x-straighft - Tumblr blog

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Certe notti ripensi a tutto e tutti, a volte vorresti tornare a degli istanti che ti mancano talmente tanto da farti mancare l’aria e ti sembra di essere ancora li in apnea, ad aspettare qualcosa che non torna e ti manca infinitamente ma non puoi fare nulla per riaverlo. A volte ti sembra di essere andata avanti e di aver superato tutto, o forse è solo una convinzione che vuoi importi pur di stare bene.

Sono testarda e sbatto dieci volte o anche più la testa su un muro che non si romperà mai perchè non ci sono più i presupposti per rompere quel muro e tu lo sai ma ancora e ancora la tua testa torna li.

Quelle notti in cui sei davanti ad un fuoco con persone che non sono le tue persone, con persone che non ti rappresentano e non sanno nulla di te. La gente ti guarda e ti chiede cos’è che hai, cosa ti turba, se ti annoi, se ti diverti o se sei semplicemente stanca e tu ancora una volta vuoi convincerti che è solamente l’alcool e la stanchezza ma tu sai bene che non è così, sai bene che senti ancora quella musica, quegli odori, quelle voci e senti quella te che non è più quella che era con quelle persone.

Mi chiedo come la vita possa essere così bastarda a volte, imprevedibile e come alcune cose non passano mai, rimangono li ferme e a tratti vorresti bruciare il mondo pur di tornare a quei momenti che ti hanno fatto sentire te realmente, che ti hanno fatto sentire viva.

Con loro non bevevi, non fumavi eri totalmente pulita da tutto e riuscivi a divertirti così tanto da arrivare a sera esausta ma ancora con la voglia di divertirti e di tenere la serata viva e riuscivi a farlo, riuscivi ancora a rendere la serata unica anche alle quattro di mattina quando non c’era più niente da dirsi. Adesso stai guardando quelle persone andare avanti e divertirsi anche senza di te, le guardi frequentare gli stessi posti che frequentavano con te e fare le stesse cose che facevano con te e sembrano essere sempre bellissime per loro anche senza di te.

Solo dio sa quanto sto male a volte e mi chiedo ancora e ancora come si fa a lasciare indietro..

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“I’ve had so many knives stuck into me, when they hand me a flower I can’t quite make out what it is. It takes time.”

— Charles Bukowski

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Caro diario

Sono ancora qui a scrivere a raccontare di me…. Infondo mi piace farlo. Sono stati mesi difficili, ho sentito le mie lacrime e i miei brividi fino all’ultimo centimetro di pelle per il dolore e la paura che ho provato, ma come si dice….. OGNI FINE HA UN INIZIO. Ad oggi so che la cosa più giusta che io abbia mai fatto è stata quella di guardare dritta davanti a me, vedere chiaramente il mio obiettivo, vedere una piccola me che ormai piccola non era più o forse non lo era mai stata per forza di cose e doveva capire cosa stesse davvero accadendo dentro di lei ma per la prima volta sembrava non capirlo. Si, in questi mesi ho cambiato e conosciuto tante cose di me, non serve solo guardare situazioni e persone da una prospettiva diversa, diventerebbe troppo facile no? Ho visto la mia vita stravolgere tutti i miei piani, la mia testa ed il mio corpo erano sospesi in aria, mi sembrava di avere pesi immensi addosso e non riuscivo a far uscire quel macigno che avevo dentro di me, no è vero, non è cambiato tutto da un giorno all’altro, il tempo che ho dovuto impiegare su me stessa è stato tanto ma ad oggi lo rifarei da capo. Si rifarei tutto da capo. Mi sono sentita persa così tante volte ma ogni singola volta dopo un lungo momento di apnea ho stretto da sola la mia mano e sono risalita a galla….. poi peró capita che incontri qualcuno che ti insegna a non affrontare quegli attimi di apnea da sola e che ti aiuta a risalire a galla…. Ecco è così che ho perso me stessa, ad un certo punto sono rimasta di nuovo con me stessa, eravamo io ed io e non sapevo più risalire da sola a galla, non sapevo più afferrare la mia mano da dola, non sapevo più come tenere ferma e stabile la mia mente quando ce n’era bisogno e così ho reimparato da me perchè è così che ho sempre fatto ed è così che sono sempre partita per affrontare le mie paure, sempre da ME. Oggni ho paura non si puó nergare ma si puó dire che ho ben chiaro chi sono io e non ho bisogno di affidare tutta me stessa a qualcuno. È giusto essere appoggiati, sostenuti, ma non salvati e riportati a galla, ció che voglio se mai lo ci sarà è un sostegno non un perno che mi regga, il perno di me stessa sono io e ad oggi lo so e lo faccio vedere a me stessa.

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CARO DIARIO

oggi dopo mesi sono di nuovo qui, ho dato l’esame dj maturità, con grinta, tenacia, sono uscita più coraggiosa di quanto io potessi immaginare, non ho guardato in faccia a nessuno ed ho dato il meglio di me, ho dimostrato a me stessa che potevo fare ciò che io mi ero prefissata, senza ma e senza se. Ho trovato la mia strada, il mio futuro, con grande fatica e paura ho fatto ciò che pensavo potesse piacermi. Ad oggi studio, e sono ancora una piccola tirocinante in infermieristica. La mia vita è cambiata talmente tanto che non saprei nemmeno spiegare cosa è successo, ma una cosa posso dirla, non ho mai voluto così tanto qualcosa da buttarmici a capofitto e sentirla tanto dentro di me…. Oggi non mi pongo domande ma solo obbiettivi da raggiungere per ciò che io realmente voglio diventare ed essere un giorno. Vedi ho sempre avuto insicurezze e paure su me stessa, ma pra la prima volta la sento diversa, la mia paura è solo quella di entrare in reparto e non fare abbastanza e la mia insicurezza è quella di deludermi nel momento in cui dovevo fare di più. Non so spiegare a parole ció che si prova nel voler realizzare un sogno a tutti i costi, più di ogni altra cosa. A distanza di mesi ad oggi sono qui, sto dicendo che ho trovato la mia strada, quella che più di ogni altra cosa voglio, quella che più di ogni altra cosa sento dentro di me. Vedete, realizzare e vivere un sogno è sentirlo dentro, con tutte le difficoltà che possano esserci, ma io lo sento e ci riusciró.

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Canova at the Geneva Museum of Fine Art via linovanesco

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E adesso odio me stesso

Il mio solo riflesso.

-Luchè

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Quanta paura hai di iniziare questo quinto anno e vederlo volare, diplomarti e poi guardarti attorno e avere l’impressione che nulla faccia per te, che nulla sia come credevi, anche quelle che pensavi certezze e sogni sembrando diventare incertezze. Sento la testa andare a fuoco, le paure, le ansie, chi ti da contro perchè quello che ti piace non puó darti un futuro lavorativo certo, cos’è peggio?

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Caro Diario,

Oggi è il mio ultimo primo giorno di scuola ed ho paura. Si, ho paura. Non ho mai avuto paura o ansia dei primi giorni di scuola, ma oggi si. Questa quinta mi spaventa, questi prossimi nove mesi mi terrorizzano, la maturità mi fa paura, ma ciò che mi incute ancora più timore è tutto quello che verrà dopo. Quando sarà tutto finito non avrò più scuse: dovrò prendere le redini della mia vita, dovrò fare la mia scelta e non ho idea di cosa fare. Non ho progetti per il mio futuro ed ora questo futuro lo sento così tanto vicino che sento la testa scoppiare. Ho sempre odiato le responsabilità ed ho sempre sperato che non arrivasse mai il giorno in cui sarei dovuta prendermele, ma ora quel giorno è arrivato. Devo pensare ancora tanto, devo capire che cosa voglio diventare nella vita, per cosa voglio essere ricordata, cosa mi rende felice, anche se ora non ne ho idea.

Buon primo giorno di scuola a tutti 🌺

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“Mi sentivo come se dovessi darmi un obiettivo per il futuro, quindi ho fissato il mio obiettivo: essere indipendente.”

— Beyoncé

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“Dietro quel seno, quelle labbra da baciare al sapore di pesca, si chiudeva a chiave e si portava dentro una piccola dispettosa bambina di cinque anni, lei che non voleva crescere, che non aspettava altro che le rimboccassero le coperte calde. Lei era magia incompresa, ma io l'avevo capita.”

— Charles Bukowski

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Fra un mese inizieró il mio ultimo anno di liceo... sono contenta da una parte, ma dall’altra molto amareggiata. Mi chiedo come si fa ed essere convinti di chi voler essere in un futuro lavoro e in una futira vita.....

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piccola-guerriera00

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Sono stanco di essere più grande di quel che sono. Ho saltato tutte le fasi di crescita perché mi hanno catapultato nel mondo dei grandi quando ancora avevo 10 anni. Mi sono preso carico di tutto e non ho mai chiesto nulla, ho sempre cercato di far sempre di meno e questo mi ha costretto a non vivere come un normale bimbo e ragazzo.

Ora che ho 27 anni mi sento come se avessi due bambini da accudire e sarebbe anche giusto se i bambini non fossero i miei genitori.

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“E credetemi miei cari, i genitori non si accorgono del nostro dolore.”

— Misalvoscrivendo