle protagoniste, si sente spaesato. Tutti sono pronti a riciclarsi, inventarsi perchè la grande nazione Cina offre tantissime possibilità di sviluppo. Basta avere un sogno. Si arriva poi alla conclusione del drama, con appunto l'influenza suina, che sembra un Covid 19 versione 0.0 in cui i nostri eroi sono ligi alle regole, rispettano quarantene senza una minima paura, aiutano in ogni modo nella produzione di macchinari per uso medico. Della serie, sei stato in isolamento 15 giorni in fabbrica (e che fabbrica perfetta, la sicurezza sul lavoro darebbe un 10+), hai magari parenti all'ospedale e in pericolo di vita, e tu decidi di tornare al lavoro senza passare da casa per aiutare il bene comune.
Questo per dare solo alcune immagini. Ma ne potrei citare tante e tante altre.
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Tutto ciò sinceramente mi ha rovinato la bellezza della trama. Che all'inizio devo ammettere, mi aveva affascinato e chiariamoci è bella e complessa. C'è amicizia, fratellanza, amore, tradimenti, ci sono giusti colpi di scena, le giuste morti. Gli attori sono bravi e vi è introspezione e approfondimento di ogni personaggio. Le ambientazioni e i costumi sono bellissimi.
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Per fare un esempio, le attrici, in un periodo come quello post rivoluzione culturale, in cui il denaro non esisteva, non vi erano cosmetici e il massimo della frivolezza era un elastico e un berretto rosso nei capelli, pur dovendo dimostrare 18-19 anni sembrano veramente patite, con la pelle veramente al naturale esposta al freddo gelido degli inverni pechinesi. Le stesse, quando si interpretano 30 anni dopo, truccate e pettinate, sembrano le dive che siamo abituati a vedere sugli schermi. Della serie sembrano 100.000 volte più giovani.
C'è da dire che principio invece non vale per gli attori maschili che sono belli e splendenti dall'inizio alla fine.😅
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Io non conoscevo Li Quin, che interpreta la protagonista femminile principale Tong Xiao Mei, valida e onnipresente spalla su cui si appoggia Chusheng. Il personaggio è complesso, e nella sua pacatezza bello tosto. E Li Quin lo mette in scena veramente bene. Poi ho indagato e ho poi scoperto che ha alle spalle una filmografia di tutto rispetto.
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Ho visto questo drama per Xiao Zhan perchè volevo vederlo all'opera in qualcosa di recente. Che vi devo dire, la sua interpretazione è perfetta, carismatica, centrata, il suo sorriso abbatterebbe chiunque. Le scene appassionate non esistono per cui la rigidità in determinate situazioni, che è l'unica pecca che gli ho trovato fino ad ora, non è messa alla prova.
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E mi domando, da quando l'ho finito, come cavolo hanno fatto a convincerli a fare sto drama. Cosa gli hanno promesso. Quale colpa hanno dovuto espiare. 😩
Finito Hidden Love, dopo aver visto per l'ennesima volta Chen Zheyuan fare il belloccio perfetto, mi è passato nella mente che, forse nella vita di un attore venga la voglia di fare qualcosa di un po più impegnato, mettersi in gioco in qualcosa di diverso e pace se non ti porta 70.000 di clic sul sito di Tecent.
Ma questo è veramente troppo. Poteva essere uno spaccato veritiero di un paese, di un periodo storico, un approfondimento vero tramite le storie di ragazzi comuni che si barcamenano nella vita, ex borghesi decaduti, nuovi benestanti in ascesa e invece il marcio, che c'è ovunque, è diventata una splendida mela lucidata chimicamente.
Ciò non è insolito nei drammi. Vedi mai le povere periferie di Shangai? Sempre solo palazzi scintillanti ed auto mozzafiato. Ma in questo contesto non ci stanno, andava evidenziata la realtà o per lo meno tutto sto idealismo doveva essere meno marcato. E non è solo una questione di censura. È proprio l’impostazione del drama che da questa idea che sia stato creato per un motivo preciso.
E' un gran peccato perchè tutto il cast è stato bravo. Nulla da eccepire.
La storia è bella. Nulla da eccepire.
Il sogno invece va a sbattere contro la realtà.
@dilebe06 ti ho fatto venire voglia di verderlo? 🤣
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chiesovic · 1 year
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calma serenità tranquillità pacatezza pace quiete equilibrio impreturbabilità distensione
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