Tumgik
#11 settembre 2018
personal-reporter · 1 year
Text
I grandi marchi: Versace
Tumblr media
Oggi Versace è tra le più celebri aziende  nel campo del mondo della moda, e ha segnato per sempre  la storia della Milano da bere.  Fu Gianni Versace a fondare l’azienda nel 1978 e  da subito si distinse per la sua originalità. Calabrese di nascita, ma vissuto fin da piccolo a Milano a fianco della madre nella sartoria di famiglia, Gianni si fece conoscere nel mondo della moda per la stravaganza dello stile e per l'attenzione alla ricercatezza dei materiali e alla qualità dei tessuti. Il suo stile stravagante, elaborato e dirompente riuscì a catturare l'attenzione delle star' sempre presenti alle sue sfilate, da Elton John a Bon Jovi, da Sylvester Stallone a Madonna, con cui aveva solidi rapporti di amicizia. Inoltre a Versace si deve la nascita del fenomeno delle supermodelle, quelle che si trasformano in vere e proprie icone, con nomi come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Claudia Schiffer, Carla Bruni e Cindy Crawford. Gianni era fiero del suo impero,  nel 1995 la rivista Time lo consacrò uomo del momento e diceva spesso "Chi si innamora di Versace non torna indietro", dopo aver scelto la Medusa, creatura mitologica che venne maledetta dagli Dei dell'Olimpo, come simbolo della sua maison. Nel 1988 entrò nell'azienda la sorella minore, Donatella, a cui fu affidata la direzione del marchio Versus, linea giovane Versace. Gianni era molto legato alla sorella, fin da ragazzi erano molto uniti e lei assecondava le fantasie del fratello, vestendosi a 11 anni secondo i suoi suggerimenti,  con i capelli biondo-platino, in minigonna e gli stivali alti di pelle. Il 15 luglio 1997 Gianni Versace fu assassinato nella propria villa a Miami Beach dal serial killer Andrew Cunanan e, dopo una solenne cerimonia,  fu sepolto sul lago di Como. Alla morte dello stilista, che lasciò la sua quota alla nipote Allegra di 11 anni, il marchio sprofondò in una grave crisi economica pur riuscendo a rimanere tra i brand più amati. La storia  continua grazie alla grinta di Donatella Versace e la sua collaborazione con Lady Gaga, fino al Jungle Dress sfoggiato da Jennifer Lopez sul red carpet dei 42 Grammy Awards nel 2000, sempre fedele all'eredità  lasciata dal fratello. Nel 2004 arrivò Giancarlo Di Risio come ad del gruppo che riuscì con un drastico taglio dei costi a rimettere l'azienda in sesto, il posto di direttore creativo del brand passò a Donatella Versace. Il 20% della controllante GiVi holding, con il 30% in mano a Santo Versace, il 20% a Donatella Versace, il 50% a Allegra Versace Beck, nel febbraio 2014 fu acquisito dall'americano Blackstone Group per 150 milioni di euro. Nel settembre 2018, la maison annunciò che il 100% delle quote di Blackstone e della famiglia Versace sono state vendute al gruppo Michael Kors Limited. Successivamente, nel gennaio 2019 la griffe entrò a far parte del gruppo Capri Holdings Limited, creando un nuovo gruppo del lusso assieme a Michael Kors e Jimmy Choo. Read the full article
2 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Matilda De Angelis
11 settembre 1995 ..Bologna
Attrice,Cantante
La ricorderete nel video clip "Felicità Puttana"
The Giornalisti 2018
Marzo 2021al Festival di Sanremo come
co-conduttrice insieme ad Amadeus
Maggio 2022 duetta con Elisa
nel singolo estivo "Litoranea"
In questo post vediamo 2 foto del servizio di Vogue Agosto 2022
La vediamo con i capelli corti,ma è solo una parrucca....
Le celebrities preferiscono le parrucche anziché tagliarli tante volte...
Oppure un extension per un'effetto lampo di cambio look...
Qui nel servizio di Vogue la vediamo con lo sfondo di Bologna (shooting di Brett Lloyd)
Non è sempre facile nascondere i capelli sotto ad una parrucca,ad esempio Matilda De Angelis ha capelli grossi,lunghi e sani,quindi per l'hair stylist ha rappresentato il 50% del lavoro,una parrucca deve essere il più possibile piatta...quindi per farlo ha dovuto bagnare i capelli naturali e iniziare ad appiattirli ciocca per ciocca con il gel...poi fissarli con delle mollette a scatto che sono leggermente tondeggianti e si adattano bene alla testa...poi si mette una calza per parrucca,anche 2 tante volte,color carne,il più simile all'incarnato del viso...e poi la parrucca (Louis Ghewy hair Stylist)...e con Matilda ha creato un look simile a Liza Minelli,Isabella Rossellini...
....nel post vedete anche suoi vari cambi di look nel tempo....
#celebrities #celeb #immagini #immagine
#blog #blogger #SEGUITECI #homepage
#trilussaparrucchiera #forli #Forlì #vogue
#vogueitalia #Agosto22 #Agosto #Agosto2022 #parrucche #bologna
#shooting #shootingfotografico
#shootingphoto #picstich #social
#socialmedia #thegiornalisti #Amadeus
#festivaldisanremo #brettlloyd
#MatildaDeAngelis #ELISA
4 notes · View notes
thejupiternews · 2 months
Text
Da Lira Coin a WeWe Global, da TBE a Xera a Lyopay: tanti nomi, un’unica, gigantesca, truffa (ANALISI ON CHAIN)
WeWe Global è una truffa che negli anni ha più volte cambiato nome per sfuggire alla chiusura e alle autorità di controllo e per, ovviamente, attirare nuovi capitali.
Tutto è nato nel 2018 come LiraCoin, un “progetto” che combinava un sistema di finto staking con uno schema Ponzi da manuale. Il funzionamento era semplice: acquistavi la moneta della piattaforma, la bloccavi sulla stessa per poi ricevere magicamente dei rendimenti. Nel 2019 la CONSOB bloccò la piattaforma perché accusata di frode finanziaria.
Nel 2021 viene però riproposta con un nome diverso: WeWe Global. Come per LiraCoin, WeWe era solo l’ennesimo Ponzi nascosto dietro false promesse agli investitori. A giugno 2023 il progetto si espande, lanciando addirittura un exchange: LyoPay, accompagnato dal suo token.
La truffa però collassa di nuovo e viene lanciato il token LFI per raccogliere nuovi capitali. La strategia però non si rivela azzeccata e dopo soli due mesi WeWe Global collassa definitivamente.
Il gruppo di truffatori con a capo, probabilmente, il brasiliano Luis Goez si saranno arresi qua? Ovviamente no.
A settembre 2023 nasce infatti The Blockchain Era, una nuova edizione della solita truffa che però chiude dopo soli tre mesi. Per essere riproposta di nuovo sotto il nome di Xera.
Iniziamo quindi la nostra inchiesta per comprendere meglio l’enorme giro di affari che si cela dietro uno delle più popolari crypto-truffe degli ultimi anni.
Per approfondire la storia e il funzionamento di questi scam potete trovare le nostre analisi e approfondimenti a riguardo qua:
Se siete stati vittima di una truffa online con pagamenti in criptovalute vi ricordiamo che Decripto, grazie al suo team di esperti, può aiutarti a rintracciare i tuoi soldi e capire se sono recuperabili.
Analisi on chain
Polygon
La nostra analisi on chain, sicuramente tra le più complesse della storia di Decripto, inizia dagli smart contract dei token LFI e cLFI creati sulla blockchain Polygon.
Analizzano il pattern delle transazioni e le informazioni reperibili in rete abbiamo creato un cluster (insieme di indirizzi presumibilmente riconducibili alla stessa entità) composto da 67 wallet che interagisce con diversi indirizzi di inoltro che però, come possiamo vedere dal grafico, vanno tutti a finire nella piattaforma MetatDex, una piattaforma di scambio token cross chain, utile se si vuole far perdere le tracce dei propri fondi. Su MetatDex finiscono un totale di circa 500.000$ dagli indirizzi che abbiamo censito e che sono riconducibili alle attività di LFI.
Ma non solo, i 67 address del cluster hanno in totale generato un giro di affari pari a 56 milioni di USDT inviandone il 50% verso Binance, il 25% a Gate.io e il 22% a OKX. Il restante 3% è poi diviso tra Kraken, Nexo, MEXC.com, Wirex, BitGet e CoinSpot.
I principali wallet o smart contract coinvolti sono:
0xb090cDcC7B0dEa3400487348bF7E2499f70E9231
0x4B3D2798B49CF29057413E6892eA36eE499CF698
0x172774A4eB07B5646307b39AeB9781d44D08475F
0x1083ec3dBbcAd4Cf653721a07f7cDe1FEA477F08
0x0F4610D93A96101D2a873c5F88aDE208A43F755d
Tumblr media
Tron
Il cluster degli indirizzi di LFI interagisce, inviando una grossa quantità di token cLFI, con una serie di indirizzi che l’azienda di intelligence on chain Chainalysis aveva già riconosciuto come appartenenti a LFI.io, questi wallet operano sia su rete Polygon che, sopratutto, sulla blockchain di Tron.
Il giro di affari sulla blockchain di Tron da parte di questi indirizzi (TM5n8DVxqFfouSfoCUYrG76komiubAaB4B, TQrizfAJNFkBmSGh65xjZsDPPgAYN3B4Gc e TWftTvemy9YtF69W29MZvgw6zLLdGV4TSU) è pari a 3,13 milioni di USDT ricevuti con più di 4.000 transazioni di deposito e prelevati con sole 29 transazioni.
Questo pattern ci fa pensare ad un indirizzo usato per raccogliere fondi dagli utenti, ma dove vanno a finire tutti questi USDT?
La maggior parte verso TJwRK4WXrfptr1Dk3os6AhXCJ1S7wWPW4n che in 11 trasferimenti riceve da LFI.io 3.085.338 USDT, mentre 50.000 USDT finiscono nell’exchange MEXC.com, noto per non richiedere KYC.
TJwRK4WXrfptr1Dk3os6AhXCJ1S7wWPW4n preleva poi circa 6 milioni di dollari su un gran numero di exchange come: Binance, OKX, Kraken, ByBit e sopratutto Cobo.com, un provider di soluzioni di custodia per digital asset.
Il cluster di indirizzi di LFI.io interagisce poi con un secondo cluster stavolta riconducibile a TBE.io, informazione confermata anche da utenti del nostro gruppo Telegram che hanno depositato fondi proprio in quei wallet.
TBE.io riceve ben 6.039 transazioni per un valore totale di 4.649.373 USDT che preleva con soli 13 spostamenti su un wallet Cobo.com e su altri 2 indirizzi: TJwRK4WXrfptr1Dk3os6AhXCJ1S7wWPW4n (già analizzato prima) e TGMM54gkfMSdFA93SEFj6UEqP5ywrw8Rva che sposta quasi tutti i fondi ricevuti a TK9rebvaa7XnSqbzB3d6ff9Uft1hp91wSW per un totale di 3.184.005 USDT.
Quest’ultimo wallet riceve la bellezza di 41.3 milioni di USDT dal sito di gambling turco 96ack.com, usato anche da terroristi islamici per ripulire fondi illeciti, come possiamo vedere al collegamento con vari indirizzi segnalati dall’intelligence israeliana.
Tumblr media
TK9rebvaa7XnSqbzB3d6ff9Uft1hp91wSW fa parte di un insieme di wallet che generano un giro d’affari di circa 5 miliardi di dollari e che vede coinvolto, ancora una volta, il provider di pagamenti HuionePay, usato da molti scam asiatici (come Cdiscount) per riciclare denaro.
Anche se non direttamente attribuibili a WeWe Global è chiaro come la piattaforma, in tutte le sue versioni, faccia parte di un’enorme rete di riciclaggio internazionale, come già abbiamo notato nell’analisi on chain del phishing scam Cdiscount.
Bitcoin
Grazie a dati reperibili online siamo a conoscenza degli indirizzi appartenenti all’exchange LyoPay. Questi wallet muovono un totale di 1.063 Bitcoin, per un valore attuale di 74 milioni di dollari.
Notiamo poi come il cluster di indirizzi riconducibili a LyoPay invii 15 milioni di dollari ad un insieme di wallet che appartengono a WeWe Global, altra versione della tessa truffa.
WeWe Global ha avuto durante il suo periodo di attività, terminato il 18 dicembre 2023, un giro di affari totale di 4.465 Bitcoin, attualmente circa 312 milioni di dollari. Un parte di questi fondi, circa 70 milioni di dollari, vengono ripuliti tramite il bridge cross chain RenProject.io, già coinvolto nel riciclaggio di fondi appartenenti a gruppi di hacker russi.
Altri 100 milioni di dollari vengono invece prelevati su exchange, principalmente Binance e Pionex.
I principali indirizzi coinvolti sono:
18xrLLFFJJfc4PCL2gzDfYoiYhnKQo1SVB
bc1qv6585udmshc928hch74e20nd8hf0da4fc6mf96
bc1q20l4dnxkuqslce49pvd3dsjgt792qvp6w29vrg
14ud2aw8zBGjbjxa4Ven8ycRgHYbW7vuWt
1Nv3pH63Zg54JoCYz7PgUGdtqgbKQ2q9vW
bc1qthqdclt2y29dmlzmap40hgdkdk2mg0vugt49vf
bc1qh7yxk8afz3dw03cj2ylg66x09xw267ujng9ex7
Tumblr media
Conclusioni
La nostra analisi on chain conferma WeWe Global (in tutte le sue versioni) come uno dei più grandi crypto scam degli ultimi anni, secondo i nostri esperti il totale dei fondi rubati agli utenti ammonta ad un minimo di mezzo miliardo di dollari, questo perché non ci è stato possibile recuperare i wallet di LiraCoin, la prima versione della truffa.
Il grosso giro di denaro fa capire che si trova una strutturata ed esperta organizzazione dietro lo scam, al contrario di altre analisi on chain di truffe online l’entità dietro WeWe fa largo uso di strumenti per il mixing con lo scopo di far perdere le tracce dei fondi rubati. Nonostante questo una grossa fetta del riciclaggio avviene sempre tramite exchange centralizzati che dimostrano, ancora una volta, grosse lacune nel prevenire questo tipo di reati sulle proprie piattaforme.
1 note · View note
carmenvicinanza · 7 days
Text
Lilli Gruber
Tumblr media
Lilli Gruber giornalista e grande protagonista del mondo della comunicazione e della televisione, è stata la prima donna a condurre un telegiornale RAI di prima serata nel 1987.
È stata inviata all’estero, si è occupata di politica internazionale specializzandosi in Medio Oriente, ha coperto i più grandi avvenimenti degli ultimi quarant’anni, è stata parlamentare europea e, soprattutto, non ha avuto remore a mettersi contro i poteri forti: ha criticato aspramente l’era berlusconiana, si è dimessa dalla RAI reclamando la libertà d’informazione e si è battuta per diritti di lavoratori e lavoratrici.
Il suo nome completo è Dietlinde Gruber, ed è nata a Bolzano il 19 aprile 1957. Laureata in Lingue e Letterature straniere all’università di Venezia, ha svolto il praticantato giornalistico a Telebolzano per poi approdare in Rai, dove, alla conduzione del Tg, si è fatta notare per il piglio deciso e per l’insolita postura di tre quarti e non frontale.
Per anni è stata impegnata nell’attività sindacale dove si è battuta per una cultura delle regole con concorsi pubblici per le assunzioni, percorsi di carriera trasparenti, diritti delle donne e contro il precariato.
Nel 1993 ha vinto la William Benton Fellowship for Broadcasting Journalists, prestigiosa borsa di studio dell’Università di Chicago.
Dal 1990 al 2004 ha fa parte della squadra del Tg Uno, dopo il talk-show politico Al voto, Al voto, nel 1994 è passata alla conduzione del Tg delle 20.00, ricoprendo anche il ruolo di inviata all’estero e di conduttrice degli speciali dedicati a importanti eventi internazionali come il crollo del muro di Berlino, la guerra del Golfo, il processo di pace in Medio Oriente, la dissoluzione dell’Unione Sovietica, i fatti dell’11 settembre fino alla guerra in Iraq.
Ha collaborato anche con i quotidiani La Stampa e Corriere della Sera e, all’estero, con il network statunitense CBS News e con quello tedesco PRO 7, per il quale ha condotto e co-prodotto il settimanale “Focus TV”.
Nei primi mesi del 2002 è stata “visiting scholar” a Washington alla School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University, dove ha seguito corsi sul terrorismo internazionale e tenuto lezioni sulla politica italiana.
Nel 2003 il Presidente della Repubblica Ciampi le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in qualità di giornalista inviata in Iraq.
Nel maggio 2004 ha ricevuto la Laurea honoris causa dalla American University di Roma.
Dopo aver denunciato la carenza di libertà d’informazione in Italia sotto il governo Berlusconi, nel 2004 ha lasciato la Rai per candidarsi al Parlamento europeo con la coalizione Uniti nell’Ulivo. Eletta con oltre un milione di voti, dalla sua campagna elettorale è stato tratto il documentario Lilli e il cavaliere – 10 giorni per battere Berlusconi.
Per il gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo, è stata presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo. Ha fatto parte della Conferenza dei presidenti di delegazione, della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della Delegazione per le relazioni con l’Iran. Nel 2007 è stata nella Commissione per l’Etica, nominata dall’Assemblea Costituente Nazionale.
Dal settembre 2008, dopo essersi dimessa dal parlamento Europeo, conduce e dirige la trasmissione di approfondimento Otto e mezzo su La7.
Ha scritto diversi romanzi e saggi tra i quali ci sono I miei giorni a Baghdad (2003), America anno zero (2006), Ritorno a Berlino (2009), il romanzo autobiografico Eredità (2012), Tempesta (2014), Prigionieri dell’Islam. Terrorismo, migrazioni, integrazione: il triangolo che cambia la nostra vita (2016), Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della Guerra fredda (2018), Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone (2019), La guerra dentro (2021) e Non farti fottere. Sei tu che usi il porno o è lui che usa te? (2024).
Ha collaborato anche allo spettacolo di Serena Dandini Ferite a morte.
È da sempre impegnata contro l’invisibilità delle donne, escluse dai ruoli decisionali, contro il clima di arroganza e di odio che favorisce il diffondersi del populismo e mina le istituzioni democratiche.
Concreta ed efficace fa parlare i fatti con dati, storie e personaggi.
0 notes
lamilanomagazine · 25 days
Text
Lentini, Sicilia. Inaugurazione del Kouros presso il museo archeologico di Lentini il 22 aprile.
Tumblr media
Lentini, Sicilia. Inaugurazione del Kouros presso il museo archeologico di Lentini il 22 aprile. Sarà esposta per un anno al Museo di Lentini la statua del Kouros, concessa in prestito dal parco archeologico di Siracusa e attualmente esposta al Museo Paolo Orsi. La mostra, che segna il ritorno a casa dell'antica scultura greca raffigurante un giovane nudo, sarà inaugurata il 22 aprile alle 11 e sarà visitabile da martedì 23 aprile al 15 aprile 2025. L'iniziativa è stata promossa dal Parco archeologico di Leontinoi e Megara e dall'assessorato regionale dei Beni culturali e identità siciliana, in collaborazione con l'Archeoclub d'Italia sede di Lentini "A. Sgalambro". La scultura, che aveva una funzione funeraria o votiva, molto diffusa nel periodo arcaico e classico, è costituita dalla cosiddetta "Testa Biscari", che si trovava nel Museo civico di Castello Ursino a Catania, e dal "Torso di Leontinoi" del Museo Paolo Orsi di Siracusa. L'idea di riunire le due parti venne ipotizzata già dall'archeologo Guido Libertini nel 1930. La querelle sull'effettiva pertinenza delle due sculture a unica statua di età arcaica, ha indotto nel 2018 il compianto Sebastiano Tusa ad avviare un progetto di restauro finalizzato al ricongiungimento dei due diversi pezzi scultorei. La mostra, intitolata appunto "Il Kouros ritrovato", fu inaugurata nel 2018 nella sede della Fondazione Sicilia di Palazzo Branciforte a Palermo. Successivamente, Il Kouros è stato esposto nel Museo civico del Castello Ursino di Catania (2019, 2022), nel Museo Paolo Orsi a Siracusa (2020, 2023) e nel Museo Cicladico di Atene nell'ambito della Mostra Kallos (settembre 2021 - gennaio 2022). La presenza del Kouros al Museo regionale rappresenta un'occasione preziosa per ammirare anche gli allestimenti delle sale, dal periodo pre-protostorico al medioevo e delle sue collezioni provenienti dagli scavi di Leontinoi, antica polis greca di fondazione calcidese. L'esposizione sarà visitabile da martedì a sabato dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso 16:30), mentre la domenica dalle 9 alle 13 (ultimo ingresso 12:30) al costo di 3 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
micro961 · 2 months
Text
TheVerso - Il nuovo singolo “Nuvole”
Il brano dell’artista sugli stores digitali e nelle radio
Tumblr media
“Nuvole” è il nuovo singolo del cantautore romano TheVerso, sui principali stores digitali e dal 13 marzo sulle radio in promozione nazionale. È un brano prevalentemente acustico, dove l’arpeggio della chitarra, gli archi e degli sprazzi di elettronica ci trasportano in una dimensione sognante e malinconica accompagnandoci verso l’esplosione strumentale del finale.
Le nuvole descritte nel testo con le loro innumerevoli forme rappresentano la forza della nostra immaginazione e i pensieri che di continuo attraversano la nostra testa ma sono anche gli eventi che non possiamo controllare, talvolta difficili e dolorosi. Accettarle, più che combatterle, forse è l’unica via per ritrovare il sereno, da soli o all’interno di una coppia. Questo è quello che sembra dirci l’autore in questo brano dove con delicatezza ci mostra la maturità della sua scrittura.
Storia dell’artista
Luca Cicinelli nasce a Roma e si avvicina alla musica cominciando a suonare la chitarra a 11 anni: dall’età di 16 anni comincia a scrivere le prime canzoni. Da sempre influenzato dal britpop e dall'indie rock nel 2015 decide di intraprendere un progetto solista con il nome d’arte TheVerso che porta alla registrazione del suo primo disco pop-rock in italiano dal titolo “Andate e Ritorni”. Seguono in questi anni diverse esibizioni dal vivo. Il 6 aprile 2018 è uscito il suo primo album solista in inglese, dal titolo “Imperfect Symmetries”. I singoli Fireflies ed EndlessCorridor sono entrati nella top 100 della classifica radiofonica italiana dei brani indie più trasmessi in radio. Dal 2021 TheVerso comincia a pubblicare nuovi singoli in italiano: “L’Universo” è stato passato in diverse radio italiane ed è entrato nel 2022 nella top 50 dei singoli indie italiani più ascoltati sul web. Il brano, insieme ad altri singoli, è contenuto in “Futuro Vintage”, terzo album del cantautore romano uscito nel settembre del 2022. Il suo singolo “Take me out” è uscito nel maggio 2023: ha ricevuto molte recensioni positive su webzine e blog online ed è stato trasmesso da radio italiane ed estere.
Il nome d'arte TheVerso è ispirato dal contrasto e dalla pluralità di significati della parola verso: il verso di un animale, molto istintuale, è infatti praticamente l'opposto del verso di una poesia, intellettuale. La musica di Luca ha queste due anime, un’anima rock ed una più intimista.
Instagram: https://www.instagram.com/theverso_music/?hl=it
Facebook: https://www.facebook.com/theverso.official/?locale=it_IT
TikTok:https://www.tiktok.com/login?redirect_url=https%3A%2F%2Fwww.tiktok.com%2F%40theverso&lang=en&enter_method=mandatory
0 notes
silviascorcella · 5 months
Text
ITALIANA: la mostra che narra la storia e il mito del Made in Italy
Tumblr media
Un viaggio nella moda italiana profondo, critico, appassionato, attento, complesso, difficile e a tratti struggente, ma anche affamato di scoperte da rinnovare e sorprendente, potente rivelatore di punti di vista innanzitutto necessari: necessari a chi? A tutti noi: agli italiani che sono parte integrante di quel patrimonio unico al mondo che è la moda italiana, nella sua pregiata percezione di Made in Italy, ma non solo.
Tumblr media
Questo viaggio ha la forma di una mostra, che non è soltanto un evento da contemplare all’interno di uno spazio istituzionale, ma è soprattutto un percorso da vivere con l’intelletto pronto a godersi l’esperienza di infilarsi dentro un mosaico intricato, dove ogni tessera è un frammento fondamentale e formidabile dell’unicità della nostra cultura italica rispecchiata e riplasmata dalla moda, tra la principale fetta di passato che le ha dato origine, il presente in cui ancora vive e il futuro in cui è costantemente proiettata. 
La mostra s’intitola “ITALIANA. L’Italia vista dalla moda 1971-2001”: ha aperto le sue porte a Palazzo Reale lo scorso 22 febbraio e le terrà aperte fino al 6 maggio 2018. 
ITALIANA, come accennato, è ben più di una mostra, è un avvenimento di grande importanza per la nostra coscienza e conoscenza, che tra le stanze di Palazzo Reale allestisce per la prima volta il racconto completo di quella grande stagione in cui la moda italiana divenne Made in Italy: un universo-sistema dove la creatività fluisce tra i protagonisti della moda che per la prima volta divengono “stilisti”, in dialogo aperto con i grandi designer e  gli artisti, i fotografi che quella moda l’hanno interpretata e narrata nei loro servizi, le aziende che nella moda hanno creduto fino a far sì che le idee visionarie divenissero prodotti d’eccellenza accessibili a tutti. 
Un progetto così pregiato e ambizioso non poteva che essere responsabilità, iniziativa e frutto del gesto curatoriale appassionato di due personalità fondamentali: Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi. 
Tumblr media
La prima domanda nasce spontanea: perché questa mostra? Nel saggio bellissimo “La Bellezza Utile”, scritto a quattro mani dai due curatori, che accompagna la presentazione, ci sono tutte le risposte: “affrontare questo progetto per noi ha significato rispondere prima di tutto all’urgenza di riconoscere e definire, anche solo parzialmente, la moda italiana nei trent’anni in cui si è imposta internazionalmente; ma soprattutto ha significato compiere la scelta consapevole, e forse simultaneamente incosciente, di osare un’azione fortemente radicata nel presente ma che possa diventare un manifesto per il futuro.
Tumblr media
Perché, se ci siamo dati il compito di individuare dei tratti definitori della moda italiana di quel trentennio, allo stesso tempo abbiamo provato a raccontarla nel modo più articolato e polifonico possibile, in relazione e confronto anche con il design e l’arte, così da poter ripristinare quel territorio comune di dialogo in cui la moda da sempre agisce in risposta alle sollecitazioni più diverse.” Il trentennio in questione parte, appunto, con la scelta del 1971: l’anno dell’apertura, in cui Walter Albini scelse Milano per far sfilare la sua collezione, un gesto che spalancò le porte al prêt-à-porter italiano. Fino al 2001: l’anno simbolico della chiusura, intesa come era di transizione tra due secoli, quando la moda italiana si trasforma in fenomeno globale mentre il sistema internazionale è messo in crisi dall’attentato dell’11 settembre.
Tumblr media
La seconda domanda giunge altrettanto spontanea: come? Il percorso di ITALIANA si articola in nove stanze ribattezzate con titoli che fissano l’attenzione sul tema narrato lì dentro, senza alcuna intenzione agiografica legata ad una linea del tempo, bensì con l’intento di ricostruire il caleidoscopio di voci, visioni, forme, azioni e sistemi che compongono la sinergia di moda e cultura italiana di quei 30 anni, lasciando agire insieme capi d’abbigliamento e creazioni di design, visioni d’artisti e fotografie iconiche: “Identità, Democrazia, In forma di logo, Diorama, Project Room, Bazar, Postpro- duzione, Glocal, L’Italia degli oggetti.”
La terza domanda è un invito spontaneo: “ITALIANA. L’Italia vista dalla moda 1971-2001” è un’occasione unica per celebrare il mito del nostro Made in Italy conoscendolo nella sua natura profonda, bellissima e corale. Viaggiamoci dentro tutti! 
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
0 notes
tempi-dispari · 6 months
Photo
Tumblr media
New Post has been published on https://www.tempi-dispari.it/2023/11/20/rising-star-weekend-cigarettes/
Rising Star: Weekend Cigarettes
Il gruppo è nato da un’idea di Daniele e Alessandrodi ripristinare la corrente punk rock californiano degli anni ’90. Dai Nofx ai Bad Religion e da No use for a name agli svedesi di Millencolin. La band, formatasi nel marzo 2015 con l’arrivo di Francesco Santo, era inizialmente composta da tre elementi, ma con l’arrivo di Matteo Zecchin nel dicembre 2015, il gruppo assume un’immagine sempre più nitida e compatta, dando così vita a Weekend Cigarettes.
Nel dicembre 2016 esce il loro primo EP “Eureka”. 5 tracce di puro punk rock. Grazie a “Eureka!”, un album particolarmente critico nei confronti della società odierna, ha permesso alla di organizzare serate e di ottenere interviste su radio regionali come “Radio Alba” e “Radio” e “Radio Gold”. Per tutto il 2018 la band si è chiusa in la sala per dare vita al loro primo LP. Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 si sono rivolti nuovamente alla Music Ink di Arona (NO) per la registrazione del primo album e grazie a Federico Pennazzato sono riusciti a dare rigidità e fluidità ai pezzi.
Purtroppo la band, data la complessità di suonare in provincia e in regione, ha avuto un momento di alti e bassi e dopo l’uscita del chitarrista Matteo Zecchin a giugno 2019, ecco che arriva Giacomo Dito, giovane e chitarrista Matteo Zecchin nel giugno 2019, ecco arrivare Giacomo Dito, giovane e promettente chitarrista alessandrino subito soprannominato dal gruppo “Dito”. Il primo LP, How Do You Feel, pubblicato a novembre 2019, contiene tutte le emozioni e le sensazioni della nostra infanzia fino ad oggi. Le immagini svaniscono ma il pensiero rimane sempre intatto nella mente.
Sebbene il covido abbia interrotto lo spettacolo per tutto il 2020, la band è riuscita comunque a non spegnere il fuoco che si era sprigionato. A settembre partecipano a Sanremo Rock, dove si esibiscono per la prima volta all’Ariston, e a fine ottobre condividono una serata con il gruppo australiano The Rumjacks.
Il 2021 è stato un anno prevalentemente di composizione musicale, un nuovo album verrà pubblicato nel marzo 2023. Il titolo dell’album prenderà il seguente nome: “The Chosen One”. Tutte le canzoni sono state prodotte da Biagio Totaro, cantante e chitarrista dei Last Day Before Holiday e dei Black Hole Dream, mentre la distribuzione a livello è affidata alla RocketMan Records (etichetta Punk Rock di Milano).
youtube
0 notes
djs-party-edm-italia · 8 months
Text
Tumblr media
Lynora feat. Fat Dad, è la volta del singolo  "1000 Spine"
Dal 22 settembre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "1000 SPINE", il nuovo singolo di LYNORA feat. Fat Dad, estratto dall'album "ENEA".
"1000 spine" è un brano composto a quattro mani con Marco Canigiula, prodotto da Korma per Cantieri Sonori e distribuito da Ada Music Italy (Warner). La canzone dal ritmo vivace e contagioso con sonorità funky esprime la personalità complessa, passionale e vivace dell'artista. Le immagini e le metafore utilizzate nel testo contribuiscono a creare un'atmosfera di euforia e intensità.
Le liriche sono un viaggio attraverso l'anima della protagonista, che si descrive come "crazy ma original" e vive la vita con una passione intensa. La metafora delle rose con mille spine velenose rappresenta un'immagine potente e contraddittoria, suggerendo la bellezza e la pericolosità della personalità del protagonista. Inoltre, il pezzo evoca un'atmosfera urbana e contemporanea, con riferimenti a Londra e a un taxi blu, creando un contesto visuale interessante per l'ascoltatore. Il brano è un'esperienza sonora coinvolgente che cattura l'essenza di una personalità vibrante e complessa, mentre la presenza del featuring dell'artista italo-francese Fat Dad aggiunge un elemento di sorpresa e mistero che rende la canzone ancora più intrigante.
Spiega l'artista a proposito del brano: "Questo brano è un viaggio attraverso la mia anima e la mia personalità. Racconto di come vivo la vita con intensità, tra momenti di pura gioia e sfide emotive. Le liriche sono una mescolanza di passione, complessità e mistero, con un tocco funky e pop che vi farà ballare fin dalla prima nota. Oltre al mio fidato producer Korma, ho avuto l'occasione di collaborare con il misterioso artista francese Fat Dad, che ha aggiunto un elemento di sorpresa e intrigo alla canzone".
"ENEA" è il nuovo album di Lynora in uscita il 22 settembre su tutte le piattaforme di streaming digitale e rappresenta un capitolo fondamentale nella carriera dell'artista. Scritto e prodotto da Marco Canigiula, il disco è composto da otto tracce che catturano l'essenza della personalità vibrante e complessa di Lynora. L'album è una fusione di suoni pop, latin, trap e indie, ogni traccia è un viaggio emozionale che invita gli ascoltatori ad esplorare il mondo dell'artista. L'uscita del disco coincide con un momento speciale nella vita di Lynora, la nascita del suo primo figlio, a cui è stato dato il nome "Enea". Questo rende il lavoro discografico non solo una creazione artistica, ma anche un testimone tangibile dell'amore e della gioia che accompagnano una nuova vita.
"Il 22 settembre verrà pubblicato il mio primo album, su cui ho lavorato intensamente con il mio produttore e compagno Marco Canigiula, sin dal marzo 2022. Abbiamo scelto settembre come data d'uscita perché coinciderà con la nascita del nostro bambino. All'interno dell'album ci sarà una canzone dedicata proprio al piccolo Enea", commenta Lynora.
Eleonora Salesi, in arte Lynora, è un'interprete nata ad Aprilia il 29 Agosto 2000. Ha iniziato a studiare canto moderno a 11 anni con Federica Bracchetti e canto lirico a 14 anni presso il Chris Cappell College. Dal 2016 al 2017 frequenta il corso di recitazione "Teatro Nuovo Academy" di Enrico Brignano. Dal 2016 al 2018 studia le discipline del musical (canto, ballo e recitazione) presso l'"Accademia Dei Giovani" del Teatro Sistina di Roma sotto la direzione di Massimo Romeo Piparo, esperienza che le dà l'opportunità di comparire in: "The Bodyguard" (2017) con Ettore Bassi e "È cosa buona e giusta" (2018) con Michele la Ginestra. Dal 2019 fino 2021 perfeziona i propri studi presso "Accademia Internazionale del Musical" di Roma sotto la direzione di Enrico Sortino. Dal 2021 frequenta l'accademia "Isola degli Artisti" di Carlo Avarello. Lo stesso anno inizia una collaborazione con l'autore e produttore Marco Canigiula di Cantieri Sonori. Nel Dicembre 2022 pubblica il primo singolo "Dal Tramonto All'Alba" per Cantieri Sonori, distribuito da Artist First. Nel Marzo 2023 pubblica il secondo singolo "Anche Meno" per Cantieri Sonori, distribuito da Ada (Warner Music). Il brano è entrato a far parte della compilation "Hit Mania Champions Dance 2023" disponibile in tutti i negozi di dischi. Nel Maggio 2023 pubblica "Randagi" feat. Korma & Aso Rock General, distribuito da Ada (Warner Music).
"1000 spine" è il nuovo singolo di Lynora feat. Fat Dad estratto dall'album "Enea" disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 22 settembre 2023.
https://www.instagram.com/soy_lynora/
0 notes
sounds-right · 8 months
Text
Tumblr media
Lynora feat. Fat Dad, è la volta del singolo  "1000 Spine"
Dal 22 settembre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "1000 SPINE", il nuovo singolo di LYNORA feat. Fat Dad, estratto dall'album "ENEA".
"1000 spine" è un brano composto a quattro mani con Marco Canigiula, prodotto da Korma per Cantieri Sonori e distribuito da Ada Music Italy (Warner). La canzone dal ritmo vivace e contagioso con sonorità funky esprime la personalità complessa, passionale e vivace dell'artista. Le immagini e le metafore utilizzate nel testo contribuiscono a creare un'atmosfera di euforia e intensità.
Le liriche sono un viaggio attraverso l'anima della protagonista, che si descrive come "crazy ma original" e vive la vita con una passione intensa. La metafora delle rose con mille spine velenose rappresenta un'immagine potente e contraddittoria, suggerendo la bellezza e la pericolosità della personalità del protagonista. Inoltre, il pezzo evoca un'atmosfera urbana e contemporanea, con riferimenti a Londra e a un taxi blu, creando un contesto visuale interessante per l'ascoltatore. Il brano è un'esperienza sonora coinvolgente che cattura l'essenza di una personalità vibrante e complessa, mentre la presenza del featuring dell'artista italo-francese Fat Dad aggiunge un elemento di sorpresa e mistero che rende la canzone ancora più intrigante.
Spiega l'artista a proposito del brano: "Questo brano è un viaggio attraverso la mia anima e la mia personalità. Racconto di come vivo la vita con intensità, tra momenti di pura gioia e sfide emotive. Le liriche sono una mescolanza di passione, complessità e mistero, con un tocco funky e pop che vi farà ballare fin dalla prima nota. Oltre al mio fidato producer Korma, ho avuto l'occasione di collaborare con il misterioso artista francese Fat Dad, che ha aggiunto un elemento di sorpresa e intrigo alla canzone".
"ENEA" è il nuovo album di Lynora in uscita il 22 settembre su tutte le piattaforme di streaming digitale e rappresenta un capitolo fondamentale nella carriera dell'artista. Scritto e prodotto da Marco Canigiula, il disco è composto da otto tracce che catturano l'essenza della personalità vibrante e complessa di Lynora. L'album è una fusione di suoni pop, latin, trap e indie, ogni traccia è un viaggio emozionale che invita gli ascoltatori ad esplorare il mondo dell'artista. L'uscita del disco coincide con un momento speciale nella vita di Lynora, la nascita del suo primo figlio, a cui è stato dato il nome "Enea". Questo rende il lavoro discografico non solo una creazione artistica, ma anche un testimone tangibile dell'amore e della gioia che accompagnano una nuova vita.
"Il 22 settembre verrà pubblicato il mio primo album, su cui ho lavorato intensamente con il mio produttore e compagno Marco Canigiula, sin dal marzo 2022. Abbiamo scelto settembre come data d'uscita perché coinciderà con la nascita del nostro bambino. All'interno dell'album ci sarà una canzone dedicata proprio al piccolo Enea", commenta Lynora.
Eleonora Salesi, in arte Lynora, è un'interprete nata ad Aprilia il 29 Agosto 2000. Ha iniziato a studiare canto moderno a 11 anni con Federica Bracchetti e canto lirico a 14 anni presso il Chris Cappell College. Dal 2016 al 2017 frequenta il corso di recitazione "Teatro Nuovo Academy" di Enrico Brignano. Dal 2016 al 2018 studia le discipline del musical (canto, ballo e recitazione) presso l'"Accademia Dei Giovani" del Teatro Sistina di Roma sotto la direzione di Massimo Romeo Piparo, esperienza che le dà l'opportunità di comparire in: "The Bodyguard" (2017) con Ettore Bassi e "È cosa buona e giusta" (2018) con Michele la Ginestra. Dal 2019 fino 2021 perfeziona i propri studi presso "Accademia Internazionale del Musical" di Roma sotto la direzione di Enrico Sortino. Dal 2021 frequenta l'accademia "Isola degli Artisti" di Carlo Avarello. Lo stesso anno inizia una collaborazione con l'autore e produttore Marco Canigiula di Cantieri Sonori. Nel Dicembre 2022 pubblica il primo singolo "Dal Tramonto All'Alba" per Cantieri Sonori, distribuito da Artist First. Nel Marzo 2023 pubblica il secondo singolo "Anche Meno" per Cantieri Sonori, distribuito da Ada (Warner Music). Il brano è entrato a far parte della compilation "Hit Mania Champions Dance 2023" disponibile in tutti i negozi di dischi. Nel Maggio 2023 pubblica "Randagi" feat. Korma & Aso Rock General, distribuito da Ada (Warner Music).
"1000 spine" è il nuovo singolo di Lynora feat. Fat Dad estratto dall'album "Enea" disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 22 settembre 2023.
https://www.instagram.com/soy_lynora/
0 notes
avvocatoreale · 11 months
Text
Anche a Giugno la scelta del libro, per la recensione letteraria del mese, è una garanzia: “Cena di Classe”, di Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto
Tumblr media
Un’accoppiata vincente per un’opera da mettere in valigia e da leggere nelle prossime vacanze estive. Ce ne dà conto Sara Bonhgieri in questa recensione.
di Sara Boringhieri
“CENA DI CLASSE” di Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto
 22 febbraio 2018, una mattina che all'avvocato Giacomo Meroni pare simile a tante altre, fredda e limpida, connotata dai rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana, la quotidianità e il bacio prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E quel bacio che racchiude due sapori: l'amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l'11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di essere felice e di sciare.
Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una signora garbata e afflitta. Suo figlio, Riccardo Corbini, un ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un'accusa pesantissima: lo stupro e l'assassinio di una compagna di liceo durante una cena di classe nel lontano 1984.
Le indagini per il delitto si sono trascinate stancamente per un tempo interminabile, poi, come spesso accade nei cold case, all'improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.
Ma Corbini è un colpevole al quale garantire un giusto processo o un innocente che deve essere salvato dall'errore giudiziario? Giacomo sa che il compito dell'avvocato non è stabilire la verità; eppure, per lui, scoprirla fa la differenza. Per questo si impegna in un'indagine difensiva che finirà per coinvolgere tutti i compagni di classe della vittima e dell'imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.
“Cena di classe” è un romanzo giudiziario scritto a quattro mani da Alessandro Perissinotto, scrittore e professore di storytelling all’Università di Torino e Piero d’Ettorre, avvocato penalista torinese, e costituisce il primo volume di una serie che vedrà protagonista l’avvocato Meroni.
I due autori nella vita sono amici di lunga data e insieme danno vita ad un personaggio nuovo, un professionista che si trova ad affrontare un caso delicatissimo e a sviscerare norme e procedure per conseguire una difesa impeccabile: insieme all’avvocato Meroni prende così vita un viaggio nei meandri di Torino e della Giustizia, che accompagna i lettori attraverso gli eventi narrati.
Si tratta di un’opera scorrevole, con un ritmo incalzante che invoglia a voltare una pagina dopo l’altra per continuare la lettura e scoprire l’evolversi della trama. I personaggi sono ben delineati e chi legge viene attratto dalle loro personalità e dalle loro vicende, personali e non.
Riuscirà l’avvocato Meroni a difendere il suo assistito provandone l’innocenza e a ottenere così una sentenza favorevole? O Giacomo Corbini risulterà colpevole e si vedrà costretto ad affrontare la pena inflitta? Riuscirà l’avvocato Meroni a individuare il pirata della strada che ha investito sua moglie e a far luce su quanto successo?
Un ulteriore valore aggiunto è costituito dalla presentazione “a due voci” del libro ideata e interpretata dagli autori che, oltre ad un romanzo ben costruito, hanno saputo creare degli incontri vivaci e capaci di incuriosire ulteriormente i lettori. Insomma, Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto si completano e creano armonia tra le due anime del romanzo: quella giuridica e quella letteraria.
0 notes
avvocatinellapolis · 11 months
Text
Anche a Giugno la scelta del libro, per la recensione letteraria del mese, è una garanzia: “Cena di Classe”, di Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto
Tumblr media
Una grande collaborazione quella che ha portato a quest’opera, ce ne dà conto Sara Boringhieri nella sua recensione. Un valido consiglio di lettura per chi è alla ricerca di un buon libro da portare in vacanza.
di Sara Boringhieri
“CENA DI CLASSE” di Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto
 22 febbraio 2018, una mattina che all'avvocato Giacomo Meroni pare simile a tante altre, fredda e limpida, connotata dai rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana, la quotidianità e il bacio prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E quel bacio che racchiude due sapori: l'amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l'11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di essere felice e di sciare.
Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una signora garbata e afflitta. Suo figlio, Riccardo Corbini, un ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un'accusa pesantissima: lo stupro e l'assassinio di una compagna di liceo durante una cena di classe nel lontano 1984.
Le indagini per il delitto si sono trascinate stancamente per un tempo interminabile, poi, come spesso accade nei cold case, all'improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.
Ma Corbini è un colpevole al quale garantire un giusto processo o un innocente che deve essere salvato dall'errore giudiziario? Giacomo sa che il compito dell'avvocato non è stabilire la verità; eppure, per lui, scoprirla fa la differenza. Per questo si impegna in un'indagine difensiva che finirà per coinvolgere tutti i compagni di classe della vittima e dell'imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.
“Cena di classe” è un romanzo giudiziario scritto a quattro mani da Alessandro Perissinotto, scrittore e professore di storytelling all’Università di Torino e Piero d’Ettorre, avvocato penalista torinese, e costituisce il primo volume di una serie che vedrà protagonista l’avvocato Meroni.
I due autori nella vita sono amici di lunga data e insieme danno vita ad un personaggio nuovo, un professionista che si trova ad affrontare un caso delicatissimo e a sviscerare norme e procedure per conseguire una difesa impeccabile: insieme all’avvocato Meroni prende così vita un viaggio nei meandri di Torino e della Giustizia, che accompagna i lettori attraverso gli eventi narrati.
Si tratta di un’opera scorrevole, con un ritmo incalzante che invoglia a voltare una pagina dopo l’altra per continuare la lettura e scoprire l’evolversi della trama. I personaggi sono ben delineati e chi legge viene attratto dalle loro personalità e dalle loro vicende, personali e non.
Riuscirà l’avvocato Meroni a difendere il suo assistito provandone l’innocenza e a ottenere così una sentenza favorevole? O Giacomo Corbini risulterà colpevole e si vedrà costretto ad affrontare la pena inflitta? Riuscirà l’avvocato Meroni a individuare il pirata della strada che ha investito sua moglie e a far luce su quanto successo?
Un ulteriore valore aggiunto è costituito dalla presentazione “a due voci” del libro ideata e interpretata dagli autori che, oltre ad un romanzo ben costruito, hanno saputo creare degli incontri vivaci e capaci di incuriosire ulteriormente i lettori. Insomma, Piero d’Ettorre e Alessandro Perissinotto si completano e creano armonia tra le due anime del romanzo: quella giuridica e quella letteraria.
0 notes
iltrombadore · 1 year
Text
Storia di Mario Fiorentini, valoroso partigiano combattente dei GAP romani...
Tumblr media
E’ morto Mario, l’ultimo sopravvissuto dei GAP romani. Aveva quasi 104 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 7 Novembre. Se ne va un eroe (tre medaglie d’argento al valore militare),uno studioso di matematica e un protagonista discreto ma sempre attivo e presente nella vita della democrazia italiana in nome del suo spirito antifascista.
Mario era ebreo per parte di padre e rischiò la deportazione in Germania nello sciagurato 16 Ottobre del ’43, quando duemila ebrei vennero rastrellati dai tedeschi.
Fin da studente si era avvicinato ai gruppi antifscisti di Giustizia e Libertà, ma divenne ben presto comunista e fin dal 1943 operò in concomitanza della cellula di Via Margutta, assieme a Plinio De Martiis coltivando con lui la passione per la pittura e il teatro, e vi animò una rete cospirativa cui si unì anche Lucia Ottobrini, anch’essa eroina partigiana e compagna della sua vita.
Dopo il 25 Luglio 1943, passò subito all’organizzazione militare e fu presente in Porta San Paolo nel Settembre ’43 per opporre l’unica disperata difesa di Roma dall’ occupazione tedesca.
Tumblr media
Entrò nella rete clandestina dei Gap comandata da Carlo Salinari e Antonello Trombadori; con Lucia Ottobrini e altri, partecipò con coraggio e sprezzo del pericolo a ripetuti attacchi contro ufficiali tedeschi e militi fascisti.
Il 26 dicembre del 1943, Fiorentini, in bicicletta, dal lungotevere sovrastante via della Lungara, lanciò un pacco con due chili di tritolo in direzione del carcere di Regina Coeli occupato dai tedeschi.
Il 10 marzo 1944, Fiorentini con la audacia consueta lanciò alcune bombe contro un corteo di fascisti in via Tomacelli; e si deve a lui, che aveva la residenza clandestina nei pressi, l’osservazione del regolare passaggio di militi tedeschi dove il 23 marzo 1944 fu consumato l’attentato di Via Rasella.
Nelle settimane successive Fiorentini e la Ottobrini lasciarono Roma per dirigere le operazioni militari tra Tivoli e Castel Madama.
Dopo la liberazione di Roma, a partire dal luglio del 1944, egli fu posto al comando della missione "Dingo", dell'Office of Strategic Services (OSS) e proseguì la attività partigiana nel Nord Italia, in Emilia e Liguria.
Dopo la guerra, Mario Fiorentini tornò alla vita civile e alla professione di matematico, nella quale eccelleva, specializzandosi in problemi di algebra commutativa e geometria algebrica. Dal 1º novembre 1971 fu professore ordinario di geometria superiore all'Università di Ferrara.
Nel novembre del 2018, in occasione del suo centesimo compleanno, Mirko Bettozzi gli dedicò un libro-intervista, L'ultimo gappista, cui seguì una mia testimonianza in cui segnalavo la sorprendente figura del partigiano centenario che viveva la passione politica con lo spirito di un ventenne.
Gli volevo bene. Ogni volta che lo incontravo era come si ripresentasse, di fronte a me, quello slancio di giovanile energia inflessibile che guidò nella lotta antinazista il gruppo indimenticato dei protagonisti della Resistenza romana.
Riposa in pace, compagno Mario.
Medaglia d'argento al valor militare:
«Comandante di Gruppi di Azione Patriottica (G.A.P.), alla testa di pochi coraggiosi effettuava numerose azioni contro formazioni naziste e fasciste. Durante una manifestazione politica, mentre un corteo di fascisti repubblicani, preceduto da una compagnia di allievi ufficiali della G.N.R., sfilava lungo una delle principali arterie della Capitale, non esitava, insieme ad altri compagni, ad attaccare con lancio di bombe a mano la testa del corteo, abbattendo nove avversari. Esempio di coraggio, di freddezza e di decisione.» Roma, Via Tomacelli, 11 marzo 1943
Medaglia d'argento al valor militare:
«Comandante di Gruppi di Azione Patriottica (G.A.P.), alla testa di pochi compagni eseguiva con audacia e decisione colpi di mano contro formazioni tedesche e fasciste. Da solo, in pieno giorno, attaccava in bicicletta il corpo di guardia delle carceri in Regina Coeli dove erano 26 soldati della polizia tedesca, abbattendo con improvviso lancio di bombe otto nemici ed aprendosi poi, con l'arma in pugno, la via della ritirata. Esempio di coraggio, di prontezza e di decisione.»— Roma, Regina Coeli, 26 dicembre 1943
Medaglia d'argento al valor militare:
«Audace combattente della resistenza romana, alla liberazione della Capitale, benché in condizioni fisiche debilitate, non esitava ad offrirsi volontario per importanti incarichi nell'Italia ancora occupata, nell'assolvimento dei quali ben quattro missioni erano tragicamente fallite. Fattosi aviolanciare dietro le linee tedesche in Emilia portava a termine rischiosissime imprese contribuendo notevolmente, con la sua attività di informazione e di organizzazione alle spalle del nemico, al trionfo della libertà.»— Italia settentrionale, luglio 1944 - aprile 1945
0 notes
carmenvicinanza · 2 months
Text
Clarice Phelps
Tumblr media
Clarice Phelps, chimica nucleare, è la prima donna afroamericana coinvolta nella scoperta di un elemento chimico, la tennessina o elemento 117.
Sostenitrice della diversità, importante è il suo contributo alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione nelle nuove generazioni.
Nata col nome di Clarice Evone Salone nel 1981 a Minneapolis, nel Minnesota, è cresciuta, con tre sorelle e una madre single a Nashville, in Tennessee.
Ha iniziato a interessarsi alla scienza da bambina, guardando un programma televisivo sulle discipline STEM. Una passione sostenuta anche dai suoi insegnanti del Tennessee Aquatic Project and Development Group, organizzazione senza scopo di lucro per giovani a rischio.
Nel 2003 si è laureata in chimica all’Università di Nashville e, non riuscendo a trovare un’occupazione, si è arruolata nella Marina degli Stati Uniti dove ha prestato servizio come sottufficiale nel programma per l’energia nucleare.
Ha trascorso quattro anni a bordo della portaerei USS Ronald Reagan, dove ha gestito i controlli chimici del reattore nucleare e del generatore di vapore. Unica donna nera nella sua divisione sulla nave, per il suo lavoro si è aggiudicata il Military Excellence Award. 
Dopo essersi congedata, nel 2009, ha iniziato a lavorare all’Oak Ridge National Laboratory, dapprima come tecnica per poi diventare ricercatrice associata, fino a diventare la responsabile dei programmi che hanno prodotto gli isotopi nichel-63 e selenio-75. È stato qui che ha scoperto un nuovo elemento, il 117.
Nel 2017 è stata premiata con il YWCA Tribute to Women di Knoxville nella categoria Tecnologia, ricerca e innovazione.
Nel 2019 è stata inclusa nella tavola periodica dei giovani chimici dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata “per i suoi contributi alla ricerca e all’impegno pubblico come importante sostenitrice della diversità“.
Nel 2021 ha conseguito un Master in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Austin in Texas e successivamente il dottorato in filosofia nel programma di ingegneria nucleare presso l’Università di Knoxville, inTennessee. 
Fa parte dell’American Chemical Society, continua a gestire l’uso industriale degli isotopi per la divisione Isotope & Fuel Cycle Technology di Oak Ridge ed è nel comitato di sensibilizzazione educativa per le scuole della contea di Knox.
La sua carriera non è stata priva di mortificazioni, pur avendo avuto un ruolo importante nella scoperta della Tennessina, il suo nome è stato escluso dalla lista degli ospiti al gala di presentazione e dalla targa da appendere nel laboratorio. Ha dovuto imporsi affinché il suo nome venisse aggiunto insieme a quelli delle altre persone dello staff.  
Nel settembre 2018, la fisica britannica Jessica Wade, che si occupa di scrivere le storie delle scienziate su Wikipedia, aveva pubblicato un articolo su di lei che è stato cancellato l’11 febbraio 2019.
Dopo varie sollecitazioni da parte di stampa e  riviste del settore, nel 2020 la voce che riporta la sua storia e l’importante scoperta a cui ha contribuito è stata ripristinata e il suo nome appare finalmente nei media mainstream. 
Ancora una volta bisogna ringraziare Jessica Wade, che col suo incessante lavoro, dona visibilità a scienziate a cui, ancora oggi, viene negata.
0 notes
lamilanomagazine · 2 months
Text
Bologna. Centri estivi 2024, tutte le novità in vista delle iscrizioni. Richieste di contributi dal 3 al 23 aprile
Tumblr media
Bologna. Centri estivi 2024, tutte le novità in vista delle iscrizioni. Richieste di contributi dal 3 al 23 aprile. Anche nel 2024 i centri estivi saranno attivi nel periodo di sospensione delle attività educative e scolastiche, da giugno a settembre con numerose aperture anche per il mese di agosto, per offrire maggiori opportunità alle famiglie. Il modello, ormai consolidato, prevede un'offerta mista di servizi estivi: - centri estivi per la fascia di età 3-14 anni a cura di gestori individuati con procedure pubbliche e inseriti in specifico elenco; - scuole aperte con istituti secondari di primo e secondo grado per la fascia di età 11-16 anni; - opportunità estive rivolte a ragazzi/e con disabilità frequentanti le scuole secondarie di secondo grado. L'offerta estiva sarà presentata nel corso di un open day in programma per il 20 aprile, durante il quale ogni gestore avrà l'occasione di presentare il proprio progetto educativo e le famiglie potranno ricevere tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione e per inoltrare la domanda di contributo. Come sempre, le domande di iscrizione ai centri estivi andranno presentate solo online collegandosi al portale dedicato con le proprie credenziali SPID. Da quest'anno, allo scopo di ridurre al minimo i disagi per le famiglie durante l'iscrizione, sono state introdotte alcune modifiche: - la presentazione della richiesta di contributo per partecipare ai centri estivi è stata anticipata a prima dell'apertura del bando di iscrizione, dal 3 al 23 aprile; - da due settimane prima dell'apertura del bando, dal 15 al 28 aprile sarà già possibile precompilare online la domanda, salvarla in bozza ma non inviarla, l'invio della domanda avverrà solo quando aprirà il bando di iscrizione. Per ogni settimana scelta il genitore potrà indicare fino a 3 preferenze; - ci saranno due periodi distinti di iscrizione, divisi per fascia di età: il primo periodo, dal 29 aprile al 6 maggio, sarà riservato alla fascia d'età 6-14 anni (ovvero bambini/e nati dall'1/01/2010 al 31/12/2017 e quelli nati dall'1/01/2018 al 30/04/2018 che frequentano la scuola primaria come anticipatari); il secondo periodo, dal 6 al 13 maggio, sarà riservato alla fascia di età 3-6 anni (ovvero bambini/e nati dall'1/01/2018 al 31/12/2020 e quelli nati dall'1/01/2021 al 31/12/2021 anticipatari alla scuola dell'infanzia sia pubblica che privata oppure iscritti alle sezioni primavera). Si potrà richiedere l'iscrizione solo per bambini/e residenti nel Comune di Bologna. Le domande per i non residenti a Bologna potranno essere presentate una volta chiuso il bando, sui posti residui ancora disponibili. Come lo scorso anno prosegue il modello di inclusione per i bambini e le bambine con disabilità, strutturato per favorire il più possibile la costruzione di un contesto accogliente, in cui l'obiettivo principale è il benessere del/la bambino/a nell'ambito della relazione tra pari e con gli adulti. Il modello prevede una équipe di educatori che collabora con quelli del gestore del centro estivo, la qualificazione dell'accoglienza, l'assegnazione di un monte ore settimanale per gli educatori/trici, variabile in relazione al numero e alle caratteristiche dei minori che frequentano.Tra risorse provenienti dalle Regione Emilia-Romagna e risorse comunali, per l'estate 2024 saranno destinati 1.207.445 euro di contributi per il pagamento delle iscrizioni da parte delle famiglie. Per l'inclusione di bambine e bambini con disabilità, oltre a 1.217.883 euro di risorse comunali saranno impiegati anche 300mila euro di Fondi PN+, per un totale di 1.517.883 euro. Gli avvisi per la richiesta del contributo per il pagamento della retta e per le iscrizioni, nonché tutte le informazioni sull'offerta cittadina dei centri estivi e delle scuole aperte saranno disponibili prossimamente.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
micro961 · 2 months
Text
Lucariello, L'Elfo, Funkyman – “Figli del fuoco
Tumblr media
Il nuovo singolo di Lucariello, L'Elfo e Funkyman - In radio dal 15 marzo
“Figli del fuoco” è il nuovo brano di Lucariello, L'Elfo e Funkyman disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 15 marzo. È un brano rap con ritornello melodico, il mood è riflessivo ma allo stesso tempo potente e motivazionale. La produzione è ricca di suoni contemporanei ma con la forza dei classici hip hop. Questo brano si distingue per la sua audace combinazione di linguaggi e stili, trattando il tema dei reati evidenziando come molte persone siano spinte a commetterli a causa della fame, della rabbia o delle circostanze avverse in cui sono cresciute, piuttosto che per cercare una falsa gloria attraverso comportamenti criminali, come spesso si osserva oggi nelle canzoni. Metà del brano è in dialetto napoletano e metà in dialetto catanese, "Figli del Fuoco" rappresenta un vero e proprio ponte tra le culture del sud Italia, celebrando la ricchezza e la diversità linguistica della nostra nazione.
Lucariello è il pioniere del Rap Napoletano attivo dagli inizi degli anni 90 celebre per aver realizzato la sigla della serie "Gomorra" con il brano "Nuje vulimme na speranza" (certificato disco d'oro) e per le molteplici collaborazioni con artisti come Fabri Fibra, Ntò, Luchè, Cosang, Clan Vesuvio, Almamegretta, Caparezza, Raiz, e Ezio Bosso. È anche autore del brano "Malatia" di Ciccio Merolla. Con cinque album da solista all'attivo . Nel 2008 il suo brano Cappotto di legno è in heavy rotation su MTV e supera i 3 milioni di ascolti su YouTube in poche settimane.L 'ultimo album pubblicato nel 2023, vanta tra le produzioni quella di Don Joe dei Club Dogo. Rosario Luca Trischitta in arte L ’Elfo, nasce a Catania nel 1990 e si avvicina alla cultura Hip Hop nel 2003 grazie alla passione per il writing. Intorno al 2007, grazie al freestyle, si appassiona al rap. Nel 2009 e nel 2012 diventa campione regionale di tecniche perfette. Nel 2009 con Punch, forma i Double Damage. Il duo realizza numerosi progetti: Addio nel 2010, Nel bene e nel male nel 2013, Incattiviti EP nel 2014 e Rinascere nel 2016. Nel giugno 2014 pubblica L’Ignorapper, segnando il suo esordio da solista. Nella stessa estate vince a Roma le preselezioni del programma MTV Spit, doppiando il successo nella Super Tappa Milanese e sancendo il suo ingresso nel programma. Tra il 2016 e il 2017, L ’Elfo realizza svariati singoli: Mbare che dici, “Sangue Catanese”, Fuoco dell’Etna, Pi Tutti i Carusi che mescolano ritmi del rap con rime in dialetto, riuscendo a realizzare col primo singolo, Sangue Catanese, +3.000.000 views. A maggio 2017, partecipa alla seconda edizione del Mic Tyson-freestyle battle, arrivando secondo. Il 2017 per l’Elfo è l’anno della consacrazione, con l'uscita di 12 video ufficiali. Nel 2018 pubblica il nuovo album “Gipsy Prince”. Il disco vanta: +10.000.000 di streaming su Spotify e altrettante visualizzazioni su YouTube. Nel luglio 2019 L ’Elfo pubblica Black Summer Ep, 6 tracce regalate ai propri fan. Vangelo II Luka, esce per Polydor/Universal l’11 settembre 2020, anticipato da 4 singoli: Made in Catania, Come Gesù, Boogie-woogie e Si cummatti.
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1pv59RDMxb8WKREVPpLDK9?si=Cu3m9w2hTVaao1vm0OQxHg Instagram: https://www.instagram.com/thereallucariello/ Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCQ9619EjPtlV65UB9VAThHA TikTok: https://www.tiktok.com/@thereallucariello?_t=8k1ACANp9xQ&_r=1
0 notes