Tumgik
revolutionmusic · 6 years
Text
Spotifree ?!
Con questo post voglio entrare nel particolare sull’utilizzo di una piattaforma di riproduzione musicale utilizzatissima da un po’ di tempo a questa parte, Spotify.
Tumblr media
Innanzitutto Spotify viene lanciato nell’ottobre del 2008 dalla statup svedese Spotify AB.Ad oddi conta più di 70 milioni di abbonati.
Questa applicazione dispone di due versioni, la sua versione gratuita, e la sua versione premium : a pagamento con una rata mensile.
Su questa piattaforma si può trovare qualsiasi tipo di musica (che sia stata ovviamente caricata appositamente).
Viene così tanto utilizzata per via del suo utilizzo facilmente intuibile. Appena aperta basta inserire sulla ricerca il titolo del brano o l’artista per essere rimandati in maniera diretta alla canzone desiderata. Ciò che distingue la versione gratuita da quella a pagamento è una serie di piccoli “svantaggi” che l’utente può eliminare acquistando la versione premium.
Quali sono questi svantaggi?
-       30 secondi di pubblicità ogni mezz’ora.
-       L’obbligo della riproduzione casuale invece che mirata.
Per spiegare questo ultimo punto vi riporto un esempio:
mettiamo che io voglia ascoltare una canzone precisa dei Queen, Spotify free mi rimanderà alla pagina dell’artista “Queen” e mi metterà in ordine casuale una canzone tra le loro registrate su spotify. Quindi non è detto che io riesca ad ascoltare subito il brano preciso che andavo cercando.
Esistono nell’ultimo periodo tantissimi modi per raggirare queste limitazioni senza pagare (ovviamente non legali). Si tratta delle crack. Queste imitazioni della versione premium sono installate sui vari smartphone per permetterne l’utilizzo completo e senza limiti.
Io personalmente credo che la musica abbia un suo valore e sia giusto doverla pagare. Gli artisti certo magari non compongono e scrivono solo per soldi e chi sta in alto in classifica di certo non morirà di fame se la gente non paga spotify ma bisogna comunque ricordare che per un cantante far uscire una canzone corrisponde ad un panettiere vendere i propri prodotti. Ovviamente i contesti sono ben differenti ma la logica è sempre la stessa.
Ho deciso di parlare di Spotify perché penso sia la piattaforma musicale più utilizzata ad oggi, almeno su mobile.
Daniele Miola
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
La mia prima esperienza sul Web
Ciao a tutti!
Mi chiamo Daniele, ho 21 anni e frequento il corso di Rivoluzione Digitale presso il Politecnico di Torino.
Vi spiego adesso in breve la mia prima esperienza con Internet.
 I primi ricordi che ho di internet risalgono agli anni delle medie. La professoressa ci assegnó alcune ricerche da fare e cosí io cominciai ad approcciarmi a questo vasto mondo.
Non avevo la minima idea di cosa io avessi di fronte, fino a quel momento il computer per me era solo una cosa che usavano i grandi per mandare dei messaggi e la mia sorella maggiore per giocare a "spider"  o  a "prato fiorito".
In quegli anni era appena nata un’icona blu a forma di "f" che qualche anno dopo sarebbe diventato il social più itilizzato del pianeta con oltre 2,3 miliardi di utenti. Mi torna in mente un simpatico momento in cui mi arrabbiavo con mia sorella perché passava ore e ore su facebook invece che giocare con me. Non ne capivo proprio il senso. Forse i bamnini riescono a percepire meglio la distinzione tra relazione fisica e relazione tramite schermo.
Detto ció la prima volta che mi ritrovai face to face con internet, solo io e lui, non ricordo bene cosa inserii come prima ricerca. Ricordo solo il potere che mi sentivo in mano nel sentirmi al comando di quella cosa dove c'era ogni cosa.
Ecco! Se avessi potuto definire internet in qualche modo l'avrei definito così : tutto.
Il potenziale di internet nelle mani di un ragazzino che probabilmente andó a cercare qualche immagine di qualche suo cartone animato preferito.
Tumblr media
Da lì fu una svolta, una vera e propria rivoluzione della mia vita.
Creai la mia prima Mail utilizzando MSN. Lo usavano tutti, perché io sarei dovuto star senza?
Cominciai a sostituire gli SMS con la chat gratis di MSN. Questo aiuto a comunicare più frequentemente con i miei amici.
Un altro utilizzo di Internet furono i tantissimi giochi (gratuiti o free-to-play) che iniziavano a spopolare, tra i vari titoli mi ricordo di Habbo Hotel o Metin2. Personalmente ci passai sopra davvero tanto tempo.
Passata la fase dei giochi da pc, diventando più grande cominciai a utilizzare Internet prettamente per scopi didattici o personali. Per esempio essendo cantautore, ho dovuto imparare a utilizzare i “nuovi” social come Instagram o Spotify.
Questo è stato il mio primo approccio e percorso su Internet.
Daniele Miola
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
Sulle note della registrazione musicale
Il mondo della registrazione musicale ha subito cambiamenti a partire dagli anni ’90 con la nascita della registrazione digitale sostituendo l’analogica. I registratori digitali, per esempio, hanno sostituito quelli a bobine.
Un registratore a bobina su nastro è in grado di trasformare il segnale elettrico dell’onda sonora di un mixer in un segnale magnetico attraverso la testina magnetica: Il nastro viene fatto scorrere lungo la testina e viene magnetizzato. In base alla velocità con cui viene fatto scorrere, il registratore emette un audio sonoro diverso: più veloce scorre il nastro migliori sono le prestazioni dell’audio grazie alle alte frequenze e all’ attenuazione del rumore di fondo.
Tumblr media
In figura un nastro magnetico per la registrazione analogica di materiale plastico scuro avvolto su una bobina anch’ esso plastico e traslucido. Fonte: Wikimedia commons
Un registratore digitale trasforma il segnale elettrico ancora analogico non in segnale magnetico ma in dati binari, ovvero numeri composti da tanti zero e tanti uno, chiamati bit, nella fase di quantizzazione del convertitore. Più bit abbiamo a disposizione nella registrazione, minore sarà il rumore prodotto dalla quantizzazione. Successivamente questi dati digitali devono essere salvati: ora vengono utilizzati gli Hard Disk. 
Ovviamente la registrazione di un audio necessita di una sala studio predisposta per l’acquisizione, il mixaggio e l’editing del suono. Grazie alle nuove tecnologie, è stato possibile rendere reale e progettare non solo studi professionali ma soprattutto piccoli studi di registrazioni come il Project studio e l’Home studio.
Ma quali sono gli strumenti che caratterizzano una registrazione audio digitale? Si ha bisogno principalmente di mixer, multitraccia digitali, sintetizzatori, interfaccia Audio, Microfoni, Cuffie, Monitor da Studio, cavi.
Tumblr media
Un esempio di home studio, un tipo di sala di registrazione in cui è presente una tastiera digitale collegata alla tastiera del computer Mac, in basso a destra è presente un simulatore di suono, a sinistra un mixer, un monitor da studio e in fondo sullo schermo vengono rilevate le frequenze del suono. Fonte: Wikimedia Commons
Esistono però, anche specifici computer in grado di svolgere le funzioni di mixer, multitraccia e sintetizzatori: le DAW, acronimo di Digital Audio Workstation. Tra i software DAW più utilizzati c’è Pro Tools, inizialmente progettato solo per Mac ma successivamente reso disponibile per ogni sistema operativo.
I microfoni sono indispensabili in quanto in base al loro posizionamento il prodotto cambia in modo esponenziale. Una tecnica di registrazione è lo Stereo Recording che prevede l’utilizzo di 2 microfoni per registrare simultaneamente uno strumento. Ci sono vari metodi: la tecnica AB in cui i microfoni sono disposti in modo parallelo tra loro, tecnica XY in cui direzionano lo stesso punto formando un angolo di 90° e 135° l’uno rispetto all’altro e anche l’unione di AB  e XY: la stereofonia mista.
Tumblr media
Tecnica di stereofonia XY in cui i microfoni direzionano uno stesso punto formando un angolo tra i 90° e 135° tra di loro. Fonte: Wikimedia Commons 
Per avere un effetto sonoro molto amplificato e ben accurato le sale di registrazione seguono uno schema ben preciso. Per la maggior parte delle canzoni pop e non solo, i primi strumenti ad essere registrati sono gli strumenti a percussione come la batteria in quanto è lo strumento che di solito tiene il tempo così da rendere più semplice la registrazione degli altri strumenti.
Dunque, la registrazione digitale non è semplice ma neanche impossibile! Con una giusta guida e un’attenta analisi una registrazione degna di ascolto è dietro la porta!
Miriam Moschetta
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
La musica a portata di “tasca”
Abbiamo parlato di come è nata la vendita digitale di singoli e album.
Ma come si è evoluta nel corso degli anni fino ad arrivare ad oggi?
Se chiediamo a chiunque di ascoltare una canzone, di certo questi non tirerà fuori dalla tasca un CD, ma bensì il suo smartphone e tramite l’app di YouTube, Spotify o altri, cercherà quello che gli abbiamo chiesto.
Tutto ciò per 2 motivi:
-          Accedere in modo praticamente istantaneo a qualsiasi canzone ci passi per la testa avendo con sé solo uno smartphone, grazie ai servizi di streaming musicali che offrono cataloghi che per la maggior parte degli utenti includono la quasi totalità delle canzoni e dei dischi che vogliono ascoltare, rende il tutto meno ingombrante;
-          A questi enormi cataloghi di musica si accede di solito con una spesa piuttosto contenuta e ci sono diverse possibilità di ascoltare musica in streaming senza pagare niente, accettando di sentire anche un po’ di pubblicità tra una canzone e l’altra. Quindi sarà sicuramente molto più economico di acquistare ogni singolo brano o album di un artista, vero?
Tumblr media
Presentazione delle principali applicazioni più utilizzate per lo streaming musicale sui vari dispositivi.
Spotify è l’applicazione che ultimamente sta riscuotendo maggior successo perché ha un catalogo pressappoco illimitato. Ha due tipologie di utenti:
-          Free: coloro che possono ascoltare la musica esclusivamente in streaming, e con delle pubblicità dalla durata di circa 30 secondi ogni 30 minuti di riproduzione.
-          Premium: coloro invece che pagano una quota mensile (che si aggira sui 10€) per poter avere a disposizione la possibilità di scaricare gli album o i singoli per poterli ascoltare anche offline.
La tecnologia ci rende il tutto più facile, ma logicamente non può accontentare tutti.
Se il 90% delle persone riceve benefici a livello temporale ed economico, il restante 10% non sarà di certo contento di ciò.
Ma chi fa parte di questo 10%? Beh, tutti coloro che lavorano in campo musicale: partendo dagli artisti fino ad arrivare ai produttori. E’ vero, gli artisti possono anche non rientrare in questa percentuale, dato che è più semplice per loro pubblicare e far conoscere al pubblico il nuovo singolo, soprattutto per gli artisti emergenti, ma così facendo ricevono meno guadagno.
 Sara Mero.
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
Eticawnload :  giusto scaricare musica online?
“Con royalty  si indica il diritto del titolare di un brevetto o una proprietà intellettuale ad ottenere il versamento di una somma di denaro da parte di chiunque effettui lo sfruttamento di detti beni per fini commerciali e/o di lucro.”
Cercando su Wikipedia la parola royalty si trova la precedente definizione. Generalmente in campo artistico , quando un artista realizza un’ opera, uno dei primi passi consigliati è quello di assicurarsi quelli che sono definiti i “diritti d’autore”. Più specificatamente in campo musicale questi diritti vengono preservati da un ente pubblico economico a base associativa denominata SIAE (società italiana degli autori ed editori). Ogni autore iscrivendosi e caricando le proprie opere trova la sicurezza di avere totali diritti sulle proprie creazioni.
cosa centra tutto questo con lo scaricare? Adesso ci arriviamo.
Prima però voglio sottoporvi una domanda : quando comprate un CD online o fisico, a chi vanno i soldi che spendete?
Il costo di un CD o di un download tramite canali di distribuzione ufficiali si va a suddividere in diverse partizioni : una gran parte va alla SIAE detterrente appunto della salvaguardia dei dirirtti d’autore, una seconda parte finisce nelle mani della casa discografica (ammesso che ce ne sia una) dell’artista, l’ente di distribuzione(es: spotify,negozi di musica..) si prende la propria e il restante rimane nelle mani del vero creatore dell’opera.
Tumblr media
Scaricare musica da canali non ufficiali quindi significa andare a danneggiare direttamente l’artista negandogli il compenso per i diritti detenuti su di essa.
Non parliamoci da santoni. A tutti è capitato di scaricare qualche canzone o colonna sonora, oppure il PDF di qualche libro senza pagare il prezzo. Questo articolo non vuole essere un rimprovero verso ciò che non può essere fatto. Questo articolo ha la finalità di mettere in chiaro le conseguenze di alcune delle nostre azioni giornaliere. Scaricare e’ illegale (tant’è che si usa definirlo “Pirateria”) e nel farlo ci sono conseguenze. Bisogna essere consapevoli di questo; 
Come in ogni cosa ad un’azione corrisponde una reazione. Danneggiare gli artisti e gli enti pubblici di distribuzione e di detenzione dei diritti significa non agevolare loro ma nemmeno i consumatori “sani” poichè i prezzi di vendite non potranno mai abbassarsi essendo la domanda ufficiale più bassa.
Sta quindi ad ognuno di noi decidere se eticamente scaricare sia giusto o no,e sapere che ogni cosa che facciamo influisce (seppur in maniera microscopica) in positivo o in negativo sulla società che ci circonda.
Daniele Miola
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
Musica digitale e dove trovarla!
Alla fine del secondo millennio, con l'avvento di programmi di peer-to-peer (in particolare Napster), l'industria musicale ha fronteggiato una crisi che dura fino ai giorni nostri. 
Era dovuta al drammatico calo di vendite di CD e singoli causato dal successo di questi tipi di programmi, che incoraggiavano la pirateria informatica e lo scambio illegale di brani musicali attraverso la rete internet.
Successivamente le grandi distribuzioni musicali si sono accorte che la musica diffusa su larga scala mondiale attraverso l’utilizzo di tali programmi poteva avere dei benefici a livello economico dato che soddisfaceva uno dei principali pensieri giovanili dell’epoca: “AVERE TUTTO E SUBITO”.
Apple decise così, nel 2003, di creare da APPLE ITUNES uno store dedicato alla vendita dei brani, che già nel primo anno di attività, superò i 25.000 singoli venduti e, solo un anno dopo, raggiunse la cifra di oltre un miliardo di canzoni in catalogo.
L'iTunes Store è stato il primo negozio di musica online a riscuotere successo, il che ha prodotto una notevole attenzione da parte dei media e dei discografici. Essendo un negozio online, è in grado di fornire servizi che i tradizionali negozi di musica non sono in grado di fornire. 
Precedenti negozi online non avevano riscontrato un tale successo, il che è stato imputato alla ridotta libreria musicale disponibile, mentre lo store di Apple ha potuto contare fin dall'inizio su una libreria di 200.000 canzoni.
Tumblr media
Schermata principale della pagina di un’artista presente su iTunes Store.
Uno dei fattori di traino è stata sicuramente la nascita dell'iPod: il lettore è perfettamente integrato con iTunes, quindi, scaricare la musica per poi spostarla sul lettore, è un'operazione semplice e veloce. 
Ciò ha subito attirato molti utenti che, pur di avere un servizio di una certa qualità, erano disposti a pagarlo: piuttosto di cercare le canzoni utilizzando i programmi di file sharing, col rischio di aver problemi legali e/o di dedicare molto tempo alla ricerca di una canzone decente sulla qualità audio, molti utenti hanno deciso di avvalersi di iTunes Store.
Successivamente nacque una nuova piattaforma, famosissima ed utilizzata in ogni Paese del mondo: YouTube. Fondato nel lontano 2005, è da subito diventato uno dei principali siti web dove chiunque poteva caricare un video di qualunque genere. Da subito molti artisti lo utilizzarono come canale di condivisione e per farsi conoscere nel mondo.
Alcune case discografiche, come ad esempio Warner Music Group ed EMI, hanno siglato un patto secondo il quale YouTube sarebbe stata abilitata a ospitare ogni video musicale prodotto da queste compagnie, mentre avrebbe condiviso una parte dei ricavi pubblicitari. 
L'incremento di popolarità che YouTube ha avuto dalla sua fondazione gli ha permesso di diventare il secondo sito web più visitato al mondo, alle spalle di Google.
Subito dopo YouTube si fece strada tra i giovani un’applicazione che, soprattutto negli ultimi anni ha riscosso molto successo. Stiamo parlando di Spotify. Una piattaforma web e mobile che ti dà la possibilità di ascoltare la musica in streaming.
Sara Mero.
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Video
youtube
Salve mi chiamo Daniele e questo è il video presentazione di cosa andrò a trattare nel Blog! Buona lettura!
-Daniele Miola
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
Il mutamento della scrittura musicale
La musica, è uno strumento potentissimo nelle mani dell’uomo, essa è stata capace di affascinarlo da sempre perché riesce ad abbracciare diversi ambiti umani, trasformandosi a seconda del suo scopo principale. La passione per la musica è stata una musa ispiratrice per l’uomo in quanto quest’ultimo, nel corso dei secoli, ha creato in ambito digitale diversi strumenti di composizione musicale.
Con l’avvenuta della composizione musicale attraverso il digitale è cambiato il modo di creare, scrivere musica su “carta e penna” e per mano di strumenti reali. Se anni fa l’uomo doveva servirsi di fogli, penna, matita, gomma e di un pianoforte, oggi ha bisogno di un computer e di un programma. 
Ora però concentriamoci sui vari programmi per scrivere musica. Di programmi ce ne sono davvero tanti, gratis o a pagamento disponibili per i diversi sistemi operativi: Windows, Mac e Linux. Si tratta di strumenti utili per creare spartiti per pianoforte, partiture per orchestre, intavolature per chitarra e basso e via discorrendo capaci anche di raccogliere tutti i suoni dei vari strumenti in un’unica sinfonia.
ACCORDION è un software gratuito che permette di creare composizioni musicali al computer simulando i vari strumenti dal pianoforte alla batteria. Innanzitutto bisogna selezionare lo strumento desiderato, poi selezionare la chiave musicale di tale strumento. A questo punto per creare musica basta premere i tasti della tastiera del PC. Infatti, il programma associa ad ogni tasto una nota musicale così da suonare direttamente con le lettere della tastiera.
MUSESCORE è un altro software gratuito per scrivere musica utilizzando un’interfaccia WYSIWYG. Questo programma permette di stampare fogli di musica tipografica, salvarli sotto forma di file PDF o MIDI.
Tumblr media
“Reunion” è una canzone scritta da Marc Sabatella attraverso l’utilizzo del software MuseScore. Fonte: Wikimedia commons
GARAGE BAND, un software solo per Mac indirizzato sia a professioni, sia a chi non sa suonare nessun strumento musicale. il programma è composto da sequenze di melodie registrate che possono aiutare il compositore nella melodia e da oltre cinquecento strumenti virtuali. Quest’ultimi possono essere utilizzati direttamente sul computer attraverso una tastiera virtuale, strumenti digitali collegati al computer tramite cavi jack o attraverso una tastiera MIDI.
Dunque, ci sono diversi tipi di programmi, basta assicurarsi che sia compatibile con il sistema operativo del proprio computer. La cosa più sorprendente? “il costo marginale di creazione è pari a zero” (citazione del deputato Stefano Quintarelli).
Miriam Moschetta
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
C’è sempre una prima volta...
La prima volta in cui interagii con un computer fu probabilmente alle elementari con l’utilizzo di Encarta, un’enciclopedia multimediale prodotta da Microsoft tra il 1993 e il 2009. Utilizzavo Encarta principalmente per giocare in quanto era costituita da una sezione dedicata ai giochi scientifici.
Tuttavia, all’ultimo anno delle elementari, grazie a mio fratello di tre anni più grande i miei collegarono al computer internet, un mondo tutto da scoprire. Così ho scoperto MSN, tutti i miei amici lo usavano, era un programma di messaggistica con cui entravano in contatto. Io lo utilizzavo soprattutto nelle ore in cui i miei genitori mi permettevano di utilizzare il computer. 
Successivamente, giunta alle medie sentivo parlare del social network Facebook e dopo qualche mese la voce girava sempre più. Dunque, curiosa di scoprire, chiesi ai miei il permesso di iscrivermi ma senza successo. Ma, a Natale del 2010 scopro di essere iscritta a Facebook tramite una mia amica, il miglior regalo di Natale ai quei tempi.
Tumblr media
Home page del social network Facebook. In questa pagina iniziale si possono inserire i dati personali per iscriversi ma anche email e password dell’utente per accedere. Fonte: Pixabay
Inoltre ero ancora del tutto affascinata dai giochi: scoprii tanti siti nei quali era possibile giocare gratuitamente. Per me era la scoperta del secolo, così passavo ore e ore su internet senza che me ne accorgessi. 
Con il passare degli anni però, la priorità divenne studiare. Così, quando per una ricerca scolastica mi sono affidata ad internet ho scoperto un “mondo” chiamato Wikipedia, una grande e immediata enciclopedia. Le ricerche diventavano sempre più consistenti e quale modo migliore di studiare le 20 pagine di testo fornite da Wikipedia? Ancora oggi si dimostra un ottimo sito di ricerca per approfondire i miei studi.
Le compagnie telefoniche iniziarono a contrattare con i clienti grazie alle promozioni sulla SIM riguardanti oltre a messaggi e chiamate anche internet. Non avevo più bisogno di un computer e di una casa per navigare mi bastava semplicemente attivare i dati mobili sullo smartphone. Si ha inizio all’era delle app da scaricare. 
Ora l’app che utilizzo maggiormente è Spotify per ascoltare tutti i generi musicali di mia preferenza ma anche WhatsApp, diventato il miglior modo di messaggistica, infatti riesco a collegarmi con i miei famigliari a 948 chilometri di distanza. Davvero comodo. E non solo! Grazie a specifiche app come Wattpad posso scaricare gratis libri da leggere di mio gradimento. Possiamo dire che tra qualche anno anche le librerie verranno completamente sostituite? tempo al tempo!
Tumblr media
Icona di dell’app Spotify in grado di riprodurre qualsiasi genere di musica scelto dell’utente. Fonte: Pixabay
Internet, dunque, con tutti i suoi aspetti sia positivi che negativi è diventata la mia dipendenza, è costantemente presente nella mia vita.
Miriam Moschetta
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Text
Quando tutto ebbe inizio
Salve a tutti, per chi non avesse visto il mio video di presentazione, mi chiamo Sara Mero e frequento il primo anno di Ingegneria al Politecnico di Torino.
Vi racconterò come è stato il mio primo approccio con INTERNET.
In casa avevamo solo un computer fisso, quindi facevo un po’ a turno con i miei fratelli per chi dovesse utilizzarlo nell’arco della giornata. 
Nei primi tempi non facevo altro che giocare ai vari giochini offerti da Microsoft (per lo più Pinball, Solitario, Spider) o ad alcuni giochi su disco mentre poi, appena i mei genitori decisero di attivare internet, ho iniziato a utilizzare il famosissimo client di messaggistica ricordato da molti per il suo “trillo”: MSN.
 Quando il tempo non mi permetteva di vedermi con le mie amiche a causa della pioggia, mi tenevo in contatto con loro con questa applicazione. Un giorno alcune mie amiche mi hanno aiutato a iscrivermi su Facebook e da allora non dimentico più nessun compleanno.
 Battute a parte, il social si è fatto strada sempre più nella mia quotidianità e quando i miei genitori mi hanno comprato un nuovo cellulare ho iniziato ad essere sempre più presente su di esso, dato che non dovevo necessariamente connettermi tramite il computer, ma bastava scaricare un’applicazione per averlo sempre in tasca. 
Un giorno, dei miei zii, mi regalarono per la cresima il mio primo computer portatile e da quel giorno tra musica, serie tv e ricerche, non sono più riuscita a fare a meno del PC. 
Tumblr media
Rappresentazione di come, all’inizio, anche la cosa più semplice poteva sembrare complicata.... mentre ora, le cose più complicate, sono semplici
Adesso internet è quasi diventato un bisogno, una sorta di dipendenza che porta con se degli aspetti positivi e negativi. Con Spotify, Netflix, e tutti i social, ormai è diventato il centro della mia vita, ma sicuramente anche di molti altri ragazzi. 
Al momento l’applicazione che uso maggiormente è Skype, che riesce a farmi sentire accanto agli amici e ai familiari pur essendo a circa 1000 km di distanza. Comodo, vero?
Un’altra applicazione che uso parecchio è Spotify, che mi dà la possibilità di ascoltare tutti i brani che desidero, sottoscrivendo un piccolo abbonamento mensile. Rispetto al passato è più comodo, perché prima bisognava portarsi con sé dei CD, che contenevano una decina di canzoni l’uno, ed un lettore che non entrava neanche in tasca dato le sue dimensioni. 
Nettamente un risparmio a livello economico e di spazio, ma di questo nel parliamo nel prossimo post.
Sara Mero.
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Video
youtube
Ciao a tutti, mi chiamo Miriam Moschetta e questo è il mio video di presentazione per il corso di rivoluzione digitale. 
Buona visione! 
0 notes
revolutionmusic · 6 years
Video
youtube
Questo è il video di presentazione di Sara MERO.
Qui viene illustrato ciò di cui parlerò nel blog. Se siete interessati potete seguirmi anche su Twitter.
0 notes