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#residenziale
napoli-city · 29 days
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Concorso per 4 infermieri (veneto) CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI A. DANIELATO, CAVARZERE
Author: http://www.concorsi.it Data : 2024-08-27 11:24:20 Dominio: http://www.concorsi.it Leggi la notizia su: Concorsi.it LEGGI TUTTO I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l’unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo nome. Concorso Concorso Assunzione 4 INPA CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI A.…
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crescitapersonale · 5 months
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mauroire · 1 year
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New Yoga Sala of School of Santhi in Sweden.
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designmiss · 8 years
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Edifici residenziali nel quartiere Pipera di Bucarest https://www.design-miss.com/edifici-residenziali-nel-quartiere-pipera-di-bucarest/ #Edifici residenziali dall’architettura giocosa cambiano il volto dei un’ex zona industriale di Bucarest
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lospeakerscorner · 9 months
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V Corso residenziale di Adolescentologia
Cos’è l’Adolescentologia? È la disciplina che si occupa dell’adolescenza, trascurata “terra di mezzo” con peculiarità specifiche sia rispetto all’età pediatrica che alla fase della vita adulta A Segrate, il Comune del milanese che rappresenta un centro di servizi e residenziale di grande pregio funzionale e architettonico, il 16 dicembre scorso si è realizzato, come di consueto presso l’Hotel NH…
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sauolasa · 2 years
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Attaccato un edificio residenziale in Ucraina. Almeno due i morti
Uno stabile residenziale è stato colpito nella notte a Zaporizhzhia, in Ucraina. Estratte vive circa venti persone
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fabriziosbardella · 2 years
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I 48 milioni per l’housing sociale sono finalizzati a promuovere interventi e azioni per incrementare l’offerta residenziale in affitto a canoni sostenibili. #serviziabitativi #48milionihousingabitativo #alanchristianrizzi #canonisostenibili #housingsociale #offertaresidenziale #regionelombardia #fabriziosbardella 
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tettine · 6 months
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Tornando a casa dal lavoro passo per una via residenziale con tutte villette e m'immagino quanto sarebbe bello poter tornare a casa da qualcuno che ti aspetta, cenare insieme sul terrazzo, bere un calice di vino e poi dormire insieme
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libriaco · 1 month
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Sogno di sogni
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«… un quartiere di tremila case di sogno per tremila famiglie dai sogni presumibilmente identici.»
K. Vonnegut, [Player piano, 1952], Piano meccanico, Milano, Mondadori, 2000 [Trad. A. Roffeni]
Immagine: Un complesso residenziale alla periferia di Al Ain ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti (part.). Fonte Wired online 08/12/17
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napoli-city · 1 month
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Concorso per 1 fisioterapista (veneto) CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI A. DANIELATO, CAVARZERE
Author: http://www.concorsi.it Data : 2024-08-22 14:52:32 Dominio: http://www.concorsi.it Leggi la notizia su: Concorsi.it LEGGI TUTTO I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l’unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo opuscolo. Concorso Concorso Assunzione 1 INPA CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI A.…
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autolesionistra · 7 months
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Caro diario, ultimamente alterno momenti di desiderio di vicinanza ad alcune persone selezionate e una certa insofferenza verso altri esseri umani meno selezionati. Anche per questo stamattina dopo aver accompagnato i cinni a scuola mi sono imbucato in una via residenziale poco trafficata per fare due passi, evitare di interagire con altri genitori e in generale anteporre una ventina di minuti di quiete al fracassarmi i maroni lavorativamente (è un periodo di grandi entusiasmi oltre che di grande socialità).
Dopo circa 55 secondi incrocio, inevitabilmente, la mamma-di-una-compagna, unica residente a me nota in quella via, che procede a tirarmi una pezza infinita su questioni scolastiche (tema che mi appassiona particolarmente). Perché non si può, che abbiamo ancora un cantiere intorno alla scuola, e se una gru sbaglia una manovra, e oggi c'erano fuori due operai "uno marocchino e uno che sembrava italiano" [dati rilevanti quanto affidabili] che dicevano un sacco di parolacce.
Io mentre guardavo lontano per vedere se c'era un albero sufficientemente robusto per impiccarmi mi produco in un equivalente cortese di "eh, lo fanno, lo fanno" quando in realtà avrei voluto dirle "guarda, se io nella mia vita avessi dovuto abbandonare il Marocco (che non sarà mai stato il Marocco, per inciso) o qualsiasi altra città più lontana di Molinella per ritrovarmi alle ottoemmezza di mercoledì mattina a fare l'operaio edile sotto la pioggia nel cortile della scuola dei nostri figli e trovassi pure da dire con un collega, tirerei ben più di qualche cristo. E ipotizzerei pure che quell'angelo di sua figlia non abbia sentito nessuna parola che non conoscesse già."
Poi dal nulla aggiunge "sono dei falsi comunisti" e io mi metto a ridere perché anche le mie capacità dissimulatorie hanno un limite (giornalmente sempre più eroso) "ma chi, gli operai?" "no il sindaco che ci lascia intorno il cantiere" io provo a spiegarle che dare del falso comunista a Lepore è comunque esageratamente lunsinghiero, poi ci salutiamo.
Tornando passo per un parco e c'è un tizio con un cane al guinzaglio che gli dice "come ci organizziamo oggi?" poi lo guardo meglio e in realtà aveva degli auricolari piccolissimi e stava parlando con qualcun altro ma prima di vederli per qualche secondo ho guardato il cane anche con una certa aspettativa.
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abr · 4 days
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Due missili di precisione sparati da un caccia, un F35 ha detto la sicurezza libanese, hanno colpito un edificio residenziale di Beirut: in un ambiente ricavato sottoterra c'erano il capo militare di Hezbollah - e stretto confidente di Hassan Nasrallah - Ibrahim Aqil e i suoi comandanti. Secondo l'esercito israeliano, sono rimasti tutti uccisi, almeno dieci oltre Aqil.
Israele si è tolto i guanti anche con Hezbollah.
Aqil, che secondo l'Idf aveva preso il posto di Shukr eliminato in luglio come capo di stato maggiore, era appena stato dimesso dall'ospedale dopo che il suo cercapersone era esploso ferendolo martedì scorso.
La giornata è stata particolarmente difficile per le comunità del Golan e dei territori del nord di Israele, che fin dalla mattina sono stati bersagliati da almeno 200 razzi lanciati dal Libano. La cittadina di Metulla, al confine, è stata centrata con missili Flak, prodotti in Iran: lo stesso tipo di quello che in luglio ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti drusi a Majdal Shams. Nel 350mo giorno di guerra, la metà delle case di Metulla è danneggiata dai razzi. 
via Ansa https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/09/20/raid-israeliano-su-beirut-decapitata-lala-militare-di-hezbollah_20f3b9b7-eecb-4f64-bee6-a13b7083f1b8.html
200 razzi al giorno sui civili sarebbe resistenza, l'omicidio mirato di un capo terrorista è escalation intollerabile stiamo calmi serve moderazione?! Cambiate pusher.
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dettaglihomedecor · 1 year
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Wiik House di DTR_studio architects
La Wiik House, progettata dal team DTR_studio architects, è una moderna casa vacanze in Costa Del Sol, i cui confini tra interno ed esterno sono sfumati. Nel 2017, la stimata famiglia Wiik ha incaricato lo studio di architettura di progettare una seconda residenza per loro in Costa del Sol e di individuare un sito adatto nel vivace centro di Estepona, a Malaga. L'obiettivo era trovare un terreno che potesse ospitare la costruzione di una casa vacanze per una famiglia originaria di Oslo, Norvegia. La collaborazione si è basata su una comprensione reciproca dell'architettura e della vita così, il cliente, ha riposto la propria fiducia nello studio.
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Il team DTR_studio architects ha individuato un appezzamento di terreno a forma di "U", con una casa esistente situata al centro. Questa configurazione si traduce in due facciate distinte orientate verso la stessa strada, ciascuna con una propria presenza indipendente. L'attenta configurazione implementata dagli architetti ha consentito una chiara distinzione tra le due unità distinte del programma abitativo: la residenza principale da un lato e un appartamento separato per gli ospiti dall'altro. La strada su cui si affacciano entrambe le facciate ha un significato minimo; quindi, le facciate proposte si integrano perfettamente nel contesto circostante, evitando qualsiasi attenzione palese, e dirigendo invece l'attenzione verso lo spazio interno.
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Wiik House, il progetto
Il progetto si sviluppa intorno ai patii interni e al tetto, ispirati all'architettura araba che ha bisogno di essere vissuta, abitata e calpestata. L'uso della luce, dell'acqua e della vegetazione sono gli strumenti che danno senso al progetto. Verrà impiegata una vasta gamma di strategie di progettazione per integrare perfettamente la luce naturale nella composizione architettonica. Questi includono l'incorporazione ponderata di patii, scale-lucernari posizionati strategicamente e l'utilizzo di doppie altezze, tra le altre tecniche innovative. Gli architetti credono fermamente che ogni opportunità debba essere colta per sfruttare la luce ed elevarla a protagonista centrale del progetto. Il design della casa consente un orientamento strategico, facilitando il flusso ottimale della luce solare in tutto lo spazio.
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La matericità del progetto abbraccia il concetto di “finiture sincere” selezionando con cura gli elementi che contribuiscono alla narrativa complessiva del progetto. I pavimenti in cemento lucidato collegano perfettamente aree diverse, creando un senso di unità e coerenza. L'uso strategico dei pannelli in legno massimizza le opportunità di archiviazione aggiungendo anche un tocco di raffinatezza allo spazio. L'introduzione di elementi in terracotta conferisce una caratteristica unica e distintiva, elevando il design a un nuovo livello. Infine, il soffitto funge da quinta facciata, valorizzando ulteriormente la composizione architettonica.
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Architetti DTR_studio: Jose Maria Olmedo / Jose Miguel Vázquez Architetti collaboratori: Pablo Olmedo / Ruben Muñoz Crediti fotografici: Juanan Barros Read the full article
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sauolasa · 2 years
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Russia, jet militare su un edificio residenziale: morti e feriti
Un jet militare Su-34 si è schiantato su un edificio di una zona residenziale di Yeysk, sul Mar d'Azov, provocando un incendio a causa delle tonnellate di carburante esplose nell'impatto. Il palazzo è andato in fiamme dal primo al nono piano. Salvi i due piloti, almeno quattro le vittime
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gregor-samsung · 8 months
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" Il 14 gennaio 1990 lasciai il Centro giovanile, dove vivevo e, zaino in spalla, mi incamminai per Korogocho. Fu la mia “discesa agli inferi”! Era la domenica del Battesimo di Gesù e celebrai con i pochi cristiani l’Eucaristia. Spiegai loro con il mio povero kiswahili (lingua ufficiale in Kenya) che avevo scelto proprio quel giorno perché avevo bisogno di essere battezzato da loro. Mi sentivo un piccolo-borghese che aveva necessità del battesimo degli impoveriti. Scelsi di vivere come tutti loro: in una baracca, mangiare quello che loro mangiavano, andare a comprarmi l’acqua con una tanica, vivere la loro realtà quotidiana, spesso violenta e drammatica. Persi subito i venti chili in più che noi occidentali accumuliamo. Soprattutto, gli orrori umani che incontravo mi facevano impazzire. Quante volte fui preso da un profondo sconforto, dal desiderio di sbattere la testa contro i muri della baracca! In quell'immensa distesa di lamiere che è Korogocho si palesava tutta l’assurdità del nostro mondo. Dai buchi della mia baracca potevo vedere i grattacieli di Nairobi, mentre a soli quattro chilometri da Korogocho c’è Muthaiga, la zona residenziale più bella e lussuosa della metropoli, con ville da sogno. Nairobi è una città nella quale, in pochi chilometri, si passa dal paradiso all'inferno. O meglio agli inferi: ce ne sono tanti in quell'area! Il più terribile, forse, sorge a fianco della baraccopoli: l’enorme e spaventosa discarica di Dandora, dove arrivano i rifiuti dei ricchi della capitale, per l’esattezza i rifiuti dei rifiuti; vi lavorano migliaia di persone chiamate “scavengers” (i raccoglitori di rifiuti).
Un giorno, mentre camminavo fra le baracche, fui bloccato da un uomo della discarica, un “gigante” che mi guardò dall'alto in basso: «Muthungu» (bianco), mi disse, «sei il primo bianco che ha avuto il coraggio di vivere qui. Ma chi siamo noi che non ti degni neanche di venire a trovarci?». «È da poco che sono arrivato qui,» gli risposi, «ma hai ragione! Domani, sarò da voi!» Quella sera una delegazione di cristiani venne a trovarmi. Erano visibilmente preoccupati: «Padre, abbiamo saputo che domani vuoi andare in discarica. Non puoi andarci, quelli sono criminali. Ti ammazzano». Restai qualche istante in silenzio, riflettendo su quelle parole: «Io non sono venuto a Korogocho per i santi,» risposi, «ma per i criminali». L’indomani presi lo zaino e mi incamminai. Arrivato in cima alla collina, fui accolto da uno stormo di avvoltoi, davanti a me si spalancò uno spettacolo infernale: un’immensa spianata con montagne di immondizie, ovunque fuochi, centinaia di scavengers: uomini e donne di ogni età, anziani e bambini… Fui preso dal terrore, il primo istinto fu quello di scappare. Per fortuna vidi quel gigante che mi aveva sfidato ad andare in discarica, Jeremias. Gli corsi incontro, quasi per cercare protezione. Quando mi vide, mi guardò con un sorriso ironico: «Muthungu, non pensavo che voi bianchi manteneste le vostre promesse!». "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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arreton · 8 months
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La nuova casetta in provincia di Bergamo è buttata in una valle in mezzo alle montagne: apri la finestra e puoi fare lo yodel, la gente giù nella zona residenziale ti sentirà e risponderà a pieni polmoni. È grande e luminosa ed io mi sento già scomparire in mezzo a tutta quella luce. I mobili sono brutti, c'è troppo legno e sento l'odore di vecchio già a guardare le foto, ma c'è un orologio a pendolo che mi piace: mi ricorda l'orologio che vedevo a casa della mia prozia, il ticchettio costante e l'oscillazione ipnotizzante del pendolo e il brusco risveglio dall'ipnosi dato dal suono che faceva ogni tot. Mi vedo girare scalza per la casa silenziosa, quando non c'è nessuno, e guardarmi intorno dicendomi: forse ho esagerato quando dicevo che mi sarei rintanata in una casa sul cocuzzolo di una montagna. Certo che, se ci penso, passare dal mare alla montagna è veramente radicale come scelta, mi sorprendevo l'anno scorso quando mi giravo intorno a vedevo solo montagne quando io ho sempre visto solo mare acqua e spiaggia. Saranno solo un paio di mesi – chissàchissà – ma quella casa già è mia: immagino librerie lungo tutte le pareti nel salone, un tavolinetto con un paio di sedie sul balcone; angolo ufficio e angolo trucchi nella camera da letto, cameretta adibita a stanza per il computer; planetaria, macchinette per il caffè, forno, forno a microonde in cucina, col bancone per preparare il cibo separato dai fuochi e dal lavello; vedo tanti tappeti per la casa e me che lavo a terra perché tra tutte le faccende domestiche che in generale odio e schifo lavare a terra è l'unica che mi rilassa e mi diverte. Il padrone di casa dice che c'è un cane lì nel cortile, dice che non entra mai in casa e che è una pecorella talmente è buono, allora mi immagino che torno da lavoro io che apro il cancello e vedo un cane pastore grosso e mansueto battermi la coda e farmi le feste. Sono pensieri felici, forse un po' illusi, mi sembra quando da bambina mi mettevo a fantasticare robe talmente assurde che sembravano reali e fattibili. Ma a far venire i pensieri intrusivi ci vuole un attimo, d'altronde da piccola le mie fantasticherie venivano in poco tempo buttate giù ed infangate: i primi tempi mi sa dalle persone a me vicine, in poco tempo poi imparai a farlo da sola. Ad esempio, se mi fermo un attimo, penso che mi fa paura questo cambiamento: temo di rimanere sola abbandonata a me stessa e di non sapermi gestire. Questo perché questa notte ho sognato letteralmente di impazzire: avevo gli occhi furiosi, un odio che partiva dal petto e saliva in gola, gridavo ma di un grido grosso e feroce, mi sentivo quasi posseduta come quella volta che gridai nel sonno terrorizzata perché mi sentivo posseduta. In questi giorni poi sono tornata a fare sogni nervosi, dove litigo con la gente, addirittura con dei miei ex colleghi della pizzeria coi quali invece non ho mai avuto problemi. Guardo le mie reazioni inconsce e mi spavento all'idea di rimanere da sola in un posto così lontano. Però guardo anche le foto, vedo tutta quella luce e penso che sarà ottima per fare le foto e allora penso che mi servirà un cavalletto e altre cianfrusaglie varie. Chissà, magari un giorno realizzerò anche il sogno di mio padre di avere un telescopio. Intanto però mi dico che: se passati questi due mesi sarò costretta a ritornare giù al sud, sarà la volta buona che impazzirò definitivamente.
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