" Carlo si arruolò in convento con il sogno pio di divenire papa, papa Carlo, senza primo o secondo, papa Carlo e basta, pontefice della religione, pioniere di un papato incorruttibile e vicino al senso cristiano della vita. Dopo pochi mesi Carlo già primeggiava in ogni disciplina, era terzo in latino, quarto in geografia, ottavo in preghiera a corpo libero, diciassettesimo al salto della cavallina, trentaduesimo al giro delle Fiandre, secondo in goliardia, sesto in condotta, novantaquattresimo in letteratura e settimo nelle opere buone.
Tutti parlavano di Carlo, si chiedevano di come potesse eccellere in tutte le discipline, qualcuno sospettava doping e vennero prelevate le urine notturne di Carlo per sottoporle ai test pertinenti.
Le prodigiose urine erano ghiacciate, una granatina di cristalli a trenta gradi sotto lo zero, un escremento cetaceo con una temperatura corporea vicina a quelle norvegesi.
Dopo un solo anno Carlo era pretore, eccelleva in diritto e in dovere, scriveva testi di esegetica e continuava a primeggiare in tutte le discipline: quarto in pesca trotacea, diciottesimo al salto triplo, ventunesimo in fioretto cattolico, settantatreesimo in toponomastica e terzo in preghiera con rito rigido.
Dopo un anno e due mesi Carlo era arcivescovo di tutte le scozie, eccelleva e basta, senza bisogno di elencarne le vittorie che non sono poche: quinto al Tour, sesto a Stoccolma, ottavo a San Sebastian, centotrentaduesimo sul Tourmalet ecc. ecc.
Dopo tre anni Carlo era papa, la fumata era bianca ma Carlo era più bianco della fumata, fumava tutto il vaticano e la cortina nascondeva il pontefice che appariva squarciandola come visione francese. Fumava bene Carlo, spezzava le sigarette, le porgeva ai suoi discepoli e le arricchiva. Il sesto giorno di pontificato Carlo, non vedendo più nulla, proibì il fumo e Roma tornò a respirare. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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Lietta Manganelli, Giorgio Manganelli. Aspettando che l'inferno cominci a funzionare, «i Delfini», La nave di Teseo, Milano, 2022
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Le taccole emettono segni di allarme e di riconoscimento reciproco; sono stati catalogati più di sessanta segni. Le taccole rimangono un'eccezione: preso nel suo insieme, il mondo funziona in un silenzio terribile; esprime la propria essenza con la forma e il movimento
Michel Houellebecq, Interventi, La Nave di Teseo 2022.
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[Al limite della notte][Michael Cunningham]
Michael Cunningham racconta, sullo sfondo della New York dell'arte ferita dalla crisi economica, la storia di una persona che si crede speciale ed è incredibilmente e dolorosamente normale, indagando le fragilità, le segrete aspirazioni, sogni e paure
Peter e Rebecca Harris sono una coppia di mezza età, sposati da oltre vent’anni. Vivono a New York e lavorano entrambi nel campo dell’arte, lui come gallerista e lei come direttrice di una rivista. Benestanti, realizzati, ben inseriti nella vita sociale newyorkese, proprietari di un appartamento in una zona prestigiosa, non hanno preoccupazioni se non il freddo rapporto con la figlia Bea, che…
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Woody Allen (effetti collaterali)
La dieta
Un giorno, senza motivo apparente, F. ruppe la dieta. Era andato a pranzo in una tavola calda col suo supervisore, Schnabel, per discutere di certe questioni. Di quali "questioni" in particolare, Schnabel si era tenuto sul vago. Schnabel aveva telefonato a F. la sera prima, proponendogli un incontro a pranzo.
"Ci sono varie questioni," gli disse al telefono. "Temi su cui bisogna decidere... Naturalmente non c'è fretta. Magari un'altra volta." Ma F. venne roso da una tale ansia circa la precisa natura e il tono dell'invito di Schnabel che insistette perché s'incontrassero immediatamente.
"Ceniamo stasera," disse.
"È quasi mezzanotte," gli disse Schnabel.
"Va benissimo," disse F. "Naturalmente, dovremo scassinare il ristorante".
"Sciocchezze. La cosa può attendere," ribatté Schnabel e riattaccò.
F. aveva già il respiro affannato. Cos'ho fatto, pensava. Mi sono reso ridicolo di fronte a Schnabel. Lunedì si risaprà in tutta la ditta. È la seconda volta questo mese che mi copro di ridicolo.
Prima uscita: 4 aprile 2023
Curatore: Daniele Luttazzi
Editore: La Nave di Teseo
Pagine: 160
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Sul romanzo italiano più bello degli ultimi dieci anni
di Valentina Durante
La scrittrice Valentina Durante
Da qualche tempo mi sono accorta di un vizio retorico che mi prende quando parlo di letteratura, e frequentemente anche quando ne scrivo, e cioè l’uso disinibito del superlativo relativo o di altre espressioni che implicitamente alludono a una definizione quantitativa del valore. Lo riscontro in me e lo riscontro fuori da me: negli altri, nel…
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Nel romanzo Dove la luce di Carmen Pellegrino ne esistono tre, di piani distinti e comunicanti.
In uno sono raccolte le lettere che Federico Caffè, docente universitario di economia, invia a una fantomatica amica di nome Adolphine.
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Claudia Durastanti/La vita prima della parola Fine
https://www.pulplibri.it/claudia-durastanti-la-vita-prima-della-parola-fine/
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De Angelis, Celati, Terrinoni, Biondi, Darwin e l’origine delle specie.
Parto dal titolo darwiniano, che è per l’appunto «L’origine delle specie», con specie al plurale, perché non ci si riferisce alla specie somma, la specie grandiosa, scherzo, insomma l’uomo. Per quella, sempre dello stesso autore, c’è «L’origine dell’uomo». Ma veniamo al dunque. Ieri stavo rileggendo l’Ulisse di James Joyce, nella traduzione di Gianni Celati uscita con Einaudi, quando mi sono accorto di una cosa che non avevo notato. Celati, nel penultimo capitolo, quando Joyce cita le opere di Darwin, traduce con «L’origine della specie». Sfoglio una versione tascabile in lingua originale e non ci sono dubbi sul fatto che Joyce abbia scritto il titolo corretto, «The origin of Species». Così per curiosità sfoglio la versione di Giulio De Angelis, della Mondadori – il primo Ulisse non si scorda mai – e anche lì trovo «della specie». Così per togliermi il dubbio prendo la versione di Enrico Terrinoni con Carlo Bigazzi, quella della Newton, in attesa di procurarmi quella con Bompiani, non prima dell’estate perché il tempo vola. Terrinoni traduce correttamente con «Origine delle specie». Mi era rimasto un ultimo dubbio, la versione di Mario Biondi uscita per La nave di Teseo, anche lì trovo «L’origine della specie». Riflettendoci mi sono dato come spiegazione, più che una svista, il fatto che l’opera di Darwin, come capita ad esempio al romanzo di Salman Rushdie, Versi satanici (Satanic verses), sia più citata che letta, tanto che anche della seconda c'è chi la cita dicendo «Versetti satanici», titolo mai assegnato all’opera di cui esiste in Italia un’unica versione, edizione e traduzione.
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Melancholia di Jon Fosse: scrivere è allontanarsi da se stessi?
In un paio di giorni il bipolare (di stampo gemellare, essendo il sottoscritto nato tra il 29 e il 31 maggio) che sonnecchia in me ha letto oltre metà di Melancholia I e II di Jon Fosse, e poi si è recato a dormire con un pensiero dominante: riuscirò mai a reagire a quest’assurdo romanzo?
Melancholia di Jon Fosse
Ho letto ’sto greve tomone contemporaneamente a Oltre la superficie di Nunzio…
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Matthew Perry
«Friends», amanti e la Cosa Terribile
Prefazione: Lisa Kudrow – Traduttore: Chiara Spaziani
La nave di Teseo
Friends, amanti e la Cosa Terribile è un memoir intimo e illuminante, che offre una mano tesa a chiunque stia lottando per la sobrietà. Brutalmente sincero, divertente e a tratti tragico
L’amatissima star di Friends ci porta nel dietro le quinte della sitcom e ci racconta la…
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Giorgio Scerbanenco e la serie con Arthur Jelling per La nave di Teseo
Le indagini di Arthur Jelling, geniale come Poirot, implacabile come Maigret.Il primo grande detective del giallo italiano in sei avventure mozzafiato firmate Giorgio Scerbanenco (da La nave di Teseo)
Giorgio Scerbanenco, maestro del giallo italiano, ritorna in libreria per La nave di Teseo con la serie dei casi dell’investigatore Jelling. Pubblicati tra il 1940 e il 1943 hanno per protagonista…
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Lello Voce, Razos, «i Venti», La nave di Teseo, Milano, [October] 2022
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Some new dates accompanying Italian poet Francesco Targhetta and his book his new book “La colpa al capitalismo” (La Nave di Teseo).
March 4th Dedica Festival Pordenone
March 5th Marzo Closer @ Bar DaDino Venezia
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[Scuola di solitudine][Crocifisso Dentello]
L’Amicizia e la Verità: il ritorno al passato in un toccante ritratto letterario
Titolo: Scuola di solitudineScritto da: Crocifisso DentelloEdito da: La nave di TeseoAnno: 2024Pagine: 160ISBN: 9788834617205
La trama di Scuola di solitudine di Crocifisso Dentello
Al termine di una presentazione letteraria, l’autore viene avvicinato da un uomo che si rivela essere Walter, un suo compagno di…
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