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#pietro benedetto
supernova-151 · 1 year
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happy june 9th! day 9 of dcla pride month is dedicated to luetro <3
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I miss them sm 🥹 (also Grita the song ever!)
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diioonysus · 7 months
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women in art: kleopatra
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tintin-caps · 1 year
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The Adventures of Tintin - "The Calculus Affair" (1991)
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frenk-93 · 2 years
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onoranzetriolo · 2 months
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è mancata Caterina Brancati
è mancata Caterina Brancati Ne danno il triste annunzio i figli Anna Maria con il marito Lorenzo Izzo, Nino, i fratelli Pietro con la moglie Filomena Nettuno , Antonio, la cognata Francesca Cuzzola ved. Brancati, i nipoti Izzo: Vincenzo con la moglie Francesca Santisi, Jenny, Jessika con il marito Patrizio Bevilacqua, Tonino con la moglie Selene De Benedetto, Martina con il fidanzato Domenico…
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dom Guéranger 29 giugno Santi Apostoli Pietro e Paolo
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sauolasa · 2 years
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Aperta al pubblico la tomba di Benedetto XVI nella cripta di San Pietro
Aperta al pubblico la tomba di Benedetto XVI nella cripta di San Pietro. Il Papa emerito sepolto in quella che fino al 2011 apparteneva a Giovanni Paolo II. Già numerosi gli omaggi da religiosi e fedeli
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scrunkly-week · 25 days
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the character graveyard — a creator's lament
a wall of snow keeps you hidden, it's true.
my hands tainted. I buried you all myself.
some of you live, just barely, breathing through a straw in your graves. an illusion of existence.
some of you never had the chance. your lives extinguished before you could fully form.
massacre.
your god has not forsaken you, I plead.
though I am god and she is merciless. by circumstance, not design.
I come to acknowledge you. you forgotten ones, the ones I hid, the ones who died by my hand and the ones who fizzled from existence before I could reach them. I gather you here today. to recognise you. mourn you. immortalise you.
I raise my chalice to each of you.
here's to the faceless ones. the ones I never named. the ones who had nothing but a name. a vibe. a role. a disembodied something. you hadn't enough love or care. I'm sorry.
here's to the fleeting ones. ones who existed in passing. to assist another's narrative. to enhance the world.
lindsay, erin bray, lynn clerke, jarrod holman. alli, nicole, cam, daniel, alisha. javin daxar, ellin daxar, dalen daxar, damon daxar, kara quillan, zaiden. daron ferris, charlie reid. lennard rose, elisabeth rose, elli. deyan thomson. lucia. sophie, caleb. jeremiah, chris, lukas, troy jackson, zach, linda, mr. woods. kere lockhart. aric jeweller. andrea, stefano. reece, john, demetrius rodriquez, seth reeves. aria, aaron, william, matthew, gaeldon, jonah. julia. sigrae, cassirean, king pyrest of emberia, hakan. dayell, carr kepnar. conrad, mr. stevens, steph, lilian maxwell, evie, vida, erica, david, olivia, andrew, dexter badd, marianne, charles wickham, katherine wickham, james wickham, raiden, calvin, darlene. therese matton, henri matton, geneve matton, madeline matton, mathieu matton, talon debois, lloyd hawthorne. morgan hawksley, aaron hawksley, marcus walters, cassidy donaldson. evan callaghan, mildred callaghan. arthur drover, sybilla drover, harriet drover, vera dustinborough, victoria darkwood, bethly violet, eliphalet lushington, emma. erysibe, kirkos. guiletta lanese, donato lanese, ottavio lanese, benedetto lanese, pietro lanese, vincenzo lanese, matteo lanese, annetta fornari, stefano fornari, adriana fornari, carlo fornari, francesco fornari, augusto fornari, adele sozzi, bettina aliotti, ciro, salvatore sallucci. edmond wickerman, rosalind wickerman, elias starling, hubert cornell.
here's to the strange ones. the 'I made you just because' ones.
scalene, nikia goodrich, ami ruff, riesa gentry and co., zachary bliss, janae lombardi, dawn watts, jay spear, lea cantrell, danny light. cardinal, scar. harmony/chaos. leighton, josh. nick joyce, rosalinda joyce, jasper joyce. emilee, ashli, nadine kathy hemingway.
here's to the old ones. the ones I left behind as I myself grew older.
timothy, kimberly, ash, connor. zoe. gabey mal'lie. raina hardin. zariah mika rose. karli hayes, shaun roberts. bella davis. milaa lockhart. mabel. queen heresa. tāne miller. victor.
here's to the ones who never reached anything past the development stage.
iris. olive. phoenix mars, rose earthen, gem airborne, luna moonbeam, leon king, mattias grey, venus greenwood, scarlet rust, sage bluest, amalthea browner, rialta silverton, jupiter violet. princess seraphine of emberia. the assassin, prophet, serenity. valentino, theokles, fabiola fornari, blair aiden hawksley, james robert callaghan, ruby starling.
here's to the ones I invested my time in, who I write one or two prose pieces and umpteen handfuls of rambles for, only to leave you by the wayside to crumble to dust.
vivian edwards, lucille matton, luciana lanese, alaric joseph drover, alexander wickerman, jinx the kea, hamid, sahar.
here's to my future creations, who may inevitably fall under one of these categories.
the wall of snow may keep you hidden. but I promise, you'll never be forgotten.
Submitted by: our lovely friend, Bee
———
☆ this is hauntingly sweet and I utterly love it !! What a good way to pay your respects to all of these characters <3 I raise my chalice alongside you, to toast to their lives
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larmegliamori · 8 months
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What were my 2023 favourite books?
Grazie a @transaeneas per il tag!
Molto rumore per nulla, William Shakespeare Avendo avuto occasione di interpretare Beatrice per il saggio teatrale di Natale ed essendomi piaciuta molto come personaggio, non potevo non leggere tutta l'opera in cui compariva. Giustamente, essendo una commedia, mi sono molto divertita! Ho adorato i personaggi (secondari) di Beatrice e Benedetto e i loro graffianti scambi di battute, così come non ho disprezzato la sottotrama di Dogberry e Verges. Forse l'antagonista e la trama principale sono un po' deboli, ma nonostante tutto una lettura gradevolissima! (Senza contare che ho avuto modo di vedere la trasposizione teatrale con David Tennant e Catherine Tate, che mi ha fatta spaccare dal ridere.)
Trotula, Pietro Greco Un saggio super interessante, dalla scrittura che scorre via come acqua, su una figura altrettanto interessante: la prima medica della Scuola di Salerno. Si tratta della sua vita, delle sue (presunte) opere, del contesto storico-geografico in cui ha operato, della sua ricezione, ed ho imparato tantissimo. Mai sottolineato così tanto un libro.
Il cognome delle donne, Aurora Tamigio Sarò sincera, non sono una grande fan delle saghe familiari, e generalmente neanche di quelle storiche. Eppure, sarà stata l'ambientazione abbastanza vicina temporalmente (il Novecento), sarà stata la costruzione dei personaggi o la scrittura, ma ho divorato questo romanzo. Aurora Tamigio descrive la storia di una famiglia dal punto di vista delle sue donne (nonna, madre e tre nipoti), creando personaggi memorabili e tutti distinti, evitando anche (secondo me) di cadere in cliché fastidiosi. Una lettura che mi ha tenuta incollata e piacevolmente intrattenuta durante le vacanze.
Preludio alla Fondazione, Isaac Asimov In realtà è una rilettura, anche abbastanza dilatata nel tempo visto che avevo letto questo romanzo durante il mio secondo anno di università. Ma quest'estate ho rispolverato un po' della collezione asimoviana di mio padre, e Preludio è senza dubbio il mio preferito. Adoro la dinamica tra i due protagonisti, Hari e Dors (lei in particolare, è uno dei miei personaggi femminili preferiti in assoluto), l'esplorazione del pianeta-ecumenopoli di Trantor, le sue diverse culture, i vari capitoli dal punto di vista dell'antagonista e il colpo di scena finale. Alla fine, è diventato un vero e proprio comfort book e lo rileggo sempre volentieri!
Taggo a mia volte @hercorrupterofwords, @moi-ennepe, @headofmars, @anniegamgee e @dakovas-basette, ma non sentitevi obbligat*!
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gregor-samsung · 1 year
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“ Del miracolo di san Gennaro, fate le alte meraviglie? Quelle vecchie abitanti del Molo che si pretendono sue discendenti, che invadono l'altare maggiore, che non lasciano accostarsi nessuno, gridano il Credo, mentre si attende il miracolo, e ogni volta che ricominciano, alzano il tono, sino all'urlo, che si dimenano come ossesse, che lo gratificano di vecchio dispettoso, vecchio impertinente, faccia verde; vi stupiscono? Vi è il piede di sant'Anna che si mette sul ventre delle partorienti, che non possono procreare il figlio; vi è l'olio che arde nella lampada, innanzi al corpo di san Giacomo della Marca, nella chiesa di Santa Maria la Nuova, che fa guarire i mali di testa; vi è il Crocifisso del Carmine che ha fatto sangue dalle piaghe; vi è il bastone di san Pietro che si venera  nella chiesa sotterranea di Sant'Aspreno, primo vescovo di Napoli, ai Mercanti; vi è l'acqua benedetta di San Biagio ai Librai che guarisce il mal di gola; vi sono le panelle, pagnottine di pane benedette di San Nicola di Bari, che buttate in aria, nel temporale, scampano dalle folgori. Vi sono centinaia di ossicini, di pezzetti di velo, di pezzetti di vestito, di frammenti di legno, che sono reliquie. Ogni napoletana porta al collo o sospeso alla cintura, o ha sotto il cuscino, un sacchettino di reliquie, di preghiere stampate: questo sacchettino si attacca alle fasce del bimbo, appena nato. Credete che al napoletano basti la Madonna del Carmine? Io ho contati duecentocinquanta appellativi alla Vergine, e non sono tutti. Quattro o cinque tengono il primato. Quando una napoletana è ammalata o corre un grave pericolo, uno dei suoi, si vota a una di queste Madonne. Dopo scioglie il voto, portandone il vestito, un abito nuovo, benedetto in chiesa, che non si deve smettere, se non quando è logoro. Per l'Addolorata il vestito è nero, coi nastri bianchi; per la Madonna del Carmine, è color pulce coi nastri bianchi; per l'Immacolata Concezione, bianco coi nastri azzurri; per la Madonna della Saletta, bianco coi nastri rosa. Quando non hanno i danari per farsi il vestito, si fanno il grembiule; quando mancano di sciogliere il voto, aspettano delle sventure in casa. “
Matilde Serao, Il ventre di Napoli. (Corsivi dell’autrice)
[Edizione originale: fratelli Treves, Milano, 1884]
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chez-mimich · 1 year
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I PARADOSSI DI VENERE
Un paio di giorni fa, a Napoli, qualcuno ha dato fuoco ad una delle opere d’arte contemporanea più celebri al mondo, la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto. Il primo paradosso, il più evidente, è che per molti, soprattutto per molti di quelli che si indignano, la Venere ha cominciato ad esistere nel momento della sua fine. Non la conoscevano, ma appena si è sparsa la notizia della sua distruzione è cominciata l’indignazione. Il secondo paradosso è che la maggior parte di quelli che si indignano, darebbe fuoco a tutta l’arte contemporanea (e forse anche agli artisti). Poi c’è un terzo paradosso: la Venere è stata bruciata a Napoli, che come diceva Benedetto Croce è un paradiso abitato da demoni, città paradossale per eccellenza, che vorrebbe diventare una capitale dell’arte contempera e per molti versi lo è, ma dove qualcuno distrugge una delle opere più rappresentative. “La Venere degli stracci” è bruciata per mano di qualche balordo, ma, ultimo paradosso, è proprio un gesto così che la pone sul piano di tanti altri capolavori dell’arte che nei secoli sono stati deturpati da pazzi o balordi, come László Tóth, il geologo ungherese che nel 1972 deturpò la Pietà michelangiolesca di San Pietro o come il David colpito da Pietro Cannata nel 1991. Qualche volta furono gli artisti stessi ad infierire sulle opere, per restare a Michelangelo, fu lui stesso a dare la famosa martellata sul ginocchio del Mosé ora in San Pietro in Vincoli a Roma. Addirittura Filippo Tommaso Marinetti nel suo “Manifesto del Futurismo” affermava di voler dar fuoco ai musei. Quindi, per ora, accontentiamoci di aver visto andare a fuoco la “Venere degli stracci” di Pistoletto. Venere, dea della bellezza, e gli stracci della nostra contemporaneità, erano un magnifico connubio poetico, ma il piromane, chiunque esso sia, consegna direttamente l’opera all’eternità.
(Sotto la “Venere degli stracci” al Louvre in una mia fotografia del 2013)
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mezzopieno-news · 1 year
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RISCOPRIRE GLI AMICI 50 ANNI DOPO IL DIPLOMA
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L’amicizia è un valore che resiste al tempo e alle vicissitudini della vita. Lo dimostrano i tanti raduni di compagni di scuola che dopo molti anni si cercano e, anche grazie alle nuove tecnologie e ai social network, si riescono a riunire dopo una vita.
Ad Orbassano (Torino) in occasione del cinquantenario dal loro diploma si sono ritrovati gli ex allievi della classe quinta B dell’Istituto Tecnico per Geometri Guarino Guarini di Torino. Nel 1973 da ragazzi e avevano iniziato insieme un pezzo del cammino della loro vita prima di affrontare le loro storie, le famiglie, il lavoro, i figli, i nipoti. Sedici dei ventisette alunni che frequentavano la classe si sono ritrovati a distanza di cinquant’anni. La maggior parte abita ancora nel torinese mentre due di loro sono arrivati da lontano, uno da Verona e uno da San Benedetto del Tronto che non ha voluto mancare anche se in videochiamata a causa dell’alluvione. Ha preso parte alla rimpatriata anche l’insegnante di lettere che, giovanissima, aveva seguito la classe nel corso dell’ultimo anno.
Dopo il rituale appello, con applausi alla chiamata dei due compagni che non ci sono più, gli ex-ragazzi hanno passato insieme una giornata di ricordi, buon cibo e canzoni. “I professori dicevano che la nostra doveva essere prima di tutto Scuola di Vita”, dice uno di loro, “e così sono riusciti a insegnarci il rispetto dei valori umani e civili che fanno di un uomo un cittadino”. “E’ bello ed emozionante ritrovarsi così” prosegue un altro ex compagno di classe “come se il tempo non fosse passato, se non per i nostri volti decisamente più maturi.”
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Fonte: Pietro De Gregori
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tintin-caps · 1 year
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The Adventures of Tintin - "The Calculus Affair" (1991)
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frenk-93 · 2 years
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A un mese dalla nascita al Cielo
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t-annhauser · 2 years
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Pisciare in strada nel duemilaventidue
C'era un ragazzo africano, l'altro giorno, che pisciava contro un albero, in pieno giorno, sul marciapiede vicino alla questura, e io lì per lì ho pensato: povero cristo. E poi mi sono detto: ma benedetto figliolo, non sarebbe il caso di evitare di fornire la controprova alla destra proprio ora che si trova al governo, che cresce di un punto percentuale a settimana nel sondaggio di Enrico Mentana? Aveva una giacca verde e un berretto nero che si perdeva sulla sua testa nera, avrà avuto freddo, avrà passato la notte su una panchina dei giardini sotto le mura, dove anche di giorno stazionano senza far niente, oppure sotto i portici del santuario del crocifisso, sotto lo sguardo imperturbabile di San Pietro che regge le chiavi del paradiso. Devono farcela da soli, mettersi in riga da soli, meritarsi il rispetto di noi che siamo già avviati, col vantaggio della lingua, ad avere un bagno in cui pisciare, loro, invece, smerdati dalla politica da mattina a sera, presi nel vortice di un casino più grande di loro, si perdono e vivono come bestie, magari manco ci volevano venire... povero cristo, mi sono detto, per questa volta non chiamo la polizia morale, anche se pisciare in strada ancora nel duemilaventidue, con la transizione ecologica già ben avviata e le macchine elettriche a guida autonoma, appare quantomeno anacronistico. Avrei voluto avere la forza di aiutare lui e tutti gli altri ma non ce l'ho, e mi dispiace, perché ho paura, perfino della gente di qui, e non sono bravo a socializzare.
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