Tumgik
#votazioni 2013
crossroad1960 · 9 months
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Poveretto, vive solo dello stipendio da parlamentare…
Dal sito del Parlamento:
A decorrere dal 1° gennaio 2012, l'importo netto dell'indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è pari a 5.246,54 euro, a cui devono poi essere sottratte le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato. Tenuto conto del valore medio di tali imposte addizionali, l'importo netto mensile dell'indennità parlamentare risulta pari a circa 5.000 euro.
Tale misura netta è determinata sulla base dell'importo lordo di 10.435,00 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali (pensione e assegno di fine mandato), assistenziali (assistenza sanitaria integrativa) e fiscali (IRPEF e addizionali regionali e comunali).
Per i deputati che svolgono un'altra attività lavorativa, l'importo netto dell'indennità ammonta a circa 4.750 euro, corrispondenti a 9.975,00 euro lordi.
(*)In particolare, nel 2006, l'importo dell'indennità parlamentare è stato ridotto del 10%.
Dal 2007 è stata disposta, per 5 anni, la sospensione degli adeguamenti retributivi. Tale misura è stata successivamente prorogata fino a tutto il 2013.
Per il triennio 2011-2013, l'indennità è stata di nuovo e ulteriormente ridotta nella misura del 10% per la parte eccedente i 90.000 euro, e del 20% per la parte eccedente i 150.000 euro lordi annui. Tale riduzione è raddoppiata per i parlamentari che svolgono un'attività lavorativa per la quale percepiscono un reddito uguale o superiore al 15% dell'indennità parlamentare.
Una ulteriore riduzione dell'indennità è stata deliberata dall'Ufficio di Presidenza in data 30 gennaio 2012.
Da ultimo, con successive deliberazioni, l'Ufficio di Presidenza ha disposto la proroga, fino a tutto il 2020, delle misure di riduzione dell'indennità parlamentare e di sospensione del suo adeguamento.
Diaria
Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n.1261 del 1965.
L'attuale misura mensile della diaria, a seguito della riduzione disposta dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 27 luglio 2010, è pari a 3.503,11 euro.
Tale somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato dalle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni con il procedimento elettronico.
È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.
L'Ufficio di Presidenza, nelle riunioni del 25 ottobre 2011 e del 30 gennaio 2012, ha inoltre deliberato l'applicazione di una ulteriore decurtazione fino a 500 euro mensili in relazione alla percentuale di assenze dalle sedute delle Giunte, delle Commissioni permanenti e speciali, del Comitato per la legislazione, delle Commissioni bicamerali e d'inchiesta, nonché delle delegazioni parlamentari presso le Assemblee internazionali.
Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato
Nella riunione del 30 gennaio 2012, l'Ufficio di Presidenza ha istituito un "rimborso delle spese per l'esercizio del mandato" che sostituisce il contributo per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori.
Tale rimborso, di importo complessivo invariato rispetto al precedente contributo, è pari a 3.690 euro (dopo la riduzione di 500 euro del luglio 2010) ed è corrisposto direttamente a ciascun deputato con le seguenti modalità:
- per un importo fino a un massimo del 50% a titolo di rimborso per specifiche categorie di spese che devono essere attestate: collaboratori (sulla base di una dichiarazione di assolvimento degli obblighi previsti dalla legge, corredata da copia del contratto, con attestazione di conformità sottoscritta da un professionista); consulenze, ricerche; gestione dell'ufficio; utilizzo di reti pubbliche di consultazione di dati; convegni e sostegno delle attività politiche.
- per un importo pari al 50% forfetariamente.
Spese di trasporto e spese di viaggio
I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, e a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
Spese telefoniche
L'Ufficio di Presidenza ha ridotto a decorrere dal 1° aprile 2014, il rimborso forfetario delle spese telefoniche da 3.098,74 a 1.200 euro annui.
Assistenza sanitaria
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.
Assegno di fine mandato
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
Pensione
Con deliberazioni del 14 dicembre 2011 e 30 gennaio 2012 l'Ufficio di Presidenza della Camera ha operato una profonda trasformazione del regime previdenziale dei deputati con il superamento dell'istituto dell'assegno vitalizio - vigente fin dalla prima legislatura del Parlamento repubblicano - e l'introduzione, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, di un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti.
Il nuovo sistema di calcolo contributivo si applica integralmente ai deputati eletti dopo il 1° gennaio 2012, mentre per i deputati in carica, nonché per i parlamentari già cessati dal mandato e successivamente rieletti, si applica un sistema pro rata, determinato dalla somma della quota di assegno vitalizio definitivamente maturato alla data del 31 dicembre 2011, e di una quota corrispondente all'incremento contributivo riferito agli ulteriori anni di mandato parlamentare esercitato.
I deputati cessati dal mandato, indipendentemente dall'inizio del mandato medesimo, conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età e a seguito dell'esercizio del mandato parlamentare per almeno 5 anni effettivi. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all'età di 60 anni.
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13 marzo 2013, l'annuncio dell'Habemus Papam: è Jorge Mario Bergoglio e si chiamerà Francesco
13 marzo 2013, l’annuncio dell’Habemus Papam: è Jorge Mario Bergoglio e si chiamerà Francesco 2013-2023 Dopo un Conclave di cinque votazioni, il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran pronuncia la celebre formula con cui viene annunciata l’elezione del nuovo Papa source
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corallorosso · 4 years
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«Via i giornalisti dal Parlamento!». Ora il Covid realizza il programma dei Cinque Stelle DI SUSANNA TURCO Era il 25 giugno 2013, quando i Cinque stelle misero piede in Parlamento, Beppe Grillo spiegò con un post: «I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo», perché «il cronista ti ascolta» e «si nasconde ovunque», «per le scale o al cesso». Col senno del poi era più che un programma. Il rincalzo arrivò nell’aprile 2014. Luigi Di Maio, allora vicepresidente della Camera, scrisse all’ufficio di presidenza, per chiedere una «regolamentazione più rigorosa» dell’accesso, «non solo dei gruppi di pressione, ma dei giornalisti della stampa parlamentare, anche con riguardo agli spazi cui possono accedere». Si sollevò un putiferio. «Solo il regime fascista cacciò i giornalisti», protestò l’Associazione stampa parlamentare. M5S «chiede di limitare l’agibilità dei giornalisti, evidentemente colpevoli di raccontare l’inconcludenza dei suoi deputati», si associò Roberto Speranza, all’epoca capogruppo dem. Ora, mentre Speranza è ministro nel governo giallorosa, quel che non poterono Casaleggio, Grillo e l’urto iniziale di M5S sta riuscendo dietro al grande paravento del Covid-19. Si sa che le epidemie creano nuovi equilibri. Quindi, giusto per ragioni sanitarie, Questori e Capigruppo hanno deciso di allargare l’Aula di Montecitorio, estendendola alle tribune e al Transatlantico. Le tribune stampa sono il luogo dal quale i giornalisti guardano dall’alto ciò che fanno i politici in Aula, anche quando non ripresi dalle tv (non solo il dibattito, ma anche chiacchiere, telefonate, amicizie, bigliettini, imprecazioni). Il Transatlantico è il salone che confina con l’Aula, cioè il luogo in cui i deputati che escono dalle votazioni possono incontrare i giornalisti o, viceversa, in cui possono essere braccati dai cronisti mentre stringono alleanze teoricamente riservate o, anche, prima che si dirigano nei luoghi che si diramano da quel salone: buvette, poste, commissioni, bagno eccetera(...) Contendere spazi e luoghi al potere è, da sempre, la premessa per raccontarlo. Esserci significa sapere cosa sta succedendo: soprattutto dove nessuno fa lo streaming. Domandare, ascoltare, osservare. Mimetizzarsi, nel caso. Diventare statua, tenda, porta, all’occorrenza finti delegati, finti passanti, finti turisti, finti commensali: modi per cogliere notizie, racconti non già mediati dal potere, o dai portavoce del potere. ...
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falcemartello · 5 years
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GIUSEPPE CONTE: forse ci siamo sbagliati e di parecchio...
Grazie agli archivi internet, grazie anche (proprio loro) a Radio Radicale, che conserva un grande archivio di file di votazioni e commissioni parlamentari, salta fuori che Giuseppe Conte faceva parte (come PARTE ATTIVA) del Pd da tempi immemori. Quindi non solo un professore qualsiasi che votava a sinistra: no. Stava proprio tra gli scranni del Parlamento italiano e manco lo sapevamo. Facendo infatti riferimento ad una votazione risalente alla SEDUTA N°79 DEL 18 SETTEMBRE 2013, in cui si eleggevano componenti laici di Magistrature speciali, GIUSEPPE CONTE IN QUELLA VOTAZIONE, FU ELETTO (CON 383 VOTI FAVOREVOLI) RESPONSABILE PER LA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA. Si tenga conto che quell'anno (2013) la maggioranza di governo era di Centro-Sinistra e in Aula c'erano all'incirca 430 deputati a larghissima maggioranza Pd. Giuseppe Conte, quindi, non è uscito casualmente dal cilindro di Bonafede a maggio 2018. È invece SEMPRE STATO SOSTENUTO E PROPOSTO DAL PARTITO DEMOCRATICO! Non bastasse: dietro a Conte c'è la continuità di Andreotti, di Napolitano e del defunto Card. Silvestrini, mentore riconosciuto da Conte stesso (che qualche giorno fa prese parte ai funerali del cardinale). Ecco (forse) perché il Movimento 5Stelle, nel maggio scorso, bocciò la proposta della Lega di nominare Premier un altra persona. Le garanzie erano già state date? Conte, da ragazzo, studiò nel Collegio Universitario Nazareth. Il collegio è una fondazione del card. Silvestrini (il cui rettore era l'attuale Parolin!). L'intento del collegio è di “allevare” futuri avvocati che nel mondo avrebbero fatto gli interessi del Vaticano. Silvestrini era grande amico di Andreotti, grandissimo amico di Prodi. Da sempre considerato il “padre spirituale” della Sinistra. Infine: Silvestrini fece di tutto per scomunicare mos. Lefevbre, forzando Giovanni Paolo II. Esperti vaticanisti (anche dall'estero) dicono che Conte in Italia è il professore PIÙ INTRODOTTO E PIÙ APPOGGIATO DAL VATICANO. Ovvero: l'avvocato dei gesuiti.
(Carlo Secondo Donati)
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[INFO] I BTS danno conferma della loro partecipazione ai Melon Music Awards 2018
“I BTS parteciperanno ai prossimi Melon Music Awards 2018!
L’8 novembre il gruppo ha confermato la sua partecipazione alla cerimonia di premiazione annuale, la quale festeggerà il suo decimo anno dalla prima edizione.
Cominciando con il premio Best Newcomer del 2013, i BTS si sono portati a casa molti Melon Music Award nel corso degli anni, inclusi il premio Top 10 Artist, il premio Best Album of The Year, il premio Best Song of the Year, il premio Best Music Video e il premio Global Artist.
I Melon Music Awards 2018 hanno ufficialmente dato inizio al loro primo round di votazioni lo scorso mese, ovvero quando è stata annunciata la lista completa degli artisti nominati per il premio Top 10 di quest’anno.  
La cerimonia di premiazione, che avrà luogo il 1 Dicembre al Gocheok Sky Dome, verrà trasmessa in diretta anche attraverso i canali JTBC2, JTBC4, 1theK e attraverso la KakaoTV.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©lynch) | ©soompi
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bastianoenrico · 7 years
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Settimana Crucca #46/2017
Lunedì, 20 novembre: 🇯🇲💔🤔
Niente Berlino giamaicana: Dopo quattro settimane, le trattative preliminari per formare un governo tra i conservatori di CDU e CSU, i liberali dell’FDP e i Verdi sono fallite. A sorpresa è stata l’FDP, nella notte tra domenica e lunedì, ad abbandonare le trattative: secondo il leader dei liberali Christian Lindner, i compromessi che erano sul tavolo della potenziale coalizione giamaicana non avrebbero consentito al suo partito di portare avanti quell'inversione di rotta che i liberali avevano in mente. Tra i capisaldi dell'FDP ci sono meno burocrazia per le imprese, regole più flessibili per il mercato del lavoro, più rigore fiscale in Europa (ragion per cui, specie nell'Europa del Sud, molti osservatori saranno ben contenti di non vedere una coalizione giamaicana a Berlino). "Meglio non governare che governare in modo sbagliato", ha dichiarato Lindner - e pochi minuti dopo averla pronunciata, questa frase campeggiava già nell'immagine di sfondo del profilo Facebook dell'FDP.   
via GIPHY
Christian Lindner, capo dell’FDP, in una gif satirica. Il sottotitolo (”essere gentile”) si riferisce a una delle presunte qualità umane di Lindner. 
E ora, che succede? Dopo la fine del progetto Giamaica, le opzioni sul tavolo sono tre: 
1.) Un governo di minoranza sotto la guida della vecchia e nuova Cancelliera Angela Merkel. La sua CDU e il partito-fratello bavarese CSU potrebbero allearsi o con la sola FDP o solo con i Verdi. E, non avendo in nessuno dei due casi una maggioranza  parlamentare sicura, questo governo dovrebbe - per ogni progetto di legge - cercare nuove maggioranze. È un modello che piace ad alcuni osservatori - ma che alla Merkel, allergica all'instabilità, garba poco. 
2.) Una ri-edizione della Grosse Koalition tra CDU, CSU e i socialdemocratici della SPD. La Grosse Koalition (tradotto: grande coalizione) attualmente è al governo dal 2013 ed è ancora in carica ad interim. Già dal 2005 al 2009 e, qualche decennio addietro, dal 1966 al 1969, la Germania era stata governata da un esecutivo a larghe intese. Una GroKo, come viene   abbreviata in politichese crucco, avrebbe una maggioranza parlamentare. Ma i vertici dell’SPD dalla sera delle politiche del 24 settembre hanno ripetuto che non ci stanno. Dall'ultimo abbraccio con la Merkel i socialdemocratici sono usciti malconci, ottenendo il peggior risultato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (20,5 percento). Quindi, è un'ipotesi tecnicamente possibile, ma poco probabile. 
3.) Elezioni anticipate. A differenza dell'Italia, in Germania il capo del governo viene eletto dal parlamento. L'articolo 63 della Costituzione tedesca stabilisce che, se la  Cancelliera o il Cancelliere dopo due votazioni nel Bundestag non ottiene la maggioranza assoluta, si passa a una terza votazione: e in questa basta la maggioranza relativa, chi ottiene più voti passa. In questo caso, poi, tocca al Capo dello Stato decidere: il Presidente Federale può incaricare l'eletta o l'eletto di formare un governo di minoranza - o sciogliere il Bundestag e indire nuove elezioni.   
Sarebbe la prima volta nella Storia della Repubblica Federale Tedesca (e quindi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) che in Germania, dopo le elezioni politiche, non si riesce a formare un governo. Ma comunque vada, si prospettano settimane decisamente intense in Germania. 
Martedì, 21 novembre: 🤦‍♂️🇯🇲 😒
Dopo lo shock giamaicano, il Presidente prende in mano la situazione. Il Presidente Federale Frank-Walter Steinmeier lunedì pomeriggio in un discorso ha invitato tutti i partiti a comportarsi in modo responsabile - e a fare di tutto perché si possa formare un nuovo governo federale. Steinmeier, che prima di essere eletto Presidente nella primavera di quest'anno è stato a lungo ministro degli Esteri e da decenni era stato membro dell'SPD, si è fatto consegnare i documenti stilati durante le trattative preliminari tra i potenziali governanti - per capire meglio cosa è andato storto. Martedì ha invitato nella sua sede, a Schloss Bellevue - che si trova a qualche centinaio di passi dal Bundestag e dalla Cancelleria Federale - i due leader dei Verdi Karin Göring-Eckardt e Cem Özdemir e poi il capo dell'FDP, Christian Lindner. 
Steinmeier, come scritto sopra, ha un ruolo chiave nella risoluzione di questa crisi di governo senza precedenti nella storia recente della Germania. E sembra deciso a fare tutto ciò che è in suo potere per evitare elezioni anticipate.  "I partiti non possono restituire la responsabilità per la Germania agli elettori", ha dichiarato il Presidente. E le sue parole sembrano già aver smosso qualcuno dei suoi ex-compagni di partito dell'SPD. Alcuni deputati socialdemocratici hanno dichiarato che, se i partiti conservatori CDU e CSU venissero loro incontro, si potrebbe anche prendere in considerazione una nuova Grosse Koalition. La linea dei vertici di partito, del capo dell'SPD Martin Schulz come della capogruppo Andrea Nahles, è ancora netta: niente larghe intese, se la Merkel non trova una maggioranza parlamentare, si torni pure a votare. Ma se i risultati poi fossero gli stessi? Il dilemma è perfetto, non solo per i socialdemocratici.
Mercoledì, 22 novembre:  😡  📣  ‼️
Mentre di un nuovo esecutivo per ora non c’è traccia, il potere legislativo è partito nella nuova legislatura: il 19° Bundestag si è costituito già a Ottobre, ma nelle sedute parlamentari di questa settimana sono state discussi (i)n prima lettura i primi temi caldi: martedì e mercoledì, il prolungamento di alcune missioni all’estero dell’esercito tedesco; mercoledì ia proposta di una legge sull’immigrazione. E, proprio mercoledì, si è avuta la prima dimostrazione di quanto, nel parlamento tedesco, il clima sia cambiato.
Le elezioni politiche di settembre hanno sancito (insieme a un risultato che rende dannatamente difficile la formazione di un governo) l’ingresso in parlamento dell’AfD, l’acronimo sta per Alternative für Deutschland, ossia alternativa per la Germania. Questo partito populista di destra fondato nel 2013 e alleato, in Europa, della Lega Nord e del Front National francese. L’AfD ha ottenuto il 12,64 percento dei voti, con una campagna elettorale piena di anti: anti-profughi, anti-euro, anti-islam. 
Mercoledì in parlamento è stato discussa in parlamento la prima proposta del gruppo dell’AfD in parlamento: un piano a 6 punti da proporre al governo tedesco per far ritornare profughi siriani nel loro paese, in cooperazione con il regime del dittatore Bashar Al-Assad. L’AfD è stata criticata molto duramente da deputati degli altri partiti, da conservatori, liberali come da Verdi,  Socialdemocratici e membri del partito di sinistra Die Linke. Ma lo scontro più duro con i sedicenti alternativi c’è stato durante una discussione sul prolungamento della missione nel Mali. Una deputata della Linke ha attaccato l’AfD con le parole: “L’avete visto tutti: L’AfD non è solo nazionalista e razzista, ma anche militarista!” Qualche minuto più tardi, la risposta piccata di un deputato AfD, che ha ribattuto che no, l’AfD non è un partito razzista e ha detto: “Spero che guardiate bene chi ha applaudito questa frase, chi taccia altri deputati di razzismo!” E poi la ribattuta da parte della deputata della Linke che ha ripetuto che sì, avendo letto il programma dell’AfD ritiene che sia un partito razzista e che sì, ripeterà questa accusa ancora e ancora. 
Sono scambi durissimi, che nel parlamento tedesco non si vedevano con questa veemenza da molto, molto tempo. Un altro episodio in questa strana settimana crucca che dimostra quanto la vita politica in questo paese sia cambiata negli ultimi anni.
Giovedì, 22 novembre:  🔵⚪️🤜🤛
Tra i 16 Länder di cui è composta la Germania, la Baviera è, per molti versi, un caso a parte. La regione con la bandiera biancoblù è la patria di molti cliché sulla Germania, dai boccali pieni di birra ai Lederhosen, i pantaloni di cuoio corti con le bretelle. È la regione tedesca economicamente più forte, quella con gli abitanti (in media) più fieri delle proprie tradizioni. E mentre negli altri 15 länder tedeschi, alle elezioni regionali si alternano al governo partiti diversi, la Baviera è, da 60 anni a questa parte, un feudo quasi esclusivo della CSU, l’Unione Cristiano-Sociale. Questo partito conservatore è eleggibile esclusivamente in Baviera. È affratellato alla CDU, il partito della Cancelliera Merkel, con cui forma un unico gruppo parlamentare nel Bundestag. Per questo, la CDU, a sua volta, non è eleggibile in Baviera. È un partito di centrodestra con al suo interno diverse correnti, da quelle pIù liberali a quelle più marcatamente di destra. In questi giorni, ai vertici della CSU si è arrivati ai ferri corti. Si sta decidendo sulla futura leadership del partito - e la questione sta appassionando tutta la Germania politicamente interessata. Perché chi governa la CSU influenzerà anche il modo in cui verrà governata la Germania.
I due protagonisti della lotta sono Horst Seehofer, da nove anni Primo Ministro della Baviera e capo della CSU, e Markus Söder, al momento Ministro delle Finanze bavarese e politico estremamente ambizioso. Da anni si sa che Söder punta a prendere il posto di Seehofer. E da anni si sa che i due non si sopportano. Prima delle elezioni politiche di settembre, il piano era questo: Seehofer, che ha 68 anni, si sarebbe ricandidato alle elezioni regionali bavaresi del 2018. E della sua successione si sarebbe parlato più avanti. Ma poiché alle politiche la CSU ha ottenuto il peggior risultato della sua Storia, racimolando solo (!) il 38,8 percento dei voti, la sua posizione si è indebolita drasticamente. Söder, che di anni ha 50, punta al potere - vuole almeno diventare Primo Ministro bavarese, forse anche capo della CSU. Ma il partito è profondamente diviso tra Seehoferiani e Söderiani.
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I due rivali: Il Primo Ministro e capo della CSU in carica Horst Seehofer (a sinistra) e Markus Söder, che vorrebbe tanto, ma proprio tanto succedergli.
Seehofer ha dalla sua una grande esperienza sia nella politica regionale (9 anni da Primo Ministro) che in quella nazionale (negli anni 90 è stato per sei anni Ministro della Salute sotto il Cancelliere Helmut Kohl, dal 2005 al 2008 Ministro dell’Agricoltura nel primo governo Merkel). Söder ha ottenuto buoni risultati da Ministro delle Finanze in Baviera, è (almeno in pubblico) tendenzialmente più populista, meno diplomatico e un po’ più di destra rispetto a Seehofer. 
Giovedì, Seehofer avrebbe dovuto pronunciarsi sui suoi piani per il futuro della CSU e della Baviera. Ma ha rimandato. Si è concesso alcuni giorni per riflettere, ha detto, insieme ad un paio di vecchie glorie della CSU. E a inizio dicembre, dice Seehofer, se ne saprà di più.
Venerdì, 23 novembre: 🇩🇪😬😂
In una canzone satirica cantata in inglese dal comico tedesco Jan Böhmermann, c’è questa frase: 
“Noi (tedeschi) siamo famosi per la nostra lingua bellissima e melodica, facilissima da imparare.” 
Ora, siccome è stata una settimana piuttosto intensa dal punto di vista politica, concludo questa Settimana Crucca con un video - girato da due ragazzi americani - che dimostra che questa frase è inconfutibilmente vera.
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janiedean · 7 years
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Ciao Lavi, oggi mi sono riconnessa a tumblr dopo una settimana di assenza (causa esami) e il primo post che mi è apparso in bacheca era un "mentre non c'eri" del tuo post sull'anniversario della legge Cirinnà e lo schifo che fece il m5s. A quando un masterpost su tutte le fuck-ups dei grillini? Ne ho bisogno quanto il pane.
hahahaha mioddio che bel ritorno #sorry BEH OK WHY NOT PREPARIAMOCI E RIDIAMO non credo saranno in ordine perché chi se lo ricorda ma beccatevi il greatest hits
subito dopo le elezioni 2013, elettrice grillina fa una petizione per fare la coalizione con bersani. 160k di firme, non se la incula nessuno.
il 20 aprile 2013 c’è l’espulsione di mastrangeli PERCHE’ ANDAVA IN TV (RICORDIAMOCI CHE NON SI ANDAVA IN TIVVU ALL’EPOCAAAAAH). dal canto suo, mastrangeli se ne esce ad un giorno da pecora che l’espulsione era «un atto da Corea del Nord» e ha detto che vito crimi era «peggio di Kim Jong-un». (le fonti le trovate su wiki se non mi credete)
non molto dopo la signora adele gambora viene buttata fuori perché critica la strategia comunicativa di grillo, tanto perché è una democrazia, seguita per solidarietà da altri due.
direttamente da wiki, DOPO: ‘l 26 febbraio 2014 dopo una votazione favorevole via web sono stati espulsi i senatori Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista, dopo che il giorno prima l'assemblea dei parlamentari del Movimento aveva dato parere favorevole all'espulsione. La votazione era stata indetta, secondo Grillo, perché "svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male". Orellana sarebbe stato sfiduciato dal meet-up di Pavia con un comunicato, mentre Bocchino e Campanella da quello di Palermo, anche se entrambi gli avvisi furono scritti da una minoranza che non consultò nessuno (il secondo fu addirittura smentito da una successiva comunicazione firmata dalla maggioranza). Inoltre, secondo una statistica di Openpolis la presenza media dei quattro espulsi è dell'88,15%. Opinione diffusa, anche tra i diretti interessati, fu che la reale causa delle espulsioni era l'aver criticato Grillo per l'atteggiamento avuto con Matteo Renzi durante le consultazioni.’ INSOMMA BUTTIAMO FUORI LAGGENTE VIA INTERNET. (scusate ma per il capitolo espulsioni avremo molta, molta roba.)
un altro signore di nome massimo artini viene espulso per aver contestato grillo re i risultati delle regionali. 
la signora serenella fuksia è anche stata espulsa, apparentemente per non aver dato parte dello stipendio indietro o cazzi, ma la signora fuksia è anche entrata nella storia per aver detto che ‘la boldrini si faceva bella col curriculum’ e che non si fidava di averla come presidente della camera perché il suo curriculum era TROPPO BELLO. ok.
detto ciò quando la signora di cui sopra era andata a un giorno da pecora (L’AVEVO SENTITA QUELLA TRASMISSIONE) quando le fu chiesto ‘ma se vincete le elezioni chi candidate come premier’ lei se ne uscì vediamo chi vuole farlo e votiamo tra noi e se non ci decidiamo andiamo da Napolitano con tutti i disponibili e decide lui. della serie, qualcuno non sa come cazzo funziona il sistema.
tra l’altro un’altra senatrice grillina intervistata dalla suddetta trasmissione il giorno dopo le votazioni, quando le hanno chiesto quanti erano i senatori, se ne uscì con ‘circa seicento’. dovete prendermi sulla memoria ma giuro che non me lo sono inventato.
non riesco a trovà la source ma un altro di sti geni aveva detto che non sapeva dove stava montecitorio il giorno dopo l’elezione e l’avrebbe cercato su google maps. peggio mi sento.
momento lol di pausa tra le cose serie:
puntata 1: il grano saraceno rovina il made in italy.
puntata due: lo sbarco sulla luna era falso.
puntata tre, citazione diretta: Scie chimiche in Europa (Marco Zullo, europarlamentare M5s - 24 settembre 2014):"Porterò il caso delle scie chimiche in Parlamento europeo: all’attenzione della commissione agricoltura, di cui fa parte, nonché di approfondire la questione per presentare un’eventuale interrogazione parlamentare".
puntata quattro, altra citazione diretta: Monia Benini, addetta stampa grillina al Parlamento europeo, ha spiegato senza battere ciglio che “Goldman Sachs e Jp Morgan finanziano i matrimoni gay. Per chi vuole ottenere una massiccia riduzione della popolazione, ovvero governi e banche potenti, anche le leggi sull’omosessualità hanno un peso enorme”.
puntata cinque, citazioni del signor Paolo Bernini: “In America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione”. + “La versione ufficiale dell’11 settembre è stata smentita da tutti i punti di vista, è palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto. Detto all’americana: ‘it was an inside job’. Tradotto: fu un lavoro interno”.
puntata sei: Davide Bono, consigliere della Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle. Renzi in quelle ore è a Baghdad - 21 agosto 2014: "Ma non è un po' una coincidenza che il video della decapitazione del giornalista americano sia uscito proprio oggi???". (Poi aggiunge: "Potrebbe essere un falso Usa per giustificare i bombardamenti all'opinione pubblica").
puntata sette: Beppe Grillo, sul blog - 3 agosto 2014:"Ci sono due segreti di Stato, due nuovi segreti di Fatima che al confronto Ustica e Piazza Fontana sbiadiscono. Il primo sono le conversazioni tra Mancino e il signor Napolitano avvenute nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Il secondo è il patto del Nazareno. Segreti con i timbri della P2 e della mafia. Napolitano-Renzie-Berlusconi: meglio Pinochet di questi sepolcri iimbiancati e bimbominkia assortiti".
ok, torniamo alle robe di politica e poi riprendiamo l’angolo cazzate:
il sindaco di parma viene buttato fuori per aver ricevuto un avviso di garanzia senza avvertire il movimento eccetera e al momento non sta con nessun partito.
tutto ok, w l’onestah, peccato che viene assolto ma non reintegrato.
NEL FRATTEMPO, virginia raggi ha ben TRE capi d’accusa addosso, il suo ex braccio destro era uno che stava in giunta con alemanno ed era indagato e così via, ma lei non si tocca. però hanno fatto campagna per fare dimettere marino per due scontrini (da cui è stato scagionato oltretutto) e sta scema pur sapendo di vincere ci ha messo tre mesi a scegliersi la giunta da cui si sono dimesse persone su persone perché con questi non ci si poteva lavorare. more su virgy nel prossimo angolo cazzate.
sono ovviamente antivaccinisti. beccatevi TUTTE LE VOLTE CHE HANNO DETTO CAZZATE IN MERITO.
hanno anche fatto una proposta di legge anti-vaccini il 12/2/2014 in cui si legge testualmente: Recenti studi hanno però messo in lucecollegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali la leucemia, intossicazioni,infiammazioni, immunodepressioni,mutazioni genetiche trasmissibili,malattie tumorali, autismo e allergie.Il rifiuto del personale civile o militarealla vaccinazione non può essere causaescludente dal lavoro (ad eccezione dialcune categorie professionali che nellapresente proposta di legge elenchiamo) o,come nel caso dei militari, può configurarsicome reato.Nella fattispecie i militari, una voltaarruolati, ricevono una notevole dose divaccini che si somma a quella già ricevutadurante l’infanzia.Secondo i proponenti, a fronte di unanorma costituzionale che chiaramenteproibisce trattamenti sanitari obbligatori,suscita perplessità e sconcerto il fatto cheper un militare si possa prefigurare ilcarcere semplicemente per aver rifiutatoun trattamento sanitario che egli ritienepericoloso per la propria salute.
altra perla da quella proposta di legge: ‘Il Senato della Repubblica ha istituitoin diverse legislature la Commissione diinchiesta sui casi di morte e di gravimalattie che hanno colpito il personaleitaliano impiegato all’estero, nei poligonidi tiro e nei siti in cui vengono stoccatimunizionamenti, in relazione all’esposizionea particolari fattori chimici, tossici eradiologici dal possibile effetto patogeno,con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzodei proiettili all’uranio impoveritoe della dispersione nell’ambiente dinanoparticelle di minerali pesanti prodottedall’esplosione di materiale bellico e aeventuali interazioni.Proprio nei lavori di questa Commissionesi è messa in evidenza una probabileresponsabilità dei vaccini (somministrazioneeccessiva in un breve arco temporale,controindicazioni evidenti, insorgeredi infermità non previste e altro) chepotrebbe aver indebolito il sistema immunitariodei cittadini in uniforme.’ credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.
ok, continuiamo con l’angolo cazzate parte due:
puntata otto: Claudio Cominardi, onorevole M5s, in un intervento alla Camera - 31 maggio 2014: "Il mandante della bomba di Piazza della Loggia è lo Stato italiano. Una strage di Stato. C'era di tutto. I servizi segreti deviati, la politica, la Cia, e come dice Imposimato, anche il gruppo Bilderberg. Dietro alla strategia della tensione e alle stragi c'è anche il gruppo Bilderberg!".
puntata nove:  Tiziana Ciprini, deputata del Movimento 5 Stelle, sulla nuova norma che apre all'introduzione del cognome materno - 16 luglio 2014: "Nel caos più totale, nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza di quasi tutta l'aula circa il testo che si stava votando (...) è andato in scena il tentativo di annacquare la cultura patriarcale, per sostituirla con un nuovo paradigma non meglio specificato. (...) La strategia comunitaria (...) mescola, confonde e porta avanti questioni legittime e questioni più discutibili, quali il promuovere il cambiamento dei ruoli maschili e femminili. (...) Si intravede un tentativo per indebolire il legame (già precario) del nascituro con la linea maschile e paterna. (...) Il cognome del padre spesso tramandava ai figli il mestiere dei padri, il saper fare, come preziosa eredità di appartenenza a un ruolo sociale. Ho il fondato sospetto che l’Ue stia sfruttando da anni la propaganda di genere non già per elevare la condizione della donna, ma per abbassare quella dell’uomo comune, per demolire la cultura patriarcale, oramai diventata scomoda e pericolosa per il sistema che si vuole implementare, funzionale al NWO (Nuovo Ordine Mondiale, ndr) ovviamente. Si vuole colpire il patrimonio androtecnico (...) facendo sì che intere generazioni di uomini crescano senza più riferimenti dell’universo maschile. E venne l’epoca dei bamboccioni e il modello dell’indifferenziato. Questo perché il vertice della piramide del potere è stretto e c’è posto solo per una ristretta élite maschile, quindi meglio depotenziare tutti gli altri, rendendoli subalterni".
puntata dieci, Beppe Grillo dopo le europee, sul blog pubblica i post di "Informare x Resistere", "La Rete non perdona" ed "E-iglesias". Ovviamente, di prove, nemmeno l'ombra - 2 giugno 2014:(...) Con l’ausilio dei moderni mass media, oggi il "divide et impera" viene realizzato in modo assai efficace e mirato, in numerose modalità, sia dirette che indirette. Tra quelle indirette vi è un metodo di cui poco si parla, ma che riflettendoci potrebbe essere tra le principali cause di divisione tra cittadini. Si tratta del broglio elettorale. (...) Con la chiusura degli spogli e la percentuale fantomatica del 41% al PD il sospetto di brogli è ragionevole. In una giornata come quella di ieri dove l’affluenza alle urne è stata circa del 60% e tenendo conto che gli elettori 5 Stelle per loro peculiarità vanno a votare, la perdita di 3 milioni di elettori è statisticamente molto improbabile. (...) Lo stesso entourage del PD ha ammesso l’inaspettato ed iperbolico risultato ottenuto, che mai si sarebbero immaginati. (...) La sinistra europea secondo gli ultimi risultati è stata quasi azzerata in queste elezioni. In controcorrente rispetto al quadro politico europeo ci sarebbe invece l’Italia, mosca bianca che secondo quanto risulta al voto darebbe un 41% al PD guidato da uno yes-man ai piedi della Merkel e dell’Europa. Francamente si deve compiere uno stupro alla logica per credere a questo. (...)
in merito alle europee, per capire quanti brogli c’erano stati hanno APERTO UN CAZZO DI SONDAGGIO ONLINE DI NOME RICONTIAMOCI DOVE SE AVEVI VOTATO IL M5S DOVEVI METTERE IL TUO NOME in barba al voto segreto eccetera.
I FRIGORIFERI ABBANDONATI PER STRADA A ROMA ERANO UN GOMBLODDO secondo la raggi, peccato che era perché non era stato rinnovato il contratto ama con la ditta che ritirava i rifiuti pesanti cosa che doveva fà il comune. ma ok.
puntata undici: Marco Valli, laureato in Economia Aziendale ed appena eletto al Parlamento Europeo tra le fila del Movimento 5 Stelle - 4 agosto 2011: "Come cancellare il debito pubblico e non pagare più tasse. Semplice... Ci hanno prestato carta senza alcuna riserva... Fondiamo una banca dello stato e cambiamo tutti gli EURO degli Italiani in LIRE nuove di proprietà dello stato Italiano... Gli euro che raccoglieremo saremo ben felici di restituirli alla banca d'Italia alla centrale europea e a quei figli di... del fondo monetario... sanando il nostro debito pubblico (...)".
torniamo alle cose serie.
immagino che tutti sapremo la storia della legge cirinnà, ma se volete il riassunto: grillo & co dicono che la votano così com’è, poi grillo dice che serve la libertà di coscienza (lol che paraculo), improvvisamente i m5s non la votano più per supposta scorrettezza di procedura quando la scorrettezza in questione s’è sempre usata e sinceramente è ridicolo che su una cosa del genere vogliano approvare la cosa emendamento per emendamento quando sanno benissimo che se passano per le mani della lega sta legge diventa unammerda. al che renzi può allearsi con alfano e farla passa coi voti loro o passa emendamento per emendamento. alfano accetta solo levando la stepchild adoption. ovviamente renzi preferisce leva quella che rischiare di INVALIDARE TUTTE LE ALTRE GIA’ APPROVATE CASO PER CASO quindi passa senza la stepchild. il signor senatore airola riesce anche ad accusare il pd urlando vaffanculo in aula, dimostrando di avere una faccia tosta non da poco, protestando che sta legge che era passata faceva schifo. ma va. prenditela coi colleghi tuoi.
ovviamente spero ci ricordiamo tutti che alle politiche del 2013 (quelle del primo sondaggio) il m5s gridò all’inciucio quando si fece il governo letta, peccato che bersani provò a trattare con loro per fare una coalizione breve per le riforme base che durasse mezzo anno e loro gli dissero picche in streaming con tanto di umiliazione extra. così poi vanno all’opposizione e possono lamentarsi dell’inciucio.
ah, e oggi non hanno votato la legge elettorale che dicevano di voler votare, il che ci lascia alla legge dove governi col 40% dei voti, che nessuno in italia avrà mai probabilmente manco con le coalizioni. ma daje proprio.
il giorno del voto europeo l'onorevole 5 Stelle Vega Colonnese pubblica su Facebook questo messaggio. Poi lo farà sparire... - 25 maggio 2014):"Attenzione. Secondo dei sondaggi in mano al Viminale il Movimento 5 Stelle sarebbe parecchio avanti. L'ordine impartito ai presidenti di seggio è quello di ANNULLARE più schede possibile". OKAY BRO.
angolo cazzate tre che poi c’è quello sindaci e ce divertiamo:
puntata dodici: Paolo Bernini, deputato M5s, in un intervento alla Camera - 14 novembre 2013: "La giustificazione di Bush per invadere l'Afghanistan fu la guerra al terrorismo, con lo scopo di distruggere Al Qaeda e catturare ed uccidere Osama Bin Laden. Ma Al Qaeda continua a mietere vittime, e Bin Laden... beh... dovrebbe... essere morto due anni fa" (sorride e gesticola con le mani, come a dire, "figuriamoci se è morto", ndr). (PS: l’articolo da cui sto c/p sta cosa ve lo linko alla fine)
puntata tredici: Sara Paglini, senatrice M5s, su Facebook – 14 novembre 2013): "Non giustifichiamo tutto, altrimenti mi verrebbe da pensare che un giorno si potrebbe anche dire che le stragi naziste, i morti in Siberia, i regimi violenti come quello di Pino Chet... furono voluti da vittime di un sistema politico deviato e di un’infanzia sfortunata e infelice".
puntata 13.1: luigi di maio pensa che pinochet fosse il dittatore del venezuela.
sempre carlo sibilia, puntata 14, 22 maggio 2013 alla camera: "Ebbene, signor Letta, mi spiega oggi qual è il nesso tra banche e stati? Se la Banca centrale europea è di fatto di proprietà delle banche centrali nazionali – e diremmo benissimo!, se le banche centrali nazionali fossero di proprietà dei cittadini, dello stato. (...) E se la moneta è dei cittadini, degli stati, allora perché ce la prestano? Caro Letta, ha mai sentito parlare di Signoraggio Bancario? Ne avete mai parlato alle riunioni del Club Bilderberg?".
puntata 15, le matite elettorali: Matteo Dall'Osso, su facebook - 24 febbraio 2013: "PRIMA DEL VOTO BAGNATEVI LA MANO CON LA SALIVA, UMETTATE LA MATITA E POI VOTATE. Solo così il vostro voto sarà indelebile". "HO AVUTO CONFERMA: la matita copiativa in dotazione alle urne elettorali è COPLETAMENTE cancellabile (provato su carta semplice) a meno che non sia umettata, si sbiadisce leggermente, ma rimane. Ora mi chiedo: sulla carta elettorale si comporterà allo stesso modo??? M5S e... Vinciamo noooi!".
ovviamente per la puntata 15.1, ricordiamoci di piero pelù e della matita cancellabile.
puntata 16, roberta lombardi e il fascismo: sul proprio blog - 21 gennaio 2014: "Il fascismo, prima che degenerasse, aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia".
a questo punto è il momento di ricordare che A BEPPE GRILLO NON FA SCHIFO CASA POUND.
puntata 17:  Bartolomeo Pepe, pochi mesi prima di entrare in Parlamento con il Movimento 5 Stelle, su facebook - 28 settembre 2012: "Ecco giovincello rampante Renzi, che vinse 48 milioni di lire alla Ruota della Fortuna alla sola età di 19 anni, ma ditemi quante probabilità ci sono che uno superi le selezioni per partecipare e diventi campione per diverse settimane, ad una trasmissione di una rete televisiva di un suo prossimo avversario politico? Sveglia Gente vi stanno pigliando per il culo!!! Almeno siatene consapevoli..." evabbe. mike bongiorno si rivolta nella tomba.
ari-cose serie. SINDACI E VARIE!
a milano vince le primarie online tale signora bedori, che probabilmente non fu giudicata abbastanza fotogenica o che, ma insomma le chiedono di ripensarci, lei si ritira e candidano un tipo siciliano (corradi) che ovviamente non ha vinto manco per un cazzo.
ma peggio ancora, a genova la signora marika cassimatis vince le primarie ma grillo dice alla gente di FIDARSI DI LUI e le annulla per far vincere l’amico suo pirondini. e le leva pure il simbolo del partito anche se le danno ragione in sede giudiziaria. DEMOCRAZIAAAAH. e poi dice che le primarie del PD so una presa per il culo. vabbè.
intanto la raggi a roma assieme alla muraro (che poi si è dimessa nel frattempo) andarono a torpignattara a fare lo spazzatour. perle relative al suddetto: "I cittadini di Tor Pignattara, presenti durante il blitz e con cui RomaToday ha potuto parlare, non sembrano  però essere tutti così entusiasti. "Sembrava un blitz alla Totò e Peppino. Non è  così che si risolvono i problemi. La Muraro lavora con Ama da anni e non conosce le convenzioni che l'azienda stipula con i commercianti? Possibile che non comprendano che per la densità di persone che abita qui è assolutamente normale che i cassonetti si trasformino in minidiscariche nel giro di poche ore se non passano i camion della raccolta? Possibile che ci vogliano questi blitz per sapere che qui va attivata una differenziata vera, senza cassonetti in strada, e non affidata alla buona volontà dei cittadini?".
sia grillo che il movimento si dicono contrari alla vivisezione (blog di grillo, sito del m5s), peccato che evidentemente gli animali non sono tutti uguali e qualcuno effettivamente se la merita. per esempio, quella povera bestiola di dudù che non ha colpa di essere il cane di berlusconi ma evidentemente esserlo basta per dire che dovrebbe essere consegnato alla vivisezione. e vabbè. ok.
su sto articolo ci sono tutte le source sul fatto che sono pro metodo staminali, pro FUSIONE FREDDA ??? e che credono a delle balle allucinanti sugli ogm.
in tutto ciò beppe grillo pensa che l’aids è una bufala.
a questo punto voi penserete, MA DI BATTISTA NDOSTA TE LO SEI SCORDATO?
ovvio che no. e infatti gli lascio la chiusura (scusate probabilmente mi so scordata qualcosa e probabilmente di maio si meritava molto più spazio ma sto post è già troppo lungo posso farne una parte 2 in futuro). 
primo: di battista non sa che i vaccini sono gratuiti. e riesce a farse corregge dalla lorenzin che voglio dì, fosse na cima pure lei.
secondo: di battista c’ha brutti rapporti coi congiuntivi.
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se poi volete altri momenti trash, il signor sibilia riesce a fa na figura dimmerda quando l’avversario è SALVINI:
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e per completare, greatest hits completo insieme al tizio che non sapeva ndostava il senato al minuto 3, ma pure il resto merita:
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PREGO. auguri.
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Buonasera a tutti. Ho ufficializzato su ROUSSEAU la mia proposta di CANDIDATURA PER LE EUROPEE inserendo il CERTIFICATO PENALE E CARICHI PENDENTI. Per dettagli sulle mie esperienze lavorative e come impegno da attivista vi riamando a ROUSSEAU il giorno delle votazioni che saranno dopo il 25/2/19 (data ancora da stabilire). Nel frattempo un piccolo riassunto e per quale campo intendo ipegnarmi: Mi chiamo Luca Maria Valcarenghi, ho 53 anni e vivo a Romano di L. (BG) Le mie competenze vertono in ambito Commerciale e mercati esteri. Le esperienze lavorative sviluppate negli anni come Direttore Commerciale per importanti aziende Spa a livello nazionale e Europeo (vedi Curriculum Vitae) mi hanno permesso di approfondire tematiche e problematiche di carattere Commerciale. LINGUE SCRITTE E PARLATE: INGLESE e FRANCESE Livello B2 (Esito test di una importante Scuola di Lingue) Sono iscritto al Movimento 5 Stelle dal 2013 e ho inserito 102 proposte di legge su ROUSSEAU. Nella 12^ votazione una mia proposta (Banda Larga gratis in tutti i Comuni Italiani) ha raggiunto il primo posto e presto verrà preparato il disegno di legge. Il campo dove posso fornire il mio contributo a livello Europeo: COMMERCIO MERCATI ESTERI (presso Romano di Lombardia) https://www.instagram.com/p/Bt-ZcRin0ZS/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=15lnvmv24fqfk
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anticattocomunismo · 5 years
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Come fu che il "team Bergoglio" guidò il conclave del 2013
Come fu che il “team Bergoglio” guidò il conclave del 2013
Un libro del vaticanista O’Connell, fornisce una ricostruzione dettagliata di come sarebbero andate le quattro votazioni in Cappella Sistina nel marzo del 2013. Si fonda su due fatti: la debolezza della candidatura di Scola già alla prima votazione (appena 30 voti) e il team Bergoglio che si riunì l’11 marzo a casa di un cardinale per preparare l’elezione.
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nocciolo58 · 7 years
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Direttivo: aperte le Candidature 2018-2022
Direttivo: aperte le Candidature 2018-2022
Direttivo nuovo Fidas Golosine è ora di rinnovarsi!
Anche per noi della FIDAS Golosine è importante fare delle nuove Votazioni ed eleggere persone che portino cambiamenti ed innovazione nell’associazione! Hai tempo fino a Lunedì 30 Aprile h 23:59.
La Fidas Verona è suddivisa in 78 Sezioni tra Verona e Provincia, ogni Sezione ha un direttivo composto da un minimo di 7 ad un massimo di 15…
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pietroguerravideo · 7 years
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Elezioni politiche: a chi andrà il voto degli insegnanti?
Elezioni politiche: a chi andrà il voto degli insegnanti?
Sono in tanti a pensare che buona parte degli insegnanti si orienterà verso i grillini A partire dal 1994 e fino alle elezioni del 2013 il mondo della scuola, e in particolare quello degli insegnanti, si è in prevalenza espresso a favore delle coalizioni di centro-sinistra, con la parziale eccezione delle votazioni svoltesi nel 2001, quando una parte significativa dei docenti reagì negativamente…
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frontiera-rieti · 7 years
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La legge di bilancio muove i primi passi in Senato. Cosa succede dopo il voto in Sicilia?
La legge di bilancio muove i primi passi in Senato. Cosa succede dopo il voto in Sicilia? ------------------- Di sicuro sarà la prospettiva delle elezioni politiche a condizionare i passaggi parlamentari della manovra economica ed è in vista della sfida del 2018.
Di sicuro sarà la prospettiva delle elezioni politiche a condizionare i passaggi parlamentari della manovra economica ed è in vista della sfida del 2018 (marzo?) che i partiti, al di là della propaganda delle prime ore, leggeranno le indicazioni pervenute dalle regionali siciliane La legge di bilancio ha iniziato a muovere i primi passi in Senato nei giorni scorsi, per la precisione mentre era…
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tmnotizie · 7 years
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ASCOLI PICENO – Il Consiglio Provinciale nella seduta di oggi pomeriggio ha dato il via libera alla rimodulazione del Piano di Riequilibrio pluriennale 2013 – 2022, lo strumento previsto dal Testo Unico sugli Enti Locali attraverso il quale la Provincia sta gestendo il complesso processo di risanamento finanziario. L’iter di approvazione ha previsto un doppio passaggio in Consiglio con due distinte votazioni e il parere positivo espresso dall’Assemblea dei Sindaci con 16 voti favorevoli e l’astensione dei Comuni di Cossignano e San Benedetto del Tronto.
Il Piano di Riequilibrio è stato modificato a seguito della Legge di Bilancio 2017 che consente la possibilità di ammortizzare i residui passivi antecedenti il primo gennaio 2015 in 30 anni anziché 10: si tratta di una quota per la Provincia di Ascoli Piceno di circa 2,9 milioni di euro. Tra l’altro il Piano ha visto i frutti di alcune misure poste in essere quali la riduzione della spesa del personale con il passaggio di dipendenti alla Regione Marche a seguito della Legge Regionale del 2015, la razionalizzazione dei consorzi e delle partecipate e la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e altri istituti di credito.
Il documento, che ha ricevuto il parere favorevole dei Revisori dei Conti, è stato illustrato in aula dal Consigliere Tonino Capriotti che ha evidenziato come esso “certifichi una riduzione notevole del deficit strutturale della Provincia passato in soli due anni dai 34 milioni di euro del primo gennaio 2015 ai 21 milioni di euro di fine 2016”.
“Si tratta di un risultato di straordinaria importanza – ha evidenziato il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo – che è stato conseguito grazie all’impegno collettivo degli amministratori provinciali, dei sindaci e dei dipendenti. Si è partiti da una situazione estremamente difficile formalmente di pre-dissesto ma tecnicamente di dissesto. In 32 mesi si è fatto un lavoro straordinario recuperando 13 milioni di euro di maggiori entrate, un lavoro che servirà per il futuro. Si è operato con grande senso di responsabilità non solo riuscendo a pagare i debiti verso i fornitori dell’Ente negli anni 2014, 2015 e 2016 ma anche continuando a fare investimenti sul territorio, penso ai 4 milioni sulle strade e ai progetti di verifica della vulnerabilità sismica partiti per 9 istituti scolastici superiori, per non parlare dell’avvio della Stazione Unica Appaltante una delle poche a livello nazionale per quanto riguarda le Province”.
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ROMA. Matteo Renzi è il vincitore delle primarie del Pd. Saluta i suoi elettori con un  “Un gigantesco grazie a tutti”. Almeno due milioni di elettori hanno certificato la vittoria del nuovo segretario del Pd. A Matteo Renzi la larga maggioranza con oltre al 74 per cento dei voti;A Orlando il 20,2; Emiliano il 7,0%.  Il leader del P.D. ha condiviso il dato elettorarle con il premier Paolo Gentiloni, in viaggio per la visita in Kuwait. Paolo Gentiloni delle primarie ha scritto su twitter:”Primarie pd, una bella giornata”.La risposta di Matteo Renzi:  “Una responsabilità straordinaria,grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti Insieme”. Il partito è tornato nelle mani dell’ex premier che ora punterà a dettare l’agenda del governo e rilanciare la battaglia sulla legge elettorale.
Renzi esalta la giornata speciale vissuta dal popolo del P.D. e ringrazia gli avversari prima di inviare un messaggio al mondo politico: “Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui va tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione”.”Ho imparato che questo non è un partito personale. Quando centinaia di migliaia di persone votano, come si fa a dire che questo è il partito di una persona?”. “Inizia una storia totalmente nuova è una nuova partita, non la rivincita di quella vecchia”. “Vogliamo fare una grande coalizione con i cittadini non con partiti che alla fine non rappresentano nemmeno se stessi. Abbiamo il compito storico di non lasciare l’Italia nella palude”.
Il concorrente alla segreteria del PD,il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ammettendo la sconfitta: “Larga vittoria di Renzi, gli ho già telefonato per augurargli buon lavoro”. “Ora insieme  per battere la peggior destra del Paese”. “Sono convinto che partito costruirà il centro sinistra”.
Per il ministro dei beni culturali,Dario Franceschini: “Il risultato elettorale si pone come base una leadership forte di Matteo e positiva per il governo”.Gianni Cuperlo interviene: “Spero in un atteggiamento diverso anche se lo zainetto con i gufi non mi pare un buon auspicio”. Lorenzo Guerini:”Abbiamo avuto una scissione. La risposta dei nostri militanti è stata molto chiara”.Luigi Zanda: “È un segnale che fa ben sperare per la stabilità politica e per la continuità dell’azione riformista nel nostro Paese”.Il capogruppo alla camera dem ha ammonito: “Un partito forte crea maggiore stabilità del governo, il governo Gentiloni è forte e non abbiamo elezioni anticipate all’ordine del giorno, i prossimi mesi sono importanti per il Paese”.Il ministro dele politiche agricole,Maurizio Martina:  “Lavoreremo per un partito plurale e aperto, coerentemente con la nostra proposta”. L’affluenza alle votazioni con circa due milioni di elettori è stata sicuramente più larga del previsto. Nonostante ciò non sono mancate le polemiche interne ed esterne al partito. La mozione Orlando ha evidenziato come ci sarebbe stato un calo di partecipazione. la replica di Guerini: “Rispetto al 2013, quando i partecipanti erano stati 2,8 milioni, siamo in un’ altra fase politica del Paese e due milioni ai seggi sono una grande testimonianza di partecipazione di cui siamo orgogliosi, una grande ulteriore legittimazione per il segretario del partito democratico. È stato smentito chi consigliava di mettere in soffitta lo strumento delle primarie”.
La giornata del voto s’è svolta nella normalità, ad eccezione delle sezioni di Gela e di Nardò dove il voto nel pomeriggio è stato annullato.
Le polemiche con accuse di brogli e impossibilità di certificare il numero effettivo di partecipanti al voto sono scoppiate sui social da profili per lo più anonimi,comunque ostili a qualsiasi esito del voto.
    ROMA. TRIONFA MATTEO RENZI CON IL 70% ALLE PRIMARIE DEL P.D. ROMA. Matteo Renzi è il vincitore delle primarie del Pd. Saluta i suoi elettori con un  "Un gigantesco grazie a tutti".
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okmugello · 7 years
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Con quasi 20 mila voti, pari al 68, 13%, Matteo Renzi ha vinto in Toscana nella tornata  di votazioni per gli iscritti del Pd. Mentre gli avversari non hanno fatto breccia: secondo Andrea Orlando, con 8.691 voti (29,99%); terzo Michele Emiliano, 543 voti (1,87%). Si è espresso circa il 62% degli iscritti, 14% in più rispetto al 2013 quando furono circa altrettanti i votanti. All’epoca, infatti, erano 65mila, mentre oggi sono 47mila (qui articolo). Il primo step per la segreteria del Pd, in Italia, termina il 5 aprile. E l’ex Presidente del consiglio, in attesa della fase successive (che porteranno al voto anche chi non ha la tessera di partito), ne esce vincitore.
Sotto, nel grafico, i risultati definitivi per il Mugello (cliccare sull’immagine per ingrandire).
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Fonte: elaborazione Partito Democratico
  Primarie Pd. Tutti i risultati del Mugello: i numeri e i voti Con quasi 20 mila voti, pari al 68, 13%, Matteo Renzi ha vinto in Toscana nella tornata  di votazioni per gli iscritti del Pd.
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ecodaipalazzi · 8 years
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Calendario lavori del Parlamento 23-27 gennaio
Calendario lavori del Parlamento 23-27 gennaio
Questa settimana il calendario dei lavori del Parlamento prevede:
Camera: Discussioni generali e con votazioni
Pdl 1178-A  Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico Presentata il 10 giugno 2013 (Relatrice: MURA)
Pdl 4113 Modifica alla legge 20 dicembre…
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