#puritanesimo
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" In fondo, il nostro problema intellettuale è che noi amiamo l’America. Gli Stati Uniti sono stati uno di quei paesi che hanno sconfitto il nazismo, ci hanno mostrato la strada da seguire per la prosperità e la distensione. Se vogliamo accettare pienamente l’idea che oggi stiano tracciando la strada che porta alla povertà e all’atomizzazione sociale, è indispensabile ricorrere al concetto di nichilismo. Quanto alle ragioni tecniche, un’altra cosa che mi spinge a utilizzare questo concetto è la constatazione che i valori e il comportamento della società americana sono oggi profondamente negativi. Come per il nichilismo tedesco […], questa negatività è il prodotto di una decomposizione del protestantesimo, solo che non si verifica allo stesso stadio.
Il nazismo apparve nella sua prima fase dopo che, tra il 1880 e il 1930, il protestantesimo ebbe cessato di essere una religione attiva. Il nazismo corrisponde a un’esplosione di disperazione durante la sua fase zombi, a un’epoca in cui i valori protestanti, positivi e negativi, continuavano a persistere nonostante il venir meno della pratica religiosa. La fase zombi del protestantesimo americano è stata complessivamente positiva. In linea di massima va dalla presidenza di Roosevelt a quella di Eisenhower, e ha visto la nascita dello Stato sociale, delle università che assicurano un insegnamento esteso a tutti e di qualità e il diffondersi di una cultura ottimistica che ha conquistato il mondo. Questa America aveva recuperato i valori positivi del protestantesimo (alto livello di istruzione, egalitarismo tra i bianchi) e stava cercando di liberarsi dei suoi valori negativi (razzismo, puritanesimo). La crisi attuale corrisponde, viceversa, all’approdo allo stadio zero del protestantesimo. Ciò ci consente di comprendere al contempo sia il fenomeno Trump che la politica estera di Biden, tanto il deterioramento interno quanto la megalomania esterna, come pure le violenze che il sistema americano esercita sui propri cittadini e su quelli degli altri paesi. La dinamica tedesca degli anni Trenta e la dinamica americana attuale hanno in comune il fatto di essere animate dal vuoto. In entrambi i casi, la vita politica funziona senza valori, non essendo che un movimento tendente alla violenza. Rauschning definiva il nazismo non diversamente da ciò. Prima di abbandonarlo, fu membro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP): questo conservatore, per così dire “normale”, non poteva tollerare la violenza gratuita. Nell’America di oggi vedo un pericoloso vuoto di pensiero e di idee, condito dall’ossessione per il denaro e il potere, i quali non possono essere in sé dei fini, dei valori. Questo vuoto conduce all’autodistruzione, al militarismo, a una negatività endemica: in sostanza, al nichilismo. "
Emmanuel Todd, La sconfitta dell'Occidente, traduzione di Alessandro Ciappa e Michele Zurlo, Fazi Editore, 2024.
[Edizione originale: La Défaite de l'Occident, Paris, Gallimard, janvier 2024]
#Emmanuel Todd#La sconfitta dell'Occidente#Alessandro Ciappa#Michele Zurlo#Storia contemporanea#Stati Uniti d'America#Donald Trump#Joe Biden#politica americana#geopolitica#relazioni internazionali#letture#leggere#libri#nichilismo#progresso#sviluppo#democrazia#libertà#civiltà occidentale#Hermann Rauschning#protestantesimo#intellettuali europei#Franklin Delano Roosevelt#Stato sociale#welfare state#warfare#razzismo#puritanesimo#saggi
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Puritanesimo in pieno maggio 2025
I puritani si considerano la gente più morale del mondo, nonché i guardiani della moralità del prossimo.
Puritano ad esempio è l'anziano a qualche metro da me che si sta indignando e urlando in questo momento, davanti ai miei occhi e di altre persone, perché una coppia sta girando in strada al di fuori della spiaggia in costume da bagno.
Non si preoccupa del deficit pubblico che lascia in eredità a quei giovani; non si preoccupa dei guai combinati dalla sua generazione che ricadono sui giovani, no: non gli basta essere in torto, vuole il torto marcio!
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Bill Gates: creatore di monopoli, adottatore seriale di pratiche commerciali aggressive, master in elusione fiscale, abusatore di proprietà intellettuale, collaboratore dell'NSA in tutte le violazioni della privacy possibili immaginabili, praticatore di una filantropia sostanzialmente antiumana.
Per la stampa il problema è che guarda il culo alle venticinquenni.
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“Puritanesimo. Il timore ossessivo che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice.”

-Henry Louis Mencken
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A metà 1500, all'inizio della Controriforma, i vertici del Cattolicesimo presero la decisione programmatica infausta di reagire al Puritanesimo Protestante .... COPIANDOLO: per non esser da meno in termini di apparenza retriva pubblica (nel privato il Puritano si fa inkulare) e andare incontro al popolazzo.
Tra gli altri provvedimenti reazionari e repressivi, vengono incaricati i cd. "braghettoni" a metter mano ai dipinti di santi e altre figure nude di artisti del Rinascimento, disegnandogli sopra pudichi drappi e mutande.
Oggi, Disney e altri produttori Allineati rifanno le opere "scorrette" del cinema e della letteratura, mettendoci Thor neri ma biondi e donne a cazo. Che differenza c'è coi braghettoni del XVI Secolo? Spoiler: NESSUNA.
Non nell'approccio: pruderie reazionaria impaurita e ignobilmente ignorante, repressa e repressiva; né nell'attitudine manipolatoria delle élite cul-turali dei rispettivi tempi.
Funziona? Spoiler due: NO, annoia e basta, allora come ora. E i "braghettoni" vengono dimenticati (chi se lo ricorda tal Daniele da Volterra?), mentre i Michelangelo diventano immortali.
Mai nulla di nuovo sotto il sole.
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La cultura del nulla.
Partirei col dire che oggi che è il giorno della memoria 'corta' ci si è dimenticati di una lezione dura, come detto altre volte non impariamo dai nostri errori, sapendo che l'olocausto non fu solo per gli ebrei ma anche per tutte quelle minoranze che non andavano bene al regime nazista come i nomadi, gli omosessuali e quelli dalla pelle non bianca, ma di norma questo giorno viene considerato solo per gli ebrei. Quei poveri cristi gassati o uccisi male non hanno niente a che fare con quello che sta succedendo adesso tra israele e la palestina, netanyahu e compagnia bella non sono gli stessi, decisamente, e su questo e quello che c'è attorno ci sarebbe molto da dire, ma mi fermo qua perché il post non è dedicato a loro o al massacro che stanno facendo da mesi sotto gli occhi di tutti senza che nessuno che abbia un minimo di voce in capitolo faccia qualcosa.
Ieri si è aperta la stagione che vede Tartu (la città estone dove vivo) come capitale europea della cultura. Sono andato a prendere un caffè con la piccoletta che a fine mese si trasferisce in Svezia e abbiamo visto nel gelo della giornata parecchie persone vestite con i costumi tradizionali e in piazza c'era un palchetto con musica terribile, facevano le prove. Li per li pensavo che è legato a una delle loro celebrazioni, ho letto qualche post del compleanno del paese o qualcosa del genere, ma mi sbagliavo. Poi la sera arrivava da non molto lontano l'eco di musiche tecno e house a volumi esorbitanti e la mia compagna mi ha detto che è iniziato il periodo della cultura. Quale cultura? Questo paese al confine del mondo conosciuto, di fatto non viene mai calcolato nelle statistiche europee, nato da pochissimo, se si considera che si sono liberati dall'unione sovietica nel 91 e che gli anni 90 li hanno passati ad assestarsi, si può capire che in realtà il paese ha più o meno 25 anni, niente se si paragona a paesi europei come il nostro o altri che hanno contribuito alla storia e alla creazione di questa civiltà in declino. Ma in quegli anni i governi hanno puntato sulla tecnologia, avrete sentito che l'Estonia è una piccola silicon valley e fin qua niente da dire se si pensa che alcuni software di successo sono stati creati qua, skype e nod32 in testa, ma quello che hanno fatto è stato creare una società stile americano, degli stati uniti, ma assorbendo la parte peggiore quella del puritanesimo per avere una facciata bella ma con un interno vuoto e spesso orribile. Questo ha influenzato la cultura, ovviamente, che è stata messa da parte per dare al popolo l'idea che il lavoro sia una priorità assoluta e che tutto il resto è superfluo. C'è anche da non sottovalutare l'enorme gap che hanno questi paesi, quelli del ex blocco sovietico, in termini di tempo (furono inglobati nel 1940) e siccome i russi non volevano che niente di occidentale venisse venduto o riprodotto o consumato dai popoli sottomessi ecco che tutto quello che abbiamo avuto noi, a livello culturale artistico e letterario nel bene e nel male, loro non l'hanno visto. Recuperare 50 anni di storia e di cultura mondiale non è facile, anzi è quasi impossibile perché i periodi storici e i cambiamenti sociali e culturali si devono vivere e capire per poi progredire, loro no, una volta liberi hanno preso quello che pochi e avidi personaggi propinarono loro attraverso i media, quindi parecchio mainstream e qualcosa che recuperavano dagli anni precedenti, per farvi un esempio quelli della mia età e più grandi ricordano con amore i nostri cantanti come Toto Cutugno, Al bano e Romina i ricchi e poveri e tutti quelli di quei San Remo primi anni 80, io dico che i russi li torturavano con il festival come battuta ma in pochi la capiscono perché il nostro festival non lo conosce quasi nessuno, è una cosa prettamente nostra e soprattutto poco esportabile. Si può capire da questa piccola storiella come l'interesse per le arti in generale non sia una priorità per l'estone medio, per carità ho conosciuto persone che hanno una buona cultura musicale, visto che sono del ramo, molti conoscono l'arte e così via, ma perché sono anche loro nel campo ed è logico che prendendo una nicchia cercano di esplorarla il più possibile, anche grazie al mezzo internet. Ma mi è capitato anche di parlare con persone che non conoscono neanche i loro di cantanti, non dico nomi astrusi di nicchia stranieri, ma neanche quelli locali che ve li sbattono ovunque in tutte le salse? Questo la dice lunga quanto sia bassissimo l'interesse.
Quindi la domanda è : Quale cultura andate a celebrare in questo periodo visto che siete la città della cultura europea? Se poi considerate che schifate lo straniero e quindi non tollerate altre forme culturali, cosa andate a mostrare? La cultura dell'alcol? O quanto siete copia e incolla fatto male di un mondo che non ha niente a che vedere con l'Europa?
Questo è a grandi linee un paese che sulla carta è moderno e innovatore, ma che se sposti la carta vedi tanto di quel marcio che diresti 'Ok, statevi per fatti vostri per altri 150 anni poi ne riparliamo'. A me non frega molto fra 2 settimane torno in Trinacria per un periodo XY a rigenerarmi da tutto questo e non so neanche se tornerò più a vivere qua, ma questo dipende molto da come si mettono le cose con lei. Da noi si dice "comu finisci si cunta" (quando finisce si racconta). Penso che l'album giusto sia l'immortale capolavoro del Banco
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Buongiorno Tumblr
Non so sinceramente che cosa dire e pensare.
Sono un'altra volta tra il deluso e l'arrabbiato, fortemente indeciso se ripartire nuovamente. Vedersi ogni volta bloccare il profilo e perdere così tutto il "lavoro" fatto sino al quel momento, mi demoralizza ma soprattutto mi lascia perplesso per il modo in cui #Tumblr agisce. Sono profondamente deluso dalla metodologia usata su questo social; un algoritmo che come l'occhio del "Grande Fratello" alleggia su tutti i #creator di questa piattaforma. Ma che però non ha sempre lo stesso "modus operandi". Ormai è da diverso tempo che giro su questo social (ero già qui prima che gli editori avessero uno scatto di puritanesimo e proibizionismo) ed ho avuto modo di vedere come si adottino "due pesi e due misure". La mia polemica si chiude qui, perché è inutile, non c'è confronto; c'è solo un #algoritmo "ceco", meschino, pilotato da #IA che non capisce, non conosce, non gli viene insegnata la differenza tra pornografia (ho visto anche pedo-pornografia o uso indiscriminato di immagini di bambini/adolescenti) e #nudo #artistico. Il #nudo #maschile (o femminile) è presente nella storia dell'arte fin dai tempi degli egiziani e greci. Tra il 1800 e il 1900 è arrivata la #fotografia, che ha dato un rinnovato impulso a questo tipo di #arte. Ci sono milioni di fotografie di nudo considerate vere e proprie opere d'arte a livello mondiale. La #censura non dovrebbe esistere, se solo noi creatori di contenuti conoscessimo i limiti della pubblica decenza.
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Tre anni fa iniziavo la mia avventura con Amazon. Il secondo libro pubblicato aveva questa copertina per la quale avevo ottenuto anche l'autorizzazione dell'illustratore autore dell'immagine.
Se andate sulla mia pagina Amazon troverete che il libro è in vendita con una copertina diversa perchè Amazon mi chiese di cambiarla ritenendola "sconveniente".
C'è poco da fare: il puritanesimo USA non cambierà mai.
Il link alla copertina "approvata" :
https://www.amazon.it/Motel-Barista-gli-Amori-ebook/dp/B08R2NTV5P/?encoding=UTF8&pd_rd_w=sCRMt&content-id=amzn1.sym.77ffab5d-76b7-4938-b932-74add6a1a4b2&pf_rd_p=77ffab5d-76b7-4938-b932-74add6a1a4b2&pf_rd_r=261-2773226-1879864&pd_rd_wg=9jmG3&pd_rd_r=e2d205cc-115f-4c27-96b3-022c6fb5d3f8&ref=aufs_ap_sc_dsk
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Finché una donna non potrà attraversare la città da sola, senza correre il rischio di essere violentata, aggredita, molestata, insultata, avremo tutte incubi, insonnia, angoscia. Il male che accade agli altri accade a noi. Si celebra un'altra Giornata internazionale della donna e ovunque si vedono riaffiorare segnali che i diritti, così faticosamente conquistati, rischiano di crollare con l'avanzare dell'estrema destra, del conservatorismo e del puritanesimo di origine evangelica che entrano da parte delle nuove generazioni mascherate da "tendenze" come la "TradWife", o un revival della casalinga perfetta. Non bruciamo i reggiseni perché sappiamo che il femminismo è un'altra parola per umanesimo e utilizza piccoli gesti come la lealtà, l'ascolto, l'autocritica come un modo per correggere sentimenti di competitività, invidia, disprezzo che ci sono stati instillati per millenni di Cultura Giudaico-Cristiana.
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Nancy Cunard

Amo la pace, la campagna, la Spagna repubblicana e l’Italia antifascista, i neri e la loro cultura afroamericana, tutta l’America Latina che conosco, la musica, la pittura, la poesia e il giornalismo. Ho sempre vissuto in Francia da quando mi è stato possibile, nel 1920. Odio il fascismo, lo snobismo e tutto quello che gli sta attorno.
Nancy Cunard poeta e militante antirazzista e antifascista, è stata editrice, giornalista, inviata di guerra e traduttrice per la resistenza.
Una vita epica che ha ispirato libri, film e opere teatrali.
Con coraggio e determinazione, rinnegando le origini altolocate e i privilegi di nascita, ha sostenuto le cause delle persone emarginate, discriminate, esiliate, travalicando ogni barriera culturale, sociale e morale del suo tempo.
Nata a Londra il 10 marzo 1896 in una famiglia della ricca borghesia e aristocrazia inglese, suo padre era un baronetto erede di un impero navale e sua madre un’ereditiera americana popolare nell’alta società. Genitori, ricchi e viziati, amanti della bella vita che si erano separati quando lei aveva quattordici anni.
Aveva frequentato i college più prestigiosi in giro per l’Europa e debuttato in società con il principe di Galles a farle da cavaliere, ma il suo anticonformismo morale, sessuale e politico l’ha portata a fare altre scelte.
Negli anni ’20 si era trasferita in Francia, dove aveva iniziato a scrivere e frequentare esponenti delle avanguardie artistiche del surrealismo e dadaismo. Iniziò una importante storia d’amore col poeta Louis Aragon.
Era amica di Ezra Pound, Aldous Huxley e Virginia Woolf, che come lei volevano mettere in discussione e decostruire le soffocanti tradizioni dell’epoca vittoriana, il puritanesimo anglosassone e l’impero colonialista. Fumava, beveva, vestiva in maniera eccentrica e destava scandalo con i suoi numerosi amori omo e eterosessuali.
Nel 1927 aveva fondato la sua casa editrice, The Hours Press, dedicata principalmente alla poesia contemporanea, le copertine dei suoi libri venivano illustrate dai più grandi artisti del momento, come Man Ray e Yves Tangui. Per prima ha pubblicato Samuel Beckett. La sua eredità le permetteva di rischiare finanziando opere che nessun altro editore osava pubblicare.
Nel 1930 ha partecipato alla diffusione del film surrealista L’Âge d’or di Luis Buñuel, che venne fortemente ostacolato e censurato e di cui lei aveva organizzato, con ostinazione, anche una proiezione a Londra.
A causa delle sua relazione con Henry Crowder, musicista jazz afro-americano, che l’aveva resa bersaglio di attacchi razzisti di ogni genere, tanto che sua madre l’aveva diseredata, l’aveva portata a contatto con il razzismo sistemico e la segregazione, che la resero un’attivista a favore dei diritti civili negli Stati Uniti.
Nel 1931 ha scritto un testo durissimo rivolto a sua madre, poi pubblicato con il titolo Black Man and White Ladyship che era un tenace attacco al razzismo.
La sua Negro: An Anthology, del 1934, un volume in sette sezioni, tra poesie, racconti e saggi, che è una vera e propria enciclopedia sociale, politica e culturale della “negritudine” nel mondo, a favore della diversità culturale e del diritto all’autodeterminazione di ogni individuo.
Un’opera di importanza epocale, per la prima volta si dava la parola alle persone protagoniste della discriminazione.
Un’azione culturale militante, che, con approccio documentaristico, raccontava la ricca storia culturale e sociale delle persone nere d’America, Africa e Europa, per dimostrare che il pregiudizio razziale non poggia su alcuna giustificazione.
Aveva messo insieme 150 autrici e autori neri, bianchi, più o meno politicamente impegnati, sportivi, giornalisti, antropologi, storici, scrittori, poeti, musicisti, cantanti, universitari e militanti.
Un’opera scomoda e incredibilmente coraggiosa che fu oggetto di pesanti minacce e pressioni che ne limitarono la diffusione.
Partecipare alla lotta contro razzismo e nazifascismo fu per lei un dovere improrogabile fin da quando aveva messo la sua penna al servizio dell’impegno politico.
Appassionata di arte africana, collezionava giganteschi gioielli di legno e avorio che indossava dal polso al gomito. Portava i capelli corti, il cilindro, abiti argentati e decine di bracciali.
Antifascista e anarchica, si è schierata contro l’occupazione italiana dell’Etiopia e poi a favore dei repubblicani in Spagna, dove era stata inviata come giornalista dal Manchester Guardian, scrivendo reportage sull’esodo e sui campi di concentramento nella Francia del Fronte popolare. Ha portato sostegno ai profughi anche a guerra terminata. Per la sua partecipazione attiva alla causa anti franchista venne accusata di attività cospiratrici e arrestata.
Nel 1937 chiese ai suoi amici poeti – tra cui Tristan Tzara, W.H. Auden e Pablo Neruda – di donare una poesia contro la guerra che pubblicò con il titolo The Poets of the World Defend the Spanish People. Lo stesso anno spedì a circa duecento scrittori e scrittrici, un questionario che chiedeva loro di prendere posizione sulla guerra civile spagnola. Le risposte uscirono su Left Review con il titolo Authors Take Sides on the Spanish War.
Durante la Seconda guerra mondiale, da Londra, ha lavorato, giorno e notte, come traduttrice per la Resistenza francese, tanto da arrivare a un vero e proprio logoramento fisico e psichico.
Dopo la guerra, indebolita nel corpo e nello spirito, attanagliata da difficoltà economiche e dai troppi abusi, ha vissuto anni difficilissimi. Venne anche ricoverata in manicomio.
È morta in completa solitudine all’Hôpital Cochin il 17 marzo 1965, era arrivata a pesare 27 chili.
Da una condizione di assoluto privilegio ha avuto il coraggio e l’ostinazione di trasformare la propria vita in un inno alla libertà, alla ribellione, alla lotta contro le ingiustizie e contro la stupidità umana.
È stata un’icona e un punto di riferimento per intere generazioni. Ha ispirato Ernest Hemingway che ne fece una delle eroine di Fiesta, Aldous Huxley la raccontò in Punto contro punto, Eveliyn Waugh in Resa incondizionata. In Aspettando Godot di Samuel Beckett il suo nome risuona sei volte, è presente nei Cantos di Ezra Pound, così come nella prima versione della Terra desolata di T.S. Eliot. Louis Aragon le è debitore di due libri, Blanche ou l’oubli e Le Con d’Irène, Tristan Tzara di una commedia, Mouchoir de nuage, Pablo Neruda di una raccolta poetica, Waltz. Il primo bestseller da un milione di copie dell’epoca, The Green Hat di Michael Arlen, l’ha vista protagonista. È stata scolpita da Constantin Brancusi, fotografata da Man Ray e Cecil Beaton, dipinta da Oskar Kokoschka e disegnata da Wyndam Lewis.
Al cinema, nel 1929, è stata interpretata da Greta Garbo nel film Destino che, come recitava la prima didascalia che accompagnava le immagini mute, era la storia di una donna coraggiosa e forse insensata.
Nancy Cunard ha segnato un’epoca, appassionata e intelligentissima, il suo stile originale travalica mode ed epoche.
Una donna che la storia dovrebbe ricordare con molto più entusiasmo e rispetto.
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Sono un essere altamente asociale o forse solamente non al passo coi tempi.
E sto creando un esercito.
A new #pmc #twelvemonkeys
Puritanesimo mascherato da woke è nuovo trend.. ed è timore ossessivo che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice. #mentaltraining
#liberopensiero
#privatemilitarycompany
#psychology
#quandosaròvecchio
#ciao
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Nudità. La qualità dell'arte che risulta più penosa ai puritani.
-Ambrose Bierce
@lostaff
Pentesilea
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Don Dolindo: che cosa è il "marchio della bestia"?
Don Dolindo: che cosa è il “marchio della bestia”?
Il marchio della bestia. Partiamo dalle parole di Don Dolindo Ruotolo nel suo Commento e meditazione sulla Sacra Scrittura, Apocalisse dal famoso capitolo tredici, quello che parla del “marchio della bestia”, che cosa è e cosa non è questo marchio e il numero della bestia, il 666. Vogliamo ricordare che – sempre con Don Dolindo – abbiamo trattato altri passaggi della Scrittura, propriamente…

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#apocalisse 13#apostasia#bestia#Comandamenti#don dolindo ruotolo#empietà#idolatria#imperialismo#laicismo#legge naturale#marchio#mistero iniquità#non praevalebunt#parusia#puritanesimo#San Giovanni
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Non si può più mettere su tumblr Mapplethorpe con la frusta che gli esce dall'ano, si finisce spediti nel mesto purgatorio dello shadow ban, i bambini ci guardano, come se fosse una cosa così impossibile raggiungere in due sole mosse Pornhub. Apple è la peggiore di tutte in questa crociata di puritanesimo farlocco, 'sti pescecani che fanno assemblare i loro citofoni a indiani e cinesi, però tutti eticamente precisini e rispettosi dell'ambiente. Ricorda quel divieto di bere in pubblico aggirato infilando la bottiglia in un sacchetto. Internet era diventata una cosa da hippie, oggi quegli stessi hippie ti inseguono con la loro edificante visione di collettività che sta diventando un colonia penale, una cittadina finta come la Seahaven del Truman Show dove però siamo spettatori consapevoli del nostro reality.
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(...) L’europeismo, ideologia utopica per eccellenza, ha elaborato un certo numero di concetti e “valori” di puritanesimo morale per rimuovere le patologie europee (violenza, colonialismo, razzismo, eccetera) e ha importato dall’America il pensiero decostruttivista rielaborato negli Studies e in seguito, con l’aiuto della piazza e dei social network, il “wokismo”. (...) In guisa di novelli calvinisti, gli europeisti wokizzati vedono l’umanità consumata da un male che bisogna combattere con ardore mediante i (nuovi) “valori” globali universali (...).
(Secondo) la logica comunitarista dell’ideologia europeista (...) non la “società aperta” del liberale Popper ma quella sostenuta dal miliardario Soros con l’accoglienza incondizionata dell'altro non occidentale, permette (...) una redenzione. Auguri!
La democrazia non è più (...) un teatro dove si confrontano, alla luce della ragione naturale, punti di vista differenti. Tutto è trasfigurato in una guerra tra oppressori e vittime, progressisti e reazionari, sostenitori della diversità e turiferari del ripiegamento identitario (non a caso la guerra in Ucraina divenuta ossessione anche anti-russi). (...)
La politica woke (in prevalenza Dem americani e istituzioni europee) è inchiodata alla “guerra di liberazione dalla Russia” che sarà sempre più costosa dopo il fallimento della piattaforma Ftx e l’interruzione del flusso crypto a sostegno del clan Zelenski. La Russia potrebbe approfittare del “momento” per lanciare una rivincita sul terreno, come da giorni paventano gli ucraini, per realizzare lo scopo iniziale enunciato nel famoso discorso del 22 febbraio (la rimozione dell’attuale governo di Kiev). A quel punto, augurandoci che non arrivi, le truppe woke dovranno decidere se entrare in guerra con la Russia. (...)
Magistrale analisi (qui un estratto) di Paolo Raffone via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-qatargate-cosi-loffensiva-russa-mettera-fine-al-partito-unico-europeo/2458614/
Siamo al punto: il copincolla di "valori" woke del czz generatisi nel nulla culturale massificato del West Democratico - infantilismo capriccioso irrazionale violento e ipocrita come hollywood e assurdo tipo South Park, assorbito tel quel da parte dell'antico "faro della civiltà e dei Lumi" l'Europa.
Tanto che siamo al paradosso che il tradizionalismo ortodosso, marginale da sempre e custodito da Kahn semi mongoli che regalarono al mondo il socialismo reale, può a ragione assurgere a custode dei veri storici valori europei che han cambiato il Mondo !!!! Che finaccia.
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Finché si è motivati a divenire qualcosa, finché la psiche crede nella possibilità di sfuggire a ciò che essa è in questo istante, non può esserci libertà. Perseguiremo la virtù esattamente per lo stesso motivo per il quale perseguiremo il vizio, e bene e male si alterneranno come i poli opposti dello stesso cerchio. Il 'santo' che sembra aver soggiogato il proprio egoismo con la violenza spirituale lo ha solo nascosto. Il suo successo apparente convince gli altri che egli ha trovato la 'vera via' ed essi ne seguono l'esempio abbastanza a lungo perché la loro linea di condotta oscilli verso il polo opposto, quando la licenza diverrà l'inevitabile reazione al puritanesimo. Certo, sembra il più abietto fatalismo dover ammettere che io sono ciò che sono, e che non vi può essere né via di scampo né divisione. Sembra che sia io ad aver timore, quindi a essere 'bloccato' dalla paura. Di fatto però sono incatenato alla paura solo fino a quando cerco di liberarmene. Se invece non cerco di liberarmene, scopro che nella realtà del momento non c'è niente di 'bloccato' o fisso. Quando acquisto la consapevolezza di questo sentimento senza dargli un nome, senza chiamarlo 'paura', 'cattivo', 'negativo', ecc., esso si trasforma istantaneamente in qualcos'altro e la vita avanza liberamente. Il sentimento non si perpetua più creando dietro di sé il senziente.
Alan W. Watts, La saggezza del dubbio. Messaggio per l'età dell'angoscia.
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