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#vita cronica
medicomunicare · 1 month
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Capire cosa vuol dire fare dialisi: concetti, aspettative e necessità venute fuori da un'ultima indagine
I pazienti con insufficienza renale che sono abbastanza sani per il trapianto possono ricevere un rene donato, che libererà il loro sangue dalle tossine e dai liquidi in eccesso. Ma questa opzione non è disponibile per molti anziani che hanno altre condizioni di salute come malattie cardiache o polmonari o cancro. Per quei pazienti, i medici spesso raccomandano la dialisi quando i pazienti…
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ma-pi-ma · 3 months
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Quando un gatto cade da un albero, si lascia andare da solo. Il gatto si rilassa completamente e atterra leggero a terra.
Ma se un gatto stesse per cadere da un albero e improvvisamente decidesse di non voler cadere, diventerebbe teso e rigido, e sarebbe solo un sacco di ossa rotte all'atterraggio.
Allo stesso modo, è la filosofia del Tao, che stiamo tutti cadendo da un albero, in ogni momento della nostra vita.
Infatti, nel momento in cui siamo nati, siamo stati cacciati da un precipizio, e stiamo precipitando, e non c'è nulla che possa fermarlo.
Quindi, invece di vivere in uno stato di tensione cronica, e aggrapparci a ogni genere di cose che ci cadono, in realtà perché il mondo intero è impermanente, dovremmo provare ad essere come un gatto.
Alan Watts, da The Spirit of Zen
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kon-igi · 26 days
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Mia madre, 82 anni, negli ultimi 3 anni ha perso senza motivo circa 25 kg (peso attuale 35 kg), senza che sia stata individuata una causa (fatti praticamente tutti gli approfondimento diagnostici possibili) ((cronica BPCO e fumatrice da una vita)).
Si parla di sarcopenia legata all'invecchiamento... Da alcuni mesi fa attività con un fisioterapista domiciliare 1 volta a settimana, e altri semplici esercizi in autonomia quotidianamente. Assume Meritene due volte al giorno. Ma è praticamente pelle e ossa, non riesce più a uscire di casa perché dopo pochi passi è stanca, quindi si aggiunge la frustrazione di essere dipendente quasi per ogni cosa.
So che questa è una delle tue attività professionali, hai qualche consiglio prima di rassegnarci? Non sappiamo davvero più dove sbattere la testa 😓. Grazie
Il fatto è che 82 anni sono tanti, mi spiace.
La sarcopenia - la perdita di tessuto molle - diventa fisiologica dopo i 50 anni cioè quando, in assenza di attività fisica, si perde quel meccanismo di accumulo funzionale di proteine sul muscolo, in favore di depositi lipidici (ginoidi e androidi).
Dopo i 70 anni subentrano poi dei meccanismi di malassorbimento da una parte e di perdita dell'appetito dall'altra, ragion per cui, pur essendo necessario un minor introito calorico per la diminuita attività fisica, non bisogna dimenticare il metabolismo basale e il fabbisogno plastico della struttura connettivale.
Ok il meritene ma la BPCO unita alla sarcopenia impongono all'organismo un'inevitabile astenia generalizzata perché alle cellule manca sia un corretto apporto di ossigeno (controllate l'ossimetria: se la saturazione di 0² è sotto il 90% in aria ambiente molto è spiegato) che di calorie.
A quell'età difficilmente si può riuscire a ricostituire la massa muscolare con l'aumento di apporto proteico, piuttosto i pasti 'nutrienti' servono a evitare l'insorgenza di lesioni da compressione e che il metabolismo basale 'scenda troppo' (ho semplificato), con il rischio che si instaurino problematiche di scompenso cardiaco e respiratorio.
@firewalker
P.S. Se vuoi chiacchierarne in modo informale - ricordando che il tuo medico di base è l'unico titolato a prendere decisioni mediche - mi puoi trovare su telegram come kon_igi
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susieporta · 28 days
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L'ILLUSIONE PIÙ PERICOLOSA
L'illusione più pericolosa è quella per cui scambiamo il bisogno di attenzioni e riconoscimento con il bisogno di amore e di cure.
Per quante attenzioni e riconoscimenti gli altri potranno donarci, esse non riempiranno mai il vuoto d'amore che sentiamo.
Questo accade anche con il bisogno di essere sostenuti, compresi o accuditi.
La persona mette in atto un meccanismo difensivo chiamato "spostamento", attraverso il quale nega il bisogno di base che è stato frustrato anticamente, e rispetto al quale dunque si è sentito ferito, come appunto può essere appunto quello di amore, convertendolo in un bisogno che può essere più facilmente soddisfatto, anche perché socialmente accettato e promosso, come quello di riconoscimento.
Si sforza in tutti i modi di essere generoso, di raggiungere risultati, di produrre, di compiacere, di essere il bravo bambino o la brava bambina, così da avere su di sé gli occhi dell'altro.
Tuttavia, tale sostituzione non può funzionare.
Innanzitutto perché il bisogno di amore può essere soddisfatto solo da ciò che la persona prova per noi, come un sentimento, e non da un fare-per-ottenere.
In secondo luogo, perché la fame d'amore di cui si ha bisogno si riferisce al nostro bambino ferito, non all'adulto che siamo ora.
È la fame di amore del bambino nei confronti del genitore, che vuole essere amato per ciò che è, e non per ciò che fa, appunto.
Ma siccome l'essere ciò che si è, è stato o negato o criticato, anche a partire dai suoi bisogni frustrati, il bambino si impegna in una manovra in cui ha una certa presa, un certo controllo, come quella del fare-per-ottenere, al fine di soddisfare in modo indiretto quel bisogno originario.
Tuttavia, se io ho bisogno di muovermi, ma questo movimento mi viene impedito, non posso soddisfare questo mio bisogno semplicemente vedendo qualcuno che corre sullo schermo.
Non sarò mai soddisfatto.
Il sistema di difesa della sostituzione cerca da una parte di soddisfare quel bisogno frustrato, e al tempo stesso lo nega proprio in quanto meccanismo difensivo.
Questo perché la consapevolezza del vuoto d'amore, e la possibilità di riempirlo ora, sarebbero troppo dolorosi, in quanto risveglierebbero la ferita dell'amore negato o comunque la paura di una nuova insoddisfazione, che la persona non si può permettere e che ha subito molto tempo fa.
Così, si viene a creare un circolo vizioso tra l'impossibilità di soddisfare direttamente il bisogno di amore, la cui spinta rimane sempre presente, e l'insoddisfazione cronica di soddisfarlo in modo indiretto, la quale genera una irritazione e un nervosismo che finiscono per esaurire la persona stritolandola in questa forbice.
L'illusione creata da tale meccanismo di difesa, è pericolosa perché rischiamo di rincorrere farfalle, sfinendoci per qualcosa che non ci serve davvero, e che ci ha solo permesso di sopravvivere a noi stessi e alle nostre ferite.
Il problema è che, sebbene questa difesa sia stata un sistema di adattamento funzionale, un suo rafforzamento rischia di farci avvitare su di essa, allontanandoci dalla nostra vera natura e bisogni.
Quando dopo tanti sforzi sentiamo che la nostra vita comincia a essere per noi pesante e insoddisfacente, a volte, è proprio per questo o per altri meccanismi di compensazione.
Pensate alle star, ai grandi proprietari o direttori di imprese: hanno soldi, potere, relazioni in abbondanza.
Eppure, quanto spesso si sentono soli, depressi e insoddisfatti?
Lo sforzo principale, prima di qualunque obiettivo esterno, è interiore: trovare il proprio sé e liberarlo.
Dopo aver fatto questo lavoro sull'essere, puoi anche fare il lavoro più umile del mondo.
Ma sarai felice e grato della vita ogni giorno.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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pietrarossa · 12 days
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Vorrei poter raccontare di quello che è successo quest'estate. Di come ho incontrato l'amore, quello genuino e sano, per la vita, ma soprattutto per me stessa. Ho anche incontrato qualcuno che mi ha permesso di sentire tutto il bene che ho ancora da offrire. E che mi ha insegnato a lasciare andare, anche per quanto sia difficile farlo. Non posso più vivere nel passato, pensando perpetuamente a "l'ultima volta in cui sono stata felice". Vorrei poter dire che ho trovato la vera felicità, ma mentirei. Posso dire però di aver trovato il coraggio di rischiare, almeno per darmi la possibilità di vivere e non sopravvivere. Sto lasciando la mia città, sto lasciando l'Europa per un grande viaggio che spero mi dia le risposte che cerco, o anche solo dei momenti per dubitare della mia tristezza cronica. È tutto più leggero quando smetti di pensare alle persone che ti hanno ferito e deluso, quando capisci che quello che è accaduto - o non accaduto - era per un obbiettivo più grande. Lo spazio che senti dentro di te non è un vuoto, ma una grandezza pronta ad accogliere più di quello che hai conosciuto finora. La musica non ha smesso di suonare, anche quando sei rimasto nella tua solitudine più profonda. Ed è in quest'ultima che impari a conoscere davvero te stesso e il mondo.
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t-annhauser · 2 months
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Fosse solo per la natura il sud conquista immediatamente, aggiungi poi quella patina di cultura, la Magna Grecia, su cui ormai le pro loco locali campano di rendita aggrappate all'ultimo brandello di grandezza che fu sorvolando su tutto il resto, sulla munnezza, la cronica penuria d'acqua e le autoclavi. Inglesi e tedeschi e popoli settentrionali si erano inventati il Grand Tour, la meglio gioventù anglosassone calava dalle sue tetre spelonche per apprendere il sole e la classicità appena inventata da Winckelmann, Goethe a Roma trovava la sua Faustina, il richiamo sensuale del meridione riecheggia anche in Nietzsche, il tedesco erotico par excellence, che trasvalutando tutti i valori geografici poneva i settentrionali iperborei nella penisola ellenica. Goethe, passando per Caltanissetta, giunge a Catania, Taormina e Messina e ne rimane estasiato:
«L'Italia, senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. […] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo con il mare e del mare con la terra […] chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.»
Il mio personale Grand Tour si è interrotto leggermente più a nord e non prevede ritorno, per sempre avvinto al meridione, tramonto di Zarathustra.
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nusta · 3 months
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Stasera sono riuscita a fare una di quelle cose che rimandavo da tantissimo tempo, tanto che me lo ero dimenticato pure che lo volevo fare, e tutto questo in una sera in cui avrei dovuto fare un'altra cosa che sto rimandando da mesi! La vita di una procrastinatrice cronica riserva anche delle soddisfazioni, eh!
Comunque, la conquista principale di stasera è l'account sulla MediaLibraryOnline tramite il polo dell'Emilia che sta qui e siccome per fare una cosa di questo tipo succede che ne devi fare altre 5 o 6 per portare a termine il percorso, con l'occasione ho rinnovato la password dello spid (per accedere, dato che non so le credenziali della biblioteca a cui dovrei essere iscritta da millemila anni) e scaricato l'app su pc e tablet (perchè purtroppo il prestito online non è compatibile con il kindle, salvo che io non abbia ancora capito come - ma non credo perchè veniva indicato solo il kobo come lettore su cui leggere i prestiti). E ho pure aggiornato Calibre sul pc, anche se userò l'app su tablet, perchè volevo comunque vedere se si riusciva a leggere da lì.
Tutto questo per avere 15 giorni di tempo per finire il libro che ho trovato disponibile (Donna con libro, di Bianca Pitzorno) e attendere 9 prenotazioni altrui per leggerne un'altro (L'Unità, di Ninni Holmqvist) (e presumo di avere poi 15 giorni anche per quello? Forse comunque se non ci sono prenotazioni altrui si può rinnovare - devo controllare) e ne ho trovati già altri 4 disponibili che erano nella mia lista dei desideri da tempo...
Ora la sfida maggiore è evitare di procrastinare ulteriormente la cosa che ho rimandato stasera (perchè è urgente in realtà), ma con tutte ste letture che mi aspettano sarà difficile... me le dovrei tenere come premio per quando avrò finito... vedremo...
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a-dreamer95 · 2 months
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L'arroganza del potere è un tema che, quest'anno più che mai, ha toccato profondamente la mia vita. Mai come ora ho sentito il peso di persone che, ritenendosi potenti, esercitano il loro comando senza scrupoli e senza considerare l'aspetto umano degli altri. Sono stata trattata come una schiava sul posto di lavoro: sottopagata, derisa, esclusa e presa in giro da persone che si considerano superiori, superbe e boriose. Questi individui mi hanno minacciata, pretendendo che facessi ciò che volevano a tutti i costi, e spesso mi è stato detto "non sai con chi stai parlando", a riprova del loro senso di superiorità. Ho visto in loro una piaga della nostra società: il narcisismo patologico, la superbia, la boria e la totale mancanza di empatia.
Ho vissuto in prima persona la cattiveria nascosta dietro volti apparentemente buoni e benvoluti, rendendomi conto, a mie spese, che si trattava solo di una maschera ben costruita. Questo periodo mi ha insegnato l'importanza di non diventare mai una di queste persone e di mantenere l'umiltà come un valore fondamentale nella mia vita.
Ho resistito per quasi un anno e ne sono uscita a pezzi, sia fisicamente che emotivamente. Ho così capito che nessun contatto, nessuno stipendio vale più della mia salute fisica e mentale. Arrivare all'esasperazione per il lavoro fa solo male... e non ne vale la pena.
Questi atteggiamenti arroganti e sprezzanti hanno un impatto devastante sulla performance lavorativa e sulla qualità di vita delle persone che li subiscono. Essere costantemente umiliati e minacciati crea un ambiente di lavoro tossico, dove la paura e l'ansia diventano compagni quotidiani. Questa atmosfera negativa mina la motivazione e il morale, portando a un calo significativo della produttività.
Le persone sottoposte a questi comportamenti si sentono svalutate e demoralizzate, perdendo gradualmente fiducia nelle proprie capacità. La creatività e l'innovazione ne risentono, poiché chi vive sotto la minaccia del potere non osa esprimere idee nuove o proporre soluzioni innovative per paura di ulteriori ritorsioni. La mancanza di rispetto e di riconoscimento da parte di chi detiene il potere fa sì che i lavoratori si sentano solo ingranaggi di una macchina, piuttosto che individui con un contributo unico e prezioso da offrire. Inoltre, lo stress accumulato in un ambiente di lavoro ostile ha gravi ripercussioni sulla salute fisica e mentale. L'ansia cronica e la depressione sono comuni tra chi subisce abusi di potere. Le persone iniziano a vivere in uno stato di continua preoccupazione, il che si riflette negativamente anche nelle loro relazioni personali e nella vita familiare.
Il clima di sfiducia e paura che si instaura in un ambiente di lavoro dominato dall'arroganza del potere è controproducente non solo per i singoli individui, ma per l'intera organizzazione. La mancanza di coesione e collaborazione tra i colleghi, insieme a un turnover elevato, sono solo alcune delle conseguenze di un tale ambiente.
Per tutte queste ragioni, è fondamentale promuovere un cambiamento culturale nelle aziende e nelle organizzazioni, valorizzando l'umiltà, l'empatia e il rispetto reciproco. Solo creando un ambiente di lavoro sano e rispettoso si possono ottenere risultati eccellenti e garantire il benessere di tutti i collaboratori.
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crepuscoloscuro2 · 9 months
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Mi chiedo come mai io non possa trovare mai una persona con cui essere felici assieme.... E come mai la mia vita debba sempre essere caratterizzata da una costante solitudine.. vedo il mondo andare avanti e io rimanere sempre indietro. Non capisco davvero il meccanismo di rimanere incastrato in questo loop infinito di depressione cronica e voglia di piangere tutto il giorno. Quando qualcosa sembra andare bene, c'è qualcosa che mi riporta dieci volte più in giù. Un grande peso sul cuore.
Ci sto provando da troppo tempo a farmi forza ma non ci riesco davvero.... Sono stanco
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veritanascoste · 7 months
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REPTILIANS, GAME OVER:
IL PROGRAMMA DI IRRORAZIONE VA AVANTI COME DA AGENDA 🦖🐊🦎
VEDIAMO CHE DANNI FANNO AGLI UMANI QUESTE SOSTANZE
ANALISI DELL'ACQUA PIOVANA DOPO SCIE CHIMICHE ED EFFETTI SULLA SALUTE:
Alluminio 3090 ppm
Litio 507 ppm
Bario 67,8 ppm
Zinco 58,9 ppm
Rame 55,1 ppm
Cadmio 54,1 ppm
Piombo 52,9 ppm
Argento 28,3 ppm
Solfato 22,0 ppm
Silice 8,67 ppm
Mercurio 1,06 ppm
LITIO
Il litio produce malformazioni e lo ioduro d'argento è cancerogeno, l'alluminio e il piombo causano malattie neurodegenerative.
BARIO:
mancanza di respiro, aumento della pressione sanguigna, aritmia, mal di stomaco, debolezza muscolare, alterazioni dei riflessi nervosi, infiammazione del cervello e del fegato. Danni ai reni e al cuore.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/ba.htm
👇
ZINCO:.
ulcera allo stomaco, irritazione cutanea, vomito, nausea e anemia.
danneggiano il pancreas, disturbano il metabolismo delle proteine ​​e causano arteriosclerosi. L'esposizione intensiva al clorato di zinco può causare disturbi respiratori.
può causare l'influenza nota come febbre da metallo.
Lo zinco può danneggiare i bambini non ancora nati e i neonati.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/zn.htm
RAME:
irrita il naso, la bocca e gli occhi e provoca mal di testa, mal di stomaco, vertigini, vomito e diarrea. Una grande assunzione di rame può causare danni al fegato e ai reni e persino la morte. Non è stato ancora determinato se il rame sia cancerogeno.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/cu.htm
CADMIO:
100 mg producono sintomi gastrointestinali.
350 mg sono considerati pericolosi per la vita.
Per inalazione, concentrazioni ambientali superiori a 200 μg/m3 inducono "febbre da metallo"
500 μg/m3 appare polmonite chimica
5.000 μg/m3 è mortale.
Diarrea, mal di stomaco e forte vomito
Frattura dell'osso
Insufficienza riproduttiva e persino possibilità di infertilità
Danni al sistema nervoso centrale
danno al sistema immunitario
disturbi psicologici
Possibile danno al DNA o sviluppo di cancro.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/cd.htm
Violazione della biosintesi dell'emoglobina e dell'anemia
Aumento della pressione sanguigna
danno ai reni
Aborti e aborti sottili
disturbo del sistema nervoso
danno cerebrale
Diminuzione della fertilità maschile a causa del danno allo sperma
Diminuzione delle capacità di apprendimento dei bambini
Disturbi nel comportamento dei bambini, come aggressività, comportamento impulsivo e ipersensibilità.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/pb.htm
👇
ARGENTO
danno ai reni
danno agli occhi
danno polmonare
danno al fegato
Anemia
Danno cerebrale
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/ag.htm
SILICE:
Cancro ai polmoni
Malattie autoimmuni
Artrite reumatoide
Malattie renali
Malattie del sistema immunitario, infezioni da micobatteri e funghi
bronchite, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ed enfisema.
https://www.lenntech.es/periodica/elementos/si.htm
MERCURIO:
Danni al sistema nervoso
Danni alle funzioni cerebrali
Danni al DNA e cromosomi
Reazioni allergiche, irritazione cutanea, stanchezza e mal di testa
Effetti negativi sulla riproduzione, danni allo sperma, difetti alla nascita e aborti
Siamo in un brutto mondo di 🐊🦎🐍
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medicomunicare · 3 months
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Alimentazione vegetale integrale: un complemento valido per gestire l'artrite reumatoide a tavola
L’artrite reumatoide (ARE) è una condiziona autoimmune che oltre a rispondere ai farmaci, può essere condizionata anche dallo stile di vita. Tutti gli studi hanno appurato, per esempio, che i pazienti affetti da ARE che smettono di fumare hanno un riscontro positivo per un miglioramento sostanziale dei sintomi. Parimenti, la gestione dello stress mentale o emotivo può ridurre la probabilità di…
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ninfettin · 4 months
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Io ho fatto 5 anni con un uomo incapace di dimenticare il suo Grande Amore Eterno. Quello che nessuna prima di lei e nessuna dopo di lei. 5 anni belli ma anche 5 anni di merda. Lei era ovunque: nei ricordi, nella casa, nelle esperienze, nel sesso, nelle conversazioni. Una relazione a tre pur essendo in due, mi sentivo quasi l'amante. Forse perché si erano anche sposati e poi avevano divorziato (tra me e lui c'era parecchio age gap) forse perché non ero il ripiego giusto. Però penso sia anche normale, avere una storia che nessun'altra può eguagliare. Magari finisce e ne arrivano altre diverse, più tranquille e meno intense e tormentose. Ma forse sono le migliori. Alla fine l'amore è una persona che non ti rompe troppo le scatole e non ti rende la vita invivibile. Migliora i momenti assieme ma, se non c'è, non ti disperi per l'assenza, ecco.Il sabato o la domenica al centro commerciale, ci si addormenta guardano la tv sul divano, si gira attorno agli stessi gesti e alla routine. Il Piccolo Amore Quieto. Magari non ti fa venire le farfalle nello stomaco ma ti evita la gastrite cronica.
un po' mi preoccupi perché anche io a volte mi sento la persona di troppo. passo il tempo con lui nella loro vecchia casa (ho dovuto girare il suo autoritratto e girano ancora per casa una scatole delle sue vecchie foto), spesso gli dico cose che gli aveva già detto lei, anche molto precise e particolari. sembro la sua copia sbiadita, sotto certi aspetti migliore, ma sempre una copia
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auguro a sta gente di beccarsi una bella malattia cronica e di rimanere in sofferenza a vita (breve) <3
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susieporta · 2 years
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"Perché ti sei lasciata così andare?"
Dall'anno scorso sono ingrassata. Non è successo nulla di particolare o drammatico nella mia vita. Semplicemente il lavoro più sedentario di prima e la pigrizia nell'allenarmi mi hanno fatto prendere dei chili.
Questa domanda mi è stata fatta da chi mi voleva bene, e non lo metto in dubbio ora di certo, ma mi ha rimbombato nella testa per mesi. Ero spogliata, mi stavo vestendo per uscire e ho guardato la sua faccia mentre pronunciava quelle paroline apparentemente innocue. Un misto tra disturbo per la mia ciccetta e pena per non essere più quella dell'anno prima.
Non ho mai sofferto di complessi fisici. Sono stata cresciuta in una famiglia che mi ha sempre insegnato che il più bel complimento si possa ricevere è "intelligente", né magra né bella. Quelle sono cose in più, di poco conto.
Oggi, a distanza di mesi voglio rispondere a quella domanda così: non mi sono lasciata andare. Mangio sano come sempre, non fumo, non bevo se non in poche occasioni e moderatamente per via della mia emicrania cronica che non mi permette certo di scolarli bottiglie di alcol come se non ci fosse un domani.
Ero più bella uno o due anni fa? Sì probabilmente sì. Tornerò a quel peso? Se mi passa la pigrizia e torno a correre tutti i giorni, sì.
Ma no. Non mi sono lasciata andare. Perché io anche nei momenti più terribili della vita alla fine mi voglio sempre bene. Ho quella autostima preziosa che mi ha sempre salvata.
Oggi è la giornata del Fiocchetto Lila. La giornata contro i disturbi del comportamento alimentare.
Iniziamo a dire di più "Che bella testa che hai". E forse meno ragazze e ragazzi si limiteranno a guardare presunti difetti fisici. Fatelo soprattutto se siete genitori.
La testa sarà sempre più importante del culo, della pancetta, delle tette, delle cosce e delle labbra.
La testa sana ci salva da tutto.
Claudia Sarritzu
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barrenwomb · 1 year
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credo che aver passato gli anni formativi della mia vita in modalità sopravvivenza, tra i problemi di salute di mia madre e quelli economici della mia famiglia, mi abbia impedito di sviluppare un forte senso di identità; così come me lo ha impedito la depressione cronica che mi ha completamente prosciugata dalla tarda adolescenza fino alla prima età adulta. so che da te ragazzina mi piaceva particolarmente leggere e che adoravo scrivere e che a scuola la mia materia preferita era filosofia. so anche che ad un certo punto sono stata sopraffatta da un così intenso senso di inadeguatezza e una tale insofferenza da dimenticarmelo. in qualche modo, seppur demotivata ed emotivamente appiattita, ho stretto i denti perché avevo bisogno di sopravvivere e non c'era altra scelta se non quella. l'unica cosa che mi dava la spinta era il forte desiderio di essere completamente indipendente dal punto di vista economico e dunque assolutamente svincolata dalla mia famiglia e in generale da chiunque non fossi io. ora sto bene, benissimo se penso ad un anno fa. finché so di poter contare su me stessa e soltanto su me stessa il resto non importa. ogni tanto però mi metto a pensare a quanto estenuantemente e disperatamente tenti di tenermi il più occupata possibile per la paura di ricadere e a quanto rinunciare in maniera sistematica a del sano tempo in solitudine continui ad impedirmi di crearmi un'identità concreta. non ho alcuna ambizione se non quella di vedermela da sola, sempre e senza mai chiedere aiuto a nessuno; e alcune volte spingo la mia mente e anche il mio corpo allo stremo fino a trovarmi esaurita ed esausta ma senza riuscire a fermarmi per recuperare. fermarmi vuol dire rischiare di paralizzarmi di nuovo. chi sono non lo so. cosa mi piace veramente nemmeno. se sarò mai in grado di liberarmi da alcuni rigidissimi schemi mentali figuriamoci. tipo adesso sono così stressata e scarica che mi viene da piangere ma non posso fermarmi perché ho un problema che se non me lo risolvo da sola non me lo risolverà sicuramente nessun altro. e dunque.
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lionheartmother33 · 4 months
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Il coraggio di decidere. Se non avessi avuto quello, chissà dove sarei finita. Certe volte è difficile, altre volte sembra facile e altre ancora un po' di tutte e due. Ma se non avessi preso la decisione di sottopormi all'intervento per togliere il mio "arcinemico" alla tiroide chissà cosa mi avrebbe fatto. Avrebbe preso il controllo del mio corpo in parole povere. Invece ho deciso di combattere per me stessa, per le persone che amo, per essere qui il giorno in cui avrei potuto vedere i miei bambini camminare e poi correre, per provare le cose belle che il mondo può offrire, perchè dopo tutto, c'è ancora un po' di luce in mezzo al buio. Ogni giorno, dalla mia diagnosi di tiroidite cronica autoimmune al giorno in cui sono passata in sala operatoria a quello in cui ho avuto il mio bellissimo bambino Gabriele, cerco di vivere ogni cosa perchè se non lo faccio mi sento incompleta, allora vivo. Scelgo di vivere, nonostante tutto quello che mi è successo. Ho scelto di operarmi alla tiroide perchè se no l'aricnemico si sarebbe preso pian piano la mia vita, mi avrebbe privato del mio bambino. Quindi, care ragazze che leggete o leggerete queste parole, chi ha avuto e superato una malattia tiroidea o un cancro alla tiroide, non arrendetevi, perchè dopo il buio c'è sempre la luce. Se potessi dire alla me stessa del passato, direi solo una cosa: ՏҼӀ ƤҼRƑҼƬƬⱭ ƇƠՏӀ' ƇƠⱮҼ ՏҼӀ. Ci saranno momenti in cui vorrai abbandonare tutto e lasciarti andare, ma ci sono anche tanti altri momenti di felicità. Non mollate ragazze. IO non l'ho fatto ❤️😊
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