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#Interno Libri Edizioni
queerographies · 7 months
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[L'amore esausto][Federico Morando]
L’amore esausto di Federico Morando: una panoramica sulla meraviglia e l’amore che nutrono e consumano l’anima. Titolo: L’amore esaustoScritto da: Federico MorandoEdito da: Interno Libri EdizioniAnno: 2024Pagine: 72ISBN: 9791280138354 Di cosa parla L’amore esausto di Federico Morando La nuova raccolta di Federico Morando offre una panoramica su quel sentimento che nutre e allo stesso tempo…
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gregor-samsung · 1 month
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“ Disteso sul pagliericcio del carcere, mi sentivo a casa mia, dissi a Chiellino, nel sogno ora stavo bene, ma lui mi svegliò veramente dal bel torpore dell’ultimo sonno con le parole “La campagna si fa lunga”. Il carcere era per lui, come quella della Libia e del fronte italiano, un’altra campagna. Caddi dalla branda. Volli prendere lo straccio, non so se mi spettava, e se pure mi spettava, Chiellino in mia vece era già accoccolato e così, piegato sulle ginocchia, indietreggiava man mano che con lo straccio puliva il pavimento e la striscia bagnata arrivava ai suoi piedi. «No, no, deve venire uno specchio, tu lo lisci, devi calcare; calca forte» mi diceva Chiellino. Calcavo forte e nello sventagliare lo straccio due opposti pensieri, a destra e a sinistra, mi salivano in capo: perché dobbiamo pulirci noi il pavimento? Ecco l’origine della schiavitù. Giappone, perciò, non si abbassa mai, è lì che fischietta e sorveglia, da padrone: lui, ed anch’io, faremmo crescere la polvere dei mesi e degli anni, lui per protestare e chiedere il colloquio e dire al procuratore di provvedere con uno spazzino o con una guardia, io per richiudermi nello sdegno e nell’isolamento, per non darla vinta ai boia, ai comandanti, ai giudici: essi non ci hanno soltanto messi in galera per scacciarci dalle strade, ma così ottengono che ci avvezziamo all’umile ordine interno e che ricreiamo tra noi la gerarchia dei servizi, la necessità di una legge. Loro ci volano sopra, sorridenti e beati come il generale passa a cavallo a dire col mento, col mento suo e con quello del cavallo: “Bravi, voi siete il mio ordine e la mia volontà, il mio regolamento. Fra poco morirete da cani in battaglia; anche questo è previsto”. Noi siamo le pecore e i buoi dei macellai e dei proprietari di bestiame. Così essi mantengono la loro ragione sugli operai, sui contadini, sui pezzenti e il sempre nuovo annuncio del vangelo, ogni giorno e ogni domenica, ripete la legge degli uomini e ognuno dice a se stesso: “Io sono la via, la verità, la vita” e subito corre a comandare alla moglie, ai figli, al fratello più piccolo, al più debole di sé. Il pavimento si bagnava, potevo vedermi la faccia dentro e mi arrestai nel vederla. “
Rocco Scotellaro, L' uva puttanella-Contadini del Sud, Laterza (collana Universale, n° 4; prefazione di Carlo Levi), 1977⁴, pp. 79-80.
[Prime Edizioni originali, postume: Laterza (collana Libri del tempo), 1956-1954]
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vorticimagazine · 11 months
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Storie di ragazze che non volevano essere belle
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Scegliamo di parlarvi di una guerra invisibile. Si tratta di una guerra interiore, umana, con il proprio corpo. Due psichiatri da sempre attenti all’aspetto umano della psichiatria e della medicina, Ugo Zamburru e Angela Spalatro, hanno analizzato i disturbi del comportamento alimentare, raccontati attraverso le testimonianze di giovani donne che ne sono uscite. Si tratta di un'analisi accurata.
Storie di ragazze che non volevano essere belle (Edizioni Gruppo Abele), questo è il titolo del libro, focalizzato sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (chiamati inizialmente DCA, “disturbi dei comportamenti alimentari”, sigla che poi è rimasta), che sono malattie psichiatriche complesse, caratterizzate da pensieri patologici e ossessivi legati all’immagine corporea e al cibo.
Questi pensieri alterano in modo significativo e disfunzionale il comportamento alimentare delle persone, mettendo a rischio la loro salute e, se non trattati, possono essere fatali. In Italia soffrono di disturbi alimentari circa 3 milioni di persone e il numero dei nuovi casi ogni anno si aggira attorno ai 30.000 soggetti. Tali numeri sono in tutta evidenza impressionanti. “Per noi occorre sostituire ai numeri, che sono freddi, le storie delle persone. E lo facciamo per una ragione precisa: i disturbi alimentari hanno il loro nodo nella complicata gestione delle emozioni, e le storie delle persone altro non sono che la casa delle loro emozioni” Queste sono le parole degli psichiatri Ugo Zamburru e Angela Spalatro, nell'introduzione del libro. Il saggio esplora in profondità la vita delle persone, attraverso dodici testimonianze, vere e drammatiche, di donne che hanno vinto la loro battaglia contro i disturbi dell’alimentazione. Il punto di vista è interno – le ragazze che raccontano sé stesse e le loro storie – ma anche esterno, con il commento di due psichiatri che da sempre hanno fatto propria l’eredità di Franco Basaglia: la relazione di cura non è solo l’incontro di due biologie, ma di due universi, sfaccettati e diversificati. Bisogna incontrare le persone che i sintomi nascondono: solo così si può instaurare una relazione che sia pienamente trasformativa. Il libro "Storie di ragazze che non volevano essere belle" è strutturato in tre parti Nella prima parte, “Percorsi di ricerca di senso: le storie” le testimonianze raccolte e commentate da Ugo Zamburru e Angela Spalatro trascinano il lettore nella vita delle ragazze e del loro contesto sociale e familiare. Solo incontrando una persona e la sua storia si può aprire uno squarcio di consapevolezza: “Abbiamo anche la speranza di coinvolgervi perché nessun problema può essere delegato unicamente agli specialisti”. La seconda parte, “Piccolo sguardo sui disturbi”, racchiude un breve compendio sugli aspetti chiave utili a comprendere il fenomeno dei DCA e il ruolo di scuola, famiglie e società nella loro prevenzione. L’ultima parte, intitolata “A chi rivolgersi”, è invece una raccolta di risorse utili per orientarsi su cosa fare in caso di disturbi dell’alimentazione: dove andare, quali professionisti contattare e a quali associazioni e realtà chiedere aiuto. Storie di ragazze che non volevano essere belle è un libro che illumina, fa chiarezza e fornisce strumenti per capire una piccola, piccola parte dell'immenso caleidoscopio che è la persona. La scheda completa di Google Libri: infografica completa, book & e-book shop... Gli autori
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Angela Spalatro è psichiatra e PhD in Neuroscienze. Lavora in ambito comunitario, dove oggi sperimenta in prima persona la ricerca intesa come reciprocità nella relazione con le persone portatrici di sofferenza psichica.
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Ugo Zamburru è psichiatra e già presidente di Arci Torino. Inventore e animatore per oltre dieci anni del Caffè Basaglia di Torino. Per Edizioni Gruppo Abele ha scritto, ancora insieme ad Angela Spalatro, Piccolo manuale di sopravvivenza in psichiatria (2021). Licenza di copertina: da 51581 da PixabayLinks di approfondimento: Accedi alla rubrica Libri Consigliati di Vortici Magazine Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Xenia Book Festival 2023 a Reggio Calabria
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E’ ai nastri di partenza l’VIII edizione di Xenia Book Festival, la rassegna letteraria internazionale all’aperto di Reggio Calabria, prevista nel weekend del 5 e 6 agosto presso l’Arena dello Stretto. Si tratta di un prestigioso evento dell’estate reggina sempre più proiettato negli ultimi anni ad occupare un posto di rilievo nel contesto del panorama culturale - editoriale nazionale ed internazionale. La manifestazione, organizzata dalla Leonida Edizioni e dall’associazione culturale Xenia Book Festival, storicizzata dalla Regione Calabria, ha il patrocinio di dnumerosi enti, tra questi l’Ambasciata della Repubblica di Armenia presso la Repubblica Italiana, e  registrerà la partecipazione di 35 case editrici provenienti dall’intero territorio nazionale. Tra le case editrici dell’evento ci sono Leonida Edizioni, Adda Edizioni, Besa Muci, Cacucci, Claudio Grenzi Editore, Collettiva Edizioni, Editrice AGA, Editrice Rotas, Edizioni di Pagina, Edizioni Gagliano, Edizioni Radici Future, Falvision, Gelsorosso, Giacovelli Editore, Giazira Scritture, I libri di Icaro, I Quaderni del Bardo, Il Grillo, Interno Poesia, Kurumuny, L'arco e la corte, Les Fleneurs, Musicaos Editore, NowhereBooks, Pensa, Pietre Vive Editore, Progedit, Schena Editore, Terra Somnia Editore, Terrarossa, Vesepia, Vintage Editore, Wip Edizioni, Ideadinamica e Montinaro Editore. Il programma, inoltre, vede l’adesione di 40 autori alla rassegna letteraria Vetrina d’Autore presso la sala conferenze Spazio Closed della Leonida Edizioni, con la partecipazione del trio musicale armeno Khachaturyan, di Tsovinar Hambardzumyan Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia presso la Repubblica Italiana, di Giorgio Piras dell’Università La Sapienza ed altri studiosi. Particolarmente rilevante sarà la presenza, in videoconferenza,  del noto attore, regista e sceneggiatore Carlo Verdone. Xenia si richiama all’apertura ed alla conoscenza di elementi connotativi sempre più marcati della politica editoriale della Leonida Edizioni, infatti la kermesse letteraria sarà seguita dalle telecamere del canale Eclipse due come voi. Read the full article
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seanselmi · 1 year
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"Luci d'ombra" il nuovo libro di Salvatore Enrico Anselmi in concorso al Premio Settembrini 2023
#narrativaitaliana #libri #libridaleggere #racconti #novitàinlibreria #narrativa #narrativaletteraria #premio settembrini #Settembrini
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Il nuovo libro dello scrittore e storico dell’arte Salvatore Enrico Anselmi In concorso al Premio letterario Settembrini 2023
Luci d’ombra di Salvatore Enrico Anselmi, LINEA edizioni, Padova 2023, è ufficialmente tra le opere in concorso al Premio Letterario Nazionale Settembrini, Regione Veneto. Il prestigioso concorso prevede in via esclusiva che alla competizione partecipino sillogi edite comprendenti testi brevi.
La raccolta Luci d’ombra può essere considerata un’indagine sulla natura umana, uno studio sulla condizione privilegiata e solipsistica dell’artista, dello scrittore, del compositore, ma anche sull’ondivaga aspirazione all’innalzamento e all’inabissarsi della creazione e della vita che tocca l’abbrivio della vertigine e della tensione più elevata, e può imbrattarsi nella guazza del vivere basso e triviale.
Jan van Eyck, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, il principe musicista Carlo Gesualdo da Venosa, Giacomo Leopardi, Edvard Munch, John Fante, Scott Fitzgerald, Ernst Hemingway, Virginia Woolf, Katherine Mansfield, Mark Rothko, Massimo Campigli, Franco Angeli, Tano Festa sono soltanto alcuni di quanti sono richiamati in superficie dalla narrazione, da un barlume, da una citazione, da un riferimento più tenace, dalla contezza circa l’onere di vivere e creare all’unisono o in conflitto interno. Protagonisti o comprimari, attraversano il percorso dei racconti nel quale si mescolano analisi, dissezioni e indagini autoptiche sulla natura umana. L’elevatezza e il basso vivere, l’ironia e il surreale, il lirico e il crudele, la morte e la violenza del morire in guerra o su commissione.
Il titolo Luci d’ombra deriva dalla condizione dello spazio, del luogo, dell’oggetto sollecitato da una luce filtrata che passa attraverso una superficie o una massa frapposta come quando si rimane all’ombra degli alberi, di una pergola, all’ombra di un tendaggio o di un telo. La non perfetta, alta e diffusa illuminazione in tal senso chiazza lo spazio di ombre o richiama in superficie le zone sollecitate dalla fonte che attraversa il vuoto senza ostacoli. Così come accade nell’esistenza del singolo e nella vita comunitaria, la luce irradia e si nasconde. Può richiamare al brillio pieno la superficie di un oggetto o l’esercizio esperienziale di un uomo, può relegare entrambi al ristagno in penombra.
Convivono, nella trama di queste storie, racconti, lettere, monologhi, considerazioni solipsistiche che trovano voce nella parola scritta seguendo talvolta un abbrivio elevato, talvolta la medietà, talvolta la bassezza dei registri formali. A imitazione della vita e dei suoi protagonisti che veleggiano alti, ma possono incurvarsi nella negligenza quotidiana con la stessa frequenza e disinvoltura. 
Secondo un andamento diacronico i primi racconti prendono avvio da vicende e condizioni che ambientano le storie in periodi più lontani dalla contemporaneità, per avvicinarsi al contesto attuale, sempre con uno sguardo evocativo e di riflessione. Talvolta l’io narrante parla in prima persona, talvolta con il distacco e la terzietà della vicenda raccontata servendosi di un approccio oggettivo.
La banalità della vita, per l’appunto, il senso-non senso di questa, il rovello creativo, il motore etico della scrittura, il dramma della violenza e la surrealtà delle minime cose, delle minime, piccole incombenze di quotidiana valenza, la mostruosa identità umana e la sua sublime capacità di innalzarsi per instaurare una visione altra, possono essere questi i crocevia del dubbio e lo snodo della prosecuzione. Così come centrale è il monologo interiore, il soliloquio che, pur con la variazione delle circostanze e delle intonazioni, costituisce un’altra tematica portante, un’altra voce che accompagna il lettore. È un collante l’identità analitica che sottopone al suo sguardo il circostante, lo storicizzato e il contemporaneo, l’elevatezza drammatica di un compositore, la banalità triviale di un gommista, l’atmosfera visionaria di un locale frequentato da particolarissimi avventori, l’istanza di conferire pregnanza all’arte in conflitto col tempo, il rammarico per aver perduto o sfiorato la perdita ineludibile e la ripulsa per una condizione omologata.
I monologhi conservano in buona parte la sostanza testuale consona a un allestimento teatrale, a un soliloquio destinato a un pubblico di ascoltatori compresenti nello stesso tempo e nello stesso luogo occupato dalla parola enunciata.
Dichiara un esercizio di stile non fine a sé stesso la duplicazione dell’incipit in Dietro la brina del vetro che di fatto sconfina e devia in direzione di due storie diverse tra loro, accomunate dalla celebrazione, se possibile, dell’ovvietà banale delle giornate e del loro svolgersi. La quasi vischiosa e puntuale descrizione, il ritmico e cadenzato avanzamento delle due storie sono tuttavia coerenti e convergono fin quasi alla sovrapposizione di due esperienze umane interscambiabili. Il sogno del giovane nel primo racconto potrebbe essere consumato dal ragazzo protagonista del secondo, nella cadenzata e sempre uguale procedura d’avanzamento nello spazio e nel tempo tramite la ripetizione del viaggio in treno.
Lo stile e il tenore linguistico perseguono un principio di adeguamento ai tempi, alle età, alle circostanze. Il mimetismo narrativo costituisce un altro tenace legame di coerenza con i temi dei racconti che rappresentano quasi la mutevole ma unitaria eco di un’identità coerente. Evidenti e nascosti, macroscopici e sottesi sono le citazioni e i riferimenti storici, letterari, di cronaca e di costume. Macro e microscopia sono affiancate l’una all’altra nell’intento di mediare e trovare una linea, un filo, una coerenza di riferimento e di fondo.
Quale rapporto dovrebbero innescare queste storie con il lettore? Non dovrebbe lasciarlo indifferente questa selezione di vicende che studiano il vero e il verosimile, evocano il passato e lo riconducono al presente. Contraddittorie, irresolute, confliggenti sono la banale oggettività della giornata comune, così come la ragione d’essere per chi crea, così come la ragione d’essere per chi attende o afferra il presente, per chi lo ipoteca in una soluzione possibile, tendente a una svolta.
Luci d’ombra è un terreno minato e un luogo d’inciampo, è un quesito la cui risposta forse contiene un imperativo. È una ripresa e una stasi.
Luci d’ombra è dunque un terreno chiaroscurato, percorribile a tappe, dopo soste, per sferzate e abbrivio del ritmo e del percorso periegetico intorno all’uomo.
Luci d’ombra è la sfida di un viaggio lanciata a chi vi si accosta per leggere e maturare un cambiamento in sé. Un testo raffinato, godibile e coinvolgente.
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oubliettemagazine · 2 years
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Sul margine di Maria Allo: una parola nuova per le fragilità umane
“Ho il peso dei sogni nelle mani e il fuoco sulla terra” – Maria Allo Sul margine di Maria Allo L’ultimo libro di Maria Allo, “Sul margine“, è uscito poche settimane fa per le preziose Edizioni di Interno Poesia (nella collana Interno Libri), con prefazione della scrittrice Franca Alaimo. Maria Allo è docente, poeta e traduttrice, fortemente impegnata dal punto di vista culturale, sia nell’ambito…
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herederosdelkaos · 2 years
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Traducciones de «La causa del giorni», de Cinzia Demi
La causa dei giorni - libro di poesia de Cinzia Demi (La causa de los días - libro de poesía) (Interno Libri Edizioni di Andrea Cati).
aspettare mentre l'ape passa
a posarsi sul fiore e l'ombra compie
il suo giro avanzando e calando
mancando quell'angolo buio
dietro la creta del vaso
poggiato a ridosso del muro
là dove una lieve brezza
si fa fiato della sera
e carezza che manca
**
esperar mientras la abeja pasa
a descansar sobre la flor y la sombra cumple
su vuelta avanzando y menguando
sin golpear ese oscuro rincón
se hace aliento de la tarde
detrás de la arcilla del jarrón
apoyado contra la pared.
allá donde una ligera brisa
y caricia que falta
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#bibliotecasanvalentino LettureIndie Inauguriamo oggi una nuova rubrica che avrà cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace. Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: LETTUREINDIE (a darci l'idea è stata Misstortellino con il suo progetto #indiebooks ). La casa editrice di questo mese è: Edizioni E/O Buona lettura a tutti! **Tre di Valerie Perrin** In questa torrida estate ho trascorso gran parte delle mie ferie cercando refrigerio in spiaggia in compagnia di un bel libro. Ho scelto appositamente romanzi dalle storie appassionanti, che non richiedessero una concentrazione eccessiva e quello che più mi ha lasciata interdetta è stato “Tre”, ultima fatica della scrittrice francese Valerie Perrin. Si tratta di un vero e proprio page-turner, uno di quei libri che si leggono tutto d’un fiato e che provocano emozioni contrastanti nel lettore. È la storia dell’amicizia profondissima tra Nina, Etienne e Adrien a partire dal 1986, quando si incontrano nel cortile della scuola il primo giorno della quinta elementare, fino al 2017, quando i tre sono ormai adulti. La narrazione procede con capitoli in cui si alternano gli eventi del passato relativi all'adolescenza dei protagonisti e quelli del presente, quando una macchina, con un corpo al suo interno, viene ritrovata nel lago vicino alla cittadina in cui è ambientata la storia. La narratrice del romanzo, Virginie, all'epoca compagna di classe dei tre amici, investiga per scoprire cosa sia accaduto. “Tre” è, a tutti gli effetti, un romanzo di formazione che tratta diversi temi oltre a quello della crescita, delle prime esperienze e dell’amicizia. Infatti, si parla anche della ricerca dell’identità, delle relazioni tossiche in cui l’amore si trasforma in ossessione e desiderio di controllo, della volontà di salvare le apparenze a qualunque costo, dei segreti che non osiamo rivelare a nessuno e che ci consumano nel profondo, oppure che raccontiamo alla persona sbagliata, rovinandoci la vita. I protagonisti sono molto diversi tra loro, ma si completano a vicenda: Nina è una ragazza forte e fragile allo stesso tempo, è cresciuta senza i genitori e per questo è più matura e responsabile dei suoi amici. Ha un grande talento artistico e una passione per i segreti…! Etienne è bello ed estremamente affascinante, dei tre è quello che ha una famiglia regolare, con due genitori, fratelli e sorelle; sembra il personaggio meno ambiguo, ma con il tempo tirerà fuori il suo lato più oscuro. Adrien è il più timido e introverso, quello che parla poco, ma osserva e ricorda tutto: è un po’ la memoria del trio e ha un particolare talento per la scrittura. COSA MI È PIACIUTO Di “Tre” ho amato i personaggi secondari che sono stati caratterizzati con particolare attenzione dall'autrice, soprattutto Pierre Beau, il nonno di Nina, Louise e Marie-Laure, rispettivamente la sorella e la mamma di Etienne. Inoltre, nel corso dei capitoli l’autrice cita moltissime canzoni degli anni ’80 e ’90, non solo di cantautori e gruppi francesi, come ad esempio gli Indochine, ma anche di band internazionali come gli U2, i Depeche Mode, gli INXS e i Nirvana tanto da creare una sorta di colonna sonora che mi ha riportata agli anni dell’adolescenza. COSA NON MI È PIACIUTO. Senza fare spoiler posso dire che, come nei romanzi precedenti, l’autrice ha la grande capacità di inserire dei colpi di scena a fine capitolo che ci lasciano letteralmente a bocca aperta. In “Tre”, però, l’autrice ha un po’ esagerato con i cliffhanger e, secondo me, alcuni elementi della
trama andavano trattati un po’ più approfonditamente. L'AUTRICE Valerie Perrin (1967) è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese. I suoi romanzi “Il quaderno dell’amor perduto” e “Cambiare l’acqua ai fiori” sono stati successi mondiali, vincendo anche dei premi letterari. LA CASA EDITRICE Edizioni e/o è stata fondata dai coniugi Sandro Ferri e Sandra Ozzola nel 1979 e pubblica libri di letteratura italiana e straniera. Lo scopo della CE è quello di creare ponti tra letterature di diversi paesi per stimolare il dialogo tra le culture. Infatti, il nome e/o sta per e/oppure, ma anche est/ovest, mentre il logo rappresenta una cicogna che viaggia nel mondo portando storie. La e/o presta da sempre un’attenzione particolare alla letteratura femminile, pubblicando le opere di autrici come Elena Ferrante, Lia Levi, Muriel Barbery, Christa Wolf e Alice Sebold, ma edita anche i noir di Massimo Carlotto e Jean-Claude Izzo, i romanzi fantastici di Matt Haig e la saga dell’Attraversaspecchi di Christelle Dabos.
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artide · 4 years
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Penso che ci sia sempre più necessità di pensare diversamente, leggere diversamente, capisco il dramma della cultura attuale, nel senso di non poter davvero conoscere e stare al passo con i contenuti che essa produce, ma penso, altrettanto che non ci si possa solo affidare a ciò che le istituzioni propongono. L'articolo letto giorni fa, sulla classifica rimasta sostanzialmente invariata, dei libri del cuore degli italiani, mi ha fatto profondamente riflettere. Possibile che in vent'anni non ci sia niente altro? Che gli autori siano gli stessi di sempre ed ormai entri in una libreria e trovi sempre gli stessi autori, in bella vista, le stesse storie, in mille edizioni tra le più accattivanti, per rendere ormai il libro un oggetto spesso da avere e non più da essere? Ieri sono andato in libreria, le mie impressioni sono state confermate con un po' di amarezza. Ho notato che c'era un'ampissima sezione di libri scontati, di offerte, gli autori ed i titoli sempre gli stessi, più ti spostavi a lato, le sezioni, diminuivano contestualmente agli sconti. Uno scaffale interno, sapientemente sistemato, con i soliti libri, in una edizione costosissima, che sicuramente accappareranno numerosi consensi. Possibile che lo scaffale filosofa di una libreria medio grande sia proprio uno? E possibile che di tutti i sociologi sia rimasto Zizek e Bauman?
Sembra che non ci sia voglia di scommettere su altro, perché l'editoria ormai, fa la logica del mercato, investe su cosa conviene ed ha risultati certi: potremmo parlare di tantissimi contratti stipulati con blogger discutibili, dei casi letterari costruiti a tavolino, ma non è sede. ? Il meccanismo culturale è che l'uomo crea la cultura ed incorniciato dagli stessi contenuti che produce, questo non possiamo dimenticarlo.
I media fanno parte del substrato che influenza e nutre la possibilità di crescita di un individuo, se questo terreno, in partenza, è sempre lo stesso, come potremmo immaginare una crescita diversa dell'individuo? Come potremmo immaginare un pensiero diverso se la somministrazione dei contenuti culturali è sempre di un certo livello, se il linguaggio è ristretto, povero in termini di lessico, di struttura sintattica, per non parlare di contenuti
Ci sono libri ormai introvabili, non ristampati, ma nell'ottica di una digitalizzazione massiva, non varrebbe la pena invece di digitalizzarli e renderli nuovamente disponibili? Addirittura sarebbe utopico un database digitale con tutto lo scibile possibile dentro, con la possibilità di una stampa immediata, su richiesta in formato standard? Se non si vuole investire in stampa e distribuzione, mi sembra un'alternativa che si potrebbe percorrere. Sarebbe la vera liberalizzazione del sapere, con una possibilità di accesso pressoché totale e una possibilità di variegare la scelta possibile, di dare spazio anche a chi ha idee non commercializzabili o con pochi mezzi per poterle diffondere.
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spinebookstore · 6 years
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🌟🆕 Ora "SuONO"- The Italian indie tribute to #YokoOno de @labellascheggia, lo trovi a #Bari da #spinebookstore in @officina.degli.esordi. 💿suONO black vinyl 180 gr. (artwork e poster interno by @olimpiazagnoli ). Progetto di Matteo Bianchi, lo trovi esposto sul nostro tavolo delle novità, assieme ad altri dischi e cd di questa etichetta #indipendente che produce "musica bella e in tiratura limitata". Poche copie, non fartelo scappare. . . Segui Spine su Facebook: facebook.com/spinebookstore Instagram: instagram.com/spinebookstore Twitter: twitter.com/Spinebookstore Tumblr: http://spinebookstore.tumblr.com . . #spinebookstore #suONO #labellascheggia #Spine #Bari #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere #booking #internazionali #stampe #graphicnovel #illustrazione #arte #poster #bookshop #indipendente #independent #illustration #Europe #presentazioni #autori https://www.instagram.com/p/BuVtGKHgQgO/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1s8nd8to3se22
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nanita-nana · 3 years
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Recupero dell'essenziale- Michela Zanarella
Recupero dell’essenziale- Michela Zanarella
Recupero dell’essenziale, edito da Interno Libri Edizioni, è un libro che nasce – come spiega l’autrice stessa nei ringraziamenti – dopo un recupero di poesie andate perdute a causa di un guasto irreversibile all’hard-disk del computer. Un libro che ha avuto una seconda vita, quindi, grazie ad alcuni amici che hanno aiutato Michela Zanarella a ricostruirlo ritrovando le poesie che compongono la…
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latinabiz · 3 years
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Il canto di Sant'Erasmo nerlla rassegna Cathedralis Memoria sabato 22 maggio
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Locandina Interno Cattedrale Cattedrale di GaetaCattedrale di Gaeta Riprende finalmente in presenza un appuntamento culturale nella cattedrale di Gaeta sabato 22 maggio alle ore 18.00 presso il duomo di Gaeta, torna la rassegna Cathedralis Memoria, percorsi di Fede, Storia e Arte. L’incontro, aperto al pubblico nel rispetto delle disposizioni anti-contagio, sarà incentrato sul canto in onore di Sant’Erasmo tratto da un libro corale del 1570. All’indomani del concilio di Trento, il Capitolo Cattedrale di Gaeta commissiona a un frate domenicano originario di Fondi, Vincenzo Pontano, una serie di libri corali di grosse dimensioni; tale corpus, oggi conservato nell’archivio capitolare, consta di 28 codici. I manoscritti su pergamena, in parte ornati, talvolta miniati, dotati di straordinarie coperte in legno, pelle e borchie metalliche, sono un tesoro di arte e cultura, oggetto di studio sotto molti punti di vista: storico, musicologico, codicologico, liturgico, paleografico e artistico in genere. L’appuntamento “Lætetur Mater Ecclesia” prende il titolo dall’incipit dell’antifona del primo salmo dei primi vespri del patrono Sant’Erasmo (la cui festa era allora distinta da quella di San Marciano). Il manoscritto è inserito nel codice denominato L.C. M. III: illustrerà il libro corale dal punto di vista codicologico don Gennaro Petruccelli, direttore dell’archivio dell’arcidiocesi di Gaeta; sulla figura di Vincenzo Pontano interverrà Gennaro Tallini del Centro di Ricerca “Al Segno di Fileta”; la composizione e produzione a livello locale di un ufficio proprio in onore dei santi sarà esposta da Nicola Tangari dell’Università di Cassino e del PIMS. Antifone, salmodia e cantico dei primi vespri dell’ufficio di Sant’Erasmo saranno eseguiti dal Coro dell’Arcidiocesi, diretto da don Antonio Centola. Gli interventi organistici saranno curati da Michele D’Agostino, organista dell’Abbazia di Montecassino. Per l’occasione il liber choralis L M tertius sarà esposto in una teca in cattedrale e saranno proiettati alcuni fogli grazie alla digitalizzazione del Centro di dematerializzazione dell’ufficio per i beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Gaeta. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui media diocesani, gode del patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra, ed è realizzato in collaborazione con Ali Ribelli Edizioni. Read the full article
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weirdesplinder · 3 years
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Romanzi rosa vintage: Delly e Ohnet
Causa trasloco una mia cugina ha dovuto mettere in vendita gran parte dei suoi libri, raccolti nel corso di una vita, tra cui molti romanzi rosa vintage. Io, da avida lettrice del genere quale sono, conoscevo Liala e Barbara Cartland quindi non ho trovato strano scorgere pile e pile dei loro romanzi tra i suoi scatoloni, ma data la differenza d’età notevole tra di noi, mi sono resa conto che non conoscevo molti altri autori che lei ha letto e amato negli anno sessanta, settanta e ottanta. 
Tra questi uno molto rappresentato nei suoi titoli era Delly, di cui io proprio ignoravo l’esistenza, perciò, da vera curiosona quale sono, mi sono informata e ho scoperto che Delly è uno pseudonimo collettivo adottato dai fratelli Jeanne-Marie  e Frédéric Petitjean de la Rosière, che con i loro romanzi d’amore spopolarono tra  gli anni dieci e gli anni cinquanta del 1900.
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Si tratta di romanzi d’amore dall’intreccio classico e a volte ripetitivo, in cui una fanciulla particolarmente pura e devota è ostacolata nella conquista del vero amore da cattivi piuttosto stereotipati e dal fatto che il suo uomo a volte deve essere prima riportato sulla retta via, per diventare pienamente degno di lei.
La fede ha un ruolo centrale nei suoi romanzi, l’eroina è caratterizzata da essa e con essa spesso redime il protagonista maschile cinico e freddo e sconfigge i cattivi della situazione. Molto peso nelle sue storie è dato anche alla struttura sociale dell’epoca in cui furono scritti e alla moralità borghese degli inizi del secolo.
Si possono senza dubbio trovare affinità tra i romanzi di Delly e i romanzi di Georgette Heyer ad esempio (nelle trame e negli intrecci), o persino con la Pamela di Richardson (come tipologia di eroine), ma con alcune carattteristiche comunque diverse, in prmis l’importanza della fede al loro interno, come detto sopra.
I romanzi di Delly sono recuperabili nell’usato principalmente,
poichè non hanno avuto ristampe negli ultimi decenni nel nostro paese (In Francia hanno ristampe continue come da noi LIALA per intenderci),
ma da poco Edizioni Falsopiano ha reso disponibili alcuni titoli di Delly (per ora pochi) in italiano in versione Ebook.
La produzione di Delly fu molto ricca, scrisse veramente tanti romanzi, io vi segnalo solo alcuni titoli con il loro link di acquisto nel caso potesse interessarvi provare a leggere qualcosa di suo:
Il fuoco sotto il ghiaccio   https://amzn.to/3eKhqhX
L’infedele   https://amzn.to/2RPZZDh
La donna del destino   https://amzn.to/3eHiK57
Ourida   https://amzn.to/3oauJej
Altra scoperta che ho fatto tra i libri di mia cugina è stato il romanzo:
IL PADRONE DELLE FERRIERE, di George Ohnet
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Trama: La giovane e bella marchesa Claire Beaulieu è innamorata e promessa sposa del duca di Bligny, un ragazzo superficiale e incostante. Il loro matrimonio, deciso da tempo, è ostacolato dalle condizioni economiche di Claire e dalla volubilità del fidanzato, che antepone al loro amore l’interesse personale. Il duca decide così di sposarsi per pura convenienza con una donna che non ama, scatenando le ire di Claire. Quest’ultima, per ripicca, non esiterà ad accettare controvoglia la corte di Philippe, un giovane e promettende industriale dalle umili origini. Ma il loro rapporto non sarà dei più facili: un intrico di rapporti sentimentali “pericolosi” metterà in difficoltà il loro menage, per altro reso sempre più incerto dalle differenze sociali...
Pubblicato nel 1882 in Fracia, questo romanzo è senza dubbio il più famoso scritto da Ohnet, quello che conobbe maggior fortuna. La trama tipica da romanzo rosa e già vista in mille vesioni, anche più moderne, è qui sviluppata però in stile romanzo di fine Ottocento e quindi con un piglio molto serio e morale, tipico dell’epoca. Anche qui come nei romanzi di Delly il ruolo sociale di una persona è molto importante ai fini della trama, poichè era centrale nella società di quel tempo, e lo stesso vale per la moralità.
Se dovessi cercare un romanzo con qulache affinità potrei citarvi Madame Bovary, seppur con le dovute differenze. Al confronto dell’opera di Flaubert, Il Padrone delle Ferriere è più leggero e ottimista e forse come trama potrei compararlo a Via col vento visto il carattere dell’eroina, ma ogni paragone credo non renderebbe a pieno l’idea comunque.
Anche questo romanzo è reperibile nell’usato,e anche in ebook, grazie alle Edizioni Falsopiano.
Vi hanno incurioito questi romanzi, conoscevate già questi autori, vorreste provarli? Fatemi sapere se questo post vi è piaciuto e l’avete trovato interessante, poichè ho tanti altri libri vintage da segnalarvi se volete. Inoltre se vi interessa un post dedicato a Liala o a Barbara Cartland fatemelo sapere.
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Buon pomeriggio lettori, stavolta sono qui per parlarvi di un libro incredibile, lasciamo da parte per un attimo le segnalazioni e ci godiamo grazie alla collaborazione con la Darcy Edizioni uno dei primi libri che ho letto e di cui non vedo l’ora di parlarvene. Il libro è “Una vita per una vita” di Viviana Leo, un romanzo con una meravigliosa storia d’amore, ma che al suo interno ha anche una crescita personale sia come singolo personaggio che come coppia. Che cosa posso anticiparvi? Beh, non molto altro se non voglio svelarvi tutto, ma quello che posso dire e che stavolta ci troviamo a parlare di un romanzo maturo, con dei personaggi più adulti e con una storia che ci fa riflettere molto. Andiamo a scoprire di più! https://www.instagram.com/p/CFE888pHc78/?igshid=1my4cf2whplme
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mikuhatsune91 · 5 years
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Chi mi conosce sa che Cime Tempestose è il mio romanzo preferito. Non potevo farmi scappare questa stupenda edizione di Storie Senza Tempo della @rbaitalia Sia testo che grafica rispecchiano le prime edizioni dei libri originari! Che splendore! 🌸 Ho acquistato il romanzo sperando di trovare al suo interno la traduzione esattamente identica ad una delle primissime stampate in Italia e indovinate? È così. Da fissatissima con questo libro non potevo che conoscere tutte le sue edizioni e finalmente trovare quella che agognavo da sempre è stato un sogno !♥️ • #bookblogger #book #trailer #booktrailer #bookstagram #bookish #bookaddict #bookaddict #books #likeforlike #follow #libriovunque #libridaleggereprimadimorire #librichepassione #libri #libridaleggere #iosonocartivoro #instabook #rba #amazonbookseller #storiesenzatempo #amazon #autoriemergenti #latanadeilibrisconosciuti #lettrici #leggerechepassione #leggeremania #cimetempestose #wutheringheights #emilybronte (presso RBA) https://www.instagram.com/p/B8Bhv4pIx6m/?igshid=1bd6g1a758w5z
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