Tumgik
#La Scala dei Turchi
ninobartuccio · 2 years
Text
Amazing sunrise, Scala dei Turchi, The White Wall.
La Scala dei Turchi, Realmonte, in provincia di Agrigento.
La Scala dei Turchi è una parete rocciosa (falesia) che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. Scala dei Turchi The White Wall – © ANTONINO BARTUCCIO – 2020 Scala dei TurchiStampa su pannello Kapa cm 100×70 spessore 2 cm Spedizione compresa250,00 €
Tumblr media
View On WordPress
3 notes · View notes
rideretremando · 1 year
Quote
È chiaro qual è il problema della mia attenzione spaccata dai social, un problema che in questa fase di detox si sta soltanto spostando dallo schermo dell’iPhone ai libri: l’impossibilità di abbracciare la concentrazione, la necessità bulimica di stimoli esterni, costanti, come una luce strobo che picchia senza sosta dentro al cervello. (...) Una prova di quanto sia profonda questa schiavitù è l’urgenza di fotografare un manufatto artistico, un panorama o uno scorcio naturalistico quando ce lo si trova davanti. La sensibilità e lo stupore si sono messe al servizio dei like, e ci viene ormai automatico tradurre il valore estetico e sentimentale di una visione – un quadro di Carlo Carrà, le cascate della Marmora, la Scala dei Turchi ad Agrigento – nei possibili like che potrebbe prendersi la bellezza. La creatività lavora per l’algoritmo.
Davide Coppo
2 notes · View notes
accovacciarsibene · 1 year
Text
youtube
quest’estate in Sicilia sono stata alla scala dei turchi (dov’è ambientato questo video). È stato un momento molto bello perché ho imparato a non aver paura di cadere, ad arrampicarmi e a muovermi veloce su posti in bilico. Dietro la parte “accessibile” di quelle rocce bianche c’è un altra spiaggetta incontaminata e ancora più pulita. A volte per scoprire cose belle bisogna lanciarsi. A volte per stare insieme bene bisognerebbe sapersi incontrare dove si va esplorando
4 notes · View notes
abr · 2 years
Text
AGI - La Turchia ha rimosso il veto all'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. Non un passo indietro, piuttosto una vittoria per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha visto soddisfatte tutte le proprie richieste, che ha rilanciato su scala internazionale la posizione turca contro il Pkk e diffuso un chiaro messaggio a tutti gli alleati sul sostegno al separatismo curdo e consolidato la propria centralità all'interno dell'Alleanza Atlantica.
(...) Erdogan è riuscito a escogitare una maniera per (...) colpire i separatisti curdi, non con le bombe ma con la diplomazia. (...) Il no opposto da Erdogan è stato irremovibile fino a ieri, vale a dire quando a Madrid Erdogan ha visto soddisfatte le proprie richieste (...). I due Paesi scandinavi hanno garantito "solidarietà e cooperazione contro il terrorismo in qualsiasi forma", condannando Pkk e Ypg. (...) I due Paesi scandinavi si sono impegnati a impedire qualsiasi forma di raccolta fondi a sostegno del Pkk sul proprio suolo e "prenderanno in considerazione" la richiesta di estradizione di Ankara nei confronti di 33 terroristi.
Anche la richiesta turca di porre fine all'embargo sull'acquisto delle armi turche è stata accolta.
"Nessun Paese alleato ha subìto la brutalità del terrorismo come la Turchia". Parola del Segretario generale Nato Jens Stoltenberg. Parole che da un lato blindano la legittimità della posizione turca e dall'altro permettono al numero uno della Nato di tirare un sospiro di sollievo-
Questa mattina il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag ha dichiarato che Ankara sta già preparando le nuove richieste di estradizione per i 33 ricercati. Estradizione per cui è però necessario che Svezia e Finlandia (e)mendino le legislazioni in vigore, un processo che potrebbe richiedere tempo, creare un dibattito relativo la protezione dei diritti umani (...). Un processo che presenta insidie e il rischio che le cose non vadano come la Turchia pretende. Incognite che permettono al presidente turco di tenere ancora sulle spine l'Alleanza (...). (E') possibile che il presidente turco torni ad alzare la voce e la posta in gioco, forte di un potere in ambito Nato che dall'inizio del conflitto in Ucraina è solo aumentato. 
via https://www.agi.it/estero/news/2022-06-30/nato-erdogan-vittoria-contro-turchi-senza-bombe-17275860/
L'ultima parte la dice lunga sulla IPOCRISIA DOPPIOGIOCHISTA europea sempre più in vigore. Del resto stiamo parlando del paese che ha forgiato nientepopodimeno che Greta, roba che manco Mastro Geppetto sarebbe mai riuscito.
FATTI non opinioni, in risposta ai Punzi che mettono in dubbio L'APPEASEMENT di Svezia e Finlandia sulla pelle dei Curdi, derubricandolo a "fantasie da comunisti".
Dall'atlantismo senza se e ma a tramutarsi in #verilibberali alla Calenda e peggio, a #veriliberal da pidino qualunque, occhio che coi Dems al governo il passo ultimamente è molto breve.
8 notes · View notes
giankamoverona · 1 year
Photo
Tumblr media
#italianelcuore La Scala dei Turchi in provincia di Agrigento https://www.instagram.com/p/Cnzsat_rpeJ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
3 notes · View notes
nonsaremodellestar · 2 years
Text
La Scala dei Turchi meraviglia della natura. Posto clamoroso.❤
8 notes · View notes
barrenwomb · 2 years
Note
per la polonia c'è stata la scala dei turchi (agrigento)! primo posto che riconosco in due serate rip
letteralmente mi sento come gli stranieri che conoscono solo venezia, firenze e roma shxjnsbsjs
3 notes · View notes
siciliatv · 2 days
Text
Accetta un passaggio per andare alla Scala dei Turchi e automobilista tenta di violentarla: assolto
Tumblr media
Accetta un passaggio per andare alla Scala dei Turchi e automobilista tenta di violentarla: assolto Ha provato a convincere la ragazza a praticargli sesso orale.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
0 notes
nedsecondline · 5 months
Text
La Scala dei Turchi, rigida gradinata naturale sul mare utilizzata dai pirati saraceni | le pagine dei nostri libri
Source: La Scala dei Turchi, rigida gradinata naturale sul mare utilizzata dai pirati saraceni | le pagine dei nostri libri
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
Text
Scala dei Turchi passa al Comune Realmonte, fine contenzioso
“La Scala dei Turchi patrimonio di tutti, per gentile concessione della famiglia Sciabarrà”: dopo anni di contenzioso civile e penale attorno alla proprietà della scogliera di marna fra le più famose al mondo si apre una nuova era con una targa che ricorderà la donazione.     Nelle scorse settimane il proprietario di gran parte delle particelle della Scala dei Turchi, Ferdinando Sciabarrà,…
View On WordPress
0 notes
omgtimeto · 8 months
Text
Terremoto dell’anima
È la mattina del 6 Febbraio, apro un occhio. Quel dolore, intenso, pervasivo, compagno di tutte le mie giornate degli ultimi tre mesi è ancora lì, inamovibile. A volte è così intenso da non lasciarmi alzare la testa dal cuscino, a volte mi sveglia nel cuore della notte, fa accendere il cervello che poi non si spegne più e mi fa passare lunghe ore al buio, steso nel letto a pensare ai peggiori errori della mia vita, a quanto mi senta inadeguato o a quali catastrofi succederanno. Si scrive e si legge depressione. È tornata a farmi compagnia dopo quasi due anni dal primo episodio. E chi se lo aspettava?
Nel buio ermetico della stanza, allungo una mano verso il computer, che sta proprio dietro il cuscino. Conosco le posizioni ormai a memoria da quando sono dovuto tornare a casa di mia mamma. Sopra il computer il cellulare, rigorosamente girato a faccia in giù. Quel cellulare che contiene migliaia di fotografie del Grande Viaggio, il più bello e intenso della mia vita, che non ho mai avuto il coraggio di scaricare. Sono tutte lì, a ricordarmi che per tre mesi e mezzo ho girovagato tra Europa e Medio Oriente fino a raggiungere il confine tra Iraq e Iran, utilizzando qualsiasi mezzo di locomozione, incontrando storie e popoli meravigliosi, un dono incredibile che non riesco a raccogliere. Paura, troppa aspettativa. Timore di sbagliare, di non essere abbastanza. Cosa doveva succedere? Perché sono qui? Chi sono? Mi tormento testa e anima da quando sono tornato. Eppure quelle foto sono lì. Faccio fatica anche a riguardarle, mi fanno male, mi ricordano chi ero. Chi sono. Sono proprio io quello lì, è il mio sorriso, la mia voglia di vivere? O forse è il bisogno di essere riconosciuto, che mina le fondamenta?
Il cervello non si ferma mai, analizza i dati, sommariamente etichetta tutto nella maniera più crudele possibile, il peggior censore e sabotatore della mia vita sono io stesso.
Quando riesco ad afferrare il cellulare, apro la prima pagina di Repubblica e con un occhio vedo la prima immagine della devastazione. Li apro entrambi, sotto la foto il titolo che non avrei mai voluto leggere: “Violentissima scossa di terremoto scuote Turchia e Siria nella notte. Intensità 7.8 della scala Richter”. Cazzo! 7.8, sono sempre stato appassionato e segretamente attratto dagli eventi naturali, in particolare dai sismi e so che una scossa del genere vicino a centri abitati può portare a un’ecatombe. Ma non posso ancora immaginare la portata e la dimensione di questo evento storico. Forsennatamente cerco più informazioni possibili per capire quale zona sia stata colpita: ho passato più di un mese nel Sud-Est della Turchia, al confine con la Siria. La frontiera corre per centinaia di chilometri: ricordo che dalla finestra del mio amico Mehmet che mi ha ospitato a Cizre si vedeva il muro costruito dalla Turchia per separare e segnare il confine col vicino in guerra. Da lì, procedendo verso ovest, quella linea una volta invisibile, marchiata a fuoco dalla barriera del Sultano, si dipana in un territorio arido e semi-desertico per quasi settecento chilometri fino alla provincia di Hatay, con al centro l’antica Antiochia. Un confine che separa da anni due paesi e molti più popoli: sì, perche questa frontiera, come spesso succede, ha lasciato al di qua e al di là una pletora di persone appartenenti a popoli che a lungo hanno convissuto, non sempre in pace purtroppo. Ci sono curdi, turchi, arabi, turcomanni, yazidi, cristiani assiri, siriaci e caldei, armeni: una vera babele di lingue e culture unita tragicamente in questo 6 Febbraio da uno dei più devastanti terremoti dell’ultimo secolo. Gli eventi naturali non conoscono frontiere: quelle sono create dall’uomo secondo interessi, economie e squallidi giochi di potere.
Trovo la cartina che riporta la zona dell’epicentro: una stellina rossa incastonata a cavallo di due province che conosco. A nord Kahramanmaraş, a sud Gaziantep. Di Kahramanmaraş me ne aveva parlato Roxana, una ragazza rumena conosciuta a Sulaymanya, innamorata dei curdi e della loro cultura. Ricordo che diceva che era una città molto verde circondata da colline e montagne. Non era sulla mia rotta ma mi aveva incuriosito sentirla raccontata da lei che amava così tanto queste zone. Era la sua prima volta in Kurdistan iracheno, come per me. Ricordo con nostalgia le ventilate e calde serate di inizio ottobre mangiando gelato persiano allo zafferano insieme ad Arazu sulle vie di Suli, come viene dolcemente chiamata da tutti la seconda città del Kurdistan iracheno. Ma questa è un’altra storia…
Dicevamo, Kahramanmaraş a nord, Gaziantep a sud, la prima città in cui sono arrivato attraversando l’Anatolia. Antep la Veterana, questo il significato di Gazi, un prefisso donatole da Ataturk in persona in onore alla lunga resistenza dei suoi abitanti durante la guerra franco-turca degli anni Venti del Novecento.
Leggo senza sosta gli aggiornamenti che riportano di minuto in minuto le notizie dal campo: sono passate solo cinque ore dal sisma, le notizie sono frammentarie e la conta dei morti purtroppo solo all’inizio. Una dopo l’altro i nomi delle città in cui sono crollati edifici inchioda i miei occhi allo schermo: Antiochia, Osmaniye, Adana, Gaziantep, Kilis, Sanliurfa, Adiyaman, Malatya, Diyarbakir solo dalla parte turca. Sgrano gli occhi e penso: impossibile! Sono stato in quasi tutte queste città e tra quella più orientale, Diyarbakir, e quella più a ovest, Antiochia, ci saranno più di cinquecento chilometri. Quasi come da Roma a Milano. Come caspita è possibile che siano caduti edifici in città così lontane dall’epicentro? Provo a capire: la linea di faglia che corre diagonalmente unisce tutte queste località dal Mar Mediterraneo fino alle zone più interne e montuose del Kurdistan del nord. La scossa è stata così potente che lo spostamento del terreno ha generato un’onda mortifera lunghissima. Mai vista prima d’ora una cosa simile, a mia memoria.
Inizio a tremare, pensando alle tantissime persone che ho incontrato…
“Arriviamo nudi e ce ne andiamo a mani vuote” - Esma Redžepova, cantante rom
Vi voglio bene
R.
Tumblr media Tumblr media
0 notes
personal-reporter · 9 months
Text
Viaggiare alla scoperta di Agrigento: la valle dei templi
Tumblr media
La Sicilia è un luogo unico e suggestivo, in cui storia, cultura e arte si fondono in un unico territorio. Tra le città più caratteristiche e interessanti vi è, senza dubbio, Agrigento, che si trova sulla costa meridionale della Sicilia, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi. Agrigento è una città ricca di storia e di fascino, e conserva al suo interno tracce del passato che la rendono unica ed eccezionale. Le sue origini risalgono al periodo greco e romano, quando diventò una delle città più importanti del Mediterraneo. Oggi, Agrigento è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per la splendida Valle dei Templi. La Valle dei Templi di Agrigento La Valle dei Templi di Agrigento è un complesso archeologico di grande fascino e di grande rilevanza, e si trova a pochi chilometri dal centro storico della città. Si tratta di un sito archeologico unico al mondo, che conserva al suo interno alcuni dei monumenti più importanti del periodo greco. All'interno della Valle dei Templi è possibile ammirare diversi templi antichi, tra cui quello di Hera (il tempio di Giunone), quello di Concordia, quello di Ercole e quello di Zeus. Questi templi, risalenti al periodo greco e romano, sono stati conservati in modo impeccabile e rappresentano un'occasione unica per scoprire il fascino dell'antichità. Ma la Valle dei Templi non è solo un luogo in cui ammirare templi antichi. Qui è possibile immergersi completamente nell'atmosfera della Grecia antica, grazie alla presenza di una serie di strutture che richiamano l'architettura e la cultura del periodo. Tra queste, si segnalano le porte d'ingresso al sito archeologico, le mura di cinta, i resti dell'acquedotto e i giardini pensili. Visitare la Valle dei Templi è un'esperienza unica e indimenticabile, in cui si ha la possibilità di conoscere la cultura della Grecia antica e di ammirare un patrimonio storico-artisitico unico al mondo. Il centro storico di Agrigento Ma Agrigento non è solo la Valle dei Templi. Il centro storico della città è altrettanto suggestivo e interessante, e conserva al suo interno alcuni dei monumenti più importanti del periodo medioevale e rinascimentale. Tra questi, si segnalano la Cattedrale di Sant'Agata, che sorge sulla collina più alta della città e domina il panorama circostante, il Monastero di Santo Spirito, che conserva al suo interno una serie di opere d'arte di grande valore storico, e il Palazzo dei Giganti. Il centro storico di Agrigento è un luogo in cui passeggiare calma e serenità, scoprendo le bellezze della città e immergendosi completamente nella sua storia e nella sua cultura. Il mare di Agrigento e le spiagge Agrigento sorge sulla costa meridionale della Sicilia, e dispone di una serie di spiagge di grande fascino e di grande bellezza. Tra queste, si segnalano la spiaggia di Scala dei Turchi, rinomata per le sue formazioni rocciose di grande impatto visivo, la spiaggia di San Leone e la spiaggia di Punta Bianca. Le spiagge di Agrigento sono un luogo in cui rigenerarsi e rilassarsi, godendo delle bellezze del mare e della costa siciliana. La gastronomia di Agrigento La gastronomia di Agrigento rappresenta un patrimonio storico ed enogastronomico di grande rilevanza, che riflette la storia e la cultura della città e della Sicilia. Tra i piatti più rappresentativi della cucina agrigentina, si segnalano la pasta con le melanzane, la caponata, il pesce alla brace e la salsiccia di maiale. La cucina di Agrigento è caratterizzata da una grande varietà di ingredienti e sapori, che si fondono in un unico piatto, regalando un'esperienza di gusto unica e indimenticabile. Agrigento è una città di grande fascino e di grande bellezza, che racchiude al suo interno un patrimonio storico, culturale e artistico di grande valore. La Valle dei Templi è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi e interessanti della città, ma il centro storico e le spiagge sono altrettanto affascinanti. La cucina di Agrigento, poi, rappresenta un tesoro della cultura siciliana, che va assaporato e apprezzato in ogni suo dettaglio. In sintesi, Agrigento è una meta turistica che consiglio a tutti coloro che desiderano scoprire la bellezza e la storia della Sicilia. FONTI: - https://www.italia.it/it/idee-di-viaggio/citta-darte/agrigento-e-la-valle-dei-templi.html - https://www.turismo.it/localita/agrigento/ - https://www.discovermessina.it/it/guida-turistica/agrigento/valle-dei-templi.htm - https://www.guidasicilia.it/it/sito_turistico/historic-centre-of-agrigento/   Foto di RENE RAUSCHENBERGER Read the full article
0 notes
kritere · 9 months
Text
Svolta per la Scala dei Turchi: ceduta a Realmonte, diventerà bene della collettività
DIRETTA TV 7 Agosto 2023 Trovata l’intesa tra la famiglia proprietaria della meravigliosa scogliera e l’ente locale, che ora dovrà metterla in sicurezza. “Abbiamo raggiunto un traguardo storico” dice il sindaco del comune agrigentino Sabrina Lattuca. 1 CONDIVISIONI La Scala dei Turchi passa definitivamente al comune di Realmonte. Il sindaco del comune agrigentino Sabrina Lattuca e Ferdinando…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 9 months
Text
Agrigento: Premio letterario “Scala dei Turchi – Dina Russiello” per la scrittrice siracusana Giovanna Strano
Tumblr media
Agrigento: Premio letterario “Scala dei Turchi – Dina Russiello” per la scrittrice siracusana Giovanna Strano. Il romanzo nasce a Parma dalla sinergia creatasi tra la Società dei Concerti di Parma, l’editore Massimo Soncini, l’instancabile promozione culturale operata da Anna Poletti Zanella Cavaliere della Repubblica e il sostegno di Davide Battistini per Sinapsi Group. Selezionata tra centinaia di pubblicazioni partecipanti al premio, l’opera viene premiata nell’ambito di una cerimonia svoltasi nella magica location della Villa Romana di Realmonte, sita nei pressi della Scala dei Turchi, con la partecipazione di innumerevoli personalità di spicco nell’ambito culturale, politico e sociale nazionale. L’evento, organizzato dallo scrittore italo/francese Pascal Schembri, si colloca tra le iniziative culturali che confluiranno nel fitto programma previsto per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Il premio assegnato alla pubblicazione è coronato da un percorso artistico di ampio respiro, che vede la contaminazione dei linguaggi attraverso la realizzazione di manufatti creati dalla Fashion-art Designer Gisella Scibona, il cui stile ricercato nella tecnica e nell’utilizzo dei materiali tende a riprodurre accessori di moda come opere d’arte. Alcune delle sue coffe artistiche sono ispirate alla letteratura, tra cui le opere della scrittrice Giovanna Strano; difatti nell’ambito della cerimonia è stata presentata al pubblico la coffa artistica dedicata al romanzo su Nicolò Paganini. All’evento ha partecipato, tra gli ospiti più graditi, Anna Poletti Zanella Presidente dell’Associazione Culturale J. B. Boudard, Presidente del Comitato Femminile del Nastro Azzurro di Parma e Cavaliere della Repubblica per la cultura. Il romanzo trasporta il lettore in un mondo di armonia e di suoni, con l’intento evidente di manifestare la magia della musica attraverso quella delle parole. Quando la ragione non riesce a dare spiegazioni sulle capacità straordinarie di alcuni grandi uomini, che hanno segnato con il loro talento il cammino dell’umanità, subentra il sospetto, la calunnia, la menzogna. É quello che è accaduto a un genio indiscusso della musica di tutti i tempi: Nicolò Paganini. Dotato di eccellentissime doti musicali, dalla nascita vive una vita intensa, contrassegnata dal successo, dall’acclamazione da parte di grandi personaggi del contesto storico del 1800, ma anche costellata da innumerevole episodi di malattia che segnano una vita di sofferenza. Paganini non è bello, eppure il fascino che ne avvolge la persona, capace di mandare in estasi il pubblico durante le esecuzioni, attrae donne di svariati lignaggi, come le sorelle Elisa e Paolina Bonaparte, facendone uno dei personaggi più ambigui di tutti i tempi. Compagno indissolubile della sua vita straordinaria è quello che lui stesso chiama il Cannone violino, un Guarneri del Gesù finito nelle sue mani grazie alla donazione da parte di un magnate francese. Paganini giocherà con l’ambiguo, con le illazioni che girano sul suo conto di godere del supporto di forze demoniache, facendo leva sulla curiosità della gente che accorrerà in massa ai concerti. Tali congetture lo perseguiteranno fino allamorte, e anche dopo, segnando le vicissitudini della sepoltura. Unico grande amore è il figlio Achille, che gli resterà accanto fino alla fine dei suoi giorni. Ma la musica sovrasta ogni cosa, quale ragione profonda dell’esistenza. Il premio conferito all’opera rappresenta una tappa fondamentale nella rete di sinergie createsi tra Parma e la Sicilia, gettando le basi per ulteriori contaminazioni che si prevede potranno realizzarsi fuori dai confini nazionali, con particolare riferimento a Parigi, dove Pascal Schembri intesse fitte relazioni con il Consolato italiano in Francia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
daniela--anna · 1 year
Text
La Scala dei Turchi è uno scoglio a gradoni sulla costa di Realmonte vicino a Porto Empedocle
1 note · View note
siciliatv · 4 days
Text
Più di 10mila studenti italiani in gita didattica virtuale alla Scala dei Turchi
Tumblr media
Più di 10mila studenti italiani in gita didattica virtuale alla Scala dei Turchi Più di 10mila alunni di istituti comprensivi di 450 città d’Italia, visiteranno oggi, la Scala dei... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
0 notes