Tumgik
#questa è la mia storia preferita
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L'ultima volta che ho visto l'Inter andare in finale di Champions ero in terza superiore.
La sera della semifinale ero ospite a casa di due miei carissimi amici, fratello e sorella, insieme ai genitori e alla morosa del fratello, tutti e sei interisti sfegatati: con una formazione 2-2-1-1 (ovvero i genitori su un divano, le ragazze sull'altro e io e il fratello sulle sedie), qualche birra e il ventilatore, comincia Inter-Barcellona.
La partita inizia male e prosegue peggio, l'Inter va sotto di un gol e in casa c'è disperazione, finché arriva una distrazione da fuori: una macchina sta facendo avanti indietro nella strada chiusa, sgasa, clacsona e tiene la musica a palla. Nessuno si fa troppe domande finché la morosa del fratello, con un filo di voce, dice di sapere chi è a farlo: il suo ex, che la stalker già da tempo.
I genitori si guardano, il fratello è parecchio nervoso e la ragazza fissa il pavimento; ma la macchina se ne va e la partita riprende.
L'Inter pareggia ma soffre da matti, e sul finire del primo tempo riappare la macchina, con clacson sgasate e tutto quanto. La ragazza è sull'orlo delle lacrime. Fischia l'intervallo e la macchina si ferma esattamente davanti all'ingresso del condominio. In questa orgia di clacson e bestemmie contro Thiago Motta il padre si alza, prende le chiavi e dice "ora scendo e gliene dico quattro".
Esplode la casa.
La madre scoppia a piangere, la ragazza lo prega di non andare, il figlio è bianco come un cencio, ma lui non ascolta nessuno; attraversa la cucina, arriva alla porta e davanti ci sono io. Gli sussurro "non si rovini la serata per questo cretino..." ma lui mi fa l'occhiolino ed esce.
Ci sono due cose importanti da sapere sul padre: è siciliano (come la madre) trapiantato in Emilia, ed è uno degli uomini più gentili, colti e delicati che conoscessi.
Con cinque spettatori sul balcone come testimoni esce di casa, si piazza in mezzo alla strada, e la BMW (bc of course) del tamarro gli si ferma davanti.
E lui, 100kg di gentiluomo meridionale, tira un cazzotto epico sul cofano.
"SCENDI DA QUELLA MMMINGHIA DI AUTO" grida con un accento palermitano che non è più il suo da due decenni. Lo stalker saggiamente rimane dentro.
Allora si avvicina al finestrino, e con un volume sempre più alto e una mise sempre più da Padrino gli spiega che se lo rivede sotto casa, lo andrà a cercare. Se sentirà il suo nome, lo andrà a cercare. Se suo figlio o la ragazza verranno colpiti da un fulmine, lo andrà a cercare.
"CAPISTI, AH?" gli dice in un siciliano sempre più macchiettistico. Lo stalker sta per rispondere. Il padre tira un altro cazzotto sul cofano. Non vuole sentire parole. Lo stalker fa cenno con la testa di sì, accende il motore e sparisce.
Risale le scale a secondo tempo iniziato da qualche minuto. All'ingresso ci sono sempre io, stavolta con una birra aperta in mano, che gli passo. "Lei è il mio eroe personale" gli dico. "Lo so!" risponde con un sorriso. Va a consolare sua moglie, si scusa con il figlio e la ragazza per essere intervenuto in cose non sue, e sprofonda sul divano.
Come finisce la serata è scritto nella storia: l'Inter rimonta e vince 3-1. Un mese esatto dopo vincerà la Champions League. È il 2010, e da allora nessuno ha mai più rivisto lo stalker nella mia città.
Pazza Inter, interisti più pazzi.
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rideretremando · 1 month
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"A chi gli ricordava che secondo Sartre Camus era di destra, pare che Sciascia una volta abbia risposto: “e allora vuol dire che è meglio la destra”. Credo si possa affermare che su certi temi Sartre ha scritto pagine di sottile intelligenza psicologica, e Camus pagine un po’ retoriche; che su altri temi, invece, Camus ha scritto pagine limpide e coraggiose, mentre Sartre, credendo di fare surf sull’onda più alta della Storia, ne ha giustificato grevemente e inutilmente la crudeltà. Ma il punto qui non è il giudizio sui due intellettuali francesi. Quello che importa, nell’aneddoto sciasciano, è l’alzata di spalle da parte di uno scrittore che certo con la destra non aveva nulla da spartire, dato che era nato alla coscienza civile difendendo i poveri dai soprusi dei “galantuomini”, e aveva speso la vita a riabilitare le vittime inermi del carcere, della tortura, dell’inquisizione. Ma ecco che siamo al cuore del problema: l’inquisizione, di cui purtroppo una parte della sinistra è stata l’erede. E dove non ha potuto adottarne le pratiche totalitarie, si è servita del loro surrogato più tipico: il ricatto. Fuori dalla trama del “Contesto”, innumerevoli Galano e innumerevoli Nocio hanno continuato ad affollare lo spazio pubblico del nostro Paese; e la loro frase preferita, quando si trattava e si tratta di squalificare i ragionamenti onesti ma sgraditi, è rimasta sempre la stessa: “guarda che così ti dimostri reazionario, guarda che così fai il gioco di…” (la destra, il capitale, i fascisti, i colonialisti, eccetera). Storditi da questa accusa viscida, quanti intellettuali della vecchia, della nuova o della declinante sinistra non si sono rassegnati subito alla posizione dell’interrogato che deve discolparsi, mettere le mani avanti, escogitare cavilli dialettici? Ma se si comincia così, al ricatto e all’umiliazione del pensiero non c’è mai fine: lo dimostra, a livello alto, la storia di un Fortini, la prigione in cui è rimasto chiuso suo malgrado. Invece Sciascia rifiuta di essere ricattato. “E allora vuol dire che è meglio la destra”, ribatte con la sua ironia di siciliano. Ovvero: ma che, credete di farmi paura, col vostro babau da preti? E’ un istinto, il suo: l’istinto della libertà. E nel caso lo esprime in poche parole - senza nemmeno bisogno di avvertire, come farà citando il suo Savinio durante le polemiche antimafia, che le proteste degli imbecilli “cadranno ai piedi della mia gelida indifferenza”. Purtroppo non abbiamo ancora imparato granché da questo Sciascia."
Matteo Marchesini
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mermaidemilystuff · 2 years
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Questo post sarà il diario della mia avventura nel fare il regalo di compleanno per i trenta al mio ragazzo. Visto che non potrò scrivere nulla a riguardo senza che lui legga, aggiornerò questo post che verrà pubblicato a fine febbraio.
17/11/2022 Il piano è estremamente semplice: due biglietti per il concerto dei Rammstein, uno per lui e uno per un suo amico.
28/11/2022 Tutto bellissimo, andati completamente a caso sull'argomento e mi commenta che saprebbe con chi andare se mai andrà a un loro concerto. PECCATO che scopro che sì, sti maledetti vengono in Italia nel 2023 MA fanno solo una data mado che ridere ed è tutto esaurito ahahah COME ME
30/11/2022 Sono corsa ai ripari e ho già pensato a un piano B intanto così se andrà male avrò il culetto coperto.
02/12/2022 Ho un po' cercato nel mondo dell'internet e per adesso il nulla cosmico. Intanto ho iniziato a dire qua e là che se qualcuno sente di persone che hanno biglietti da dare che urli e faccia mio nome e cognome
19/12/2022 Che bel periodo, tra il mio comple, Natale, Capodanno e io e lui che riusciamo finalmente a vederci un po' di più non ho UN ATTIMO per star dietro a sta storia ma ho fatto la mossa: mi sono iscritta a dei gruppi fb.
09/01/2023 Ed eccoci qui ad anno nuovo e inesorabilmente più vicini al compleanno ma senza i biglietti in mano. A questo giro ho spinto io su argomento piano B (biglietti per una partita di calcio serie A) per sondare il terreno e mi ha esattamente detto quale gli piacerebbe vedere. Una partita che verrà giocata due settimane prima del suo compleanno (le sentite le bestemmie?). Quindi se dovrò passare al piano B sarà il piano B.b e optare pure su una partita non preferita. Quando mi leggerai: mi spiace, ce la sto mettendo tutta. Qualunque cosa salterà fuori spero ti piacerà :')
10/01/2023 Sono passata all'attacco: post/commenti su vari gruppi fb e simili. Ed ecco le domande: come faccio a riconoscere un profilo fake? Come capisco che non sto venendo truffata? Come mi fido? Che diamine significa che il nominativo si può cambiare solo una volta e io che faccio se non ho la certezza di chi sia la persona con cui ci andrà? Perché è così complicato rimediare un biglietto per un concerto?
12/01/2023 A quanto pare trovare un biglietto dei Rammstein è affare impossibile. Di vari post che ho fatto ho ricevuto, per adesso, un totale di 26 commenti: tutti TUTTI (T U T T I) truffe. Non credevo ci fosse una situazione simile. Oggi poi è apparsa una Paladina delle Truffe che copia incolla un messaggio dove mette in guardia sui profili falsi e ha stilato una lista lunghissima di nomi. Alla fine del commento c'è anche una piccola guida su come capire se si sta venendo truffati, il tutto con un certo pizzico di razzismo a mio avviso. Conclude dicendo che uno dei primi campanelli è che sono tutti stranieri e che, quindi, parlano e soprattutto scrivono male in italiano. Il tutto scritto in un pessimo pessimo pessimo italiano.
15/01/2023 inizio a perdere le speranze di riuscire a trovare sti maledetti biglietti, quindi prego per una nuova data. Intanto un tipo mi ha scritto in privato per lamentarsi delle truffe e dirmi che lui è stato truffato e cercando di avvertire nei gruppi da chi, è stato pure messo in una delle liste dei paladini delle truffe come truffatore rip
16/01/2023 da un punto della regia mi dicono di stare attenta perché prima di mettere in vendita al pubblico i biglietti delle partite aprono la vendita al club, agli abbonati, alla fava e vattelapesca e rischio di non prenderli MA DICO IO È POSSIBILE SIA COSÌ COMPLICATO PRENDERE DU BIGLIETTI PER QUALUNQUE COSA
31/01/2023 MI HA SCRITTO UNA TIPA NON FAKE IO SONO RINCHIUSA A CASA CON LUI PERCHÉ SIAMO POSITIVI QUESTA COME SOLUZIONE DI VENDITA MI DICE DI FARE UNA VIDEOCHIAMATA LE HO CHIESTO SE PUÒ ASPETTARE VENERDÌ TI PREGO GIULIA METTITI UNA MANO SUL CUORE E DIMMI SIII
02/02/2023 HO I BIGLIETTIIIIIIIIIII AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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seoul-italybts · 6 months
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[✎ ITA] W Korea : V, Intervista per il Rilascio di 'FRI(END)S' | 21.03.24⠸
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__ “Tornerò presto”
Taehyung x W Korea
- Intervista per il rilascio di 'FRI(END)S' -
youtube
d. Dicci, come sono andate e cosa ne pensi delle promozioni per il tuo primo album solista?
Taehyung: Spero le persone che amano la musica lo apprezzeranno. Sono molto soddisfatto delle promozioni.
d. C'è qualche motivo particolare dietro al rilascio singolo di ognuna delle tracce?
Taehyung: Credo di aver infuso un po' della mia storia in ognuna delle canzoni, quindi invece che raggrupparle tutte insieme, spero le ascolterete individualmente, una ad una... Invece che tutte insieme in un sol colpo, tipo ta-ta-ta-dak!
d. Riguardo 'FRI(END)S'
Taehyung: Inizialmente, 'FRI(END)S' doveva essere inclusa in 'Layover', ma ho pensato sarebbe stato meglio rilasciarla separatamente. Quindi l'ho messa da parte ed è stata lì per circa 2 anni. Ecco perché l'ho rilasciata solo ora. È un brano che risveglia molti ricordi. L'ho ascoltata con gli amici e gli hyung più stretti e ho detto loro che volevo assolutamente rilasciarla, prima o poi. E ora è uscita.
d. La tua parte preferita [in 'FRI(END)S']?
Taehyung: “But once we cross the line / There's no denying you and / I can never turn around” [* Ma una volta superata quella linea / Non possiamo più negarlo, tu ed / Io non potremo più tornare indietro]. Sono versi dalla seconda strofa. In questa parte, c'è un vocalizzo che non uso spesso, e c'è anche un leggero cambio di tonalità che però fa una gran differenza, stilisticamente. È come una boccata d'aria fresca, quindi mi piace molto.
d. [Domande con la compitazione di 'FRI(END)S']
F per FIRST __ Cosa ti viene in mente quando senti la parola 'first ( primə)''?
Taehyung: La nostra prima esibizione, il nostro showcase... Abbiamo debuttato attraverso uno showcase. Non ci saranno state neppure 100 persone, quel giorno. E non esisteva neanche ancora il nome ufficiale 'ARMY'. Sul serio, mi piacerebbe tornare a quel periodo. Non ho mai provato tanta agitazione come quel giorno.
d. R per RE-(wind) __Il momento cui vorresti tornare?
Taehyung: Mi piacerebbe tornare alla mia infanzia, al primo anno di scuole medie. Ero un tale testone. Vorrei tornare ad essere quel ragazzino impertinente e sregolato.
d. I per IDENTITÀ __Che differenze ci sono tra V e Kim Taehyung?
Taehyung: Credo fondamentalmente la personalità sia la stessa, desideriamo e lavoriamo entrambi per realizzare obiettivi simili e la pensiamo anche allo stesso modo. Ma V è come una sorta di personaggio, è un alter ego creato da Kim Taehyung. Cioè, V ad esempio non mangia.. V esiste solamente sul palco. Quando scendo dal palco, torno ad essere Kim Taehyung.
d. E per EGO __ Qual è il punto di forza del tuo io interiore?
Taehyung: Il mio orgoglio. Ciò di cui vado fiero: il mio lavoro, il gruppo e le/i fan... Ogni volta che ci esibiamo, lo faccio con orgoglio. Amo me stesso così come amo ciò che faccio.
d. N per NEED (bisogno) __ Di cosa hai più bisogno al momento?
Taehyung: Di tempo. 24 ore al giorno non bastano. Nei giorni lavorativi, non faccio altro che lavorare e non mi rimane molto tempo per rilassarmi. Ho poco tempo anche per riposare e dormire. Di tanto in tanto, mi chiedo come sarebbe avere più tempo in una giornata.
d. D per DRAMA __ Se la tua vita fosse un drama, che genere sarebbe?
Taehyung: Credo sarebbe una commedia nera.
d. S per SPECIALE __ Ciò che vorresti dire a qualcuno di speciale?
Taehyung: [ai BTS] Al momento siamo distanti e manca ancora parecchio, ma fino al giorno in cui ci riuniremo, cerchiamo di riguardarci, essere felici e raccogliere le energie e allenare il fisico così da non restare senza fiato quando ci esibiremo in concerto. Quello che mi preoccupa di più, in tal senso, però sono io. Farò del mio meglio.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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Grazie a @mafaldinablabla il tag! Finalmente una scusa per parlare un po' di me su questo blog dove parlo solo di me.
Come persona autocentrata I'm living the dream✨
1. Are you named after anyone?
No, cioè mio padre dice spesso che, essendo mia madre del Friuli Venezia Giulia, mi abbiano chiamato così in onore della regione. Ma è solo una battuta.
Credo.
Spero.
I miei secondi nomi sono in onore delle mie nonne, tho.
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
Sono in periodo esami e mi sta per venire il ciclo, i dati e la scienza confermano quindi sia avvenuto da poco, ma non ricordo con certezza. Fidiamoci.
3. Hai figli?
Ha! No! Meglio morì.
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Una spolverata di tanto in tanto, ma cerco sempre di metterlo al punto giusto con le persone giuste. Non vorrei mai far sentire qualcunɜ a disagio con una mia battuta, e il sarcasmo, se mal dosato, ha la tendenza a far sentire scemo il prossimo.
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
Quattordici anni di nuoto agonistico, con conseguente maratona dallo psicologo :)
W lo sport!
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Se ha lo sguardo gentile.
Poi, appena ci parlo, se ha senso dello humor.
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Non per fare quella speciale a tutti i costi, ma ho un occhio verde e uno azzurro. La butto là.
8. Scary movies o happy endings?
Non penso che le due cose siano agli antipodi. Ciò detto, i film horror non li guardo perché mi fanno paura :/ Quindi "Happy endings", immagino, sebbene sia una categoria così ampia che potrebbe significare molte cose.
9. Qualche talento particolare?
Mia mamma dice che sono molto saggia (lei non sa che in realtà io sono tre anziani impilati l'uno sull'altro in a trenchcoat). Mi è stato detto che faccio sentire le persone accolte e al sicuro, il che, se vero, è una cosa preziosa che mi inorgoglisce. Inoltre, la mia amica Sara una volta ha detto che sono una delle poche persone al mondo che quando dice "mi faccio i cazzi miei" effettivamente si fa i cazzi suoi, e penso sia uno dei migliori complimenti mi siano mai stati fatti.
10. Dove sei nato?
A Roma, zì.
11. Quali sono i tuoi hobby?
Beh, anche se lo faccio di lavoro, direi disegnare. Cantare, magari, ma non penso di essere molto brava (non che serva essere bravi per avere un hobby, ma vallo a dire tu al mio perfezionismo), e ascoltare un sacco di musica. Leggere. Nonostante tutto, nuotare. Presumo guardare serie TV di merda e poi recensirle al mio amico Luca in audio da 10 minuti.
12. Hai animali domestici?
Sì! Una gatta di nome Frida! È rotonda 🟠
13. Quanto sei alta?
Guarda, solitamente ti direi "nella media", ma pochi giorni fa due miei amici ubriachi mi hanno dato della nana. Vedi te.
14. Materia preferita a scuola?
In realtà a me è sempre piaciuto studiare tutto ciò che non fosse matematica, sono una persona curiosa, direi. Ciò detto, lettere, storia, letteratura inglese, storia dell'arte e, per nessun motivo al mondo, fisica.
15. Dream job?
Se potessi illustrare libri di cucina, sarei al culmine delle mie mire lavorative. Ciò detto, illustrare libri in generale e, perché no? pure scriverli sarebbe il sogno. Coronabile?
In this country?
I n t h i s e c o n o m y ?
Figurati.
Io sono su Tumblr dall'alba dei tempi, ma essendo profondamente asociale su internet, non ho mai intrecciato rapporti veri e propri (la persona con cui ho più interazioni è quella che mi ha taggata, per dire). Pertanto, magari questa è un'occasione per avere un contatto più ravvicinato con alcunɜ bloggerz che vorticano nella mia orbita e nella cui orbita vortico @acidyellowlava @clovdiest @chaoticpizzaloversblog (ciao!)
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nusta · 1 year
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Grazie @campanauz per il tag ^_^
1. Are you named after anyone?
No, però ho rischiato di ereditare il nome di mio nonno al femminile e ho ricevuto i nomi delle mie nonne dopo il mio al battesimo. Per fortuna ufficialmente ho solo il mio, che amo molto e in famiglia è solo mio e ai miei tempi era un poco raro quindi me lo sono goduta per bene (poi nel tempo ho conosciuto alcune omonime che comunque lo "portano" egregiamente ^_^)
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
Pianto di commozione da empatia mi capita spessissimo, l'ultimo qualche lacrima poco fa vedendo una scena al volo di un episodio di Heidi su youtube. Pianto serio da tristezza, coi singhiozzi, qualche settimana fa in un momento di crisi e sfogo esistenziale. Piango molto comunque, è il mio modo di sfogare lo stress quando sono al colmo della frustrazione.
3. Hai figli?
No.
4.Fai largo uso del sarcasmo?
Boh, largo non direi, cerco di non usarlo con chi non può capirlo, per esempio le mie nipotine o il mio capo in ufficio.
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
Nessuno seriamente, mi piace correre per divertimento, non sono in condizioni di farlo per sport. Vado in bici ogni giorno ma anche questo non per sport, anche se vorrei fare ogni tanto giri più lunghi. Da bambina ho fatto qualche anno di ginnastica artistica e poi in quarta o quinta elementare ho convinto mia mamma che non faceva per me. Idem con nuoto, mi sa che ho resistito due anni e comunque non ho mai imparato a nuotare a stile libero. Alle medie ho fatto un corso di canottaggio, ma abbiamo interrotto per mancanza di fondi e iscritti prima di uscire dalla piscina dopo meno di una dozzina di lezioni. Alle superiori sono stata una delle tre ragazze che si è presentata alla prima lezione del corso di calcio, che ovviamente non è proseguito. Il mio compagno ha provato a insegnarmi a usare i pattini ma ha rinunciato per paura che mi facessi male e non posso dargli torto considerata la mia scarsa coordinazione. Mi piacerebbe giocare di più a racchettoni, sto aspettando che crescano le mie nipotine perché per ora in famiglia non piace a nessuno T_T
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Lo sguardo.
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Verde oliva al centro dell'iride con un cerchio grigio intorno.
8. Scary movies or happy endings?
Lieto fine è meglio, però se muoiono tutti ed è una bella storia va bene lo stesso. Non amo gli spaventi, ma la violenza catartica è una delle mie componenti preferite. Alla Spartacus, per dirne una.
9. Qualche talento particolare?
Non credo.
10. Dove sei nato?
A due passi da dove abito.
11. Quali sono i tuoi hobby?
Disegnare, cucinare, correre, leggere, scrivere, cucire, giocare a inventare le storie con le mie nipoti, guardare serie tv, anime e documentari e film e chi più ne ha più ne metta XD
12. Hai animali domestici?
Non più e soffro molto la mancanza del mio gatto, anche se non vivevamo più insieme da anni. Se potessi prenderei cani e gatti, anche se non ho mai avuto un cane e non so se sarei capace di educarlo e farlo stare sereno.
13. Quanto sei alta?
Meno di quanto sia generalmente previsto da chi vende pantaloni, infatti devo quasi sempre fare l'orlo.
14. Materia preferita a scuola?
A volte italiano, a volte storia. Però nessuna che mi facesse dire "ah, che bello ora arriva l'ora di questa materia".
15. Dream job?
In una storia del Topolino c'era Paperino che finiva a fare il collaudatore di materassi e mi ha sempre affascinato come opzione. Se qualcuno volesse pagarmi per farmi passare il tempo a praticare uno dei miei millemila hobby, ben volentieri.
Non taggo nessuno ma se siete arrivati fino qui sentitevi invitati a partecipare se vi va ^_^
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L'amica @pianetatschai mi ha tirato in ballo in questa catena, nel caso prendetevela con lei
1. Are you named after anyone?
No. Nessuno della mia famiglia è stato battezzato con il nome di un avo. Sarà sciocco, ma mi sembra una buona idea concedere al nascituro una partenza senza inutili vincoli
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
Non ricordo la data, ma sono abbastanza sicuro sia successo quando ho letto l'epilogo della storia della nonnina che evoca per errore un demone. Mi sale la lacrimuccia tutte le volte
3. Hai figli?
Sì. E ciò mi fa molto felice
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Tutte le volte che è umanamente possibile
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
A livello agonistico, nel senso di essere tesserato presso una società sportiva, calcio, rugby, vela e biliardo; a livello amatoriale vado tanto in bicicletta
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Gli occhi, ma solo se è girata di fronte
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Verde scuro con sprazzi di marrone
8. Scary movies o happy endings?
Happy tutto, mica solo ending. E vissero da sempre felici e contenti
9. Qualche talento particolare?
L'understatement, ovviamente
10. Dove sei nato?
Brescia
11. Quali sono i tuoi hobby?
Ultimamente ho ripreso a fotografare
12. Hai animali domestici?
Esiste lo stepdog?
13. Quanto sei alto?
Poco
14. Materia preferita a scuola?
Fisica. Nel senso newtoniano del termine
15. Dream job?
Nei miei sogni non lavoro (cit.)
Non vi taggo, che se poi non lo faceste ci resterei anche male, ma sentitevi liberi
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dilebe06 · 2 years
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Small And Mighty e Ikebukuro West Gate Park + Special
Small and Mighty
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Torna, dopo un bel po' di tempo, una serie taiwanese tra i drama visti. Purtroppo le serie di questa nazionalità sono un parto da vedere, per via della scarsità di sottotitoli in italiano. Ergo, ci si deve accontentare: certe volte trovi perle - Someday per dirne uno - altre volte ciofeche assurde, tipo Back to 1989.
Small and Mighty ( SaM per semplicità ) sta esattamente nel mezzo. Non è una perla ma nemmeno una ciofeca. Ha buoni punti ma ci sono state anche cose che non mi sono piaciute.
Partendo da quest'ultime:
Ora, la serie è un genere Law episodico. Ossia, ci sono svariati casi autoconclusivi che durano due puntate con di sottofondo una storia orizzontale che di solito, dopo averci dato indizi per tutta la serie, trova il suo apice nelle puntate finali.
Onestamente posso reggere 2,3 al massimo 6 casi. Ma al settimo la mia mente comincia ad annoiarsi. Soprattutto se te li vedi tutti di fila come ho fatto io e se non sono poi così intriganti. Ricordo ad esempio i casi di Detective Chinatown: il primo soprattutto mi aveva tenuto incollata allo schermo e anche gli altri bene o male erano carini. Mi intrattenevano. Anche in Medical Examiner Dottor Qin i casi avevano quella punta di roba interessante tra gente ammazzata, fatta a pezzi e fritta a misteri di come la gente moriva male.
In SaM i casi sono casi di legge. Quindi eredità, frodi assicurative, denunce per maltrattamenti e così via. Ma sono casi...normali. Non c'è nulla di "intrigante e misterioso" che mi possa tenere incollata per svariati episodi. Soprattutto se appunto te le vedi uno di fila all'altro. Dopo un po' non reggevo più. Tanto che gli episodi dal 16 al 20 li ho saltati preferendo concentrare la mia attenzione sul finale e sulla trama orizzontale.
La trama orizzontale poi è quasi assente per gran parte della serie prendendo sempre troppo poco spazio, a parer mio, rispetto ai singoli casi. Questo è il motivo principale e la mia lamentela: la sua strutturazione.
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Poi per carità, potrei dispiacermi per la mancanza di una storia d'amore tra i due protagonisti: Liu Lang e Xiao Yan infatti hanno una grande chimica, sono divertenti assieme e se ci si lavorava un po' sopra una love story sarebbe uscita bene. Insomma, io non l'avrei vista male. Anzi...
Perché poi SaM ha molti punto di forza:
1) Liu Lang
Il lead di questa storia è un bel personaggio. Caratterizzato benissimo e con un percorso di crescita lineare e coerente. Tirchio, playboy, terribilmente venale, arrogantello ma spettacolare avvocato, Liu Lang compie un viaggio per riscoprire le cose davvero importanti partendo dalle persone accanto a lui. E devo dire che la serie ha fatto un ottimo lavoro su questo frangente, così come Chen Bo Lin.
Attore visto in Crocodile and Plover Bird mostra qui tutta la sua vena comica e la sua grande capacità di prendersi la scena. Era inutile: qualsiasi personaggi della storia scompariva una volta che Chen Bo Lin entrava in campo. Una grandissima performance.
2) La comicità
La serie è piena di momenti divertenti e prettamente comici. Liu Lang è spesso la vena comica principale: per come è caratterizzato e quello che gli capita - piccolo angelo - le scene dove si ride sono tantissime. Ma la mia preferita è quella finale, dove il cugino di Liu Lang sputtana in tribunale il suo ex Capo con un enorme dito alzato. Il suo avvocato, senza cambiare espressione, gli abbassa il dito con fare sconsolato. Sono morta in quella scena. XD Ma a tutti i personaggi bene o male, gli viene dato il momento per far ridere.
Gran parte dei momenti comici è dettata anche dalla relazione tra Liu Lang e Lin Xiao Yan, la protagonista femminile della storia. I due lead assieme sono stati una fonte inesauribile di comicità: lui la prende in giro e lei lo sfotte a sua volta. Mi hanno fatto fare grasse risate!
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3) Lin Xiao Yan
Mentre mi è piaciuto il suo rapporto con Liu Lang e la sua risposta sempre pronta nei loro battibecchi alla lunga mi ha annoiato la sua spassionante ricerca della giustizia e verità. Testarda come un mulo e ricercatrice della "cosa giusta da fare" Lin Xiao Yan certe volte mi ha fatto alzare gli occhi al cielo per la ripetitività di questi discorsi.
Tuttavia la sua storyline è interessante soprattutto con l'incontro e la relazione con Liu Lang: sono due avvocati molto diversi sia come carattere sia come modo di pensare e vivere ed è stato carino ed eticamente divertente vederli interagire. Mi è inoltre piaciuta la parte finale della sua storia, quando si domanda cosa significa essere davvero un avvocato.
4) Liu Lang Lang
L'adorabile "figlio" di Liu Lang arriva come un fulmine a ciel sereno a devastare la vita da scapolo impenitente del lead. Questo bambino è adorabile ed è tenerissimo vedere come il protagonista gli si affezioni ogni giorno un po' di più. E' anche grazie - e a causa - di questo bambino che Liu Lang sarà costretto a cambiare e rivalutare la sua vita ed il suo lavoro. Peccato che gli venga dato poco spazio nella serie. Quando ho iniziato il drama pensavo che la pare genitore/figlio fosse quella preponderante ma poi ho tristemente scoperto che non era così. T_T Comunque mi sono goduta ogni momento di questo bambino.
5) La varietà dei casi e umanità
Se è vero che i casi che i nostri lead affrontavano risultavano "normali" è anche vero che erano realistici. Gli uomini e le donne che assumevano gli avvocati presentavano problematiche o psicologie reali e certe volte drammatiche. Non mi vergogno di dire che qualche volta mi si sono inumiditi gli occhi per alcune storie raccontate o tematiche affrontate.
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6) Gli altri personaggi
Pur non rimanendo nella mia mente per sempre anche gli altri personaggi sono a mio parere ben caratterizzati e soprattutto le dinamiche tra loro sono maledettamente spassosi a volte. La mia preferita è stata Chen Hui Yun, capo dei due lead ed avvocato molto competente ma che sa essere anche alla mano, spiritosa e divertente.
7) L'etica
Uno dei temi centrali della serie è l'etica degli avvocati: un avvocato deve fare il bene del proprio cliente a prescindere dalla verità o deve portare alla luce la verità anche a costo di far perdere il proprio cliente? Liu Lang e Xiao Yan rappresentano perfettamente questi due pensieri opposti. Il primo persegue - almeno inizialmente - unicamente il bene del cliente infischiandosene della verità anche se sa che fa male alle persone mentre la lead trova più importante tenere sempre in primo piano la verità.
A prescindere da chi abbia torto o ragione questo discorso è sicuramente uno dei più interessanti della serie e Small and Mighty sviscera molto bene questa tematica tramite i suoi personaggi.
Concludendo: Sicuramente non uno dei migliori drama taiwanesi che io abbia visto ma una serie a cui comunque vale la pena dare un'occhiata. ( se piace il genere )
Voto: 7.6
Ikebukuro West Gate Park + SP
Tradotto: la gente mi si accolla
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Siccome di risate non me ne ero fatta abbastanza, Ikebukuro West Gate Park ( IWGP per semplicità ) è venuto in mio soccorso per darmi il colpo di grazia.
Ammetto che avevo in lista questa serie da tipo 10 anni...ma non avevo mai trovato la voglia di vederlo, fino ad oggi. E devo dire che dovevo vedermela prima! Mi è piaciuto tantissimo!
IMGP narra le vicende di Makoto, ragazzo stazionato nel quartiere di Ikebukuro e che passa le sue giornate all 'insegna del cazzeggio più totale: lavora pochissimo - nel negozio di sua madre - e studia ancor meno. La sua vita si riassume nel vagabondare per il quartiere, fare amicizia con gente assurda e ... risolvere i cazzi degli altri. Perché sì, la gente si accolla a Makoto per chiedergli di risolvere i suoi problemi: che siano figli rapiti, omicidi o sparizioni di gente.
Tra Yakuza e gang, droghe, serial killer, traumi "tigri e cavalli" e chi ha visto il drama sa 😂 Makoto naviga nel quartiere come ne fosse il capo. Conosce tutti e tutti conoscono lui.
Questa serie - esattamente come quella sopra - è episodica con una trama orizzontale ma a differenza di Small and Mighty i personaggi tornano in quasi tutti gli episodi dando un idea di coralità che ho apprezzato tantissimo. Siccome scrivere un commento della serie può essere difficile, per semplicità ecco i 5 motivi per cui vedere IWGP:
1) il cast
Questa serie è piena di attori visti e stravisti in altri drama. Non solo. Essendo degli anni 2000 capita di vedere un giovanissimo Yamapi fare i suoi primi passi nel mondo della recitazione. E che dire di Nagase? Già in My Boss my Hero lo avevo adorato. Qui interpreta Makoto, ed è bravissimo nel passare da un personaggio fioriero di gag ad uno in preda a momenti più intensi e seri. Ma ci sono anche Ken Watanabe, Yasuke Kubozuka e Takahashi Issei. Per dire... mica due attori da quattro soldi!
Immancabile poi la comparsata di Oguri... ma la serie è piena di attori di ottimo livello ripeto. Nonché dell'intero cast principale di Kisarazu Cat's Eye! 😳😍 Quando li ho visti mi è preso un colpo! Dopo aver finito di ridere
2) i momenti comici
Momenti comici è una parola grossa. Surreali e bizzarri credo che siano i termini che ci si avvicinano di più. IWGP è un continuo di gag e risate grazie ai suoi personaggi sopra le righe e alle situazioni paradossali che spesso si vengono a creare. La tipica comicità giapponese insomma!
Non scorderò mai Makoto che mangia la carbonara al ristorante: Gli presentano un piatto con quella che sopra sembra panna a cui lui aggiunge un litro di salsa di soia e finisce di condire con due tonnellate di maionese. Na' roba da sbocco! O Jessie, la fidanzata di King e che lui senza parrucca non riconosce. 😂
E potrei andare avanti per ore...
3) King
Pezzo forte di Ikebukuro è King, capo dei G-boys e completo fuori di testa. Condizione imprescindibile per fare parte della sua gang è quella di... vestirsi di giallo. Con il risultato che quando la gang si riunisce, pare di assistere ad una riunione di Pulcini Pio.
King è matto come in cavallo. Sembra un tossico fuori di cervello ma in realtà ama la sua gang e vuole bene al protagonista. La sua amicizia con Makoto è una delle cose più belle della serie.❤️
Durante la storia, King e la sua gang saranno fondamentali per la risoluzione dei casi e ho adorato come tutti partecipassero alla storia aiutando il meglio possibile. Pur essendo degli idioti la maggior parte del tempo.
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4) Il tema dell'amicizia
Come detto sopra Makoto conosce tutti e tutti conoscono lui. Il rispetto e l'amicizia che lega i personaggi di questa serie sono potenti, come nella relazione tra Makoto ad esempio ed il membro della yakuza Saito.
I personaggi si guardano le spalle a vicenda, si aiutano e sostengono forti di quel legame di fratellanza che vivere ad Ikekuburo ti porta.
5) Le cose serie
La cosa stupenda - e che io amo - delle serie giapponesi è la loro sublime capacità di mischiare in modo perfetto comicità e serietà. E non è facile: cadere nel cringe è un attimo!
IWGP racchiude perfettamente questo concetto, portando alla luce - senza analizzarli - i temi della malattia mentale, del cambiamento di sesso o dello stupro. O ancora nello special la tematica del " cambiamento" : come vedere gli altri che cambiano e crescono mentre tu ti senti ancora allo stesso punto da anni.
Potrei parlare per ore di Ikebukuro West Gate Park ma per oggi la chiudo qui, consigliando assolutamente questa serie!
Concludendo: IKWP è una serie da vedere. Ha un buon ritmo, personaggi divertenti come l'inferno e momenti comici a non finire. Nonostante ciò è una serie con momenti profondi e buoni dialoghi. Vedetela!
VOTO: 8
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salsedine · 1 year
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Grazie @mafaldinablabla per il tag! Era tipo dal 2016 che non scrivevo così tanto in italiano su tumblr, è stata una piacevole novità :P
1. Are you named after anyone?
Come mai solo questa domanda è in inglese? Comunque "Greta" è solo Greta, mentre "Stella" era anche il nome della mia bisnonnna materna.
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
A mia discolpa- sono pesci. Quindi probabilmente 24 ore fa ma me lo sono già dimenticato. I veri piantoni catartici sono molto più rari però.
3. Hai figli?
No, non sono interessata.
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Dipende dal contesto - se è appropriato anche sì, ma se una persona sta confidando qualcosa di personale non mi pare il caso ecco lol.
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
7 anni di danza jazz-contemporanea in maniera discontinua. Un paio di anni di tennis a scrocco perchè mio papà era socio grazie al lavoro in cantiere. Qualche workshop di tiro con l'arco + atletica leggera con la scuola, nonchè l'unica ragazza nella squadra di calcio delle medie. Dovevo capirlo prima che sono lesbica, tsk.
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Viso, mani, occhi, capelli e "vibe" in generale.
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
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Grigio-verde? Alas, il piercing non c'è più. E non ho più 16/17 anni, ma quello non è sicuramente un 'alas'.
8. Scary movies o happy endings?
Una cosa non esclude l'altra, ma in genere happy endings, grazie!
(uno dei miei film preferiti ha un finale bittersweet ma ehyyy, dettagli)
9. Qualche talento particolare?
Sono discretamente flessibile, galleggio sempre, le persone in genere si sentono a proprio agio con me (riporto il feedback), sono brava a trovare i collegamenti (più o meno astrusi) tra le cose, ho un'ottima memoria ed adoro fare regali.
10. Dove sei nat*?
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11. Quali sono i tuoi hobby?
In ordine sparso: nuotare o comunque stare in prossimità dell'acqua, camminate/passeggiate tranquille, leggere, disegnare/dipingere, musei e gallerie d'arte varie, yoga e danza. Special mention al prendere cibo da asporto + guardare film con gli amici e commentare. Direi anche scrivere, ma implica troppa vulnerabilità quindi NOPE malgrado mi piaccia.
12. Hai animali domestici?
Nope! Un mix di "sono in affitto e non credo che la padrona di casa apprezzerebbe se arrivassi con un gatto" e "non escludo di spostarmi per lavoro e/o motivi sentimentali e mi dispiacerebbe sballottare il gatto da una parte all'altra".
13. Quanto sei alta?
1.68cm - 1.70cm; le impiegate del comune che mi hanno fatto la carta di identità hanno opinioni discordanti in merito.
14. Materia preferita a scuola?
Storia, storia dell'arte, filosofia (che in realtà era storia della filosofia ma ok facciamo finta), biologia, disegno dal vero. Non mi dispiaceva ginnastica quando si faceva atletica, calcio o sport sperimentali (flag football), ma odiavo con tutto il cuore giocare a pallavolo.
15. Dream job(s)?
Operatrice museale e/o bibliotecaria, occuparmi di didattica e divulgazione oppure di digitalizzazione di materali storici ed artistici (che btw serve alla divulgazione ed anche ai musei, quindi è tutto un fil rouge collegato), insegnare, qualcosa di artistico/creativo che però non mi succhi l'anima. Things like that. In generale sono una persona che tiene molto alla propria realizzazione attraverso il lavoro, il che in Italia è un affarone con l'ambito umanistico - infatti attualmente mi occupo di controllo progetti in contabilità analitica, btw.
Non taggo nessuno perchè 1. stanchezza 2. taggo sempre le solite persone ed in italiano è più difficile e sono abbastanza sicura che romperei le balle. MA se il lettore/la lettrice random vuole fare il test (?) lo rubi pure :*
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Uh un altro giochino! Ah è una catena ehm vabbè dai proviamo! Grazie @hope-now-and-live
1) Mi chiamo Angela e questo nome non dovrebbe essere in alcun modo legato a qualche parente alla lontana di cui non so nemmeno l'esistenza bensì dalla situazione che si è creata durante il parto ed è stato come un miracolo essere riusciti a farmi nascere, perciò "un angelo disceso dal cielo" ... si molto poetico mami grazie <3
2) ehhhh sono troppo emotiva e lunatica quindi beh ieri pomeriggio è stata l'ultima volta che ho pianto
3) ma quali figli?! Al massimo considero "figli" i miei peluche ahahah
4) uso abbastanza il sarcasmo e puntualmente non vengo capita quando lo faccio ahah
5) attualmente pratico lo sport del bowling, in passato ho provato per forse meno di un mese nuoto in piscina e non è stata una bella esperienza anzi traumatica ma questa è un'altra storia ahah e poi pallavolo nel doposcuola alle medie (non fa per me) infatti durante educazione fisica preferivo provare a giocare a basket. Da piccina ho fatto danza classica per un paio di anni mentre ora daje con i balli di gruppo in piazza ma non è uno sport ops ahah
6) prima cosa che noto cioè che attira la mia attenzione se ho una persona davanti è il sorriso e poi il colore dei capelli, mentre se stiamo parlando in chat direi il saper ridere e fare ridere senza cadere nel volgare
7) ho gli occhi marroni!
8) scary che?! Io puahaha meglio i film con happy endings però se ci scappa un piccolo colpo di scena alla fine non è che mi dispiaccia invece del solito bacio con ripresa roteante ahah
9) talento uhm mi sembra di stare nei primi frame del primo film di Trilli quando si assegna il talento alle fatine appena nate ahah direi potrei essere un tuttofare basta che ci sia di mezzo l'uso della creatività ahah
10) sono nata a Penne in Abruzzo!
11) hobby allora: cantare, viaggiare anche se rimanendo in Italia, fotografia, disegnare outfit, scrivere su questo blog e non solo, collezionare adesivi, leggere anche se negli ultimi anni ho smesso ahimè
12) nessun animale domestico sigh
13) sono alta il giusto ahah 1,63
14) materia preferita uh questa è tosta in base alle elementari, medie e superiori e università cambia
Elementari -> italiano, arte, scienze
Medie -> musica
Superiori -> diritto
Università -> diritto pubblico dell'ambiente
15) Dream job -> qualcosa di creativo non ancora mi è chiaro cosa purtroppo
Taggo ehm chi conosco so che non ama le catene quindi cari affezionati siete liberi di fare questa catena non taggo nessuno in particolare
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hermioneblk · 2 years
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Ormai ho capito che questa è la mia scrittrice preferita e non mi importa se non sappiamo chi è, anzi è meglio che scrive e basta senza diventare una VIP, sono contenta che non sta su Instagram a scrivere cazzate e a farsi selfie. Se Ferrante è la mia scrittrice preferita ogni sua storia letta da Anna Bonaiuto diventa l’audiolibro perfetto e ogni volta che ascolto altri audiolibri mi sento come se mancasse qualcosa, se mancasse la capacità di dar vita alla storia. Anna riesce con l’intonazione della voce diversa per ogni personaggio a distinguerli anche di più, facendo tante voci diverse per i vari personaggi come se recitassero su un teatro. Ogni volta che arrivo agli Airota mi stupisco di quanto li ha resi credibili, mi sembrano delle persone reali. Ad un primo impatto rimasi un po’ travolta dalla caratterizzazione politica sullo sfondo ma non è eccessiva perché sono i personaggi ad interessarsene non la scrittrice, sono questioni su cui ci porta a riflettere ma non abbiamo mai l’impressione che i personaggi diventano suoi portavoce, sono i personaggi che hanno il loro modo di pensare e solo così sono credibili sia quelli che pensano in modo tanto sia che pensano nel modo opposto. Che dire poi della fatta blu! Ma quanto mi vedo in mente quei fogli della storia scritta da Lila concreti, quelli descritti in maniera perfetta che ci mostra l’immagine di questi fogli uniti da una spilla e quando Lila li butta via nel fuoco ho esclamato: no! Un altro oggetto fondamentale e geniale per continuare il racconto in prima persona dal punto di vista di Elena è quello della scatola con i quaderni di Lila attraverso i quali Elena riesce a capire quello che è successo a Lila mentre lei era andata a Pisa e ce lo espone con una continuità invidiabile. Concludo con una citazione: Ho capito solo in seguito che so essere quietamente infelice solo perché sono incapace di reazioni violente le temo preferisco restare immobile coltivando il rancore. Lila no. L’amica geniale 2 by Elena Ferrante (writer) + Anna Bonaiuto (narrator) Looks like a #bookstagram 📚 Here there are #books #libri #library #photography #comments and #reviews 🇮🇹 #audiobooks #audible 🐱 in #instagram (presso Falconara Marittima) https://www.instagram.com/p/ClHFdFJKhXo/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mermaidemilystuff · 1 year
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Chiedo sks per il ritardo @nonamewhiteee e grazie che queste cosine tumblerine mi piacciono sempre tanto 💝
Are you named after anyone? Sì! Sono stata chiamata come la sorella di mia nonna, purtroppo mai conosciuta
Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? Tipo un'oretta fa rip
Hai figli? Ho cucinato un sacco di lievitati nella mia vita considerati come figli mentre crescevano sani, forti e buoni in forno se si vogliono contare
Fai largo uso del sarcasmo? Tanto quanti traumi subiti
Quali sport pratichi o hai praticato? Adesso nessuno sport, da piccoletta ho provato a fare di tutto tra cui: un paio di anni di nuoto, tre di ginnastica artistica e cinque di pallavolo
Qual è la prima cosa che noti in una persona? L'educazione e le espressioni
Qual è il colore dei tuoi occhi? 🍫
Scary movies o happy endings? Volevo rispondere "happy endings visto che la vita di happy non mi dà nulla" ma la verità è che sono una fifona e ho visto tipo solo tre film horror in vita mia
Qualche talento particolare? Se stendo faccio piovere
Dove sei nata? Nella città di fianco a quella in cui vivo e, da toscana, questa cosa la tengo sempre per me
Quali sono i tuoi hobby? Al momento sopravvivere. Spero torni presto il momento in cui possano di nuovo essere "creare"
Hai animali domestici? Due: il mio micione e il mio ragazzo
Quanto sei alta? Circa nel 2018 ero sui 1,65
Materia preferita a scuola? Ma ste domande dio bono ma che significa che scuola le elementari le medie le superiori boh. Rispondo al contrario: mi hanno sempre fatto schifo storia e geografia
Dream job? Avere una mia piccola attività
~🪴~
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Billboard : SUGA dei BTS Torna Come Agust D per Parlare di Solitudine, Umanità ed Accettazione | 07.04.23⠸
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Billboard __Intervista__ 07 04 2023
Suga dei BTS Torna Come Agust D per Parlare di Solitudine, Umanità ed Accettazione ___ Twitter
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Mancano poche ore al rilascio di “People Pt.2”, il tuo comeback ufficiale nei panni di Agust D prima dell'uscita dell'album D-Day. Hai forse un approccio e disposizione mentale diversi quando fai musica sotto lo pseudonimo Agust D, da solista, o come SUGA dei BTS?
SUGA: Sono tutti progetti musicali ad opera dell'individuo chiamato Min Yoongi. Quindi, no, non ho una qualche disposizione mentale particolare a seconda dei diversi alter-ego — ma possiamo dire che lo scopo di tali progetti è diverso. L'obiettivo di fondo, però, resta quello di far ascoltare la mia musica a più persone possibile. “People Pt.2” è nata tenendo conto delle possibili reazioni di pubblico alla musica di Agust D, ed è per questo che abbiamo chiesto ad IU di partecipare. Rilasciare questo progetto a nome di Agust D è stata un po' una sfida. Sono un po' preoccupato.
Ovviamente, “People Pt.2” (feat. IU) è una continuazione di “People”, dalla tua mixtape D-2. Quale aspetto è stato più importante e prezioso nel continuare questa narrazione insieme ad IU?
SUGA: Credo questa sia una storia che ognuno potrà apprezzare a modo suo: all'inizio, il titolo non era “People Pt.2”. Se devo essere sincero, “People”, contenuta in D-2, è la mia canzone preferita — ed abbiamo lavorato a “People Pt.2” già tre anni fa. Quando ho rilasciato il mio album fotografico [Photo-Folio : Wholly or Whole Me], la BigHit vi ha inserito uno spoiler, pubblicando un assaggio della versione guida [demo] del nuovo singolo.
Ma, ad ogni modo, la traccia era già conclusa quando stavo lavorando a D-2 e, tra me e me, pensavo: “Oh, dovrei rilasciarla, forse è ora di rilasciarla”. Ma poi abbiamo avuto i comeback di “Dynamite” e “Butter”, quindi non ne ho avuto modo.
Il titolo originale era “Sara (사라)”, senza la consonante coreana “M (ㅁ)” — c'è solo una consonante di differenza rispetto a “saram (사람)”, che in coreano significa “People / gente”.
A seconda della consonante che si aggiunge alla fine, 'sara (사라)' può diventare “saram
(사람 )”, 'people / gente' o “sarang (사랑 )”, vale a dire 'amore'. In pratica, sta a chi ascolta scegliere quale consonante aggiungere alla fine di “sara” (사라). Quando ho fatto ascoltare la canzone agli amici, alcuni vi sentivano “sal-ah (살아)” che, in coreano, significa un concetto simile a “vita / esistenza”, quindi ho pensato, “Così non va, non si capisce” e, in conclusione, abbiamo optato per il titolo “People”. Inoltre, qualcuno mi chiama Au-gust D, altrə A-gust D, ma il nome giusto è Agust D. Quindi, sa, la gente interpreta un po' come vuole il mio nome d'arte e, per questo progetto, dovevamo sincronizzare le due identità, SUGA e Agust D. Il brano segue un po' quel connubio. Avevo bisogno di un ponte che collegasse la mia mixtape a quest'album solista. Perché il collegamento funzionasse, ho dovuto rendere questa traccia una canzone molto pop. Il video musicale non è niente di eclatante — e, in tutto ciò, la partecipazione di IU è stata fondamentale. E poi credo che questo sia un genere che mi riesce piuttosto bene, questo tipo di canzoni più pop.
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Quindi c'è questo collegamento tra le due canzoni, ma i temi ed il testo sono molto diversi, giusto? “People” è piuttosto introspettiva e parla del giudizio altrui, mentre “People Pt.2” sembra più concentrata sulle relazioni e sulla lotta con la solitudine. Secondo te, quali sono le differenze principali tra le due?
SUGA: In passato — ed è una cosa che ripeto in ogni intervista —, ho sempre pensato che stare insieme, nella società odierna, sia un po' come stare da soli. Parlo sempre della solitudine, quando vengo intervistato ma, sfortunatamente, l'argomento non guadagna sempre la versione finale dell'articolo. E non è una cosa che riguarda solo me, abbiamo tutti questa solitudine interiore che ci accompagna fino alla morte. Per quanto preso da una relazione tu possa essere, per quanto tu possa stare in mezzo alla gente, quanti amici tu possa avere o quanto spesso vedi la tua famiglia, hai sempre quel senso di solitudine dentro.
Tre anni fa, quindi, sono partito dalla parola chiave “solitudine” e direi che non c'è poi tanta differenza: tuttə quantə soffriamo e ci angosciamo. Vale lo stesso per me. Che si tratti dei BTS, di SUGA, di Min Yoongi o di Agust D, anche io mi porto sempre dentro quella solitudine. Magari la gente penserà io non abbia alcuna preoccupazione o non soffra mai, ma sono emozioni che provo anche io. Sto cercando di trovare un modo per sconfiggerle e superarle.
Il messaggio contenuto in quest'album non conclude o spiega nulla per certo, non è un punto netto. Potrebbe sempre ancora esserci una “Parte 3”, in futuro. Per ora, ciò che volevo trasmettere è “Cerchiamo di non odiarci l'un l'altrə. Dobbiamo trovare un punto d'intesa.”
Mi piace — e anche nel trailer del documentario Road to D-Day, c'è una scena in cui dici che hai spesso considerato di abbandonare la musica. Ma quando unisci le forze con il prossimo, senti di poter continuare e divertirti nel farlo. Anche questo fa parte delle tematiche trattate in “People Pt.2”?
SUGA: È un argomento un po' delicato. Io ho iniziato a fare musica e a scrivere canzoni quando avevo 11 o 12 anni. Ho sempre e solo fatto musica, per tutti questi anni, e ora ne ho 30. Non è stato facile scrivere “People Pt.2”, e neppure l'album in generale, ma non c'è nessuno che conosca o capisca appieno cosa significa tutto questo per me, com'è stato. Anche se per più di metà della mia esistenza ho solo sempre lavorato con la musica, quando abbiamo debuttato nella scena K-pop, eravamo in questo strano limbo in cui non venivamo considerati né artisti né idol. Gli artisti con cui sono in confidenza sanno che sono serio, che nutro una passione sincera per la musica e che sono una persona autentica. Il documentario è nato dal desiderio di catturare e mostrare al pubblico questo lato di me ed il processo che vi sta dietro. È nato con l'intento di presentare SUGA in qualità di produttore e cantautore, ma, alla fine, è diventato più un resoconto del processo di creazione dell'album. Ho cercato di includervi quanto più possibile il mio lato più umano e quotidiano, ma visto che sono un idol, un K-idol, molte scene sono state tagliate; di base, c'erano molte più parti relative al mio lato più autentico, alcune davvero ottime, ma non sono state incluse nel prodotto finale.
Quindi sia il documentario che “People Pt.2”, fondamentalmente, sono un modo per mostrare il lato più umano e naturale di Min Yoongi. Volevo semplicemente ribadire che anche io sono una persona normale. Anche io sono umano.
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Allora, ne dovrai rilasciare una tua “versione integrale”, prima o poi. Mentre aspettiamo l'uscita di D-Day e del documentario, vorrei congratularmi con te per il rilascio ufficiale a livello globale di D-2 e Agust D, questa settimana. Finalmente la mia canzone preferita, “Agust D” con il sample di “It’s a Man’s Man’s Man’s World”, è disponibile sulle piattaforme streaming. Precedentemente, hai menzionato come J. Cole abbia dato il via libera per l'uso ufficiale di un suo sample per “Born Singer” dei BTS; che cosa puoi dirci rispetto al campionamento della traccia di James Brown?
SUGA: Ho rilasciato Agust D quando ero molto giovane, quindi, quando la riascolto ora, mi rendo veramente conto di quanto fossi ancora immaturo — ascoltando con attenzione, è facile notare quanto il rap sia disordinato, ma, allora, volevo provare un sacco di cose diverse. È tutto decisamente troppo compresso e rapido. Ma avendo scritto tanta altra musica, e molto
più varia, credo la gente solitamente apprezzi maggiormente i brani più recenti, rispetto a
quelli di allora. Credo il pubblico stia iniziando ad avvicinarsi e ad apprezzare quelle tracce solo ora.
Dato che l'artista originale (James Brown) non è più in vita, credo sia stata la sua famiglia a darci l'ok (per il sample). Stesso processo di “Born Sinner” — e non so come sia stato per l'altra parte, ma è filato tutto molto liscio e con molta trasparenza. Personalmente, voglio considerarlo come un riconoscimento della mia arte in quanto musicista – sotto ognuna delle mie identità: SUGA dei BTS, Min Yoongi, il produttore SUGA e Agust D. Però non mi illudo certo che questo significhi che anche il vasto pubblico mi abbia accettato, perché il mio non è un tipo di musica poi così popolare. Ma, ad ogni modo, oserei dire che, quanto meno, le cose stanno iniziando a cambiare e che stiamo ottenendo i primi riconoscimenti in quanto artisti e musicisti.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸ 
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lovelydreamylife · 1 month
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TESTA PE(N)SANTE
Caro lettore,
sono in vacanza in uno dei miei posti del cuore e mi sento particolarmente ispirata nella scrittura. Perciò eccomi qui.
L’altra sera prima di cadere in un sonno profondo avevo il cervello a mille; in senso positivo, per fortuna.
Chissà cosa si prova ad avere solo un pensiero per volta… sarà mai possibile? Ormai siamo abituati a pensare a trecento cose contemporaneamente. Pensieri che si sovrappongono, che non c’entrano nulla uno con l’altro e che sfrecciano a velocità supersonica nella mente.
Tra i trecento pensieri dell’altra sera, di cui almeno la metà sono svaniti nel nulla la mattina seguente, me ne sono rimasti un paio fissi nella mente.
Sogno di scrivere un libro. Io amo i libri. Mi piace comprarli, sfogliarli, averli in giro per casa… ah sì, ovviamente anche leggerli.
Ho scoperto da un po' che mi piacciono le commedie romantiche. Sono il mio guilty pleasure. Di quelle che parlano d’amore, con un pizzico di peperoncino (senza esagerare… ma anche sì) e che hanno un ingrediente che mi fa impazzire: L’IRONIA.
Sono delle simpatiche commedie romantiche.
A me piacerebbe scriverne una; tempo fa avevo anche iniziato a studiare una mia storia. I personaggi. Bello, bellissimo.
Peccato che la frenesia della vita delle volte ti porti lontano dai tuoi sogni più grandi. Quante cose ci perdiamo? Troppe.
E qui ecco che arriva l’altro pensiero che ho trattenuto nel mio cervello confuso: io voglio vivere una vita LENTA. C’è un termine che viene usato ultimamente… SLOW LIFE? Qualcosa del genere. Lo so, lo so… dovevo nascere ricca. Mi maledico ogni giorno per essere nata come una semplicissima ed umile persona che vive una vita comune. Fossi nata ricca allora avrei potuto vivere una vita lenta? Penso di sì. Non lo dico come per dire ah chi è ricco è felice perché può fare quello che vuole. È troppo semplicistica questa visione, e non mi appartiene.
Direi che si ha la possibilità di scegliere. E io avrei scelto di svegliarmi la mattina, fare colazione seduta fuori nel mio giardino, o terrazzino, circondata da alberi e fiori, ma comunque vicinissima alla città; poi avrei lavorato, con calma e serenità. Un lavoro che amo. Mi sarei goduta la mia casa, la mia famiglia. Avrei guardato serie tv sul divano con una tazza di tisana e un dolcino. Insomma avete capito.
Questo è quello che vorrei per me.
Scrivere libri ed essere serena. Chiedo troppo?
Ah, ho anche scoperto che la mia stagione preferita è l’autunno. L’ho sempre odiata. D’altra parte ho anche io i miei problemi e sì, ci metto un po' ok?
L’autunno è meraviglioso… piove, poi piove, e poi? PIOVE.
Bello vero? Che se lo tengano gli altri il sole che spacca le pietre.
L’autunno è la mia stagione. Fatta di giornate uggiose ma anche di giorni in cui il sole riflette dei colori intensi, caldi. Le piante si spogliano, il foliage regala dei paesaggi da lasciare senza fiato.
Quando tornerò dalle vacanze cercherò di tornare a leggere e scrivere di più. Forse scrivere mi farà bene. Sarà difficile perché settembre spero sarà il mese della svolta per il mio lavoro. Sono diventata matta mi sono lanciata nel mondo del lavoro autonomo…. BOOM!!
Era un adesso o mai più… per una volta ho voluto essere coraggiosa e scegliere l’adesso. Avrò fatto bene? Lo vedremo. Le mie agende piaceranno alla gente? Lo spero con tutto il cuore. Io ce la sto mettendo tutta.
Caro lettore, ti avrò prosciugato le energie con questi pensieri sconclusionati quindi mi fermo qui per oggi.
Tornerò con altri folli racconti.
A presto!
Martina
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unaragazzabanale · 1 month
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Sei ciò che grido, che voglio quando sto solo
Le parti del tuo corpo fanno rima tra di loro
Quindi ogni strofa è un capolavoro
Questa musica è il mio orgoglio
Dai fuoco a tutto quando muoio
Questa qua è per te, che tu sei la mia preferita
Tu che incarni la vita perché sei maledettamente fica
E infatti piove quando piangi
Ci sta il sole quando ridi e si è rifatto nuvoloso
Adesso che ti sei intristita (Brava bambina)
Ti sogno nuda con in mano un mitra
Vuoi proteggermi o spararmi, io lo so che sei indecisa
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Esistono due categorie di tassisti (almeno a Roma): quelli che hanno dai 40 anni in su e quelli che hanno meno di 40 anni.
La seconda categoria è perfetta se vuoi un viaggio in cui puoi farti i cazzi tuoi, finire quella relazione che stavi scrivendo, continuare il tuo libro, preparare il messaggio da mandare al tuo capo nelle note del telefono o qualsiasi cosa tu voglia fare per cui non desideri essere disturbato da futili convenevoli. Quelli più giovani tendono a rivolgerti la parola il meno possibile mantenendo un rapporto esclusivamente professionale: loro sono i corrieri e tu non sei altro che la merce che devono consegnare quanto più rapidamente gli riesce senza procurare danni. In confronto, la sala d'attesa del medico ti sembrerà il bar del paese.
E poi ci sono gli altri. Si tratta principalmente di gen x e baby boomers se vogliamo usare termini tecnici (almeno credo: la mia conoscenza delle generazioni si limita all'identificazione della mia, gen z, e sapere che boomers è sinonimo di bigottismo). Loro sono la categoria loquace, quella cresciuta senza nessun'altra distrazione durante i lunghi viaggi in macchina se non le conversazioni con i tuoi compagni di viaggio. E ora non riescono a scrollarsi di dosso questa idea per la quale un viaggio in macchina non sarà mai così corto da impedirti di scambiare due chiacchiere e raccontare la tua vita a degli sconosciuti di cui non sai neanche il nome e che con molta probabilità non rivedrai mai più. E così in questi casi ti possono capitare gli incontri più disparati: un'adorabile signora italo-inglese, che nei dieci minuti scarsi che ci mette a portarti a destinazione ti racconta di come fosse figlia di genitori italiani ma nata e cresciuta a Londra eppure ha trovato l'amore in Italia e ha per questo deciso di trasferirsi a Roma, e che inizialmente la cosa che più l'avesse confusa fosse il fatto che in Italia non si prende il cognome del coniuge quando ci si sposa ("tanto valeva non sposarsi proprio allora!"); oppure un signore che ti ha raccontato di come da giovane lui e i suoi amici decidevano di uccidere la noia facendo scherzi telefonici a gente a caso e si impegnavano per fare in modo che questi scherzi fossero il più creativi possibili (e alla fine della corsa ti ha anche fatto pagare meno di quanto dovuto).
Questa è la mia categoria preferita. Sicuramente non incontrerai sempre persone simpatiche, e a volte potresti essere troppo stanca per fare conversazione, o star avendo una brutta giornata e non aver voglia di parlare con nessuno. Ma ognuno di questi incontri sarà poi una storia da raccontare, un aneddoto divertente da condividere con le amiche davanti a un caffè o con tua mamma quando durante la telefonata di routine ti chiede "che mi racconti?". Sono scorci di vita vissuta, un modo per aprire una finestra verso il mondo esterno e uscire fuori per un momento dalla tua piccola realtà per gettare un'occhiata su altre diverse, nuove, vere.
Sono quegli incontri che non sbocceranno mai in nient'altro ma che ti permetteranno di rompere la noia della quotidianità.
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