Nella notte di Capodanno,
quando tutti a nanna vanno,
è in arrivo sul primo binario
un direttissimo straordinario,
composto di dodici vagoni
tutti carichi di doni…
Gennaio
Sul primo vagone, sola soletta,
c’è una simpatica vecchietta.
Deve amar molto la pulizia
perché una scopa le fa compagnia…
Dalla sua gerla spunta il piedino
di una bambola o d’un burattino.
– Ho tanti nipoti, – borbotta, – ma tanti!
E se volete sapere quanti,
contate tutte le calze di lana
che aspettano il dono della Befana.
Febbraio
Secondo vagone, che confusione!
Carnevale fa il pazzerellone:
c’è Arlecchino, c’è Colombina,
c’è Pierrot con la sua damina,
e accanto alle maschere d’una volta
galoppano indiani a briglia sciolta,
sceriffi sparano caramelle,
astronauti lanciano stelle
filanti, e sognano a fumetti
come gli eroi dei loro giornaletti.
Marzo
Sul terzo vagone
viaggia la Primavera
col vento marzolino.
Gocce ridono e piangono
sui vetri del finestrino.
Una rondine svola,
profuma una viola…
Tutta roba per la campagna.
In città, fra il cemento,
profumano soltanto
i tubi di scappamento.
Aprile
Il quarto vagone è riservato
a un pasticcere rinomato
che prepara, per la Pasqua,
le uova di cioccolato.
Al posto del pulcino c’è la sorpresa.
Campane di zucchero
suoneranno a distesa.
Maggio
Un carico giocondo
riempie il quinto vagone:
tutti i fiori del mondo,
tutti i canti di Maggio…
Buon viaggio! Buon viaggio!
Giugno
Giugno, la falce in pugno!
Ma sul sesto vagone
10 non vedo soltanto
le messi ricche e buone…
Vedo anche le pagelle:
un po’ brutte, un po’ belle,
un po’ gulp, un po’ squash!
Ah, che brutta invenzione,
amici miei,
quei cinque numeri prima del sei.
Luglio
Il settimo vagone
è tutto sole e mare:
affrettatevi a montare!
Non ci sono sedili, ma ombrelloni.
Ci si tuffa dai finestrini
meglio che dai trampolini.
C’è tutto l’Adriatico,
c’è tutto il Tirreno:
non ci sono tuttii bambini…
ecco perché il vagone non è pieno.
Agosto
Sull’ottavo vagone
ci sono le città:
saranno regalate
a chi resta in città
tutta l’estate.
Avrà le strade a sua disposizione:
correrà, svolterà, parcheggerà
da padrone.
A destra e a sinistra
sorpasserà se stesso…
Ma di sera sarà triste lo stesso.
Settembre
Osservate sul nono vagone
gli esami di riparazione.
Severi, solenni come becchini…
e se la pigliano con i bambini!
Perché qualche volta, per cambiare,
non sono i grandi a riparare?
Ottobre
Sul decimo vagone
ci sono tanti banchi,
c’è una lavagna nera
e dei gessetti bianchi.
Dai vetri spalancati
il mondo intero può entrare:
è un ottimo maestro
per chi lo sa ascoltare.
Novembre
Sull’undicesimo vagone
c’è un buon odore di castagne,
paesi grigi, grige campagne
già rassegnate al primo nebbione,
e buoni libri da leggere a sera
dopo aver spento la televisione.
Dicembre
Ed ecco l’ultimo vagone,
è fatto tutto di panettone,
ha i cuscini di cedro candito
e le porte di torrone.
Appena in stazione sarà mangiato
di buon umore e di buon appetito.
Mangeremo anche la panca
su cui siede a sonnecchiare
Babbo Natale con la barba bianca.
Gianni Rodari
*******************
On New Year's Eve,
when everyone goes to bed,
is arriving on the first track
a very direct extraordinary,
composed of twelve wagons
all loaded with gifts…
January
On the first carriage, alone,
there is a nice old lady.
You must be very fond of cleanliness
because a broom keeps her company...
The little foot emerges from her pannier
of a doll or a puppet.
– I have many grandchildren, – she mutters, – but many!
And if you want to know how many,
count all the woolen socks
who await the gift of the Befana.
February
Second car, what a mess!
Carnival goes crazy:
there is Harlequin, there is Colombina,
there is Pierrot with his lady,
and next to the masks of the past
Indians gallop at full speed,
sheriffs shoot candy,
astronauts launch stars
streamers, and dream in comics
like the heroes of their newspapers.
March
On the third car
Spring travels
with the March wind.
Drops laugh and cry
on the window glass.
A swallow flies,
smells like a violet...
All campaign stuff.
In the city, among the concrete,
they only smell
the exhaust pipes.
April
The fourth car is reserved
to a renowned pastry chef
which prepares, for Easter,
chocolate eggs.
Instead of the chick there is the surprise.
Sugar bells
they will play at length.
May
A playful load
fills the fifth carriage:
all the flowers in the world,
all the songs of May...
Have a good trip! Have a good trip!
June
June, the scythe in hand!
But on the sixth car
10 I don't just see
the rich and good crops…
I also see the report cards:
a little ugly, a little beautiful,
a little gulp, a little squash!
Ah, what a bad invention,
my friends,
those five numbers before six.
July
The seventh car
it's all sun and sea:
hurry up and assemble!
There are no seats, but umbrellas.
You dive from the windows
better than trampolines.
There is the whole Adriatic,
there is the whole Tyrrhenian Sea:
not all children are there...
that's why the carriage isn't full.
August
On the eighth car
there are cities:
they will be given away
to those who remain in the city
all summer.
He will have the roads at his disposal:
it will run, turn, park
as master.
To the right and to the left
will surpass itself…
But in the evening it will be sad anyway.
September
Look on the ninth car
remedial exams.
Severe, solemn like gravediggers…
and they take it out on the children!
Because sometimes, for a change,
Aren't the adults the ones who repair?
October
On the tenth car
there are many benches,
there is a black board
and some white chalk.
From the wide open windows
the whole world can enter:
he is an excellent teacher
for those who know how to listen.
November
On the eleventh car
there is a good smell of chestnuts,
gray towns, gray countryside
already resigned to the first fog,
and good books to read in the evening
after turning off the television.
December
And here is the last carriage,
it's all made of panettone,
It has candied cedar cushions
and the nougat doors.
As soon as he gets to the station he will be eaten
in good spirits and with a good appetite.
We will also eat the bench
on which he sits dozing
Santa Claus with a white beard.
Gianni Rodari
Stanotte non accontentatevi del primo sogno che vi passa per la testa, soprattutto non accontentatevi di chiudere gli occhi per cercare quella felicità che vi spetta.
E che sia una notte di sogni filanti lanciati da stelle che aspettano i nostri sguardi ♡
Old Trevor x Will page to brainstorm and create new ideas ♡
Another Italian song "Venere e Marte" by Marco Mengoni, the lyrics is "I swear we will be together without falling and that all my days are yours. We will trick the years too like streamers' powder. And it will be written in every script that nothing will change all of this. Indelible." or at least I try my best translating it-
Storia e interpretazioni del Carnevale
Storia e interpretazioni del Carnevale.
Le date del Carnevale cambiano ogni anno, essendo una festa mobile e sono diverse tra rito ambrosiano e romano. Quest’anno, ovvero il 2024, il periodo del Carnevale inizia il 28 gennaio e finisce il 13 febbraio, cosiddetto Martedì Grasso: la domenica di Carnevale è l’11 febbraio.
La quaresima viene dopo il carnevale per ricordarci che siamo polvere e non coriandoli.
Franco Lissandrin
A carnevale tutto il mondo è giovane, anche i vecchi. A carnevale tutto il mondo è bello, anche i brutti.
Nicolaï Evreïnov
San Valentino e Carnevale cadono nello stesso mese. Trovo stupido mettere così vicino due feste di maschere.
Francesco D’Antonio
A Carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale.
Proverbio
Odio il Carnevale. Ci provi con una principessa Disney e ti ritrovi a letto con un camionista di Brembate.
Anonimo
Avete fatto caso che l'ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio?
Totò
Il termine deriverebbe dal latino "carnem levare" (eliminare la carne), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. In alternativa si è ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall'espressione latina carne levamen (avente l'analogo significato di "eliminazione della carne"), oppure dalla parola carnualia ("giochi campagnoli") o ancora dalla locuzione carrus navalis ("nave su ruote", quale esempio di carro carnevalesco) se non addirittura da currus navalis ("corteo navale"), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo. Le prime testimonianze dell'uso del vocabolo "carnevale" (detto anche "carnevalo") vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.
Saturnalia Romani
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri e si festeggia da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi. Una piccola differenza è rappresentata dal Carnevale ambrosiano, la cui durata - finisce infatti con il «sabato grasso», quattro giorni dopo rispetto al tradizionale «martedì» («il martedì grasso» è il giorno che precede la Quaresima e la tradizione vuole che nella giornata si consumino i dolci fatti in casa, in vista del periodo di digiuno che seguirà) - sembra risalire a un pellegrinaggio del vescovo Ambrogio che aveva annunciato il suo ritorno «in tempo per celebrare con i milanesi le ceneri». La popolazione posticipò il rito alla domenica successiva per aspettarlo. È nel Medioevo che ritroviamo molti aspetti della festa attuale.
Il Carnevale italiano si distingue per le sue maschere regionali e tradizionali, ognuna con le proprie caratteristiche: da Arlecchino a Pulcinella. E ogni regione ha anche i propri dolci tipici e tradizionali, come le chiacchiere, conosciute anche come frappe o bugie. L’Italia vanta la presenza di alcuni dei Carnevali più belli e famosi del mondo: Venezia, Viareggio, Putignano, Ivrea e altri. Una curiosità? Uno dei simboli del Carnevale sono, assieme alle stelle filanti, i coriandoli di carta che nacquero nel 1875 da un’idea dell’ingegnere Enrico Mangili di Crescenzago (Milano).
L’ingegnere li realizzò a partire dalle carte traforate usate per l’allevamento dei bachi da seta. Un’invenzione contesa con un altro ingegnere di Trieste, Ettore Fenderlche, che nel 1876 ritagliò dei triangolini di carta. Il carnevale è una festa mobile che si celebra nei paesi di tradizione cristiana e in particolare in quelli di rito cattolico: i festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi, in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante è l'uso del mascheramento.
I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche, come per esempio le antesterie, che erano delle feste celebrate in onore di Dioniso, in ambiente ionico-attico, che avevano a che fare direttamente col piacere del vino e con il "fiorire primaverile". Questi giorni di festa cadevano infatti nel mese di Antesterione (a cavallo fra febbraio e marzo) con l'avvicinarsi della primavera . Ad Atene venivano chiamate "antiche Dionisie" per distinguerle dalle "grandi Dionisie" più recenti e introdotte infatti da Pisistrato nel VI secolo a.C.) o i saturnali romani, una delle più diffuse e popolari feste religiose di Roma antica, che si celebrava ogni anno, dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno, antico dio romano della seminagione. Durante le feste dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza.
Festa dei pazzi nel medioevo
Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all'inizio del carnevale seguente. Il ciclo preso in considerazione è, in pratica, quello dell'anno solare. Nel mondo antico, romano, la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell'impero Romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Veturio. (Un rito simile avveniva nelle Lupercalia che erano un festival della fertilità dedicato a Fauno, il dio romano dell'agricoltura, nonché ai fondatori romani Romolo e Remo. Vedi la Storia di San Valentino per leggere come si svolgeva esattamente il rituale)
Durante le antesterie passava il carro di colui che doveva restaurare il cosmo dopo il ritorno al caos primordiale e più o meno la stessa celebrazione avveniva già in Babilonia, quando poco dopo l'equinozio primaverile veniva appunto riattualizzato il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat che si concludeva con la vittoria del primo. Il noto storico delle religioni Mircea Eliade scrive nel saggio Il Mito dell'Eterno Ritorno: "Ogni Nuovo Anno è una ripresa del tempo al suo inizio, cioè una ripetizione della cosmogonia. I combattimenti rituali fra due gruppi di figuranti, la presenza dei morti, i saturnali e le orge, sono elementi che denotano che alla fine dell'anno e nell'attesa del Nuovo Anno si ripetono i momenti mitici del passaggio dal Caos alla Cosmogonia".
In seguito Eliade afferma che "allora i morti potranno ritornare, poiché tutte le barriere tra morti e vivi sono rotte e ritorneranno giacché in questo momento paradossale il tempo sarà annullato ed essi potranno di nuovo essere contemporanei dei vivi". Le cerimonie carnevalesche, diffuse presso i popoli Indoeuropei, mesopotamici, nonché di altre civiltà, hanno perciò anche una valenza purificatoria e dimostrano il "bisogno profondo di rigenerarsi periodicamente abolendo il tempo trascorso e riattualizzando la cosmogonia". Eliade scrive anche che "l'orgia è anch'essa una regressione nell’oscuro, una restaurazione del caos primordiale; in quanto tale, precede ogni creazione, ogni manifestazione di forme organizzate". L'autore aggiunge poi che "sul livello cosmologico l'orgia corrisponde al Caos o alla pienezza finale; nella prospettiva temporale, l'orgia corrisponde al Grande Tempo, all'istante eterno, alla non - durata. La presenza dell'orgia nei cerimoniali che segnano divisioni periodiche del tempo tradisce una volontà di abolizione integrale del passato mediante l'abolizione della Creazione.
Il carnevale si inquadra quindi in un ciclico dinamismo di significato mitico: è la circolazione degli spiriti tra cielo, terra e inferi. Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l'uomo e il suo destino. In primavera, quando la terra comincia a manifestare la propria energia, il Carnevale segna un passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi. Le anime, per non diventare pericolose, devono essere onorate e per questo si prestano loro dei corpi provvisori: essi sono le maschere che hanno quindi spesso un significato apotropaico, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell'essere "soprannaturale " rappresentato.
Maschere della commedia dell'arte italiana
Le maschere che incarnano gli antenati, le anime dei morti che visitano cerimonialmente i vivi, sono anche il segno che le frontiere sono state annientate e sostituite in seguito alla confusione di tutte le modalità. La confusione delle forme è illustrata dallo sconvolgimento delle condizioni sociali (nei Saturnali lo schiavo è promosso padrone, il padrone serve gli schiavi; in Mesopotamia si deponeva e si umiliava il re, ecc.), dalla sospensione di tutte le norme, ecc. Lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non mirano che alla dissoluzione del mondo, affinché possa in seguito essere rigenerato e ricreato.
L'antica tradizione del carnevale si è mantenuta anche dopo l'avvento del Cristianesimo: anche a Roma stessa, capitale del Cristianesimo, la maggiore festa pubblica tradizionale è stata il Carnevale Romano fino alla sua soppressione negli anni successivi all'Unità d'Italia. A Firenze i Medici organizzavano grandi mascherate su carri chiamate "trionfi" e accompagnate da canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore. Celebre è Il trionfo di Bacco e Arianna scritto proprio dal Magnifico. Nella Roma del regno pontificio si svolgevano invece la corsa dei barberi (cavalli da corsa) e la "gara dei moccoletti" accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente.
Nella storia dell'arte invece, una famosa opera pittorica è la Lotta tra Carnevale e Quaresima del pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio. Personaggi mascherati del carnevale veneziano sono presenti in vari dipinti del Settecento veneziano di Canaletto, Francesco Guardi e negli interni di Pietro Longhi. Il Carnevale non termina ovunque il Martedì grasso: fanno eccezione il Carnevale di Viareggio, il Carnevale di Ovodda, il carnevale di Poggio Mirteto, il Carnevale di Bientina, il carnevale di Borgosesia e il Carnevalone di Chivasso. Anche il Carnevale di Foiano della Chiana termina la domenica dopo le Ceneri. In diversi Carnevali il martedì grasso si rappresenta, spesso con un falò, la "morte di Carnevale".
Secondo lo studioso Michail Bachtin, che trattò del carnevale nel suo testo - L’opera di Rabelais e la cultura popolare. Riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale. - "Il carnevale, in opposizione alla festa ufficiale, era il trionfo di una sorta di liberazione temporanea dalla verità dominante e dal regime esistente, l’abolizione provvisoria di tutti i rapporti gerarchici, dei privilegi, delle regole e dei tabù... Era l’autentica festa del tempo, del divenire, degli avvicendamenti e del rinnovamento. Si opponeva a ogni perpetuazione, a ogni carattere definitivo e a ogni fine. Volgeva il suo sguardo all’avvenire incompiuto... Tutte queste forme di riti e spettacoli organizzati in modo comico erano molto diffuse in tutti i paesi dell’Europa medievale, ma si distinguevano per la loro ricchezza e la loro complessità nei paesi di cultura romanza, e in particolare in Francia .
Carnevale di Viareggio
Tutte queste forme, organizzate sul principio del riso, presentavano una differenza estremamente netta, di principio si potrebbe dire, rispetto alle forme di culto e alle cerimonie ufficiali serie della chiesa e dello stato feudale... Esse rivelavano un aspetto completamente diverso del mondo, dell’uomo e dei rapporti umani, marcatamente non ufficiale, esterno alla Chiesa e allo Stato; sembravano aver edificato accanto al mondo ufficiale un secondo mondo e una seconda vita, di cui erano partecipi, in misura più o meno grande, tutti gli uomini del Medioevo, e in cui essi vivevano in corrispondenza con alcune date particolari. Tutto ciò aveva creato un particolare dualismo del mondo, e non sarebbe possibile comprendere né la coscienza culturale del Medioevo, né la cultura del Rinascimento senza tenere in considerazione questo dualismo.
L’ignorare o il sottovalutare il riso popolare del Medioevo porta a snaturare il quadro di tutta l’evoluzione storica della cultura europea nei secoli seguenti . Un significato del tutto particolare aveva l’abolizione di tutti i rapporti gerarchici. In effetti, durante le feste ufficiali le differenze gerarchiche erano mostrate in modo evidente: in esse bisognava apparire con tutte le insegne del proprio titolo, grado e stato, e occupare il posto assegnato al proprio rango. La festa consacrava l’ineguaglianza. Al contrario, nel carnevale tutti erano considerati uguali, e nella piazza carnevalesca regnava la forma particolare del contatto familiare e libero fra le persone, separate nella vita normale – non carnevalesca – dalle barriere insormontabili della loro condizione, dei loro beni, del loro lavoro, della loro età e della loro situazione familiare.
Concludendo possiamo dire che sin dall'antichità, come dimostrano appunto i Saturnali romani, la festa dei pazzi nel Medioevo e via dicendo, il Carnevale ha dunque sempre rappresentato un'esperienza fondamentalmente collettiva, è il momento del riso, della trasgressione, della satira e della parodia, dell'esaltazione, insomma, del "mondo alla rovescia", con la connessa contestazione dei rapporti gerarchici. La festa carnevalesca, con il suo spirito eversivo, ha influenzato profondamente, secondo Bachtin, alcuni generi letterari comico realistici soprattutto attraverso il linguaggio: un linguaggio radicalmente antiletterario, familiare, plebeo, "di piazza", realistico sino all'oscenità, corposo e instintuale, gioioso e vitalistico.
Massima espressione dello spirito e della lingua carnevaleschi è appunto Rablais, a cui Bachtin ha dedicato uno studio veramente ponderoso; ma le radici antropologiche e culturali dello scrittore francese affondano in un "humus" antichissima: dalla novellistica milesia alla satira, dalla commedia al romanzo d'avventura e picaresco elementi del modo carnevalesco sostanziano i più diversi generi letterari, spesso in ironica e parodica dialettica con i generi più formalmente considerati seri.
Puoi anche leggere i seguente posts con aforismi e citazioni sul Carnevale:
Citazioni e aforismi sul carnevale
Citazioni spiritose sul carnevale
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Aforismi per argomento
Aforismi per autore
Pensieri e riflessioni
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Dalle maschere alle location al cibo tante fantastiche idee per un carnevale originale 2024 !!
Finalmente il carnevale 2024 è quasi arrivato! Una festa piena di allegria e tanto attesa dai bambini ma anche da noi grandi! Eh si’ perché se il giorno è inondato di stelle filanti coriandoli e sfilate di carri la notte per gli adulti è fatta di maschere divertenti e inquietanti …In coppia per single…
Verona, mercoledì 14 febbraio si terrà la Festa de la Renga nel quartiere Parona
Verona, mercoledì 14 febbraio si terrà la Festa de la Renga nel quartiere Parona.
Una grande festa all'insegna della solidarietà, socialità, inclusione e divertimento. Mercoledì 14 febbraio, a partire dalle 10 il quartiere di Parona si anima con la "Festa de la Renga", il tradizionale appuntamento legato ai festeggiamenti del Carnevale promosso dal Comitato Benefico Festa de la Renga in collaborazione con il Comune e la Circoscrizione 2^.
L'evento, che si celebra da 56 anni sempre il Mercoledì delle Ceneri, chiude il periodo di Carnevale e apre quello della Quaresima. Il piatto simbolo della manifestazione è la polenta brustolà con la renga, a ricordo di quando l'Adige era navigabile e i barcaioli facevano sosta al porto di Parona nei giorni di festa, perché la dogana era chiusa. Andavano a mangiare nelle locande gestite dalle 'parone', dove chiedevano di cucinare le aringhe che trasportavano nelle imbarcazioni e, chi non poteva pagare, lasciava alla locanda una cassetta di quel pesce diventato poi il piatto tipico del luogo.
Il programma.
L'apertura dei chioschi con degustazione di polenta e renga sarà a partire dalle 10. Alle 14.30 il ricevimento delle maschere in via Liberale da Verona e, dalle 15, il corteo mascherato con la partecipazione delle maschere veronesi tra cui la "Parona". Alle 16.30 infine festa in piazza del Porto e in Largo Stazione Vecchia con giostre e musica.
L'evento è presentato questa mattina dall'assessore alle Relazioni con il territorio Italo Sandrini. Presenti anche la presidente della Circoscrizione 2^ Elisa Dalle Pezze, il presidente del Comitato Benefico Festa de la Renga Roberto Bussola e Gianna Valerio nelle vesti della "Parona", la maschera del quartiere.
"La Festa de la Renga incarna lo spirito popolare del carnevale – ha detto la presidente Elisa Dalle Pezze –. È attesa da Parona ma anche da tutta la città e la provincia, perché per una giornata porta gioia, divertimento e musica ai bambini, alle bambine e ai grandi. È un grande momento di solidarieta, socialità e inclusione. Ringrazio il Comitato de la Renga perché questa iniziativa è quella più visibile tra le loro attività, ma opera a Parona tutto l'anno, collabora con la Circoscrizione, e sostiene tante altre realtà associative meno strutturate ma con tanti volontari e persone che si mettono in gioco".
"Sarà un momento di grande valore simbolico – ha affermato il presidente Roberto Bussola -. Ringrazio tutti gli sponsor che ci sostengono e aiutano a mandare avanti una macchina organizzativa davvero complessa, ma soprattutto i più di 60 volontari che preparano questo piatto. La Festa de la Renga deve essere un momento di inclusione per le famiglie e anche per le persone che sono appena venute a stare a Verona, un modo per incontrarsi, crescere e progredire. Abbiamo bisogno di volontari, e invito chi vuole darci una mano ad unirsi a noi a scriverci una email a [email protected]".
Sicurezza e divieti.
Per evitare danni e pericoli, soprattutto per i più piccoli, è vietato utilizzare, lanciare e disperdere prodotti schiumogeni di ogni tipo e sorta (bombolette, schiuma da barba, ecc.). È inoltre vietato l'impiego di tutti i prodotti e le sostanze (es: uova, farina, ...) che possano imbrattare, molestare, arrecare danno alle persone, insudiciare e deturpare il suolo ed i beni esposti al pubblico con eccezione dei soli coriandoli e stelle filanti, anche spray. Il regolamento antischiuma è sul sito http://polizialocale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=24214
Per consentire lo svolgimento della manifestazione saranno adottati i seguenti provvedimenti viabilistici.
- Dalle 7 alle 23 del 14 febbraio 2024, viene istituito il divieto di transito dei veicoli con esclusione dei diretti ai passi carrabili, con l'ausilio di movieri dell'organizzazione, e dei mezzi di soccorso e di pronto intervento in via Valpolicella, tratto compreso tra piazza Del Porto e viale Del Brennero, viale Del Brennero, nel tratto compreso tra p.zza Della Vittoria e I.go Stazione Vecchia, piazza del Porto, via Fratelli Alessandri, via Caovilla, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Pesenti e l'intersezione con via Fratelli Alessandri.
- Dalle 00 alle 23 del giorno 14 febbraio 2024, viene istituito il divieto di sosta dei veicoli, con facoltà di rimozione, in piazza Della Vittoria, via Fratelli Alessandri su entrambi i lati, via Caovilla, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Pesenti e l'intersezione con via Fratelli Alessandri, entrambi i lati.
- Dalle 14 del giorno 14 febbraio 2024, e per il tempo strettamente necessario al passaggio della sfilata, è vietato il transito dei veicoli nelle seguenti strade e piazze: via Valpolicella dall'intersezione con via L. da Verona, strada per Arbizzano, largo Stazione Vecchia, via Valpolicella, piazza Del Porto.
- Dalle 14 fino alla fine della sfilata, del giorno 14 febbraio 2024, viene istituito il divieto di transito, in via dei Reti, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Valpolicella e l'intersezione con via Arusnati, eccetto per i veicoli provenienti da via Valpolicella con direzione con viale Del Brennero.
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Frontemare Rimini, un weekend pieno di eventi: 02/02 Top Club "Kiss", 03/02 Voglio Tornare Negli Anni '90, 04/02 Apericena Latina
Il Frontemare di Rimini è pronto ad accogliere gli appassionati di divertimento e intrattenimento con un weekend carico di eventi da non perdere:
Venerdì 2 febbraio al TOP Club il party sarà "Kiss". La serata inizierà con la cena a partire dalle ore 21:00 e, a scelta del cliente, sarà servita con un menù appositamente pensato per soddisfare sia gli amanti del pesce che della carne oppure a buffet. Dalle ore 22:30 avrà inizio lo Show Dinner e a seguire Max Monti e Gianni Morri saliranno in console per far scatenare il pubblico, accompagnati dalla voce di Carlotta Savorelli: vocalist, conduttrice televisiva e radiofonica. Nella sala privè "Quilombo Party" la festa Argentina con il dj set di Mauro Catalini.
Sabato 3 Febbraio, il Frontemare ci porterà indietro nel tempo con il ritorno del format "Voglio Tornare Negli Anni '90". Uno show unico che sta conquistando il cuore del pubblico di tutta Italia. La cena è già sold out, ma sarà possibile l'ingresso dopo cena a partire dalle 22:30, momento in cui avrà inizio il dj set con la più bella musica anni '90, animazione e spettacoli con coriandoli e stelle filanti, dando un assaggio del carnevale che si terrà la settimana successiva al Frontemare.
Domenica 4 febbraio la serata latina avrà inizio a partire dalle 19:00. L'apericena con un ricco buffet e drink incluso sarà accompagnata dal ritmo travolgente del dj set di Mauro Catalini dalle ore 21:00 fino a tarda serata.
Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
Frontemare Rimini, un weekend pieno di eventi: 02/02 Top Club "Kiss", 03/02 Voglio Tornare Negli Anni '90, 04/02 Apericena Latina
Il Frontemare di Rimini è pronto ad accogliere gli appassionati di divertimento e intrattenimento con un weekend carico di eventi da non perdere:
Venerdì 2 febbraio al TOP Club il party sarà "Kiss". La serata inizierà con la cena a partire dalle ore 21:00 e, a scelta del cliente, sarà servita con un menù appositamente pensato per soddisfare sia gli amanti del pesce che della carne oppure a buffet. Dalle ore 22:30 avrà inizio lo Show Dinner e a seguire Max Monti e Gianni Morri saliranno in console per far scatenare il pubblico, accompagnati dalla voce di Carlotta Savorelli: vocalist, conduttrice televisiva e radiofonica. Nella sala privè "Quilombo Party" la festa Argentina con il dj set di Mauro Catalini.
Sabato 3 Febbraio, il Frontemare ci porterà indietro nel tempo con il ritorno del format "Voglio Tornare Negli Anni '90". Uno show unico che sta conquistando il cuore del pubblico di tutta Italia. La cena è già sold out, ma sarà possibile l'ingresso dopo cena a partire dalle 22:30, momento in cui avrà inizio il dj set con la più bella musica anni '90, animazione e spettacoli con coriandoli e stelle filanti, dando un assaggio del carnevale che si terrà la settimana successiva al Frontemare.
Domenica 4 febbraio la serata latina avrà inizio a partire dalle 19:00. L'apericena con un ricco buffet e drink incluso sarà accompagnata dal ritmo travolgente del dj set di Mauro Catalini dalle ore 21:00 fino a tarda serata.
Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
Frontemare Rimini, un weekend pieno di eventi: 02/02 Top Club "Kiss", 03/02 Voglio Tornare Negli Anni '90, 04/02 Apericena Latina
Il Frontemare di Rimini è pronto ad accogliere gli appassionati di divertimento e intrattenimento con un weekend carico di eventi da non perdere:
Venerdì 2 febbraio al TOP Club il party sarà "Kiss". La serata inizierà con la cena a partire dalle ore 21:00 e, a scelta del cliente, sarà servita con un menù appositamente pensato per soddisfare sia gli amanti del pesce che della carne oppure a buffet. Dalle ore 22:30 avrà inizio lo Show Dinner e a seguire Max Monti e Gianni Morri saliranno in console per far scatenare il pubblico, accompagnati dalla voce di Carlotta Savorelli: vocalist, conduttrice televisiva e radiofonica. Nella sala privè "Quilombo Party" la festa Argentina con il dj set di Mauro Catalini.
Sabato 3 Febbraio, il Frontemare ci porterà indietro nel tempo con il ritorno del format "Voglio Tornare Negli Anni '90". Uno show unico che sta conquistando il cuore del pubblico di tutta Italia. La cena è già sold out, ma sarà possibile l'ingresso dopo cena a partire dalle 22:30, momento in cui avrà inizio il dj set con la più bella musica anni '90, animazione e spettacoli con coriandoli e stelle filanti, dando un assaggio del carnevale che si terrà la settimana successiva al Frontemare.
Domenica 4 febbraio la serata latina avrà inizio a partire dalle 19:00. L'apericena con un ricco buffet e drink incluso sarà accompagnata dal ritmo travolgente del dj set di Mauro Catalini dalle ore 21:00 fino a tarda serata.
Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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