#Mediterraneo Reading Festival

[aitan]

Il mio report della seconda serata dell'ottava edizione Mediterraneo Reading Festival.

[sardies]

Festival del Mediterraneo, sabato ad Alghero concerto su miti e musica

Alghero – Il Festival del Mediterraneo, la rassegna organizzata dall’Associazione culturale Arte in Musica, propone domani, sabato 21 settembre, nella chiesa di San Francesco, con inizio alle 21, il concerto-reading “MITI – Tra metamorfosi e letteratura: da Ovidio a Lorenzo de’ Medici, da Giovan Battista Marino a Cesare Pavese”. Ubaldo Rosso, polistrumentista (flauti, tuoni, tamburi, viola da…

[lamilanomagazine]

Farnesina: Tripodi partecipa alla XIV Edizione di Taobuk Festival

Farnesina: Tripodi partecipa alla XIV Edizione di Taobuk Festival. La Sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi è intervenuta con un videomessaggio alla XIV edizione di Taobuk, il festival della letteratura in corso a Taormina. L'edizione di quest'anno ha al centro "l'identità" nei suoi vari aspetti, tra cui le sue implicazioni per la politica internazionale. Nel suo intervento, Tripodi ha posto l'accento sul ruolo dell'identità quale manifestazione di valori, tradizioni e cultura dei popoli. Presupposto fondamentale dell'esistenza stessa di uno Stato, ma anche chiave per rilanciare la cooperazione come strumento di dialogo tra i popoli. La Sottosegretaria ha inoltre colto l'occasione per congratularsi con gli operatori dell'editoria per il dinamismo che il comparto esprime sui mercati internazionali: «Quello editoriale è un settore strategico non solo per i ritorni economici, ma anche perché veicolo di trasmissione straordinario dei nostri valori. Il Taobuk festival rientra certamente tra le migliori espressioni di questo settore e proprio quest'anno, la Farnesina e il Festival hanno collaborato per la promozione del nostro patrimonio letterario in due dei più importanti appuntamenti editoriali del Mediterraneo: la Fiera del Libro di Tunisi e la Fiera di Rabat. Inoltre per dare voce al crescente interesse per il libro italiano nel mondo, abbiamo ideato con il nostro Ministero #ilmondofralerighe: una campagna di comunicazione social, cui invito tutti voi ad aderire, come ambasciatori del saper fare e della cultura italiana».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

[personal-reporter]

Aquileia Film Festival 2023

L’archeologia torna sul grande schermo ad Aquileia dall’1 all’8 agosto per la XIV edizione dell’Aquileia Film Festival, rassegna internazionale di cinema archeologico organizzata dalla Fondazione Aquileia con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm in collaborazione con Comune di Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del FVG, Basilica di Aquileia PromoTurismoFvg, Direzione Regionale Musei FVG e Museo archeologico nazionale di Aquileia e il sostegno della Famiglia Mattiussi. Antiche vie, mosaici sommersi, dinosauri, capolavori di arte etrusca, il mistero dei geroglifici e le pitture rupestri al centro dei documentari di produzione internazionale si alterneranno agli esperti sul palco sotto le stelle di piazza Capitolo da martedì 1, per una serata dedicata alla ricorrenza dei  25 anni dal riconoscimento del titolo Unesco ad Aquileia,  a venerdì 4 agosto alle 21. Il Festival, dopo la pausa del 5 e 6 agosto, proseguirà lunedì 7 e martedì 8 agosto con due serate dedicate ad Aquileia, una guida,  manuale di viaggio di Elena Commessatti e al film Le donne di Pasolini una coproduzione Rai Documentari e Anele, con il contributo di Rai Teche e il sostegno di Fondazione Aquileia. Sarà un programma ricco di appuntamenti che permetteranno al pubblico tra immagini inedite, grandi scoperte e scenari per viaggiare in universi lontani, nel tempo e nello spazio, soffermandosi, con gli ospiti intervistati da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, su tematiche di grande attualità, come il cambiamento climatico, il traffico di opere d’arte, l’archeologia ferita nel Mediterraneo. Ospiti delle serate saranno Eugenio Farioli Vecchioli, responsabile Rai Cultura con Angela Maria Ferroni e Laura Acampora funzionarie dell’Ufficio Unesco del Ministero della Cultura il 1 agosto, Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia il 2 agosto, Fatma Naït Yghil, direttrice del Museo Nazionale del Bardo a Tunisi il 3 agosto e  Licia Colò, conduttrice di Eden,  un pianeta da salvare il 4 agosto. Lunedì 7 agosto il festival proseguirà con una serata, guidata da Alessandra Salvatori, direttrice di Telefriuli, dedicata ad Aquileia, una guida di Elena Commessatti che vedrà protagonisti sul palco, oltre alla scrittrice, gli autori della sezione le Top 5 dei luoghi del cuore,  da Gigi Delneri a Emilio Rigatti e Francesco Tullio Altan alle guide turistiche, ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale. Per martedì 8 agosto la serata conclusiva ospiterà sul palco l’attrice Anna Ferruzzo, il regista Eugenio Cappuccio e la produttrice Gloria Giorgianni. Il pubblico sarà chiamato a votare ogni sera il proprio film preferito e il vincitore riceverà il Premio Aquileia, un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli,  che verrà consegnato la sera di venerdì 4 agosto. Read the full article

[cristinaitaliani]

Laureata giovanissima in flauto presso il Conservatorio Statale di Musica ‘Luisa d’Annunzio’ di Pescara, ha seguito corsi di perfezionamento in Italia, in Francia e in Germania con flautisti tra i quali Alain Marion e Conrad Klemm. Dalle prime partecipazioni ai festival musicali estivi (Spoleto, Roma, Bayreuth) si e’ velocemente unita ad alcune orchestre italiane e straniere (Orchestra Sinfonica Schleswig Holstein, Orchestra del Teatro all’Opera di Roma etc.). Ha fatto parte di numerosi Collettivi jazz (o di musica creativa ) tra i quali Da-i-Da Orchestra, Polaroid Orchestra, Associazione Musicisti Riuniti e Modigliani Suite Free Jazz Trio. Attiva nell’ambito dell’interdisciplinarieta’ artistica ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazioni per eventi teatrali (Theatre de Nanterre e Friche de La Belle de Mai a Marseille )spettacoli di danza (Florence Dance Festival al Teatro Romano di Fiesole, Gaia Scuderi alla Limonaia di Villa Strozzi e Teatro Instabile di Firenze) spettacoli di mimo (con Bianca Francioni ) reading musicali (sonorizzazioni live al Caffè Letterario Le  Murate di firenze in occasione di presentazione di libri ), perfomance di improvvisazione con visual performers (vernissage d’arte come ‘’studi aperti in via degli artisti’’ e mostre in italia e all’estero) Da febbraio 2014 entra a far parte del collettivo Improvvisatore Involontario.Dal 2015 è membro del Duo Hayet  col virtuoso di oud  algerino Hafid  Moussaoui  con cui si esibita in importanti festival  rassegne ed è stata ospite di trasmissioni radio ( Terra Mia, Piazza Verdi su Rai Radio 3 , Orchestra Mediterranea ).Nel 2019 ,col Duo Hayet ha composto la colonna sonora della mostra Sguardi globali. Mappe olandesi, spagnole e portoghesi nelle collezioni del granduca Cosimo III de’ Medici”organizzata da Angelo Cattaneo e Sabrina Corbellini e , come solista ha partecipato al Convegno organizzato in occasione della Mostra , interpretando musiche di Bitti , Rousseau e Vivaldi.

Recentemente ha fondato l' Ensemble '' Shababik '' con l'Associazione Good World Citizen con cui  è risultata vincitrice  di un grant dalla Fondazione Anna Lindh Foundation per il Mediterranean Day che si è tenuto il 28 novembre 2022 a Firenze

 Alcuni suoi brani , col Duo Hayet fanno parte della colonna sonora di '' La cinquieme saison'' del grande regista algerino Ahmed Benkalma per il Centro di Cinematografia dell ' Algeria.

L'artista  sta proseguendo la sua attività con progetti interculturali, collaborando sia con l' Associazione Good World Citizen che con l'Università degli Studi di Firenze.Ultimamente ha partecipato insieme all' Associazione Good World Citizen ied il prof. Angelo Cattaneo ( Isem Cnr - Unifi ) ad un importante evento su Muhammad Al Idrisdi e il Mediterraneo organizzato dal Dipartimento Sagas - Unifi .Nel mese di maggio ha vinto un bando di concorso per un programma di mobilità della Anna Lindh Foundation con il progetto '' Voix Invisibles ''con una  Residenza  Artistica in Marocco insieme  a Giulia Gallina , sound artist di Lisbona ,.

[cinquecolonnemagazine]

Sangu, il nuovo album di Fabio Macagnino

Nuovo giorno vuol dire nuova puntata di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine. Ospite della puntata di oggi è Fabio Macagnino. Un gradito ritorno dove abbiamo potuto parlare della sua musica e di “Sangu” ovvero il suo nuovo album. Ascolta il nostro podcast L'album Il progetto discografico dell’artista porta, quindi, alle estreme conseguenze un percorso musicale che ruota intorno alla musica popolare della Locride, ma attinge a sonorità e ritmiche che, indicando il passato, suggeriscono il futuro, facendosi ispirare dai dialetti. Un album sanguigno, a tratti animalesco e punk, in cui sono presenti strumenti musicali tradizionali - come lira calabrese, mandola, pipita - accostati a strumenti elettrici danno consistenza materica al suono. L’ospite di oggi, Fabio Macagnino Fabio Macagnino è nato a Hilden in Germania. Cantautore, percussionista, performer teatrale. Per fare il musicista ha studiato anche architettura. Dottore di Ricerca in Pianificazione e Progettazione della Città del Mediterraneo. Nel 1994 fonda il gruppo Folia, gruppo di musica etnica calabrese col quale partecipa al festival internazionale Arezzo Wave vincendo nel 1997 le selezioni per la Calabria. Nel 1998 inizia la collaborazione con LʻArlesiana Chorus Ensamble e il Piccolo Teatro Umano. Il 2003 è l’anno in cui inizia la collaborazione con Eugenio Bennato. Insieme al quale esegue concerti in molti paesi dʼEuropa tra gli altri: Stimmen Festival (Germania), Bardentreffen Norimberga (Germania), Sfinks Festival (Belgio), Teatro Nazionale di Toulon (Francia). Read the full article

[telodogratis]

MedFilm Festival, a Roma il meglio del cinema mediterraneo

MedFilm Festival, a Roma il meglio del cinema mediterraneo

Dal 3 al 13 novembre torna il primo e unico evento cinematografico italiano dedicato alle cinematografie del Mediterraneo… Sessantacinque film, incontri con gli autori più importanti dell’area del Mediterraneo, meeting professionali, masterclass, eventi letterari. Dal 3 al 13 novembre torna il MedFilm Festival, il primo e unico evento cinematografico… Read MoreCinemaToday

[nardonews24]

CON STRADE DI SABBIA GIUNGE A PORTO CESAREO L’ARCHEOLIVE FESTIVAL

CON STRADE DI SABBIA GIUNGE A PORTO CESAREO L’ARCHEOLIVE FESTIVAL

Domani concerto con Vince Abbracciante e Maria Mazzotta Suoni e parole dal Mediterraneo con il concerto di domani 16 settembre 2021 alle ore 20.30 presso la torre Lapillo, Continue reading

[gimiplay]

Tramonto sul Mediterraneo. Il sole ci guarda, ci ascolta, si bagna. Bagnanti distratti in costume e noi vestiti di applausi e parole. Marina di Massa, cerimonia conclusiva della 61ma edizione del Festival Letterario Internazionale Sandomenichino. Il Mare Tirreno da sfondo, respiro, colonna sonora. Premio Speciale Sandomenichino a “TESTONE IL PICCIONE” (Vertigo Edizioni). Lui, piccione di città, di mattoni e d’asfalto, ha sorriso nel raccontarsi al Mare. “Eppure è una piccola storia, sei sicuro di volerla sentire?”. “Non essere timido” gli ha risposto il Mare. “Conserverò la tua storia in una conchiglia così non dovrai temere le onde”. #testoneilpiccione #giannimicheli #narrativa #narrativaperragazzi #libri #bookstagram #romanzo #libro #book #instabook #leggere #letteratura #romanzi #instalibri #lettura #books #libreria #scrivere #reading #scritturacreativa #novel #scrittura #libridaleggere #instalike #leggerechepassione #scrittori #letture #premiosandomenichino #vertigoedizioni #marinadimassa (presso Marina Di Massa, Toscana, Italy) https://www.instagram.com/p/CFFeDlFiS4d/?igshid=1c687gm0nl2um

[aitan]

VII edizione del Mediterraneo Reading Festival.

Il report delle tre serate di luglio con Jennà Romano, Porfirio Rubirosa, Maurizio Capone, Cristina Donadio, Michele Fazio, Aska Market Kaneko e Carlos Buschini.

[mothership-org]

Who We Are

We are artists, researchers, and cultural practitioners living across Europe. Our practice engages with a politics of care, re/production, and identity, exploring a new relationship to “mother” and “other(s)” in the resistance of the new forms of essentialist identitarianism, heterosexist male dominance, racial violence, and misogyny. With different cultural, geographical, racial, and ethnic backgrounds, we have so far experimented with various methods of care and solidarity in the forms of a study group, collaborative researches, and roaming assemblies in the past few years under the framework of Dutch Art Institute, Roaming Assembly, e.g. islandthinking, Eurasia Underground Library, Parasite Library, The Entangled Readers, We Eat Circles and Drink Squares, The Cage Bed of Dreams among others. With the art initiative “(M)othership,” we aim to create new modes of solidarity and multiplicities in the form of a digital assembly and online publication where the boundaries of a discipline collapse, a collective study is revalued, and the ethics of cultural work is discussed in ecological terms.  

Lucie Draai

Lucie Draai (Bogotá/Rotterdam) is an artist based in Rotterdam and currently finishing a Master of Fine Art Praxis at the Dutch Art Institute. Her practice proposes to rethink and rupture the social and political terms of order that surround us. Working within the perception of our living world as viscous and porous than solid and universal, she takes a more-than-human understanding of the present as a necessary practice to shift the existing conception of being, temporality, and life/death. 

Exhibitions, performances, readings, and workshops have been hosted by and in collaboration with Zoe Scoglio; Tim Mastik; Hordaland Kunstsenter; Shimmer; Volteface; Hot Wheels Projects; Billytown; PA-AP; A Tale of a Tub; Cafe Bel; GROOS. Artist-in-Residencies at Artist Proof Studio and AGALAB. Her works can be found at Billytown Bookshop and Walter Bookstore.

https://www.luciedraai.nl 

Irati Irulegi

Irati Irulegi (San Sebastián/Barcelona) works as a curator and cultural practitioner in Barcelona. Her curatorial work and practice evolves around different collaborative works. She is currently part of Idensitat, a Barcelona based art project focusing on the public sphere and socially engaged projects by collaborating with the inhabitants of the areas. Lrulegi holds a degree in Art History from the University of Barcelona (BA), a postgraduate degree in Exterior Design, and Dutch Art Institute, Roaming Academy (MA). She has established her career in the field of curatorship and artistic mediation. Since 2012, she has participated in various projects such as Sala d’Art Jove (2017), Komisario Berriak (2016), and “Out of the loop,” the curatorial proposal with Iker Fidalgo and Laura Diez for Montehermoso.

https://iratiirulegi.wordpress.com

Ellen Nunes

Ellen Nunes (São Paulo/London) is a Brazilian artist, researcher and educator based in London. She is currently pursuing a PhD in Fine Art at Chelsea College of Art in London. She is interested in the intersection of scholarly research with artistic practices which explore participatory and dialogical approaches, assessing artistic practice as a methodological research tool. She has currently researched Brazilian artist Helio Oiticica. Experimenting with the possibilities of a methodological and pedagogical tool with his concepts and theories, her work and practice is composed of long-term collaborations, study groups, and workshops, based upon which she coordinates and organises exhibitions. Most recent experiences took place in Chelsea, Camberwell and Wimbledon Colleges of Art.

Her works have been hosted by: Chelsea Triangle Space Gallery; State of Concept; A-Dash Space; Laboratorio Arte Alameda; Sesc Sorocaba; Paço das Artes; Praca Victor Civita; Mediterraneo Centro Artistico; Palazzo Barone; Lisbon Arquiteturas Film Festival; Tokonoma Kassel; Instituto Itau Cultural; Museu da Imagem e do Som; Museu Murillo La Greca; Casa M.

http://cargocollective.com/ellennunes

Yen Noh

Yen Noh (Seoul/Utrecht) is an artist and researcher, currently living in Utrecht. Noh engages with a politics of the unspeakable by way of anti-colonial  “paralanguage” that performs the language’s materiality to precede and exceed representation and meaning. She uses performance, speech, and writing act to exercise paralinguistic elements, i.e. sound, tone, rhythm, gesture, non-sensical expression, that are always parts of language yet fall away from linguistic analyses. Her performance is an attempt to escape the linguistic violence of signification and instead affirm the new intensity of paralanguage as possibility of language by reenacting and recreating radical practices by those whose history is ignored and unthought by the official history but deserve to be told. Her research so far has been the Korean-American performance writer, filmmaker, and artist Theresa Hak Kyung Cha, the 1920s Japanese art group MAVO, the Korean poet and architect Yi Sang and his partner Geumhong who was a sex worker, through whom she seeks to rethink signification as its bodily practice.

Her work and practice has been shown in various exhibition and performance venues, e.g. Bulegoa z/b; Künstlerhaus Wien; Silent Green; Bauhaus Dessau; BRUX/Freies Theatre Innsbruck; A-Dash; Seoul Art Space Mullae; das weisse haus; Salon für Kunstbuch, 21er Haus; IG Bildende Kunst. 

https://drive.google.com/file/d/19ykfQNKmaCIBbdWok5TLezLUQIK7abGy/view?usp=sharing 

[lamilanomagazine]

Ravenna: gli scrittori Kader Abdolah e Maaza Mengiste al Festival delle Culture

Ravenna: gli scrittori Kader Abdolah e Maaza Mengiste al Festival delle Culture Le giornate del 24 e 25 maggio rappresentano il momento clou del Festival delle Culture, la città di Ravenna infatti accoglierà ospiti di fama internazionale, Kader Abdolah e Maaza Mengiste, ai quali verrà consegnato il premio Intercultura città di Ravenna 2024. Tante le iniziative in programma in queste due giornate, tutte gratuite. Il 24 maggio alle 10 il Teatro Alighieri ospiterà lo scrittore Kader Abdolah, autore di "Un pappagallo volò sull'Ijssel"; l'incontro sarà moderato dalla storica Farian Sabahi (posti esauriti). Alle 17.30 in piazza San Francesco è prevista, insieme alle associazioni della diaspora, l'apertura della bandiera mosaico, rappresentante le nazionalità presenti a Ravenna. Successivamente, alle 18, davanti alla tomba di Dante Alighieri, l'autore Kader Abdolah si cimenterà nella lettura perpetua della Divina Commedia con il Canto XVII del Paradiso. La giornata si concluderà alle 19 al Teatro Rasi con la rappresentazione teatrale a cura di Ravenna Teatro, "Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori - Calvino" (posti esauriti), che conclude la rassegna Storie di Ravenna. Il 25 maggio alle 10 al Teatro Alighieri si terrà l'incontro con Maaza Mengiste, autrice de "Il re Ombra", moderato dal giornalista Vittorio Longhi. Evento con iscrizione obbligatoria: festivaldelleculture.info/maazamengiste. Alle 17, alla Biblioteca Classense, la storica Farian Sabahi presenterà il proprio libro Noi donne di Teheran. Si proseguirà la giornata con la lettura perpetua del Canto I del Purgatorio da parte della scrittrice Maaza Mengiste, alle 19: La giornata si concluderà al Teatro Alighieri con il concerto "She, هي Elle, Lei: Voci di acqua e di terra, suoni di mare e di sabbia" dell'Orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo Almar'à, BabelNova orchestra e Ginevra Di Marco (posti esauriti). Gli eventi in sono gratuiti  e realizzati in collaborazione con Ravenna Festival, Ravenna Teatro, Istituzione Biblioteca Classense e Museo d'Arte della città di Ravenna – Mar. Per conoscere il programma completo del Festival delle Culture: festivaldelleculture.info/programma... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

[personal-reporter]

Verso Sud 2023 a Catona

E il momento di Verso Sud, il Festival del cinema mediterraneo del Reggino, che quest’anno si svolgerà dal 15 luglio al 31 agosto nella bellissima cornice dell’Arena Alberto Neri di Catona, curata dalla Polis Cultura con la direzione artistica di Luciano Pensabene. Come sempre, sotto il cielo stellato della stessa struttura estiva che ospita la storica kermesse da ben 38 anni, Verso Sud continua la sua mission di proporre il meglio della cinematografia a Sud della Stagione in corso, con tante riconferme e qualche  anteprima. Anche questa edizione vede il Sud protagonista con opere presentate e premiate nelle maggiori rassegne internazionali per promuovere il cinema meridionale con una finestra importante sui Sud del mondo, dal Nord Africa all’America Latina, con una rassegna che cresce grazie alla fiducia consolidata di un pubblico alla ricerca di opere di qualità da godersi sotto le stelle delle calde serate estive. Il Sud Italia è ben rappresentato da alcune tra le opere più apprezzate, con le Sicilia in testa con tre film, La Stranezza, uno dei successi della stagione per un film che narra di come Luigi Pirandello maturò l’idea di concepire uno dei testi che avrebbe cambiato il corso del Teatro del ‘900, I sei personaggi in cerca d’autore, e lo fa seguendo per caso le peripezie di una scalcagnata compagnia di provincia, Primadonna di Marta Savina che narra la storia di Franca Viola, la prima donna che negli anni Sessanta in Sicilia si ribellò al matrimonio riparatore, con protagonista Marta Gusmano, Fabrizio Ferracane e il calabrese Francesco Colella e l’apprezzatissimo, da pubblico e critica, esordio di Beppe Fiorello alla regia con una storia di cronaca vera che arriva dagli anni Ottanta, impegnato e romantico, Stranizza d’amuri, titolo che omaggia il maestro Battiato. Ancora da quegli anni arriva Piano Piano di Nicola Prosatore, una storia di riscatto e di crescita nella Napoli del primo scudetto, con Antonia Truppo, Lello Arena e Giovanni Esposito. Il toccante Orlando di Daniele Vicari è una favola moderna con protagonisti il vecchio e la bambina, girato tra Sabina e Bruxelles, con un grande Michele Placido e dalla Puglia arriva Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con una sorprendente Elodie, al debutto in un ruolo non facile. Dai Sud del mondo arrivano opere di denuncia sociale come Il frutto della tarda estate di Erige Sehiri e Una voce fuori dal coro (la Traviata, i miei fratelli e io) di Yohan Manca. Il film di chiusura porta negli altipiani boliviani con lo splendido Utama, le terre dimenticate di Alejandro Loayza Grisi. Come sempre non mancherà il ricordo a Nicola Petrolino con il Premio a lui dedicato che quest’anno verrà assegnato, domenica 20 agosto, a Paolo Orlando, direttore della distribuzione di Medusa film, originario di Reggio Calabria. Read the full article

[emerygoat26-blog]

Author Nathan Englander Gets His Syrup in New Hampshire - Grub Street

At Mike’s Coffee Shop in Clinton Hill. Photo: Christian Rodriguez

At 30, Nathan Englander was the youngest ever recipient of the PEN award for “excellence in the art of the short story,” and this week he published his fifth book, the comically probing kaddish.com. His writing has been called “genre-hopping” and several variations on “playful,” descriptions that might also apply to his relationship with eating. Like many food lovers, Englander can appreciate a great restaurant as much as he can a well-written recipe — but he also isn’t above eating his daughter’s leftovers. “My wife can’t believe it,” he says. “I’m like, ‘Oh, yeah, I am definitely more than happy to find myself eating the kid food.’” Over the past week, he also had time to eat stoop pizza, consider the qualities that make a neighborhood diner great, and think, wistfully, about bagels. Read all about it in this week’s Grub Street Diet.

Thursday, March 21 I wish this had started Wednesday night. My wife and I actually got a babysitter, and went to a grown-up restaurant with another couple. One half of that couple was our friend JJ, who writes cookbooks, and when you go to restaurants with him, things you didn’t order just appear — “lamb chops, compliments of the food mafia!” — and I think that would have been a fun meal to share. But my Grub Street Diet started this morning! And I was doing drop-off, and was late getting our 4-year-old daughter to preschool — as I am every day.

While I packed her lunch, I ate a piece of wheat toast and drank a gallon of Kitten Coffee’s Tandem blend. I don’t like that super-black, melt-your-tongue coffee. I drink way too much coffee for that, and Kitten’s is just the perfect live-on-it-all-day roast. Also, I was once leaving the coffee shop on our corner, and the Kitten guy was delivering, and I screamed, “Hey, I love your coffee.” And he said, “Try this, I think you’ll like it,” and he threw me a pound of something new they were making, and I swooned with neighborhood good cheer.

So, my book was coming out on Tuesday and I was in prelaunch madness. I was stuck in the house, doing assignments, like 500 words on fingernails for Fingernail Digest, and I had a half-hour phone interview that somehow ran to an hour and a half and I was going to miss eating lunch. But JJ checked in, as he does about a million times a day. He was over on Henry Street, and he texted me a picture of the sandwiches chalked up on the board at Lillo, and offered to deliver. And, as with the Kitten coffee, it’s that kind of neighborly niceness that just kills me. He brought me the Mediterraneo, as ordered. It’s Italian tuna, arugula, sweet marinated onions, and tomato. It was delicious. (He also brought a couple of desserts, which I put aside.) And we both worked on our laptops at the table for a while.

Also, while I was waiting for JJ to show up, I ate the cold tortellini from Olivia’s dinner the night before. I’m all about the cold kid noodles from yesterday’s dinners. I enjoy that stuff. It’s not just that I’m eating it, I actually love it. I am definitely more than happy to find myself eating the properly aged fish sticks, and the apples with bites missing. I think that’s a big parent thing, to be like, “Now I’m going to have a second meal that I found on the counter.”

A friend I hadn’t seen in years was in town visiting, and she was coming by for dinner. So, at the end of the workday, I ran over to Mekelburg’s for a loaf of She Wolf sourdough (which we’re crazy for). I also got Firehook sea salt crackers, and some cheddar and manchego and our favorite cheese, Délice de Bourgogne, which is about one inch away from just eating butter with a spoon. I got olives and radishes, and I also got all the fixings for my red lentil soup. I served it over brown rice, and finished it off with wilted spinach and some Greek yogurt, as the recipe recommends. My wife, Rachel, made a butter lettuce, endive, and grapefruit salad.

Also, it was Purim, and Rach got some hamantaschen that we served along with the desserts that JJ had brought. One was a kind of Italian version of a Boston cream doughnut, and there was a blueberry tart with a lattice top.

Friday, March 22 I made Olivia French toast, which was not at all a weekday thing, but she asked for it, and getting to school on time, as I’ve said, is not my strong suit. I had Greek yogurt, banana, and honey. And coffee. And Rach had a version of the same.

It was Friday, which was a gym day. So we do speed things up as best we can. We’ve been working out at CrossFit South Brooklyn for years, even though it’s over in Gowanus. But we love it, and it feels like family now. And we’re pretty religious about our Monday-Wednesday-Friday class, which is a kind of body-weight-centric thing that we love.

When I need to do busywork before writing, I often head to Three’s Brewing, one street over from the gym. It’s not for a post-workout beer. The brewery is closed during the day, but they have a cozy little outpost of Ninth Street Espresso inside that uses the space during the daytime. I headed over and got a coffee and, to ruin any gym-related gains, a cheddar and chive scone (which is just to say, I should have had the French toast).

Let’s sing the praises of leftovers. I cook so much more lately,, and the more complicated or ridiculous, the better. That, is I like to make the things where people say, “Ummm, you know, they sell that at the grocery store. You can buy that a lot more easily than you can make that.” I was recently cooking Middle Eastern food and I was like, “Well, I should also make the pita,” and there were a million steps, and I was really proud, but, man, that dinner would have been a lot easier if I’d just run to Damascus Bakery, or, you know, any supermarket in the whole city. I think it ties in to the writer brain. If I need to fix something I’m writing, I will stay up all night, and I will do it again and again until it’s where it needs to be.

Anyway, there was the leftover lentil soup and the cheese and that giant loaf from She Wolf waiting. And I had plans to meet my publicist, Jordan. We were both swamped, and so she swung by, and we set up shop at our dining room table (by which I mean, our only table), and we had a super nice lunch, but with screens out, typing away.

Rach and I are nutty for Ethiopian food. It’s a favorite. And, luckily, there’s a fantastic restaurant over on Fulton, across from Greenlight Bookstore, my local. It’s a big corner for me: books and Ethiopian food. The restaurant is called Bati. And the owner, Hibist, is an old friend. Back when I started writing and lived on the Upper West Side, I used to go do my work at the Hungarian Pastry Shop. I mean, I sat there all day, every day, and often closed the place down. And Hibist used to work behind the counter. And I love when a person’s dreams come true. That is, I remember Hibist pouring coffees in the ’90s and now she owns her own restaurant — and it’s the best. Also, they’re really nice to our daughter, who has gone from eating everything to a very beige-focused food phase (possibly inherited from my suburban, white-bread roots).

Anyway, we packed her a little dinner of her own as an emergency backup, which they were really nice about. And as for ordering at Bati, Rach and I haven’t touched a menu there in years. We always, always get a vegetarian combo for two — which had a bunch of things on it, gomen, and buticha, and key sir, and — what really matters to us — always lots of shiro. And, at Bati, I don’t even need JJ for special treatment. They always keep an eye on us and make sure there’s shiro on the tray.

Also, they were out of St. George beer that night, so I had a Walia, which was equally great.

Saturday, March 23 If I’m being honest here, this was a record amount of time for me not to have eaten a bagel. This diary should have already had five dozen or so in it. Anyway, I ate the She Wolf Sourdough toast, day 400 on that bread. If you amortize the initial investment, I was pretty much making money on that loaf.

After dance class (my daughter’s, not mine), we headed over to Tacombi with friends. It’s a great Mexican place with locations in Manhattan, but now we’ve got one across from BAM. I spotted one grown-up couple having beers in the main room when we got there, but otherwise there were lots of kids, and lots in tutus — it seemed to be the new post-dance hangout. We had a big order of kid-friendly plain versions of things, which the staff was really nice about (that is, quesadilla with nothing, rice and beans with nothing). As for this grown-up, I had the seared fish tacos and their Naranja, which is a papaya, carrot, pineapple, and orange juice.

So, it was the Montclair Literary Festival — go NJ! My event was near the end of the day, and, after it was over, I went straight into Joyce Carol Oates’s. Then there was a cocktail party for the festival, and I ate I don’t know what, some hummus and pita, and had a glass of white wine. And Joyce had invited me to dinner with friends, and we headed to a place called Scala del Nonna. The joint was jumping, it was packed out and loud and Saturday night-ish, and one table kept knocking over the wine bucket.

As for wine, apparently Montclair has some ancient liquor law thing, and the restaurant was dry. So my friend Julie ran out to the store next-door and bought a bottle of Gavi, and Joyce’s friend ordered porcini risotto with peas for the table. I got the branzino alla griglia, which was marinated sea bass lightly grilled with scarola Siciliana. And, well, if you replaced all the fish I ate this week with candy and bagels, once again, it would better represent my normal diet.

Sunday, March 24 The day was packed with playdates, which was lovely. My daughter and I headed over to a friend’s who has twins and lives right next to the bagel store — my chance to make a move. But when we got into their house, Melissa had already made a mountain of whole-grain silver dollar pancakes, and a fruit plate with strawberries, watermelon, and pear. And, as always, she put a cup of coffee right into my hand.

We all headed to the park. As the twins headed off, another friend of my daughter’s showed up with her dad. After another couple of hours of wildness, we took the girls for a slice of Luigi’s Pizza and sat on the stoop outside. My slice turns into two, and they keep their seltzers properly freezing in their fridge. Slices on a stoop make me extraordinarily happy in a New York way: I was being nostalgic while it was happening, like, “This is the life.”

For our third and final playdate of the day, we had another of our daughter’s friends over to the house, with her folks. I’d been wanting to make chili, and offered to do so, but — if I’m allowed to break the fourth wall — Oriana, the visiting mom, is a huge fan of this column. She said chili is boring. So we ordered in Vietnamese from Mekong Delta. The restaurant is in one of those neighborhood locations that never works out and keeps changing hands. But Mekong Delta seems to be doing great. We all shared a papaya salad, and I got chicken pho and shrimp summer rolls.

Monday, March 25 It felt like maybe it was one of the last cold mornings before spring kicked in, and even with the pancakes yesterday, I always need to make sure I’m getting enough maple syrup in my diet. Point is, I made oatmeal, and ate it with bananas and blueberries and maple syrup that we buy by the jug when we’re up at our friend’s farm in Sandwich, New Hampshire. So, yes, for the best maple syrup in the world, I’d head straight for the sugar shack at Booty Farm on Mt. Israel Road.

I really want to state again that my body mass is probably about 80 percent bagel. If you cut me in half, I imagine mostly sesame seeds would pour out — as that’s my bagel of choice. So I really can’t believe I haven’t had one since this diet started — it’s the longest stretch since we got back from a year in Malawi (where I broke down and made bagels from scratch).

It was the day before launch. I owed everybody a million things, and was sure I’d be working until the middle of the night. At 2 p.m., I ran over to Mike’s Coffee Shop to grab something. Mike’s has been our home diner since we moved to Brooklyn from Manhattan around a decade ago. And we love it. It’s super homey, and they’re super nice, and it has a proper diner-y, pressed-tin ceiling, and a proper neon sign in the window. You always bump into friends there, and the kids are often given lollipops when you pay, whether they need a lollipop or not. Also, the owners are really good about calmly managing the weekend waiting list when it’s chaos and the throngs of folks are roaming outside waiting on tables.

I sat in the last booth and I ordered a coffee and a tuna sandwich on wheat toast, with lettuce, tomato, and onion. And a pickle spear! If there’s a picture of me up above with a sandwich in front of me, that’s the one. If there’s a picture of me without it, it’s because it’s already in my belly.

The last supper. So, a friend was having a dinner party, and I did not go to that dinner party — though, again, I’d be killing it with the food over there. But, the next day was the launch event at Greenlight Bookstore, and I’d start traveling the morning after that, and except for a night here and there, well, I’ll be hawking books on the road like a brush salesman for the next few weeks. This was basically the last night I got to be home with my wife and daughter and Calli the dog until tour slows down. Also, I usually come home from tour looking like I’ve eaten a bag of salt. That is, I’m so thankful to get to do readings and meet readers and shepherd the novel out into the world, but I will be eating a lot from after-hours menus, and CIBO Express airport food, and the day was gray and cold and some comfort food at home sounded nice.

So Rachel started kid dinner, and my daughter and I ran out to the supermarket around the block. We love going to the supermarket, me and her. We were getting ingredients for my friend Kitty’s chili recipe. When my wife was in grad school (she’s a professor), we lived in Madison, Wisconsin for three years, and our friend Kitty gave us a little book of her very Wisconsin-style dishes, which are great for this kind of weather. At the store, we also got the stuff for a green salad, because it sounded nice and I also wanted to keep my heart from exploding on the road.

At home, while my daughter ate, I got the chili into a giant pot and let it simmer until — as happens in our building — the whole floor smelled like cayenne peppers and onion. For the salad, I just used lemon and olive oil and salt, which is my single favorite dressing. And after our daughter fell asleep, Rach emerged and served up the chili. I chopped up some cilantro and chives for toppings, and we sat down at the table and dug in, with the dog underneath the table at our feet, which is my kind of dinner.

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Source: http://www.grubstreet.com/2019/03/nathan-englander-grub-street-diet.html

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Procida, con MARetica letteratura e sport per ripensare l’Uomo

Dall’8 all’11 settembre torna – nell’ambito del programma di Procida Capitale Italiana della Cultura - MARetica, la manifestazione che ogni anno porta sull’isola tre giornate di sport e cultura dedicate al mare. Quest’anno il programma di MARetica si estenderà a quattro giornate e si arricchirà di stimoli poetici, teatrali, musicali. Alessandro Baricco è per il quinto anno Presidente della Giuria che assegna l'omonimo premio, insieme alle scrittrici Daria Bignardi, Valeria Parrella ed Elisabetta Montaldo, allo storico Claudio Fogu e al montatore Giogiò Franchini. MARetica tra letteratura e sport “Ripensare l'uomo a partire dal mare": ècon questo intento che nel 2018 grazie alla sinergia tra l'associazione sportiva Canottieri Procida il Premio Mare-Elsa Morante e Alessandro Baricco nasce il festival MARetica che ogni anno, nel mese di settembre, riunisce sull'isola sportivi del mare ed intellettuali per celebrare opere e autori che hanno saputo raccontare il mare e le storie umane che lo abitano. Insieme alle gare sportive amatoriali e agonistiche che abbracciano l’ambiente e il patrimonio culturale marino dell’isola di Arturo, l'evento propone un importante momento di riflessione sull'etica e l'ecologia del mare, coniugato al valore dello sport. MARetica è un progetto culturale dell’omonima associazione che si sviluppa in collaborazione e dialogo costante con importanti istituzioni culturali nazionali come il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), l’Università Orientale di Napoli, l’Istituzione Mu.MA/Galata Museo del Mare di Genova e la Fondazione Paolo Clerici. “Un progetto – spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – perfettamente in linea con il nostro dossier, che intorno alla cultura del mare ha sviluppato performance, spettacoli e riflessioni che hanno animato e animeranno il programma culturale, ponendo l’accento su sostenibilità ed inclusione”.Finalisti di questa edizione del Premio MARetica sono: Nicola Crocetti, per la traduzione in italiano di Odissea di Nikos Kazantzakis, Jovanotti per l’idea dei “Jova Beach Party” e Mediterraneo di Caterina Bonvicini e Valerio Nicolosi (Einaudi). Il programma MARetica si apre giovedì 8 settembre con il benvenuto di Alessandro Baricco ed una serata culturalmente meticcia ideata da Claudio Fogu ed inserita anche nel calendario degli European Maritime Days.“In mare tra prosa e poesia” inizierà con la presentazione dei quattro volumi di Storia della marineria mercantile italiana, pubblicati da Mareeditore/Sagep da un’idea di Paolo Clerici Presidente della Fondazione Paolo Clerici e scritti da Pierangelo Campodonico, direttore dell’Istituzione Mu.MA e del Galata Museo del Mare, vincitore del premio MARetica 2021. Sull’incantevole terrazza panoramica di Terra Murata si alterneranno numerosi ospiti, tra i quali lo stesso Pierangelo Campodonico, Umberto Masucci (Presidente Nazionale The International Propeller Clubs), Luigi Nappa (Capitano di lungo corso procidano), Mario Mattioli (Presidente della Confederazione Italiana Armatori) e Umberto D’Amato (Vice Presidente del Propeller Club di Napoli). Nella seconda parte della serata docenti dell’Università Orientale di Napoli dei dipartimenti di Studi letterari, Linguistici e Comparati  e dei dipartimenti di Asia, Africa e Mediterraneo coordineranno una lettura di testi poetici con l’intervento di quattro poetesse rappresentanti di altrettante aree linguistiche e culturali che caratterizzano la vocazione trasversale dell’ateneo partenopeo: la svedese Eva Ström, l’albanese Jonida Prifti, la giapponese Ryoko Sekiguchi e la somala Caasha Luul Maxmuud Yuusuf. La selezione dei testi poetici risponderà al tema dell’isola come realtà geografica e come metafora amplificatrice di emozioni e sentimenti, di contraddizioni e sintesi. Venerdì 9 settembre Alessandro Baricco condividerà il palcoscenico architettonico di Terra Murata con Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con un reading/lezione dal titolo: “Tucidide. Atene contro Melo”. Alcune delle pagine più affascinanti della Guerra del Peloponneso, la cronaca di uno scontro realmente accaduto quasi venticinque secoli fa. Un’occasione per ascoltare la feroce lezione che i nostri Padri ci hanno lasciato sul significato di parole come Democrazia, Impero, Giustizia, Diritto, Uguaglianza.    Conclusione Dopo la serata di proclamazione del vincitore prevista sabato 10 settembre MARetica si concluderà domenica 11 Settembre sulLungomare Cristoforo Colombo (Porto di Chiaiolella)con una serie di eventi sportivi amatoriali e agonistici tra cui di rilevante importanza è la seconda traversata “Sulle rotte degli antichi” di SUP (stand up paddle) con partenza dal porto romano di Miseno e arrivo al porto miceneo di Vivara. Procida per l’occasione sarà inoltre una tappa del circuito Wind foil tour Italia 2022. L’evento risponde con fedeltà al principio inspiratore della manifestazione, particolarmente vicino anche ai motivi d’ispirazione del dossier di Procida 2022: affermare l’armonizzazione tra mente e corpo come cardine di una visione mediterranea dell’uomo. Read the full article

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