Tumgik
#spaghettata
molaplume · 2 years
Text
Spaghettata alla Tony Soprano
Spaghettata alla Tony Soprano
Dear readers, listeners and fellow bloggers: Good afternoon. To celebrate Columbus Day, a national holiday dear to all Italian Americans, we decided to prepare a very special dish loved by our family members.  We made a tomato sauce with plenty of veggies and grilled rounds of salsiccia, a pork and beef sausage, to accompany boiled durum spaghetti.  Here is  a picture of our latest rendition of…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
turuin · 1 month
Text
Day 21
Giorno 21 - ieri.
Totale caffè bevuti, 2.
Pranzo con una spaghettata al ragù di tonno i cui segreti ho cercato di carpire a mia madre perché era eccezionale. A cena abbiamo semplicemente continuato a mangiare più o meno all'asciutto. Cerco di ripulirmi un po'.
La giornata di ieri, causa pioggia, è stata passata interamente a casa, tra chi ha del lavoro da smaltire e chi ha del riposo da recuperare.
Anche oggi piove. Forse c'è del cinema in ballo, forse no; forse proverò ad andare avanti su BG3, o a vedere qualche puntata di Stone Ocean, forse uscirò finalmente a comprare un paio di scarpe nuove, dato che le Onitsuka Tiger stanno per aprirsi in due.
La brezza è fresca, tuona in lontananza, l'aria è pulita e tranquilla. Ultimamente, tutti i miei sogni hanno a che vedere con qualcosa che non mi riesce, un fallimento di qualche tipo, dai più sciocchi ai più drammatici. Persino il mio desiderio sessuale, alto come sempre, non sta trovando alcuno sfogo (a margine: forse dovrebbe, e magari dormirei meglio, ma in una casa piena di gente non è esattamente il massimo dello stimolo).
Come sempre accade, la vacanza sta piano piano esaurendo il suo corso, e incomincia ad essere il momento di stabilire il giorno di rientro e la tappa a metà strada.
6 notes · View notes
yourdirtiestdreams · 10 months
Text
Spaghettata post-concerto. Manca solo un orgasmo e poi si conclude la serata perfetta.
13 notes · View notes
betseyswardlick · 1 year
Text
Tumblr media
IT'S THAT TIME.... C H I C A G O....
Tumblr media
....spaghetti time i guess. BONGIORNO SPAGHETTATA!
I'll be at CAKE in Chicago this weekend with a new book! This one has wrestling, inadvisable methods of acquiring audio samples, and satanic sound engineering.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Spaghetti Punch #4 is another one-shotter about some more of the fabulous freaks of Cuddy, Oklahoma (previously seen in SP#1's "Blood Magic Ice Cream Store," and SP#3's short story "The Fixer's Quick Mart.") COME ON DOWN AND CHECK IT OWWWWT.
Chicago Alternative Comics Expo (CAKE)
June 3-4, 2023 11 am – 6 pm Saturday 11 am – 5 pm Sunday
Broadway Armory 5917 N Broadway Chicago, IL 60660 FREE and open to the public! http://www.cakechicago.com
I'll have Spaghetti Punch #1-#4, Penina Gal next to me, and a can-do attitude SO COME SAY HI.
All four spaghettis will be available afterwards from Radiator Comics.
17 notes · View notes
giancarlonicoli · 1 year
Text
26 lug 2023 10:15
IL DUCE SI’, IL DUCE NO, SE FAMO DU’ SPAGHI? I FASCISTI ODIAVANO LA PASTA PERCHÉ RAMMOLLIVA LO SPIRITO, DAVA SONNOLENZA ED ERA UNA MODA IMPORTATA DALL’AMERICA. INOLTRE NON ERA FUNZIONALE AL PROGETTO AUTARCHICO. PER QUESTO SECONDO LA VULGATA PARTIGIANA LA PASTA E’ ANTIFASCISTA E OGNI 25 LUGLIO, ORMAI DA 80 ANNI, IN TUTTA ITALIA SI CUCINA, SI MANGIA E SI CELEBRA LA PRIMA SPAGHETTATA ANTIFASCISTA OFFERTA DAI SETTE FRATELLI CERVI ALLA COMUNITÀ DI CAMPEGINE, A REGGIO EMILIA, PER FESTEGGIARE LA FINE DELLA DITTATURA FASCISTA E LA DEPOSIZIONE DI BENITO MUSSOLINI – IL CASO ESPLOSO IN PROVINCIA DI VICENZA CON LA SINDACA CHE... -
Estratto da wired.it
I fascisti odiavano la pasta. Spaghetti, tagliatelle e maccheroni finirono al confino come Altiero Spinelli, Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Per questo la pastasciutta è antifascista. E ogni 25 luglio, ormai da 80 anni, in Italia si cucina, si mangia e si celebra la prima pastasciutta antifascista, offerta dai sette fratelli Cervi alla comunità di Campegine, a Reggio Emilia, per festeggiare la fine della dittatura fascista e la deposizione di Benito Mussolini, avvenuta in quella stessa data nel 1943.
La famiglia Cervi
La famiglia Cervi era una famiglia di contadini benestanti. Il signor Alcide, padre dei sette fratelli, era riuscito ad emanciparsi dalla condizione di mezzadro assieme alla moglie Genoveffa e a prendere un podere in affitto a Gattatico, vicino Campegine, nel 1934. Lì costruirono la loro vita, lavorando la terra assieme a Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore.
Ma i Cervi erano molto più che semplici contadini. Erano antifascisti. 
(...)
Fu quindi naturale e immensa la gioia che li pervase la sera del 25 luglio 1943, quando tornando dai campi scoprirono che il dittatore Mussolini era stato deposto, arrestato e confinato in Abruzzo dalla monarchia sabauda. Era tempo di festeggiare e mettere fine anche a quella fame che il fascismo aveva regalato a tutto il paese per 20 anni.
Prima degli anni Cinquanta e della diffusione della produzione industriale, l’Italia è sempre stato un paese di persone malnutrite e affamate, che mangiavano male e morivano presto. 
(...)
Gran parte delle persone mangiava solo polenta, a nord, e pane, al sud. Niente pasta, che tra l’altro è molto più nutriente, perché ai fascisti non piaceva. 
(...)
Così, è facile immaginare perché i fratelli Cervi decisero di dare una festa e cucinare quintali di pasta al burro e parmigiano per festeggiare la fine del fascismo. Una pastasciutta antifascista, la prima, che venne cucinata a Gattatico e poi trasportata a Campegine. Nel tragitto la pasta divenne completamente scotta e, nel frattempo, gli altri contadini e contadine cominciarono a rubacchiarne un po’ per placare i morsi della fame. Un’avventura.
(...)
Postilla: perché i fascisti odiavano la pastasciutta?
Come insegna il sociologo Marco Cerri nel suo libro La pastasciutta dei Cervi, i motivi sono tre. Il primo riguarda il progetto autarchico, perché la pasta si fa col grano e per raggiungere l’autosufficienza cerealicola bisognava consumare poco grano. Il secondo è propagandistico e nasce dai futuristi. Tommaso Marinetti e gli altri si scagliarono contro la pasta dicendo che rammolliva lo spirito, dava sonnolenza e portava al neutralismo, cioè ad essere contrari alla guerra.
Infine, l’ultimo riguarda la logica del ruralismo fascista, che additava la pasta come una moda importata dall’America. Fino agli anni Trenta del Novecento, la pasta era un alimento consumato quasi esclusivamente a Napoli e praticamente sconosciuto nel resto d’Italia. Furono i migranti tornati dagli Stati Uniti a darle nuova vita, dato che tra le comunità italiane d’oltreoceano era un alimento estremamente diffuso.
Fu quindi il sentimento anti statunitense dei fascisti, unito ai problemi economici e alla propaganda futurista che portarono il regime a combattere una guerra contro la pasta, tanto che nei suoi primi anni il consumo pro capite era di appena 12 chili l’anno, ridotto ai 9 durante la guerra. Mentre già nel 1954 ci fu un balzo a 28 chili l’anno, stabilizzatosi poi agli attuali 23 a testa.
Per questo, ancora oggi, la pastasciutta resta un simbolo dell’antifascismo. E quest’anno, a 80 anni dalla fine della dittatura, il 25 luglio 2023 verranno cucinate 220 pastasciutte antifasciste in tutta Italia, come annuncia l'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Per ricordare i fratelli Cervi, la loro generosità e l’antifascismo su cui si fonda la Repubblica italiana, nonostante qualcuno provi a farcelo dimenticare.
4 notes · View notes
thetriangletattoo · 1 year
Text
Italian culture is spaghettata after a night out
3 notes · View notes
nonsaremodellestar · 2 years
Text
ripensando alla ragazza interista che parlava di krunic prima... se dovesse mai sfuggirmi l'interista che non solo mangerei ma farei colazione spuntino pranzo merenda cena spaghettata di mezzanotte mi ritroverei la digos sotto casa (e lo capirei perfettamente)
2 notes · View notes
sorella-di-icaro · 1 year
Text
Tumblr media
Qui un po' di tempo addietro c'era della buonissima spaghettata al pesto di basilico e pinoli, ma un mostruoso mostro di nome Elena se l'ha divorò e la spaghettata nel suo pancino finì 🙈
1 note · View note
sturlo · 14 days
Text
Spaghettata con le canoce, da crude metterle in freezer per un'oretta si solidifica la polpa, tagliare i lati, togliere tutti e due i carapaci staccare la polpa dalla testa, soffritto olio e aglio, scottare qualche minuto la polpa finché si sfalda,buttare la pasta e mescolare bene tutto..UNO DEI MIGLIORI PRIMI PIATTI 😜
Tumblr media Tumblr media
1 note · View note
cole-palmer · 4 months
Text
Aperto la porta di casa e sono stata accolta da mia madre che mi ha detto “scusa Simona ma tu lo sai quanti caffè ha bevuto Antonio Conte oggi? Sai per caso se oggi ha mangiato una spaghettata a vongole? No perché adesso ti aggiorno” 😭
0 notes
levysoft · 6 months
Link
Preparazione
Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua e, quando comincerà a bollire, aggiungi il sale e cuoci gli spaghetti alla chitarra.
Occupati ora del condimento: trita al coltello le alici. In una ciotola, metti il burro ammorbidito, le alici tritate e un pizzico di prezzemolo (facoltativo). Mescola bene il tutto con una forchetta.
Quando gli spaghetti saranno cotti (ma comunque al dente), trasferiscili nella ciotola con il composto di burro e alici.
Aggiungi un goccio di acqua di cottura, poco per volta.
Amalgama il tutto e... buon appetito!
1 note · View note
animapienadiodio · 7 months
Note
ti sei mai masturbata?
Ti sei mai fatto una spaghettata di cazzi tuoi?
1 note · View note
giancarlonicoli · 4 months
Text
24 mag 2024 18:34
“MIO MARITO FU UN DONGIOVANNI MA GLI PERDONAI TUTTO” – PARLA FRANCA GANDOLFI, MOGLIE DI DOMENICO MODUGNO: "IL PRIMO INCONTRO? AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA. AVEVA TANTE FIDANZATE. È STATO UN PLAYBOY ANCHE DOPO IL MATRIMONIO. MENTRE ERO INCINTA SPARÌ PER TRE MESI ALL’INSEGUIMENTO DI UNA CELEBERRIMA DONNA. NOI DONNE ALL’EPOCA ABBOZZAVAMO, NON C’ERA IL DIVORZIO” – “AMICI CANTANTI? LI EVITAVA...” - VIDEO
Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il primo incontro?
«Al Centro Sperimentale di Cinematografia. Lui era già al primo anno e gli dissero di farmi da partner per il provino. Una scena inventata dal regista Luigi Zampa: se ne approfittò con un bacio non previsto».
Franca Gandolfi, 91 anni, vedova di Domenico Modugno, torna con la memoria (infallibile) al giorno in cui conobbe il non ancora mister Volare. Sono 30 anni dalla sua scomparsa e 65 dai due Grammy che fecero cantare a tutto il mondo «Volare oh oh».
Quindi, fu amore a prima vista?
«Per niente... Per quel gesto mi risultò antipatico e per un anno lo tenni alla larga. Aveva tante fidanzate al Centro... Per gli uomini era un mascalzone; per le donne un simpatico spaccone. Fu alla festa di fine anno in un ristorante ai castelli, a Monte Cavo, che cambiai atteggiamento.
Lui stava con Giulia Lazzarini, erano i due più bravi del corso, stavano ballando insieme quando l’orchestra attaccò la marcia nuziale... Lui schizzò via dalla pista, lei si andò a sedere sulle gambe di Vittorio Congia e ne nacque una lite. Sulla via del ritorno era da solo e mi chiese di tornare insieme col bus».
Ecco il primo bacio vero...
«E che, subito? Era un’altra epoca... Mi aveva colpito non il dongiovanni, ma quel mondo interno che si portava dietro dal paesino, fatto di storie popolari di minatori e folletti, un miscuglio sociale che mi ricordava la mia infanzia a Palermo: vivevamo all’interno dell’aeroporto di cui papà era comandante. Passavo le giornate su una magnolia come il Barone rampante di Calvino, e al tramonto vedevo i contadini che tornavano a casa cantando nenie».
La gavetta come attori insieme, cinque anni di fidanzamento, le nozze nel 1955.
Insieme fino alla sua morte, avvenuta nel 1994...
«Dopo il successo planetario Mimmo non c’era quasi mai. Il periodo bello è stato prima. Non riuscì nemmeno a tornare in Italia per la nascita di Marco, il primo figlio. Partorii con tutti gli amici intorno, fu una festa allegrissima seguita da una spaghettata. Io avevo lasciato il lavoro (aveva recitato per Eduardo, Fellini, Monicelli... ndr) e il suo successo era la mia ambizione ».
«Nel blu dipinto di blu» è la canzone italiana più famosa al mondo. L’ha vista nascere?
«In genere Mimmo scriveva canzoni in 5 minuti ma quella volta fu diverso. Lui e Franco Migliacci ci lavorarono molto. Mancava il ritornello e nacque davanti a me. Abitavamo a Roma, in un piccolissimo appartamento. C’era un piano verticale, c’erano le finestre aperte e si annunciò un temporale. Il vento fece volare via tutti i fogli e lui iniziò, quasi come uno sciamano, a ripetere volare oh oh... Ahimè ho perso la registrazione, non trovo più la casetta».
Nel 1958 la portò al Festival di Sanremo e vinse...
«L’avevano rifiutata in tanti e decise andare lui, primo cantautore della storia».
Il gesto delle braccia allargate è diventato simbolo della canzone italiana...
«Era voluto, aveva curato la messinscena. Non gli piaceva l’idea che andava allora del cantante fermo davanti al microfono, quello che prima di iniziare si schiarisce la voce con un colpetto di tosse. All’inizio le braccia aperte furono un problema per i cameramen non abituati... Quando vinse i giornalisti impazzirono: era la fine dell’epoca dei cantanti alla Claudio Villa. Lo presero in braccio e lo portarono in giro per tutto il casinò».
A proposito di Claudio Villa. Era rivalità vera?
«Erano amici, soprattutto dopo la malattia... Mimmo rimproverava a Claudio uno stile di vita troppo giovanile...».
Gli altri amici?
«Con Franco Migliacci erano una grande coppia, avevano passione in comune per l’arte moderna, in viaggio si portavano album su cui disegnare. Oltre a lui Riccardo Pazzaglia e Sergio Modugno. Per un periodo abbiamo frequentato Eugenio Montale che ci invitava a cena e cantava l’opera.
È stato amico anche di Ennio Morricone che volle per gli arrangiamenti di Rinaldo in campo . Frequentava Renato Guttuso di cui regalava disegni agli amici. Coi cantanti si trovava meno bene: non si reputava uno di loro. E i cantautori arrivarono con la generazione successiva».
Dopo «Volare» non ritrovò più lo stesso successo mondiale...
«Non gli piaceva lo stile di vita americano... Era con la William Morris, l’agenzia di Marilyn. Non gli andava che a Las Vegas durante i concerti la gente mangiasse: ruppe il contratto e tornò in Italia. Migliacci diceva che aveva Hollywood ai piedi ma che l’aveva presa a calci».
Esce oggi «Come un sogno di mezza estate», doppio album con le sue canzoni più famose e degli inediti in spagnolo. La sua preferita?
«Sono legata a quelle degli esordi in dialetto salentino. Mimmo recitò nel ruolo di un militare siciliano in Carica eroica di De Robertis grazie a una raccomandazione di Vittorio De Sica. Cantava “Ninna nanna”, un brano salentino che tutti pensavano in dialetto siciliano e che divenne poi sigla di Amuri amuri programma radio del 1953 cui partecipai anch’io.
Lo registravamo da soli in studio a Roma, fu romanticissimo. “Strada ‘nfosa” è il brano che preferisco, parla di un addio. Per un periodo ci siamo anche lasciati... È stato un dongiovanni anche dopo il matrimonio. Noi donne all’epoca abbozzavamo, non c’era il divorzio».
Litigavate?
«Tutta la vita. E quando succedeva fuggivo al mare coi suoi amici: Mauro Bolognini e Luchino Visconti. Lui rimediava con il suo sense of humour . Ero in attesa di Marcello, sparì per tre mesi all’inseguimento di una celeberrima donna. Quando tornò disse: “Pensa a cosa avrebbe detto mio padre: mio figlio con una nobile”».
(...)
Nel 1984 l’ictus e la semi paralisi che lo costringe a lasciare le scene...
«Ho vissuto la sua malattia con grande tenerezza e gli ho perdonato tutti i tradimenti.
Aveva perso tutto: non poteva più essere né il dongiovanni, né l’artista. Siamo tornati a vivere attaccati, per dieci anni, come prima del successo».
(...)
0 notes
twinssebastiani · 1 year
Video
youtube
🚚 Fossacesia Marina - Italia vs Austria grande spaghettata alle vongole ...
1 note · View note
yosoytess · 1 year
Text
Avevo proposto una spaghettata aglio e olio delle 2, ma nessuno mi rende felice in questa casa
0 notes
dorinaskitchen · 2 years
Photo
Tumblr media
This is my almond meal crusted chicken that i created last week. This with a salad was a really tasty little dinner... And filling too! And HEALTHY! Wow! So many ANDs! LOL!!! Just take some almond meal... Add spices- i used my spicy spaghettata mix (which is parsley, red pepper flakes and garlic) Salt and black pepper Extra virgin olive oil to moisten it all Then just spread on your chicken (or any other meat) and bake My thin sliced chicken you see here took about 10 -15 minutes in a pre-heated 400degree oven. BUON APPETITO‼️ https://www.instagram.com/p/CocNcX2uo3d/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes