Al bar ho aperto il Corriere. Ho scoperto che Meloni e Salvini limitano i carboidrati. Berlusconi si allena in piscina. Letta ha perso tre chili, magari per merito di allenamenti in cui si fa forza con gli occhi di tigre. Conte va a dormire tardissimo, a colazione prende solo un caffè, ma niente restrizioni. Calenda non fa sport, mangia come prima e non ha diminuito le sigarette.
Ho smesso di leggere. Forse mi sono perso notizie fondamentali sulle fluttuazioni nel consumo di snack a casa di Pillon o sul rapporto odio-amore tra il centro liberale e le gelaterie artigianali.
Per domani mi aspetto un ragguaglio sulla digestione di Matteo Renzi, perché l'elettorato deve sapere per decidere chi deve abbandonare la casa del Grande Fratello.
Ah, scusate, è stato un lapsus. Non capisco come mi sia venuto in mente un reality show.
Parliamo anche della sua corrente interna al PCI: la corrente Migliorista.
Egemone fin dalla morte di Berlinguer, ma soprattutto alla guida indisturbata della CGIL con Luciano Lama (Migliorista di ferro), guida sindacale che ebbe il facile compito di affossare le uniche conquiste operaie ottenute dai lavoratori dal 1970 a 1975, culminate con il punto unico di contingenza per tutti. Conquiste che ce le hanno fatte rimangiare con gli interessi, Renzi vi ricorda qualcosa?
Se le condizioni disastrose odierne della classe lavoratrice, del mondo del lavoro tutto, sono come sono oggi lo dobbiamo principalmente alla CGIL, al PCI, PDS, DS e infine PD in mano a quella corrente nefasta.
Faccio appello con scarse speranze alla sbandierata libertà di opinione, ma so che rischio la condanna al rogo del Sant’Uffizio, per l’accusa di eresia. Lo so, ma lo dico ugualmente e voglio proprio mettere alla prova la tolleranza liberale di chi si strappa i capelli, scandalizzato dalla censura. Il testo “censurato” di Scurati l’ho letto sui social della Meloni molto prima che i rosso confetto…
Per capire certe alleanze e certe derive non bastano più i criteri politici, sociali, culturali, opportunistici, ..., bisogna scomodare categorie pricopatologiche.
FLORIDIA. ERMINIO IERNA, L’UOMO QUALUNQUE CHE SCRISSE AL PREMIER, RINGRAZIA PER I BENEFICI RICEVUTI DALLE CLASSI MENO ABBIENTI.
Erminio lo trovi lì, davanti al vecchio stadio, con i suoi fidi aiutanti. Ci tiene a render merito ai vari governi per gli evidenti miglioramenti nella sua condizione e in quella di tutte le periferie.
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Non vuole essere sarcastico, semplicemente realista. Non gli manca nulla, neppure la salute. Forse. Intanto le vendite del suo negozio all’aperto procedono bene.…
Aspetto che quelli che difendono Briatore poi vengano a dirmi che un bancario non è un vero povero e poi dicano anche che la sinistra colpisce sempre la classe media.
La "sinistra" da 30 anni fa le politiche della destra... ma non mi sembra una buona ragione per dar ragione alla destra ne tantomeno per piegare la testa e dare la colpa all'enorme emergenza sostituzione etnica per colpa della teoria gender.
E ovviamente, quando si fa presente che si perde potere d'acquisto, che si taglia il welfare... viene risposto che ormai non possiamo più permettercelo... perchè ci sono i Cinesi o gli immigrati o il cazzo che vi si incula...
Però non è che i ricchi abbiano smesso di diventare sempre più ricchi.
L'anno della nascita e della fine del terzo Polo - di Giancarlo Infante
Quella di Matteo Renzi e di Carlo Calenda di un anno fa fu una scorciatoia tutta di natura elettoralistica e, così, il Terzo polo, nato solo in vista delle urne, di fatto morì alla loro apertura il 26 settembre di un anno fa.
Fu in qualche modo paradossale anche lo stesso modo con cui, improvvisamente, e dopo quella che resta la “confusa” vicenda dei rapporti con il leader di Azione con il Pd di…
Bancarelle e reperti storici: lo strano teorema del Comune di Terni
Beh, il discorso non fa una piega. Da una parte il Comune di Terni scaccia le bancarelle degli ambulanti per realizzare un giardino con alcuni reperti archeologici. Dall’altra, dove il giardino già c’è (e che guiardino!) ed i reperti in mostra pure, colloca il mercato del mercoled’, vale a dire le bancarelle.
Il fatto è che diverso è l’approccio. A Largo Cairoli, là dove le bancareelle ci stanno…