Impasto per biscotti al burro bianchi e neri
per preparare i biscotti al burro bianchi e neri versate il burro e i 345g di farina in una ciotola o nell’impastatrice con il gancio a foglia.
Se impastate a mano lavorate burro e farina con la punta delle dita fino a formare un composto sabbioso, altrimenti azionate l’impastatrice fino ad ottenere lo stesso risultato.
Aggiungete quindi lo zucchero a…
Pasta Frolla Italian Pastry Dough
Italian sweet dough known as pasta frolla can be used to make cookies, crostate, or even torte. A small amount of baking powder gives it its light and fluffy texture. 1 teaspoon baking powder, 5 tablespoons cold unsalted butter cut into cubes, 3/4 cup superfine sugar, 2 medium eggs, 2 tablespoons superfine sugar, 1 stick cold unsalted butter cut into cubes, 1 medium lemon zested, 4 cups Italian-style tipo 00 flour
Sfruttato queste interminabili giornate di pioggia al meglio delle mie possibilità e delle mie capacità: guardando fuori dalla finestra e cercando di ricordare il mio aspetto esteriore, insieme a una crostata al cioccolato con uno strato di confettura di amarene dall’aspetto leggermente autunnale.
Eclair rocher con cremoso di nocciola e mascarpone su sablè alle mandorle
Sablè alle mandorle, base per gli eclair rocher
Montate il gancio a foglia nell’impastatrice e versate farina, farina di mandorle, zucchero a velo e sale nella ciotola. Utilizzate burro appena preso dal frigo e fatto a cubetti. Potete anche pesare il burro e tagliarlo a cubetti in anticipo e tenerlo in frigo così da non rischiare di scaldarlo nel tagliarlo.
Azionate l’impastatrice a media…
Back in the days, having a meal “on the go” in Naples had little to do with hurry, but rather with poverty. Eating street food was cheap and, at the beginning of the 20th century, you could actually buy a portion of pizza for just one soldo.
Nowadays, even though the love for a table laden with food and conviviality is undeniable, street food is a common habit very ingrained in the local culture.
Here following, you will find a list of some of the street food you should try while in Naples. The amount of this kind of food is quite consistent, but here I’m listing only some of the most common specialties, easier to access for tourists.
Pizza a portafoglio
Pizza a portafoglio ( literally "pizza wallet-style") is a lighter version of the most popular pizza: it is smaller, it has less topping, and it is easier to carry around, since it is basically a “folded small pizza”. The classic version, with few ingredients, usually costs around 1,5/2 €.
Pizza fritta
Pizza fritta (“fried pizza”) was invented after WWII in order to face the crisis, given that even the classic pizza, a traditionally cheap food, had become a luxury, due to the difficulty to find and pay for ingredients like tomato and mozzarella.
The dough, during the frying process, inflates and the empty space is filled with ricotta cheese, salami and mozzarella. At the time, preparation and selling happened on the streets: the dough, previously prepared by the pizzaiolo, was fried and sold by his wife in a stall located along the alley.
Cuoppo
The Neapolitan cuoppo is a cone of vax paper filled with fried goodies. The traditional cuoppo (“cuoppo fritto” or “cuoppo di terra”) is usually composed by zeppoline salate, panzarotti (called also crocchè) made with potatoes, cheese and ham, Neapolitan arancini, mozzarella in carrozza and scagliuozz (small triangles of fried polenta). A more recent invention is the “cuoppo di mare”, made with fried fish and fried vegetables.
Tarallo sugna e pepe
This is quite an old recipe, which is the result of the resourcefulness of 1700’s bakers who were located in the fondaci, a very poor area near the port. Instead of throwing away the leftovers of the dough used to make the bread, they opted for re-using them, giving them a ring shape and adding pepper and lard. At the beginning of 1800, almonds were also added to the recipe, giving birth to the a snack, which was sold by peddlers and that represented a nourishing yet cheap food for the poor Neapolitan workers.
Nowadays you can find taralli in the osterie (inns), served with wine, beer or even sea water, and they are sold in the tarallerie (specialized shops) and bakeries.
Frittatina di pasta
Frittatine di pasta are often consumed in pizzerias as an appetizer before pizza, or as street food. A frittatina is a disc of dough of 10 cm, filled with bucatini pasta, white sauce, peas, ham and provola cheese, covered with batter and fried. Some varieties also contain ragù (see pic).
Sfogliatella
One of the most common street desserts is the famous sfogliatella, invented in the 18th century, by the nuns of the ancient St.Rosa Cloister located in the Amalfi coast. For this reason, the sweet was called “Sfogliatella Santarosa”.
At the beginning of the following century, one of the nuns passed the recipe to her nephew P. Pintauro, who had a patisserie in via Toledo in Naples and the rest is history: he modified the recipe and invented the typical Neapolitan sfogliatella. There are two versions of it, the sfogliatella frolla and the sfogliatella riccia (see pic). The filling is equal for both: it is made with semolina, ricotta cheese, eggs, sugar, candied fruits, orange blossom’s water, vanilla and cinnamon and it is very aromatic.
In Naples you usually find these two typologies, whereas in the rest of the region Campania, you can still find the original Santarosa and its spinoff version called coda d’aragosta (“lobster’s tail”), with a filling made of cream and chocolate or with chantilly cream.
If you want to read the complete version of this article, check my blog. Enjoy your next trip to Naples! 😜
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340 g di farina “00”
200 g di burro
100 g di zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale
Per il ragù bianco:
600 g di carne trita di manzo
2 salsicce
½ cipolla
1 carota
1 costa di sedano
10/15 g di funghi secchi
1 bicchiere di vino bianco
½ bicchiere di marsala secco
Olio extravergine d’oliva
sale, pepe e noce moscata
2 o 3 foglie di salvia
Per la besciamella:
400 g di latte intero
50 g di burro
50 g di farina
sale e noce moscata
1 tuorlo e un po’ di latte per spennellare il pasticcio
Oggi day off, nonché anche compleanno di papà. Mattinata in palestra, pranzo dell'ultimo minuto con P al sushi, in cui dire no ad un amica era scortese, soprattutto dopo 3 settimane di assenza e in cui un momento per noi alla fine ce lo meritavamo anche per recuperare la quotidianità in chiacchiere e racconti, ma che mi ha mandato poi in crisi per tutta la giornata, con tanto di lacrime e cattivi pensieri già nello spogliatoio a fine allenamento. Ed una volta arrivata a casa e sistemato, mi son messa a letto, piena e gonfia da questo pranzetto, accorgendomi che proprio oggi è pure la giornata del fiocchetto lilla e tutto questo mi è sembrata una grande ed immensa barzelletta, nulla per caso insomma!
Mi sono poi addormentata, un po' per la stanchezza ed un po' in vista del weekend full lavorativo, al risveglio ero ancora piena, così da mangiarmi giusto due foglie di insalata per cena e festeggiare mio padre con una fettina della sua torta richiesta rigorosamente con tanta pasta frolla. Ed ora sono qui, a letto, che volevo scrivere due paroline riguardo questa giornata, perché scrivere aiuta sempre e perché dicono che parlarne fa bene ed anzi si deve. E per come son fatta a volte penso proprio il contrario, che parlarne peggiori le cose, che faccia sentire ancora più pazzi, pronti ad essere giudicati, con quel dito puntato ed i commenti di chi non riesce a capire e comprendere. Ed anche chi ti vuole bene a volte non comprende, ed a volte ci provi a parlare, a tirar fuori l'argomento, a far capire che andare a pranzo fuori è un fottuto problema, soprattutto se prima ti sei allenata, se ci sono altri pasti liberi in programma, se non ti vedi, se se se..ma le frasi che senti ripeterti son sempre le stesse, chi fa battute, chi la mette sul ridere e scherza, chi prova a "consolare" ma fa solo peggio e non è nemmeno colpa loro. La colpa sai bene di chi è, di cos'è e tutto questo ti manda ancora più in tilt. Così si finisce per fingere che sia tutto a posto, lo si mette da parte e si fa passare un altra giornata
Come ti sei avvicinato alla pasticceria? Ti è sempre piaciuta? Quale dolce ti riesce meglio?
Beh mi è sempre piaciuto mangiare dolci. 😋 Stavo sempre accanto a mamma quando faceva le torte dei nostri compleanni (siamo 4 figli, ho 3 sorelle) o semplici "panettoni" (li chiamiamo così ma sarebbero le classiche torte margherita/i plumcake). Stavo lì per mangiare l'impasto. Ovviamente ignorando il rischio di mangiare uova non cotte e non pastorizzate, e non ero minimamente toccato dal pensiero di mangiare troppo.
Ho consacrato questa mia passione lavorando dall'estate del 2018 all'autunno del 2020 nel laboratorio di pasticceria sotto casa mia. Prima come tirocinante poi come apprendista aiuto pasticciere.
Non posso definirmi più di un apprendista aiuto pasticciere. Quindi io sono al livello di uno che impara ad aiutare i pasticcieri veri e propri, non so fare chissà cosa, sono ancora alle preparazioni di base. Penso che il Pan di Spagna sia ciò che mi viene meglio. Metto qua sotto alcune foto di dolci fatti da me, accumulate negli anni.
A sinistra una torta Fiesta che vorrei rifare tantissimo perché era buonissima e io che sono vegetariano non potrei mangiare le Fiesta confezionate, per il siero di latte se non sbaglio. A destra un Pan di Spagna con la panna.
Una torta della nonna fatta non ricordo per quale occasione con gli amici.
Un melon pan venuto decente ✨ la pasta frolla si era aperta sopra. Vorrei tanto mangiarne uno vero. Più di uno immagino.
Vorrei saper rifare anche questi pan goccioli, quanto mi erano venuti morbidi, erano venuti benissimo.
I miei amici adorano i miei pancake. Questi saranno da una delle tante occasioni in cui li ho portati come dolce per una cena con loro. Quest'anno in montagna una mattina ci hanno portato dei pancake che mi sembravano davvero fatti bene.
Primo weekend "romantico" a casa in coppia (coi cani) e invece di godercela tra bagni caldi e candele, cos'è che abbiamo fatto?
La casetta di di zenzero!
Praticamente due giorni passati bestemmiando le frolla, bestemmiando la ghiaccia, bestemmiando la pasta di zucchero. E due notti passate bestemmiando i cani sul letto ché non ho mica capito perché sono entrati in camera, ma una volta lì hanno preso possesso di lenzuola e coperte.