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#un pentagramma tra le nuvole
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Un pentagramma tra le nuvole 🎼
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vefa321 · 2 years
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🎬𝗖𝗶𝗮𝗸...
Un rumore nel silenzio,
la notte che cade dal comodino, la luna che splende tra le stelle.
Uno sbadiglio mi strappa un respiro, gli occhi fanno fatica a sciogliersi, palpebre sigillate e bocca cucita.
Mi sveglio, non ricordo il sonno, i muscoli distesi, il corpo avvolto nelle lenzuola blu, tutto sembra salutare la notte...tutto tranne io che non ne ho memoria.
L'orologio mi smentisce, palesa il tempo trascorso sulle rive di un fiume silenzioso, disteso nel suo letto insieme a me.
Ho fatto un sogno che non richiede di ricordarselo, le immagini sono sensazioni, respiri profondi, silenzi caldi, qualche profumo, il mare, la salsedine, fiori di campo, odore di terra bagnata, un po' di vento, una luce soffusa, un volo d'uccello, un volo nel cielo...
Quante volte ho sognato di volare, il corpo leggero, le nuvole terre da attraversare, le stelle isole isolate, arcipelago nel blu da raggiungere, fari da incontrare.
Quante volte ho teso le braccia in cerca di aria da abbracciare, di musica da sorvolare come Città disegnate sul foglio a righe di un pentagramma troppo piccolo per contenerle.
Quante volte ho dato per scontato raggiungere l'alba come si raggiunge la spiaggia, ignorando la marea ingannando il vento.
Quante volte ho issato bandiere come aquiloni senza padroni, liberi di perdersi tra le nuvole e le tempeste, liberi di viaggiare inseguendo un filo di vento...
Per tutte quelle volte,
Per tutte quelle notti, solo un mattino in più.
𝘽𝙪𝙤𝙣𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙫𝙞𝙫𝙚, 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙖, 𝙘𝙝𝙚 𝙫𝙞𝙫𝙚 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙨𝙤𝙜𝙣𝙖𝙧𝙚, 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙤𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙫𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚.
J.D
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nostomane · 5 years
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Che lingua parlano le nuvole durante un temporale, te lo sei mai chiesto? Le loro parole le sentiranno gli alberi? Forse la pioggia fa corrispondere ogni sospiro degli eterni. Forse le rose non le ascoltano le voci delle nuvole, forse tra le fauci del vento sono le sole a sentire il turbinio di un fulmine scacciato dall'inferno. Mentre le foglie danzando, a ritmo di sovversivi singhiozzi del cielo, una margherita stringe forte le foglie e protegge i suoi petali sperando di sopravvivere ancora all'ordine del caos. Una donna siede alla luce di un enorme pioppo stanco, come lui, non ha più forze per sopportare l'ennesimo tuono di coraggio. Le nuvole dicono che finirà presto questo orribile spettacolo, ma la morsa del vento urla tutt'altro. E forse alle rose non è dato conoscere le note di quel terribile e angosciante pentagramma, ma le spine si acuirono quel giorno e un tuono percosse l'intero paesaggio.
@vomitopoesie
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Nel 70° anniversario di "Malafemmena" nasce Totò Poetry Culture
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Totò Poetry Culture è il duo napoletano che include il poeta/performer Gianni Valentino e il producer/musicista Lello Tramma. Insieme, i due artisti hanno approfondito e studiato la produzione poetica di Totò per poi creare un arcobaleno di musica elettronica – digitale e analogica – con cui attualizzare quei componimenti antichi. In un sentiero creativo che galleggia tra atmosfere electro | dub | chill | funk | sufi | ambient | soul | micro-techno | folk, i versi del Principe della risata e del corteggiamento pulsano di battiti contemporanei proprio nella stagione in cui si celebra il 70° anniversario di Malafemmena. Così da mercoledì 11 agosto – data non casuale, voilà – chiunque potrà salire a bordo di questo tappeto volante e sperimentare sensazioni inedite attraverso il groove del mashup “Core analfabeta / Ammore perduto”, il cui video è visibile al link www.youtube.com/watch?v=x8rF0nIGnFk&t=21s. Totò, recitando il ruolo di Jago nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” diretto da Pier Paolo Pasolini nel film collettivo “Capriccio all’italiana” , viene abbandonato in una discarica e, guardando il cielo, esclama: “Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato. Ah”. A quella meravigliosa innocenza rendiamo omaggio con una clip che riabbraccia la natura nel suo agire. Quella natura che ci è stata sottratta durante la pandemia Covid-19, costringendoci alle nostre celle-abitazioni. Più noto con lo pseudonimo Totò, all’anagrafe imperiale Principe di Bisanzio, de Curtis è stato autore di decine di scritti: amorosi, familiari, sociali. E di alcune memorabili canzoni, che tutt’ora si cantano ovunque nel pianeta: dal Mediterraneo all’Asia all’Europa del Nord. La sua maschera al cinema e a teatro ha però – spesso e involontariamente – allontanato gli appassionati, anche i più devoti, dalle poesie che ha firmato in autonomia artistica e che solo più tardi sono state comprese nella loro dimensione, nella passione e nella profondità. C’è un senso ritmico e musicale innato – pur essendo egli analfabeta di pentagramma – nell’artista napoletano e il progetto Totò Poetry Culture ne rigenera le fonti e lascia che queste risorgano. Proprio nell’anno dello speciale anniversario di quello che è un monumento all’amore santo, eterno, maledetto e disgraziato: Malafemmena.  A quell’ambivalente sentimento, radioso e disperante, salvifico e letale, psicotico e inebriante, Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno de Curtis ha intitolato rime e assonanze di grazia cristallina. Nel suo sound, il poeta-principe ha rintracciato una luna con cui ancora si illuminano emozioni private, intimità, fatti biografici, penitenze, eccessi. Il progetto debutta ufficialmente online con una prima traccia, un mashup romantico e accelerato fra Core analfabetae Ammore perduto, nella data fatidica dell’11 agosto. In quel giorno lontano del 1951, per la Festa di Piedigrotta targata La Canzonetta, Malafemmena venne eseguita per la prima volta in teatro dal cantante Mario Abbate. Dal focus rétro dedicato alla signora Diana Bandini Rogliani l’avventura si irradierà e nei mesi a venire, assieme ad altri esperimenti musicali abbinati alle liriche (i versi sono raccolti nel libro Antonio de Curtis IL PRINCIPE POETA a cura di Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti – Colonnese editore), naturalmente anche la nuova Malafemmena troverà la sua dimensione moderna. Poiché ancora adesso quel ritornello rabbioso è il simbolico testamento dell’attore-marionetta scomparso nella primavera del 1967. Da quel ricordo, e da quel foglio autografo del 1951 dedicato alla sua Mizuzzina, il duo omonimo che include il poeta/performer Gianni Valentino e il producer/musicista Lello Tramma riparte per trasportare le pagine di Totò in un segmento futuribile e digitale. Che non rinuncia al mood analogico, tra oud, pianoforte, synth, sample, chitarre, theremin, violoncello, tromba, saz, basso. A ridosso di Natale, infine, Totò Poetry Culture porterà nelle mani dei fan del Principe, e di coloro che vogliono ancora scoprirne il genio polimorfo, una doppia sorpresa per collezionisti doc. Ma adesso c’è il mashup. Primo round di questo lungo viaggio.   “Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi”, racconta Gianni Valentino, ideatore del progetto e voce recitante di Totò Poetry Culture. “Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono. Non si trattava di comporre le musiche e, dopo, in maniera passiva, interpretare i versi. Né viceversa. Abbiamo lavorato esotericamente in studio di registrazione e anche distanti, nelle rispettive case, senza sosta. Rapiti da questa voragine poetica. In un frangente di furiosa depressione umana, spirituale e creativa (specialmente dovuta al secondo lockdown Covid), l’arrivo di questa idea è stata una luce miracolosa per rialzarmi. La citazione che apre la clip è l’ultima battuta cinematografica pronunciata da Totò. Ogni volta che ho visto quelle immagini del Principe-marionetta Jago scaraventato nella discarica di rifiuti dallo spazzino (Domenico Modugno) ho sentito una commozione smisurata, incontenibile. In quella faccia verde di Totò è concentrato l’incanto, la meraviglia innocente, la sensibilità dell’uomo-artista-poeta, la gioia e il martirio di aver intensamente vissuto, creato, amato. Per celebrare, anche visivamente, l’anniversario di Malafemmena e della costellazione dei suoi versi era sacrosanto iniziare dall’ultimo ciak di Totò con Pasolini. Così come fu per lui in quel sospiro d’addio, quella natura è oggi la nostra resurrezione di comunità. La reazione all’infinita galera subita a causa del Covid, quando ciascuno di noi è stato rinchiuso nelle proprie celle-case”. Dal canto suo, il producer/musicista Lello Tramma aggiunge: “Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader. Mi fa sentire più rilassato e pure più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. Talvolta è piacevole restare leggermente dietro le quinte”. Read the full article
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poetyca · 5 years
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Radici e nuvole – Roots and clouds
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Radici e nuvole
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Note si dispongono sul pentagramma della vita attraverso la magia di un respiro mentre radici silenziose affondano tra le mura di un borgo antico e nuvole fuggenti veloci scorrono cambiando forma come i sogni di domani
18.02.2020 Poetyca
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#Poetycamente
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Roots and clouds
Notes arrange themselves on the staff of life through magic of a breath while roots silent sink within the walls of an ancient village and fleeting clouds fast flow changing shape like dreams of tomorrow
18.02.2020 Poetyca
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vefa321 · 3 years
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La vita è un vecchio disco di vinile, nero come la notte, lucido come un raggio di sole, liscio come il mare al tramonto e rigato come la spiaggia all'alba di un nuovo giorno.
Sono pochi giri di musica incisa sulla pelle, tra i solchi della mia memoria, un suono di conchiglia, un rullo di onde, lo schiocco della risacca sulla battigia ed il canto del vento che porta il mare oltre le sponde dell'orizzonte.
Sono voci lontani nel tempo ma vicine nel cuore, cori di ricordi, sinfonia di futuro.
Si, un vecchio disco, un trentatré giri che gracchia sul piatto mentre il.sole s'innalza in un'ovazione di nuvole rose.
Il moderno che rincorre l'antico, il domani che aspetta ieri.
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Oggi che suona ora, una musica dolce di promesse mantenute sulla pergamena di un pentagramma di nove righe, di cinque sensi, di quattro stagioni, di tre tempi, di due rovesci della stessa medaglia, di una vita unica ed irripetibile.
Adesso suona ora.
Una domenica musicata dal silenzio e cantata dal tempo.
@vefa321
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vefa321 · 3 years
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Ciak...
Un rumore nel silenzio,
la notte che cade dal comodino, la luna che splende tra le stelle.
Uno sbadiglio mi strappa un respiro, gli occhi fanno fatica a sciogliersi, palpebre sigillate e bocca cucita.
Mi sveglio, non ricordo il sonno, i muscoli distesi, il corpo avvolto nelle lenzuola blu, tutto sembra salutare la notte...tutto tranne io che non ne ho memoria.
L'orologio mi smentisce, palesa il tempo trascorso sulle rive di un fiume silenzioso, disteso nel suo letto insieme a me.
Ho fatto un sogno che non richiede di ricordarselo, le immagini sono sensazioni, respiri profondi, silenzi caldi, qualche profumo, il mare, la salsedine, fiori di campo, odore di terra bagnata, un po' di vento, una luce soffusa, un volo d'uccello, un volo nel cielo...
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Quante volte ho sognato di volare, il corpo leggero, le nuvole terre da attraversare, le stelle isole isolate, arcipelago nel blu da raggiungere, fari da incontrare.
Quante volte ho teso le braccia in cerca di aria da abbracciare, di musica da sorvolare come Città disegnate sul foglio a righe di un pentagramma troppo piccolo per contenerle.
Quante volte ho dato per scontato raggiungere l'alba come si raggiunge la spiaggia, ignorando la marea ingannando il vento.
Quante volte ho issato bandiere come aquiloni senza padroni, liberi di perdersi tra le nuvole e le tempeste, liberi di viaggiare inseguendo un filo di vento...
Per tutte quelle volte,
Per tutte quelle notti, solo un mattino in più.
Buongiorno che vive, che libra, che vive libero di sognare, libero senza dovere volare.
@vefa321
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vefa321 · 3 years
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Ascoltate la musica.
La vita è un vecchio disco di vinile, nero come la notte, lucido come un raggio di sole, liscio come il mare al tramonto e rigato come la spiaggia all'alba di un nuovo giorno.
Sono pochi giri di musica incisa sulla pelle, tra i solchi della mia memoria, un suono di conchiglia, un rullo di onde, lo.sciocco della risacca sulla battigia ed il canto del vento che porta il mare oltre le sponde dell'orizzonte.
Sono voci lontani nel tempo ma vicine nel cuore, cori di ricordi, sinfonia di futuro.
Si, un vecchio disco, un trentatré giri che gracchia sul piatto mentre il.sole s'innalza in un'ovazione di nuvole rose.
Il moderno che rincorre l'antico, il domani che aspetta l'ieri.
Oggi che suona ora, una musica dolce di promesse mantenute sulla pergamena di un pentagramma di sette righe, di cinque sensi, di quattro stagioni, di tre tempi, di due rovesci della stessa medaglia, di una vita unica ed irripetibile.
Adesso suona ora.
Una domenica musicata dal silenzio e cantata dal tempo.
@vefa321
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vefa321 · 3 years
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Buongiorno ooo
Avete presente quando gli occhi sono ancora socchiusi ma la bocca accenna un sorriso, quando il naso si solleva e le guance si fanno rose...
Ecco mi sono svegliata così, va bene lo ammetto anche con i capelli arruffati ed il cuscino stampato sul volto come una scritta a penna o forse solo appena disegnata, insomma diciamo... scarabocchiata.
Ma chi se ne importa, ciò che conta, si vive nell'attimo del pensiero che per un volo di nuvole è passato nel cielo terso, dei miei sogni senza memoria.
Il mondo a colori, sfumature di ricordi, macchie di sentimenti, parole vagabonde e valigie smarrite riconsegnate al proprio futuro.
Quella sensazione che non si racconta, si può solo disegnare, il calore dello stare bene.
In volo tra due stati, sospesa tra il cielo ed il mare, sul filo dell'orizzonte, acrobata sicura, ballerina sulle punte di diamanti delle stelle cadute.
Musicista senza spartito, pentagramma bianco, arabesche tra i silenzi ed altri silenzi.
Scultrice di opere senza tempo, dimensioni dello spazio senza confine.
Pittrice dalle dita sporca di vita vera...
In quell'attimo di sorriso, nel primo raggio di luce, nel primo suono dell'alba, ho assaporato l'arte come un apprendista scopre la materia, ho visto l'invisibile essenziale presenza che giustifica anche la più piccola delle assenze.
E si fatto giorno, nell'arco di un respiro, tra un abbaglio ed uno sbadiglio.
Per sospirare, un sussurro muto, un canto come un coro.
Che oggi sia, un giorno da incorniciare, che il mondo si sa è un museo a cielo aperto.
Un giovedì a regola d'arte...e caffè nero.
@vefa321
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vefa321 · 3 years
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Pause.
Ci sono attimi che sostano, come i giorni in estate, come le conchiglie trattengono la sabbia, come i treni fermi alla stazione e le panchine deserte dei parchi in inverno...
Sono quei momenti, che sospesi tra due emozioni non sanno se depositare le armi, arrendersi al presente o difendere il futuro.
Sono pause musicate dal silenzio, partiture di suoni che dipingono l'aria in una volta che sposta sul pentagramma anche le nuvole.
Sono come un eclissi di luna che si pavoneggia davanti al sole, regnante di turno.
Istanti così distanti da essere sfiorati come fiori distratti dal vento che li porta via, lontano dell'ora che nasce nel poi che muore.
Giochi di luci, abbagli di stelle, fiochi e polveri, sbagli e doveri, noti e suoni dei posteri.
Passi e lassi di tempo, respiri di vento che segnano il canto che incanta e decanta le gesta di ciò che il destino lascia decidere al fato.
Sono tempi incisi sui muri dei palazzi che il mondo custodisce come un castello incantato tra un oggi ed un ieri ancora da scrivere.
Parentesi di vita da risolvere senza chiuderle.
Insomma oggi è un giorno così, un buon giorno a cielo aperto...
@vefa321
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poetyca · 5 years
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Radici e nuvole - Roots and clouds
Radici e nuvole – Roots and clouds
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🌸Radici e nuvole🌸
Note si dispongono sul pentagramma della vita attraverso la magia di un respiro mentre radici silenziose affondano tra le mura di un borgo antico e nuvole fuggenti veloci scorrono cambiando forma come i sogni di domani
18.02.2020 Poetyca 🌸🌿🌸#Poetycamente 🌸Roots and clouds
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poetyca · 5 years
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🌸Radici e nuvole🌸 Note si dispongono sul pentagramma della vita attraverso la magia di un respiro mentre radici silenziose affondano tra le mura di un borgo antico e nuvole fuggenti veloci scorrono cambiando forma come i sogni di domani 18.02.2020 Poetyca 🌸🌿🌸#Poetycamente 🌸Roots and clouds Notes arrange themselves on the staff of life through magic of a breath while roots silent sink within the walls of an ancient village and fleeting clouds fast flow changing shape like dreams of tomorrow 18.02.2020 Poetyca — view on Instagram https://ift.tt/32eRoev
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poetyca · 5 years
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🌸Radici e nuvole🌸 Note si dispongono sul pentagramma della vita attraverso la magia di un respiro mentre radici silenziose affondano tra le mura di un borgo antico e nuvole fuggenti veloci scorrono cambiando forma come i sogni di domani 18.02.2020 Poetyca 🌸🌿🌸#Poetycamente 🌸Roots and clouds Notes arrange themselves on the staff of life through magic of a breath while roots silent sink within the walls of an ancient village and fleeting clouds fast flow changing shape like dreams of tomorrow 18.02.2020 Poetyca https://www.instagram.com/p/B809hJfI841/?igshid=e3gnr1yysf70
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