#prenditi cura di me

[monologhidiunamarea]

Mi basta un piccolo gesto , inatteso, ed io mi sciolgo nel mare

[alchimia31]

È una vita che provo a fidarmi...o provo a trovare qualcuno che si prenda cura di me...qualcuno che mi faccia sentire  protetta, sicura, capita...sono tutti troppo occupati ad ignorare quello che faccio io per loro sono troppo egoisti, troppo stupidi per capire cosa stanno perdendo, mi dispiace cambiare ma è una conseguenza dovuta a tutte quelle mancanze. Lo so, vi mancherò, accendete una candela perché non ci sarò più. In questa vita,si muore troppe volte ogni giorno!

[dallapartedegliultimi-last]

È che sono in disastro nei rapporti sociali.. prenditi cura di me..

[orotrasparente]

sto scrivendo questa cosa alle 6 di mattina e letteralmente per me stesso, quindi non sarà grammaticalmente impeccabile

non sono stati mesi facili, ti stai sentendo spesso solo nonostante tu abbia tanti amici con cui uscire, non dormi più, ti stai chiudendo in una bolla emotiva e non sai nemmeno spiegarti perché la tua autostima sta andando così tanto a puttane, stai facendo le cose per inerzia, ti limiti al compitino, non approfondisci più niente, odi tutto quello che fai, provi rabbia e allo stesso tempo stai cercando di compiacere tutti perché non ti senti apprezzato e meno ti senti voluto più cerchi di strafare per fare contenti gli altri ma adesso basta, devi fermarti un attimo e riorganizzare le idee, sei sempre stato quello che per ogni problema c’era una soluzione, devi ricostruire la tua vita ma non come stai facendo buttando 400 mattoni tutti ammassati senza un filo logico, riparti da un mattoncino, poi un altro e poi un altro ancora, prenditi il tempo che ti serve se hai bisogno di guarire, sei caduto più e più volte ultimamente ma non fa niente perché ti riprenderai ma adesso hai bisogno di prenderti cura di queste ferite, non puoi continuare a buttarci acqua ossigenata e tamponare, devi medicarti

[idettaglihere]

domenica dovrò dirgli addio, ma tutto si ridurrà in una frase come: "mi raccomando prenditi cura di te, ciao", come se il cuore non mi si spezzerà in due secondi, come se non vorrò abbracciarlo e stare tra le sue braccia per un pò. è stata una bella parentesi, breve, strana e come sempre finirà con me che piango rannicchiata nel letto.

[susieporta]

*Maestro, come posso affrontare l'isolamento?*

"Pulisci la tua casa.

A fondo. In tutti gli angoli. Anche quelli che non hai mai avuto la voglia, il coraggio e la pazienza di toccare. Rendi la tua casa splendente e curata.

Togli la polvere, le ragnatele, le impurità. Anche quelle più nascoste. La tua casa rappresenta te stesso: se ti prendi cura di essa, ti prendi cura anche di te."

"Maestro ma il tempo è lungo. Dopo essermi preso cura di me attraverso la mia casa come posso vivere l'isolamento?"

"Aggiusta quello che può essere aggiustato ed elimina ciò che non ti serve più.

Dedicati al rammendo, ricama gli strappi dei tuoi pantaloni, cuci ben bene gli orli sfilacciati dei tuoi abiti, restaura un mobile, ripara tutto ciò che vale la pena riparare.

Il resto, buttalo. Con gratitudine. E con consapevolezza che il suo ciclo è terminato.

Aggiustare ed eliminare fuori di te permette di aggiustare o eliminare ciò che c'è dentro di te."

"Maestro e poi? Cosa posso fare tutto il tempo da solo?"

"Semina. Anche un solo seme in un vaso.

Prenditi cura di una pianta, annaffiala ogni giorno, parlaci, dalle un nome, togli le foglie secche e le erbacce che possono soffocarla e rubarle energia vitale preziosa.

E' un modo di prenderti cura dei tuoi semi interiori, dei tuoi desideri, dei tuoi intenti, dei tuoi ideali."

"Maestro, e se il vuoto viene a farmi visita? Se arrivano la paura della malattia e della morte?"

"Parlaci. Prepara la tavola anche per loro, riserva un posto per ciascuna tua paura.

Invitale a cena con te. E chiedi loro come mai son giunte da così lontano fino alla tua casa. Che messaggio vogliono portarti. Cosa vogliono comunicarti."

"Maestro, non penso di potercela fare..."

"Non è l'isolamento il tuo problema ma il timore di affrontare i tuoi draghi interiori. Che hai sempre voluto allontanare da te.

Ora non puoi fuggire.

Guardali negli occhi, ascoltali e scoprirai che ti hanno messo con le spalle al muro.

Ti hanno isolato per poterti parlare. Come i semi che possono germogliare solo se sono da soli"

Elena Bernabè

[ragazzoarcano]

“Prenditi cura di me con quella nobile tenerezza che solo in te ho trovato.”

— Alda Merini

[tizianacerralovetrainer]

"Maestro, come posso affrontare l'isolamento?"

"Pulisci la tua casa. A fondo. In tutti gli angoli. Anche quelli che non hai mai avuto la voglia, il coraggio e la pazienza di toccare. Rendi la tua casa splendente e curata. Togli la polvere, le ragnatele, le impurità. Anche quelle più nascoste. La tua casa rappresenta te stesso: se ti prendi cura di essa, ti prendi cura anche di te."

"Maestro ma il tempo è lungo. Dopo essermi preso cura di me attraverso la mia casa come posso vivere l'isolamento?"

"Aggiusta quello che può essere aggiustato ed elimina ciò che non ti serve più. Dedicati al rammendo, ricama gli strappi dei tuoi pantaloni, cuci ben bene gli orli sfilacciati dei tuoi abiti, restaura un mobile, ripara tutto ciò che vale la pena riparare. Il resto, buttalo. Con gratitudine. E con consapevolezza che il suo ciclo è terminato. Aggiustare ed eliminare fuori di te permette di aggiustare o eliminare ciò che c'è dentro di te."

"Maestro e poi? Cosa posso fare tutto il tempo da solo?"

"Semina. Anche un solo seme in un vaso. prenditi cura di una pianta, annaffiala ogni giorno, parlaci, dalle un nome, togli le foglie secche e le erbacce che possono soffocarla e rubarle energia vitale preziosa. E' un modo di prenderti cura dei tuoi semi interiori, dei tuoi desideri, dei tuoi intenti, dei tuoi ideali."

"Maestro, e se il vuoto viene a farmi visita? Se arrivano la paura della malattia e della morte?"

"Parlaci. Prepara la tavola anche per loro, riserva un posto per ciascuna tua paura. Invitale a cena con te. E chiedi loro come mai son giunte da così lontano fino alla tua casa. Che messaggio vogliono portarti. Cosa vogliono comunicarti."

"Maestro, non penso di potercela fare..."

"Non è l'isolamento il tuo problema ma il timore di affrontare i tuoi draghi interiori. Che hai sempre voluto allontanare da te. Ora non puoi fuggire. Guardali negli occhi, ascoltali e scoprirai che ti hanno messo con le spalle al muro. Ti hanno isolato per poterti parlare. Come i semi che possono germogliare solo se sono da soli"

Elena Bernabè

[giulia-tralerighe]

Promemoria per le giornate tristi:

Cara me, che forse stai leggendo questo messaggio con gli occhi pieni di lacrime e la sensazione di non andare mai bene.

Cara me, che passi le ore a chiederti nella testa che cosa hai sbagliato, a svilirti per la tua timidezza e recriminarti i sorrisi ingenui che spargi senza troppa parsimonia.

Cara me, che ti sei fidata tanto e hai contato più porte chiuse che portoni aperti, che hai aspettato più autobus invece dei treni in corsa senza ritorno.

cara me, davvero, con il cuore in mano: smetti di essere la peggior nemica di te stessa.

Smettila di credere di sbagliare sempre, che dopo la fregatura ce ne sia per forza un’altra, che pungere come un cactus sia la soluzione a tutto.

Piccole dosi, un poco di acqua, tanto sole.

Prenditi cura di te e sappi che va bene, vai benissimo e continuerai a fiorire.

[colorfulprincewombat]

Una delle foto più belle che abbia mai visto....

E forse questa è la più alta forma d' amore...

Abbandonarsi nelle braccia di quella persona....

Quella di cui puoi fidarti e dire sono stanca.... proteggimi, prenditi cura di me....

È anche la cosa più difficile al mondo....

[pomegrenatefeedback]

Prenditi cura di me

[mumaclo]

Prenditi cura di te, lasciami cura di me.

[canesenzafissadimora]

Quando vorresti dire solamente "prenditi cura di me" invece ti esce un facilissimo non importa, ce la faccio da sola" Ed è vero che ce la fai da sola, ma non è vero che non importa

cit.

[lastefyblog]

..e prenditi cura di me..

[hitmysoul]

Alla mia bimba, a mia sorella

Amore mio, con i tuoi capelli castani lisci e morbidi, non crescere mai. Resta pura, non lasciarti mai ingoiare dal male del mondo, permetti al sole nel tuo cuore di non spegnersi mai. Quando ti ho vista la prima volta eri tutto ciò che potessi desiderare, il mondo intero è diventato più luminoso da quando hai vissuto il tuo primo giorno su questa terra. Avevi gli occhietti e i pugni chiusi, ma già sapevi vedere dentro di me. Mi hai resa forte, mi hai insegnato l'amore vero, mi hai salvato la vita, mi hai completata. Non ho mai modo di dirtelo e non voglio caricarti di tutto questo egoismo, ma desidero ardentemente che tu non venga mai scalfita dal dolore. Se potessi proteggerti da tutti i mali del mondo lo farei, li ho visti e li ho vissuti, ma l'unica cosa che posso fare è tenerti per mano, quella mano da giovane donna che prima era un piccolo chicco di riso nella mia. Tu che sei il mio Sole, la mia Speranza, la mia Vita.

Bimba mia, non lasciare che scorrano sulle tue guance solo lacrime di sconforto e rabbia. Lascia che si bagnino anche di gioia, risate, commozione. Permettimi di asciugare dai tuoi occhi il dolore, e di soffiarci delicatamente dentro un po' d'amore. Non pensare che il sorriso sia solo uno scudo, non credere alla solitudine pesante dell'anima, non pensare di non essere speciale. Ogni volta che sarà necessario io sarò lì a ricordarti il contrario, a rammentarti quando grata e benedetta è la Terra di averti come ospite, di quanto sono onorata di aver vissuto accanto alla tua anima, di averla osservata e adorata in ogni sua sfaccettatura.

Piccola mia, stai crescendo e crescerai. Non sarai più una bambina, anche se ai miei occhi non cambierai mai. Vivrai da sola, farai le tue prime esperienze, raggiungerai i tuoi primi traguardi, prenderai le tue prime scelte. Ricorda che ad ogni problema c'è sempre una soluzione, e che qualcosa di migliore e meraviglioso sta tentando di arrivare a te. Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo, immergiti nel mare delle possibilità. Nessun dolore è fatto per durare, e ogni volta che non saprai cosa fare o ti sentirai persa, ricorda che puoi sempre navigare tra mille scelte. Ricordati di riposare, prenditi cura di te, metti dei cerotti sulle ferite, perchè non sanguineranno per sempre e io sarò sempre lì a medicarle, quando penserai di non riuscire da sola.

Tesoro mio, non spegnerti mai.

[violettawriting]

Chapter Two

Francesca's P.O.V

It's been a week and a half since Leóns party and I've been extremelly busy with classes and all of the complementary college projects i've signed to this semester. I barely have time to think about anything else besides sheet music and guitar chords.

I was in the middle of revising a song lyric that I've been working on when my phone starts vibrating, and my brother Luca's name appears on the screen.

"Ciao, Luca. Cosa desideri?" I answear not really in the mood for talking.

"Woah, okay... i missed you too." He teases. "How are you? We haven't heard of you in weeks."

"Sto bene, Luca. Just very busy." i try to sound as friendly as I can.

"Hm. Good to hear. Soo... you already know why I'm calling, right? You still haven't told us if you're coming for nonna's birthay party."

I take a deep breath and press the bridge of my nose with my thumb and index finger. I hate to sound like I don't care about my family's stuff. I mean, I love them and I miss them very much. But sometimes it seems like they just don't aknowledge the fact I'm living in another continet and it's not that easy to go visit. Plus, I'm really focused on college right now. They'll be offering a huge opportunity to work with the biggest singer of Buenos Aires, Angie Carrara (aka Vilu's aunt), to the student with best grades by the end of the semester and I've been working my ass of to get it.

"Yeah, I know.. I'm sorry. It's just that I still don't know if there'll be any exams in that week. I promise I'll give you guys a response ASAP."

"Hm... alright. Just please don't take too long, 'kay?" I mumble a positive answer. "Okay then... Prenditi cura di te. We'll be waiting for you call.

"A presto". I hang up and stare at my screen. God, I really need a good night of sleep.

I stretch in the chair and run my hands through my hair, sighing wearily. After a few seconds staring at the wall, I finally get some courage to get myself up and go to the cafeteria buy myself something extra-sugary.

In the middle of my walk from the dormitories to the main building, I notice how crowded the campus is today. For some reason, it seems to have more people around this wednesday afternoon. I watch as a few groups of students pass by, chatting in hushed tones. As I finally approach the grand entrance of the University of Buenos Aires, I spot a rather... amusing pair, whispering intensely in a more secluded corner.

I spot Ludmila's shiny hair first. Her colorfull outfit starkly contrasts with Diego's plain gray shirt and black pants. I try not to stare but I just can't help feeling intriged by this weird duo.

Obviously I'm not able to make out the words, so I eventually give up on watching them. But not before Diego cathes my staring eyes and stops talking. I try to act normal, as if it was just a coincidence that I was looking at their direction the same moment he looked at me, and rush into the building.

***

I'm sitting at a table in the corner of the cafeteria, waiting for Cami who's currently stuck in class with Gregorio. Poor her. I sip my cup of hot chocolate slowly, savoring it before it ends and I have to go back to my studies.

I am completely distracted inside my own mind and don't notice the blonde girl coming in my direction. "Hi, Fran! How are you today?" Ludmila aproaches me with that well-known fake tone in her voice. "It's been a while since we last had a chat!"

I stare at the girl, trying not to give her a face as annoyed as i feel right now. I've known Ludmila since high school, when i moved to Argentina with my family and started studying music at the Studio 21. It's no news that she's a trouble maker and will do whatever it takes to archieve her goals. Good thing we don't get to spend too much time together here in Uni.

"Hello, Ludmila" I reply not really giving her much attention.

I can sense what's to come when she pulls the chair on the other side of the table and sits in front of me. "So, how's the... chocolate?" she asks, in that typical Ludmila way.You can tell she's struggling to find friendly words to say. God, she's terrible at pretending to be interested in other people.

"Great. Can I help you?" I ask her directly. We both know she wouldn't come here if she didn't wanted something from me.

"Woah, Fran, it really hurts my feeling when you speak to me like this" She touches her chest in a hurt way and makes a sad puppy face. I say nothing, just stare at her with my brow arched, waiting. "Well, okay. Whatever," she drops the act. "I just wanted to ask why were you eversdropping my private conversation yearlier".

I keep staring and pretend I have no idea what she's talking about.

"Oh please, don't play dumb with me. What did you hear?" She is leaning on her arms, almost reaching the middle of the table, looking at me intently.

"I didn't hear anything, Ludmila. And I wasn't eversdropping."

She fake laughs, dismissing my answear with a "don't bullshit me" look.

"Seriously. I couldn't hear a word. And honestly, I don't care, either. So, don't worry. I won't tell anyone you were dealing drugs with Diego or anything." I say, getting up and grabbing my stuff.

Ludmila laughs loudly at that and I turn my head at her direction, actually intriged by her reaction.

"Drugs?! Oh, please, Fran. As if i needed any of that shit. Mind you, I'm pretty content with my sane mind. I'm naturally fun and entertaining." She runs a hand through her hair and leans back in the chair. "Plus, I would never do that to my body. Hello?? I'm an artist. A star. I gotta take care of my health and my voice." She says, as it was the most obvious thing in the world.

"Aaalright... good for you. Really, congrats." I say, forcing a interested voice. "Now, if you excuse me, I have a saxophone waiting for me to play it in my dorm." I walk away as quickly as I can, leaving her no chance to keep the conversation going.

As I was briskly walking through the place, I bump into a familiar redhead who also seems to be in a hurry.

"Oof! Francesca, you nearly knocked me over!" Camila scolds me. "Where are you going with such hurry?"

"Sorry, I was running from Ludmila. She's certain I was eversdropping her and Diego earlier."

"Well... were you?" My friend asks, as we leave the building.

"No!! Of course not. I just saw them suspiciously whispering and thought it was weird." I say, trying not to sound as if it was a big deal because I know how invested in gossips Camila can get.

"Hum... I see." She ponders for a moment and we keep walking towards the dormitories. When I think the subject is already over, she spats "But like- why were they together? I mean, what could these two possibly have in common? Obviously it wasn't for drugs. Ludmila would never use any of that..." she keeps rumbling as I stay silent. Suddenly, Cami stops mid-walk and gasps. "Oh. My. God. What if they're secretly dating???"

I turn to look at my insane friend. "What? Where'd you get this idea from?" I say. "Of course not. They would never date each other. Plus, what's this? Middle school?" I dismiss her crazy idea, but as I think about it I start wondering if that would be really impossible. "Anyway. It doesn't matter. Why are Diego and Ludmila even a topic of our conversation?"

I open the door in front of me and enter the dormroom, leaving those thoughts in the hallway.