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#paolo fabrizio fabbri
libriaco · 4 months
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Nel nome dei Padri
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Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
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corallorosso · 4 years
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Ciro e Maria Paola, una ‘piccola storia ignobile’ C’è una bellissima canzone di Fabrizio de Andrè che racconta dell’uccisione di Pier Paolo Pasolini. Quella canzone si chiama Una storia sbagliata. Oggi non vi parlo di Pasolini però: oggi parliamo di un’altra vita spezzata violentemente, quella di Maria Paola Gaglione, rea di amare una persona ritenuta “infetta” dal “virus gender”. (...) Anche in questa storia non ci sono vincitori o vinti, ci sono solo degrado e miseria. C’è la figura del fratello che, pur essendo ignorante (perché ignora la realtà della vita di una persona FtM) come un mattone, si erige a professore decidendo di “dare una lezione” (come se ne avesse capacità) alla sorella. Non voleva ucciderla però. Umiliarla? Sì. Ferirla gravemente? Sì. Esserne il padrone a livello psicologico e fisico? Sì. Punire il compagno perché aveva infettato la sorella? Sì. Questo essere che non esito a definire immondo (definirlo uomo sarebbe un insulto al fior di Uomini con la U maiuscola), non avendo l’intelligenza emotiva per capire che l’amore trascende genere e sesso, ha deciso di ergersi a cavaliere paladino dell’onore, non capendo che una persona onorevole non si sarebbe mai macchiata di tale delitto. Una persona onorevole avrebbe compreso che i desideri di amore e libertà possiedono ali che i condomini della provincia di Napoli non possono tarpare. Non voleva ucciderla, però Ciro se lo è meritato. Lui ha anche preso le botte, non fosse stato abbastanza avere perso la fidanzata ammazzata da un pazzo fratricida. Se lo è meritato perché Ciro è infetto. Non dal Covid, no… dal Gender! Sappiamo bene che i personaggi che abitano le “storie sbagliate” vivono in paesi strani dove tutti i cittadini sono, a giorni alterni, arbitri di serie A, economisti di fama mondiale, e anche epidemiologi. Va da sé che, in un mondo pullulato di finti esperti, sia facile far credere alla gente che essere trans sia contagioso o pericoloso per la salute umana. I commentatori non hanno tardato a menzionare che Ciro è solo un nome finto… forse. I sentimenti però erano veri, e il dolore di perdere la propria amata è un dolore che spero di non dover mai provare perché mi ucciderebbe. (...) Cambiando canzone, la storia non cambia. Nel 1976 Francesco Guccini pubblica Via Paolo Fabbri 43. Un album magnifico la cui prima traccia si intitola Piccola storia ignobile e parla di una ragazza che viene abbandonata dopo essere rimasta incinta. La canzone si concentra sullo stigma che attanaglia una ragazza che, consciamente, decide di fare l’amore con una persona di cui si fidava, ma che la abbandona. La canzone fa riflettere quando ci viene ricordato che gli uomini “non sono perseguibili per legge” e che “i politici hanno altro a cui pensare”. La storia di Maria Paola è al contempo una “storia sbagliata” e una “piccola storia ignobile”, così uguale a tante altre che, giorno dopo giorno, si accumulano su colonne di giornali troppo occupati a descriverci gli assassini e le vittime, spesso tralasciando il fatto che la meschina politica italiana butta benzina sulle fiamme che carbonizzano i corpi dei miei fratelli e sorelle. Ciao Maria, ora potrai amare chi vorrai. di Alexis Bonazzi
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lurally · 6 years
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Campionato Autobianchi A112 Abarth: la vera scuola italiana di rally
Campionato Autobianchi A112 Abarth: la vera scuola italiana di rally
Nel 1976, a Torino, si pensa al futuro dei rally. Nasce, cosi, alla Lancia l’idea del trofeo monomarca, una formula che negli anni a venire si dimostrerà vincente e permetterà ai giovani di avvicinarsi a questa specialità dell’automobilismo sportivo con una spesa contenuta. L’idea è semplice. Per mettere insieme un vivaio dal quale possano emergere i futuri campioni servono: una vettura di…
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SPILUNGONE!AU PT.2
parte 1
Spero vi piaccia! Il mio inbox è sempre aperto ❤️
Ermal non si ricorda manco dove ha la testa
Quindi ovviamente sta là a maledirsi perché OH PER DINDIRINDINA DOVE AVRÒ MAI LASCIATO L'INFERNALE AGGEGGIO
(ci tengo a farvi notare sempre la poeticità di cercare qualcosa e trovarlo tra le mani di qualcuno che se ne prende cura)(o almeno non lo butta)
Ma Fabrizio col cazzo che mo' si fa tutta la strada indietro al massimo domani mattina se proprio deve
*la mattina dopo*
L'ALBA
Fabrizio sotto il portone dove aveva mollato Ermal la sera prima che poi doveva andare a lavorare sks
Il piano di Fabrizio aveva la piccola falla del non sapere a che campanello suonare e non avere idea del cognome del tipo
Non che ci fossero cognomi su quei campanelli che cazzo di gente viveva là
Indeciso sul da farsi, si guarda attorno sperando nell'illuminazione divina
DETTO FATTO CATERINA BALIVO PER FAVORE SPOSTATI ABBIAMO DA FARE QUI
Una testa riccia e indaffarata esce dal portone
Per un momento Fabrizio ci aveva pure creduto che era Ermal ma no, era troppo basso
Però magari lo conosceva oh uno ci prova
"scusa! N'è che per caso conosci un certo Ermal?"
Il tipo lo squadra da capo a piedi "si, perché"
"eh, jè so' venuto a riportà er telefonino. Avevo capito che non ci stava tanto con la testa per volersi fare tutta Roma a piedi ma me pareva brutto tenermelo"
Il tipo aveva cominciato ad annuire a metà frase, come se fosse perfettamente consapevole di cosa intendesse Fabrizio
"è il mio coinquilino. E devo dire, è pure piuttosto scazzato per sta' storia del cellulare. Vai su, terzo piano, il campanello sta rotto" e così come è comparso quel pyccolo ancyelo custode vola via a lavoro
Fabrizio si fa tutti e tre i piani di scaloni quelli belli alti che non te li scordi più e arriva sopra praticamente senza aria
Grazie @ fumo sempre utile
Bussa al portone e niente
Bussa di nuovo, e aspetta
Fa per bussare la terza volta e la porta si apre esattamente un quel momento quindi finisce per dare una botta in faccia a chi si era affacciato
Che manco a dirlo, era Ermal
"Paolo che hai dimen---OH!"
Trenta secondi per capire che la persona che aveva davanti non era il coinquilino e altri 30 per ricordarsi perché conoscesse Fabrizio
"COME FAI A SAPERE DOVE ABITO PERCHÉ SEI QUI ALLORA SEI DAVVERO UNO PSICOPATICO"
"Ah genio, ieri ti ho riaccompagnato praticamente fino a sotto casa non ci voleva Gesù per capire" "ah"
Jeez Ermal chillax would you
"perché sei qui?" "Questo" e gli mostra il cellulare e GIOIA GAUDIO EMOZIONE
Perché chi ha la sbatta di rifarsi tutti i contatti e le foto e le cose
"pensavi te lo avessi fregato,eh" "beh veramente lo avevo dato per scontato"
Comunque Fabrizio vorrebbe andare perché il suo dovere lo ha fatto e si insomma avrebbe un lavoro a cui andare ma Ermal lo trascina dentro a fare colazione per il disturbo
Seduti al tavolo c'erano un ragazzo e una ragazza, ancora chiaramente intontiti dal sonno, che lentamente consumavano biscotti
"non far caso a loro, Marco e Annina ieri hanno fatto le ore piccole anche più di me. Allora, cosa posso offrirti: caffè, succo, latte, biscotti, te?" Me?
"Ma guarda veramente dovrei andare a lavoro" "ma perché che ore sono" "eh le sette e mezza, fai?"
Ermal sbianca e per poco non fa cadere il pacco di biscotti
"MERDA" "che c'è" "MERDISSIMA"
Pure il catatonico Marco alza la testa per dargli attenzione
"ma stamani non avevi--" "si" "alle 8" "S I" "MERDA"
"aò me ne posso andà o me spiegate?"
Note to Fabbrì: tu te ne dovevi annà a prescindere che te frega dico io
"oggi avevo un incontro con una casa discografica. Alle otto. Dall'altra parte della città"
"e stai ancora qua" "EGGIÀ. NON AVEVO LA SVEGLIA. Pure Paolino ha fatto tardi oggi. Ma ora come cazzo faccio porca miseria pure affidandomi ai mezzi arriverei tra un'ora ammesso che passino. Non abbiamo la macchina, non abbiamo Roberto o Dino con la moto, non ho il teletrasporto basta voglio morire, dovrò farmela a piedi."
Tutto il discorso fatto camminando sotto e sopra i quattro metri per quattro della cucina per poi terminare seduto sul divanetto alla parete
Fabrizio guarda la sua espressione affranta. Guarda l'amico e la tipella (anche lei svegliata dal torpore per vivere appieno il drama). Guarda le chiavi della macchina che ha ancora in mano e sospira
"dai, ti accompagno io" "eh?" "Alla cosa dove devi andare, se ti dai na mossa te ce porto subito" "ma fai sul serio?" Ermal si era alzato ed ora lo guardava fisso negli occhi. A Fabrizio quella vicinanza improvvisa non fa esattamente piacere.
"se non te muovi cambio idea" detto fatto, Ermal sparito fuori dalla cucina a vestirsi
Fabrizio si sente sempre più a disagio non ha ben capito perché ma doveva essere evidente visto che Marco gli aveva allungato una scatola di biscotti senza parlare
Oh, dopotutto se li meritava
In 5 minuti Ermal si ripresenta con una camicia azzurra che ti raccomando proprio e la giacca grigia che non starebbe neanche male se non fosse completamente fuori luogo
Ma Fabrizio si tiene ben lontano da commentare perché che cazzo ne sa lui di moda
"Ermal ma che cazzo ti sei messo? Ti sei vestito con la luce spenta?"
Anna invece, che di moda ne capiva, si è sentita ben in diritto di parlare
"molla la giacca, alzati le maniche e prendi la giacca di pelle" istruisce la bionda e Ermal manco ci prova a replicare
Semplicemente molla la giacca sul divano e torna a prendere quella di pelle e okay, con il colletto slacciato e le maniche alzate ha un po' più di senso
Che poi, alla luce del giorno pare pure bellino vero Fabbri?
Tornano in macchina e per qualche botta di culo assurda il luogo dell'audizione è sulla strada del lavoro di Fabrizio
Quindi forse non verrà licenziato in tronco k bll
"ma quindi, che devi fare in sto' posto?" "Gli serve un tecnico del suono" "ma te non facevi il cantante?" "Essì ma vorrei anche...non lo so... Mangiare?" "E c'hai ragione pure te"
Ah 'sti giovani d'oggi che vogliono addirittura cibarsi
"e te devono fa' l'audizione?" "Boh vorranno vedere come me la cavo" "e sei bravo?" "Ma scusa non ho capito devi farmi tu l'audizione? O è sempre il tuo piano da stalker pigro in azione?"
Fabrizio ruota gli occhi "oh no, mi hai scoperto", commenta in maniera piatta
"piuttosto dimmi te dove lavori" "pecché scusa?" "Per fare conversazione, no?"
"lavoro in un albergo come factotum, in pratica" "e hai la divisa con il cappello" ".....no?"
Ermal in che alberghi vai scusa che è Grand Budapest Hotel
"è già molto che c'abbiamo camicia e pantaloni. Comunque siamo arrivati, e non te scordà il cellulare sta volta"
Ermal scende dalla macchina e vorrebbe dire qualcosa fare qualcosa ma il cervello pare essersi seccato e l'unica cosa che riesce a fare è salutare con la manina mentre la macchina va via
(nda: ho visto bimbi di 5 anni più attivi e reattivi qualcuno gli faccia un elettroshock al ragazzo)
Però dai l'audizione va bene seppur cominciata un'ora dopo (e quindi tutta la corsa era inutile) e Ermal è quasi certo di avere il lavoro
Poi là aveva conosciuto altri musicisti e gente interessante che poteva tornargli utile in futuro
Ma ora erano le 12 e mezza, non toccava cibo dalla colazione e si era pure un po' rotto i coglioni dell'edificio grigio
Quindi che fare? Tornare in centro? Mangiare lì in zona?
Oppure
Oppure potrebbe fare il bravo cortese cittadino e andare a ringraziare Fabrizio della cortesia di quella mattina
Magari sdebitandosi offrendogli il pranzo
Tutto in maniera assolutamente disinteressata eh
Si diede mentalmente una pacca sulla spalla per aver chiedo a Fabrizio dove lavorasse perché adesso doveva solo raggiungere il posto di lavoro
Se non fosse che siamo a inizi anni 2000 e Google maps non esisteva quindi chiedi all'equivalente universale di Google di questo universo: i tabbaccai
I tabbaccai sanno tutto e pure di più
Tra loro e le vecchine di paese c'è una faida lunga millenni
Però almeno aveva scoperto dove fosse l'albergo e un paio di tram non passati dopo si ritrova davanti l'entrata
Alla reception una tipa mora lo accoglie col sorriso più grande e stanco che avesse mai visto "Benvenuto! Ha già prenotato o vuole una camera?"
"no veramente cerco un vostro impiegato. Un certo Fabrizio. Giovane. Non troppo alto. Capelli che necessitano di un taglio decente"
La tipa sorride e annuisce, ma non fa in tempo a rispondere che una voce risuona nel piccolo atrio
"A' ragazzì, ma sei come er prezzemolo tu"
Che pensiei soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia!
Praticamente stiamo là no?
"veramente so' venuto a cercare a te" "guarda che stavolta il cellulare te lo hanno ciulato davvero perché io non ce l'ho"
Ermal sbuffa "ma che cellulare, volevo portarti fuori a pranzo. Ce l'hai la pausa pranzo, si?"
"a Gennà, ce l'ho la pausa pranzo?"
Gennaro era un uomo molto molto poco felice di essere stato incluso nella conversazione
"ma fai un po' quel cazzo che te pare, basta che in mezz'ora stai qua" "va buò meglio de niente"
Ermal è tutto felicetto, così felicetto che non si rende conto che per "pranzare fuori" deve esserci un fuori in cui pranzare che non sia una pompa della benzina o il negozio dei cinesi
Ma Fabrizio aveva già la situa in mano come solo lui può tenere certe cose
"vieni, te porto in un posto"
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Ecco il programma completo del Rodeo !!!
Ecco gli orari del nostro Torneo Rodeo.
Si segnala da subito che l’assegnazione dei campi (e quindi delle superfici di gioco tra terra e mateco) verrà stabilita in ordine casuale e tendenzialmente in base all’arrivo dei giocatori al Circolo.
Buon divertimento a tutti !
SABATO 26.03.2022
ORE 9.00: PAVLETIC STEFANO vs ORLANDI LUCA ORLANDO
ORE 9.00: MARCUCCI LUCA vs MICCIULLI ROBERTO
ORE 9.00: CORBELLA MAURIZIO vs BRACCHI LORENZO
ORE 9.00: SCHERI GIANCARLO vs MARFORIO ANDREA
ORE 10.00: SACCO FRANCESCO vs BILOTTA RICCARDO
ORE 10.00: RUMMO IACOPO vs PATELLI FRANCESCO GIULIANO
ORE 10.00: MARFORIO PAOLO vs ALBERTANI EMANUELE
ORE 10.00: MANTOVANI ANTONIO vs CURTI ANDREA
ORE 11.00: SORACE GIANMARCO vs TAGLIENTE LEONARDO
ORE 11.00: BARERA SAMUELE vs TORRESI MATTEO MICHELANGELO
ORE 11.00: PADOVAN ALESSANDRO vs ROMEO LINO
ORE 11.00: ROSSI ALESSANDRO vs ARDEMAGNI MIRKO RENZO
ORE 12.00: SAPONARO MARCO vs vinc.: PAVLETIC-ORLANDI
ORE 12.00: COLOMBO SIMONE ALESSIO vs CONTI DAVIDE FILIPPO MARIA
ORE 12.00: BARZAGHI STEFANO vs MANCINI ROBERTO
ORE 12.00: GIGLIO GIOVANNI vs vinc.: SCHERI-MARFORIO
ORE 13.30: PANELLA ANTONIO vs vinc.: MARCUCCI-MICCIULLI
ORE 13.30: GERACE GIANLUCA vs vinc.: SACCO-BILOTTA
ORE 13.30: TAGLIENTE GIOVANNI vs vinc.: RUMMO-PATELLI
ORE 13.30: CAPRA ROBERTO vs vinc.: CORBELLA-BRACCHI
ORE 14.30: MALLAMO MARCO vs ROSSI ALESSANDRO MAURO
ORE 14.30: VENERUSO ANDREA vs vinc.: MARFORIO-ALBERTANI
ORE 14.30: LAZZINI FRANCESCO vs vinc.: PADOVAN-ROMEO
ORE 14.30: CORNACCHIA SIMONE vs vinc.: MANTOVANI-CURTI
ORE 15.30: PRINA MASSIMO vs vinc.: SORACE-TAGLIENTE
ORE 15.30: LANZANI GABRIELE vs vinc.: BARERA-TORRESI
ORE 15.30: PEDOTO ALESSANDRO vs MORETTI LUCA RAINERI
ORE 15.30: STANIMIROV KALOYAN vs vinc.: ROSSI-ARDEMAGNI
 ORE 18.30: DI VITO VINCENZO vs q
ORE 18.30: BARBIERI SIMONE vs q
ORE 18.30: GHIRARDELLO GIANLUCA vs SANDEN ANDREA PAOLO
ORE 18.30: LONGO FABIO GIUSEPPE vs q
ORE 19.30: ROMEO FRANCESCO vs q
ORE 19.30: BOCCALETTI MICHELE vs MOSCHELLA ANDREA
ORE 19.30: ZENONIANI ALESSANDRO vs q
ORE 19.30: BIONDI SIMONE vs q
ORE 20.30: GUERRIERO RENATO vs q
ORE 20.30: MARANGONI MAURO vs MUSAZZI PAOLO
ORE 20.30: GUERRIERO VICTOR vs q
Domenica 27.03 si prosegue con il programma:
ORE 9.00: MERCURI DAMIANO vs vinc.: DIVITO-q
ORE 9.00: FABBRI FILIPPO vs COSTA MARIO
ORE 9.00: MORANDINI GIULIANO GERMANO vs vinc.: BARBIERI-q
ORE 9.00: FERRARI PIERRE vs vinc.: GHIRARDELLO-SANDEN
ORE 10.00: PRANDONI MARCO vs vinc.: LONGO-q
ORE 10.00: GENTILE ROBERTO vs FRISINGHELLI DARIO
ORE 10.00: CAVALLERI UMBERTO vs vinc.: ROMEO-q
ORE 10.00: RUSSO GIOVANNI vs CARMAGNOLA DANILO
ORE 11.00: PATELLI EDOARDO vs vinc.: BOCCALETTI-MOSCHELLA
ORE 11.00: BENOTTI FABRIZIO vs vinc.: ZENONIANI-q
ORE 11.00: RIZZO MASSIMILIANO vs CAVELLERI ENRICO
ORE 11.00: RABBOLINI SIMONE vs vinc.: GUERRIERO-q
ORE 12.00: CARMINATI MARCO vs vinc.: MARANGONI-MUSAZZI
ORE 12.00: TESEI CHRISTIAN vs vinc.: BIONDI-q
ORE 12.00: RAISI LUCA vs MARCARINI ANDREA
ORE 12.00: DE GRANDIS IGOR ALESSANDRO vs vinc: GUERRIERO-q
… E POI VIA VERSO LE FASI FINALI !!!
Mi raccomando, tutti attivi in sella per il rodeo del CTP !!!
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tmnotizie · 5 years
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MONTEGIORGIO – Grandi movimenti in casa Hair Gallery Cycling Team: sarà un 2020 di nuove e stimolanti sfide per la compagine amatoriale marchigiana con sede a Piane di Montegiorgio. Nuova la denominazione societaria che eredita quella di “Melania” che ha contrassegnato una storia fatta di impegni e trionfi in giro per la penisola da 37 anni.
Lo staff dirigenziale, presieduto da Fabrizio Petritoli, ha sempre come obiettivo primario la valorizzazione dei propri atleti e pone al centro di questo progetto l’etica, la professionalità, lo stare insieme e il divertirsi durante le gare. L’intero roster per la nuova stagione ciclistica è suddiviso in tre blocchi per tipologia di corsa per affrontare al meglio un’annata di grande emozioni sui pedali.
Granfondisti: Matteo Gnucci, Emidio Celani, Alessandro Fantini, Wladimiro D’Ascenzo, Antonio Piccioni, Domenico Braccetti, Piero Amabili, Marco Prati, Lorena Zangheri, Giuseppe Campagna, Arina Voronova e tra i nuovi arrivati Stefano Scotti, Ettore Carlini, Laura Antonioni e Giulio Pomante.
Gare a circuito: Moreno Calcinari, Moreno Rapari, Samoca Vagnarelli, Danien Luku, Luca Curti, Tino Scatozza, Paolo Fiezzi, Emanuela Sampaolesi, Augusto Cannella, Stefano Ficcadenti, Andrea Pierangelini, Giuseppe Dezi, Francesco Iacoponi, Sergio Marconi, Imerio Concetti, Corrado Savini, Robert Sabbatini, Nicolas Forei, Alessandro Conti, Gisella Giacomozzi, Serafino Clementi, Giordano Petrocchi, Valter Basili, Leandro Mannino, Pasquale Orani, Adolfo Pochi, Pierluigi Fratini, Matteo Moretti, Antonio Pierangelini, Giordano Lucci, Andrea Di Paolo, Fernando De Rossi, Roberto Magnoni, Bruno Razzu, Graziano Verdini, Alessandro Piergentili, Giorgio Temperini (nuovo) ed Emidio Curti (nuovo).
Cicloturisti: Giuliano Maggiorana, Flaviano Ciccioli, Massimo Di Stefano, Piero Luciani Alberto Trapasso, Donatella Tirabassi, Laura Bonifazi, Marisa Sannicandro, Ester Maria Diamante, Debora Massetti, Ferdinando Siquini, Antonio Mangiulli, Serhei Kirichok, Francesco Di Iorio, Daniele Ubaldi, Pierluca Pocelli, Paolo Fabbri, Luigi Foresi, Helmut Scheggia, Roberto Micheli, Giampiero Micheli, Paolo Lorenzini, Giampiero Traini (nuovo) e Romeo Polci (nuovo).
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italiaatavola · 5 years
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Creatività e innovazione basi del successo nella pasticceria
È ancora grande l’eco del successo di World Pastry Stars, l’appuntamento milanese che ha coinvolto AMPI a vario titolo e su più fronti, dal palco al backstage, dalla giuria alla co-conduzione. Il congresso di pasticceria è stato organizzato da Italian Gourmet con la collaborazione e il patrocinio di Accademia Maestri Pasticceri Italiani e si è tenuto presso il Milan Marriott Hotel il 20 e 21 maggio scorsi. Giunto alla sesta edizione, World Pastry Stars ha promosso e gestito con successo il confronto nel campo della pasticceria, attraverso interviste, panel, keynote, workshop e performance grazie alla partecipazione di altisonanti ed esperti relatori di rilievo nazionale e internazionale.
Importanti Maestri Pasticceri - chiamiamole pure “stelle” o “World Pastry Stars” - tra cui Iginio Massari, Sadaharu Aoki, Stéphanie Aubriot, Olivier Bajard, Gino Fabbri, Pierre Hermé, Gabriel Paillasson, Andrea e Nicola Pansa, Alfonso Pepe, Giancarlo Perbellini ed Enric Rovira si sono alternati sul palco con il loro carisma e la loro storia per illustrare, attraverso la loro personalissima esperienza, come creatività e innovazione rappresentino una formula di successo nel mondo della pasticceria, sempre più proiettata alla sperimentazione, nel creare e cambiare per realizzare qualcosa di contemporaneo e di emozionante, ma che fonda le sue radici nella tradizione artigianale e nel metodo consolidato.Se dovessimo trovare una citazione per immortalare questa edizione di World Pastry Stars, potremmo usare le parole del Maestro giapponese Sadaharu Aoki: «La continua ricerca dell’eccellenza è un mix sapiente tra sperimentazione e metodo». Con una pasticceria a Parigi, quattro negozi a Parigi, due a Taipei, uno a Nagoya e quattro a Tokyo, Sadaharu Aoki è considerato tra i più grandi maestri internazionali che sono saliti sul palco milanese.
Tra le pastry stars italiane, il Maestro AMPI Alfonso Pepe - che per problemi personali non è potuto essere presente a ritirare la Stella World Pastry Stars, consegnata ai fratelli che lavorano con lui in azienda - e Gino Fabbri, presidente AMPI. Fabbri ha iniziato la sua presentazione con un video che mescolava pasticceria e motociclette, una provocazione che il grande pasticcere bolognese ha dedicato all’importanza dei dettagli. Sul palco Fabbri ha presentato il panel dal titolo: “Pensiero creativo e strategia. Come trasformare un’idea in un prodotto di successo: dalla programmazione alla realizzazione”. Per creare una ricetta servono le materie prime ma è fondamentale avere un progetto. Serve un laboratorio, servono le basi, ma vanno fatte e pensate in maniera diversa a seconda del cliente e del tipo di consumo. La degustazione in laboratorio è fondamentale: va portata avanti costantemente con tecnica e autocritica. La bellezza si deve sposare con la bontà: è importante chiedersi sempre che cosa vorrei trovare nel mio negozio se io fossi il mio cliente. «Sono per il consumo attento e consapevole: mangio una porzione più piccola, ma quello che mangio deve essere eccezionale: voglio morire contento!», chiosa il Maestro strappando una risata.
In occasione di World Pastry Stars 2019, Italian Gourmet ha ideato degli awards: tre riconoscimenti di grande prestigio, tre premi speciali per valorizzare la cultura della pasticceria artigianale e dell’innovazione attraverso i giovani e il linguaggio femminile, passando anche dalla comunicazione digitale, fondamentale per determinare il successo di una Pastry Star. Per alcuni Accademici AMPI pertanto il World Pastry Stars ha significato anche giuria e, nella nuova “contest arena”, con Anna Prandoni i Maestri Giancarlo Cortinovis, Debora Massari, Gino Fabbri e Giovanni Cavalleri sono stati i giudici del contest “Award Miglior Pasticcere Under 35”, in collaborazione con le aziende partner AMPI Agrimontana e Irinox, decretando vincitore Pierluigi Sapiente.Domenico Di Clemente, Alessandro Servida, Fabrizio Galla e Maurizio Colenghi sono stati i Maestri AMPI impegnati come giudici del contest “Award Miglior Pasticcere Donna”, in collaborazione con l’azienda partner AMPI Pavoni Italia. La vincitrice è stata Sara Bruno. I criteri presi in considerazione dai giudici per esprimere il proprio giudizio qualitativo attenevano la creatività, il gusto e retrogusto, l’equilibrio tra gli ingredienti, l’estetica e il packaging.Infine, il premio per il miglior comunicatore digitale è stato assegnato ad una indiscussa pastry star internazionale: Pierre Hermé.
Tra le novità di questa edizione il “Grand Prix World Pastry Stars”, ha designato Iginio Massari come Miglior pasticcere del mondo 2019. Premiato da Molino Dallagiovanna, il Maestro dei Maestri, fondatore e presidente onorario di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, ha ricevuto il premio assegnato da una giuria di giornalisti rappresentata da Eleonora Cozzella, food journalist Gruppo Editoriale L’Espresso Repubblica, Laura Mantovano, direttore editoriale Gambero Rosso, Alberto Schieppati, direttore editoriale Artù, ed Enzo Vizzari, direttore Guide Espresso. Questa la motivazione: «Per aver tenacemente perseguito negli anni la strada della qualità assoluta, del prodotto così come del lavoro in laboratorio; senza deroghe e senza eccezioni. Per aver saputo valorizzare e comunicare la figura dell’artigiano pasticcere, nel proprio Paese e nel resto del mondo, affermando la ricchezza di un mestiere faticoso e gratificante, impegnativo e stimolante, tanto da diventare nel tempo il faro di migliaia di giovani che a lui oggi guardano come ad un maestro indiscusso, un artista del dolce ma anche un uomo capace e un imprenditore sapiente. Un professionista mai stanco di imparare, mai sazio di nuove conoscenze, per cui la sfida di ogni giorno è rimettersi in gioco, studiando il passato ma guardando al futuro».Altra novità di questa edizione la presentazione di una ricerca di settore sui trend della pasticceria moderna, masterclass e iniziative per una formula di evento con maggiore partecipazione e coinvolgimento del pubblico presente. Nelle sessioni parallele, “momenti di pasticceria” e “training Lab” si sono alternati i Maestri Lucca Cantarin, Denis Dianin e Gino Fabbri.
L’allestimento di una grande “vetrina” sormontata da un totem con il marchio AMPI ha svettato nella Central Lounge del Milan Marriott Hotel e non è passata inosservata. Una selezione di mignon da record, centinaia di prodotti dalle forme e colori e sapori unici con materie prime eccellenti del Made in Italy, sono state realizzate dai Maestri AMPI. L’occasione di allietare l’aperitivo dei presenti al congresso di pasticceria si è trasformata di fatto in una festa per i 25 anni di fondazione dell’Associazione. Un generoso applauso di ringraziamento a nome di tutta l’Accademia è andato ai Maestri presenti, autori di questa sontuosa vetrina dolce: Alessandro Dalmasso, Alessandro Servida, Andrea Urbani, Armando Lombardi, Carlo Pozza, Claudio Marcozzi, Denis Dianin, Domenico Di Clemente, Emanuele Valsecchi, Fabrizio Galla, Francesco Elmi, Giancarlo Cortinovis, Gino Fabbri, Giovanni Cavalleri, Iginio Massari, Lucca Cantarin, Maurizio Busi, Maurizio Colenghi, Paolo Sacchetti, Sal De Riso, Salvatore Gabbiano, Sandro Ferretti, Sandro Maritani, Stefano Zizzola, Vincenzo Santoro.
Un accademico al mese IGINIO MASSARI Classe 1942, madre cuoca, padre direttore di una mensa, i primi ricordi lo trovano ad ammirare colori, forme e profumi. A 16 anni, dopo qualche mese di lavoro in un panificio del centro città, accoglie la pulsione della conoscenza e rivolge lo sguardo alla vicina Svizzera, nei cantoni francesi dove, in quattro anni, acquisisce la prima esperienza di pasticceria e cioccolateria. A Budrye gode del privilegio della umanità e sapienza del maestro Claude Gerber. Terminato qui il primo percorso di formazione, che pure lo vedeva già allora richiesto da più parti per la sua proverbiale dedizione e competenza, fa ritorno in Italia.
È di allora l’episodio di un serissimo incidente stradale. La forzata immobilità non frena l’attivismo personale e neppure quello del signor Barzetti, noto industriale alimentare, il quale, pur di avere Massari al proprio seguito, lo manda a prendere dal fratello Luigi ogni giorno. Da Bauli, poi, consolida le proprie conoscenze in paste lievitate. Tornato a Brescia quale responsabile e capo pasticcere dei F.lli Cervi, in seguito matura due anni in Star come dirigente tecnico del settore artigianale e industriale, dal 1969 al 1971. Nello stesso anno, per volere della moglie, apre la Pasticceria Veneto. A marzo 2018 apre a Milano la sua seconda pasticceria, ottenendo un immediato successo.Tanto amato quanto temuto, è universalmente riconosciuto il suo talento superiore abbinato ad una ferrea disciplina professionale e umana dedizione, che lo rendono apprezzato ancor di più per l’eterogenea cultura ed onestà. Vincitore, dal 1964, di oltre 300 concorsi, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Iginio Massari è il portabandiera della pasticceria italiana in tutto il mondo, primo membro italiano dell’Associazione Relais Desserts, fondatore e presidente onorario di AMPI. È anima e cuore dell’eccellenza della Pasticceria italiana nel mondo. Una lunga carriera, numerose partecipazioni televisive che lo rendono noto al grande pubblico e tanti progetti per il futuro. Sentiremo ancora parlare di lui...
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retegenova · 6 years
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Teatro della Tosse
Genova, dal 18 al 20 gennaio 2019
IL MAESTRO E MARGHERITA
regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti
testo di Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea liberamente ispirato al romanzo di Michail Bulgakov
coreografie Michela Lucenti
    Torna a Genova al Teatro della Tosse dal 18 al 20 gennaio Il Maestro e Margherita. 
Lo spettacolo nasce da un’idea di Emanuele Conte, che vuole confrontarsi con uno dei testi più importanti e significativi  della storia della letteratura mondiale. A mezzo secolo dalla sua pubblicazione, il capolavoro di Bulgakov diventerà un evento teatrale capace di fare interagire danza, teatro, musica e arte visiva.
Conte/Lucenti portano in scena una versione de Il Maestro e Margherita, che mantiene lo stesso strabiliante dinamismo delle pagine scritte arricchendo, la scena e il testo di  dettagli realisti, comici e stravaganti. Ancora una volta il risultato finale è una produzione di respiro europeo con 12 artisti impegnati sul palco anche contemporaneamente, che recitano, danzano, suonano e cantano dal vivo oltre a un reparto tecnico formato da altrettanti professionisti impegnati a trasformare palcoscenico e sala del teatro e amalgamare tra loro linguaggi artistici e creativi così  diversi tra loro. Uno sforzo produttivo notevole che sottolinea ancora una volta il coraggio di Tosse e Balletto Civile. 
  Il testo scritto da Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea è liberamente ispirato al libro di Bulgakov, un lavoro complesso, che come il libro ha più piani di lettura che si intrecciano tra loro “questo è uno spettacolo che contiene un altro spettacolo che parla di raggiri, di frodi e di bugie”.
  Uno spettacolo visivo e coinvolgente con un gusto grottesco e surreale che riprende il testo originale e che esplode in tutta la sua potenza eversiva nelle grandi scene di ballo coreografate da Michela Lucenti, che interpreta Margherita.
Insieme a lei sul palco Andreapietro Anselmi (Il Maestro), Pietro Fabbri (Rimskij), Maurizio Camilli (Voland), Gianluca Pezzino (Behemot),  Emanuela Serra (Ella La strega), Stefano Pettenella (Azazzello) e in vari ruoli i danzatori di Balletto Civile: Fabio Bergaglio, Marianna Moccia, Alessandro Pallecchi e Paolo Rosini.
L’impianto scenico firmato da Emanuele Conte gioca su vari registri per scandire i momenti di una vicenda, che si svolge in tempi narrativi molto diversi tra loro.
Scene che sono veri e propri quadri con suggestioni diverse, che tengono conto di una storia che entra ed esce continuamente dalla realtà con influenze oniriche fortissime e cambi di registro anche drastici molto veloci.
Si passa dal grigio e opprimente ospedale psichiatrico dove è rinchiuso il Maestro allo spettacolo teatrale frizzante e multicolore voluto da Voland, dall’inquietante volo sulla scopa di Margherita sopra i tetti di Mosca al diabolico ballo di Satana.
Anche in questo nuovo lavoro i due registi mischiano diversi linguaggi tra loro per formare uno spettacolo unico.
Dalla prosa alla musica di Tiziano Scali e Filo Q con al pianoforte Gianluca Pezzino, che esegue dal vivo alcuni pezzi, suonati e cantati, che sono protagonisti aggiunti e non solo accompagnamento delle scene.  Un ruolo importante rivestono le animazioni video di Paolo Bonfiglio, che ha realizzato un cortometraggio sulla storia di Ponzio Pilato, vicenda che è al centro del libro scritto da il Maestro nel romanzo di Bulgakov.
Bonfiglio ha costruito un’animazione originale con dipinti a olio su tela. Un cortometraggio che in particolare si sofferma sul tema del potere attraverso il confronto tra Ponzio Pilato e Cristo.
Inoltre durante lo spettacolo in alcuni momenti verranno proiettati  contributi di animazione video realizzati in diretta, che si mischieranno con ciò che avviene sul palco.
  I costumi sono realizzati da Chiara Defant con l’assistenza di Daniela De Blasio, alle luci Andrea Torazza.
    IL MAESTRO E MARGHERITA
regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti
testo di Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea liberamente ispirato al romanzo di Michail Bulgakov
coreografie Michela Lucenti
  assistenti alla regia Alessio Aronne e Ambra Chiarello
impianto scenico Emanuele Conte
costumi Chiara Defant
luci Andrea Torazza
musiche Tiziano Scali e FiloQ 
pianoforte Gianluca Pezzino
animazioni video Paolo Bonfiglio
  con
Michela Lucenti – Margherita
Andreapietro Anselmi – Il Maestro
Pietro Fabbri – Rimskij
Maurizio Camilli – Voland
Gianluca Pezzino –  Behemot
Emanuela Serra – Hella La strega
Stefano Pettenella – Azazello
E con:
Fabio Bergaglio, Marianna Moccia, Alessandro Pallecchi, Paolo Rosini, Natalia Vallebona.
  direttore di scena Roberto D’Aversa
elettricista Matteo Selis
macchinista Fabrizio Camba
attrezzista Renza Tarantino
costruzioni Carlo Garrone
assistente ai costumi Daniela De Blasio
sarta Anna Romano
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Balletto Civile
    Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
      Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
Informatica Servizi
Edilizia
Il Secolo XIX
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MusicforPeace Programma 29 maggio
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Genova Celebra Colombo
IL MAESTRO E MARGHERITA – Genova, dal 18 al 20 gennaio 2019 Teatro della Tosse Genova, dal 18 al 20 gennaio 2019 IL MAESTRO E MARGHERITA regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti…
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retegenova · 6 years
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Teatro della Tosse
LA TOSSE D’ESTATE
Apricale (Imperia)
2018
  …e le stelle stanno a guardare
UN MILIONE DI SCATOLE CINESI
Prima nazionale
Dal 5 al 15 agosto, ore 21.15
        Dal 5 al 15 agosto si rinnova il tradizionale appuntamento con Apricale, il borgo medioevale ospita per il ventinovesimo anno il nuovo spettacolo del Teatro della Tosse.
Quest’anno ci immergeremo nelle pagine de Il Milione di Marco Polo e di Rustichello da Pisa con la messa in scena tra le piazze e le vie del piccolo borgo di Un milione di scatole cinesi di Emanuele Conte e Amedeo Romeo con la collaborazione ai testi di Alessandro Bergallo ed Elisa D’Andrea, regia Emanuele Conte.  
Il rapporto tra Apricale e il Teatro della Tosse va avanti dal 1990, dalla prima edizione della rassegna … e le stelle stanno a guardare. 
Ogni agosto attori, registi e maestranze del teatro genovese si spostano nelle strette vie di questo meraviglioso paese, per mettere in scena uno spettacolo a stazioni sempre nuovo.
  Il Teatro della Tosse è stato selezionato dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo
  La stagione estiva è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del Mibact Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da Regione Liguria.
      Apricale (IM)
Dal 5 al 15 agosto, ore 21.15
UN MILIONE DI SCATOLE CINESI Marco Polo, come perdersi sulla via della seta
di Emanuele Conte e Amedeo Romeo regia Emanuele Conte collaborazione ai testi Alessandro Bergallo e Elisa D’Andrea
Canzoni Giua costumi Daniela De Blasio luci Matteo Selis e Andrea Torazza con Nicholas Brandon,  Enrico Campanati, Massimiliano Caretta, Enrico Casale,
Pietro Fabbri, Lisa Galantini,  Giua,  Susanna Gozzetti,  Sarah Pesca, Pietro Romeo,
Roberto Serpi, Graziano Sirressi, Mariella Speranza
direttore di scena Roberto D’Aversa attrezzista Renza Tarantino fonico Massimo Calcagno macchinisti Fabrizio Camba, Kyriacos Christou,  Giovanni Coppola capo elettricista Andrea Torazza elettricisti Matteo Selis, Davide Bellavia costruzioni Carlo Garrone sarta Anna Romano con Naomi Ingaria, Marta Balduinotti, Viviana Bartolini (stagiste)
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
    Quest’anno, per la ventinovesima edizione di “E le stelle  stanno a guardare…” ci immergeremo nelle pagine de Il Milione di Marco Polo e di Rustichello da Pisa.
  Un milione di scatole cinesi – Marco Polo come perdersi sulla via della seta è la nuova produzione del Teatro della Tosse. Lo spettacolo è scritto da Emanuele Conte e Amedeo Romeo con la collaborazione ai testi di Alessandro Bergallo ed Elisa D’Andrea, regia di Emanuele Conte.
Enrico Campanati, Nicholas Brandon, Pietro Fabbri e Susanna Gozzetti, protagonisti già delle prime edizioni della rassegna estiva degli anni novanta, fanno parte del cast dello spettacolo insieme a Massimiliano Caretta, Enrico Casale, Lisa Galantini, Giua, Sarah Pesca, Pietro Romeo, Roberto Serpi, Graziano Sirressi e Mariella Speranza.
Le canzoni originali dello spettacolo, che accompagneranno il pubblico nel viaggio alla scoperta dei misteri d’oriente  sono state composte ancora una volta da Giua che le eseguirà dal vivo. 
I costumi sono firmati dalla costumista della Tosse Daniela De Blasio e le luci sono di Matteo Selis e Andrea Torazza.
    Un milione di scatole cinesi è un viaggio in compagnia di Marco Polo, che noi consideriamo uno dei più grandi esploratori di ogni epoca.
Per il mercante veneziano però, le spedizioni asiatiche sono state avventure inaspettate e non calcolate.
Partito per l’oriente per fare commerci si è imbattuto in un mondo così diverso e affascinante da restarne suo malgrado sedotto.
Durante i suoi viaggi Marco Polo si è trovato davanti a situazioni incredibili e i suoi “occhi da occidentale” non potevano certo far finta di niente. È stato l’entrare in contatto con tradizioni, usi e costumi così lontani dal suo mondo a farlo diventare quello che oggi noi ricordiamo come uno dei primi occidentali della storia a portare notizie sulle misteriose terre d’oriente.
I suoi viaggi in Asia sono stati avventurosi, emozionanti e  rocamboleschi fatti di incontri con personaggi strani, coraggiosi, saggi, poetici e divertenti.
Nel nuovo spettacolo targato Tosse il pubblico incontrerà alcuni di questi personaggi: una donna e il suo giovane genero nella lontana  provincia D’Ardanda, dove gli uomini non devono fare niente mentre le donne sono costrette a lavorare per non far affaticare i mariti anche nel giorno del parto; una vedova della Provincia di Maabar, dove le donne per tradizione alla morte del marito devono bruciare insieme al suo cadavere, una sciamana siberiana nella provincia di Tramontana.
Una puritana dama occidentale scandalizzata da alcune pagine de Il Milione si confronterà con le disinibite donne della provincia del Tebet. 
Durante il viaggio si incontrerà anche il grande Kan, rimasto solo a riflettere sulle conseguenze del potere, e un prigioniero rinchiuso dentro la prigione di un castello, privato di tutto ma con uno spirito che lo rende libero di viaggiare ovunque nello spazio e nel tempo e quindi libero.
  Ci saranno anche Marco Polo e il Rustichello da Pisa con la loro visione molto diversa del viaggio in oriente, per il mercante veneziano è un’occasione per accrescere i propri commerci, importare merci preziose, arricchirsi; per il poeta pisano è un’avventura fantastica, non sempre aderente alla realtà dei fatti, mitizzata e favoleggiante, come in un poema cavalleresco. 
  Con gli occhi ora dell’uno, ora dell’altro – e spesso con lo sguardo di entrambi – trasformeremo il borgo di Apricale in un oriente magico, dove un milione di scatole cinesi si apriranno per svelarci un universo infinitamente ricco e moderno, una civiltà avanzata e spregiudicata, invenzioni, tradizioni, paesaggi che senza Polo e Rustichello non sarebbero mai giunte fino a noi e che, molto più di quanto non immaginiamo, hanno contribuito a far diventare il nostro occidente quello che è oggi. 
      Biglietti:
intero 16 euro / ridotto 14 euro
ridotto € 8 per ragazzi fino a 14 anni
          APRICALE
Il borgo medievale di Apricale ( 570 ab. / 291 mt. s.l.m. ) è situato nell’entroterra di Bordighera e Ventimiglia a 13 Km dal litorale. Il suo nome deriva da “Apricus ” : esposto al sole. Circondato e protetto dalla catena delle Alpi Marittime gode di un ottimo clima. Le sue origini si perdono nella preistoria come testimoniano i tumuli sepolcrali dell’età del bronzo rinvenuti in località ” Cian deu Re “. Il borgo attuale fu eretto a partire dal IX secolo intorno al Castello dei Conti di Ventimiglia e dal 1270 in poi appartenne ai Doria di Dolceacqua. Gli statuti rurali del 1267, i più antichi della Liguria, restaurati recentemente, sono esposti in un’apposita sala dedicata al Medioevo, nell’ambito del museo tematico, ivi allestito presso il Castello della Lucertola. Le norme in esso convenute regolavano la vita del paese nel XIII secolo. SI notano in essi una certa ancestralità e crudeltà: i colpevoli d’omicidio venivano sepolti vivi con le loro vittime, le adultere decapitate, gli accusati di incendi, guasti e furti di bestiame dovevano provare la loro innocenza trasportando senza bruciarsi un ferro rovente per nove piedi. Le principali bellezze artistiche ancora ben conservate, sono le mura medioevali, l’arco acuto e il castello con il giardino pensile. L’oratorio di San Bartolomeo, conserva invece un polittico su legno del 1544 mentre la parrocchiale della Purificazione di Maria è stata completamente rifatta nel secolo scorso. Nella parte bassa del paese risulta invece assai caratteristica la chiesa di Santa Maria Alba di ascendenza medioevale. Presso questo edificio sacro è altresì interessante rammentare l’esistenza di una piccolo fonte giudicata di qualità terapeutiche e molto venerata dai fedeli del luogo. Di grande e piacevole interesse sono poi i “Murales”, affreschi di artisti moderni che, dipinti negli angoli più caratteristici del borgo, contribuiscono a distinguerlo con l’appellativo di paese degli affreschi
    Ufficio stampa -Teatro della Tosse – Davide Bressanin- tel 010 2487011 – cel 3938258710- [email protected]
      Info su www.teatrodellatosse.it
Tel 0102470793
  Biglietti:
intero 16 euro / ridotto 14 euro
    Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
      Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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MusicforPeace Programma 29 maggio
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Genova Celebra Colombo
APRICALE dal 5 al 15 agosto – UN MILIONE DI SCATOLE CINESI Teatro della Tosse LA TOSSE D’ESTATE Apricale (Imperia) 2018   …e le stelle stanno a guardare UN MILIONE DI SCATOLE CINESI…
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