#Nota informativa
Explore tagged Tumblr posts
Text
Nota informativa sobre a Ponte Branca
A Prefeitura de São Francisco do Sul informa que resolveu rescindir o contrato com a empreiteira responsável pela obra da Ponte Branca (Av. Dr. Nereu Ramos, Rocio Grande) devido a necessidade de adequações ao projeto. Quando do início das obras, após as demolições, foram identificadas inconsistências, levando a rescisão contratual, de forma bilateral, entre Prefeitura e empreiteira. A revisão do…

View On WordPress
0 notes
Text
Il Re delle Volpi

Scheda informativa
Autore: Fiore Manni – sua è anche l'illustrazione in copertina Direzione grafica: the world of dot – Francesca Leoneschi (art director) e Mauro De Toffol (graphic designer) Editore: Rizzoli Prima edizione: ottobre 2023 Pagine: 490 Prezzo: € 17,50
Trama
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Marian ha ben poco da festeggiare: la madre l'ha promessa in sposa al detestabile Carl Lawrence, e a lei non resta che ubbidire. È proprio nella residenza di campagna del futuro marito che la ragazza incontra una volpe nascosta in un cespuglio. Incredibile ma vero, la volpe le parla. Si chiama Macbeth, e le fa una promessa: se Marian lo aiuterà a tornare a Faerie, il Re delle Volpi in cambio esaudirà qualsiasi suo desiderio. Marian, che per tutta la vita non ha fatto altro che subire le decisioni altrui, non ha dubbi. Questa è l'occasione che ha sempre sognato per rivendicare la sua libertà! Appena varcato il passaggio tra l'Altrove e il mondo di Faerie, però, scopre di essersi cacciata in un mare di guai e che Aleister, il Re delle Volpi, non è esattamente come se lo era immaginato. In compagnia del viziatissimo (ma affascinante) re, Marian dovrà sfuggire a fate vendicative, introdursi nel labirinto sotterraneo dei nani, difendersi da frotte di goblin e da mostri feroci. Ma, soprattutto, per la prima volta, dovrà imparare a sentire la propria voce.
Recensione
Fin dal prologo si nota come l'attenzione per le leggende gaeliche sia il punto chiave del nuovo libro di Fiore Manni, ma subito ci si accorge che anche la letteratura inglese ha la sua importanza.
Il libro si apre quasi come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Quasi solamente perché l'incipit di "Il Re delle Volpi" è semplificato, più moderno e meno pesante, accompagnandoti per mano in un mondo e in un'epoca caratterizzati dagli obblighi e dai doveri coniugali ed ereditari dell'alta borghesia inglese.
La protagonista, Marian Crawford, è la terzogenita della sua famiglia. Ma mentre le sorelle maggiori, Margaret ed Elizabeth, sono a loro agio alle feste e ai balli, al corteggiamento dei ragazzi carini, agli inviti a eventi sociali, Marian si trova più a suo agio con il naso chino in un libro, immaginando mille avventure e trovando proprio nei libri conforto e risposte a domande e pensieri che non ha il coraggio di esporre ad alta voce.
Ma, nell'andare avanti, il libro inizia a somigliare più a Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll: come Alice segue il Coniglio nella sua tana, Marian segue la volpe nel suo mondo*. Ma la somiglianza tra Marian e Alice non si ferma qui: entrambe le protagoniste delle loro storie, infatti, amano la lettura e nei libri trovano il loro mondo e le loro avventure, vivendone poi una loro, personale, solo quando incontrano la magia di cui hanno sempre solo letto nelle narrazioni che le appassionano.
La volpe, Macbeth, ricorda inoltre quella de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. È una creatura per così dire magica, parlante, che nel suo sapere sa essere saggia e che prende a fidarsi con l'umano protagonista della storia condividendo perle del suo mondo, in modo tale da aiutare inconsciamente Marian nel suo destino.
Interessante è come Marian si senta di impazzire nel mentre sceglie di seguire Macbeth e non, invece, di far parte di un sogno che sembra così reale da apparire vero e dal quale si sveglierà. Come se il svegliarsi da un sogno in cui hai sfiorato un futuro senza matrimonio, un futuro di libertà fosse peggio di essere rinchiuso in un manicomio nel qual caso venissi trovato e avessi raccontato dell'assurda avventura vissuta.
L'avventura di Marian può essere paragonata alla ricerca di se stessa. Fin da quanto la protagonista mette piede a Faerie, le difficoltà e i ripensamenti non mancano di arrivarle una dopo l'altra, mettendola di fronte a domande e a scelte che, prima, avendo sempre vissuto a casa propria tra i suoi amati libri, non si era mai veramente premurata di porsi e di affrontare. Ma, con il proseguire della sua avventura, Marian capisce che il matrimonio non è una "perdita di libertà" se tale libertà è condivisa con qualcuno che si ama veramente.
Le similitudini con altre storie non si fermano a Il Piccolo Principe e ad Alice nel Paese delle Meraviglie, ed è molto divertente e stimolante scoprire le varie ispirazioni, Harry Potter e leggende celtiche comprese, incastonate nella storia in modo da formarne una tutta nuova e meravigliosa.
La lettura è gradevolmente scorrevole, e il libro ha tutte le caratteristiche di una favola moderna.
* La stessa Marian cita di essere diventata Alice che si tuffa nella tana del Bianconiglio alla scoperta del Paese delle Meraviglie, citando inoltre "Quanto è profonda la tana del Bianconiglio?" quando deve effettivamente infilarsi nel buco nero, sudicio e umido, ingresso di Faerie.
Valutazione
★★★★★ 5/5
Della stessa autrice
Libri
Jack Bennet e la chiave di tutte le cose, Rizzoli, 2018
Jack Bennet e il viaggiatore dai mille volti, Rizzoli, 2019
Come le cicale, Rizzoli, 2021
Nel buio della casa, con Michele Monteleone, Sterling&Kupfer, 2021
Amore, sesso e altre cose così, con Elena Peduzzi, Rizzoli, 2022
Fumetti
4 o'clock. Patetico., Shokdom, 2015
Mask’d - The Divine Children, con Michele Monteleone e Ilaria Catalani, Star Comics, 2020
Una nuova Camelot, con Michele Monteleone, Marco Del Forno, Claudia Giuliani e Maria Letizia Mirabella, Edizioni BD, 2024
Curiosità sull'autrice
Fiore Manni ha, inoltre, un canale YouTube nel quale recensisce e parla di libri, anche insieme al marito Michele Monteleone, che recensisce e parla di libri anche sul suo personale canale YouTube.
Insieme a Michele, Fiore ha un gruppo di lettura: La Lega dei Lettori Straordinari (Telegram – Instagram).
Fiore ha, inoltre, un altro gruppo di lettura tutto suo: The Fox Book Club.
Seguimi anche su Instagram e Facebook!
#myriamystery#rì sir8#katnisshawkeye#myriam sirotto#myriamagic#myriamworld#myriamworlds#recensioni di libri#recensioni#books are fun#book reviews#reviews#Il Re delle Volpi - Fiore Manni#Il Re delle Volpi#Fiore Manni
3 notes
·
View notes
Text
ieri ho partecipato alla presentazione che la domenica il collettivo ultima generazione tiene su zoom; vorrei, infatti, inserirmi nel giro o almeno sperare di fare un minimo contro il cambiamento climatico. le misure che intraprendono sono talvolta sufficientemente accese da non risultare dai più condivisibili; d'altro canto, penso non siamo nella condizione in cui possiamo permetterci di criticare, passivamente e senza far nulla, le azioni intraprese dagli attivisti, sentenziando cosa è opportuno e cosa no: agire in modo non violento, provando a fare ogni cosa possibile per smuovere l'opinione pubblica e da lì, si spera, il potere. non che abbia fiducia, ma non rimane altro da fare
a presentare il collettivo era un ragazzo che, con una evidente nota di disperazione e nervosismo, ha parlato di come l'aumento di 1,5 gradi sia da tempo inevitabile, in quanto le temperature odierne risentono dell'inquinamento effettuato circa vent'anni prima; come dire, se avessimo dovuto evitare il tetto degli 1,5 gradi avremmo dovuto agire a inizio degli anni duemila; e se dieci anni fa mi canzonavano per il mio interesse sul tema, non immagino quanto l'informazione a inizio millennio era inesistente. oltre a questo, ha anche parlato di come il famigerato aumento di 1,5 gradi comprenda non solo le terre emerse ma anche le acque che invece hanno temperature inferiori all'incirca di 7 gradi, e che quindi porterebbe l'innalzamento delle temperature su terraferma non di 1,5 gradi ma di 7-8 gradi come media globale
vorrei dunque tornare a una riflessione che ho scritto qualche giorno fa. quanto la comunicazione sul cambiamento climatico arriva al lavoratore medio? se da un lato sono contento che vox, in spagna, non abbia raggiunto la maggioranza, dall'altro mi ha preoccupato leggerne il programma, pregno di negazionismo. mi spaventa che in molti abbiano votato per quei punti ma al contempo mi chiedo le ragioni; trovo sia urgente partire dal modo in cui sono comunicate queste cose: infatti, ho l'idea che i concetti relativi alla lotta climatica non vengano approvati da molti perché non spiegati con semplicità - ovvio che poi gli estremisti di destra veri e propri purtroppo esistano, ma molti di quegli elettori non lo sono. stessa situazione accade con l'npd tedesca: a votarli spesso sono contadini i cui provvedimenti contro il riscaldamento globale attuati dal governo in carica stanno portando grossi problemi economici. come biasimarli, dopotutto?
gli scienziati ne parlano da decenni ma probabilmente non sono tra i migliori divulgatori. serve un'azione informativa trasparente, che spiega quanto il fenomeno sia tragico e come riguarda tutti noi in ogni parte del mondo, tra morti per caldo, acque acide, migrazioni di massa, tornadi ed eventi tropicali in zone insospettabili. dobbiamo superare l'allarmismo e pressapochismo che spiega nulla: non serve e crea inimicizie. d'altro canto, non amo l'approccio di slogan su cui estrema destra e populismo hanno aumentato il loro consenso, una diretta conseguenza di neoliberismo e social; forse però, quella comunicazione, privando al contempo la sinistra della narrazione da colti ed elitisti perché riprenda lo spirito operaio del novecento, potrebbe essere lo spiraglio per arrivare alle persone che non sono state educate o non hanno voglia né tempo di comprendere la complessità e la gravosità del cambiamento climatico
8 notes
·
View notes
Text
Conflicto en Medio Oriente y desinformación: el caso de la presencia china
Publicado originalmente en El Universal: https://www.eluniversal.com.mx/opinion/mauricio-meschoulam/conflicto-en-medio-oriente-y-desinformacion-el-caso-de-la-presencia-china/
Hace unos días se estuvo difundiendo en redes sociales la noticia publicada por varios medios sobre la llegada de seis buques de guerra chinos a Medio Oriente. Independientemente de cómo esa nota fue presentada por medios diversos, la idea que corría en redes sociales era que se trataba de una respuesta de China ante el despliegue de portaviones estadounidenses como respaldo a Israel, y que, por tanto, Beijing estaba “aumentando” su postura naval en la región, lo que eventualmente podría quizás resultar en un conflicto mayor entre las superpotencias.
Sin embargo, la presencia china en la región no es inusual y no está relacionada con el conflicto entre Israel, Hamás, la Jihad Islámica, Hezbollah e Irán.
De acuerdo con un análisis del INSS (2023), China ha enviado fuerzas contra la piratería a la región en el pasado, lo que incluye la zona del Golfo de Adén, el Mar Arábigo y el Golfo Pérsico. Estas fuerzas chinas están destinadas a garantizar la seguridad de las rutas de envío y suelen ser de alcance limitado.
Una fuerza típica china para esta actividad consta de tres tipos de buques: un buque de suministro, un destructor de gran tamaño con misiles, y una fragata grande, también equipada con misiles. Algunas de estas naves tienen capacidad para aterrizar helicópteros.
En junio de 2023, la Fuerza china de Escolta Naval número 44 llegó a la región, y en septiembre, la Fuerza de Escolta Naval número 45 partió de China para reemplazar a la 44, llegando en octubre. Como es habitual, después del reemplazo, la fuerza que sale (en este caso, la Fuerza 44) realiza visitas diplomáticas en varios puertos de la región.
No obstante, la noción de que el despliegue chino era una respuesta ante el incremento de la postura estadounidense en la región, fue difundida por todo tipo de cuentas en las redes. Esto produce emociones colectivas que tienen a su vez diversos efectos negativos hasta incluso pensar que la tercera guerra mundial es “inminente”.
Este caso—que no habla de una información falsa (“fake news”) sino de una interpretación errónea acerca de una noticia real—ilustra apenas una parte de lo que está sucediendo hoy en día en el ecosistema de comunicaciones en el que nos movemos.
Para entenderlo mejor, se necesita asumir que hoy, en ese ecosistema, existen fenómenos paralelos ocurriendo. A los medios de comunicación tradicionales y las notas que difunden, tenemos que añadir la participación de actores políticos locales, regionales e internacionales, usuarios ubicados dentro de las zonas en conflicto, ubicados en regiones colindantes, ubicados en países de alguna forma implicados, y ubicados en países no implicados; hay personas que son expertas en esos temas, personas que son expertas en otros temas pero que hoy participan de manera activa en las discusiones relacionadas con estos conflictos, y personas que tienen otros tipos de perfiles; todo esto, además de cuentas falsas y bots creados para librar la guerra informativa, y cuentas a las que se paga por participar en las conversaciones, entre otros actores, lo que ocurre a nivel local, nacional e internacional.
Así, en ese ecosistema encontramos fenómenos orgánicos (como el hecho documentado de que las noticias falsas viajan más rápido, llegan más lejos y más hondo que las noticias verdaderas), hasta otro tipo de fenómenos que son inducidos con fines políticos por parte de actores implicados en el conflicto, o bien, por partes interesadas en sacar ventaja política local o internacional a partir de producir discusiones, alimentar las divisiones, las teorías conspirativas y/o la polarización social.
Estos momentos en los que hay una guerra material (ya con varios frentes paralelos) arrojan enormes aprendizajes, porque las guerras de propaganda y las luchas narrativas que siempre han ocurrido, acontecen en un entorno de comunicaciones muy diferente. La primera es que, lamentablemente, las explicaciones de fondo de un conflicto como el árabe-israelí, el de Irán-Israel, o el palestino-israelí (todos vinculados, pero no idénticos), no se encuentran en la rapidez, brevedad, o en la reducción de las redes sociales. Hay, como es natural, diferentes posturas o interpretaciones—a veces opuestas, a veces en competencia—acerca de la historia, acerca de las negociaciones y sus fracasos, acerca de las razones estructurales que impiden la paz y favorecen la radicalización o el terrorismo, acerca de la persistencia de la ocupación israelí, la persistencia del control de Gaza por organizaciones extremistas y armadas, y acerca de las posibilidades de salir del laberinto. Pero se trata de textos que toma más tiempo de leer que el que hoy, aparentemente, gente que muestra su interés, está dispuesta a dedicar al tema. Porque además de leer libros largos (con todas esas posturas e interpretaciones varias), se necesita leer informes más actualizados, reportes, evaluaciones y diagnósticos efectuados por decenas de centros de estudio y pensamiento ubicados en esa zona del mundo, y en muchas otras que se especializan en su estudio.
De manera que, incluso si alguien se dedica a estudiar la historia, pero no cuenta con la suficiente información actualizada acerca de la presencia china o rusa en la región, o por ejemplo, el nivel de cooperación—pero también de desconfianza—que existe entre el Kremlin e Irán, además de otros factores internos que están moviendo las decisiones en Beijing, en Moscú o en Washington, se corre el riesgo de difundir la interpretación de una nota que como dije, no era falsa, pero cuyas imprecisiones al interpretarla, pueden implicar efectos indeseados como la propagación del pánico respecto a una tercera guerra mundial que no está ocurriendo.
En fin. Las redes seguirán haciendo lo que hacen, y las personas usuarias se conducirán como decidan hacerlo. Solo acaso tener conciencia de que la realidad que se proyecta en esas redes representa mucho más a las guerras informativas y narrativas, que a la complejidad del mundo que nos está tocando vivir.
Instagram: @mauriciomesch
TW: @maurimm
28 de octubre 2023
2 notes
·
View notes
Text
GNR cria destacamento eventual para Volta a Portugal, que começou hoje
A GNR criou um destacamento eventual, composto por 28 militares, que irão acompanhar continuamente a 84.ª edição da Volta a Portugal, que começou esta quarta-feira.

Estes militares vão acompanhar o prólogo e as 10 etapas, no percurso entre Viseu e Viana do Castelo, garante a GNR, em comunicado.
"A operação tem como objetivo apoiar e garantir a segurança dos participantes durante as etapas, reforçando ainda o policiamento em todo o seu trajeto", para "garantir a segurança e a acompanhamento da prova", lê-se na nota informativa.
A GNR realça ainda que "os motociclistas da Guarda estarão dotados com o novo equipamento de proteção que lhes irá conferir um elevado nível de segurança, mitigando ao máximo a gravidade das consequências em caso de acidente".
Trata-se de um equipamento de proteção "tecnologicamente evoluído", com o qual "a Guarda afirma-se como precursora ativa na aplicação de tecnologia de ponta em prol da segurança física dos seus militares que desenvolvem a sua atividade em veículos de duas rodas a motor".
2 notes
·
View notes
Text
Saldan diplomáticos diferencias a través de concurso de cocina Zimbabue
Agencias/Ciudad de México.- En un mundo de guerras comerciales, aranceles y tensiones, los diplomáticos extranjeros en Zimbabue hallaron una forma más alegre de competir por la supremacía: un concurso de cocina. El mes pasado, los embajadores intercambiaron notas informativas sobre recetas en sus intentos de ganar el segundo desafío anual #ambassadorscookoff en el país del sur de África. Su tarea…
0 notes
Text
Autoridades afirman que el salario mínimo de grandes empresas permite cubrir la canasta básica de los sectores más vulnerables
El Ministerio de Trabajo asegura que el salario mínimo de las grandes empresas RD$27,988, permite a las familias cubrir totalmente el costo de la canasta básica del segmento más vulnerable de la población. Te puede interesar: Autoridades entregan remozado Hospital Municipal Guananico de Puerto Plata A través de una nota informativa se informa que en agosto de 2020, el referido salario solo…
0 notes
Text
DEBUT Y DESPEDIDA.
Holaaa, soy yo, David, y probablemente por última vez que publique algo meramente académico en este blog. Esta vez vengo a mostrar mi proyecto final y dar una explicación o reflexión sobre esta actividad, que está relacionada directamente con el blog que hice hace como un mes y medio llamado, “Nuestros amigos invisibles”, y también con el ultimo blog que había hecho hasta ahorita sobre mi pueblito, mi comunidad y como es que existe un arraigo y pertenencia a este lugar de mi parte y de otras personas. Creo no tiene mucho caso ya repetir lo que ya mencioné en esas publicaciones, pero cabe mencionar que esta publicación y este proyecto, que desarrollé en un cartel científico (OJO cartel científico, no infografía), y esto tiene un fin, y es que una vez que había desarrollado el tema, lo desarrolle en una infografía, y me comunique con una vecina de mi calle, que trabaja en la alcaldía Tlalpan, y le comente básicamente lo de la problemática expuesta en el blog antepasado y mi propuesta a realizar en mi calle. Ella de inicio me dijo que no era posible realizar dicho cambio, ya que dentro de la privada donde vivo todos los terrenos tienen un propietario, y sin embargo, me apoyo y me dijo que mi propuesta era muy acertada, aunque no en el lugar donde vivo, si no, podía ser aplicable en otras zonas de la alcaldía Tlalpan. Me comento que aunque le gustaba el formato de infografía, para poder presentar mi propuesta debía ser un poco más explícito en cuanto a información refiere, y fue todo lo que me dijo, me dio la oportunidad de entregarle otro formato después, y así lo hice, desarrolle este cartel científico, no se lo di físico, se lo di digital y le explique cada uno de los apartados del mismo, que aun así creo de manera intuitiva se puede notar la secuencia informativa, pero, también, no lo deje así nada más, si no, también me preocupe de que no importara realmente el orden de lectura, si no, que fuera algo entendible e interesante de leer, si, ya sé que contiene mucha información, pero incluso mi vecina me dijo que el pdf había gustado mucho en su área, y que lo habían colocado como en un pizarrón de propuestas juveniles, hasta ahora no tengo constancia de ello, ya que se lo entregue el día de ayer (de cuando publico esto) y solo me mandó un mensaje, pero me hizo sentir muy halagado, y aunque un poco ignorado, me dio una esperanza de que la burocracia mexicana algunas veces toma en cuenta a los jóvenes. Por otra parte, es de suma importancia agregar, que dentro de mi información e investigación (que intente hacer detallada y explicita) también agregue un apartado mini de una entrevista que le hice a una de mis vecinas, llamada Silvia Lira (no me dejo adjuntar el audio aquí, porque es un poco paranoica, pero bueno jaja), en síntesis, recupere de forma textual lo más relevante que me dijo sobre su concepción de este problema, que me sorprendió mucho tiene mucho que ver con lo que otra de mis vecinas, Alicia, me dijo en el blog dedicado a esta problemática, pues ambas llegaron al mismo punto: un espacio común deriva en una convivencia sana entre vecinos y permite a las mascotas tener una vida mejor, y esa fue mi misión con este proyecto, hacer conciencia de este punto. Para mí fue algo muy satisfactorio, pues me permitió no solo “teorizarlo” por así decirlo, si no, comenzar con la diferencia y aplicar lo que yo quería, establecer una convivencia vecinal armoniosa y consciente a través de los problemas que nos aquejan a todos todas y todxs. Sin más adjunto mi cartel, y un pdf por si no se ve bien, muchas gracias por todo, y recuerden que el cambio si empieza por nosotrxs.
LINK A MI CARTEL: https://www.canva.com/design/DAGosCOwuzA/okBqXRM9XItyHG98zBJhxw/edit?utm_content=DAGosCOwuzA&utm_campaign=designshare&utm_medium=link2&utm_source=sharebutton
CARTEL.

Para entenderlo al 100%, te sugiero leer mis dos blogs anteriores a este :).
ACTUALIZACIÒN DE LA SEMILLA.
Aqui me siento super mal, por que aunque lo intente tres veces, tres veces se me murieron las semillas, y se lo atribuyo a dos cosas: 1. Mi falta de querer (o cuidado jaja), y 2. Los cambios de temperatura que estan super raros y que me inundaron mis macetas con la lluvia. Esta actividad desde un principio me hizo reflexionar sobre el cuidado de los seres vivos NO humanos (que justo es de lo que habla mi proyecto final) y de cómo muchas veces no valoramos lo que tenemos hasta que lo perdemos, per de igual forma, como el mundo vegetal (también animal, porque no), desde mi percepción es un ejemplo de resiliencia, muerte y resurrección. Esto lo digo ya que en simultaneo a la muerte de mis rábanos que nunca nacieron, uno de los árboles de mi casa que cambie de la sombra al sol por un fin estético, al cabo de unos días, se murió, se quedó PELÒN, y toda mi familia se quedo sorprendida de como paso de tener un gran follaje a puras ramitas de color gris. Sin embargo, un buen día que yo estaba ocupado, mi mamá lo cambio a donde estaba en un inicio, y pues tenía pinta de ya no recuperarse, ya hasta lo íbamos a quebrar para tirarlo, pero solo pasaron tres días, y comenzó a florecer unas hojitas minis de color verde claro. Y, de una manera un poco filosófica, me di cuenta de que la humanidad no valora el mundo que le rodea, incluyéndome, si no, nota la ausencia de algo una vez que ya no está, y a veces, ni así, sin embargo, la naturaleza está en el lugar correcto siempre, y todo lo destruye, lo cura, o muere y renace y se transforma. Con mis rabanitos eso no sucedió, pero fue porque aún no habían nacido, nunca lo hicieron, pero si lo hubieran hecho, se hubiesen transformado en materia orgánica que como se sabe, transforma su energía en minerales que hacen de la tierra un compuesto más fuerte y fértil aún.
¿Es así como funciona la vida?
Agrego las fuentes de mi cartel, ya que, por fines estéticos, perdón, pero no las puse, si no me arruinaba el evento (aunque se las di a mi vecina en un documento a parte jaja), pero en mi defensa acá están, por si se lo preguntaban.
BYEEEEEEE.
REFERENCIAS DEL CARTEL CIENTÌFICO.
Alcaldía Tlalpan. (2025). Historia de Tlalpan: De nómadas a la primera gran ciudad. Época prehispánica. Tu Alcaldía. https://tlalpan.cdmx.gob.mx/historia/
Álvarez, T. (2016). 7 problemas relacionados con las mascotas en una comunidad. Pisosblog. https://www.pisos.com/aldia/7-problemas-relacionados-con-las-mascotas-en-una-comunidad/70626/
Animals Health. (2024). Más del 80% de los propietarios afirman que sus mascotas tienen un impacto positivo en su salud mental. Redacción, Mascotas. https://www.animalshealth.es/mascotas/mas-80-propietarios-afirman-mascotas-tienen-impacto-positivo-salud-mental
Asociación Nacional de Parques y Recreación. (2018). Viviendo los parques: Usos y costumbres de los mexicanos. ANPR México, Tecnológico de Monterrey, pp. 20–26. https://anpr.org.mx/wp-content/uploads/2018/08/VIVIENDO-LOS-PARQUES-Usos-y-Costumbres-de-los-Mexicanos-2018.pdf
Glaeser, E. (2011). El triunfo de las ciudades: Cómo nuestra mejor creación nos hace más ricos, más inteligentes, más ecológicos, más sanos y más felices (pp. 230–238). Taurus.
Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The experience of nature: A psychological perspective (pp. 170–200). Cambridge University Press.
Martínez Guerrero, L. (2022). Tepepan: Pueblo. Blog México y su cultura. https://luisguerreromartinez.com/mexico-cultura/tepepan.htm
Melguizo, C. (2020). El 75% de los perros sufren trastornos relacionados con la ansiedad. Lifestyle, The Objective. https://theobjective.com/further/lifestyle/2020-03-11/perros-estudio-ansiedad/
Nussbaum, M. C. (2006). Frontiers of justice: Disability, nationality, species membership (pp. 389–398). Harvard University Press.
Scheverin Labroca, M. J., et al. (2021). Trastorno de ansiedad en caninos. Facultad de Ciencias Veterinarias, UNCPBA, pp. 20–27. https://ridaa.unicen.edu.ar:8443/server/api/core/bitstreams/8190e48a-21fe-4946-83d6-7564b6262c1f/content
Secretaría de Cultura. (2018). Consulta pública del Catálogo Nacional de Monumentos Históricos Inmuebles: Parroquia de Santa María Tepepan.
Turimexico.com. (2025). Historia de la Delegación Tlalpan, Ciudad de México. Blog Cultura. https://www.turimexico.com/ciudades-de-mexico/ciudad-de-mexico/historia-de-las-delegaciones-de-la-ciudad-de-mexico/historia-de-la-delegacion-tlalpan-ciudad-de-mexico/
Uribe Rivera, R. M. (1998). Tepepan: Arte e historia (pp. 30–35). Facultad de Filosofía y Letras, Universidad Nacional Autónoma de México.
Wolch, J. R. (1998). Zoöpolis. En J. Wolch & J. Emel (Eds.), Animal geographies: Place, politics, and identity in the nature-culture borderlands (pp. 119–138). Verso.
0 notes
Text
Embajada de EU aclaró que sus agentes del ICE no participan en operativos contra el narco en México
EFE.- La Embajada de Estados Unidos en México negó que agentes de aquel país colaboren en operativos contra el narcotráfico en territorio mexicano, y aseguró que estos señalamientos son “incorrectos” y hechas fuera de “contexto” tras la polémica por una foto publicada en sus redes sociales. En una nota informativa, enviada al periodista Ciro Gómez Leyva, quien retomó la información sobre un…
0 notes
Photo

Alertan sobre presencia de zorro andino en Ate y recomiendan medidas de prevención
El Servicio Nacional Forestal y de Fauna Silvestre (Serfor), del Ministerio de Desarrollo Agrario y Riego (Midagri), emitió una alerta a los vecinos del asentamiento humano Túpac Amaru, en el distrito limeño de Ate Vitarte, tras confirmarse la presencia de un zorro andino en la zona.
Especialistas del Serfor visitaron la Asociación de Cristo Moreno, donde se registraron los avistamientos, para evaluar el lugar y recolectar evidencias sobre el paso del animal. Según informó Renato Colán, especialista en fauna silvestre de la Administración Técnica Forestal y de Fauna Silvestre (ATFFS) Lima, el sector donde fue visto el zorro corresponde a un ecosistema de loma costera, el cual forma parte de su hábitat natural.
Recomendaciones para la población
Ante esta situación, Serfor instó a los residentes a adoptar medidas preventivas para evitar incidentes, especialmente con animales domésticos. “Los vecinos deben asegurar bien a sus animales de corral (pollos, conejos, cuyes) no pueden dejarlos libres sin supervisión. Hay que encerrarlos principalmente durante la mañana y en la noche, que son las horas de mayor actividad del zorro”, indicó.

El especialista también explicó que, si el animal se acerca a las viviendas, se pueden aplicar medidas disuasivas sin recurrir a la violencia. (Foto: Serfor)
Asimismo, se recomendó no dejar residuos orgánicos ni restos de comida al alcance, debido al agudo sentido del olfato del zorro, que podría atraerlo hacia los domicilios.
No alimentar ni agredir al animal
El especialista también explicó que, si el animal se acerca a las viviendas, se pueden aplicar medidas disuasivas sin recurrir a la violencia. “También se puede usar técnicas disuasivas si es que el animal se acerca mucho, como ejemplo, ahuyentarlo con sonidos fuertes, un aplauso o gritos, pero nunca tirarles piedras u otros objetos que puedan dañarlo”, señaló.
Además, pidió a la comunidad mantener una distancia prudente y no intentar alimentarlo, tanto por la seguridad del animal como de las personas.
Monitoreo y reporte ciudadano
Serfor informó que continuará con visitas de monitoreo y campañas informativas en la zona para promover una convivencia segura con la fauna silvestre. La entidad recordó que ante el avistamiento de un animal silvestre, los ciudadanos pueden comunicarse mediante el WhatsApp “Alerta Serfor” al número 947 588 269. Es necesario enviar fotos, videos y la ubicación para que los especialistas puedan intervenir de forma oportuna.
Lea la nota original aquí o visita el medio Inforegión
Red de Medios Regionales
via https://pachamamaradio.org/alertan-sobre-presencia-de-zorro-andino-en-ate-y-recomiendan-medidas-de-prevencion/
#Administración Técnica Forestal y de Fauna Silvestre (ATFFS)#ATE#Lima#Servicio Nacional Forestal y de Fauna Silvestre (Serfor)#zorro andino
0 notes
Text
Idosa ventilada morre durante apagão
News https://portal.esgagenda.com/idosa-ventilada-morre-durante-apagao/
Idosa ventilada morre durante apagão
© D.R.
Ministério da Saúde ordenou auditoria à morte da mulher, possivelmente associada ao corte de energia.
O Ministério da Saúde anunciou ontem que ordenou uma averiguação das circunstâncias da morte de uma mulher septuagenária que estava ventilada e que terá morrido, alegadamente, em consequência do apagão de segunda-feira.
O caso da mulher de 77 anos foi avançado pela RTP.
Na reportagem emitida no canal público, a família relatou que a mulher, que estava ventilada em casa, morreu no dia do apagão, alegando que a morte se deveu à falta de energia.
“Tendo tido o Ministério da Saúde conhecimento, esta quinta-feira, dia 01 de maio, de uma eventual vítima causada pelo corte de energia no passado dia 28 de abril, a ministra da Saúde decidiu pedir uma auditoria à Inspeção-Geral das Atividades em Saúde (IGAS) para o esclarecimento cabal deste caso”, referiu o ministério, numa breve nota enviada às redações.
Numa outra nota, o ministério indicou que de acordo com informações prestadas ao gabinete da ministra da Saúde pelo INEM, a vítima é uma mulher de 77 anos, “com várias comorbilidades e que se encontrava no seu domicílio”.
O ministério tutelado por Ana Paula Martins especificou que “o pedido de socorro para o 112 foi recebido às 15:52” e “o acionamento da Viatura de Emergência Medica (VMER) foi efetuado 5 minutos após a realização de uma triagem clínica”.
“Foi, também, enviada uma ambulância. O óbito foi declarado pela equipa da VMER”, mencionou ainda a nota informativa.
Um corte generalizado no abastecimento elétrico afetou na segunda-feira, desde as 11:30, Portugal e Espanha.
Aeroportos fechados, congestionamento nos transportes e no trânsito nas grandes cidades e falta de combustíveis foram algumas das consequências do apagão.
0 notes
Text
NOTA INFORMATIVA VIII CARRERA NOCTURNA SUBIDA CASTILLO
NOTA INFORMATIVA VIII CARRERA NOCTURNA SUBIDA CASTILLO Tras la comunicación recibida por parte de la Subdelegación del Gobierno en referencia a la falta de efectivos de la Guardia Civil (debido a la Operación Salida de verano) para prestarnos su ayuda en la organización de la VIII Carrera Nocturna Subida al Castillo de Almodóvar a celebrar el viernes 04 de Julio, nos vemos en la…
0 notes
Text
0 notes
Text
Autoridades alertam que aparelhos auditivos só podem ser prescritos por profissionais credenciados
Reguladores da saúde, do medicamento e a Autoridade de Segurança Alimentar e Económica alertaram que o diagnóstico de perda auditiva e a colocação de aparelhos têm de ser realizados por profissionais de saúde e entidades credenciadas.
Numa nota informativa conjunta, a autoridade nacional do medicamento (Infarmed), a Entidade Reguladora da Saúde (ERS) e a ASAE referem ser comum assistir-se à venda de aparelhos auditivos e amplificadores auditivos, "com publicidade e informações pouco esclarecedoras sobre as características e finalidade de cada um deles, o que induz em erro e pode colocar em risco os seus utilizadores".
Nesse sentido, alertam que o diagnóstico de perda auditiva e a reabilitação de pessoas com problemas auditivos são cuidados de saúde e, como tal, têm de ser prestados por profissionais de saúde habilitados e credenciados para o efeito.
As autoridades explicam as diferenças entre aparelhos auditivos e amplificadores auditivos, sublinhando que "são produtos distintos com finalidades diferentes regulados por diplomas legais dissemelhantes".
"Os aparelhos auditivos são dispositivos médicos que processam e amplificam o som com o objetivo de compensar a deficiência auditiva", enquanto os amplificadores "são equipamentos elétricos e eletrónicos que apenas amplificam o som ambiente para pessoas sem deficiência auditiva e não são dispositivos médicos", esclarecem.
Nesse sentido, os requisitos de segurança e desempenho que têm de ser cumpridos pelos respetivos fabricantes, para os disponibilizar no mercado são também diferentes, incluindo o tipo de procedimento de avaliação da conformidade a que são sujeitos e a informação que os acompanha, nomeadamente a rotulagem, instruções de utilização e o material promocional.
As autoridades explicam que, sendo os aparelhos auditivos concebidos e fabricados para a finalidade médica de restaurar parcialmente a função auditiva em doentes com deficiência auditiva, são abrangidos pela definição de dispositivo médico.
"Assim, só podem ser colocados e disponibilizados no mercado aparelhos auditivos que estejam em conformidade com a legislação de harmonização da União Europeia aplicável ao setor dos dispositivos médicos", sublinham.
Já os amplificadores auditivos não são qualificados como dispositivo médicos, porque se destinam a ser utilizados durante "um curto período de tempo tendo apenas como finalidade amplificar o som", mas só podem ser colocados e disponibilizados no mercado se tiverem a marcação CE.
Os reguladores e a ASAE sensibilizam a população que o diagnóstico de perda auditiva e a subsequente reabilitação de pessoas pressupõem a prestação de serviços específicos (rastreios, exames de diagnóstico, consultas) que apenas podem ser realizados por otorrinolaringologistas e audiologistas.
0 notes
Text
0 notes
Text
Senado modifica la ley que crea la Corporación Turística Cabo Rojo
El Senado de la República aprobó esta tarde en primera lectura la modificación a la ley 36-24 que crea la Corporación Turística Cabo Rojo, en sus artículos 6, 9, 11 y 12, presentada por el Poder Ejecutivo. La nota informativa indica que el artículo 11 del proyecto establece que la Cámara de Cuentas ejercerá el control externo de la Corporación Turística Cabo Rojo, conforme a lo dispuesto en la…
0 notes