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#Controllo Agricoltura
megachirottera · 1 year
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L'energia come veicolo di controllo e la guerra al carbonio
Analogamente alla farsa che abbiamo vissuto per “appiattire la curva” del COVID, i globalisti ora dicono che dobbiamo rinunciare alle libertà personali – e persino… Source: April 07, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] Video Link La storia in breve Secondo i globalisti, il cambiamento climatico è la minaccia n. 1 per l’umanità, che richiede sacrifici radicali per la qualità…
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scogito · 4 months
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🎯.
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mezzopieno-news · 2 years
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ARRIVA LA LAMPADINA CHE ABBATTE IL COVID
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Le prime lampade a LED che, oltre a illuminare, sono in grado di sanificare da batteri e virus – tra cui il Covid – sono state sviluppate dai centri di ricerca dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
Le due tecnologie si chiamano SAVE e UV-CiSANA e si basano su sistemi LED di tipo UV-C di facile installazione e utilizzo. Rispetto ai sistemi di illuminazione sanificanti utilizzati da anni soprattutto in ambito ospedaliero, queste lampade sterilizzanti non utilizzano il mercurio, nocivo per l’ambiente, non sono ingombranti e hanno tempi di accensione e spegnimento rapidi per essere utilizzati in ambito civile e casalingo come case, scuole, uffici e luoghi pubblici ma anche per superfici, aria e acqua, in modo sicuro, rapido, sostenibile ed economico.
SAVE è una lampada da soffitto pronta per l’industrializzazione. “Prevediamo di estenderne l’applicazione sui mezzi pubblici o in agricoltura, per la sanificazione da patogeni, come contributo al controllo della pandemia mondiale” dichiara Mariano Tarantino, responsabile della divisione ENEA di Sicurezza e sostenibilità nucleare del Centro Ricerche di Bologna.
UV-CiSANA è in grado di sanificare superfici, aria e acqua e di eliminare oltre il 99,9% di batteri e virus, incluso il SARS-CoV-2, in pochi secondi di irraggiamento. La tecnologia è efficace anche per la sterilizzazione in tempo reale di acqua con flusso tipico di un comune rubinetto. Il funzionamento si basa sulla radiazione ultravioletta della banda C che viene assorbita efficacemente dal DNA/RNA dei patogeni (virus, batteri, funghi), rompendone i legami e causandone l’eliminazione o l’inattivazione.
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Fonte: Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Ucraina che ha la più grande riserva europea di manganese, possiede il 6% delle riserve mondiali di ferro (88 giacimenti, di cui la maggior parte proprio nel Donbass), è al primo posto in Europa per riserve di titanio e detiene il 20 per cento delle risorse mondiali di grafite e il primato mondiale del caolino, un’argilla usata nell’edilizia, in agricoltura e nella cosmesi.
Occhi puntati in particolare su minerali e terre rare come neon, tantalio, litio, berillio, zirconio: si tratta di materiali alla base dell’industria del futuro, dall’alta tecnologia al ‘green’. Caso esemplare è quello del gas neon, base dei chip elettronici, che per il 90 per cento arriva proprio dalla regione separatista: la società Iceblick, fondata 32 anni fa a Odessa, produce il 65% di tutto il neon del mondo ed è fornitrice privilegiata della Silicon Valley. Chi avrà il controllo sullo sfruttamento di queste materie avrà un vantaggio enorme per il proprio sistema economico.
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sbaglierò ma frega una sega dei russofoni, dei russofili e di quei quattro gatti di nostalgici nazisti, pronipoti dei nazisti veri....i comunisti hanno sempre contato sull'esproprio....
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lamilanomagazine · 6 days
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La Regione Emilia Romagna dona 7 milioni a sostegno delle imprese agricole e della fauna selvatica
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La Regione Emilia Romagna dona 7 milioni a sostegno delle imprese agricole e della fauna selvatica Una boccata d'ossigeno per il sistema agricolo e dell'acquacoltura: per le imprese che hanno subito danni causati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla fauna selvatica e per rafforzare azioni di promozione e vendita dei prodotti agroalimentari. È di oggi il via libera dell'Assemblea legislativa regionale al progetto di legge della Giunta che prevede uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, per vari interventi, tra cui quelli a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola da zucchero. Nel provvedimento anche i contributi destinati ai contratti di distretto, a nuovi interventi straordinari a sostegno delle imprese dell'acquacoltura finalizzati al contenimento della diffusione invasiva del granchio blu, al completamento degli interventi sui mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli e al potenziamento dei piani di controllo del cinghiale per mitigare i danni causati alle colture e agli ecosistemi, e delle specie con abitudini fossorie. Nel dettaglio, gli aiuti per il 2024 ammontano a 4 milioni e sono così ripartiti: 700 mila euro alle colture della patata con impiego di tubero seme certificato, 500 mila euro al settore del riso con sementi certificate, 300 mila euro per i contratti di distretto che riguardano i sistemi produttivi locali con una specifica identità storica e territoriale, 270 mila euro per il completamento degli interventi sui mercati dei prodotti agricoli nei territori comunali e infine 285 mila euro per il piano di controllo su cinghiali e animali fossori. Per quanto riguarda l'acquacoltura, il provvedimento regionale stanzia 1 milione di euro nel 2024 con indennizzi ai pescatori per il trasporto e lo smaltimento della specie invasiva del granchio blu pescato e non destinato alla commercializzazione. Per il settore della barbabietola da zucchero lo stanziamento regionale è ripartito su tre annualità e vale nel complesso 4 milioni di euro: 1 milione di euro nel 2024 e rispettivamente 1,5 milioni per il 2025 e il 2026, a condizione che i beneficiari dell'aiuto adottino tecniche di avvicendamento colturale. Gli aiuti per il sostegno delle colture pataticole, del riso e barbabietola saranno liquidati dall'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura per l'Emilia-Romagna (Agrea) nel rispetto della disciplina europea per il sostegno ad attività o imprese.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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olitaly · 8 days
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Glifosato: Erbicida controverso
Il glifosato è un erbicida sistemico non selettivo, il più utilizzato al mondo in agricoltura, giardinaggio e orticoltura. La sua efficacia e il basso costo lo rendono un prodotto di largo consumo, ma la sua sicurezza è oggetto di acceso dibattito. Storia e usi Introdotto negli anni '70 dalla Monsanto (ora Bayer), il glifosato è commercializzato con il marchio Roundup. Il suo successo si deve all'ampio spettro d'azione contro le erbe infestanti e alla sua compatibilità con diverse colture. Il glifosato agisce inibendo un enzima chiave nella sintesi degli amminoacidi, presente solo nelle piante. Questo lo rende un potente erbicida, ma solleva preoccupazioni per l'impatto ambientale e sulla salute. Cancerogenicità La classificazione del glifosato come cancerogeno è controversa. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) lo ha classificato come "probabilmente cancerogeno per l'uomo" (Gruppo 2A) nel 2015. Tuttavia, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non hanno classificato il glifosato come cancerogeno alle dosi attualmente utilizzate. Impatto ambientale ed alternative al glifosato Il glifosato può danneggiare la biodiversità, uccidendo non solo le erbe infestanti ma anche le piante benefiche. Inoltre, il suo uso è associato al declino di insetti impollinatori come api e farfalle. Esistono diverse alternative al glifosato, tra cui: - Erbicidi con altri principi attivi: diverse alternative chimiche con differenti modalità d'azione. - Metodi di diserbo meccanici: come la sarchiatura e la rotazione delle colture. - Controllo biologico: utilizzo di insetti o altri organismi per il controllo delle erbe infestanti. La sicurezza di questa sostanza rimane un tema di acceso dibattito. La sua diffusione e l'impatto ambientale e sulla salute richiedono un'analisi approfondita e la ricerca di alternative sostenibili. Foto di Erich Westendarp da Pixabay Read the full article
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sardies · 4 months
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Coldiretti Sardegna: agricoltura sarda sfinita dal sesto Refresh
Cagliari. Il mondo agricolo sardo è sfinito. Con il sesto Refresh, ormai, la Sardegna ha già dato abbastanza. I nuovi strumenti di controllo satellitare devono sostituire le attività sulla Pac e questo eviterà i ritardi nei pagamenti. Nel frattempo, oggi, è necessario accelerare sui pagamenti alle aziende e, per questo, chiediamo garanzie affinché vengano erogati immediatamente i soldi per le…
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enkeynetwork · 5 months
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flyeurope · 8 months
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Siccità: Cirio, bene acquedotti, ma è emergenza agricoltura
Presidente Regione Piemonte, 300 milioni in corso di spesa (ANSA) – TORINO, 20 MAR – “Al momento la situazione è sotto controllo: su oltre mille comuni in Piemonte, c’è una decina che ha necessità di rifornire di notte gli acquedotti. La situazione è di estrema emergenza invece sull’agricoltura: il Piemonte è una delle regioni in cui ha piovuto meno in tutta Europa nel 2022. Noi abbiamo 300…
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megachirottera · 1 year
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One Health - L'acquisizione globale di tutto
L’evento COVID ha rivelato che non si trattava solo di salute pubblica e che gli aspetti politici, economici e sociali della risposta hanno un significato molto maggiore rispetto al virus stesso... Source: May 01, 2023; Analisi del Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] Continue reading Untitled
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umbriasud · 1 year
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Un piano per limitare i danni dei "piccioni di città" in agricoltura
La Regione Umbria ha approvato il piano quinquennale di controllo della “Columba livia”, che poi sarebbe il piano di controllo per uno stop ai piccioni di città che si spostano nei campi danneggiando le coltivazioni. “Finalmente una buona notizia per gli agricoltori umbri alle prese con diverse emergenze – spiega Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria – che avevamo sollecitato con forza già…
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telodogratis · 2 years
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Biometano: in una fattoria italiana è davvero circolare
Biometano: in una fattoria italiana è davvero circolare
Read More La responsabilità degli allevamenti intensivi sulle emissioni di gas serra è da un po’ di tempo sotto controllo, in modo particolare per quanto riguarda gli animali all’interno degli stabilimenti. Questi rientrano, infatti, tra le principali fonti di emissione di metano nell’atmosfera. Quasi la metà di queste, secondo alcuni studi, sono dovute ad allevamenti e agricoltura, Biometano: in…
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dottofrancesco · 2 years
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Dotto Francesco
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Ringrazio il gruppo di ricerca per avermi inserito nel loro lavoro. D.F.
COMBATTERE l'inquinamento da plastica in agricoltura e nello sport.
Non esiste campo sportivo che possa fregiarsi del simbolo ECO-SOSTENIBILE o SOSTENIBILE, anche se molti stadi abusivamente lo utilizzano, o fanno una distinzione tra infrastruttura e campo o lo dovrebbero togliere. Oltre a non essere eco-sostenibile distruggono la biodiversità presente nella rizosfera.
Stiamo lavorando per ridurne la quantità residua nel terreno, nell’atmosfera e nell’acqua.
In base agli studi effettuati a Vienna e Montreal.
Dei quasi 51,5 milioni di tonnellate di plastica utilizzate in Europa nel 2020, l'agricoltura e lo sport in erba sintetica o misto e rinforzato ne è stata responsabile per il 3,4%. I terreni agricoli e sportivi sono soggetti a contaminazione con micro e nanoplastiche attraverso una varietà di input agricoli.
I polimeri più utilizzati erano e sono:
- polipropilene (PP) e polietilene a bassa densità (LDPE), utilizzati principalmente in film plastici destinati a serre, piccole gallerie, film di pacciamatura e film estensibili,
- polivinilcloruro (PVC), il componente principale dei tubi
- polistirene (PS), utilizzato in spago e reti.
Ulteriori fonti di inquinamento da plastica includono l'input atmosferico, l'usura dei pneumatici, il fertilizzante incapsulato in plastica a rilascio di controllo dell'applicazione e i semi rivestiti di polimeri, nonché l'uso di compost o fanghi di depurazione contaminati da microplastiche.
L'inquinamento da microplastiche può causare cambiamenti nelle proprietà fisiochimiche del suolo (struttura, capacità di trattenere l'acqua, densità, ecc.).
Un forte corpo di prove suggerisce che la presenza di microplastiche nel suolo può ridurre il numero, la diversità, la motilità e il tasso di riproduzione del biota del suolo, ma l'effetto esatto dipende dalla dimensione delle particelle e dal livello di esposizione.
Sono adottate ulteriori misure per limitare l'uso di polimeri plastici non degradabili, incoraggiare il riciclaggio e promuovere l'uso di materiali alternativi a base biologica nel settore agricolo e sportivo.
Si stanno valutando e studiando varie soluzioni per eliminare durante le lavorazioni e il degradamento naturale con l’usura la formazione di micro e nanoplastiche, speriamo di trovare quanto prima una soluzione che possa apportare almeno gradualmente un effettiva diminuzione nell’ambiente.
Questo non vuol dire che sono contro il sintetico o il misto, l’ibrido e il rinforzato, anzi ci aiuta ci deve però essere un adeguata manutenzione in prevenzione e continuativa poi durante l’anno, questo facilita il lavoro e aumentare la sicurezza ( ma deve essere continuamente controllato, come un campo naturale), mi auguro che le aziende produttrici delle fibre grazie alle nuove tecnologie trovino un prodotto non inquinante, bisogna guardare due passi avanti, per non farne tre indietro !!!
Immagini prese dalle rete dal gruppo di consulenti.
Francesco Dotto#DottoFrancesco
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lamilanomagazine · 2 months
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Venezia, il Distretto di Pesca Nord Adriatico approva un nuovo documento: attuato lo stato di emergenza per la proliferazione del granchio blu
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Venezia, il Distretto di Pesca Nord Adriatico approva un nuovo documento: attuato lo stato di emergenza per la proliferazione del granchio blu.  Si è svolto, in videoconferenza, il vertice del Comitato di Gestione, del Gruppo Tecnico e del Comitato Consultivo del Distretto di Pesca Nord Adriatico, convocato dall'assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, e che riunisce le tre Regioni di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Vi hanno partecipato anche gli assessori dell'Emilia Romagna Alessio Mammi (Agricoltura e Agroalimentare) e del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier (Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche). Il Comitato di gestione del Distretto di Pesca del Nord Adriatico ha approvato un documento con un pacchetto di proposte al fine di fronteggiare l'emergenza provocata dalla proliferazione del Granchio blu. In sintesi: la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale come strumento amministrativo per attuare misure eccezionali; una maggiore semplificazione amministrativa; la convocazione periodica di un tavolo tecnico ministeriale assieme a Regioni e associazioni di categoria per studiare le strategie di gestione dell'emergenza e per predisporre un Piano nazionale di controllo del granchio blu; la nomina di un Commissario ad acta e la messa a sistema di un pacchetto di incentivi alla cattura anche impiegando i fondi messi a disposizione dalla programmazione europea 2021-2027 del FEAMPA. E ancora la sospensione del pagamento dei canoni concessori per gli allevamenti, e l'aumento delle risorse messe a disposizione dal Masaf oppure l'individuazione di un criterio di priorità per le aree più colpite.  "Durante l'incontro è stato fatto il punto sull'emergenza granchio blu ora che la specie si è risvegliata dopo il riposo invernale- spiega l'assessore alla Pesca della Regione del Veneto e coordinatore del Distretto, Cristiano Corazzari-. Sono settimane importanti per mettere in campo tutte le azioni possibili per cercare di affrontare la stagione estiva nel migliore dei modi. La situazione è difficile e disomogenea, ma nelle aree del Delta del Po è drammatica, con la produzione di molluschi azzerata, pescatori che non hanno seminato, imprese e famiglie senza redditi. Per questo come Distretto di Pesca del Nord Adriatico abbiamo approvato questo documento con un pacchetto di richieste urgenti. Non c'è più tempo, per salvare le nostre produzioni ittiche locali di eccellenza e per salvare le nostre tradizioni è necessario mettere in campo azioni incisive, e sostegni rilevanti". "Oltre alle risorse statali, nell'ambito dei fondi stanziati dal FEAMPA 2021-27 si possono trovare mezzi per sostenere le attività e gli strumenti di raccolta e smaltimento del granchio blu, soprattutto per gli esemplari giovani e per le femmine che non hanno mercato, permettendo così il ripristino della biodiversità e la tutela del turismo balneare – aggiunge Corazzari-. Per questo chiediamo al Ministero dell'Agricoltura, in qualità di Autorità di Gestione del FEAMPA, di accelerare i tempi di emanazione delle disposizioni attuative necessarie per aprire poi i bandi regionali. È in atto un cambiamento degli ecosistemi lagunari e degli ambienti di transizione non facilmente reversibile per questo è necessario unire le forze e mettere a sistema tutti gli strumenti. Ringraziamo il Governo per quanto ha fatto fino ad ora, ma è necessario accelerare i tempi e mettere in campo maggiori risorse".  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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