L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI): 26) Il palladianesimo, lo stile architettonico adottato dai Massoni, ha fatto breccia nelle ADI [ATTENZIONE! Leggete anche la mia nota finale]
L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI): 26) Il palladianesimo, lo stile architettonico adottato dai Massoni, ha fatto breccia nelle ADI
Quelli che vedrete adesso sono dei locali di culto delle ADI. In ordine: sopra quello della chiesa ADI di Isola Capo Rizzuto (KR), e sotto quello di Cesano Boscone (MI).
Osservate attentamente il frontone sopra l’entrata come anche le…
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Sabato 11 novembre 2023 alle ore 17.30, alla Libreria Minerva - piazza Fiume, 57 -, Gianpietro Olivetto presenterà Andrea Palladio, la famiglia, l’opera, il suo tempo, (Itinera Progetti). Interverrà l’autore tv e giornalista Riccardo Marra.
Andrea di Pietro della Gondola, detto Palladio (Padova, 1508 - Maser, 1580), è il più importante e imitato architetto dell’età moderna, l’unico nella Storia ad aver dato il nome a uno stile, il palladianesimo. Ideava stupendi palazzi e ville, ma abitò sempre in affitto o ospite di amici e non ebbe mai una casa propria. Era sottopagato, almeno nella prima parte della sua vita professionale, e non divenne mai ricco. Condusse una vita travagliata, segnata da successi e gioie, ma anche da grandi dolori, come la perdita prematura di un nipote e di due fra i suoi cinque figli (uno accusato di omicidio, l’altro sospettato di eresia). Povero ed orfano di entrambi i genitori, iniziò a lavorare, neanche tredicenne, come scalpellino e divenne architetto da autodidatta, lavorando nei cantieri, frequentando le biblioteche delle famiglie nobili, studiando su libri e antichi resti. Andò cinque volte a Roma (nel 1541, 1545, 1546/47, 1549, 1554), dove incontrò i grandi artisti dell’epoca, fra i quali Michelangelo. Nella Città Eterna solo una sua opera: Il ciborio o altare palladiano, che si trova alle Corsie Sistine, sotto l’alto tiburio ottagonale che collega le due gallerie del quattrocentesco arcispedale di Santo Spirito in Sassia.
Palladio - nei cui edifici ispirati al mondo classico, dominano bellezza, armonia e proporzionalità - ha lasciato un’eredità immensa; un testo, I Quattro Libri, che ancor oggi è il libro d’architettura più venduto al mondo; circa quattrocento disegni, un centinaio di progetti operativi, una settantina di opere esistenti, fra ville, palazzi, ponti, monumenti, facciate, chiese. E ben quarantasette di queste opere (ventisei a Vicenza e dintorni, ventuno in altre zone del Veneto) sono patrimonio dell’umanità, iscritte nella World Heritage List. Palladio ha segnato profondamente l’architettura nordamericana ed europea, e ha contribuito allo sviluppo della cosiddetta “civiltà di villa”, quel fenomeno che ha visto la realizzazione, in Veneto e in Friuli tra il Quattrocento e la fine del Settecento, di oltre quattromila ville, molte neopalladiane.
Il libro ricostruisce la storia privata e professionale di Palladio. Racconta l’uomo, il marito e il padre, e cerca di svelare i misteri che ancora avvolgono la figura dell’architetto (il suo vero volto, il giallo della sepoltura). Racconta il contesto in cui ha operato il grande progettista: la Vicenza, la Repubblica Serenissima e l’Italia del Cinquecento. Un secolo caratterizzato dal fiorire delle arti, ma anche dalle guerre, dai processi per eresia e dalle epidemie di peste.
Andrea Palladio, la famiglia, l’opera, il suo tempo di Gianpietro Olivetto - edizione: Itinera Progetti - Bassano del Grappa (VI) -; collana: Il leone alato; pp. 192, con foto e documenti d’epoca - è disponibile in libreria da novembre 2022.
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L’idea dell’architettura universale diffuse ampiamente il palladianesimo.0
Scritto da Vincenzo Scamozzi, che collaborò alla conduzione di cantieri di opere palladiane non compiute.
Il titolo suggerisce un idea vitruviana e albertiana dell’architetto, che deve inglobare ogni sapere, a cui si aggiunge l’idea platonica del cosmo come insieme ordinato dalla legge divina.
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ITsART - L’arte racconta l’arte - Davide Trabucco
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Vicenza - Casa Cogollo - Veduta frontale, la facciata presenta tre piani: quello inferiore è caratterizzato da una finestra serliana, da colonne ioniche e da due Vittorie poste ai lati dell'arco Il piano nobile è delimitato da due finestre e da altrettante paraste di ordine corinzio; la superficie centrale come quella dell'attico un tempo era decorata da affreschi di Gian Antonio Fasolo © ICCD, fondo Gabinetto Fotografico Nazionale
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Atri - Chiesa di S. Maria Assunta - Madonna con Bambino SOTTO UN TABERNACOLO SORRETTO DA ANGELI- © ICCD, fondo Gabinetto Fotografico Nazionale
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Aldo Rossi, Bonnefantenmuseum, Maastricht, Netherlands, 1995
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William Thornton, Stephen Hallet, Benjamin Latrobe, Charles Bulfinch, Thomas U. Walter and August Schoenborn, United States Capitol, Washington D.C., USA, 1793-1827 | 1851-1865
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