Tumgik
#paranoici
Perché scrivo sempre io per prima? 😢
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nella generazione di oggi la gente confonde tutto. litigare è necessario per capire e crescere insieme. non si tratta di essere paranoici, ma di volere semplici rassicurazioni. non si tratta MAI di debolezza se si lotta per qualcuno che si ama. dare il proprio cuore a qualcuno non è da stupidi, ma da coraggiosi. non si tratta di essere gelosi, ma di avere paura che qualcun’altro possa guardarti nello stesso esatto modo in cui ti guardo io.
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gcorvetti · 3 months
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Vi racconto una cosa di Twitter.
Almeno di quando ci lavoravo, anche se non penso che le cose siano cambiate. Non potrei farlo per via di una questione contrattuale, non potrei neanche dire che ho lavorato su twitter per contratto, comunque. C'è, o c'era ma vi ripeto certe cose non cambiano, una policy che si chiama 'gloryfication of violence' dove chi inneggia ad una qualsiasi violenza facendola passare come una cosa buona va punito, di solito cancellando il tweet ma se è a livello profilo anche il profilo va eliminato, per esempio se io scrivo che il baffetto stava facendo una cosa buona con gli ebrei cado in questa policy. Però mi capitò un caso dove la polizia, americana, uccise un tizio perché gli aveva tirato una molotov nella macchina e il tweet recitava tipo "hanno fatto bene ad ucciderlo sto tizio", levando il fatto che mi sono beccato un errore (ma questo è un altro discorso) e che l'analista mi fece rileggere a voce alta alcuni punti della policy, fastidio, tale policy non è applicabile "alle violenze che la polizia perpreta sui civili", al che ho fatto notare all'analista che non è una cosa buona perché così facendo, cioè lasciando le malefatte dei poliziotti sulla piattaforma si istiga all'odio verso la pula, l'analista era d'accordo con me ma siccome il lavoro era quello di seguire le policy mi sono beccato sto errore e sono dovuto stare zitto nonostante sia una cosa assurda. Questo perché come vi ho già detto in passato la piattaforma, come anche le altre made in usa, sono soggette al volere del governo americano, se il governo ti dice che devi seguire una linea tu lo fai se no ti fanno chiudere. Perché vi racconto sta cosa? Perché oggi ho letto un articolo su Ansa che parla di un assalto da parte di ragazzi ad una macchina della polizia, nel giornalino c'è scritto bene e diverse volte 'antagonisti', ma anche anarchici dei centri sociali, che c'azzecca?, perché nell'articolo si dice che non è tollerabile, perché manganellare dei ragazzi inermi è tollerabile? Poi c'è anche scritto che la dirigente di Pisa la spostano a Pescara, un pò come fa la chiesa con i preti pedofili invece di punirli li sospende per un pò e li sposta in un'altra chiesa, così si allarga il danno. Questa è una deriva regalataci dagli amici yankee? Oppure è solo emulazione da parte del governo attuale verso un sistema che fa gola per via del nazi/fascio che hanno intriso dentro? Sempre gli americani ah! Stiamo andando in quella direzione, o come negli stati uniti, dove poliziotti razzisti picchiano i ragazzini di colore malamente? Visto un video sempre su twitter per lavoro e ho dovuto lasciarlo perché non potevo cancellarlo grazie alla policy sopracitata, quindi le forze dell'ordine saranno usati sempre più per punire comportamenti che non piacciono al governo? Portandoli così ad essere odiati e di conseguenza quando succede qualcosa non li chiami perché potrebbero prendersela con te che in realtà ne hai bisogno. Sempre perché il governo attuale ha bisogno di cani rabbiosi, proprio come gli americani hanno bisogno che i sudditi siano cattivi e seguano una linea che porta al disordine e al caos.
Tutto questo accade dopo le dichiarazioni di ursula sul riarmo europeo, sulla guerra, sulle questioni spinose che in questo momento il vecchio continente sta affrontando, sempre grazie ai nostri alleati tossici. Qualcuno dice che sono mosse politiche pre elezioni, può essere, secondo me Ursula sta cercando di prendersi il posto dello stoltonberg a capo della NATO, quindi deve dimostrare di essere in linea con quegli psicopatici paranoici, perché io che sono europeo, come tutti voi, non la volevo questa guerra, non avrei mai voluto una guerra se pur per procura, non è la nostra guerra, se gli stati uniti vogliono distruggere la russia che vadano loro dalla parte dell'Alaska e non vengano qua a rompere i coglioni a noi che abbiamo già da doverci difendere da politici inutili che minano la nostra società. Nessuno vuole che l'Europa sia libera e indipendente per il fatto che una superpotenza con un grande passato e un futuro roseo potrebbe creare problemi a livello mondiale, quindi gli amichetti yankee non potrebbero fare le loro merdate in giro per il mondo, ma direi che è anche ora di levarci di torno sti adolescenti bulli che sanno solo roteare le loro pistole.
Mi fermo qua, perché potrei anche andare all'infinito e ho tante cose da fare oggi.
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papesatan · 8 months
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Vorrei affrontare con voi un argomento un po’ spinoso. L’incidente avvenuto ieri sera a Mestre ha risvegliato in me turbe e turbinii paranoici che mi gonfiano il cuore, mozzandomi di netto il fiato. Il pensiero che una mia cara amica potesse trovarsi su quel pullman m’ha gelato il sangue, perché se fosse morta, io non l’avrei mai neanche saputo (non c'era, per puro caso). Sarebbe semplicemente scomparsa, senza più rispondermi e sarei rimasto lì a dilaniarmi l’animo di atroci dubbi. Del resto, penso, una disgrazia potrebbe succedere anche a me e non so se i miei familiari avrebbero testa di mettersi a cercare le mie persone per il mondo. Dunque ho deciso di scrivere una piccola lista coi nomi di tutte le persone da contattare se m’accadesse qualcosa, una nota testamentaria, che spero qualcuno abbia cuore di trovare e leggere nel caso in cui. Posso solo sperare che le mie persone facciano lo stesso per me e al contempo mi auguro di non ricevere mai alcun messaggio se non da loro. 
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falcemartello · 1 year
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Che siamo diventati paranoici lo dice il fatto che lamentiamo la scarsità di neve come evidenza del cambiamento climatico, e poi quando nevica strilliamo all’evento estremo come prova del cambiamento climatico.
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abr · 9 months
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Sono a Udine con qualche ora libera, quasi quasi vado a vedere “Carne. La materia dello Spirito”, mostra organizzata a Illegio, sopra Tolmezzo, e ci scrivo una puntata della serie “Odio le mostre”. (...) E poi sono carnivorista, antispiritualista, seguace dell’incarnazione. E poi il curatore è, curiosamente, un prete. E poi Bronzino, Canova, Rubens (molta carne), Tiepolo mi piacciono. Ma sul sito scopro dettagli inquietanti.  “Prenotazione necessaria”. Essendo uomo religioso le prenotazioni mi suonano tutte, ovunque, un po’ blasfeme (per dirla col Catechismo: “Manifestano una volontà di dominio sul tempo”). Inoltre: “Stay safe. Ambienti sanificati, atmosfera sterilizzata, dinamiche di ingresso a garanzia della massima prevenzione”. Ma come parlano? E gli organizzatori non erano cristiani? Sono covidisti invece! Idolatri della medicina! Paranoici nostalgici del ministro Speranza! Incapaci di vedere la contraddizione fra Spirito e Sterilizzazione! Infine: “Il biglietto della mostra comprende sempre, insieme all’ingresso, l’accompagnamento con il personale di guida formato”. Insomma solo visite guidate. Se per me, come per Nietzsche Croce Emo, l’arte è libertà, per loro è gita parrocchiale. 
via https://www.ilfoglio.it/preghiera/2023/09/07/news/i-nostalgici-del-ministro-speranza-che-mi-dissuadono-dall-andare-alle-mostre-5651462/
Condivido il fastidio per le prenotazioni di Camillo Langone, sempre più Arbiter Elegantiarum "a 360 gradi", come direbbe l'uomo qualunque assuefatto a timbrar cartellini e a indossare braccialetti di riconoscimento anche in ferie.
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untuffonelpassato · 2 months
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Non riesco a capirvi.
Faccio palestra anche io da ormai diversi anni, pur non piacendomi l’ambiente, che mi ricorda i periodi in cui giocavo a calcio dove ognuno pensava di essere più forte dell’altro, viceversa qui uno più grosso dell’altro, e con un’arroganza degna di nota.
Ciò che veramente trovo demenziale é il fatto che vi facciate le foto ogni due secondi, per carità, siete ormai tutti degli egocentrici paranoici della perfezione, ma il vostro obiettivo dovrebbe essere raggiungere un traguardo per voi stessi, non per gli altri sui social.
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Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.
Zygmunt Bauman
-La parola ai libri
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intrusivoodistruttivo · 11 months
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Un giorno mi sono guardato intorno. Le persone con cui da anni usavo la cocaina cominciavano ad avere degli atteggiamenti strani. Sempre più paranoici, a volte non uscivano di casa per giorni, si barricavano dentro. Non capivo. Poi, un giorno, in casa mi ci sono chiuso anche io. Per tre giorni. Vedevo pulci camminare veloci su tutte le pareti e sul mio corpo. Mi sono grattato fino a sanguinare. Ma di pulce non ce n’era neanche una. Allora ho capito. Il dubbio che la cocaina fosse una droga come quella che usavano i tossici, come li chiamavo io, ha cominciato a frullarmi per la testa. Dopo l’ennesima volta che mi sono barricato in casa è diventato certezza. E’ stato allora che ho chiesto aiuto.
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mccek · 1 year
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Il cerchio, gli elementi, l'idea di quel mondo innato
Ora il vetro è un po' appannato
Il fiato aumenta più il mio viaggio è straordinario
Questo sole non è mai stato alto tanto quanto ora
Che vivo e vedo gli imperi del caldo
Questo mondo sembra un altro e poi decresce
Così presto che anche il Nilo e la Via Lattea
Sembrano un ruscello fresco
Le piramidi decrescono anche loro e fanno spazio a città parecchio basse
Però fatte tutte d'oro, grandi navi ed usi vari di carcasse
La sabbia che sbaraglia, studi sulle stelle, linee con un asse
Però un attimo e quell'oro poi diventa pietra e paglia
E dentro una caverna un uomo dice a tutti gl'altri che il mondo si sbaglia
L'acqua è salita e ha coperto il mondo del sud
Forse anche noi preistorici siamo un po' paranoici
Penseranno tutti che scarabocchiamo mammut
Pietre pomici sui muri per i codici futuri
Ormai, non può salvarci che una macchina del tempo
C'è chi la cerca nella testa sua da sempre
Sarà pericoloso ma niente è miracoloso, mai
È tutto frutto di uno studio meticoloso
L’abc del rap italiano pt.46
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Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.
Zygmunt Bauman
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gcorvetti · 8 months
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Ci sono domande ancora più importanti.
Il perché come domanda nell'articolo del fatto quotidiano, di giorno 18 corrente mese, potrebbe anche tradursi in "Ma perché continuiamo a dare alito a sti psicopatici paranoici?" Sarebbe da chiuderli nel loro territorio e come fanno loro costruirgli intorno un muro alto 30 metri, tutt'intorno. Ma senza esagerare, quindi muro a parte, siamo veramente alla mercé di pazzi che davanti a ogni evidenza continuano a gridare "GUERRA, GUERRA"; ci rendiamo conto che sti qua, gli yankee, sono gli unici nel mondo che vanno a destra e a manca fomentando guerre, rovesciando governi, creando basi militari ovunque con armamenti pesanti (anche nucleari), come si può avere pace se appena c'è un attimo di tregua fanno partire un'altra guerra? Si gridava all'invasione dei russi un anno e mezzo fa, mentre sono 75 anni che gli israeliani hanno invaso la Palestina, sono 80 anni che loro stessi piano piano si sono impadroniti del nostro continente, sia fisicamente (con le basi) che ideologicamente perché i nostri cari politicanti hanno paura a dirgli di NO, sono sicuro che se un giorno, sempre se non ci estinguiamo prima per causa guerra nucleare o cataclisma, chiediamo anche gentilmente di andare via loro ci punteranno le armi contro, e pensare che in qualche modo quella loro nazione l'abbiamo creata noi europei, inglesi in testa. Non mi importa i motivi per il quale fanno così, introiti economici o voler conquistare il mondo a suon di mitra, andrebbero fermati e rispediti al mittente, inutile che mi diciate che "se non venivano loro a liberarvi l'Europa diventava nazista o ancor peggio comunista", a parte che nel paradosso di una situazione limite come quelle io e molte altre persone non saremmo neanche nate, c'è da dire che loro si sono fatti bene i calcoli e sono arrivati quando oramai eravamo allo stremo, che hanno tirato 2 bombe atomiche, DUE, ai giappi quando la guerra era già ben che finita, giusto per ripicca all'attacco subito nell'isoletta, questo è il crimine di guerra più efferato di sempre, hanno mai pagato per quello? Beh dovrebbero pagare e il conto sarebbe salato. Poi non contiamo che la società che ci hanno regalato è fallimentare con tutti gli aspetti di un'economia che mira al profitto e non conta le persone, il consumismo, quel modo di inquadrare le persone che li rende schiavi di un sistema a punti, potrei continuare veramente all'infinito, ma mi fermo che ho altro da fare, bisogna boicottarli, rimandarli a casa.
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gregor-samsung · 1 year
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“ Agli occhi del marxista la lotta di classe non è in nessun modo il combattimento tra il Bene e il Male: è un conflitto di interessi tra gruppi umani. Ciò che induce il rivoluzionario ad adottare il punto di vista del proletariato è anzitutto il fatto che questa classe è la sua, poi il fatto che è la classe oppressa, che è la classe di gran lunga più numerosa e la sua sorte, per conseguenza, tende a confondersi con quella dell'umanità, infine che le conseguenze della sua vittoria necessariamente comporteranno la soppressione delle classi. Lo scopo del rivoluzionario è quello di cambiare l'organizzazione della società. E per ottenerlo occorre senza dubbio distruggere il vecchio regime, ma questo non basterebbe: prima di tutto conviene costruire un ordine nuovo. Se per assurdo la classe privilegiata volesse concorrere alla costruzione socialista e si avessero prove manifeste della sua buona fede, non ci sarebbe alcuna ragione valida per respingerla. E se è assai improbabile che essa offra di buon grado il suo concorso ai socialisti, è perché la sua stessa situazione di classe privilegiata glielo impedisce, non certo per chissà quale demone interiore che la spingerebbe suo malgrado ad agire male. In tutti i casi, delle frazioni di questa classe, se se ne staccano, possono sempre essere aggregate alla classe oppressa e queste frazioni saranno giudicate dai loro atti, non dalla loro essenza. «Me ne infischio della vostra essenza eterna», mi diceva un giorno Politzer. Per il manicheista antisemita invece l'accento è posto sulla distruzione. Non si tratta di un conflitto di interessi, ma dei danni che una potenza malvagia causa alla società. Di conseguenza, il Bene consiste innanzitutto nel distruggere il Male. Sotto l'acredine dell'antisemita si nasconde l'ottimistica convinzione che l'armonia, una volta soppresso il Male, si ristabilirà da sola. Il suo compito è dunque esclusivamente negativo. Non si tratta di costruire una società, ma solamente di purificare quella che esiste. Per ottenere questo scopo, il concorso degli ebrei di buona volontà sarebbe inutile ed anzi nefasto e d'altra parte un ebreo non potrebbe essere di buona volontà. Cavaliere del Bene, l'antisemita è sacro, l'ebreo è pure lui sacro a suo modo: sacro come gli intoccabili, come gli indigeni colpiti da un tabù. Così la lotta viene condotta su un piano religioso e la fine del combattimento non può essere altro che una distruzione sacra. I vantaggi di questa posizione sono molteplici: per prima cosa, essa favorisce la pigrizia dello spirito. Abbiamo visto che l'antisemita non capisce niente della società moderna, sarebbe incapace di concepire un piano costruttivo; la sua azione non può collocarsi al livello della tecnica, ma si mantiene sul terreno della passione. Ad una impresa di largo respiro egli preferisce un'esplosione di rabbia analoga all'amok dei malesi. La sua attività intellettuale si rifugia nell'interpretazione: cerca negli avvenimenti storici il segno della presenza d'una potenza malvagia. Da ciò quelle invenzioni puerili e complicate che lo rendono simile ai grandi paranoici. Ma d'altra parte l'antisemitismo convoglia le spinte rivoluzionarie verso la distruzione di determinati uomini, non delle istituzioni; una folla antisemita crederà d'aver fatto abbastanza quando avrà massacrato alcuni ebrei e bruciato qualche sinagoga. Rappresenta dunque una valvola di sicurezza per le classi possidenti che incoraggiandolo sostituiscono ad un odio pericoloso contro il regime un odio benigno contro dei privati. “
Jean-Paul Sartre, L'antisemitismo. Riflessioni sulla questione ebraica, introduzione di Filippo Gentili, traduzione di Ignazio Weiss, Mondadori (collana Oscar / Saggi), 1990. [Libro elettronico]
[ 1ª Edizione originale: Reflexions sur la question juive, Gallimard, novembre 1946 ]
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kegantodini · 2 years
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Mi suggeriscono di andare dallo psicologo: sarebbe sicuramente la scelta migliore, spesso la follia mi attanaglia donandomi pensieri paranoici, ansie, attacchi di panico, parole mal espresse e tante altre cose di cui potrei fare effettivamente a meno. Mi giunge un sol pensiero: e se tutto ciò fosse necessario? Hemingway era depresso. Wolf bipolare. Bukowski alcolizzato. Leopardi attanagliato da mille domande. Non fraintendete. Non mi sto paragonando ai grandi, sto paragonando i grandi alla storia; voglio sol dire che la follia è una necessità per andare oltre la mediocrità della razionalità, dona punti di vista, stati d'animo unici. Serve per conoscere la nostra intimità e ciò che il nostro "io" è capace di esprime in quelle terre lontane chiamate inconscio. Vale il baratto tra ben stare e ben fare? Per me no: se ho un pizzico di genialità la troverò scavando nella mia follia al costo di non intravedere più razionalità: la loro mediocrità non mi interessa, mi interessa la mia unicità. Ci sarà da divertirsi.
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scogito · 1 year
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Guarda "LIMITE CONTANTI e obbligo di POS" su YouTube
youtube
Dopo i no-vax arrivano i no-pos.
Maledetti complottisti con queste teorie sul controllo assoluto. Terroristi, paranoici e rompipalle. Hanno perso il lavoro per non farsi una punturina e adesso ricominciano a rompere grazie al tempo libero che hanno in disoccupazione.
Non capiscono.
Il cambiamento climatico, la crisi energetica, la libertà di genere, la lotta all'evasione fiscale.
Si schierano contro il progresso perché odiano l'umanità e non contenti ostacolano pure la conquista dell'uguaglianza e della pace.
Insistono, ribattono, riprovano, riaffermano, risorgono. Definiscono verità ciò che invece sono deliri e disturbi mentali.
Attaccano i chip, i pos, l'ID, l'IA, lo Spid, il Code, il fluid... Se non fosse per loro saremmo già andati anche su Marte.
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major-x-blog · 1 year
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Confermo, non solo sono aumentati i decessi improvvisi, ma non avete idea cosa ho visto nelle autopsie: la dichiarazione bomba del medico necroscopo dell’Ulss 2 della regione Veneto - Notizie 24 ore
Arieccolo.... sono sempre io, il Complottista Paranoico........
quando gli IMBECILLI si accorgeranno che: i Complottisti Paranoici come me avevano ragione, sarà troppo tardi e a quel punto potranno fara solo una cosa........
PIASSELANDERCULO!
abbastanza chiaro?
#ionondimentico
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