#Compagna
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shadyqueeneagle · 6 months ago
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Io mi occupo di Diritti in senso lato e di diritti delle donne e non di "disagio maschile": se un uomo risulta sgradevole a più donne può cambiare quella realtà modificando se stesso e non la società attorno (questo fa una persona matura!); non è un mio problema il "disagio maschile", quindi: il ritenere che il mondo femminile debba occuparsi di uomini che non riescono a trovare una compagna poiché non sanno (loro!) rapportarsi con gli altri in modo adeguato non mi commuove in alcun modo.
Nella Realtà, io ed altre donne ci rapportiamo in continuazione con casi di molestie e aiutiamo le donne in difficoltà: facciamo quello che Forze dell'Ordine, Stato e finti partiti di sinistra promettono, ma in realtà non realizzano perché non gliene frega assolutamente nulla; ridiamo loro un volto umano, le mettiamo al sicuro, le facciamo uscire dall'inferno in cui sono cadute. Pertanto, le recriminazioni infantili di maschi sui social che non sanno gestire la propria sessualità non mi toccano!
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pianista-19 · 2 years ago
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Viviamo_Numana_0093_b da caleidoscopio concerti Tramite Flickr: Viviamo Numana ... - We live in Numana ... youtu.be/QIPQnB-Iyno
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mostro-rotto · 2 years ago
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La morte è la nostra eterna compagna. È sempre alla nostra sinistra, a un passo di distanza. Ti è sempre stata ad osservare. Ti osserverà sempre fino al giorno in cui ti toccherà. Come ci si può sentire tanto importanti quando sappiamo che la morte ci da la caccia? La cosa da fare quando sei impaziente, è voltarti a sinistra e chiedere consiglio alla tua morte. Ti sbarazzi di un’enorme quantità di meschinità se la tua morte ti fa un gesto, o se ne cogli una breve visione, o se soltanto hai la sensazione che la tua compagna è lì che ti sorveglia. La morte è il solo saggio consigliere che abbiamo. Ogni volta che senti che tutto va male e che stai per essere annientato, voltati verso la tua morte e chiedile se è vero; la tua morte ti dirà che hai torto; che nulla conta veramente al di fuori del suo tocco. La tua morte ti dirà: “Non ti ho ancora toccato”. Devi chiedere consiglio alla morte e sbarazzarti delle maledette meschinerie proprie degli uomini che vivono come se la morte non dovesse mai toccarli.
Carlos Castaneda
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zibaldone-di-pensieri · 7 months ago
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Treni, scuole e tradimenti
Un giorno farò anche sogni normali, ma non è questo il giorno!
Ero a Palermo che giravo per la città nei pressi della zona universitaria, dovevo andare da qualche parte ma non ricordo esattamente dove; ad un certo punto, uno dopo l'altro vedo una serie di miei ex compagni delle superiori che passano per la strada principale e uno a uno, ognuno per conto suo, mi salutano allegramente e sembrano felici, felici delle loro vite a Palermo e felici che anche io mi trovi lì. Avevo l'impressione come se tutti questi compagni mi volessero dire che si fossero tutti trasferiti a Palermo dalla mia città natale, perché dove sono nato non c'è futuro, non ci sono opportunità e allora sono andati tutti a Palermo per avere una vita migliore; adesso anche io mi trovavo lì e potevo iniziare una nuova vita, trovare lavoro, fare una famiglia ecc. Tra l'altro uno dei miei ex compagni in particolare sembrava avesse messo proprio su famiglia stava guidando un'auto stile minisuv con la sua presunta moglie. Continuo ad andare per la mia strada, non so se dovessi andare alla stazione o all'università e praticamente penso: "visto che c'è traffico, la strada è grande, c'è tanta confusione e non voglio essere investito, piuttosto faccio come se fossi in un gioco (GTA) e vado sui binari del treno facendo tutto il percorso a piedi che mi porta dove voglio andare io, così sicuramente non becco traffico e ho strada libera, stando attento ovviamente al treno davanti o dietro. Così nel sogno improvvisamente passo dalla strada ad essere a piedi sui binari, però non erano i binari classici, più in stile sopraelevata come si vede spesso negli USA. Ci sono due binari paralleli e in entrambi davanti a me ci sono due carrelli da miniera (tipo minecraft), salgo su uno e percorro il binario, in lontananza però comincio a vedere il treno che viene verso di me, torno indietro, salgo sull'altro carrello dell'altro binario parallelo e vado in verso opposto, stessa cosa lì, treno in lontananza e torno indietro, faccio così un po' di volte e alla fine il sogno cambia totalmente scena.
Mi trovo all'interno di qualcosa che non so bene come classificare, ha l'aria di un vagone di treno molto grande e antico, è tutto in legno, non so se si stia muovendo, però sembra anche una sorta di rifugio, tipo quelli per la neve messi sui monti, di sicuro è una stanza grande e tutta in legno. Forse il treno alla fine mi ha investito e ci sono entrato. Dentro c'erano tanti ragazzi e alcuni adulti, come se fossero una classe scolastica in gita. I ragazzi maschi scherzavano con un professore, uno studente ad un certo punto si mette pure a fumare e credo non fosse una semplice sigaretta 👀, ma il prof non gli dà neanche troppo peso, che nel mentre stava spiegando una qualche cosa. Ad un certo punto la stanza si trasforma per notte e in quella stanza spunta un letto dove dorme una professoressa, mentre gli altri sono andati in altre stanze ognuno col suo letto. La prof poi però si alza e va nella stanza di uno studente 👀. Il tipico studente più grande degli altri di età e anche di altezza, un po' bulletto, bocciato più volte (quindi dovrebbe essere maggiorenne tranquilli 🙂) Non fanno nulla di spinto eh, semplicemente lei si mette accanto a lui sul letto e gli dice una cosa tipo "indovina chi sono", ma lui è ancora in dormiveglia e dice il nome di un'altra tipa, un'altra compagna di quella classe, così la prof si offende e torna nel suo letto quasi piangendo; il ragazzo poi la raggiunge per scusarsi e la abbraccia; il sogno fa intuire come se tra loro due ci fosse stata una storia, ma il ragazzo ha anche un interesse verso l'altra tipa. Il sogno si conclude così.
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bitchytaledestiny · 7 months ago
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Donne addestrate per diventare mogli perfette e madri che si occupano di tutto; donne che fanno parte delle associazioni parrocchiali e mandano i figli a catechismo.
Vediamo ovunque queste donne: si incontrano al bar, al mattino, e ridono così forte che le sentiamo tutti; diventano sciocche dopo un solo goccio di alcool.
L'idea di vita spericolata per queste donne è comprare cerchielli natalizi che si illuminano; ci mettono una vita a decidere se ordinare o no il dolce al ristorante.
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primepaginequotidiani · 10 months ago
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PRIMA PAGINA La Stampa di Oggi domenica, 25 agosto 2024
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osappleobeneduci · 1 year ago
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Carcere Santa Maria Capua Vetere: Scoperti 115 Grammi di Hashish Nelle Parti Intime di una 62enne in Visita al Figlio Detenuto
Nella mattinata del 12 giugno, presso il Carcere di Santa Maria Capua Vetere, gli Agenti di Polizia Penitenziaria hanno effettuato un’importante scoperta durante i controlli sui familiari in ingresso per i colloqui con i detenuti. Durante un’ispezione, una donna di 62 anni, è stata trovata in possesso di 115 grammi di hashish nascosti nelle sue parti intime. La donna stava entrando in carcere per…
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greta1996 · 2 years ago
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Nel buio che fa sera accarezzo il silenzio della natura, compagna sincera, mentre il respiro si quieta e ritrovo me stessa.
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shadyqueeneagle · 6 months ago
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Ci sono uomini che non riescono a tollerare l'idea di essere lasciati, poiché idealizzano il loro modello di donna su un tipo materno, pronto ad esserci in qualsiasi momento (anche quando si comportino malamente); una madre ha il dovere di essere presente e attiva con i propri figli fino al compimento della loro maggiore età, accompagnandoli verso uno stadio in cui devono imparare a risolvere problemi quotidiani in modo autonomo con intelligenza, ma una compagna no: non ha tale dovere.
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eggbunni · 10 months ago
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Just some photo dumping from my personal rings life lately. Absolutely living in this planner.
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leftistfeminista · 9 months ago
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A Woman Communist
From this point on, Ravera’s life was a succession of increasingly important roles, including international-level responsibilities like attending the Comintern’s Fourth Congress in November 1922 as a PCd’I delegate. During these many trips abroad, Ravera got to know some of the most important figures of the international workers’ movement.
These ranged from Clara Zetkin — an early feminist and close collaborator of Rosa Luxemburg — to Khristo Kabakchiev — the Bulgarian Comintern representative who led the toast to the “Italian Bolsheviks” upon the PCd’I’s foundation — the “ever quiet, polite” Stalin, and Lenin. Ravera recalled not only the lectures the latter gave at the party school but also his biting comments on the issue of women’s emancipation: “‘on the women’s question,’ Lenin told me, ‘scratch a communist and there, too, you’ll find a reactionary.’
Telling of this relationship between gender questions and her days at the legendary L’Ordine Nuovo was one of Ravera’s most interesting anecdotes of her time as a militant in Turin. In the period just before Mussolini’s Fascists took over the government, blackshirts stepped up their attacks on union halls and the workers’ parties — and everyone at L’Ordine Nuovo also feared the possibility of an armed raid on their offices. One day, a colleague came over to Ravera and said:
“Gramsci thinks it’s maybe best you go home.” “Why,” I said, “Has something happened to my parents?” “No, but word’s going around that the Fascists are homing in. It’s better if we put you at a safe distance — who knows what could happen here.” “Are you leaving, then?” I replied. “No, I have to stay here.” “Excuse me, then, but why should I leave? I don’t follow. Go to Gramsci and tell him you need an explanation.” A little later Antonio Gramsci arrived, visibly embarrassed, and said “I understand. Stay here. We were wrong.”
In addition to leading by example by being a woman communist in a mostly male-led party, Ravera concentrated much of her political efforts on gender questions. She never called herself a “feminist” but always — and only — “an attentive observer of women’s living conditions.” Fighting with all her energy against discrimination in society, she was inevitably drawn to the particular situation of women. She waged this battle in La Tribuna delle donne, trying to give direct voice to women’s demands.
Despite her great determination, it was often difficult for Ravera to get women comrades to write. They were glad to talk about the themes she proposed, but were intimidated by the paper, by the printed press — things they had always considered to stand outside their own experience. Faced with these objective barriers, Ravera and Gramsci began to pose the problem (and this was truly revolutionary, for the Italy of the time) on how to organize a movement which, though attached to the framework of labor struggles, would not be made up of women communists alone,
but rather of women, not asked what party or religion they belonged to, and even of those women who had no intention of organizing in a party, but as women who have shared problems, in one party like another and in one class like another.
The attempts to organize a women’s movement would continue even into the early years of Mussolini’s rule; in 1924 Ravera was entrusted with running the fortnightly La compagna (“Woman comrade”). Yet what is true is that after the Fascists’ March on Rome in late 1922, the Communist Party’s priorities were rather more a matter of survival than of open struggle. In a political situation rapidly turning toward a dictatorship which sought the acquiescence of the Catholic Church hierarchy, the spaces for women’s demands narrowed to the point of disappearance.
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omarfor-orchestra · 7 months ago
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Guardare le serie da allieva attrice non è per niente stressante
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primepaginequotidiani · 10 months ago
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PRIMA PAGINA Corriere Dello Sport di Oggi venerdì, 02 agosto 2024
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officialpenisenvy · 7 months ago
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i think i hauve la cervicale
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blogcuoredighiaccio · 10 months ago
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La luna è come noi, anche lei è in continua trasformazione. Ogni giorno è una versione diversa di se stessa. A volte tenue e pallida, altre intensa e luminosa.
La luna sa cosa significa essere umani. 🤍
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machiavelli · 11 months ago
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translators work so poorly that it’s actually funny. Questa è la traduzione da un menù coreano di carne:
- gabbiano, fratello
- Annichilamento
- di gonna
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