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lamilanomagazine · 5 months
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Marina di Ravenna. Approvati interventi per 150mila euro per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi
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Marina di Ravenna. Approvati interventi per 150mila euro per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi: saranno realizzati entro l'estate. Saranno realizzati prima dell'inizio della stagione estiva una serie di interventi, del valore complessivo di 150mila euro, per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi ravennati, approvati ieri dalla giunta comunale Alcuni riguardano Marina di Ravenna dove, ad esempio, sarà realizzata la segnaletica necessaria a individuare, lungo viale delle Nazioni, nel tratto e nella direzione dalla rotonda della Colonia a via Ciro Menotti, la già annunciata corsia riservata al transito di bus, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori e motocicli, in vigore durante la stagione estiva e solo nei giorni festivi e prefestivi, a partire da sabato 15 giugno. Tutti gli altri veicoli per raggiungere il lungomare di Marina di Ravenna potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, poi percorrere via Ciro Menotti nel tratto dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni. Questo intervento è mirato a migliorare i tempi di percorrenza dei veicoli nel lungomare e a diminuire gli accodamenti. Sempre a Marina di Ravenna, nel centro abitato, anche in accoglimento di istanze venute dalla comunità locale, verrà istituito il limite di velocità dei 30 chilometri orari, considerando l'esigenza di salvaguardare il più possibile la sicurezza di pedoni e ciclisti in un abitato nel quale sono presenti diverse scuole, numerosi locali di intrattenimento e ristoranti, aperti in estate e in inverno oltre a mercati e mercatini estivi e invernali. L'obiettivo, in un contesto ad alta densità di traffico, è quello di rendere più sicura la viabilità e mitigare gli impatti del traffico su inquinamento atmosferico e acustico. Ancora a Marina di Ravenna, saranno istituite due piste ciclopedonali promiscue, una sul lato civici pari di viale IV Novembre, nel tratto compreso tra via Trieste e viale delle Nazioni, l'altra in viale Ciro Menotti, sempre nel tratto compreso tra via Trieste e viale delle Nazioni, sul lato nord del viale, in parte su area verde già utilizzata come area di sosta, in parte in sottostrade e in parte su marciapiedi esistenti; verrà anche regolarizzata la sosta su tutto il tratto del viale. A Marina Romea sarà istituita un'area pedonale nella sottostrada di viale Italia tra il civico 12 e il civico 42, migliorando la percorribilità di biciclette e pedoni, consentendo il transito dei veicoli autorizzati dei residenti o domiciliati, e la sosta dei veicoli a servizio delle persone con disabilità munite di apposito contrassegno nel nuovo stallo che si andrà a realizzare. Completerà gli interventi la realizzazione di nuova segnaletica orizzontale e verticale per migliorare la sicurezza e la circolazione stradale nei lidi, prevedendo ad esempio la segnaletica per strade a percorrenza promiscua di veicoli e biciclette, lo spostamento di attraversamenti pedonali, la realizzazione di aree di sosta riservate ai veicoli al servizio di persone con disabilità munite dell'apposito contrassegno, dissuasori, percorsi pedonali, la posa di staccionate, la creazione di "nasi" e isole spartitraffico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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fototeca-argentina · 11 months
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Vista parcial del frente del edificio del Colegio de la misericordia, Buenos Aires, 1903
El edificio ubicado en pleno barrio de la Recoleta, fue mandado a construir por la Sociedad de la Misericordia. Diseñado por el arquitecto Carlos Morra, Marqués de Monterochetta y la obra estuvo a cargo de Francisco Pinaroli y se inició en 1884 y se inauguró tres años más tarde.
Fuente
Revista “Caras y Caretas» 4 de julio de 1903.
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iltrombadore · 2 years
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Armentarola, 1951: quando iniziai a conoscere ed amare la montagna...
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L'Armentarola, luogo di pascolo al fondo della valle di San Cassiano, diramazione della più vasta Valle Badia, è ancora oggi uno dei luoghi più belli delle Dolomiti. Quando ci arrivai bambino, nella estate del 1951, per una vacanza che i miei avevano progettato in compagnia di Mario Socrate ed altri amici, mi si stampò negli occhi uno spettacolo quasi incantato: ci si arrivava dopo avere attraversato una strada tortuosa che, costeggiando un torrente limpido e impetuoso, si perdeva nella montagna.
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L'Armentarola era un luogo pressoché disabitato, con un piccolo e lindo edificio che ospitava l' albergo governato dalla famiglia Wieser (ancora oggi è così) e tutto intorno prati e boschi alle pendici di imponenti montagne rocciose colore di rosa, di fronte all'altopiano del Pralongia, che oggi è mèta arcibattuta dagli sciatori, ma ieri era soltanto un enorme spazio aperto al bestiame disseminato di malghe dove trovare latte fresco e burro appena appena conformato...
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Dall'albergo si partiva a piedi lungo un sentiero che, dopo avere attraversato il bosco degli abeti ed un vasto acquitrino con cascatelle zampillanti, sbucava improvvisamente alla base di una distesa di prati a perdita d'occhio: era il Pralongia (dal ladino: prati lunghi) vero e proprio, da attraversare tutto in salita fino a quando non si parava di fronte un rifugio in legno con la tettoia inclinata da cui sbucava il fumo di un camino acceso.
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Dopo la lunga camminata, un paio di ore di salita al seguito di mio padre Antonello che mi incitava quasi a passo militare, io mi gettai sfinito vicino alla stufa del rifugio e ricordo che sparecchiai tutto quello che i gentili custodi avevano preparato: zuppa d'orzo, polenta con i funghi pinaroli, e tazze di latte caldo...ero molto felice quel giorno lontano...avevo respirato a pieni polmoni l'aroma delle conifere e giunto sull'aperto altipiano avevo sentito la sferza di un' aria fina e ventosa che alimentava la mia vita in erba.
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Da quella stagione, da quella prima esperienza della montagna, iniziò il mio amore per le Dolomiti, un amore intenso per un paesaggio e per una civiltà, ladina e altoatesina, che non mi ha più abbandonato...
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marco7306 · 4 years
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Esci a sistemare gli animali e noti un gruppetto di funghi pioppini e capisci che è arrivato il momento di cercarli meglio...un giro nel bosco e nel pascolo ed il primo raccolto è fatto! Pioppini e pinaroli, un buon abbinamento secondo me☺️ #funghi #pioppini #pinaroli #mushrooms #ottobre #prodottidellafattoria #prodottidistagione #prodottiautunnali #autumn #autumncolors #piccolafattoria #littlehomestead #viverelanatura #wildlife #otoño #instahomestead #instapic #instafattoria (presso Ripatransone) https://www.instagram.com/p/CGSKxT8h6Nh/?igshid=vgrlu1owbob
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soycabcba · 4 years
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La historia detrás de la más emocionante final entre Talleres y Belgrano
Hay clásicos que pasan a la historia por el simple hecho de tratarse de finales. Otros, por su alto grado de emotividad. Y algunos, por la gran cantidad de goles. Bueno, este encuentro que Talleres y Belgrano disputaron el 24 de junio de 1951 reunió todos esos requisitos.
Hace 69 años, la “T” y la “B” debían enfrentarse en la Boutique para definir el campeón del Torneo Preparación, y los más de 15 mil espectadores terminaron viviendo un espectáculo inigualable.
Ambos habían terminado como punteros del campeonato y debían disputar un partido definitorio para consagrar al campeón del torneo. Por tener mejor diferencia de gol, el albiazul pudo jugar en su cancha, y el partido se llevó a cabo en la Boutique.
Por esos días, en la ciudad no se hablaba de otra cosa. Las 15.418 entradas vendidas fueron para la época un récord, tanto en concurrencia como en recaudación.
Los goles de Carlos Godoy y de Amable López le permitieron a Talleres irse 2-0 arriba al vestuario.
Pero el Pirata fue a la carga en el complemento y “a lo Belgrano” dio vuelta la historia, y cuando faltaban 15 minutos para el final, estaba 3-2 arriba. La fiesta había cambiado de bando en la Boutique.
Y en una de las últimas acciones del partido, Godoy volvió a anotar para la “T”, y la final pasó al suplementario.
Apenas se reanudó el juego, el albiazul se adelantó por 4 a 3 con un gol de Rogelio Cuello. Pero Coria les atragantó el festejo a los “matadores” y sobre la hora volvió a dejar todo empatado.
Cuando expiraba el tiempo del segundo alargue y las piernas no les daban más a los futbolistas, Rogelio Cuello ingresó al área con una memorable diagonal y con un remate cruzado anotó el gol del campeonato.
“Talleres fue superior y el título de campeón está en el mejor team”, publicó La Voz sobre aquella definición histórica.
  “Brillante bajo todo punto de vista ha sido la campaña desarrollada por la escuadra albiazul y si en determinado momento del match pareció achicada y estuvo a punto de verse superada por su digno rival, debe convenirse en que el desarrollo general del encuentro deja un balance netamente favorable a la escuadra vencedora", agregó el artículo en cuestión.
Sobre Belgrano, el diario remarcó que “el conjunto de Alberdi tuvo momentos muy buenos en este encuentro, siendo en todo instante un digno rival del campeón que lo batió en último minuto de la brega”.
Síntesis
Talleres (5): Roberto Motta; Oscar Mansilla y Miguel Ponce; Carlos López Frontera, Atilio Willington y Héctor Calderón; Orfilio Pinaroli, Amable López, Carlos Godoy y Antonio Gambino.DT: Rodolfo Bútori.
Belgrano (4): Fumero; Perilli y Beascoechea; Carbajal, Rogani y Cuello; Carrizo, Coria, Peralta, Lucero y García.
Árbitro: Desiderio Fernández (correcto).
Goles: PT: 21′ Carlos Godoy (T) y 42′ Amable López (T). ST: 5′ Coria (B), 27′ Carrizo (B), 30′ García (B) y 42′ Carlos Godoy (T). Primer tiempo suplementario: 1′ Rogelio Cuello (T). Segundo tiempo suplementario: 15′ Coria (B) y 17′ Rogelio Cuello (T).
Recaudación: $ 38.946.080
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La formación del Talleres campeón del Torneo Preparación de 1951 (Foto: Archivo / La Voz).
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El coleccionista Gustavo Farías atesora una entrada de este partido.
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Belgrano fue un digno rival para el campeón. Peleó hasta el final y estuvo a un paso de la gloria (Foto: Archivo / La Voz).
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Amable López celebra el 2-0 parcial para Talleres. (La Voz/Archivo)
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Belgrano fue un digno rival para el campeón. Peleó hasta el final y estuvo a un paso de la gloria. (La Voz/Archivo)
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La formación del Talleres campeón del Torneo Preparación de 1951. (La Voz/Archivo)
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El coleccionista Gustavo Farías atesora una entrada de este partido.
source https://mundod.lavoz.com.ar/futbol/la-historia-detras-de-la-mas-emocionante-final-entre-talleres-y-belgrano
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La MAP au Canada !          
Une nouvelle version des Cours Vivants de Performance à faire chez soi sera présentée à la MacKenzie Art Gallery de Regina au sein de l’exposition Re: Celebrating the Body (commissaire : Fabien Pinaroli) du 27 janvier au 3 juin 2018. Au programme, des œuvres de Trisha Brown, Lygia Clark et La Monte Young à activer, comme dans l’édition précédente, mais aussi d’Hélio Oiticica spécialement pour cette invitation canadienne // A new version of the Living Performance Courses to do at home will be exhibited at the MacKenzie Art Gallery in Re: Celebrating the Body (curator: Fabien Pinaroli). Rediscover pieces to activate from Trisha Brown, Lygia Clark and La Monte Young, and also one from Hélio Oiticica, specifically for this Canadian invitation.
http://www.mackenzieartgallery.ca/engage/exhibitions/re-celebrating-the-body-1
Quelques images bientôt...// Few images soon...
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ccovilleurbanne · 4 years
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À LIRE 📰 Découvrez le nouvel article “Pas de côté confiné" Un troisième regard sur le CCO contant les péripéties de confinement autour du projet artistique "au nord du futur", une frise chronologique pas comme les autres... Avec l’artiste Fabien Pinaroli et des habitants de La Soie.
👉 Plume et fantômes gentils par Clara Passeron - Pour le dire. https://www.cco-villeurbanne.org/app/uploads/2020/05/pas-de-cote-confin%C3%A9_compressed1.pdf
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allnews24 · 6 years
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L'auto si cappotta e finisce nel fosso: due giovani in gravi condizioni
L’auto si cappotta e finisce nel fosso: due giovani in gravi condizioni
Ennesimo brutto incidente nella notte tra mercoledì e giovedì lungo via Trieste. Intorno all’una, una Toyota Auris con a bordo un 21enne e una 20enne che arrivava da viale del Pace nell’immettersi nella rotonda dei Pinaroli ha perso il controllo e il conducente è entrato dritto per dritto nella rotatoria. Dopo aver preso un paio di dossi, l’auto si è cappottata su se stessa ed è finita nel…
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Funghi: avvertenze per l’uso!
L’arte di imparare a riconoscere, cogliere e cucinare i funghi ha origini molto antiche e, spesso, tramandate di padre in figlio come retaggio culturale tipico degli abitanti della montagna. Tuttavia, non di rado capita che qualche neofita s’imbatta in funghi che, credendo di riconoscere o di saper cucinare, coglie, mettendo a rischio la propria salute o quella dei suoi commensali. Fortunatamente, spesso la faccenda si risolve all’ospedale con una “semplice” lavanda gastrica e con una cena da dimenticare. Purtroppo, però, i rischi per la salute possono essere molto più seri.
Ma facciamo un attimo di chiarezza sulle intossicazioni da funghi.
Le intossicazioni "vere", chiamate più propriamente micetismi, sono causate da quei funghi che contengono sempre, anche allo stato fresco, concentrazioni più o meno elevate di sostanze tossiche per l’uomo. Vengono classificate in sindromi che, generalmente, prendono il nome dalla tossina responsabile contenuta nel fungo (una delle più note è la sindrome falloidea).
Al contrario, le “false”, pur rappresentando in Italia la maggior parte delle intossicazioni legate al consumo dei funghi (quasi il 65%), in realtà non sono dovute al consumo di funghi velenosi, ma di funghi appartenenti a specie di per sè commestibili, divenuti tossici per motivi differenti. Molte persone, infatti, ogni anno ricorrono alle cure del Pronto Soccorso per aver consumato Porcini, Porcinelli, Pinaroli, Chiodini, Pioppini, Funghi del pane, Galletti o Mazze di tamburo.
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Come è possibile tutto ciò?
I funghi commestibili li possiamo dividere in due grandi gruppi: quelli che non contengono tossine (o meglio, che ne contengono in quantità infinitesimali; non esistono, infatti, funghi completamente privi di sostanze potenzialmente tossiche) e quelli che contengono, invece, tossine termolabili, cioè quelle tossine che vengono distrutte con il calore solo dopo prolungata cottura (meglio se senza coperchio) per un tempo che non dovrebbe essere inferiore ai 35/45 minuti.
Per quanto riguarda tutti questi funghi, le frequentissime intossicazioni sono dovute a: a) Consumo di funghi crudi b) Funghi non sufficientemente cotti c) Assunzione in pasti troppo ravvicinati d) Funghi consumati in quantità esagerate.
Ma vediamo con ordine queste cause. 1. I funghi freschi contengono acqua per almeno il 92 % della loro composizione e di certo non si tratta di acqua sterile, ma con elevate cariche batteriche (dovute al fatto che la stragrande maggioranza dei funghi si nutrono soprattutto di rifiuti organici morti). È quindi facile comprendere come la cottura sia indispensabile per poter consumare funghi in tranquillità. Di solito, invece, i funghi vengono assunti crudi in insalata dopo essere stati raccolti da più di una settimana 2. Se non si è a conoscenza di quali funghi, tra i commestibili, contengano tossine termolabili e che quindi debbano essere cotti a lungo (vedi tabella), è meglio cuocere tutti i funghi per almeno 45 minuti. Chiaramente anche una cottura alla griglia o fritta dovrà essere riservata solo ai funghi che non contengono tossine, in quanto questo tipo di preparazione, se non fatta per il giusto tempo o con pezzi troppo grandi, non permette una giusta cottura al “cuore” del fungo.
3. Tutti i funghi contengono sostanze difficilmente attaccabili dai succhi gastrici (come la chitina, presente  anche nell’esoscheletro degli insetti o nel carapace dei crostacei), per cui la digeribilità è condizionata anche dalla quantità ingerita e dall'età del soggetto. Per questo non dovrebbero essere somministrati ai bambini molto piccoli, i quali potrebbero avere vomito e diarrea solo per la difficoltà a digerire. Inoltre, la facile deperibilità dei funghi fa sì che errate pratiche nella raccolta (funghi troppo vecchi o intrisi d’acqua), inadeguato trasporto in carenza di ossigeno (sacchetti di plastica) e ad elevata temperatura (bauli delle automobili) o una cattiva conservazione (funghi congelati da crudi e per lunghi periodi, o tenuti per troppo tempo in frigo o in cantina) possano determinare gastroenteriti.
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Le intossicazioni possono essere di due tipi: a breve incubazione, con un tempo di latenza inferiore alle 6 ore e che, ovviamente, rappresentano i casi meno gravi e totalmente guaribili, e sindromi a lunga incubazione, che vanno ad insorgere dopo sei/dodici ore e talvolta anche dopo qualche giorno dall’ingestione. Queste, sono ovviamente le più pericolose per l’organismo poiché potrebbero andare ad intaccare organi come fegato e reni.
I sintomi più comuni con cui si manifesta l’avvelenamento sono: • Gastrointestinali: vomito, dolore addominale e diarrea. È una risposta naturale dell’organismo per eliminare una gran quantità di tossine e che non bisogna assolutamente limitare con farmaci anti emetici o anti diarroici. Bisogna stare, però, attenti alla quantità di acqua persa che può portare a disidratazione e , insieme al danno diretto di alcuni funghi, insufficienza renale. È quindi importante mantenere un’ottima idratazione ed evitare assolutamente qualsiasi alcolico. Il latte non è un antidoto,infatti solo l’intervento precoce delle cure mediche può limitare i danni. • Neurologici: alcuni funghi, dopo pochi minuti dall’ingestione possono dare sudorazione, lacrimazione, confusione fino alle convulsioni e al coma.
Cosa si deve fare se si sono consumati funghi e non ci si sente bene?
Se i disturbi compaiono dopo l’ingestione di funghi raccolti, ma controllati da un esperto micologo, o di funghi acquistati al supermercato, rivolgersi al medico curante, non farsi prendere dal panico e chiedere ad altri che hanno consumato gli stessi funghi se manifestano gli stessi sintomi (i sintomi possono essere dovuti ad altri alimenti o ad un fattore psicologico). Se, invece, i funghi non sono stati controllati, recarsi in pronto soccorso, cercando di portare residui dei funghi consumati, anche quelli della pulizia. Concludo ricordando che è facile, per chi poco esperto, confondere tra loro funghi ottimi con altri tossici. Gli esempi più comuni sono: • lo psalliota campestris (prataiolo) facilissimo da confondere con la sua variante tossica psalliota xanthoderma (pressoché identico ma con le carni che virano verso al giallo). • il cantharellus cibarius (galletto o finferlo) confuso con il Omphalotus olearius (fungo dell’olivo). • l’amanita vaginata (sblisgoun) con la variante letale amanita phalloides. • L’ottima amanita caesarea (ovulo buono) con la velenosa amanita muscaria e aurea (ovulo malefico). • Varianti ottime del genere boletus (porcino) con la variante velenosa del boletus satanas.
In ogni caso è importante avere ottime conoscenze sull’argomento e, in caso di minimo dubbio, rivolgersi in maniera del tutto gratuita presso l’Azienda USL di zona. Orari, numeri di telefono e indirizzi sono facilmente consultabili presso il sito internet del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna.
Francesco Cuoghi
Bibliografia: B. Cetto, I funghi dal vero, 4 volumi, Saturnia 1978 M. Della Maggiora, Gli avvelenamenti da funghi, http://micoponte.it 2007 Le Intossicazioni da funghi, a cura di C. Angelini, pubblicato su http://amin.it  2005
Questo articolo è stato pubblicato sul Cimone, il notiziario del CAI di Modena. Per scaricarlo Cliccate Qui
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dennyscarano · 7 years
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#DennyChefBlog Funghi pinaroli arrancati http://dlvr.it/P5kYhc
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ccovilleurbanne · 4 years
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L’artiste Fabien Pinaroli en résidence au CCO La Rayonne vous propose une salle virtuelle au nord du futur où nous pouvons nous rencontrer pendant ce confinement. Lien vers la salle de discussion « au nord du futur » 
C’est simple: – vous vous inscrivez – vous recevez un mail de confirmation – Vous avez accès aux 2 salons : L’un général et expression écrite L’autre oral et on peut se parler  
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