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#BenvenutoCellini
whencyclopedia · 1 year
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Lorenzo Ghiberti
Lorenzo Ghiberti (1378-1455 CE) was an Italian Renaissance sculptor and goldsmith whose most famous work is the gilded bronze doors of the Baptistery of Florence's cathedral. These doors, which took 27 years to complete, were so impressive that Michelangelo (1475-1564 CE) famously described them as the 'Gates of Paradise', a name which has stuck ever since. Another major contribution to the history of art is Ghiberti's autobiographical Commentaries, an invaluable record of the Renaissance art world in the mid-15th century CE and the oldest surviving autobiography by a European artist.
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duccnguyen · 1 year
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Perseus with the Head of Medusa, 1554 by Benvenuto Cellini It is considered one of the masterpieces of Italian Renaissance art. It is made of bronze and stands over five meters tall, including its base. This stunning work of art captures the power and drama of Greek mythology and remains a beloved masterpiece to this day. #IlikeItaly #Tuscany #Italy #DiscoverTuscany #mytuscany #InstaTuscany #VisitTuscany #visitflorence #destinationflorence #FeelFlorenceOfficial #PiazzadellaSignoria #LoggiadeiLanzi #PerseoconlatestadiMedusa #BenvenutoCellini (at Perseo con la testa di Medusa) https://www.instagram.com/p/CqbgVRVLznz/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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PERSEO #firenze #florence #perseo #benvenutocellini #instasculpture #bnwphotography #travelgram (presso Loggia dei Lanzi)
https://www.instagram.com/p/CW1IyXQolxE/?utm_medium=tumblr
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Tazza, Benvenuto Cellini, 19th century, after 16th century original, Metropolitan Museum of Art: European Sculpture and Decorative Arts
Purchase, 1873 Size: Overall: 6 3/4 × 7 in. (17.1 × 17.8 cm) Medium: Silver gilt
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/185868
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federicomalerba · 3 years
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Perseo con la testa di Medusa 🗿 . . . . . . #perseo #firenze #firenzecentro #piazzadellasignoria #piazzadellasignoriafirenze #medusa #benvenutocellini #foto #fotografia #photo #photos #fotografie #photography #blackandwhitephotography #biancoenerofotografia #biancoenerofoto #blackandwhitephoto #neptune #pics #picoftheday #picture #pictures #photooftheday #pictureoftheday #fotografo #photographer #federicomalerba #federicomalerbafotografo #malegroup (presso Firenze Piazza Della Signoria) https://www.instagram.com/p/CQ0heMhK4Zn/?utm_medium=tumblr
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vittorio71 · 4 years
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𝐈𝐓𝐀𝐋𝐈𝐀𝐍𝐈, 𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐀 🇮🇹 #Perseo con la testa di #Medusa è una scultura in bronzo di #BenvenutoCellini, un capolavoro della scultura manierista italiana, ed è una delle statue più famose di #PiazzadellaSignoria a #Firenze. Con questa immagine di il via anche ad una serie di piccole info sulla 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚, quindi non solo per il #food Stupenda. #IlVittogram 🏴‍☠️🇮🇹 (presso Firenze, Italy) https://www.instagram.com/p/CJlMA5xh0-2/?igshid=ie25m63tzgpl
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jacopocioni · 2 years
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Benvenuto Cellini: La vita
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“Animoso, fiero, vivace, prontissimo e terribilissimo” scrive di lui il Vasari. Benvenuto Cellini è un precursore del Caravaggio in quanto a temperamento rissoso, collerico, passionale, ma di fondo è un personaggio geniale. Più volte condannato per sodomia, ricercato per risse ed omicidi. Nacque a Firenze presso il Mercato nuovo il 3 novembre del 1500 da Giovanni di Andrea di Cristofano Cellini ed Elisabetta Granacci. Il padre, intagliatore d’avorio, è anche un bravissimo musicista, cerca di introdurre il figlio a quest'arte già dalla tenera età mettendolo nelle mani del compositore Fiorentino Francesco dell’Ajolle. Cellini risultò talentuoso nel flauto e nel cornetto, però tollerava poco lo studio della musica, molto più attratto dall’arte dell’oreficeria. Già all'età di sedici anni a causa di una rissa fu confinato per sei mesi insieme al fratello Cecchino a Siena, dove ne approfittò per frequentare la bottega dell’orafo Francesco Castoro. In seguito il padre lo mandò a Bologna per perfezionarsi nello studio del flauto, ma qui Benvenuto preferì frequentare altre botteghe di oreficeria. Ritornato nel 1517 a Firenze fuggì dalle pressioni del padre che lo voleva come musicista a Pisa, dove invece continuò a formarsi nella bottega dell’orafo Ulivieri della Chiostra. Tornato a Firenze tra una rissa e l’altra, entrò in contatto con bravi artisti come Pietro Torrigiano e Francesco Salimbene, continuando a lavorare nella bottega di Antonio di Sandro. Intorno al 1520 prima è a Siena, poi a Roma e nuovamente a Firenze. Nel 1523 è coinvolto in una rissa con i Guasconti, famiglia di orafi fiorentini a lui ostili e ferisce gravemente Gerardo Guasconti, venendo condannato a morte in contumacia. Fugge dunque a Roma dove frequenta altre importanti botteghe fino ad entrare nelle grazie di Clemente VII. Qui lavora nelle bottega di Lucagnolo Da Jesi e Francesco della Tacca. Nel 1524 aprirà una sua bottega e diverrà primo cornetto di papa Clemente. Questo non gli impedisce di trovarsi ancora nei guai, partecipando ad altri duelli e risse e ammalandosi infine addirittura di peste.
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Nel 1527 durante il Sacco di Roma, contribuisce attivamente alla difesa di Castel sant’Angelo contro gli Imperiali. Fu proprio lui che racconta di aver colpito a morte il Borbone mentre questi cercava di scavalcare le mura cittadine. Poi dopo qualche giorno, riesce a ferire anche il Principe d'Orange. Nel 1529 dopo un breve soggiorno a Firenze torna a Roma presso l'orafo Raffaello Del Moro, Clemente lo promuove Maestro delle stampe della zecca Romana e qui realizza i due celebri carlini d’argento e il doppione d’oro. Nel suo soggiorno a Roma vendica la morte del fratello Cecchino, morto durante una rissa uccidendo l’assassino, per questo crimine viene solo rimproverato verbalmente  dal papa. Benvenuto apre la sua bottega a via dei Banchi nuovi. Sempre iroso ed incline ai litigi, ferisce gravemente un notaio, ser Benedetto, questa aggressione gli procura una condanna che lo costringe a rifugiarsi a Napoli perché ormai Clemente è stanco dei suoi comportamenti e comincia ad ignorarlo.
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Alla morte di Clemente VII, è Paolo III Farnese che gli succede. Il papa mal tollera il carattere dell’artista pur apprezzandolo. Benvenuto non si smentisce e assassina un suo rivale, l'orafo Pompeo dei Capitaneis. Il papa però stranamente lo assolve e poi gli commissiona una moneta con la propria effigie. In seguito l’orafo entra in ostilità con Pierluigi Farnese, il figlio del papa, ed è dunque costretto ad andarsene da Roma. Si reca a Venezia dove però entra subito in conflitto con Ottaviano de' Medici e dunque è costretto di nuovo a cambiare aria e ritornare di nuovo a Roma. Qui realizza su commissione del papa un uffiziolo di Madonna, che nel 1536 viene addirittura apprezzato dall'imperatore Carlo V. Nel 1537 lo troviamo a Parigi dove realizza una medaglia per il sovrano Francesco I, poi ritorna nuovamente a Roma dove apre un’altra bottega. Ma Pier Luigi Farnese non si è dimenticato dei suoi crimini e nel 1538 lo fa arrestare ed incarcerare a Castel Sant’Angelo, da dove però il nostro artista riesce a fuggire rompendosi però una gamba durante la fuga. Si rifugia allora presso il cardinal Cornaro, che però lo tradisce consegnando alle guardie svizzere. Nuovamente incarcerato a Tor di Nona prima e a Castel Sant’ Angelo poi, viene scarcerato nel 1539 per intercessione di Ippolito II d’Este, per il quale eseguirà poi un sigillo e due ritratti. Siamo ormai intorno al 1540 quando Benvenuto a Parigi riceve da Francesco I un vitalizio annuo di 700 scudi e una residenza presso il castello Petit Nesle. Qui realizza la famosa saliera, il Giove e i modelli per la Porta di Fontainebleau, tra cui la Ninfa e due Vittorie. Nel 1542 viene naturalizzato come francese. È in questo periodo che produce delle stupende opere d'arte. Nel 1544 gli nasce una figlia (Costanza), avuta da una sua modella (Caterina). Anche qui il burbero carattere di Benvenuto lo mette di nuovo in difficoltà.  Entra dunque in attrito con alcuni  cortigiani ed è costretto a ritornare a Firenze, dov’è accolto presso la corte di Cosimo I Medici. Qui diventa scultore di corte ricevendo una paga di 200 scudi all’anno è una dimora in via del Rosario.
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Qui realizzerà il famoso Perseo e il famoso busto di Cosimo de’ Medici che però vedrà la luce solo nel 1546. A causa di una condanna per sodomia, sarà di nuovo in fuga e si recherà a Venezia dove conoscerà Tiziano. In seguito tornato a Firenze cadrà in disgrazia presso i Medici, che gli rifiuteranno ulteriori commissioni stanchi dei suoi comportamenti eccessivi. Nel 1556 viene nuovamente recluso a causa di un'aggressione all'orafo Giovanni Di Lorenzo. Verrà dunque condannato a 4 anni di carcere, commutati in arresti domiciliari. Tra i 1558 e 1567 Cellini si dedicherà alla scrittura e realizzerà un trattato sull’oreficeria e un trattato sulla scultura, sulla sua vita e altre opere, donandole poi a Francesco I de’ Medici. Benvenuto morirà il 13 febbraio del 1571 a Firenze e sarà sepolto alla Santissima Annunziata.
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whencyclopedes · 3 years
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Medusa
Medusa fue una de las tres hermanas, nacidas de Forcis y Ceto, conocidas como las Gorgonas. Según la Teogonía de Hesíodo, las Gorgonas eran hermanas de las Grayas y vivían en el último lugar al que se dirigía la noche, junto a las Hespérides más allá del Océano. Autores posteriores como Heródoto y Pausanias sitúan la morada de las Gorgonas en Libia. Las hermanas Gorgonas eran Esteno, Euríale y Medusa; Medusa era mortal mientras que sus hermanas eran inmortales.
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mindofatraveler · 3 years
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Benvenuto Cellini, Maestro degli Orafi di Firenze. Ponte vecchio, Firenze. Italia . . Benvenuto Cellini Grand Goldsmith master of Florence. Italy . . . . . #mindofatraveler_ #firenze🇮🇹 #benvenutocellini #mastroorafo #italiadascoprire #italianheritage #italiadaricordare #italytoremember #buststatue #pontevecchio #arteitaliana #italianart #italianartist #statuedifirenze #florencestatues #citydecor #artecittadina #citystatues #statuecittadine #memoriale #memorialstatue #arteescultura #artcity #cityart #cityartphotography #fotografieditalia #firenzedafotografare #cittadafotografare #firenzegram #italiagram (at Ponte Vecchio) https://www.instagram.com/p/COWvDjQhsIs/?igshid=1cj239jr8oino
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michael-svetbird · 3 years
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: • The Head of Medusa ~ Testa di Medusa ~ Photoportrait: Detail of "Perseus with the Head of Medusa" (1545-1554) by Benvenuto Cellini Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria Florence @cittadifirenzeufficiale . MSP 18-21 • 6000X4900 600dpi I.II. . . #florence #loggiadeilanzi #piazzadellasignoria #benvenutocellini #perseuswiththeheadofmedusa #sculpture #medici #renaissance #renaissancesculpture #arthistory #classical #myhology #greekmythology #antiquity #medusahead #testadimedusa #medusa #medusagorgon #medousa #μέδουσα #медуза #gorgon #perseus #sarpedon #mythicalcreatures #photoportrait #bnw #sculpturephotography #museumphotography #michaelsvetbird 18-21 ©msp @michael_svetbird [no commercial use | sorry for the watermarks] (at Florence, Italy) https://www.instagram.com/p/COAMvEKLK8t/?igshid=4is2n8t44r8p
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PERSEO 
#perseo #benvenutocellini #art #florence #firenze #loggiadeilanzi #italia #italy #travelgram #travelphotography (presso Loggia dei Lanzi)
https://www.instagram.com/p/CMz7O0Fn0dB/?igshid=1olgzhfv1751k
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rlimarjbr · 4 years
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A #Cabeça de #Perseu da #Medusa é uma #escultura de #bronze feita por #Benvenuto #Cellini de 1545-1554. Localizada na #Loggia dei #Lanzi da #Piazza della #Signoria em #Florença, #Itália. . #ACabeçaDePerseu #BenvenutoCellini #FlorenzaItália #LoggiaDeiLanzi #EsculturaDeBronze . . ... https://www.instagram.com/p/CMGmTNYD-OI/?igshid=1klg4wp1dm02e
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Tazza with cover, Benvenuto Cellini, 19th century, after 16th century original, Metropolitan Museum of Art: European Sculpture and Decorative Arts
Gift of Henry G. Marquand, 1883 Size: Height: 4 1/2 in. (11.4 cm) Medium: Chalcedony, gold mount
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/186595
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thetuscansunflower · 4 years
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Italy as protected area day 20 Art you ready? As we are in lockdown museums, churches and even streets and squares are closed to people so our cultural heritage ministry has organized this “art you ready?” Flashmob on IG just to remind this incredible heritage...we will come back to walk these streets💚 here you find one of my favorite corners in Florence, Benvenuto Cellini’s Perseo vs Michelangelo (as you know the “fake” David) in Piazza della Signoria #artyouready #piazzadellasignoria #firenze #florence #tuscany #toscana #italy #italia #italyrightnow #weareitaly #benvenutocellini #michelangelo #mibact #igersitalia #iorestoacasa #yomequedoencasa #stayhome #restezchezvous #coronavirus #covid19 #quarantine #quarantinediaries #quarantinedays #lockdown #stayingalive https://www.instagram.com/p/B-UUNByKaIi/?igshid=ykqfq5vlunu
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Perseus with the severed head of Medusa 🐍... Bronze by Cellini from 1554... #perseus #classicalsculpture #medusa #bronze #benvenutocellini #cellini
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jacopocioni · 2 years
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Benvenuto Cellini è a Roma durante il Sacco degli imperiali
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Tra il 6 maggio e il 5 giugno del 1527 Benvenuto Cellini è a Roma durante il Sacco degli imperiali. In realtà già un anno prima a Roma, era stato presente duranti i tumulti dei colonnesi e alla loro guerriglia ostile ai Medici avvenuto tra il 19 e il 20 settembre, quando 8.000 uomini entrarono a Roma per sovvertirne l’ordine. Clemente VII de’ Medici fu costretto allora per la sua protezione e per quella della città, a venire a patti con Carlo V, per poi recedere subito dopo dalle promesse fatte, facendo indispettire l’imperatore e, dando il via a quello che poi sarebbe stato il Sacco della capitale. Benvenuto in quel frangente si era già distinto, tanto che durante le avvisaglie del Sacco, era stato posto sotto pagamento a guardia del palazzo di un suo conoscente, il Del bene, a capo di 50 uomini fidati ben armati avrebbe protetto l’edificio con tutti i suoi averi.
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Durante l'attacco imperiale invece, mentre era sulle mura con i suoi amici Alessandro e Cecchino, si ritrovò faccia a faccia con il nemico, con un fortuito colpo di archibugio colpì quello che poi si rivelerà essere il Borbone in persona. L’ufficiale stava spronando i suoi da una scala a seguirlo per scavalcare le mura della città Questo evento però non fermò gli imperiali, così mentre i romani festeggiavano la creduta vittoria, quelli intanto invadevano Roma. Il papa con i suoi intanto si ritirava a Castel Sant’Angelo, dove Benvenuto viene riconosciuto come ”familiare” del pontefice, in quanto suo musico e orefice e fatto entrare nella rocca. Scorto da Marcello Pallone de' Medici capitano d'armi, questo lo invita a seguirlo nella fortificazione senza però poter portare con sé i suoi compagni, che a malincuore dovrà lasciare al loro destino.
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Benvenuto arrampicato sulla cima della rocca, vede Clemente VII attraversare il passetto elevato segreto di corsa, per entrare nel castello. È da qui che l’artista può assistere a tutto ciò che accade nella città e ai romani e raccontarlo. Qui Benvenuto si rivelerà un abile artigliere, piazza strategicamente le artigliere e le usa con maestria. Mentre con Antonio Santa Croce un suo capo, esegue degli ordini atti a sistemare al meglio le artiglierie, un colpo nemico raggiunge le mura, pur fermato dal merlo di una torre, un tratto crolla colpendo drammaticamente Cellini. Svenuto, ma creduto morto dai suoi compagni, questi gli mettono in bocca un pugno di terra (una sorta di rito  estremo preparatore alla morte), che quasi lo soffoca. La fortuna vuole che un suo commilitone Gianfrancesco del Piffero, accorgendosi dell’errore lo salvi, intervenendo immediatamente lo medica con una tegola calda imbevuta di assenzio e vin greco e così lo salva. Clemente VII per far capire che Castel Sant’Angelo  ancora resiste, manda una lettera al duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, il tentennante capo del suo esercito fuori città, dicendogli che ogni sera farà sparare tre colpi a vuoto. Questo è il segnale convenuto per far capire che la rocca romana ancora resiste. Cellini da buon uomo d’arme utilizza però questi colpi a salve serali, “rinforzandoli” con dei proiettili per colpire il nemico, senza sprecare così polvere da sparo inutilmente.
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Un simpatico aneddoto vuole che Benvenuto si attiri le antipatie dei cardinali, questi che per guardare quanto accade in città dalle mura, non si rendono conto che con i loro cappelli rossi attirano i colpi del nemico. È in questo frangente che Benvenuto li avrebbe presi a male parole per allontanarli ma inimicandoseli. Un altro capo di Benvenuto è Orazio Baglioni, questi lo stima molto, nonostante sia arrivato con lui quasi ad un duello per un incomprensione durante la difesa cittadina. Durante l'esercizio delle sue funzioni Benvenuto scorge il “Baccanello”, un’osteria che aveva una particolare insegna, un sole rosso dipinto in mezzo a due finestre. In essa si sospettava ci fossero nascosti dei nemici. Benvenuto dunque pensa di usare quel sole come bersaglio, ma per fare questo avrebbe rischiato sparando di rovesciare una botte piena di sassi proprio dove si trovavano due consiglieri del papa, Jacopo Salviati e il cardinal Farnese a lui poco simpatici. Per non sprecare l'occasione Benvenuto senza troppi tentennamenti fa comunque fuoco. Il colpo riesce alla perfezione, ma come prevedibile fa cadere la botte addosso ai due “parassiti e mangiapane a tradimento” come li definisce poco carinamente l’artista nelle sue memorie, ma colpendo in pieno la bettola e facendo strage di nemici. I due però malconci e spaventati si ricorderanno di questo affronto.
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Cellini in seguito in un' altra occasione, con un colpo magistrale d’artiglieria, colpirà in pieno e dividendolo addirittura in due, un ufficiale spagnolo che stava dando ordini a ridosso delle trincee nemiche, l’impossibile e bel colpo a parabola, viene definito dallo stesso vanaglorioso artista “arcata meravigliosa”. Essendo le artiglierie ritenute una rappresentazione demoniaca evocatrice di morte, Benvenuto timorosi di Dio, è spinto a chiedere l’assoluzione dei propri peccati per le morti provocate con questa arma. Assoluzione che Clemente VII provvede a dargli immediatamente, congratulandosi anzi con lui per il suo ottimo operato. In un’altra situazione, Benvenuto si accorgerà che i nemici per occultare alla vista il loro frequente passaggio in una via, hanno posto una trentina di botti piene di pietre sopra un muro. Avendo capito in quale momento avviene il passaggio della guardia, Benvenuto sistema ben cinque artiglierie con le quali fa fuoco contemporaneamente proprio nel momento giusto, colpendo ben trenta soldati nemici.
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Avvicinandosi il momento della resa, Clemente VII chiamerà a sé Benvenuto e lo pregherà di fondere tutto l’oro rimasto per poterlo nascondere e di togliere inoltre tutte le pietre preziose poste su questi tesori. Pietre da trafugare, che poi lo stesso orafo cucirà all’interno della veste del papa pronto per la fuga. Altro evento in cui troviamo implicato Benvenuto, è il ferimento del principe d’Oranges. Caricata l’artiglieria con dei “passatoiacci”, ovvero dei ferri vecchi trovati in giro abbandonati, Cellini spara in prossimità delle trincee, a quello che sembra essere un capo, colpendolo in pieno volto e ferendolo gravemente. È Filiberto di Chalons, il principe d’Oranges divenuto capo dell'esercito dopo la morte del Borbone, che ferito viene portato immediatamente al riparo in un’osteria, prontamente scoperta da Benvenuto e dal Santa Croce. Orsini però si oppone a ché si spari su quel luogo, perché proprio in quel momento si stava incontrando una delegazione papale con il nemico per discutere la pace. Poteva il Cellini farsi sfuggire un’occasione simile? Contravvenendo agli ordini e rischiando di far saltare la trattativa, colpisce l’osteria provocando sicuramente morti e feriti, ma anche il risentimento dell'Orsini. Alla capitolazione dell'Urbe Benvenuto lasciando la città, sarà invitato da Orazio Baglioni a comandare una compagnia, ma Cellini preferisce andare dal padre a Firenze portandosi dietro onori e i molti denari guadagnati come soldato, ma anche la convinzione di poter essere un buon uomo d’arme, cosa che turbò non poco il vecchio padre che ancora sperava diventasse un musicista. Benvenuto manifesterà un grande interesse dopo questo fatto per le armi; una passione grande come quella per l’oreficeria. Tutte capacità non comuni che lo faranno sentire superiore sia in campo artistico che in campo bellico, alimentando sempre di più il suo grande e smisurato ego.
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Riccardo Massaro Read the full article
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