Tumgik
#scatole piene
IN CHE SENSO MANCINI CT D'ARABIA?????
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scogito · 8 months
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"E crearono la scuola come il "diavolo" aveva ordinato.
Il bambino ama la natura, quindi l'hanno chiuso in quattro mura. Non può stare seduto per ore senza muoversi, quindi hanno ridotto al minimo la sua libertà di movimento. Gli piace lavorare con le mani, e hanno iniziato a presentargli informazioni e teorie. Ama parlare sinceramente, gli hanno insegnato a tacere. Si sforza di capire, gli hanno insegnato a memorizzare. Vorrebbe esplorare da solo e usare la propria conoscenza (dell'anima), ma ha ottenuto tutto in forma preconfezionata su decine di fogli di lavoro grigi.
Attraverso tutto questo, i bambini hanno imparato ciò che non avrebbero mai imparato in altre circostanze: hanno imparato a non mettere in dubbio nulla e ad adattarsi". (Adolphe Ferrière)
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E da qualche parte iniziano ad averne le scatole piene. (link articolo)
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pollicinor · 11 months
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Secondo la ricostruzione della polizia, il robot industriale, che stava sollevando scatole piene di peperoni e le stava posizionando su un pallet, sembra aver avuto un malfunzionamento e ha identificato l'uomo come una scatola. L'uomo, secondo quanto riferisce l'agenzia locale Yonhap, è stato trasferito in gravi condizioni nell'ospedale dove è morto. Il decesso sarebbe dipeso dal fatto che il braccio robotico avrebbe spinto la parte superiore del corpo dell'uomo contro il nastro trasportatore, schiacciandogli il viso e il petto.
Dall'articolo "Robot schiaccia e uccide un operaio: lo aveva scambiato per la scatola che doveva prendere" su Corriere.it
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crazy-so-na-sega · 7 months
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la scala di Penrose
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"effettivamente sembra di vedere una situazione contraddittoria" ( cit. Graham Priest)
se si sceglie un qualsiasi gradino, poniamo il più vicino, e si inizia a "salire", ci si troverà alla fine sullo stesso gradino (il meccanismo è esattamente quello delle scale di Escher). Questo significa che ci troviamo in una situazione contraddittoria, perché "salire" non può significare trovarsi in un punto che è uguale p più basso di quello da cui si è partiti (inconsistenze predicative).
Un'obiezione che si può rivolgere alla tesi secondo cui la scala di Penrose sarebbe un caso di contraddizione oggettuale percepibile è legata alla differenza tra l'azione fisica del salire e la visualizzazione o l'immaginazione di tale situazione. In effetti non possiamo fisicamente "salire" su una scala di Escher o di Penrose: possiamo visualizzare o immaginare la procedura, ma non compierla effettivamente (questo ci conferma che una scala di Escher è un'illusione di C [contraddizione], o se volete "c'è" ma non esiste [ non esistenza della "res"].
Almeno per ora e limitatamente ai casi a noi noti dunque: non esistono percezioni di C, non esistono (in senso stretto) paradossi della percezione. Abbiamo se mai contenuti percettivi contraddittori, oppure illusioni di contraddizioni (l'effetto a cascata o le percezioni distorte dall'alcol). Forse, suggerisce Priest, in futuro la scienza scoprirà C percepibili e non illusorie. Non è escuso. Scoprirà casi di scatole che non soltanto sono piene e vuote, ma che si possono effettivamente percepire come tali. "La scienza è una strana cosa", scrive Priest, "ma per il momento almeno c'è buona ragione di supporre che il mondo percepibile sia consistente".
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in favore del realismo tout-court.
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greatmoonballoon · 27 days
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Tra un video ironico e un altro interessante di mezzo mi ritrovo video di coppie felici e innamorate, coppie che stanno costruendo un futuro insieme. E scoppio a piangere perché è tutto quello che avrei voluto con lui.
E invece eccomi qui. Sola.
Tutto quello che voglio è l'amore vero, di storielle ne ho piene le scatole. Sono stanca.
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me-soltanto-me · 2 months
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La mattina dovrebbe essere lieve…
Vedere gente , turisti ITALIANI, che vengono in spiaggia per buttare le immondizie di casa loro e per “ non lasciarle sulla strada” testuali parole! Che schifo. Le ho anche detto che qui ESISTE la raccolta differenziata, può usarla. Gente non più giovane. Ne ho le scatole piene dei porci !!!!
Scusate lo sfogo
Me
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vaerjs · 2 months
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continuo ad avere vertigini e fastidi dovuti alla cervicale e ne ho proprio le scatole piene
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lovesickshanties · 11 months
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OFMD Ficlet - XIII
Birds of a feather Edward
Anche se le notti di Edward Teach cominciavano tutte in modo diverso, quando il sonno finalmente lo prendeva finivano tutte per assomigliarsi.
Tutte erano fatte di risvegli improvvisi e di strani sogni dalle lunghe spire, di sudori freddi e angosce piene di schegge che gli blindavano il respiro in scatole sempre più piccole, finché stanco di dibattersi non si rialzava in cerca di qualcosa da fare, di qualcosa da mordere, di un modo qualsiasi per zittire il lamentarsi delle ossa il contrarsi dei muscoli e l'infiammarsi del cervello.
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Edward non era stato un bambino difficile.
Solo un po' piagnucoloso, quando era davvero molto piccolo; solo un po' pauroso, un po' irrigidito dal freddo della casa dove non c'era mai un fuoco, dove ogni passo doveva essere in punta di piedi e dove era meglio non parlare troppo forte, non occupare troppo spazio.
Una volta sola sua madre l'aveva picchiato; ma doveva essere proprio piccolo, perché lo ricordava appena.
Ricordava il pavimento umido, il muro gelido contro le vertebre, la fronte premuta sulle ginocchia mentre urlava che voleva lo lasciassero solo; e poi, non appena otteneva che la porta si chiudesse sulla stanza vuota, ricordava le urla che gli laceravano la gola per la paura di rimanere solo. Ricordava il buio, gli occhi di sua madre quando alla fine, esasperata, gli aveva dato il ceffone che l'aveva poi zittito.
Ma dopo quella volta, tutto era andato liscio come l'olio; Edward aveva smesso di urlare e scalciare e di volere cose opposte contemporaneamente, suo padre era morto, lui era fuggito sulla prima nave che lasciava il porto. Solo molto tempo dopo aveva saputo che era morta anche sua madre.
Tutto liscio come l'olio.
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Una! Cosa! Sola!
Una sola rotta! Una e precisa!
Una linea dritta, pulita come una lama di coltello!
Guarda! Come tutto diventa chiaro! Quando vuoi! Una! Cosa! SOLA.
Le tempeste gli sono sempre piaciute, non è vero!? Perché devi fare UNA COSA SOLA ed è non scivolare, non finire in mare, perché è tutto così chiaro e netto, non è vero!?
E adesso che non c'è più NESSUNO - GUARDA - hai UNA! SOLA! COSA! - da fare, adesso, devi solo continuare sempre dritto come un colpo di pistola - sì, la senti ancora, nelle gengive dietro gli occhi l'esplosione breve enorme alle tue spalle ah, sei stato un figlio di puttana fino alla fine, a rendermi le cose più difficili proprio adesso, ma chissà, chissà se poi ci avessi provato, chissà adesso di chi sarebbe il cervello schizzato giù nel fondo della nave mmh? (Volevo che lo facessi oh no non volevo che lo facessi volevo fermarti volevo che mi fermassi volevo volevo volevo volevo -) AH, UN ULTIMO SFORZO, UNA! COSA! SOLA! - ed è smuovere questa fottuta bocca di cannone - perché figurarsi, se uno solo di questi idioti ha un briciolo del fegato di Izzy - ma la luce nera negli occhi di Jim sembra promettente ti sembra promettente ti ricorda qualcosa ti ricorda qualcuno e ti ricorda che quando hai una sola cosa da fare tutto diventa così fottutamente facile, tutto fottutamente liscio come l'olio, come il ponte di una nave nella burrasca, come il sangue del tuo secondo che dilaga a terra come la traiettoria di un proiettile -
*BLAM*
"HAH..! PICCOLO INDISTRUTTIBILE BASTARDO!"
E poi 
- ah, ecco che finalmente scivoli; perché non sei stato capace - non sei mai stato capace di fare una, sola, cosa; non sei capace di volere abbastanza una, sola, cosa, e alla fine tutto ti sfugge; tutto corre via come la pioggia che cade dritta e tu rimani lungo disteso a terra e forse era questa, fin dall'inizio, proprio questa quell'una, sola, cosa, e forse ci hai messo così tanto a capirlo perché non sei stato mai capace di guardarla in faccia; ma adesso eccoti, alla resa dei conti, eccoti scivolare via mentre la notte si disfa in rivoli lunghi d'acqua scura, e guarda un po', se alla fine non è proprio Jim.
"Finalmente."
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alicesfeelings · 10 months
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Il quantitativo di pensieri intrusivi è tale da mettermi k.o nel giro di poco tempo. Per intenderci, a metà mattinata ne ho già piene le scatole di me stessa.
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libero-de-mente · 2 years
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La strada della vita
Questa mattina percorrendo la strada che mi portava in centro città, complice la pigrizia del traffico, mi sono preso la briga di automotivarmi.
Di pensare positivo, di vedere la vita in maniera da prendere un respiro e ricominciare.
Ricominciare a viaggiare, ricominciare a leggere, ricominciare ad ascoltare musica, ricominciare ad assaporare le cose belle della vita.
In una giornata primaverile con il colori sgargianti, grazie a un sole limpido, osservavo dai finestrini la vita scorrere lungo la strada.
Ed ecco una coppia, molto anziana, entrambi ricurvi sulle loro schiene camminare attaccati l'una all'altro. Ho subito pensato che per arrivare a stare tanto tempo insieme, quelle due persone, abbiano imparato a ingoiare il dolore per non farlo deglutire a chi gli sta a fianco.
Arrivato al semaforo successivo nell'auto sulla corsia al mio fianco un'altra coppia, stavano litigando. Le urla le sentivo nonostante i finestrini fossero chiusi. Non ho voluto invadere quel momento ho rivolto lo sguardo davanti a me, solo una cosa ho notato: gli occhi di lei, quasi abituati a una disperazione quotidiana. A non piangere per mancanza di tempo, perché se si fermasse cederebbe e verrebbe sopraffatta.
Nel tragitto vedo una donna con un cane al guinzaglio, un cucciolo pieno di vita e curiosità che si sofferma ad annusare e osservare tutto quello che incontra. Lei, lo asseconda con amore guardando quella piccola creatura come se fosse suo figlio.
Probabilmente uscivano dalla clinica veterinaria poco più in là, quella dove nel momento del mio passaggio un furgone per la raccolta di rifiuti speciali sta caricando quello che la clinica veterinaria aveva preparato in un cassonetto. Nel ribaltare il cassonetto non ho potuto fare a meno di notare che tra sacchetti neri e scatole c'era una carcassa. Quello di un cane di grossa taglia, bianco e nero, rigido nel suo stato di morte. La sua anima avrà già superato il ponte, qualcuno in questi giorni ha pianto per l'addio a un membro scodinzolante della famiglia. Un amico fedele, una presenza rassicurante e molti divani condivisi con i suoi famigliari umani. Questo mi sono imposto di pensare, non voglio credere che abbia avuto una vita fredda come il cassonetto metallico in cui si trovava la sua carcassa. Anche se io lo definirei "un corpo". Perché sanno essere più umani di noi.
Passato un incrocio un uomo, avvolto in un eskimo di molte taglie più grandi che lo copriva completamente, la testa coperta dal cappuccio il volto mascherato da una sciarpa fino sotto gli occhi, stava urinando sul marciapiede, contro il muretto di cinta di un giardino pubblico. In mezzo alla strada. Barcolla e riprende a camminare con un equilibrio compromesso, quasi trascinandosi.
Venti metri dopo averlo superato una ragazzina, seduta sotto la tettoia di una fermata dell'autobus, aspetta la sua corsa guardando incantata il cielo. Grandi cuffie sulle orecchie le trasmettono musica che lei canticchia sorridendo mentre muove la testa a ritmo. Il tutto con lo sfondo di un enorme zaino scolastico in spalla.
La vita sta proprio in questo, un lungo percorso dove si alternano momenti di vita piene d'amore e gioia e sogni, con sconfitte e lutti e rabbia.
Non esiste una soluzione per vivere al meglio intesa come legge universale, poiché non tutti ci comportiamo allo stesso modo, non siamo spinti dalle stesse motivazioni. Non abbiamo lo stesso cuore, non siamo uguali. Esiste chi il cuore lo usa tanto, esiste chi il cuore non lo ascolta da così tanto tempo che esso si è rassegnato. Atrofizzato.
Ho semplicemente percorso un tratto di strada che mi portava in centro città, ma se si osserva bene quello che ci circonda c’è da imparare e comprendere in ogni angolo del mondo.
Arrivo al mio appuntamento lavorativo, conscio di aver imparato qualcosa in più di ieri e meno di domani. Stringo le mani, saluto con sorriso cortese e comincio a ritornare con i piedi per terra.
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joekirby · 1 year
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Lo avevo postato qualche tempo fa, ma solo nella versione colorata.
Lo riposto con il solito passaggio china/colore.
Ho sempre amato questo personaggio, ed ho profondamente odiato la censura che ne hanno apportato qualche anno fa ormai, sempre per quel politically correct di cui credo tutti ne abbiam piene le scatole. Togliere il sigaro a Logan oppure a Ben Grimm, ha creato un buco nel personaggio secondo me.
Quando un caracther ha una forte componente semantica, toglierla danneggia quel personaggio.
Credo che a tutti piaccia Wolverine con il suo bel sigaro fumante!
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eugeniorocco-blog · 2 years
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L'amore per me è condivisione, comprensione, sincerità, fiducia e rispetto. L'amore di un corpo da sfiorare.. disegnare o scrivere sopra ciò che si possa provare, ciò che si possa sentire verso quella persona. L'amore è quelle gambe intrecciate anche con i piedi congelati. L'amore sono quei momenti con le scatole piene, con le lune storte e i vaffanculo a raffica. L'amore sono io stando con quella persona. L'amore è : "senti, ma davvero fai?" . L'amore è prendersi anche e soprattutto i lati negativi. L'amore è dirsi : non sarà facile stare con me. L'amore è la cena a casa, anche mangiare un panino da dividere piuttosto che una cena fuori. L'amore è in riva mentre si guarda il mare, è in cielo con le stelle che guardano e brillano. L'amore è negl’occhi di chi continua a scegliersi nonostante tutto, è nei visi arricciati con smorfie ed espressioni buffe. L'amore è nelle attenzioni, nelle accortezze. L'amore è ridere insieme. L'amore è stravolgere, scompigliare, è scuotere.L'amore è da scoprire.
L'amore è da conoscere, è da credere. L'amore è appartenere.
Appartiene a me da sempre.
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ilconteunicorno · 1 year
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Sono stanco morto, ho un bisogno mortale di riposare. Ma da cosa?
Da tutte le preoccupazioni lavoro/soldi/denunce/ispettorato del lavoro. Ne ho le scatole piene. Totalmente.
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Sono stanca morta di avere a che fare con persone che lavorativamente cercano di offenderti e sminuirti; sono stanca morta di stare continuamente in ansia; ne ho piene le scatole di dover sempre pagare le conseguenze laddove le VERE persone cattive la passano liscia. Sono stanca di ricevere tanto odio nonostante mi impegni per lavorare e non stare a guardare uno schermo, sono stanca di chi vuole a tutti i costi farmi passare per una persona cattiva. Spero soltanto che il prossimo anno io possa stare in pace. Lo spero...
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malefyca · 3 months
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Ne ho le scatole piene di bimbiminchia che ti rispondono con i dispetti…
Ma crescete un po’…!!!!
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supermegaiper · 3 months
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Ne ho le scatole piene di essere me :)
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