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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #325 - Family, Music In A Doll's House, 1968
L'edificio della copertina del disco di oggi è una casa. Ma di quelle delle bambole. È anche, come per una vera casa, un susseguirsi di ambienti legati, di storie. Il disco di oggi è, unanimemente, uno dei più particolari e preziosi dischi degli anni '60 e, aggiungo io, uno dei miei preferiti in assoluto. Tutto inizia a Leicester, inizio anni '60. Roger Chapman, che già ha qualche esperienza in piccoli gruppi, forma i Farinas, con suoi amici del Leicester Art College: Charlie Whitney, che suona la chitarra, Jim King che suona il sassofono, Harry Overnall e Tim Kirchin, quest'ultimo poi sostituito da Ric Grech. Registrano un primo singolo, per la Fontana, dal titolo You'd Better Stp / I Like It Like That del 1964, che ha un piccolissimo successo. Cambiano nome in Roaring Sixties e pubblicano un nuovo singolo, We Love The Pirates, nel 1966. A questo punto cambiano nome in Family, per l'abitudine di fare tutto insieme, e quando Rob Townsend sostituisce Overnall vanno a Londra. Qui in poco tempo si diffonde la notizia che in città c'è un gruppo che mischia in maniera totalmente innovativa blues, folk, jazz, e ha un cantante che ha una voce incredibile, calda, ruvida e trascinante. Nel 1967 pubblicano la loro prima grande canzone Scene Through The Eye Of A Lens, e firmano un contratto per la Reprise, etichetta fondata nel 1960 da Frank Sinatra, che cercava più libertà d'espressione dalla sua etichetta storica, la Capitol Records. Il disco di oggi, che esce nel 1968, fu il primo di una band Inglese distribuito negli Stati Uniti dall'etichetta (che nel 1968 faceva già parte della Warner Bros.).
Music In A Doll's House passerà alla storia già solo per il titolo: infatti uscirà poche settimana prima del disco dei Beatles che John Lennon voleva chiamare con lo stesso titolo (che riprende il famoso testo teatrale di Henrik Ibsen nel 1879). Lennon fregato dall'accaduto decise poi di pubblicare il loro ultimo lavoro, un disco doppio, con la copertina bianca semplice e dal semplice titolo The Beatles (capolavoro immenso della storia della musica). Quello che rende quest'album tra i più enigmatici e inventivi di quegli anni è che fu, all'atto pratico, l'anello di congiunzione storico-musicale per quello che pochi mesi dopo diventerà il progressive. Prodotto da Dave Mason dei Traffic (Inizialmente l'album avrebbe dovuto essere prodotto da Jimmy Miller, ma quest'ultimo era già impegnato nelle registrazioni di un altro capolavoro, Beggars Banquet dei Rolling Stones), il disco sciorina in 15 brani brevi (uno solo sopra i 4 minuti) una varietà incredibile di creatività, la musica della casa di bambole apre ogni volta stanze differenti: blues revival e canti gregoriani nella stessa canzone (la favolosa Old Songs New Songs), sanno giocare con il fascino dolciastro del r&b (Hey Mr Policeman), sanno suonare il miglior beat sound inglese, come i riferimenti a Kinks e Traffic di due gioielli come Me My Friend e la languida Mellowing Grey, passano con disinvoltura al folk rock (Peace Of Mind) senza disprezzare puntatine verso la psichedelia all'epoca nel fiore della sua potenza, con il sitar orientaleggiante di See Through Windows. E come dimenticare i violini e la voce "da brividi" che aprono The Voyage, prima di trasformarsi in un saltellante rock? O lo sgangherato God Save The Queen che chiude la circense 3 X Time? I brani sono intervallati da piccoli intermezzi strumentali, chiamati giustamente Variation: Variation On A Theme of Hey Mr. Policeman, Variation On A Theme Of The Breeze e Variation On A Theme Of Me My Friend. In Old Songs New Songs suonano non accreditati la band di Tubby Hayes, virtuoso del sassofono, e alcuni arrangiamenti per archi furono effettuati dall'allora 18enne Mike Batt, che diventerà in seguito grande produttore e per anni presidente dell'Industria Fonografica Inglese. La band gira a mille, usando strumenti all'epoca innovativi come il Mellotron suonato proprio da Dave Mason, il sassofono tenore e soprano di Jim King, il violino e il violoncello di Ric Grech (il quale l'anno dopo lascerà la band per suonare il basso nei Blind Faith assieme agli ex-Cream Eric Clapton e Ginger Baker e a Steve Winwood, in pausa dal suo progetto principale, i Traffic). Ma la vera bomba è la voce di Roger "Chappo" Chapman, un ruggito blues indimenticabile, dall'animalesca vocalità, che segnerà un'epoca, e farà moltissimi seguaci (Peter Gabriel dei Genesis, che nascevano proprio in quelle settimane, ne prenderà nota).
La carriera della band proseguirà per qualche anno ancora, fino al 1973, con grandi album (tra tutti Family Entertainment, Anyway e Fearless), con una delle copertine più belle degli anni '70 (il vecchio televisore anni '50, sagomato nell'edizione originale di Bandstand del 1972) e la nomea di band degli eccessi, idea questa che venne "prepotentemente" sottolineata dai racconti che una famosa groupie, Jenny Fabian, che nel suo romanzo Groupie non usò molta fantasia per nascondere i nomi dei nostri nel raccontare le pruriginose avventure dei nostri. L’ultimo concerto della Family avvenne al Politecnico di Leicester, il 13 ottobre del 1973, e si racconta che il party post concerto fu altrettanto memorabile. Degno finale di una delle più suggestive e talentuose formazioni musicali di quegli anni.
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gcorvetti · 4 months
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Pensieri musicali.
La musica non è solo prendi lo strumento e suona, come molti di voi sanno, è anche pensiero, è un dialogo (spesso con se stessi) su come, quali suoni, quali note, quali pause, potrei continuare all'infinito perché la musica è infinita. Spesso sento dire che è stato fatto di tutto, come anche non c'è buona musica ecc ecc, tutte frasi buttate la da persone che non sanno neanche cosa sia la musica, diffidate da quelli che vi dicono "Ho fatto il conservatorio", oppure "Ho studiato una vita, tanto che ora insegno", sono persone tarate, sicuramente bravi e quindi molto ingannevoli, ma se vi capita chiedete loro di darvi una definizione di musica, vedrete che vacilla, perché ai suoi occhi la musica è quello che ha studiato, mentre ci sono persone che sono restate nella storia e non sapevano neanche tenere lo strumento in maniera corretta, tanto per dire.
LA MUSICA E' UNA FORMA D'ARTE.
Questa è la definizione più vicina alla realtà e quindi si può dire che la musica è soggettiva, per questo ci sono svariati punti di vista e miliardi di definizioni possibili, perché ognuno ha la sua. Tutte quelle discussioni su chi è più bravo, chi è più veloce, chi ha vinto più premi ecc ecc, tutte pippe mentali, ma vi pare che Robert Johnson desiderava diventare famoso? A lui interessava ingroppare e imparò a suonare per portarsi a letto più donne possibili, infatti una delle ipotesi della sua morte è che il proprietario del postaccio dove stava suonando l'ha avvelenato perché gli aveva già bombato la moglie, altri tempi. Esempi a parte, quando qualcuno vi dice "Eh ma è il mio gusto personale", caro mio il tuo gusto è dettato da quello che ascolti, se ascolti 100 band mainstream in croce di 5 stili diversi, ma sempre per esempio metal, non hai un cazzo di gusto, diteglielo, la varietà di ascolto determina un gusto che può avvicinarsi un pò a quello che potrebbe essere in qualche modo una mente allenata all'ascolto e quindi con una certa dose di criticismo, ma occhio alla parola ascolto che è importante, perché se metti su la musica tutto il giorno e nel frattempo fai altro non stai ascoltando la musica stai facendo altro e usi la musica come sottofondo perché oramai è così, purtroppo, si usa la musica perché abbiamo la paura del silenzio, che è comunque una parte portante della musica, le pause?!
Va bè tutto sto pippone per dirvi che oggi riflettevo su alcune cose musicali, la prima è che le mie colleghe ascoltano merda e me la devo sorbire anche io, robaccia tunz anni 90 estone con cover improbabili tipo Mike Oldfield Moonlight shadow in estone ma trunz che credetemi è un obbrobrio, secondo me lui stesso non l'ha mai sentito ha firmato il permesso e intascato i soldi, e robe simili tutto il giorno. L'altra è che Silvestrin non parlerà più di musica, almeno non metterà più degli estratti sul tubo, cosa che mi dispiace perché erano molto interessanti, nel suo canale adesso (ed ha iniziato subito) parla del Milan, ma come minchia può essere che uno che è nella musica da una vita, ha fatto anche cose orrende nella sua carriera ma per soldi figuriamoci, dicevo, come si fa a passare dalla divulgazione musicale al calcio. Per carità ognuno nel suo canale fa quello che vuole, considerando che comunque continua le sue live su Twitch dove mette musica nuova e parla della situazione musicale mondiale, non che italiana. Ma mi dispiace, anche perché non ho tempo per stare dietro alle dirette anche se mi piacerebbe.
Detto questo e visto l'argomento vi lascio ad una delle ultime scoperte, non proprio recente, ma mi han fatto troppo ridere.
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] ELLE Korea : Intervista - Non C'è Neppure Una Stanza Vuota Nella Mente di V | 28.03.23⠸
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Non C'è Neppure Una Stanza Vuota
Nella Mente di V
TAEHYUNG x CELINE - 28 marzo 2023
Intervista 🗞 V x ELLE Korea
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. . Lae mie canzoni e genere musicale preferiti, di per sé, sono fonte di conforto, per me. Esattamente come una persona che ti sta a fianco e ti consola nei momenti difficili. . .
Twitter  |  Originale KOR & 📷
D. Immagino ultimamente starai trascorrendo parecchio tempo per conto tuo. Come va? Ti piace?
V: Mi godo il mio tempo libero. Guardo Netflix, videogioco e, di tanto in tanto, lavoro alla mia musica.
D. Questo è il tuo primo incontro con ELLE. Per noi, è un servizio tanto più speciale perché abbiamo potuto presentarti al mondo come 'CELINE BOY'. Quale pensi sia il fascino di CELINE?
V: Ha diversi pregi. Inizialmente, mi sono interessato a CELINE per la sua unicità. Ogni volta che parlo con Hedi Slimane (*direttore creativo di Celine, n.d.t.) mi trovo in sintonia con le sue idee e valori. È ormai da tanto che sono fan della sua fotografia, quindi è un piacere lavorare con lui. Ammiro anche molto le sue creazioni di moda.
D: L'annuncio della tua partecipazione a 'Jinny's Kitchen' – sequel dei varietà 'Yoon's Kitchen' e 'Yoon's Stay' – è stato una sorpresa un po' per tutti. Ti sei dato da fare in cucina nel ruolo dell' "apprendista Kim". C'è un qualche motivo specifico per cui hai scelto di imboccare questo percorso pieno di sfide?
V: Mi piace seguire i varietà. Tuttavia, apparirvi di persona è tutta un'altra storia. Penso sempre ci siano persone più adatte di me, ecco perché, finora, non ero ancora apparso in molti variety show. Ho deciso di partecipare perché, nel programma, ci sono anche alcuni tra i miei amici più cari. Questi amici, che vi avevano già partecipato, mi hanno detto che è divertente. Quando ho voltato il cartellino del nostro ristorante su 'aperto', il giorno dell'inaugurazione, ero molto emozionato.
D: Dovendo gestire un ristorante con altre persone, nonché incontrare la clientela, hai forse imparato o scoperto qualcosa di nuovo su di te?
V: Penso le mie mani siano piuttosto leste. Sebbene io sia un po' lento in ciò che faccio e dico, credo di aver acquisito una certa manualità nel lavare i piatti.
D: Anche durante le riprese per i nostri contenuti YouTube mi sei sembrato molto rilassato. Ti prendi il tuo tempo, ci ripensi e talvolta stravolgi ciò su cui è già da tempo che lavori. Che cos'è che ti motiva a continuare con i tuoi progetti?
V: Credo sia ambizione. Sto continuando a lavorare con costanza alla mia musica, ma non è così facile. Magari non riesco a completare una canzone e allora getto la spugna a metà strada. La cosa mi pesa. Se la melodia è buona ma non sono convinto del testo, mi fermo alla prima strofa. Penso di meritarmi una bella tirata di orecchie per questo (ride). È molto difficile riuscire a completare una canzone di cui essere soddisfatto, ma continuo a fare del mio meglio.
D: Quando eri a girare (Jinny's Kitchen) in Messico, hai postato una foto su Instagram in cui svelavi il tatuaggio dell'amicizia fatto insieme agli altri membri dei BTS. Ti dà forza avere quel tatuaggio?
V: A volte mi dimentico quasi di averlo, ma poi mi torna in mente e allora, "Ah, già, ho un tatuaggio!" e me ne sorprendo da solo. Inizialmente, non volevo fare post a riguardo, ma sono felice che molte persone abbiano capito quanto è importante e supportino la cosa.
D: Negli ultimi episodi della vostra serie di gruppo, "Run BTS", hai dimostrato eccellenti doti motorie. Dev'essere stato divertente schermagliare e giocare a calcio su un campo scivoloso e pieno di bolle insieme ai membri.
V: Non sono poi così portato per lo sport, ma penso che, quel giorno, fossi particolarmente in forma. Spero tanta gente in tutto il mondo si divertirà guardando la nostra partita a foot volleyball.
D: Non è poi così comune che delle superstar giochino e scherzino come fate voi (ride). Mi trovo d'accordo con il testo di "Yet to Come" quando dice "Sono cambiate tante cose, ma noi siamo sempre gli stessi".
V: Esatto! Tutti i membri dei BTS, me compreso, si vogliono bene. Amiamo la nostra squadra e le/gli ARMY più di ogni altra cosa e questo non cambierà mai.
D: L'anno scorso, dopo diverso tempo, avete partecipato di nuovo agli show musicali con "Yet to Come e "For Youth".
V: Ancora oggi, se ripenso a quei momenti, mi emoziono. Abbiamo potuto sentire le grida delle/gli ARMY dopo tanto tempo. Sono state registrazioni piene di gioia.
D: Che significato hanno le parole "innocenza" e "maturità", per te?
V: 'Innocenza' significa che ci sono ancora tante esperienze da provare, mentre la 'maturità deriva da quelle già vissute. Non è facile spiegarlo a parole.
D: Il tuo primo brano solista, "Stigma", rilasciato nel 2016, ci ha svelato la tua passione per il jazz. Che cosa fai per riuscire ad eccellere in ciò che ti piace?
V: È importante fare sempre del proprio meglio, specialmente in ciò che ci piace. La pratica è fondamentale. Dopodiché, può anche capitare che, col tempo, si perda un po' interesse ma, come esistono persone la cui mera esistenza è fonte di conforto, le mie canzoni e genere musicale preferiti mi infondono tanto coraggio. Ogni tanto, vado ancora a riascoltare "Stigma".. Non tutti i giorni, però (ride).
D: Ricordo ancora quand'eri in modalità 'V, maestro della (musica) trot' e cantavi "Shanghai Twist", negli episodi più vecchi di Bangtan Gayo. Sono pure tornatə indietro un paio di volte, mentre guardavo su V Live, perché era troppo divertente. Ci sono forse dei tuoi video del passato che ti piace andare a rivedere?
V: Ah, non è facile scegliere. Mi piace molto filmare Run BTS perché è l'unico varietà in cui non sono teso. È il contenuto in cui appare il mio lato più naturale.
D: Nell'episodio (di Run BTS) in cui ognuno dei membri doveva recarsi in un luogo che considerava prezioso per il gruppo, tu sei andato all'Ilchi Art Hall, mentre gli altri sono andati allo Stadio Olimpico.
V: Il luogo in cui abbiamo tenuto il nostro showcase di debutto è ancora uno tra i più vividi ed importanti nella mia memoria. Simboleggia il nostro inizio e mi ricorda quei momenti preziosi e come eravamo allora.
D: Ormai, ti sei esibito su moltissimi palchi. Ma provi ancora trepidazione o ansia?
V: Quando vedo le/i nostrə fan faccia a faccia, mi agito ancora un po'. Solitamente, tra il palco ed il pubblico, c'è un po' di distanza, ma quando le/li incontro da vicino sono teso ed emozionato.
D: Al di là delle interpretazioni che la gente dà alla musica dei BTS, tu in che occasione pensi di essere maturato di più?
V: Leggere i messaggi e le lettere mandati dalle/gli ARMY, in cui ci raccontano le loro vite, mi ha permesso di maturare molto. Contengono storie riguardanti ciò che fanno, ciò che le/li rende felici, quali sono le difficoltà che stanno affrontando ecc. I loro racconti mi infondono coraggio. Leggo anche i messaggi in inglese, grazie alla traduzione automatica, ma a volte il traduttore non mi ascolta (ride).
D: Sai prestare orecchio ed aprirti al prossimo, grazie alla tua grande sensibilità?
V: Ho molto a cuore ciò che provano le altre persone. Più che essere sensibile, direi che presto attenzione e compartecipazione, cercando di cogliere i sentimenti altrui.
D: Un'occasione in qui hai avvertito chiaramente l'affetto della gente?
V: Ah, ovviamente quello delle/gli ARMY. Mi scrivono su Weverse quasi tutti i giorni e avverto sempre tutto il loro amore ed affetto nei miei confronti.
D: Menzioni spesso i tuoi alter-ego. Come descriveresti quello che ci hai mostrato durante le nostre riprese?
V: Cerco di seguire la musica ed adeguarmi all'atmosfera che si respira sul set. Quindi le canzoni che vengono riprodotte durante un servizio fotografico o simili sono molto importanti perché determinano il tipo di persona che mostrerò.
D: Oggi, durante il nostro servizio fotografico, ti ho visto ballare un paio di volte, quindi immagino la nostra selezione musicale fosse buona (ride). In che occasioni ti trovi in pace con te stesso?
V: Quando faccio un pisolino. Mi sono fatto parecchie dormite, ultimamente, visto che non ho molti impegni. È la gioia più grande della mia vita.
D: Che complimento ti faresti?
V: Sei stato fantastico, durante il servizio/le riprese di oggi (ride)!
D: L'argento ed il grigio sono due colori apparentemente simili. Se tu dovessi paragonarti ad uno dei due, quale sceglieresti?
V: Mi piace il grigio.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸ 
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chez-mimich · 2 years
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JAMES BRANDON LEWIS: “EYE OF I”
È stato detto, quasi sempre in tono dispregiativo, che il jazz è un genere musicale per intellettuali, anzi per “intellettualoidi”. Antonio Gramsci in uno dei suoi più noti passi dei “Quaderni dal carcere”, scriveva che “tutti gli uomini sono intellettuali, ma non tutti svolgono la funzione di intellettuali”. Essendo io di stretta osservanza gramsciana, non posso che condividerne il pensiero. Se poi qualche dubbio in proposito vi resta e lo volete fugare al più presto, non dovrete far altro che acquistare “Eye of I” l’ultimo disco di James Brandon Lewis, uscito da qualche giorno per l’etichetta “ANTI-Records” e che vede, oltre che Brandon Lewis al sax tenore, Chris Hoffman al violoncello e Max Jaffe alla batteria e percussioni. Certo che chi avesse ancora nelle orecchie le storie dell’agronomo George Washington Carver, raccontato in “Jesup Wagon”, probabilmente penserebbe che si tratti del disco di un altro musicista, sia per sonorità che per tematiche, ma questo ribaltamento di obiettivi poetici e musicali, questa concezione diversa della musica, insomma questa versatilità multiforme, non sono segno di debolezza, ma anzi punto di forza di James Brandon Lewis. E non solo questo, poiché “Eye of I” è anche la dimostrazione teoretica che il jazz, non è affatto esclusivamente cibo per la mente contorta di eccentrici “intellettuali”, ma una prova di forza della musica stessa e delle capacità dell’uomo di crearla e veicolarla. Come si dice in certi casi questa era la doverosa premessa, prima di ascoltare il suono nudo e crudo di James Brandon Lewis, semplicemente ciclopico sassofonista che come il famoso “bacio come un rock” della canzonetta, ci tramortisce sul ring. “Selvaggio e spontaneo” lo definisce il comunicato stampa che accompagna l’uscita del disco, un lavoro che sposa decisamente le sonorità del free jazz e del groove, senza disdegnare l’intimità della ricerca, quasi monocorde, ispirata ad uno dei suoi più grandi e riconosciuti maestri, John Coltrane. Se si cominciasse l’ascolto da “The Blues Still Blossoms” questa eredità sarebbe ancora più evidente, con quel sax così solo e così pieno di senso che sembra lenire la banalità e prendersi cura della nostra anima. Spira invece tutt’altra aria nel primo brevissimo, ma programmatico brano, “Foreground“ con il sax che ancheggia e spara bordate vigorose ed energetiche. Se rimane tutto godibilmente groove in “Someday We’ll All be Free”, secondo brano del disco, preparatevi ad ingaggiare una battaglia nel quarto possente ed impietoso pezzo “Middle Ground”, con quella incredibile sventagliata di note da un sax che in 47 secondi inonda di energia pura mente e cuore. Non è da meno il brano che dà il titolo all’album, “Eye of I”, anche se giocato su toni più riflessivi e su una più complessa dialettica armonica e disarmonica, dovuta alle possenti percussioni di Max Jaffe. Nel disco i vuoti e i pieni si alternano ed ecco arrivare la rarefatta simmetria di “Within You Are Answers” e “Womb Water” (scritta in collaborazione con Cecil Taylor), la seconda più problematica con quel basso continuo del violoncello di Chris Hofman che la rende ancora più inquieta. L’attacco dolcemente elettronico della brevissima “Background” ci riporta in ambiente “free”. Questi pezzi brevissimi, come frammenti, sorta di meteoriti sonore, impreziosiscono e non poco la struttura dell’album. Di Free Jazz vive anche “Send Seraphic Being”, mentre “Even the Sparrow” simile a una colonna sonora circense, briosa e apparentemente disarticolata, offre una varietà mutevole di atmosfere, sempre sostenute dal sax di James Brandon Lewis. Infine ecco l’iniziale atmosfera notturna di “Fear Not” che si trasforma cammin facendo in una lunghissima cavalcata che raccoglie in sé sonorità persino un po’ pop-rock, in una costante tensione musicale di grandissimo livello, dove l’infinito assolo del sax di James si dispiega fino nell’eternità. Secondo The New York Times, Brandon Lewis è “un sassofonista che incarna e trascende la tradizione”, parole assolutamente condivisibili. Ottimo lavoro James!
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lecodellariviera · 6 days
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La musica "garibaldina" di Simone Alessio chiude gli eventi estivi del Circolo Parasio
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Sabato 21 settembre, ore 21.30 , gran finale degli eventi estivi del Circolo Parasio.
A chiudere l’estate sarà il concerto del poliedrico cantautore e scrittore ligure Simone Alessio in arte Garibaldi, reduce dalla presentazione del suo libro “PROTOMORFOSI” e del suo nuovo album (in uscita) al Ferrara Buskers Festival (il Festival internazionale delle arti di strada più antico e importante al Mondo).
Durante la serata Garibaldi presenterà il suo nuovo album e proporrà alcuni grandi classici italiani rivisitati in formazione acustica, accompagnato dal talentuoso chitarrista Fabrizio Sodaro.
A impreziosire il tutto ci sarà l’esposizione delle opere del giovane artista disegnatore Stefano Cassiano, ispirate proprio dal romanzo di Alessio, la presentazione dello stesso e la proiezione del video “Garibaldi” in uscita a breve.
A fine evento, la possibilità di acquistare copie firmate dall’autore e, a conclusione, una degustazione offerta al pubblico dal Circolo Parasio avvalendosi della competenza del sommelier Stefano Semeria .
Con questo concerto, che come facilmente si comprende, sarà un evento ricco e vario in atmosfere , emozioni e proposte culturali, il Circolo Parasio intende essere protagonista attivo dei festeggiamenti in onore di San Maurizio come è sua tradizione, offrendo un evento coinvolgente, “di piazza”, godibile da tutti ed adatto ad ogni tipo di pubblico.
Il grande talento , la notevole verve performativa di Garibaldi, uniti alla varietà musicale proposta ed all’arte
figurativa a suggello del tutto, creeranno una splendida occasione per quanti vorranno salutare l’estate 2024 con brio e tanta energia postiva, iniziando la stagione autunnale con le giuste vibrazioni.
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA SIMONE ALESSIO IN ARTE GARIBALDI
Simone Alessio in arte Garibaldi è un cantautore ligure con sonorità Balkan Folk.
I suoi testi sono di natura ironico/filosofica.
Nella sua carriera ha solcato diversi palchi importanti ed è stato intervistato dai più influenti media nazionali.
La sua musica è arrivata nelle scuole, negli ospedali e nel cinema.
La coregrafia di “Ballo Balcano”è stata premiata come miglior performance al concorso di danza internazionale “Danza in Fiera” a Firenze ed è stata scelta come colonna sonora del film
“ L’impegno in un abbraccio “ di Virzì.
Il suo ultimo singolo “Non mi va” è stato primo nella classifica italiana indipendenti.
L’anno scorso è stato selezionato tra i migliori 34 buskers del mondo al “Festival internazionale delle arti di strada” di Ferrara
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gianlucacrugnola · 9 days
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Morphine - Cure For Pain
Come oppio che acuisce i dolori e produce euforia, lenisce le ferite interiori, uno stato di reattività psicofisica associata a brevi momenti di confusione, Cure For Pain, secondo album Morphine apre squarci nell’alternative statunitense con originalità e varietà musicale. Mark Sandman leader e unico autore dell’inedito trio basso a due corde-voce, sax e batteria proveniente da Cambridge,…
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lemaclinic · 2 months
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Niall Horan è un cantante, cantautore e chitarrista irlandese, meglio conosciuto come membro della popolare boy band, One Direction. Nel corso della sua carriera, Niall è stato riconosciuto non solo per il suo talento musicale ma anche per il suo sorriso affascinante. Nel corso degli anni, il sorriso di Niall Horan ha subito notevoli cambiamenti, portando molti a ipotizzare che potrebbe aver subito una trasformazione dentale per ottenere il suo sorriso perfetto. Esplora la trasformazione del sorriso di Niall Horan in questa esclusiva serie di documentari. Dalle consultazioni iniziali al risultato finale, assisti alle sfide e alle ricompense del suo restyling del sorriso. Scopri le ultime tecnologie e procedure dentali utilizzate nell'odontoiatria estetica. Unisciti a noi dietro le quinte mentre Niall ci accompagna nel suo viaggio verso il sorriso perfetto. Il viaggio di trasformazione del sorriso di Niall Horan La serie approfondisce le diverse opzioni a disposizione di Niall per perfezionare il suo sorriso, tra cui sbiancamento dei denti, faccette e incollaggio. Vediamo il team dentale di Niall analizzare le sue caratteristiche uniche e creare un piano di trattamento personalizzato che consideri i suoi scopi e obiettivi per il suo nuovo sorriso. Gli spettatori apprendono le diverse fasi coinvolte in ciascuna procedura e si fanno un'idea del tempo e dell'impegno necessari per ottenere un sorriso perfetto. Man mano che la serie avanza, vediamo le sfide e le ricompense derivanti dalla trasformazione del sorriso. Il processo può richiedere molto tempo e richiedere più visite dal dentista, ma i risultati possono cambiare la vita. Il viaggio di Niall evidenzia come il restyling del sorriso possa migliorare la fiducia in se stessi e l’autostima, portando a una vita più felice e appagante. Nel complesso, "Niall Horan's Smile Makeover: A Journey to a Perfect Grin" è una serie penetrante e informativa che porta gli spettatori dietro le quinte della trasformazione del sorriso di una celebrità. Presenta gli ultimi progressi nell’odontoiatria estetica ed evidenzia come questi trattamenti possano aiutare le persone a ottenere un sorriso più perfetto, pronto per Hollywood. Come ha fatto Niall Horan a sistemarsi i denti? Non esiste una conferma ufficiale di quale lavoro dentale abbia avuto il sorriso di Niall Horan, ma si dice che potrebbe essersi sottoposto a diverse procedure dentistiche cosmetiche per ottenere il suo sorriso perfetto. Una procedura a cui Niall potrebbe essersi sottoposto è lo sbiancamento dei denti. Questo è un modo semplice e veloce per schiarire i denti e ottenere un aspetto più giovane. Il trattamento di sbiancamento dei denti viene eseguito nello studio del dentista e può richiedere circa un’ora per essere completato. In alternativa, puoi anche sbiancare i denti a casa con le mascherine sbiancanti personalizzate fornite dal tuo dentista. Un'altra procedura a cui Niall potrebbe essersi sottoposto sono le faccette. Le faccette sono sottili gusci su misura che vengono incollati sulla superficie anteriore dei denti per migliorarne l'aspetto. Possono essere utilizzati per correggere una varietà di problemi estetici, tra cui scheggiature, crepe, spazi vuoti e macchie. Le faccette sono un'opzione popolare per coloro che vogliono ottenere un sorriso perfetto, hollywoodiano. Niall potrebbe anche essersi sottoposto al bonding, una procedura dentale cosmetica che prevede l'applicazione di una resina del colore del dente sui denti per migliorarne l'aspetto. L'incollaggio è un'alternativa conveniente e minimamente invasiva alle faccette e può essere utilizzato per correggere piccoli problemi estetici, come scheggiature e spazi vuoti. Alla fine, senza la conferma da parte dello stesso Niall o dei suoi rappresentanti, è impossibile dire con certezza quale intervento dentale possa aver fatto. Tuttavia, è chiaro che il sorriso di Niall ha subito una notevole trasformazione nel corso degli anni, portando molti a ipotizzare che
potrebbe essersi sottoposto a procedure dentistiche cosmetiche per ottenere il suo sorriso perfetto. La trasformazione del sorriso di Niall Horan prima e dopo Horan è un ex membro della boy band britannica, One Direction, che da allora si è affermato come artista solista di successo. Nel corso degli anni, il suo sorriso affascinante è stato uno dei preferiti dai fan. Tuttavia, prima della sua ascesa alla fama, i denti di Niall Horan erano leggermente storti, con notevoli spazi tra i denti anteriori. Tuttavia, negli ultimi anni, il suo sorriso ha subito una trasformazione significativa. Sulla base delle foto prima e dopo del sorriso di Niall Horan, sembra che potrebbe aver subito un trattamento ortodontico, sbiancamento dei denti e forse faccette. È probabile che si sia sottoposto prima a un trattamento ortodontico per raddrizzare i denti e migliorarne l’allineamento. Successivamente, potrebbe aver sbiancato i denti per illuminare il suo sorriso. In alcune foto, sembra che potrebbe aver fatto posizionare delle faccette sui denti naturali per migliorarne la forma e le dimensioni. La combinazione di queste procedure dentistiche ha trasformato il sorriso di Niall Horan in una dentatura dritta, bianca e uniforme. Il suo sorriso ora sembra naturale e completa il suo aspetto generale. La sua trasformazione dentale non ha solo migliorato il suo aspetto, ma ha anche migliorato la sua sicurezza e autostima. In conclusione, il restyling del sorriso di Niall Horan costituisce un ottimo esempio del potere di trasformazione delle procedure dentistiche cosmetiche. Investendo nel suo sorriso, non solo ha migliorato il suo aspetto ma anche la sua sicurezza e il senso generale di sé. Con le giuste cure dentistiche, chiunque può ottenere un sorriso che è orgoglioso di sfoggiare. Quando Niall Horan ha aggiustato il suo sorriso? Non ci sono informazioni confermate su quando Niall Horan potrebbe essersi sottoposto a un intervento dentale per sistemarsi i denti. Tuttavia, alcuni fan hanno notato un miglioramento significativo nel suo sorriso nel corso degli anni, il che ha portato a ipotizzare che potrebbe essersi sottoposto ad alcune procedure dentistiche cosmetiche per migliorare i suoi denti. È possibile che Niall abbia fatto un intervento dentale in qualsiasi momento durante il suo periodo con gli One Direction, o dopo che il gruppo si è interrotto nel 2016. Tuttavia, senza una dichiarazione ufficiale da parte di Niall o dei suoi rappresentanti, è impossibile determinare la cronologia esatta di eventuali procedure dentistiche a cui potrebbe essersi sottoposto. Indipendentemente da quando ha effettuato l'intervento dentale, il sorriso perfetto di Niall è innegabilmente una delle sue caratteristiche più distintive e lo ha aiutato a diventare un rubacuori per milioni di fan in tutto il mondo. Non c'è alcuna conferma ufficiale che Niall Horan abbia mai indossato l'apparecchio, ma ci sono alcune fotografie che suggeriscono che potrebbe averlo avuto ad un certo punto. Sebbene non ci siano prove concrete che Niall indossasse l'apparecchio, alcuni fan hanno ipotizzato che potrebbe aver subito un trattamento ortodontico per raddrizzare i denti. Questa speculazione si basa su alcune delle prime fotografie di Niall in cui i suoi denti sembrano storti e disallineati. Tuttavia, in foto più recenti, i suoi denti sembrano perfettamente dritti e allineati, il che potrebbe suggerire che potrebbe aver avuto un apparecchio ortodontico o un'altra forma di trattamento ortodontico ad un certo punto della sua vita. Vale la pena notare che anche se Niall avesse avuto l'apparecchio, avrebbe potuto scegliere di mantenerlo privato e di non condividerlo pubblicamente. È anche possibile che si sia sottoposto a cure ortodontiche da bambino o da adolescente e da allora non abbia avuto bisogno di ulteriori interventi dentistici. Alla fine, senza la conferma da parte dello stesso Niall o dei suoi rappresentanti, è impossibile dire con certezza se abbia mai portato l'apparecchio.
Tuttavia, il suo sorriso perfetto è una testimonianza del fatto che qualunque intervento dentale abbia svolto, ha sicuramente dato i suoi frutti.
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londranotizie24 · 2 months
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Con Italian Summer Market la solidarietà italiana vince a Nottingham
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Di Pietro Nigro Un successo per Italian Summer Market, l'evento di beneficenza organizzato dalla Italian School of Nottingham il 13 luglio sorso. Con Italian Summer Market la solidarietà italiana vince a Nottingham La città di Nottingham si sta rivelando sempre più una fucina di eventi solidali a favore di chi soffre. E l’Italian Summer Market di sabato 13 luglio non ha deluso le aspettative, riscuotendo un grande successo di pubblico. Anche questo evento è stato organizzato, presso la Rushcliffe Spencer Academy School, da un’insegnante a cui stanno a cuore le nuove generazioni, Alessia Beneventi, che con la sua Italian School of Nottingham, accoglie ogni anno decine di bambini desiderosi di imparare l’italiano divertendosi. Come gli eventi passati, promossi nei momenti clou dell’anno (Natale e Carnevale) anche quello estivo ha avuto come obiettivo solidale quello di raccogliere fondi per il Nottingham Children Hospital "Big Appeal”, l’ospedale dei bambini: l’evento estivo ha raccolto per la sua causa £ 439. E, nello spirito che da sempre contraddistingue Alessia e il suo modus operandi, tutto è stato fatto col sorriso, nel piacere di stare insieme, di mettersi a confronto divertendosi, senza dimenticare la causa comune.   Sabato 13 luglio sono stati in molti a voler esserci, visitatori ed espositori, per passare un pomeriggio festoso e coinvolgente, grazie alla tradizione culinaria italiana (il profumato caffè italiano di Bonincontro; il tradizionale gelato italiano artigianale di Debora e Daniele - Little Big Sicily; la deliziosa pizza di Vito Pizzamici) e all’artigianato locale di pregiata fattura, prodotti ideati e lavorati col cuore prima che con le mani, per avere qualcosa da portare a casa come ricordo di un pomeriggio bello e importante trascorso insieme: le originali creazioni di Lel and Sue, Prints for Joy, Made with Love Scrunchies, Sister Scent scented candles, Cute Angel Crafts, Rosa’s Jewels e i giocattoli di Sam Toys. Il tutto, sottolineato dalle note dello show di musica dal vivo dei Mas Y Mas – Rikki Thomas-Martinez, gruppo musicale latino-americano. Ma anche le Istituzioni locali non sono state a guardare, anzi, hanno partecipato volentieri al pomeriggio festoso e benefico mettendo in campo i loro nomi migliori: il Deputy Mayor di Rushcliffe John Cottee (che ha pronunciato il discorso di apertura dell’evento) e sua moglie Lorraine, il Consigliere Hari Om, il segretario del Comites di Manchester Gianluca Fanti, entusiasti della varietà e della bontà dei cibi italiani offerti, e della calda accoglienza ricevuta. Radio ufficiale dell’evento è stata London One Radio, radio italiana nel Regno Unito. “Un'esperienza culminante di Cibo e Cultura” così Alessia Beneventi ha definito la sua creatura, questo Italian Summer Market, che è la versione estiva di ciò che si vuole continuare a proporre, ossia un appuntamento regolare, annuale, che coinvolga cittadini e istituzioni in un crescente interesse sia per la solidarietà che per la cultura e le tradizioni italiane. “È stato un piacere essere presente a questo fantastico evento nella cittadina di Nottingham, nell'East Midlands, che presenta una ricca comunità di Italiani così come tanti amanti del Bel Paese - ha dichiarato il consigliere Fanti - È stata una grande emozione partecipare ad un evento che permette di diffondere i valori dell'italianità e quel senso di comunità che ci contraddistingue. “Apprezzabile – aggiunge il consigliere al nostro magazine – il grande sforzo che le associazioni italiane come la Scuola Italiana della prof. Alessia Beneventi svolgono per promuovere il nostro Paese, offrendo il loro tempo per una giusta causa, e il ruolo che Il Comites ha nel promuovere e diffondere queste iniziative sul territorio della nostra circoscrizione. Un grazie per l'ospitalità agli organizzatori, ed in particolare alla Prof.ssa Alessia Beneventi." E il successo di questo evento è dovuto anche all’impegno dei volontari che hanno dedicato tempo e lavoro ad un progetto così sentito. Nel frattempo, alla Scuola Italiana di Nottingham si sono già aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2024-2025 per i bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni. Gioco, canzoni, teatro, danza: un metodo sicuramente alternativo, quindi coinvolgente, per riuscire a trasmettere a bambini così piccoli l’apprendimento di una nuova lingua, parallelamente all’acquisizione delle regole grammaticali, della scrittura in italiano, così come alla lettura di storie in lingua italiana. Per le iscrizioni occorre scrivere a [email protected]. Con il cuore e la mente già proiettati verso il prossimo evento cultural-benefico, che sarà quello natalizio, per cui Alessia sta già reclutando espositori di attività o di prodotti che si ispirano all'Italia o all'atmosfera natalizia per creare l’opportunità di mostrare i prodotti stessi, interagendo con il pubblico e creando nuove connessioni all'interno della comunità. ... Continua a leggere su
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campadailyblog · 3 months
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Bossa Nova: Come Creare la Tua Musica
La musica brasiliana è un mosaico ricco e variegato. Riflette il patrimonio culturale unico del Brasile. È un mix di influenze indigene, africane ed europee. Queste influenze si sono evolute nel corso dei secoli. Hanno creato una varietà di stili e generi distintivi. Così, la musica brasiliana è diventata famosa in tutto il mondo. La storia del genere musicale brasiliano inizia nel XVI secolo. I…
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tachilalia · 3 months
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29.06.2024
È la musica contemporanea (intesa come tempo di manifestazione e non come ramificazione pratica di genere) veramente peggiore della vecchia musica e del vecchio modo di fare musica? Stiamo criticando:
il modo in cui si fa musica - tramite sample all'avanguardia, la migliore tecnologia disponibile, etc -;
il modo in cui si distribuisce la musica e CHI che questo genere di distribuzione favorisce principalmente;
il modo in cui si ascolta questa musica e ciò che questo comporta a livello culturale e sociale;
i contenuti narrativi e compositivi che questa trasporta, e la capacità di innovare e portare avanti il medium;
quale tipo di musica nello specifico - quella generalista, quella di nicchia, un genere nello specifico, etc -;
l'effettiva varietà della musica proposta nei riguardi della propria retrospettiva o attualità artistica, e dunque l'appiattimento conseguente della sua distribuzione, fruizione e ricerca;
varie ed eventuali;
?
Una risposta probitoria e tautologica sarebbe: si! più che il famigerato dipende. E per determinati motivi:
l'effettivo appiattimento culturale ed il poco approfondimento sui generis diffuso;
la strumentazione all'avanguardia, per quanto capace di tagliare gli angoli e rendere la produzione più efficente e al passo coi tempi, rischia di risicare l'intero processo creativo al mero subprodotto fatto e finito per la macchina dei consumi;
la mancanza di domanda, nei riguardi dell'offerta, da tale macchina dei consumi;
dopo Omero, più si può raccontare, più si può raccontare dei viaggi, delle armi e degli amori;
le strutture compositive della musica generalista rispecchiano gli inesistenti standard di qualità dello stesso pubblico generalista;
la nicchia continua ad essere nicchia e non può più esplodere, se non momentaneamente, a fenomeno di massa come nel passato per via della questione social e dell'effetto siderale;
anche la nicchia vive della stessa sovrabbondanza del mondo generalista;
ogni artista è valido nei riguardi di se stesso e non nei riguardi del proprio passato che, in qualche maniera, si vuole completamente obliterare. Nonostante questo, però, ancora vivono le vecchie glorie che, si sa, portano l'obolo nella tascapane e sono, dunque, preferiti dal sistema di diffusione poiché icona riconoscibile intorno ai quali non è più necessario costruire una narrazione. Cosa viene mostrato di determinati artisti? La crescita musica è veramente crescita musicale? E secondo quali determinati aspetti e declinazioni?
l'ascolto della musica è rapido e disinteressato, di sottofondo;
costante trasporto emotivo ed istintivo nei riguardi di una produzione artistica che viene
varie ed eventuali.
In conclusione, le digressioni prese dal linguaggio della musica contemporanea sono applicabili alle dinamiche di comunicazione totale dell'epoca attuale, surrogate e ridotte ai minimi termini in favore di una più facile digestione e rigurgito sociale.
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #278 - Charles Mingus, Mingus Ah Um, 1959
Le storie di giugno nascono dalla lettura di uno dei libri più belli sulla musica scritto da un non esperto musicale, Natura Morta Con Custodia Di Sax, che Geoff Dyer, sublime scrittore britannico, dedica a storie di jazz. In questo bellissimo saggio, che pesca da fonti storiche, un po’ inventa, un po’ sogna, Dyer scrive storie di alcuni tra i più grandi interpreti di questa musica particolare, creativa, magmatica, pilastro della cultura mondiale da cent’anni. Per mia indiretta colpa, in tutte queste storie di musica non mi era mai capitato di raccontare del personaggio che ho scelto, e uno dei protagonisti del libro, per un mese monografico anche piuttosto particolare: Charles Mingus. Contrabbassista, genio e sregolatezza, uno dei musicisti più importanti del jazz. Arrabbiato, per via di una infanzia passata a cercare di combattere quel sentirsi minoranza di una minoranza (pur essendo di famiglia piccolo borghese, soffriva terribilmente le sue origini meticce, tra genitori con discendenze afroamericane, asiatiche e nativo americane), nato In Arizona nel ’22 ma cresciuto poco prima della Seconda Guerra Mondiale nel tristemente famoso sobborgo di Watts a Los Angeles. Mingus si avvicina da giovanissimo al violoncello, ma poi si appassiona al contrabbasso, che studia con i migliori insegnanti, tra cui Herman Reischagen, primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica di New York. Nel 1947 entra nell'Orchestra di Lionel Hampton, è già leader di propri gruppi e ha già fatto i primi tentativi di composizione. Mingus si approccia alla musica grazie ai canti gospel delle congregazioni religiose che frequentava regolarmente a Watts e a Los Angeles, realtà con cui venne a contatto durante gli anni dell'infanzia. Ascolta il blues e il jazz ma ha una varietà di conoscenze e di curiosità che compariranno qua e là nel corso della sua leggendaria carriera musicale: si dice ascoltasse Bach ogni giorno, studia Richard Strauss e Arnold Schönberg, non nasconde una passione per Claude Debussy e Maurice Ravel. Suona con il Mito Charlie Parker, ma il suo idolo è la big band di Sir Duke Ellington. E nel 1953 ha l’occasione della vita: viene chiamato da Ellington a suonare con lui. Leggenda vuole che Juan Tizol, portoricano, bianco, trombonista, che in quel momento scrive dei pezzi per l’Orchestra, gli scrive un assolo da suonare con l’archetto. Lui lo traspone di un’ottava per renderlo cantabile, e lo esegue come se lo strumento fosse un violoncello. Tizol lo apostrofa dicendogli che «come tutti i neri della band non sai leggere bene la musica»; Mingus, che è un gigante di mole (tra i suoi demoni, un’ingordigia da romanzo) lo prende a calci nel sedere. Tizol, sempre secondo la leggenda, nella custodia del trombone aveva un coltello, che prontamente afferra per scagliarsi contro Mingus mentre Duke dà l’attacco del brano. Questi, agilmente nonostante la sua mole, con il contrabbasso preso in braccio, salta e scivola sul pianoforte, correndo e dileguandosi fra le quinte. Rientra in un lampo sul palco con in mano una scure da pompiere e sfascia la sedia dell’esterrefatto Tizol. Ellington, che si dice non licenziò mai un suo musicista, lo “spinse” a dimettersi, e nella sua autobiografia (dal titolo già profetico, Beneath The Underdog, tradotta in italiano con il titolo magnifico di Peggio Di Un Bastardo) Mingus racconta: “Duke mi disse <<Se avessi saputo che scatenavi un simile putiferio avrei scritto un’introduzione>>, gli risposi che aveva perfettamente ragione”. Il suo era uno stile libero, che in pratica rimarrà unico. Esempio perfetto è il noto Pithecanthropus Erectus (1956), primo grande disco da solista, che dà un’idea generale della sua musica: bruschi cambi di atmosfera, di tempo e ritmo, un tocco “espressionista” che, di fatto, lo rendono quasi precursore del free jazz, considerazione tra l’altro che lo faceva andare su tutte le furie. Mingus si appassiona alla musica di New Orleans, seguendo l’idea di big band di Ellington, e da questo punto in poi viene fuori tutta la sua incontenibile vitalità, spesso oltremodo eccessiva e davvero fuori le righe: altro caso leggendario fu la “maratona” intrapresa con il fido Dannie Richmond, il suo batterista per quasi tutta la carriera, a chi consumava più amplessi e tequila nei bordelli di Tijuana; da questa esperienza nacque quel capolavoro assoluto che è Tijuana Moods, registrato nel 1957 ma uscito solo nel 1962. Miles Davis disse di lui: “Era sicuramente pazzo, ma è stato uno dei più grandi contrabbassisti che abbia mai sentito. Mingus suonava qualcosa di diverso, era diverso da tutti gli altri, era genio puro”. La prova è il disco di oggi, uno dei capolavori assoluti del jazz, che esce nel 1959, il suo primo per la Columbia. Il titolo Mingus Ah Um è una parodia di una declinazione latina (gli aggettivi latini della I classe sono solitamente ordinati enunciando prima il nominativo maschile singolare che finisce con "us", poi il femminile "a" e infine il neutro "um"). In copertina un dipinto di S. Neil Fujita, che già aveva creato un disegno per un altro disco leggendario, Take Five di Dave Brubeck. Il disco è una sorta di enciclopedia del jazz, sia per la varietà dei brani proposti, sia per il futuro successo di alcuni, diventati standard tra i più famosi di tutti i tempi. Better Git It In Your Soul è un omaggio alla musica ritmica dei gospel e dei sermoni di chiesa, pezzo già leggendario, che fa da apripista al primo immenso capolavoro. Goodbye Porky Pie Hat è un omaggio al Pres, Lester Young, immenso sassofonista, scomparso poche settimana prima che l’album venisse registrato (per la cronaca in due leggendarie sessioni di registrazioni agli studi Columbia, il 5 e il 12 Maggio, sotto le cure mitiche di Teo Macero, il grande produttore di Miles Davis). Il porky pie hat è un cappello che ricorda nella forma il famoso pasticcio di carne inglese, e per dare un’idea di come è quello che indossa sempre Buster Keaton nei suoi film, ma era anche un cappello dal valore simbolico interraziale per i musicisti jazz, e Young lo teneva sempre in testa durante le esibizioni: il brano è divenuto uno standard da migliaia di interpretazioni, uno dei brani più famosi della storia del jazz. Self-Portrait In Three Colors era stata originariamente scritta per il film Ombre, opera prima di John Cassavetes, ma la canzone non appare né nel film né nel disco colonna sonora. Open Letter To Duke è un chiaro omaggio alla figura di Duke Ellington, composto riunendo insieme alcuni pezzi da tre precedenti brani di Mingus (Nouroog, Duke's Choice e Slippers). Jelly Roll è un riferimento al pianista pioniere del jazz Jelly Roll Morton, che si autoproclamò l’inventore del jazz nella prima decade del 1900; Bird Calls passò in un primo momento per un omaggio alla leggenda del bebop Charlie "Bird" Parker, con cui Mingus suonò molte volte, ma fu lo stesso Mingus a chiarire: «Non era stata intesa per suonare come qualcosa di Charlie Parker. Doveva piuttosto assomigliare al cinguettio degli uccelli - almeno la prima parte». Completano il capolavoro Pussy Cat Dues, Boogie Stop Shuffle dal ritmo irresistibile ma soprattutto Fables Of Faubus, primo dei grandi brani politici di Mingus: fu “dedicato” al governatore (democratico!) dell’Arkansas, Orval Eugene Faubus, convinto segregazionista, che nel 1957 tentò di impedire l'ingresso a scuola di nove ragazzi neri in un liceo di Little Rock, in deroga ad una decisione della Corte suprema che aveva reso illegale la segregazione nelle scuole. L'episodio ebbe un punto di svolta quando il presidente Dwight Eisenhower federalizzò la Guarda nazionale dell'Arkansas e permise agli studenti di colore di entrare nell'istituto sotto scorta. Faubus decise allora di chiudere tutte le scuole superiori di Little Rock fino al 1958. Mingus scrisse anche un testo, molto sarcastico, sul Governatore, e si dice che la Columbia lo censurò. In realtà però il testo fu aggiunto dopo da Mingus, quando il brano era stato già registrato, ma non si perse d’animo e lo pubblicò cantato nel suo disco del 1960 Charles Mingus Presents Charles Mingus, con il titolo di Original Faubus Fables. Il disco è uno dei capisaldi del jazz, uno dei cinquanta dischi selezionati dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere inclusi nel National Recording Registry in conservazione per i posteri e la prestigiosa Penguin Guide, la bibbia della critica jazz, lo inserì nella Core Section con il loghino della corona, la massima valutazione per un disco. Con Mingus suonano il fido Richmond alla batteria, John Handy, Booker Ervin e Shafi Hadi ai sax (alto e tenore), Willie Dennis al trombone, Horace Parlan al piano (che suona pure Mingus) e Jimmy Knepper, leggendario trombonista, personaggio da cui si partirà per la seconda tappa di questo mese Mingusiano.
Che vi dico già verrà pubblicata Martedi 13 Giugno.
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gcorvetti · 1 year
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Bonus.
Ieri nella ricerca musicale mi è capitato di aprire un video di KEXP un canale che mi piace per la varietà musicale che propongono e mi sono capitati sti due matti che nel turbine di una musica che viene riprodotta da un pc uno balla e cambia le canzoni l'altro decanta liriche con movimenti e danze strane. Quello che dico sempre è che il valore di una band si vede dal vivo, non c'è magheggio da studio che tenga se dal vivo non fai una performance come si deve qualsiasi musica fai e questi due tizi sono fantastici secondo me. Quello che mi ha colpito subito sono state le tappine con i calzini del cantante :D roba da far rabbrividire i modaioli, ma tutto è performance quando si sale su un palco dall'abbigliamento alle movenze al contatto col pubblico, oltre che alla musica e molti non considerano tutti gli aspetti concentrandosi solo sulle note da suonare. I testi sputati al microfono sul sociale sono di sicuro il punto di forza di questo duo fuori dagli schemi, avanguardistico a modo loro. Nella ricerca e nell'ascolto ci sta tutto perché in ogni singolo elemento può essere utile nella costruzione di un'idea che va oltre gli schemi, qualcuno potrebbe essere scettico che un musicista ascolti sta roba ma quando dico che ascolto di tutto non mento, non mento mai veramente, quindi anche questo mi è piaciuto, anzi mi è piaciuto molto e lo sto riascoltando volentieri. Sleaford Mods sono inglesi di Notthingham e basta guardare il video per capire che non c'è molto da capire, semplicemente uno fa la musica al computer e uno scrive i testi e li canta, semplice ma efficacie, meritevoli di un ascolto, anche più di uno.
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P.S. Forse qualcuno li conosce già, ma io non li conoscevo :D
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orizoncontrols · 3 months
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TASTIERE CRESTRON E PLACCHE LUHKEE: NUOVA COLLABORAZIONE
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La collaborazione tra Crestron e l'azienda belga Luhkee sta dando vita a una nuova linea di soluzioni per tastiere uniche e bellissime per la casa.Luhkee (stilizzato come “”) è un'azienda belga che è una vera impresa familiare. I fratelli Staf e Toon Van Lierde e il loro padre Jan stanno creando linee di hardware per la casa, il settore marittimo e l'ospitalità, che includono placche, prese e altro ancora — tutte caratterizzate da un'estetica unica ed elegante, derivata dai decenni di esperienza di Jan nel campo dell'architettura.
Meno “Roba” sui Muri
"Ho sempre considerato l'illuminazione e i suoi componenti come una vera e propria parte dell'edificio," dice Jan. Era particolarmente affascinato dal modo in cui lo smartphone ha unito una varietà di oggetti portatili – dal dispositivo di comunicazione al lettore musicale, fino a tutto il resto – in un unico oggetto. "Abbiamo affrontato un problema simile con tutta la tecnologia che richiedeva un tipo di controllo o di presa sui muri di una casa," afferma. "Con l'aggiunta di sempre più soluzioni, il muro diventava un po' un caos."La ricerca di semplicità di Jan, all'interno di un'estetica complessiva, si allineava con la filosofia di Crestron – qualcosa che i fratelli Staf e Toon hanno capito immediatamente. "Il nostro obiettivo è armonizzare le dimensioni, lo stile e la finitura di un'installazione," nota Staf. Quando sono iniziate le conversazioni tra le due aziende, i Van Lierde hanno capito di aver trovato un vero partner. "È stato davvero rinfrescante vedere che Crestron, pur essendo una grande azienda, è molto disponibile e aperta a nuove idee," dice Staf.Luhkee si concentra principalmente sulla creazione delle placche murali più eleganti possibili, senza costruire un'intera tastiera. Il team di Crestron era aperto a questo approccio: la domanda per le tastiere Crestron originali è enorme, quindi perché non avere una vera collaborazione per supportare le finiture di design su tastiere per cui Crestron non offre una vasta gamma?
Presentazione della Gamma di Placche Cameo C2NI di Crestron e Luhkee
Serie Fine: La Serie Fine presenta pulsanti rettangolari sottili con bordi arrotondati, permettendo la personalizzazione con fino a 12 pulsanti*. Con 4.065 possibili configurazioni, gli integratori possono progettare una soluzione su misura per le loro esigenze specifiche. I LED di stato accanto ai pulsanti aggiungono stile e funzionalità a qualsiasi ambiente.Serie Clear: Per chi cerca un design elegante e minimalista, la Serie Clear offre pulsanti quadrati con icone incise con una precisione di 0,3 mm. Queste icone sono poi riempite con resina per garantire una chiarezza duratura. Una volta collegati al sistema Crestron, le icone incise sono retroilluminate, creando un'esperienza utente elegante e intuitiva.Unità Porta : L'Unità Porta , disponibile con pulsanti quadrati o rotondi, offre una soluzione orientata all'ospitalità. Ruotando la placca Cameo® di 90 gradi, l'unità porta utilizza la retroilluminazione per il numero della stanza nella parte superiore, mentre la parte inferiore presenta un pulsante per il campanello e due aperture LED per le funzioni "Non disturbare" e "Pulire la stanza".
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micro961 · 3 months
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Figlio d'Arte - Mai più
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Il nuovo singolo di Figlio d’Arte - In radio dal 7 giugno
Il nuovo singolo “Mai più”, di Figlio d’Arte, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 7 giugno!
“Mai più” rappresenta la continua evoluzione dell’artista con un brano di genere POP-dance dalla melodia calma e riflessiva nelle strofe con un crescendo che esplode poi nel ritornello. La composizione offre una varietà di momenti musicali, con pause e silenzi strategici che contribuiscono a enfatizzare il contrasto tra spensieratezza e malinconia. La canzone è il manifesto di una relazione difficile ma intensa dove l’artista sceglie di sottolineare l’importanza di lottare per i propri sentimenti ma allo stesso tempo di saper andare oltre e riconoscere il proprio valore.
Figlio d’Arte, all’anagrafe Lorenzo Petrus, sin da piccolo vive e respira arte. Il padre è il pittore contemporaneo Marco Petrus e la madre architetto presso un prestigioso studio di Milano. All’età di 6 anni muove i primi passi nel mondo della musica, iniziando a suonare il violino presso la scuola “I piccoli musicisti” con l’insegnante Antonella Aloigi, passione che lo porterà a frequentare la scuola media musicale Quintino di Vona di Milano. Successivamente, lavorando presso lo studio del padre, si avvicina sempre di più al mondo dell’arte collaborando con designer di diversi settori, proiettando l’arte del padre in una diversificazione con nuove realtà più vicine al mondo della moda e del digitale. Dà vita ad una collaborazione col designer-stilista Domenico Formichetti, creando insieme una Capsule Collection che viene repostata e sponsorizzata da brand come Vogue, HypeBeast, Highsnobiety ottenendo un grande successo. Continuando il progetto di digitalizzazione del padre a inizio 2021 lancia una collaborazione con Nifty, nota piattaforma NFT, trasformando le opere fisiche in video che creano giochi cromatici ed effetti ottici. L’esperimento va sold out in pochi minuti e tuttora vengono portati avanti drop inediti da lanciare nei prossimi mesi. Nonostante la carriera promettente nel mondo dell’arte, nel 2022 Lorenzo decide di intraprendere un nuovo percorso lanciando il suo nuovo progetto: Figlio d’Arte. Da sempre appassionato di scrittura, passa le giornate a scrivere poesie e testi per sé e per altri artisti rimanendo però anonimo. Sempre più consapevole delle proprie capacità e spronato da diversi amici del settore che vedono in lui un potenziale artistico da poter sviluppare, rilascia a marzo “Alright”, il primo di una serie di singoli. I brani vengono pubblicati su tutte le principali piattaforme di streaming; in particolare su Spotify e Youtube vengono collezionati numeri inaspettati. Se il brano di esordio è considerato un test, gli altri due seguenti riscuotono sempre più interesse da parte del pubblico tanto che l’artista inizia a crearsi una fan base nelle città di Milano, Padova e Roma. Dal primo all’ultimo brano c’è stata una crescita esponenziale che non solo ha premiato il lavoro fatto con cura e precisione dall’artista e dal suo management, ma ha anche stimolato in Figlio d’Arte quella consapevolezza e quella voglia di crescere ed investire sempre di più sul suo percorso e sulla sua personalità, che ora necessita la ricerca di un’etichetta ambiziosa e adeguata che creda nel progetto da portare avanti insieme a noi.
Etichetta: Mendaki publishing - https://www.instagram.com/mendaki_publishing/
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tecnowiz · 4 months
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Finalmente musica gratis e legale per tutti: ecco come fare!
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Nel mondo tecnologico di oggi, la musica gratis legale è diventata una risorsa preziosa per gli amanti della musica di ogni genere. Con l'avvento di internet e delle nuove tecnologie, è possibile scaricare musica gratis legalmente o ascoltare musica gratis legalmente senza infrangere alcuna legge. Tuttavia, trovare le giuste piattaforme e servizi può essere complicato. Questo articolo esplorerà i migliori siti web per musica gratis legale, servizi di streaming musicale gratis e legali, e molto altro, per garantirti un'esperienza musicale senza preoccupazioni.
Scopri come scaricare e ascoltare musica gratis e legale! Siti web, app e servizi di streaming per goderti le tue canzoni preferite senza limiti e senza rischi.
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Come scaricare musica gratis legalmente
Esistono molti siti web per musica gratis legale che offrono una vasta gamma di brani e album. Questi siti sono perfetti per chi desidera scaricare musica gratis legalmente. Questi offrono musica no copyright, royalty free e Creative Commons, che può essere scaricata e utilizzata liberamente per scopi personali o commerciali. Tra i siti più conosciuti troviamo: Jamendo Music
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Jamendo è una piattaforma online che offre musica libera e legale, ovvero musica che può essere scaricata e ascoltata gratuitamente, nel rispetto dei diritti degli artisti. La musica su Jamendo è pubblicata con licenze Creative Commons o con la Licenza Arte Libera, che permettono un utilizzo libero, con diverse limitazioni a seconda della licenza specifica. Oltre al download gratuito, Jamendo offre anche un servizio di streaming a pagamento, Jamendo PRO, che permette di accedere a brani in alta qualità, ascoltare musica offline e usufruire di altre funzionalità esclusive. Jamendo è una risorsa preziosa per gli amanti della musica che cercano nuovi brani da scoprire, artisti indipendenti da supportare e un modo per ascoltare musica in modo etico e legale. SoundCloud
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SoundCloud è più di un semplice servizio di streaming musicale. Si tratta di una piattaforma online che permette a musicisti, artisti e creativi di condividere, promuovere e distribuire la propria musica, podcast e altri contenuti audio in modo gratuito o a pagamento. Con un'interfaccia intuitiva e un'ampia community di utenti attivi, SoundCloud offre un ecosistema unico per scoprire nuova musica, connettersi con artisti emergenti e seguire le tendenze del mondo audio. Oltre a caricare e condividere i propri brani, gli utenti possono anche creare playlist, mettere mi piace e commentare i contenuti di altri utenti, creando un'interazione dinamica e una vivace community. Freesound
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Freesound è una piattaforma online collaborativa che offre un archivio vastissimo di suoni gratuiti, liberamente scaricabili e utilizzabili per molteplici scopi. Tra i suoni disponibili troviamo: Effetti sonori: rumori di ambienti, oggetti in movimento, animali e molto altro. Strumenti musicali: suoni di strumenti solisti, orchestrazioni e persino interi brani musicali. Voci umane: parole singole, frasi, dialoghi e persino canti. Suoni ambientali: rumori di città, natura, eventi e molto altro. Freesound si distingue per la sua ampia varietà di suoni, la qualità elevata dei file audio e la licenza Creative Commons, che permette di utilizzare i suoni liberamente per progetti personali, commerciali e persino per la creazione di nuovi contenuti musicali. Che tu sia un musicista, un videomaker, un game designer o semplicemente un appassionato di suoni, Freesound è una risorsa preziosa da esplorare. Musopen
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Musopen è un'organizzazione senza scopo di lucro con sede in California che si dedica a rendere la musica accessibile a tutti. Fondata nel 2005, Musopen offre un vasto archivio online di musica gratis e legale, che comprende: Registrazioni di musica classica: migliaia di brani di compositori celebri come Bach, Mozart e Beethoven, eseguiti da orchestre e musicisti di talento. Spartiti musicali: spartiti completi di brani classici, jazz e altri generi, disponibili in formato PDF e scaricabili gratuitamente. Materiale didattico: libri di teoria musicale, guide per principianti e risorse per musicisti di tutti i livelli. Musopen opera grazie al sostegno di donazioni e al lavoro di volontari appassionati di musica. L'organizzazione si impegna a promuovere l'educazione musicale e a diffondere la conoscenza della musica classica, offrendo risorse preziose a studenti, musicisti e appassionati di tutto il mondo.
Servizi di streaming musicale gratis e legali
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Se preferisci lo streaming al download, ci sono molti servizi di streaming musicale gratis e legali che offrono una vasta gamma di brani. Questi servizi sono perfetti per chi desidera streaming musica gratis legale senza dover scaricare nulla. Alcuni dei migliori includono: Spotify Free: Offre un'ampia selezione di brani con annunci pubblicitari. È disponibile oltre che sul Web da PC anche su smartphone iPhone e cellulari Android. YouTube Music: Un'altra ottima opzione per ascoltare musica gratis legalmente con un'ampia libreria musicale.
App per musica gratis legale
Per chi è sempre in movimento, le app per musica gratis legale sono la soluzione perfetta. Queste app ti permettono di portare la tua musica ovunque tu vada. Alcune delle migliori includono: SoundCloud: Disponibile sia su iPhone che per device Android, offre una vasta selezione di musica gratis per tutti i gusti. Audiomack: Un'altra eccellente app per scaricare musica gratis legalmente e ascoltare musica gratis legalmente. App disponibile per smartphone Android e cellulari iPhone.
Conclusione
In conclusione, la musica gratis legale è più accessibile che mai grazie a una vasta gamma di siti web per musica gratis legale, servizi di streaming musicale gratis e legali, e app per musica gratis legale. Che tu stia cercando di scaricare musica gratis legalmente o di ascoltare musica gratis legalmente, esistono innumerevoli opzioni che ti permetteranno di goderti la tua musica preferita senza infrangere la legge. Esplora queste risorse e scopri un mondo di musica gratis per tutti i gusti, sia per uso personale che commerciale. Buon ascolto!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Finalmente musica gratis e legale per tutti: ecco come fare!. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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antennaweb · 4 months
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