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#Giada Desideri
omarfor-orchestra · 1 year
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Film italiani in uscita a settembre
Io Capitano (Matteo Garrone): 07/09
Una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, i pericoli del mare e le ambiguità dell’essere umano
Il più bel secolo della mia vita (Alessandro Bardani): 07/09
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l'incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia
Uomini da marciapiede (Francesco Albanese): 07/09
Siamo in giugno e i tifosi più appassionati si preparano ai trenta giorni di partite degli Europei di calcio 2021, un manipolo di squattrinati per sbarcare il lunario si mette a fare il mestiere più antico del mondo per mogli e fidanzate annoiate alla ricerca di qualche avventura facile. Ma un piano che sembra facile si trasforma ben presto in una vicenda paradossale e piena di imprevisti divertenti, infatti i nostri "uomini da marciapiede" avranno alle calcagna la polizia e la mala di tutta la città.
L'expérience Zola (Gianluca Matarrese): 13/09
Anne è una regista teatrale. Si è separata dal marito e sta cambiando casa. È spenta, senza desideri. Conosce Ben, vicino di casa servizievole e attore senza scritture. Lui la guarda con occhi appassionati, lei non vuole mai più legarsi a un uomo. Ma quando decide di mettere in scena "L'assommoir" di Zola, è a lui che propone il ruolo di Coupeau, riservandosi quello di Gervaise. Man mano che la storia si sviluppa, il confine tra la vita reale e la rappresentazione teatrale si riduce sempre di più. Tra letture e prove, tra ricerca e studio, la realtà sfuma nella finzione e i due sembrano ripercorrere esattamente tutti i passaggi della storia di Coupeau e Gervaise, fino alla rovina.
Patagonia (Simone Bozzelli): 14/09
Nonostante abbia una ventina d'anni, Yuri viene trattato come un bambino dalle zie con cui vive in un paesino sulla costa adriatica dell'Abruzzo. Sarà l'incontro con Agostino, l'animatore che viene a lavorare a una festa per il cugino piccolo, a far scattare qualcosa in lui. Attrazione, desiderio di libertà, un interesse per lo stile di vita di un ragazzo che vive in camper e sembra non dover sottostare a nessun legame. Scappato di casa, Yuri si stabilirà in una comunità di gente simile ad Agostino, che vive alla giornata tra un rave e l'altro.
L'invenzione della neve (Vittorio Moroni): 14/09
Carmen ha un passato non facile. Da bambina è stata tolta alla madre, insieme alla sorella Sonia, e inserita in una casa famiglia. Ora è a sua volta madre di una bambina, Giada, che ha avuto con il suo compagno Massimo. La bambina è stata affidata dal giudice al padre e Carmen la può vedere solo al sabato ogni 15 giorni. Ma lei non intende accettare questa decisione perché, nonostante gli errori commessi in passato, si sente e vuole essere madre a pieno titolo.
Una sterminata domenica (Alain Parroni): 14/09
Estate. Roma e zone limitrofe. È in quest'area che si muovono tre adolescenti. Kevin, sedicenne, Alex che di anni ne ha appena compiuti diciannove, e Brenda che è incinta. Il loro è un girovagare tra città, campagna e periferia, costantemente insieme e apparentemente uniti fino a quando un'allusione modifica gli equilibri. Il loro processo di crescita privo di bussola passa a una nuova fase.
Mamma qui comando io (Federico Moccia): 14/09
Filippo e Michela sono marito e moglie prossimi alla separazione e genitori di Francesco, che ha nove anni, un carattere vivace ed è molto furbo. Mentre si trovano in tribunale, i due iniziano a litigare riguardo a chi debba spettare la casa i famiglia e su chi sia il genitore più adatto ad avere la custodia del bambino. È così che il giudice inaspettatamente decide di assegnare la casa a Francesco, mentre la madre e il padre dovranno alternarsi ogni inizio settimana nell'abitazione.
Goffredo e l'Italia chiamò (Angelo Antonucci): 15/09
La vita, gli amori, gli ideali di libertà del giovane poeta e patriota Goffredo Mameli, autore dell'inno degli Italiani, morto a soli 21 anni, il 6 luglio del 1849, combattendo per l'indipendenza dell'Italia.
Felicità (Micaela Ramazzotti): 21/09
Roma. Desirè lavora come truccatrice nei set cinematografici e da quando era adolescente ha sempre messo i soldi da parte. È ingenua e disponibile e molti se ne approfittano come il padre che la sottopone a continui ricatti morali o il compagno Bruno, un professore universitario narcisista che la fa sentire spesso inadeguata. Quando il fratello Claudio, per il quale ha firmato dei documenti su pressione dei genitori per poter pagare una Mercedes nera con cui il ragazzo avrebbe dovuto iniziare un lavoro come autista, entra in depressione, Desirè capisce che è l'unica che lo può aiutare e, per riuscirci, deve allontanarlo dalla sua famiglia che ha sempre trascurato i suoi problemi psichiatrici. E per farlo può contare solo su sé stessa
Infiniti (Cristian de Matteis): 21/09
Roberta e Davide stanno felicemente insieme da quattro anni da quando si sono incontrati e innamorati al Museo di Casa Leopardi a Recanati: oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un agente immobiliare e lavora nell'agenzia di Davide, sposato alla ricca e annoiata Greta ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all'inizio della loro relazione l'ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo, il commesso del supermercato che ha un tatuaggio "leopardiano" sul polso. Ma anche nelle relazioni non tutto è come sembra e come nel nastro di Moebius due persone possono camminare nello stesso spazio ma ritrovarsi alla fine in punti diametralmente opposti.
Non credo in niente (Alessandro Marzullo): 28/09
Una pianista e un violinista che lavorano in nero per un ristoratore dispotico. Un aspirante attore che alterna i rari provini alle frequenti a scopate senza futuro. Una hostess che disegna, canta, balla da sola e non crede (più) all’amore eterno, considerandolo un sentimento che si possono permettere solo i ricchi. Sono i quattro protagonisti, tutti alle soglie dei trent’anni, di una storia crepuscolare che si svolge in una Roma sporca e ostile, soprattutto ai giovani, cui offre solo umiliazioni della loro dignità e l’invito costante ad accantonare i propri sogni e le proprie aspirazioni artistiche.
Nata per te (Fabio Mollo): 28/09
La storia di Luca e Alba: un uomo e una bambina che hanno disperatamente bisogno l'uno dell'altra, anche se il mondo intorno a loro non sembra ancora pronto a vederli insieme. Il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia per Alba, che ha la sindrome di down e, appena nata, è stata abbandonata in ospedale. Luca, single, omosessuale, cattolico, da sempre mosso da un forte desiderio di paternità, lotta per ottenere l'affidamento di Alba. Quante famiglie "tradizionali" devono dire di no prima che Luca possa essere preso in considerazione? Può una bambina rifiutata dal mondo diventare il premio di una vita?
Documentari
Tiziano Terzani: il viaggio della vita (Mario Zanot): 11/09
Enzo Jannacci - vengo anch'io (Giorgio Verdelli): 11/09
Le mie poesie non cambieranno il modo (Annalena Benini, Francesco Piccolo): 14/09
La storia di Patrizia Cavalli è il cammino di una donna totalmente libera, bisognosa di pubblico e di amicizia, bisognosa di giocare seriamente con la vita. Una ragazza che scappa dalla provincia e dalle sue regole ordinarie per diventare, avanti e indietro nel tempo, regina di se stessa. Con grande talento, innocenza e sense of humour. Il documentario restituisce allo spettatore la carnalità, la libertà e il calore delle poesie di Patrizia Cavalli, l'esperienza di un'autentica ispirazione poetica fondata sulla vita quotidiana, e il senso profondo di un'esistenza che rifiuta la banalità delle definizioni. Patrizia Cavalli è morta il 21 giugno 2022, durante la post-produzione di questo film, che custodisce la sua ultima testimonianza.
Zucchero Sugar Fornaciari (Valentina Zanella, Giangiacomo De Stefano): 25/09
The years we have been nowhere (Lucio Cascavilla, Mauro Piacentini): 27/09
Il filo conduttore del film, sono le storie di Sulemain, Fatima Kamakuye e Patrick che hanno lasciato la Sierra Leone in cerca di un futuro migliore, riuscendo a costruirsi delle nuove vite e delle famiglie in Europa e negli Stati Uniti. Ma, a causa di problematiche dal carattere burocratico ed alcune infrazioni amministrative, vengono condannati e strappati alle loro famiglie per essere rispediti nel paese d'origine, dove ormai hanno perso i contatti con amici e familiari di una volta
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edo1948 · 1 month
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Nel profondo dei sussurri del tempo, nascosta tra le antiche rovine di Hattusa, l'antico cuore dell'Impero Ittita in Turchia, si trova l'affascinante Pietra Verde del Grande Tempio. Avvolta nel mistero, le sue origini e il suo vero scopo rimangono sfuggenti, ma si ritiene che riecheggi di significati religiosi che stuzzicano l'immaginazione. Gli studiosi, catturati dal suo fascino, continuano a indagare sulla sua identità, con la giada o la serpentina che emergono come i candidati più probabili, grazie al ricco intreccio geologico della regione.
Ciò che distingue la Pietra Verde in questo paesaggio di pietre ormai familiari è la sua straordinaria sopravvivenza, intatta nonostante il trascorrere inesorabile dei secoli. Questa presenza duratura ha catturato l'immaginazione di molti, tessendo un'eredità che la rende cara ai locali, che per generazioni l'hanno considerata una "pietra dei desideri". Un tale titolo aggiunge ulteriori strati al suo già profondo mistero, invitando sogni e desideri a danzare intorno alla sua antica superficie.
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gillianiriss · 5 months
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Ulteriori risorse per il galateo dell'abito della madre della sposa
Abito Motha dello sposo al ginocchio: Occasioni sociali di Mon Cheri 112884 Abito per la madre dello sposo con maniche: Capri di Mon Cheri CP21136 Abito per la madre dello sposo in taffettà lungo fino al pavimento: Giada J447 Altre risorse per l'abito dello sposo Etichetta la madre della sposa: Se stai cercando ancora più consigli sull'etichetta di abbigliamento per la madre dello sposo o della sposa, dai un'occhiata ai link sottostanti, The Knot ha alcune risorse molto utili quando si tratta di etichetta del matrimonio, Etichetta di abbigliamento per la madre dello sposo Madre dello sposo Etichetta dell'abito da sposa: sei consigli per la madre della sposa/dello sposo abiti da comunione bambina, oppure desideri fissare un appuntamento per vedere tutto ciò che c'è in negozio abiti da sera anello, contattaci!
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lamilanomagazine · 1 year
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Trento: "La crociata del Teodoro" chiude la rassegna teatrale presso la Sala Dematté di Ravina
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Trento: La crociata del Teodoro chiude la rassegna teatrale presso la Sala Dematté di Ravina. La compagnia teatrale Gianni Corradini arriva sul palco di Ravina con la commedia brillante "La crociata del Teodoro", opera in costume del 1400 di Andrea Visibelli, aiuto regia Giada Corradini. Lo spettacolo andrà in scena alle 20.45 di sabato 1 aprile alla sala Dematté. Tanto tempo fa, in un paese vicino vicino, un contadino senza arte né parte viene incaricato di scortare una principessa verso il castello di suo padre. Questo potrebbe essere l’inizio di una storia grandiosa, con fate, draghi, streghe e maghi. Invece è l’inizio di una strampalata avventura che porterà i suoi protagonisti a scoprire non castelli magici o valli incantate, ma semplicemente qualcosa di più su loro stessi, sui loro desideri e la loro maniera di vedere il mondo. Il tutto condito da risate, contrattempi al limite dell’incredibile, uomini volanti e orecchie da asino! È possibile acquistare il biglietto la sera dello spettacolo alla biglietteria del teatro a partire dalle 19.30 oppure recandosi alla sede della Pro Loco di Ravina, al secondo piano della Circoscrizione, dal lunedì al venerdì con orario 10 - 12 o ancora telefonando al 389.6465371. Costo del biglietto: 10 euro intero e 6 euro ridotto per ragazzi fino ai 16 anni. Per restare sempre aggiornati su tutti gli eventi, è possibile consultare le pagine social della Pro Loco https://www.facebook.com/teatrodematte o https://www.instagram.com/sala_dematte/ e il sito web http://www.ravina.tn.it/new/. Info: 389.6465371 – [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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il-maestro9 · 2 years
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Non so intavolare un discorso perché ho così tante cose che vorrei dire che non ho la minima idea di come incastrare tutto, vorrei che tornassimo, eravamo davvero troppo, e come è possibile tutto quello che è successo tra di noi?
Come abbiamo fatto ad amarci mentre eravamo ai poli opposti del mondo, come abbiamo fatto all’inizio, sapendo che saremmo stati lontani 10 mesi, a trovare le palle di dire proviamoci e riusciamoci.
Il destino è stato crudele a farci esplodere insieme e poi spararci ai poli del mondo, come un film, o un gioco del destino, per vedere cosa sarebbe successo a separare 2 anime gemelle; e ci siamo lasciati, senza un addio, senza un ultimo bacio, un ultima notte insieme; non per colpa nostra, sempre perché il destino può essere più stronzo di qualsiasi altra cosa.
Non penso di essere cambiato così come racconto a tutti, mi sono semplicemente abituato e ho smesso di raccontare la verità, anche perché alla fine non serve così tanto come si pensa dire come si sta davvero o cosa si vorrebbe davvero, anche perché spesso manca quella persona a cui poterlo dire, quella persona a cui raccontare i sogni sotto voce, non dico di non avere le persone giuste intorno, le ho eccome, solo che non ho te, e io certe cose le racconterei solo a te, dei miei dubbi o insicurezze, di come mi sento davvero, perché io in te non so bene cosa ci vedessi, eri la mia casa, parlare con te era come parlare con la mia coscienza, come quando vuoi fare qualcosa ma sai che è sbagliato e senti quella vocina, tu per me eri come quella vocina, ma non nel senso che mi dicevi cosa era giusto o sbagliato, nel senso che c’eri sempre per me, che sapevi tutto di me, che mi accompagnavi in ogni cosa, e soprattutto potevo essere fottutamente me stesso, e tu lo sai quanto io indossi ogni giorno una maschera, per un qualsiasi motivo, alcune persone vedono certi lati di me perché glielo permetto, ma nessuno aveva mai visto tutto me stesso per quello che davvero sono, e non so come tu abbia fatto, ma tu c’eri riuscita, e infatti ora che non ci sei più hai lasciato un vuoto incolmabile, e non lo dico per dire, mi conosco, so bene quanto posso essere forte o far finta di niente, so bene che posso farcela anche da solo abbassando la testa e spingendo sempre più forte, so che posso vincere, ma ogni volta che abbasso la testa e inizio a spingere faccio un respirone, e quel respirone sei tu giada.
Da quando non ci sei la mia vita è strana, ho imparato a vivere da solo senza il bisogno di nessuno, ho imparato a non scriverti, anche se ti penso sempre, sto diventando grande, capendo che certe cose non le puoi avere anche se le desideri con tutto il cuore.
Da quando non ci sei più nel mio letto dormo male, rannicchio la testa nell’angolino tra il cuscino e il muro come se fosse l’angolo tra il tuo collo e la spalla, e ho sempre freddo, un gelo che non si può colmare semplicemente con delle coperte.
Noi siamo stati l’amore
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Os Maias contam que quando todas as coisas foram criadas, faltava alguém para levar os desejos e os pensamentos de um lado para outro. Os deuses já não tinham mais barro ou milho, por isso, pegaram uma pedra de jade e com ela esculpiram uma flecha bem pequena. Ao terminar, sopraram sobre ela e esta saiu voando. Então, aqui já não era mais uma pedra. Eles haviam criado o x ts'unu'um ou o beija-flor. Era muito frágil e rápido, tanto que podia se aproximar das flores mais delicadas sem mover uma única pétala. Um dia, o homem quis pegá-lo e os deuses ficaram zangados e disseram: "Se alguém pegar um beija-flor, morrerá". E foi assim que se respeitou a liberdade do pássaro, a fim de cumprir sua missão: levar os pensamentos e os desejos dos homens de um lado para outro. Portanto, se um beija-flor voar perto de você, não entre em pânico ou se apresse em tentar pegá-lo; concentre-se em pensar em coisas positivas para os outros, deixe que ele leve seus pensamentos à pessoa amada, que traga para você bons desejos daqueles que te amam. Considere-o um bom presságio de amor e muita alegria.
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The Maias say that when all things were created, someone was needed to carry desires and thoughts back and forth. The gods no longer had clay or corn, so they took a jade stone and with it carved a very small arrow. When finished, they blew on her and she went flying. So, here it was no longer a stone. They had created the x ts'unu'um or the hummingbird. It was very fragile and fast, so much so that it could approach the most delicate flowers without moving a single petal. One day, the man wanted to catch him and the gods got angry and said: "If anyone catches a hummingbird, it will die." And it was like that that the freedom of the bird was respected, in order to fulfill its mission: to carry men's thoughts and desires back and forth. So if a hummingbird flies near you, don't panic or rush into trying to catch it; focus on thinking positive things for others, let him take your thoughts to your loved one, to bring you good wishes from those who love you. Consider it a good omen of love and much joy.
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Los mayas dicen que cuando todas las cosas fueron creadas, se necesitaba a alguien para llevar los deseos y los pensamientos de un lado a otro. Los dioses ya no tenían barro ni maíz, así que tomaron una piedra de jade y con ella grabaron una flecha muy pequeña. Cuando terminó, le soplaron y se fue volando. Entonces, aquí ya no era una piedra. Habían creado el x ts'unu'um o el colibrí. Fue muy frágil y rápido, tanto que podría acercarse a las flores más delicadas sin mover un solo pétalo. Un día, el hombre quiso atraparlo y los dioses se enojaron y dijeron: "Si alguien atrapa un colibrí, morirá". Y fue asi que se respetó la libertad del pájaro, para cumplir con su misión: para llevar los pensamientos y deseos de los hombres de un lado a otro. Entonces, si un colibrí vuela cerca de ti, no entre en pánico ni se apresure a tratar de atraparlo; centrarse en pensar cosas positivas para los demás, deja que lleve tus pensamientos a tu amado, para traerte buenos deseos de quienes te aman. Considérelo un buen augurio de amor y alegría.
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I Maya dicono che quando tutte le cose furono create, c'era bisogno di qualcuno per portare avanti e indietro desideri e pensieri. Gli dei non avevano più argilla o mais, quindi presero una pietra di giada e con essa scolpirono una freccia molto piccola. Quando hanno finito, le hanno soffiato addosso e lei è volata via. Quindi, qui non era più una pietra. Avevano creato la x ts'unu'um o il colibrì. Era molto fragile e veloce, tanto da potersi avvicinare ai fiori più delicati senza muovere un solo petalo. Un giorno, l'uomo voleva catturarlo e gli dei si arrabbiarono e dissero: "Se qualcuno cattura un colibrì, morirà." Ed è stato così che la libertà dell'uccello fosse rispettata, per adempiere alla sua missione: per portare avanti e indietro i pensieri e i desideri degli uomini. Quindi se un colibrì vola vicino a te, non farti prendere dal panico o precipitarti nel tentativo di catturarlo; concentrati sul pensare cose positive per gli altri, lascia che porti i tuoi pensieri alla persona amata, per portarti gli auguri da chi ti ama. Consideralo un buon auspicio di amore e gioia.
#inspiration&art 
art by Eric Montoya 
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tristezzamancanza · 4 years
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15. Pensi di aver mai incontrato la tua anima gemella?
Se l’anima gemella è un “chiodo schiaccia chiodo”
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Ci sono persone che, dopo essere state lasciate, si legano subito a un nuovo partner: il classico “chiodo schiaccia chiodo”. Ti è capitato? Il bisogno di dimenticare, di sentirti ancora desiderabile, la paura della solitudine. Per dimenticare una storia deludente e dolorosa, quindi, ti rifugi tra le braccia del primo che ti ha corteggiata, anche quando hai intuito che non faceva per te. Oppure tra le lenzuola della prima che hai incontrato e che si è dimostrata disponibile e lusingata dal tuo fascino.
Per qualche tempo, il rapporto ti soddisfa e ti gratifica, e sei quasi felice. Passata però la passione iniziale, in senso di appagamento di quel vuoto che l’ex ti ha lasciato, ecco che ti accorgi che la relazione è iniziata nel modo peggiore, e che anche questa volta stai perdendo tempo con una persona che non sarà mai la tua anima gemella. L’ennesima sconfitta quindi, che da collezionare non è piacevole, e che può anche gettarti molto giù di morale. Senza contare i rimorsi di coscienza perché in cuor tuo sai che stai prendendo in giro un’altra persona, che nel frattempo magari si è pure legata a te.
Ricordo una mia paziente, Giada, che venne nel mio studio e disse una volta: «Sa Dottore, io lo sapevo che non era la mia anima gemella ma quando mi sono lasciata con Antonio è comparso lui e mi sembrava una roccia, mi faceva stare bene, era così premuroso con me ed io ne avevo tanto bisogno. Ora non lo sopporto più. Sono arrivata al punto che certe volte vorrei mettermi a gridargli in faccia che è una mezza tacca, uno zerbino, che se ne vada perché mi fa rabbia da quanto si sta facendo prendere in giro, da me ovviamente. Poi mi assalgono dei sensi di colpa tremendi, mi sento una merda, giuro, perché penso che questo poveraccio si è pure innamorato di me e che io lo sto prendendo in giro fin dall’inizio perché tanto sapevo benissimo che non poteva funzionare, che non era di certo la mia anima gemella…».
Ecco, queste sono le situazioni che fanno male. Fanno peggio di uno schiaffo, peggio di un esame o un colloquio andato male, peggio di un ex che ci ha mollato. Perché quando iniziamo ad andare contro la nostra coscienza, iniziamo anche a “sporcarci”: di sensi di colpa, di dispiacere, di rabbia, di vuoto, di disperazione.
Quindi, un uomo o una donna purché siano, non saranno mai la tua anima gemella.
A volte è meglio convivere con il senso di vuoto che l’ex ci ha lasciato, con i nostri demoni, con la nostra autostima sotto zero, e dare al tempo la sua funzione… quella di dimenticare. Quella di cancellare le orme sulla sabbia e ridonarci come per magia, quando la tempesta è finita e il vento si è calmato, una pagina nuova, una pagina bianca su cui scrivere, se saremo attenti, un nuovo amore. Questa volta magari con più chance di diventare un vero amore.
Se l’anima gemella bussa, ma non apriamo la porta
 
Ci sono persone poi che riescono a trovare l’anima gemella, riescono davvero a trovare finalmente qualcuno che li capisca, che li protegga, che li sappia amare. Eppure restano bloccate. Ti è mai successo? Magari il precedente rapporto ti ha scottato, ti ha deluso, ti ha ferito. E adesso non te la senti di rischiare ancora. Ci provi, ma non ci riesci. Senti come un blocco, una sorta di astenìa, un muro che inconsciamente alzi fra te, e la tua anima gemella.
Succede, quando si ha paura di soffrire ancora. Succede, quando il cuore ha sanguinato. Succede, quando si confonde il presente con il passato e non si riesce a distinguerli.
E così, il treno è arrivato in stazione, l’anima gemella ha fatto capolino in casa nostra, ma noi non saliamo, restiamo giù in cantina, a guardare l’amore che, stanco di lottare contro i nostri mostri e le nostre paure, se ne va sconfitto…
Purtroppo, nella maggior parte dei casi non riusciamo neanche a vedere la nostra responsabilità in tutto questo. Pensiamo: «Vedi? Lo sapevo, ecco un altro che se ne va!». Oppure ci diciamo davanti allo specchio: «Ma si, tanto alla fine non mi amava davvero».
Scarichiamo la colpa sull’altro, che abbiamo giornalmente messo alla prova e che alla fine, si è stancato di giocare.
Se sei in questa fase della tua vita, mi sento di dirti che ti capisco. L’amore spaventa. L’amore fa male, a volte. L’amore ferisce, morde, strappa la carne. Ma il nostro cuore è saggio, e sa ricucirsi, sa donare ancora, sa rimettersi gioco. Quello che ti frena, invece, è la tua mente.
La tua mente, si. Che ti ricorda costantemente il tuo dolore, le tue paure, che ti fa vivere imprigionandoti nel passato, con il terrore del futuro.
Ma la mente non esiste, il passato non c’è più, e come dico sempre ai miei pazienti che soffrono d’ansia “il futuro è tutto da scrivere”.
Quindi, non perderti l’anima gemella in un bicchier d’acqua! Torna ad amare, perché ricordati che l’amore non rende mai poveri. È l’unica cosa che più doniamo, più ci rende ricchi.
Se poi la persona che hai di fronte non capisce il tuo amore, non lo sa rispettare, non lo sa custodire, è un problema suo. Tu sai almeno di aver amato, con tutto te stesso. E questo è l’atteggiamento giusto per trovare la tua vera anima gemella.
Se l’anima gemella non è uguale al tuo primo amore
Il primo amore non si scorda mai. La prima volta che abbiamo amato. La prima volta che abbiamo desiderato profondamente e intensamente di unirci e legarci a qualcuno. Pensavamo fosse per sempre, ovvio. Ma quasi sempre, il primo amore non si rivela la nostra anima gemella. L’amore finisce, la storia si spezza, il sogno si infrage.
Ciò nonostante, continuiamo imperterriti a cercare quelle sensazioni, quelle emozioni e quel tipo di amore in tutti i nostri nuovi compagni. Che però, puntualmente, non si rivelano mai all’altezza, e che non saranno mai la nostra anima gemella.
Il desiderio di rivivere il passato a volte gioca brutti scherzi. Ecco la nostra nuova donna, o il nostro nuovo compagno. Lo guardiamo e pensiamo: «Si, però… non è come lei». Oppure: «Si sto bene ma… mi mancano quelle sensazioni che solo lui sapeva darmi». E ancora: «Certo è più affidabile, litighiamo meno, abbiamo un rapporto più stabile ma… non è la stessa cosa».
Insomma, la storia si riempie presto di “si… ma”, “Eh però…”, “Non so…”, “C’è qualcosa che non mi convince”. Sai quando accade questo? Anzi, sai chi, o che cosa, fa accadere tutto questo dentro di te? Tutta questa titubanza, questa indecisione, questa nostalgica attrazione verso il passato anche se sai che è finito? Il paragone.
Il paragone è ciò che frega la maggior parte delle coppie. Paragoniamo il nuovo partner al precedente. Paragoniamo le sensazioni che lui ci dà, con quelle che ci dava l’altro. Paragoniamo l’aspetto fisico, la capacità di darci piacere a letto, di farci sentire unici e speciali. Paragoniamo tutte le più piccole sfumature che tanto ci piacevano nel nostro ex, e che la persona che ora abbiamo di fronte invece non sa darci.
Paragoniamo tutto, scrutiamo l’altro e cerchiamo i difetti, le mancanze, le differenze. Scherzandoci sopra, sembra di giocare a trovare le differenze fra le due vignette della settimana enigmistica. Potrà questo essere mai vero amore? Potrà lui, o lei, rivelarsi a te in questo modo la tua anima gemella? No, certo che no. Eppure potrebbe esserlo. Potrebbe esserlo molto di più del tuo primo amore. Che infatti è finito.
Solo devi dare una chance a tutto questo. Devi permettere all’altro di crescere con te, di fare un pezzetto di strada insieme, non con il dito puntato contro. Devi dargli un’occasione vera. E questo lo fai quando smetti di paragonare. Quando smetti di cercare il passato nel presente. Quando smetti di desiderare di rivivere il passato, sabotando e boicottando così il tuo presente.
Ogni persona è a sé. Ogni storia è a sé. Ogni momento è a sé. Anche tu non sei più quella, o quello di prima. È impossibile. Come è impossibile scoprire l’anima gemella se continui a guardarti indietro.
Se anima gemella significa accontentarsi
 
Meglio uno che nessuno, si dice. Lo pensano le donne, e lo pensano gli uomini. Invece di cercare quindi l’anima gemella, ci si accontenta. Ci si adagia. Si preferisce un vuoto in due, che un vuoto da soli.
D’altro canto, anche se a volte ci si sente più soli in due, che soli con un cane, c’è da dire che la paura della solitudine, a livello psicologico, è perfino più spaventosa della paura della morte.
Tutti abbiamo paura della solitudine. Perché l’uomo è un animale sociale? Perché ha paura di stare da solo. L’uomo cerca l’altro, cerca altri esseri umani, perché insieme la vita è più facile. La vita spaventa di meno insieme. La vita diventa più gestibile insieme. È una sensazione atavica, antica come l’uomo. È un bisogno profondo, di sapere che c’è qualcuno con cui condividere il tempo su questa terra. La coppia, poi la famiglia, poi il gruppo di amici, poi la tribù, poi la città. Tutto nasce in funzione di un bisogno: non stare da soli. O meglio stare insieme.
Tuttavia, se è naturale e insito nell’essere umano cercare la compagnia, quando si parla di amore si parla anche di felicità, non solo materiale, ma anche esistenziale. Anima gemella significa proprio questo, non diciamo “voglio una persona gemella”. Diciamo voglio “un’anima” gemella. Cioè qualcuno con cui creare un legame esistenziale. Un amore carnale, ma anche spirituale. Altrimenti, la vita di coppia diventa vuota, arida, perfino noiosa.
Lo dicono tutti i giornali, ogni giorno, che le coppie si sfasciano, i matrimoni saltano per aria, e la noia vince sovrana sull’amore. Ma l’anima gemella è altro. Se cerchi l’anima gemella non puoi accontentarti. Non per la paura di restare da sola, o da solo.
Ricercare l’anima gemella non significa ricercare la persona perfetta, che corrisponda a tutti i nostri canoni, ai nostri desideri. Ricercare l’anima gemella, e trovare l’anima gemella, significa aprirsi all’amore senza condizioni, senza paure, e con la piena consapevolezza di chi siamo.
Due zoppi non fanno un amore felice. Per saper riconoscere la propria anima gemella e costruire un rapporto vero e sincero con lei, bisogna aver chiaro chi siamo. E cosa vogliamo. Non possiamo chiedere all’altro di colmare i nostri vuoti, di riempire le nostre giornate, di fare la nostra felicità.
Prima si impara ad essere felici. E dopo, solo dopo, si impara a condividere quella felicità con un’altra persona felice. Ecco allora che possiamo incamminarci su quella strada che si chiama “per sempre”, verso quel lieto fine che raccontano le storie, ma che le anime gemelle sanno davvero costruire.
Scritto da Dr.Succi
Quando lo letta mi e rimasto nella testa. Una risposta non c'è.
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junkielee · 7 years
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[Last Film I Watched] Splendor (1989)
[Last Film I Watched] Splendor (1989)
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Title: Splendor Year: 1989 Country: Italy, France Language: Italian Genre: Drama Director/Writer: Ettore Scola Music: Armando Trovajoli Cinematography: Luciano Tovoli Cast: Marcello Mastroianni Massimo Troisi Marina Vlady Paolo Panelli Pamela Villoresi Giacomo Piperno Mauro Bosco Benigna Luchetti Vernon Dobtcheff Giovanni Febraro Ferruccio Castronuovo Giada Desideri Nicoletta Della Corte Rating:…
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stilledisangue · 5 years
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EXIT
...CONTINUA...
Una volta rientrata si trova naso contro naso con lo specchio gigantesco dell’ingresso. UNA TALPA IN GHINGHERI.
Dolores è stata riaccompagnata da Nina. Che dà voce alle sue paure. CHE VAI CERCANDO? HAI LA TUA VITA! LUI È FELICE. MALFRED. IL SUO NOME È GIADA.
Frastornata avrebbe proprio voglia di ritrovare perlomeno l’immagine ammiccante che le era apparsa una volta, la tipina sexy-strafottente ma... l’Altra non si vede.
L’assenza genera desideri incontrollabili. Soffocare, soffocare! Eliminarli alla radice. Barcollando pigra getta la pochette sbrilluccicante sul tavolo d’ingresso registra che suo marito si punisce infliggendosi una doppia razione di gelato crema-cioccolato guarnito da un ciuffo di panna più una pioggerellina di croccante alla mandorla (per dare un senso alla sua assenza).
- Vado a letto Malfred- si aggiusta una ciocca di capelli neri-
Lui si gira, felicissimo di rivedersela lì. Tira un sospiro di sollievo (fottuta paura inconfessabile. Ora è tutto passato. Il passato non conta un cazzo) Vuole baciarla, strapparla a quei pensieri che creano un precipizio tra loro. Lei è sua.
- Dai vieni qui.
Le si avvicina cingendole la vita
- Dio come sei bella, tu neanche lo sai - Dolores si divincola dolcemente dalla stretta - This is a love song, love song..
Malfred intona la canzone di quando stavano rannicchiati tra loro per scaldarsi e bastava il soffio della sua voce calda per far spegnere il mondo intorno con tutto il suo casino inutile.
Dov’è che si scivola via? In quale punto della vita il filo che ci unisce ad un altro si spezza?
- No: vado a dormire.
Fa dietro-front, imbocca il corridoio e si precipita in camera, chiude la porta, una saetta gattesca entra appena in tempo.
Dolores sfoglia un libro, quello in cima alla pila dei sei che legge contemporaneamente, mondi infiniti spersi nella mente. I Lupi esistono? Sono esseri terribili e attraenti proprio come nelle favole. In quella stanza tutta per sé, la gabbia quotidiana si spalanca.
Ci sono cose recuperabili. Altre sono perse per strada e basta.
“Domani è un altro giorno” - riflette, spegnendo la luce accanto al letto - una gran filosofa quella Rossella O’Hara.
La stanza nella penombra assume un profilo rarefatto di donna, nell’aria danzano dischi volanti e pervinche gigantesche: la materia dei sogni?
Don Chisciotte-Dolores e il fido Sancho Panza-Rufus fanno in tempo ad acciambellarsi uno accanto all’altra.
Il sonno sigilla le palpebre dei due prodi come una colata di cemento armato.
...CONTINUA
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amespeciale · 6 years
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Non è più il tempo dei ciliegi, dei fermagli di giada. Nessuna vergine che piange il proprio onore perduto. Non c’è lentezza nei gesti né sospiri polverosi. Ci sono bocche che hanno fretta, appartamenti freddi. Microonde e cibi da scaldare, lattine e piacere in scatola. Mancano sguardi che fanno morire i respiri Mani che indugiano fino al culmine dei desideri. Lo sfiorarsi di anime e amplessi di pelle. Assassini di fantasie si nascondono dietro finti piaceri uomini e donne che non hanno più nulla da scoprire. Voglio un tuo cenno che mi ghiacci le vertebre le tue mani sui fianchi che mi rovescino le vene. Le tue labbra ad un soffio dal cuore ed io, arrampicata sui tutti i tuoi pensieri. Carolina Turroni
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lhosgabello · 4 years
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VERDE Colore primario, corrispondente a quello dell'erba e delle foglie durante il periodo vegetativo, suscettibile di varie sfumature. chiaro, cupo, marcio, pisello, giada, pistacchio, smeraldo, menta, salvia... etc. Un infinità di variabili per accostarsi ai vostri desideri. Appendino due posti VERDE SPERANZA, quello del nostro ministro che speriamo proceda nella direzione giusta. Due posti, solidi e testati negli anni, fissati su una base di formica effetto legno (super seventies). Condizioni vintage ottime. Dimensioni: 40x12x7cm Prezzo: 43euro #appendino #appendiabiti #metallo #metal #wood #formica #anni60 #60s #anni70 #70s #hanger #modernariato #ingresso #vintagehanger #homedecor #romantic #homedesign #vintagefurniture #interior #midcentury #green #verde #lhosgabello (presso L'ho Sgabello) https://www.instagram.com/p/CKA9fnDMjqV/?igshid=1bnbgvdsf58wz
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LA NOTTE DI TANABATA
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Naso in su stanotte e desideri sul cuore per la notte di Tanabata ad emozionarci per l'incontro tra i due innamorati Orihime e Hikoboshi.
Tante sono le storie affascinanti che arrivano dal Giappone tra le mie preferite c'è la leggenda legata a questa notte, la notte di Tanabata (七夕"settima notte") e al legame di amore fortissimo ma contrastato tra Orihime e Hikoboshi.
Il pastorello Hikoboshi un giorno si recò con il suo bue magico presso un fiume dove le dee tessitrici stavano facendo il bagno, e rimase affascinato dalla più giovane di esse, Orihime. Il bue gli suggerì di rubare il vestito alla fanciulla e di nasconderlo dietro a una roccia.
Hikoboshi obbedì e Orihime non potè seguire in cielo le altre ninfe perché non era in grado di volare senza la sua veste. Il pastore le chiese di diventare sua moglie ed ella dopo qualche esitazione accettò la proposta.
Si unirono in matrimonio e dopo alcuni anni ebbero un figlio e una figlia.
Un giorno la tessitrice chiese al marito di restituirle il suo abito e questi, pensando che ormai fosse inutile tenerlo nascosto, glielo riconsegnò, ma quando ella lo indossò sparì subito nel cielo, lasciando Hikoboshi a bocca aperta. Il bue gli disse allora di attaccarsi alla sua coda così l’avrebbe portato in cielo insieme ai suoi figli.
Giunto nella volta celeste, il pastore si recò al Palazzo dell’Augusto di Giada, Imperatore del Cielo e padre di Orihime. Gli riferì quanto era avvenuto e lo supplicò di ridargli sua moglie.
L’Augusto chiamò sua figlia per conoscere le sue ragioni ed ella gli disse di amare suo marito e i suoi bambini, ma che essendo una creatura celeste non poteva più vivere sulla Terra.
Il padre di Orihime quindi prese una decisione: il giovane pastore avrebbe ricevuto l’immortalità così da poter vivere in cielo, ma, come punizione per i loro inganni, i due sposi sarebbero stati separati per sempre da un fiume celeste, la Via Lattea.
I due innamorati piansero amaramente e andarono mestamente a collocarsi nei luoghi assegnatigli dall’Augusto.
Gli dei però ebbero pietà dei due innamorati e chiesero all’Augusto di alleviare la loro pena, e alla fine, egli concesse agli sposi di potersi incontrare una volta all’anno, il 7 luglio.
Da allora Hikoboshi e Orihime ogni 7 luglio si riabbracciano piangendo di gioia nel mezzo della Via Lattea, poiché tutte le gazze salgono in cielo con un rametto nel becco e intrecciano per loro un grande ponte sul bianco fiume di stelle.
Ancora oggi, quando il cielo è sereno nelle notti d’estate, si può ammirare la Via Lattea e ai suoi lati le due stelle più grandi e luminose, Hikoboshi e Orihime.”
(Quelle che noi occidentali chiamiamo Altair e Vega).
http://www.tizianacerra.com/lovetrainer.php?id=80
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mahanpriti · 5 years
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#japamala in un bellissimo #quarzorosa con distanziatori in #corallo rosa e giada 🌺 Con #Guru in Giada e #Avventurina 🌸 Questa #mala permette di fare chiarezza sulle proprie esigenze e sui desideri degli altri 🙌 rafforza la stabilità 🍀 migliora la comunicazione e riduce i problemi sessuali Il mantra che ho usato è Sat Siri Siri Akal • • • • • • • #japamala #malabeads #yoga #mala #meditazione #handmade #mantra #zen #prayerbeads #Kundaliniyoga #YogiBhajan #medita #yogajewelry #SatNamRasayan #gemstones #cristallidiguarigione #WaheGuru #jewelry #OngNamoGuruDevNamo #meditazione #gioielleriafattoamano #spiritualjewelry #healing #Satnam #gipsy Mahan Priti Kaur @[email protected] https://www.instagram.com/p/B4cM4pIIG-N/?igshid=mbdffvwbc6h3
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blackeyesout · 7 years
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10 agosto 2017 in questo preciso istante sono dietro casa mia, vicino la piscina, sulla sdraio. sono sola ma non ho paura, con me ho la musica. i linkin park. da quando Chaz é morto mi sento troppo legata a loro. credetemi, prima lo ero anche, ma adesso sento che hanno bisogno di me, come supporto. sto guardando le stelle, ogni tanto sposto il telefono e guardo il cielo, sono qui fuori da circa dieci minuti e non ne ho vista neanche una, di stella cadente ovviamente, cosa si aspetta la notte di San Lorenzo? anche Pascoli ne parlava "x agosto" Van Gogh anche, "Notte Stellata". le stelle sono qualcosa di magico, sono belle e imprevedibili. perché imprevedibili? perché si aspetta proprio il dieci agosto per guardare le stelle? ci sono tutte le sere le stelle, é solo che non ci si pensa a questo. i desideri, cosa sono i desideri? sono voglie? sono buchi da riempire? i desideri sono speranze? speranze e delusioni forse. non lo so, non credo nelle stelle, ma so che sta sera una la dedicherò a tutte quelle persone che fanno, e che hanno fatto parte della mia vita. la dedicherò alla mia famiglia, che nonostante tutto, mi é sempre stata vicina. alla mia migliore amica, che la nostra amicizia possa rimanere eterna Arianna. a mia cugina Giada, grazie, grazie di esistere veramente. a F, che nonostante mi abbia distrutta, tengo ancora a lui, come se fosse mai stato mio. a S, tante volte mi manca, ma doveva finire così. a Francesca, una ragazza che conosco da 7 anni, e che rimarrà per sempre sotto la mia pelle. al mio primo cane, Rika, sembrerà banale, ma voglio farlo. a V, che nonostante non riesca a definirlo migliore amico, lo é. alla mia migliore amica a distanza, Andy, tutto andrà bene lo prometto. a te che leggi, spero che tu sia felice adesso, qualsiasi giorno sia, qualsiasi cosa tu stia passando, io ti sono vicina. ma soprattutto a te, il mio unico vero desiderio sta sera, e sempre, sei tu, con il tuo sorriso e i tuoi capelli disordinati, con il tuo modo buffo di ridere, e con i tuoi occhi indecifrabili, a te con le tue lentiggini, a te che sei sempre nei miei pensieri, a te a cui darei tutta me stessa, a te che darei la felicità di vivere, se solo potessi. a te e alle tue labbra che vorrei sfiorare e poi ricordare a memoria il sapore. a te e al tuo profumo, che mi stordisce, a te e alle tue occhiate. a te, semplicemente a te mio piccolo desiderio. ed infine, a me stessa. perché ne ho passate tante e sono ancora qui, a me che non mollerò mai. Buon San Lorenzo a tutti quelli che stanno sperando di vedere una stella per esprimere un desiderio, spero che i vostri desideri si avverino tutti.
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erigibbi-blog · 6 years
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Libri in arrivo Maggio 2018
Libri in arrivo Maggio 2018 #LibriInArrivo #LibriInArrivoMaggio #LibriInArrivoMaggio2018 #NuoveUscite #NuoveUsciteMaggio #NuoveUsciteMaggio2018
LIBRI IN ARRIVO MAGGIO 2018: se non avete idea di cosa leggere non dovete far altro che scoprire le nuove uscite librose di Maggio 2018.
Libri in arrivo Maggio 2018
(03/05) Vorrei che fosse già domani – Miriam Candurro, Massimo Cacciapuoti(Garzanti): Al liceo è giorno di manifestazione. Nei corridoi deserti, Paolo cerca agitato tra i suoi post-it quello su cui ha annotato le coordinate per…
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cosplayhubit-blog · 7 years
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ROMA CARTOON FESTIVAL: c'è una nuova fiera in città! published on Cosplay Hub
ROMA CARTOON FESTIVAL: c'è una nuova fiera in città!
Il Roma Cartoon Festival sbarca per la prima volta nella Capitale. Dal 23 al 25 giugno, al Guido Reni “District”, si inaugura la 1° edizione dell’evento dedicato agli appassionati del fumetto e del cosplay.
Roma Cartoon Festival è una miscela di ingredienti di prima scelta, nel contesto del Guido Reni District, una tre giorni dedicata al mondo dell’intrattenimento: comics e games. Appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, musica, collezionismo e cultura tradizionale giapponese.
  GLI OSPITI
  Quasi cinquant’anni di carriera lo hanno portato a diventare uno dei pilastri storici della storia dell’animazione, lavorando a molteplici serie di successo tra cui “Judo Boy”, “Speed Racer”, “Gatchaman” e “Tekkaman” fino ad arrivare al suo più grande successo: “Ken il guerriero”.
  Ad animare le tre giornate, il gotha del fumetto nazionale e internazionale. Direttamente dal Giappone, in esclusiva, Masami Suda, il disegnatore e animatore di alcuni dei cartoni animati più famosi, noto al grande pubblico per la serie animata di “Ken Il Guerriero”. Masami presenterà al pubblico del Roma Cartoon Festival una selezione dei suoi più celebri disegni. Altra famosa firma dell’iper pop contemporaneo, dal Canada presente a Roma, Camilla D’Errico che esporrà alcune delle sue bellissime opere. Diversi anche i nomi che rappresenteranno il panorama italiano del fumetto, come Giada Perissinotto, Emiliano Tanzillo, Marco Gervasio, Stefano Intini, Corrado Mastantuono e Lorenzo Pastrovicchio.
Immancabile la partnership con la Scuola Romana dei Fumetti, che offre agli artisti della nuova generazione la prestigiosa occasione di collaborare con docenti conosciuti a livello internazionale.
  AREA GAMES
    Per gli amanti dei giochi, il Cartoon Festival è un vero e proprio parco dei divertimenti. E’ prevista un’area dedicata ai giochi da tavolo, ai wargames e ai retrogames, dove campioni di oggi e di ieri potranno sfidarsi e confrontarsi con l’aiuto delle associazioni culturali romane presenti e i giochi che i più grandi editori nazionali porteranno in demo per tutti coloro che vorranno partecipare. La manifestazione collabora infatti con le più grandi case editrici: Asmodee, uno dei principali editori e distributori di giochi europei con una rete di vendita estesa in 44 nazioni e dV Giochi, casa editrice italiana di giochi da tavolo e di carte fondata nel 2001 e tuttora attiva.
  AREA COSPLAY
    Parteciperanno al Roma Cartoon Festival anche numerosi gruppi da tutta Italia, del coloratissimo mondo dei Cosplayer, che intratterranno i grandi e i più piccoli, portando in vita i personaggi più amati e conosciuti dei film, dei fumetti con scenografie e attività.
L’area Cosplay ospiterà Lightning Cosplay, direttamente dalla Germania, per la sua prima volta in Italia pronta ad autografare il suo libro.
  LA GARA COSPLAY
    Domenica 25 giugno si svolgerà la gara Cosplay!  Selezionata tra i migliori Cosplayer nazionali e internazionali, la giuria, composta da personaggi del calibro di Lightning Cosplay, Layla, Daisy e Artemis Entreri Cosplay, assegnerà, oltre ai premi classici, il premio speciale RCF: un viaggio in Giappone.
  CONCERTI
    Cartoon Festival è anche musica. Con un concerto live ogni sera: Giorgio Vanni animerà il sabato sera (24 giugno) con le sigle dei cartoni animati e la domenica (25 giugno) si chiuderà in bellezza con i Gem Boy, il gruppo bolognese famoso per le sue canzoni parodia.
  AREA JUNIOR
    Finalmente per questa occasione è stato ideato uno spazio pensato per le famiglie, l’area Junior, dove i più piccoli potranno divertirsi con i mattoncini LEGO, partecipare alla lotteria Area Junior, che metterà in palio il premio dei desideri di ogni bambino: 4 ticket per il parco Disneyland Paris per un nucleo familiare e inoltre frequentare un lab su misura per i bambini organizzato dalla Scuola Romana Fumetti. Cosa volere di più?
      Per i più curiosi  nella tre giorni del fumetto verranno presentate le ultime novità del mondo dei giochi e videogiochi con un’area dedicata agli espositori del settore e stand originali giapponesi, dove poter trovare e comprare fumetti da collezione, gadget e tante altre sorprese.
Mostre, spettacoli, incontri, workshop interattivi, spazi food, musica e molto altro ancora è la prima edizione del Roma Cartoon Festival. Un’energia nuova e colorata che sarà da stimolo a tutti i Peter Pan di ogni età per incontrarsi, appassionarsi e darsi appuntamento all’anno seguente.
  FOCUS ON: LIGHTNING COSPLAY
    Laura, conosciuta come Lightning Cosplay, ha affascinato il mondo sin dal 2012 con i suoi costumi e armature elaborati e dettagliati da videogiochi come The Elder Scroll, World of Warcraft e Diablo. Ha lavorato con molte grandi società di videogiochi come Blizzard, Bethesda e Square Enix. Il mondo fantasy è una delle sue grandi passioni.
Laura ha partecipato a numerose convention, condiviso la sua conoscenza attraverso workshop e panel e pubblicato il suo terzo libro alla fine dello scorso anno. Ha vinto molti grossi premi e partecipato come giudice a numerose competizioni internazionali. Parteciperà al Roma Cartoon Festival come presidente di giuria al Cosplay Contest di domenica e valuterà il lavoro dei partecipanti.
Il sabato ci sarà un Q&A con lei sul palco, per parlare dei suoi lavori e dei suoi prossimi costumi! Potrete trovarla al suo stand nell’Area Cosplay per fare una foto con lei, ammirare i suoi bellissimi costumi e ricevere qualche consiglio per il vostro prossimo progetto cosplay.
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