epically-epic-epicosity · 1 month ago
Text
Tumblr media
3 notes · View notes
dressingroom1589 · 5 months ago
Text
Tumblr media
1 note · View note
tarinaaiiiiiii · 2 years ago
Text
Tumblr media
Annie Lysenko
3 notes · View notes
maxciti · 4 months ago
Text
Come addomesticare una volpe di Lee Alan Dugatkin e Ljudmila Trut
[…] Com’è possibile che un feroce predatore si sia tramutato in un animale da compagnia? Dmitrij Beljaev e Ljudmila Trut nel corso degli anni Cinquanta avviarono un esperimento che, nel periodo della dittatura genetica neolamarckista di Lysenko, avrebbe potuto costare loro la carriera se non il lavoro e la prigione. L’esperimento consisteva nell’addomesticamento della volpe argentata, un canide…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 2 years ago
Text
Cagliari, quattro concerti per onorare Ottone Bacaredda
Tumblr media
Cagliari, quattro concerti per onorare Ottone Bacaredda. Ottone Bacaredda e il sogno della città nuova. Quattro concerti del Conservatorio di Cagliari. Proseguono a Cagliari le manifestazioni nell’ambito del progetto Ottone Bacaredda e il sogno della città nuova. Cagliari tra Ottocento e Novecento che l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari propone in città per ricordare l’importante figura storica del sindaco che fu alla guida dell’amministrazione comunale per ben cinque legislature e che diede avvio a una grande opera di modernizzazione cittadina a cavallo tra ‘800 e ‘900. Il nome di Bacaredda è infatti strettamente legato alla costruzione di molte opere pubbliche, scuole elementari e superiori, la rete idrica e le fognature, gli impianti di illuminazione, il mercato del Largo Carlo Felice, i portici di via Roma, il nuovo Palazzo Municipale e il Bastione di Saint Remy. Nei giorni 13, 16, 17 e 18 dicembre, sempre con inizio alle ore 18, alla Passeggiata Coperta del Bastione grande protagonista sarà la musica classica con quattro concerti eseguiti dagli allievi del Conservatorio "Pierluigi da Palestrina" di Cagliari. La Passeggiata Coperta a fine ottocento era il salotto mondano della buona borghesia cagliaritana. In questa abitudine i cagliaritani si mostrano al passo con i tempi dell'aristocrazia e borghesia delle più blasonate città europee come Parigi e Vienna. Il clima culturale e musicale di quegli anni di fine secolo era permeato dall’abitudine a fare ed ascoltare buona musica nei salotti: ogni "signorina" della buona società studiava pianoforte ed era in grado di suonare e cantare per  gli astanti delle diverse riunioni. Interpretando questa abitudine di kammermusik nella giornata del 13 dicembre alle ore 18 i cantanti Michelangelo Romero, Silvio Pinna, Carlo Cocco, Gianmario Cucca, accompagnati al pianoforte da Alberto Stevanato eseguiranno famose romanze da camera di Francesco Paolo Tosti e Lao Silesu, due dei maggiori compositori del genere che ha caratterizzato l’epoca liberty. Il secondo concerto del 16 Dicembre 2022 alla Passeggiata Coperta sempre alle ore 18  vede protagonisti Ilaria Lotto e Alessandro Spada che nell’ottica del gusto primo novecento presenteranno una scelta di Preludi di Rachmaninov  dall’op.32 e dall’op.23, composte tra il 1903 e il 1910. Anche queste opere, assai famose, entrarono da subito nel grande repertorio di quegli sfarzosi anni. Il terzo concerto alla Passeggiata Coperta 17 Dicembre 2022 ore 18 sceglie di sottolineare la produzione per pianoforte di tre importanti autori italiani : Marco Enrico Bossi, Francesco Cilea e Ottorino Respighi. I graziosi Souvenir op.122 n.2-4 e il Notturno di Bossi,  la Romanza di Francesco Cilea e i brani Valse caressante e Minuetto  di Ottorino Respighi, eseguiti da Noemi Mulas al pianoforte, ben si adattano al clima di Belle époque che i festeggiamenti in onore di Ottone Bacaredda rappresentano. Conclude l’intervento degli studenti del Conservatorio di Cagliari "Giovanni Pierluigi da Palestrina" il  quarto concerto presso la Passeggiata Coperta del 18 Dicembre 2022 ore 18 ad opera del pianista Valentino Serafini. Il repertorio esce dai confini nazionali pur mantenendo l’aura europea liberty inquadrata dall’opera di Kalinnikow: Notturno (1909), Albeniz: Mallorca (1899) e Mykola Lysenko Serenata op.28 .... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
carmenvicinanza · 2 years ago
Text
Lesja Ukrainka
https://www.unadonnalgiorno.it/lesja-ukrainka/
Tumblr media
Lesja Ukrainka è stata la ribelle della letteratura ucraina.
Scrittrice, traduttrice, poeta e attivista per i diritti delle donne, attraverso le sue opere e l’impegno politico, ha sostenuto la dignità e l’indipendenza culturale del suo paese.
Molto amata, ancora oggi è raffigurata su una banconota ucraina.
Nacque col nome di Larysa Petrivna Kosač-Kvitka a Novohrad-Volyns’kyj il 25 febbraio 1871 in una famiglia numerosa, colta e benestante. Il padre era un giurista di vedute progressiste e la madre una popolare poeta. Influente nella sua formazione fu anche lo zio materno, pubblicista, etnologo, economista e critico letterario che, nonostante il suo esilio nel 1876 ha contribuito alla formazione del carattere della nipote con ideali patriottici e convinzioni socialiste.
Ha cominciato a comporre le sue prime poesie a nove anni, nel 1884 aveva già pubblicato due componimenti. L’anno successivo, in collaborazione con il fratello, ha pubblicato la traduzione delle opere di Gogol’.
Ha studiato da autodidatta molte lingue europee oltre al greco e al latino.
Intorno ai 13 anni scelse lo pseudonimo Ukraïnka, ovvero di nazionalità ucraina, per sottolineare l’appartenenza identitaria a uno stato in crescente incostanza politica.
Le sue prime opere poetiche trattavano di natura, dei suoi luoghi natali, delle sue esperienze personali per poi dare una notevole svolta alla sua produzione letteraria con la pubblicazione di Blakytna troianda (La rosa azzurra) nel 1886. Il libro descrive la vita dell’intellighenzia ucraina e inaugura un genere del tutto nuovo, che definì poema drammatico.
Dal quel momento e per tutto il resto della sua breve vita ha percorso con tenacia due strade parallele: la lotta per il femminismo e quella per il paese di appartenenza.
Ha tradotto anche Turgenev, Heine, Hugo, pubblicato un ciclo poesie di stampo politico e, insieme al marito Klyment Kvitka, ha svolto ricerche etnografiche registrando alcune canzoni folcloristiche cantate da lei stessa.
Ha tradotto Omero e il Quinto Canto dell’Inferno. Nonostante il governo zarista, nel 1863, avesse vietato ogni pubblicazione in ucraino ha continuato a scrivere e parlare la sua lingua e a diffondere la letteratura mondiale nel suo paese.
Nel poema Kassandra del 1908 ha descritto il destino dell’Ucraina attraverso la tragica storia della città di Troia, incitando il suo popolo a scuotersi da apatia e inerzia.
In Bojarynja, del 1910, esprime la convinzione per cui la lotta armata è il solo modo per liberare il popolo ucraino dal giogo moscovita.
La celebre Contra spem spero è forse la testimonianza più accorata del suo impegno politico.
Nel 1909 aderì al Club ucraino fondato a Kiev dal musicista Mykola Lysenko.
Malata di tubercolosi, girò l’Europa nel vano tentativo di curarsi, il suo continuo viaggiare le allargò gli orizzonti culturali.
La malattia l’ha accompagnata per tutta la vita, anche se non è mai trapelata nelle sue opere in cui, invece, è manifesta la ricerca e il desiderio di indipendenza e libertà femminile.
Tra le poesie femministe troviamo Ritratto di donna, composta nel 1906 e pubblicata postuma nel 1947, ritenuta come una delle prime liriche contro l’atto e il rito del matrimonio, ritenuto ai tempi come una compravendita.
Descrive una donna colta e convinta delle sue capacità che deve scontrarsi con la trappola domestica e gli obblighi imposti e il desiderio di creare una famiglia. Parte dalla sua esperienza personale che si tramuta in denuncia sociale.
Ha trascorso due anni della sua vita a Sanremo, in quella che oggi viene chiamata Villa Adriana, presso una famiglia di connazionali.
Ha speso gli ultimi anni della sua vita, cercando di curare la sua malattia, tra Egitto e Caucaso.
È morta a Surami, il primo agosto 1913.
Lesja Ukrainka ha combattuto con tutti i mezzi a disposizione per emancipare le donne dal giogo del patriarcato, formare le coscienze, ravvivare l’ambiente culturale nazionale, affermare l’indipendenza del paese e rendere il popolo ucraino consapevole delle proprie forze e grande cultura.
0 notes
storiasparsarussia · 5 years ago
Text
XXVIII IL PIEDISTALLO TROPPO PICCOLO “Grande è la terra mia”. Gli sfratti borghesi degli anni venti. La pleiade di artisti di Lianozovo. Il romanzo real-socialista. La Giornata del sommergibilista. La scissione stalinista di coscienza. Il bicchiere a dodici facce dall’orlo smussato. La scienza proletaria di Lysenko. La fila davanti alle prigioni. Anna Achmatova che risponde: “Posso”. La satira di regime sulla burocrazia statale. Crescita e mobilitazione del Partito sotto Chruščëv. La guerra dei bolscevichi alle organizzazioni rivoluzionarie non comuniste. L’unica vittima del Čeljuskin alla deriva nell’Artico. La generazione pro-americana. Il cantiere permanente del teatro costruttivista. Majakovskij che scrive al “compagno governo” e poi si suicida. Stalin e la russificazione. La morale proletaria e la rossificazione. I passi degli stivali sulle scale. Le unioni creative di scrittori, registi, pittori e architetti. La deportazione in massa dei coreani. Le caramelle proletarie Iris Kis-Kis. Il piedistallo troppo piccolo che offende Vera Muchina. Il procuratore generale dell’URSS, Roman Rudenko. Il sistema dei contratti per gli artisti di stato. Il proclama di Tuchačevskij sul cadavere della Polonia. La femminilizzazione del contadino nei manifesti della propaganda. I censori del Gosizdat, la casa editrice di Stato. I ritratti di Stalin e Kaganovič all’ingresso della metropolitana di Mosca. La letteratura del quotidiano. La denuncia dei vicini nella bacheca della vergogna. Il breve esperimento dell’antologia Metròpol’.
0 notes
biletskayanastya-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
1 note · View note
carmenvicinanza · 3 years ago
Text
Oksana Lyniv
https://www.unadonnalgiorno.it/oksana-lyniv/
Tumblr media
Bisogna far diventare la musica un’immagine nella mente e nella fantasia del pubblico e questo non accade spontaneamente, bisogna prepararsi e secondo me è importante anche conoscere il compositore, i tempi in cui ha vissuto, quali erano i suoi autori di riferimento, anche le sue lettere. Questi dettagli musicologici e biografici sono importanti, ma l’ispirazione viene dal talento e dalla sensibilità dell’interprete. Un musicologo non è un direttore d’orchestra. Bisogna tradurre tutto questo con suoni e sentimento, insieme all’orchestra.
Oksana Lyniv è la direttrice d’orchestra ucraina nominata al vertice del Teatro Comunale di Bologna, carica mai ricoperta in precedenza da una donna in un teatro d’opera italiano.
Nata a Brody il 6 gennaio 1978, è figlia di musicisti e nipote di un direttore di coro. In gioventù ha studiato pianoforte, flauto, violino e canto. Dal 1992 al 1996 ha studiato flauto e direzione d’orchestra alla Stanislav Liudkevych Music School di Lviv. La prima volta che ha diretto un’orchestra aveva 16 anni.
Ha studiato all’Accademia di musica Lysenko di Lviv, dal 1996 al 2003, anno in cui è diventata direttrice ospite principale della Leopolis Chamber Symphony Orchestra.
Nel 2004 ha partecipato al primo concorso di direzione di Gustav Mahler dell’Orchestra Sinfonica di Bamberga vincendo il terzo premio.
Dal 2008 al 2013 è stata direttrice principale associata dell’Odessa National Opera. Ha lavorato alla creazione di un’orchestra giovanile nazionale in Ucraina e fatto parte dello staff di direzione dell‘Opera di Stato bavarese, come assistente alla direzione di Kirill Petrenko fino al 2017.
È stata la prima donna nominata direttrice principale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Graz dal 2017 al 2020 e anche la prima a salire sul podio del prestigioso Festival di Bayreuth il 25 luglio 2021 con L’Olandese volante.
Nel marzo dello stesso anno, in un concerto in streaming a causa della quarantena, ha fatto la sua prima apparizione come direttrice ospite al Teatro Comunale di Bologna, dove, due mesi dopo, ha tenuto un concerto con la presenza del pubblico.
In ottobre 2021, l’ente ha annunciato la nomina di Oksana Lyniv come nuova direttrice musicale, a partire da gennaio 2022, con un contratto di 3 anni.
Quando dirige, ha un gesto agile che lancia l’orchestra e uno stile incisivo, pieno di personalità. E non ha alcuna remora a farsi chiamare direttrice, anzi ne va fiera. A lei auguriamo tutto il meglio auspicandoci che faccia da apripista per tante altre donne sul podio dell’opera nel paese del Belcanto.
0 notes
storiasparsarussia · 5 years ago
Text
XVIII LA TESTA TRA LE MANI Lunačarskij con la testa tra le mani durante il bombardamento di Mosca. Le grandi opere idrauliche celebrate da Paustovskij. Gli abbracci negli androni. Il vestire degli stiljagi. La “consolazione attraverso l’arte” nei quattro anni di guerra. I piloti sovietici, “falchi di Stalin”. La rivoluzione ricreata con la regia di Nikolai Evreinov. I corsi di coraggio. Gli intellettuali come “merda della nazione”, secondo Lenin. I versi acmeisti nelle notti del Cane randagio. Il salotto letterario di madame Fride. L’aumento della mortalità infantile negli anni ‘80. Un vagone piombato dalla Germania. Stampa proibita e giornali orali nelle case vigilate dalla Čeka. I marinai di Kronštadt a difesa dello Smol'nyj. La qualificazione della dissidenza interna come deviazionismo. Il titolo di lavoratore emerito dell’NKVD. La riunione del Politburo in cui si decide “l’invio di un contingente limitato di truppe sovietiche nella Repubblica democratica afgana”. Rostov sul Don persa e riconquistata sei volte. Stalin che grida “bravo” al compagno Lysenko, davanti ai lavoratori delle fattorie collettive. Le mutande viola. L’arrivo della pepsikola. La casa dei pittori sulla Maslovka. La collettivizzazione delle canzoni rivoluzionarie. Il Mossel`prom da ritagliare sulla rivista infantile Murzilka. La fine dell’utopia nella cultura staliniana. Valentina nello spazio. La sparizione del berretto di Lenin nella Russia staliniana.
0 notes
e-makeup · 11 years ago
Photo
Tumblr media
MUA: Annie Lysenko, Photographer: Vika Aleksandrova, Model: Yana.
1 note · View note