sooryfortheblood-blog

[sooryfortheblood-blog]

She save me

[sooryfortheblood-blog]

Non puoi salvare gli altri finché non salvi te stesso

[sooryfortheblood-blog]

L'unico sbaglio che puoi fare è vergognarti di sbagliare.

Borderline, LowLow

[sooryfortheblood-blog]

Stava impazzendo. Non sapeva più cosa pensare. Non sapeva se quelle parole erano vere. Non sapeva nulla. E questo non sapere nulla la faceva impazzire e stare in ansia. Iniziò a graffiare i suoi polsi. Poi prese la lametta e la passo lì dove c'erano i graffi fatti con le unghie. Il sangue le sporcò le cosce poi andò a macchiare il pavimento. Lei si sdraiò sul pavimento sporcandosi la schiena col suo stesso sangue. Alzò la mano dove teneva la lametta portandola davanti ai suoi occhi, poi fece lo stesso con l'altro braccio. Avvicinò la lametta al polso, dove ancora usciva il sangue, poi con un movimento rapido fece un taglio profondo. Il sangue schizzò sul suo petto, sul suo collo e un po' sul suo viso. Assaporò il sangue che aveva sulle labbra. Portò lo sguardo sulla luce del bagno. Era sfocata. Iniziava a perdere vita lentamente. Voleva combattere, qualcosa le diceva di combattere. Ma lei si era arresa. Era morta.

[sooryfortheblood-blog]

L'impiccato ci insegna fin da piccoli che ad uccidere le persone possono essere soltanto delle parole sbagliate.

[sooryfortheblood-blog]

-Tu chi sei?- le chiesero e il suo sguardo, prima perso nel vuoto, ora fissava il volto di chi le aveva posto quella domanda. Chi era lei? Se lo chiedeva sempre e il suo nome non era una risposta, anzi lo era. Era una risposta superficiale. Ma chi era lei in realtà? Era il fantasma di sé stessa. Era uno dei tanti esseri umani che una volta morti sarebbero stati dimenticati. Era solo una pedina del grande gioco della vita. Ma lei non voleva essere questo. Voleva vivere per davvero e non stando alle regole del destino. Voleva mandare a fanculo quel fantasma ed essere una ragazza. Voleva essere qualcuno di cui la gente non si sarebbe mai scordata. Voleva che la gente, oltre al chiederle il nome, le chiedesse la sua storia, le chiedesse chi era davvero. Ma dopotutto neanche lei sapeva chi era davvero. Non si conosceva. Quindi come pretendeva di chiedere agli altri di conoscerla se neanche lei si conosceva? Non poteva farlo. Doveva conoscersi poi avrebbe risposto come avrebbe voluto sempre rispondere a quella dannata domanda. Ma quel giorno si limitò a rispondere come tutti rispondevano sempre: -Sono Chiara.- E quella fu l'ultima volta che rispose col suo nome alla domanda "Chi sei?".

[sooryfortheblood-blog]

Ogni singola pagina parlava di lei: delle sue sofferenze della sua felicità della sua frustrazione Diceva ogni singola cosa che si portava dentro, ma che liberava solo in quelle pagine. E lei più sfogliava, più le lacrime le venivano agli occhi. Stava leggendo la sua anima in quelle pagine e si odiava per non essere riuscita a leggere il suo cuore. Le aveva promesso che sarebbe stata sempre vicino a lei, ma dopo il terzo litigio aveva rinunciato. E quel rinuncio per lei significava la fine. Lei era tornata quella che era prima della loro promessa. Aveva provato ad aiutarla di nuovo, chiedendole perdono per quel rinuncio. Ora piangeva mentre chiudeva il diario e lo riponeva nella sua borsa, poi con la mano accarezzò la foto di lei sulla lapide grigia.

[sooryfortheblood-blog]

[sooryfortheblood-blog]

[sooryfortheblood-blog]

My anxiety: somethings off

Me: how so?

Anxiety: somethings wrong

Me: what

Anxiety: something

Me: like can you give me a general idea

Anxiety: somethings off

[sooryfortheblood-blog]

She wears strength and darkness equally well, the girl has always been half goddess, half hell.

Nikita Gill (via thequotejournals)

[sooryfortheblood-blog]

[sooryfortheblood-blog]

https://www.instagram.com/pbuddhaproject/

[sooryfortheblood-blog]

[sooryfortheblood-blog]

Sei un soldato che non sarà mai schiavo.

[sooryfortheblood-blog]

[sooryfortheblood-blog]