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#Vecchia Romagna
mywinepal · 2 years
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Sparkling and Fortified Wines for the Holidays
Sparkling and Fortified Wines for the Holidays #bcwine #bcvqa #cava #prosecco #port #tawnyport #organic #okanagan #somm @pascualtoso @cvne @masiwines @evolvecellars @mcwatterswine @winebcdotcom @BurrowingOwlBC
The holiday season will soon be upon us.  When I turned on a local FM radio station today they were already playing Christmas songs.  It’s time to start stocking up on wines to celebrate with friends and family.  Sparkling wines are often associated with the holidays.  For some people, a nice fortified wine, like a port wine is also appreciated over the holidays.  It is very enjoyable to sip…
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vecchiodimerda · 10 months
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Sette dicembre duemilaventitre.
Pearl Harbour. Nel senso di bombardato. Più o meno. Sei centigradi alle Undici e Venti Aemme ma pare più caldo. Ma non è il caldo la causa del bombardamento.
Stamattina un Turchetto. Sarebbe un cocktail di Punch + Vecchia Romagna + un caffè e una scorza di limone. Il tutto scaldato a vapore.
Insomma il Ponce in salsa Romagnola. Così, per provare. Calice che non riusciva a pronunciare correttamente Turchetto malgrado non lo avesse nemmeno assaggiato.
Niente di paragonabile alla colazione a base di Stock che faceva mio papà alle cinque del mattino prima di salire sul retro del Camion Del Rusco ma insomma.
Fortuna ha voluto che il Turchetto non sia andato giù a stomaco vuoto ma dopo qualche fetta di Salame al Pistacchio del LiddeLL con le copie Ferraresi prese alle cinque del mattino ad Argenta.
Colazione da ripetere una volta in pensione, magari invitando @agirlinamber @finestradifronte @blackmammaaa e @2delia per un assaggio di gruppo.
Passo io col Biemmevè, si intende, salame e Turchetto per tutte, crepi l'avarizia.
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kon-igi · 2 years
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BOZZE TRIGGERANTI SU CUI RIFLETTERE E ARTICOLARE POI
90 SECONDI A MEZZANOTTE - adoro l’Orologio dell’Apocalisse. So di essere stronzo ma tra la visione al cinema di The Day After a 11 anni (non ho dormito tre giorni) e il 2023 ho visto Mad Max, Ken il Guerriero, Fail Safe e il Dott.Stranamore, letto il librogame I Guerrieri della Strada (del 1988 ma ambientato in un 2020 post-olocausto nucleare) e giocato a Raid Over Moscow e Fallout… per non parlare che nell’esercito ho fatto parte del Nucleo NBCR (Nucleare-Batterio-Chimico-Radiologico) del Reparto Comando Supporti Tattici per l’Emilia-Romagna. Quindi nel remotissimo e sgradevole caso che il Norad annunci DEFCON 1, ho un revolver con sei colpi per evitare il giorno dopo ai sei membri della famiglia.
TELECAMERE IN RSA E ASILI - Non pretendo che sappiate cosa significhi lavorare a stretto contatto con persone fragili. I vecchi non sono saggi e i bambini non sono angioletti... sono persone con criticità caratteriali e credere che gli abusi nei loro confronti siano compiute da persone innatamente malvage che tradiscono la loro missione di martiri significa aver capito ma manco per il cazzo cosa significhi malagestione delle turnazioni, ambiente organizzativo coercitivo, parenti aggressivi, burnout e - perché no - schiavismo istituzionalizzato.
FORSE FANNO POCO - Lo sapevate che le mascherine FFP2 non sono mai state e mai saranno adatte per l’uso sanitario? I più onesti ce l’hanno scritto sopra dopo Marzo 2020 ma prima di tale data venivano indossate solo e soltanto dai lavoratori nei cantieri per proteggersi dalle polveri. Non inutili ma - come al solito - percepite nel modo sbagliato.
LO PSICOLOGO NELLA STANZA - mi ricordo una vecchia battuta che faceva più o meno così:‘Come fai a riconoscere uno psicologo in una stanza piena di uomini? Se entra una donna tutti gli uomini la guardano, lo psicologo invece guarda loro’. Non avete idea quanto l’odio che provate verso certe persone o certe categorie parli proprio di voi.
SARÀ UN AMORE STRANO QUESTO QUÀ - Sappiate che potete fare tranquillamente una cover della sigla italiana di Lamù e la SIAE non può multarvi perché non è mai stata depositata e non se ne conosce l’autore.
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lamilanomagazine · 4 months
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Modena: agenti di Polizia Locale e vigili vicini ai cittadini
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Modena: agenti di Polizia Locale e vigili vicini ai cittadini. L'assunzione di nuovi ufficiali e agenti di Polizia locale e l'impegno per la loro formazione al fine di integrarli al meglio nelle numerose funzioni svolte dal Corpo fino all'attività di aggiornamento rivolta a tutto il personale, tra cui la formazione all'uso del defibrillatore e, accanto a queste, l'attività operativa svolta nei Quartieri, sulle strade, dai Nuclei speciali fino all'attività volontaria prestata alle popolazioni alluvionate della Romagna. Sono alcuni degli aspetti che hanno più caratterizzato la Polizia locale di Modena nel 2023 emersi durante la festa del 164esimo anniversario della fondazione del Corpo. Le celebrazioni si sono svolte nel piazzale antistante il Comando, intitolato al primo comandante della Polizia locale di Modena, Gino Montipò. Dopo lo schieramento del Corpo, passato in rassegna dal sindaco di Modena e dal comandante, è intervenuta la prefetta Alessandra Camporota. Erano presenti autorità civili, militari e religiose, tra cui il procuratore della Repubblica Luca Masini, il vicario don Giuliano Gazzetti in rappresentanza del Vescovo, il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro, la questora Donatella Dosi, i comandanti provinciali dell'Arma dei Carabinieri Antonio Caterino, della Guardia di Finanza Gianluca Capecci, il vicecomandante dell'Accademia militare di Modena colonnello Giuseppe Vecchia e rappresentanti dei Corpi di Polizia Locale della provincia, oltre che di associazioni e gruppi di volontariato che collaborano con la Polizia locale. Vigilanza e vicinanza alla città, così come l'essere per i cittadini un esempio e un incoraggiamento alla solidarietà sono i concetti cardine che l'attività del Corpo intende esprimere, sottolineati dal comandante Roberto Riva Cambrino, accanto alla proficua collaborazione con Istituzioni, Forze dell'ordine, corpi di Polizia locali della provincia, associazioni di volontariato e gruppi di Controllo di Vicinato. Una pagina speciale è stata dedicata, nell'anno trascorso, al servizio presso le popolazioni alluvionate della Romagna: Modena è stato uno dei 40 Comuni che si sono attivati e ha fornito un ventesimo del contingente impiegato: 29 operatori, uomini e donne, che si sono alternati in cinque turni settimanali su tre siti differenti. L'attività è stata riconosciuta anche nel consueto conferimento dei riconoscimenti scritti agli agenti che si sono particolarmente distinti nell'attività svolta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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luigi771 · 4 months
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Non è che non mi fa effetto alcol adesso che sono Maturo.
Anche da piccolo bevevo dal salotto c’erano tutti i liquidi e bevevo quasi tutti ancora prima che avevo 10 anni e non mi facevano nulla .
L’Alcol a Me non fa nessun Effetto a volte solo sonno se è troppo e troppo forte.
Ho provato se con le terapie se mi faceva effetto alcol e ho preso al bar una vecchia Romagna bicchiere grande, nulla ho sentito.
Siccome avevo la tosse alcol lo uso per la tosse.
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diariodelsuonatore · 4 months
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Si può viaggiare nel tempo? In Calabria si, ma solo all’indietro, nel passato. Per riuscirci basta salire un po’ in collina, raggiungere una frazione di paese e lì puoi trovare un bar-ristorante dove ci sono umani ancora in grado di interagire come alla fine del XX secolo. Briscola, scopa, tressette, Peroni, Drecher, Vecchia Romagna e caffè a iosa. La cosa più rivelatrice però è che parlano tra loro, seduti o in piedi, con l’atteggiamento di chi ha intenzione di rimanere lì per parecchio tempo. Come lo so? No, la domanda è come facevo a non saperlo visto che non è lontano da dove vivo. Ad ogni modo essendo un musicante di periferia, ho il privilegio di finire in dimensioni spazio-temporali parallele e una semplice Comunione può diventare un’esperienza mistica. Nulla che richiami il XXI secolo era presente nel ristorante, all’ingresso poi una chicca: macchinetta a gettoni con braccio meccanico che (non) prende i giocattoli. Meravigliosa! L’interior design, come direbbero gli umani del XXI secolo, è per così dire spartano, nulla è pensato per allietare il cliente, a parte una sorprendente stampa in cui sono raffigurati James Dean, Humphrey Bogart, Elvis e Marilyn che giocano a poker, con la bionda delle bionde che, con il suo conturbante piedino, passa al Re del Rock’n’roll un asso di fiori da sotto il tavolo. Un immagine talmente fuori luogo che non si può fare a meno di ammirare come si farebbe con la Gioconda (in quanto anch’essa fuori luogo). La sala è rigorosamente illuminata da luce artificiale anche di giorno, ed è concesso prendere una boccata d’aria tra una portata e l’altra. L’angolo per i musicisti sarebbe tra la cassa e la porta del cesso, un messaggio subliminale per mettere in chiaro fin da subito quanto gradita e rispettata sia la mia presenza. Faticosamente riesco però a conquistarmi uno spazio meno umiliante, scalzando un prezioso attaccapanni anni ‘80 posizionato di fronte a un’ampia parete completamente vuota. Dopo aver spostato il prezioso cimelio in una posizione alquanto inusuale, ovvero nell’angolo, nonostante il suo atteggiamento molto contrariato, posso finalmente godere di uno spazio lavorativo quasi umano. Anche la titolare della “macchina del tempo” è contrariata, ma io tengo duro e finalmente inizio la mia esibizione. Agevolato dallo squallore del risto-bar, divento una sorta di Caronte, con l’arduo compito di traghettare le anime degli invitati alla fine del banchetto. Il pubblico parte in modalità visibilio, mantenendo un discreto livello di partecipazione fino ai secondi. Poi l’inesorabile oblio si è fatto gradualmente largo tra dolci, caffè e ammazzacaffè. A questo punto mollo i remi lasciando la barca alla corrente, che mi riporta nel XXI secolo, non certo un secolo migliore del suo predecessore, visti i primi ventiquattro anni.
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un-intruso-nel-mondo · 11 months
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La tua vecchia bio e l'immagine del profilo con il giacchetto rosso...
¡Empatìa!
Ex - @mai-stato-baciato Sono un ragazzo "diverso" da coloro che conoscete voi. Non conosco il significato della parola amare, perchè non sono mai stato fidanzato. Ho bisogno di essere salvato come tutti. Sono un ragazzo timido, ma molto tenero. Se siete curiosi della mia storia fatemi domande. Io vi aspetto a braccia aperte. Scrivo poesie ( https://un-intruso-nel-mondo.tumblr.com/tagged/p. ) Leonardo, 21 🌻 Emilia Romagna - Calabria Blog creato il 18 agosto 2015 Ho un sogno grandissimo che mi tiene in vita….sposarmi 💒 con una persona che non mi tradirebbe mai per nessun motivo al mondo e inoltre avere una figlia 👪 con ella😍 Ti ringrazio per aver letto questa piccola parte di me💚
Azz e dove l'hai trovata?🫣 Intendi dire che questa bio incuriosiva le persone a leggermi?
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leparoledelmondo · 1 year
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Consumo di suolo
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“Quest’anno ci siamo giocati l’Austria”, diceva una vecchia pubblicità del Wwf contro la deforestazione dell’Amazzonia. In Italia di consumo di suolo, nell’ultimo anno, ci siamo giocati un territorio grande come il comune di Mantova e Pavia: 63 chilometri quadrati (Ispra 2021).
In 15 anni le aree edificate sono aumentate di 1.153 chilometri quadrati, come la superficie del comune di Roma. Un aumento silenzioso, che finisce in prima pagina solo in occasione di alluvioni come quella che ha colpito la Romagna. Me che ha vari effetti negativi: aggrava le ondate di calore, causa la perdita di aree verdi e biodiversità e può aumentare il rischio di allagamenti.
Chiudiamo con una classifica che indica la provincia con la maggior percentuale di suolo consumato: al primo posto troviamo la provincia di Monza e Brianza (40,7%), seguita da Napoli (34,6%) e Milano (31%). Le stesse tre province che consolidano il triste primato negli ultimi 15 anni.
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giancarlonicoli · 1 year
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24 giu 2023 19:22
“SONO IL PRESIDENTE SANDRO PERTINI”; “SEMPRE ‘STI SCHERZI DE MERDA. IO SONO FELICE GIMONDI, VA’ A DAR VIA IL CUL…” - ENRICO BERTOLINO RACCONTA LA TELEFONATA DELL'EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (E LA MITOLOGICA RISPOSTA DI UN AVIERE BRESCIANO) NEGLI ANNI IN CUI HA PRESTATO SERVIZIO MILITARE NELLA BASE NATO DEL MONTE VENDA - “C'ERA UN TENENTE CON IL CAPPELLO DA NAZISTA CHE DICEVA: 'OGGI LA GUERRA NON C’È MA, SE ARRIVASSE, VI FARÒ PISCIARE CHEROSENE'” - IL NONNISMO: “A UNA RECLUTA GLI DIEDERO FUOCO DOPO AVERLO COSPARSO DI ALCOOL...". E LA NOTTE DELLA STRAGE DI USTICA... -
Estratto dell’articolo di Luca Bottura per “OGGI”
Il 27 giugno 1980, alle 20.59, un missile abbatteva sui cieli di Ustica il Dc9 Itavia I-TIGI in volo da Bologna a Palermo, uccidendo 81 persone. Sparato da chi? Un Mirage francese oppure da chi altro? Il bersaglio era un Mig libico ritrovato settimane dopo in Calabria? Lo Stato italiano non collaborò, diciamo così, alle indagini.
La verità, emersa a frammenti subito dopo lo schianto, è solo in parte stabilita da decenni di processi. Nella base Nato del Monte Venda (Padova) era in servizio Enrico Bertolino: comico, attore, formatore. Soprattutto amico mio. Questo è il suo racconto.
Come mai eri lì?
«Mio padre aveva corrotto un maresciallo per farmi fare la leva in Aeronautica. Roba da poco, allora si mandavano le piante. Ma mi sa che avesse sbagliato pianta, magari era una graminacea. Così diventai controllore di volo nelle viscere del Monte Venda, dalle parti di Vo’ Euganeo. La base è stata smantellata a fine anni Novanta, anche per un piccolo problema». […]
Come si esplicitava il nonnismo?
«Ricordo un certo Barbero, di Torino: un nonno gli diede fuoco dopo averlo cosparso di alcool perché insisteva a voler finire una partita a Pacman. Altri aspettavano le reclute truccati come i Kiss, quel gruppo musicale con le facce bianche e nere, di notte. Gli facevano fare delle flessioni sulle turche, rompendo delle bottiglie e facendogli mettere le mani sui vetri e con la faccia dentro alla turca».
Lo segnalavi?
«Lo segnalavo. Gli ufficiali mi rispondevano: “Va bene, ne prendiamo atto”. E basta: usavano gli anziani della caserma per sbrigare le incombenze noiose». […]
Com’era strutturata la base?
«Era un luogo nevralgico con centinaia di addetti, aveva la responsabilità della difesa aerea fino a Roma. Fu anche il primo focolaio di ribellione dei controllori di volo militari che volevano essere “civilizzati”. Per far rientrare lo sciopero telefonò anche Pertini, ma al centralino c’era un aviere bresciano che si esprimeva a suoni gutturali, spesso vittima di scherzi da parte dei “nonni”. Alzò la cornetta: “Sono il presidente Sandro Pertini, voglio parlare con il generale Vittoriano Cecchini”. E lui: “Sempre ‘sti scherzi de merda. Io sono Felice Gimondi, va’ a dar via il cü”. Prese venti giorni di consegna».
Chi eri a vent’anni?
«Ero senza arte né parte. Lasciai una fidanzata, come tutti. Ma ero contento di non fare la coda al telefono a gettoni. Uno che fu abbandonato a distanza, Pedrazzini, tornò in camerata e bevve una bottiglia di Vecchia Romagna. Andò in coma etilico».
Sembra il bar di Guerre Stellari.
«Era il disagio degli anni Ottanta. C’era uno di Bologna che fumava canne a ripetizione. C’era l’eroina… A Macerata, durante l’addestramento, incontrai un tenente che portava il cappello da nazista: “Oggi purtroppo la guerra non c’è ma, se arrivasse, vi farò pisciare cherosene”». […]
Quella sera dov’eri?
«Nel tunnel, pronto per montare in servizio. All’improvviso gli ufficiali si chiudono dentro e comunicano: “Ragazzi, stasera qua sotto non entra nessuno”. C’era un tenente colonnello che si esprimeva a monosillabi e buttava giù il telefono. Fibrillazione. Dopo un po’ ci dicono: “Prendete il pullman e portatevi giù alla base”. E io: “Ma come, devo fare il mio turno”. E loro: “Tutti via, tutti via”».
Reazione?
«“Che culo, stanotte si dorme”. Però poi, sapendo che quel che era successo, ci dicemmo che qualcosa non quadrava». […]
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fiumiditalia · 1 year
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LE CASCATELLE DEL CONCA
"... Voi non sapete i miracoli che può compiere Natura, come non lo sanno neppure i dotti.
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I dotti non credettero fino a venticinque anni fa che un drago volante fosse un mostro fantastico? E non sappiamo adesso che se ne trovano a centinaia, fossilizzati, sopra e dentro la terra? Soltanto, li chiamiamo Pterodattili, perchè ci vergognamo di chiamarli draghi volanti, dopo averne negata l'esistenza per molto tempo.
La verità è che l'uomo ritiene impossibile ciò che non vede, come il selvaggio non crede alla locomotiva, perchè non l'ha mai vista correre...
Del resto ognuno di noi, nascendo, è destinato ad una serie di mutamenti tanto sorprendenti quanto quelli d'un uovo o di una farfalla. E la ragione, le analogie e le Sacre Scritture ci ammoniscono: la forma umana non è l'ultima forma che assumiamo...
Se parlo sul serio ? ... non sapete che scrivo una novella di fate, strana e fantastica, e che non dovete crederne una parola, anche se vera?
In ogni modo questo è certo... il guardiano, il paggio, Sir John presero un grosso abbaglio, quando, scorgendo qualcosa di nero che galleggiava nell'acqua, credettero che fosse il cadavere di Tom e lo piansero per morto. Tom invece era proprio vivo e più pulito e felice di prima. Le fate lo avevan lavato nel fiume dalle rapide acque, togliendogli, non solo la fuliggine, ma la scorza e il guscio, e mettendo a nudo il vero Tom, che nuovata come una larva di tignuola acquatica, quando esce da un foro del suo involucro di sassolini e se ne va via sul dorso, verso la riva, a deporvi la pelle e volare come una farfalla attorno alle candele, bruciandosi le ali; speriamo che Tom sia più prudente delle farfalle, ora che s'è liberato dalla vecchia buccia fulliginosa!
Ma il buon Sir John non comprese tutto ciò e si mise in testa che Tom era affogato...
Frattanto Tom nuotava nel fiume, con un grazioso collarino di branchie, vivace come un'anguilla, pulito come un salmone. Se la mia storia non vi piace, rinciudetevi nello studio e imparate la tavola pitagorica che forse vi piacerà di più. A questo mondo c'è di che accontentar tutti i gusti.
Tom era divenuto un vero anfibio... e, quel che più conta, era pulito per la prima volta in vita sua, sentiva la gioia di non aver sopra il corpo nulla, all'infuori di se stesso... e, invece di credere che il corpo generi l'anima, come se una macchina a vapore potesse generare il carbone, o che l'anima sia indipendente dal corpo e vi sia solo infilata come uno spillo in un cuscinetto, destinato a cadere alla prima scossa, dovete credere alla sola vera dottrina di questa storia meravigliosa: l'anima produce il corpo, come una chiocciola si fa il proprio guscio.
Tom era molto felice, nell'acqua. Nel mondo terrestre, era stato terribilmente oppresso dal lavoro; ora, in compenso, poteva godersi un periodo lungo di vacanza e non aveva altro da fare che divertirsi a osservare tutte le meraviglie dell'acqua chiara e fresca, dove il sole non è mai troppo caldo, e il ghiaccio non è mai troppo freddo."
Frammenti liberamente tratti da "Bambini acquatici" di Charles Kingsley - 1862/63
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Le cascatelle del conca si trovano in località Ponte del Conca, sulla provinciale nr.6 tra gli abitati di Serra Nanni e Villa Grande, proprio sul confine tra la Romagna e le Marche. Si raggiungono con una brevissima camminata su una sterrata che poi diventa sentiero, per superare la cascata occorre attenzione e poi si può proseguire lungo e nel torrente, ma non è un percorso turistico.
by Il Viaggiatore senza Meta
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vongomben · 1 year
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vecchiodimerda · 2 years
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La
realtà è che non avendo cantieri da guardare al buio, ecco che posso addossare la colpa della pioggia di ricordi a @2delia che invece non c'entra molto, a parte l'aver scritto la parola Ferrara. Che poi non è Ferrara.
È Al Miar (Migliaro), Miarin (Migliarino), la Massa (Massafiscaglia), Codgor (Codigoro) e Ustlá (Ostellato). Terre avare, sudate d'estate, gelate e nebbiose d'inverno. E la vecchia casa dei nonni devastata dall'umidità, eppure luogo magico, aia compresa.
A fianco della casa c'era il Pular (Pollaio) e attaccato al Pular la Bugadara (Lavanderia). Dietro ma non troppo distante, l'Aldamara (Letamaio) e più distante ancora, la Stalla.
E i campi e i fossi, galline e mucche e la gabbia del granturco, l'erba e il cielo e l'afa e il sole estivo che non scaldava tanto come quello di oggi che se non c'è l'aria condizionata si muore.
Dentro la casa un campionario umano, nonno Gaetano e nonna Aurelia e sei tra figli e figlie. In ordine di nascita: Giovanna detta Giovannina, Jolanda detta Bina, Stefano detto Bibi, Bruno detto Bruno, mia madre Jole e la più giovane ma forte zia Fernanda.
O forse Bruno è arrivato dopo mia madre ma di poco. Non ricordo più un cazzo e non posso telefonare a mamma che a quest'ora già dorme. Evito di riportare qui la discendenza diretta ma si tratta di diciassette cugini in totale, compreso me, VdM©®™.
I nonni materni erano mezzadri, coltivavano una terra non di loro proprietà, abitavano una casa che non era la loro e provenivano dalla Romagna da cui erano dovuti scappare.
Zia Giovanna, emula di nonna Aurelia, sposò un matto scatenato e si trasferì a Cmacc (Comacchio), poco distante dai Trepponti e sfornò sei tra figlie e figli.
Zia Bina con mia madre scappò più lontano, dieci chilometri a est di Bologna ed ebbe tre figli. Gli altri restarono in zona e furono meno fortunati rispetto a quelli che se ne andarono.
Zio Bibi ebbe un maschio e due femmine e ognuna delle due femmine ha visto morire un figlio/a a quattordici e a trentacinque anni. Di Bibi mi resta il ricordo del suo viso pietrificato sul lettino nella camera mortuaria del Sant'Anna.
Zio Bruno perse la moglie quasi subito dopo il matrimonio per leucemia, si risposò ed ebbe una vita familiare un po' travagliata ma tutto sommato gli andò bene finché non si ammalò e morì, dopo aver lavorato a smaltire l'amianto dalle carrozze ferroviarie.
Zia Fernanda che era la più giovane ma probabilmente la più forte e terribilmente buona con noi nipoti, è stata la prima ad andarsene in un letto all'ospedale del Delta e l'utimo ricordo che ho è un suo respiro mentre cercava di sussurrarmi qualcosa.
Da vero VecchioDiMerda©®™ ho cercato di seppellire i ricordi sotto una cortina di indifferenza ma ogni tanto eccoli scappare e riaffiorare, invadendo la memoria mai abbastanza scarsa.
I ricordi poi sono stronzi e non si presentano belli in ordine. Alcuni sbucano a casaccio, tipo la filastrocca che piaceva declamare allo Zio Bibi su San Nicolò che prima morì e poi si ammalò.
Ah già, resta la cosa su mia mamma che si lasciò irretire da un muratore che nei fine settimana partiva dalla zona est di Bologna per andare al Miar col Benelli cinquanta centimetri cubici.
E che ebbe due figli. Di cui uno più piccolo che però picchiava più del grande e uno che probabilmente nacque già VdM. Ma questa è un'altra storia che sicuramente non vedete l'ora di leggere.
Branco di Zuvnaster.
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atomheartmagazine · 2 years
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/pupo-a-domenica-in-gioco-dazzardo/
Pupo a Domenica In: "Giocavo d'azzardo, volevo farla finita"
Pupo senza filtri a Domenica In. Nell’intervista rilasciata a Mara Venier parla della sua vita: “Se dovessi fare un bilancio della mia esistenza, posso dire che è ultra-positivo, a prescindere da ciò che potessi prevedere“.
Pupo a Domenica In racconta le sue dipendenze
“Non credevo di arrivare vivo a questa età. I miei progetti erano diversi, così la gestione della mia carriera e delle mie risorse economiche era fatta in virtù di una aspettativa di vita fino a 53-54 anni“.
Durante la sua vita ha dovuto affrontare una forte dipendenza, quella dal gioco d’azzardo. Così, Pupo a Domenica In rivela: “Sono l’esempio che si può uscire da quel tunnel con fatica, con dolore, con tanto aiuto da parte delle persone che ti vogliono bene e ti stimano”.
Un tentato suicidio prima di svegliarsi
Pupo, nelle parole rilasciate a Domenica In, rivela di come il gioco d’azzardo sia stata una dipendenza condivisa con il padre fin dall’età di 14 anni. Spiega: “Nella sua infinita dolcezza, mio papà era un uomo debole e per anni mia madre Irene è stata disperata perché il marito e il figlio erano finiti tra le grinfie di questo demone. Un giorno, tornando dal casinò di Venezia, pieno di debiti e di problemi, senza un futuro, vedendo tutto nero davanti a me, mi fermai sul viadotto che divide l’Emilia-Romagna dalla Toscana della vecchia Autostrada del Sole. Parcheggiai la mia Jaguar, scesi e pensai di farla finita“.
Un Tir, passandogli accanto, provocò uno spostamento d’aria. Questo portò Pupo a ripensare alle sue azioni: “Mi destò dal torpore e dall’oblio in cui ero caduto. Mi risvegliai e dissi: ‘Ma cosa sto facendo?’. Risalii in macchina, tornai a casa e nel settembre dello stesso anno mi chiamò Gianni Boncompagni per farmi condurre Domenica In con la Fenech proprio in questi studi e da lì ripartì la mia vita“. Tutti temi che Pupo aveva già toccato anche in precedenza, sempre a Domenica In e con Maria Venier.
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lamilanomagazine · 4 months
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Modena, 279 mila euro per riqualificare Parco Pertini
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Modena, 279 mila euro per riqualificare Parco Pertini "Ri-vivere in sicurezza il Parco S. Pertini" è l'obiettivo del progetto di riqualificazione integrata dell'area a ridosso del centro cittadino di Modena, predisposto dall'Amministrazione comunale e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto prevede un intervento complessivo di prevenzione e riqualificazione del parco attraverso la riprogettazione degli spazi individuando nuove funzioni, il potenziamento dell'illuminazione pubblica e della videosorveglianza cittadina. Saranno inoltre, attuate misure di accompagnamento sociale che coinvolgano soggetti del terzo settore, associazioni culturali e artistiche, esercenti pubblici dell'area per sperimentare nuove collaborazioni volte a favorire l'animazione, il presidio informale e quindi la vivibilità della zona migliorandone la frequentazione. L'intervento costerà complessivamente 278.900 euro e il contributo della Regione sarà pari a 170 mila euro, erogato nei termini e nei modi dell'accordo di programma siglato da Amministrazione comunale e Regione in attuazione degli obiettivi previsti dalla legge 24 del 2003 per la promozione di un sistema integrato di sicurezza. Parco Pertini, dedicato nel 2000 all'ex Presidente della Repubblica, costituisce una zona, estesa da largo Garibaldi a vicolo del Parco e via Contri, del più ampio parco delle Mura soggetto a un decreto di tutela che riguarda il parco nella sua interezza, denominato anche Parco delle Rimembranze. L'area, che in passato era un punto di ritrovo molto frequentato soprattutto in estate, è inoltre caratterizzata dalla presenza di alberature di pregio di rango comunale e da un vincolo archeologico. La realizzazione degli effettivi interventi sarà quindi sottoposta al parere della Soprintendenza dei Beni Culturali. Gli interventi strutturali previsti, tutti finalizzati a migliorare la sicurezza e la vivibilità del parco, individuano tre zone: una prima area tra via Contri, viale Fabrizi e il camminamento interno del parco, una seconda costituita dall'area giochi e la terza più vasta porzione del parco che va fino al Teatro Storchi. La prima, di 1.800 mq, comprende a sua volta i circa 700 mq in concessione al Lido Park, dove il privato ha iniziato i lavori per la realizzazione del nuovo chiosco e l'Amministrazione comunale ha di recente demolito una vecchia struttura mal frequentata, e un'area di circa 1250 mq attualmente ricoperta in buona parte da asfalto che si intende eliminare. Il progetto prevede, infatti, la desigillatura della superficie per restituire al luogo la naturale permeabilità e il ripristino della superficie a prato; l'eliminazione della tettoia che versa in stato di degrado; l'installazione di nuovi arredi; indagini di stabilità delle alberature e interventi di manutenzione oltre che propedeutici all'installazione di telecamere; l'implementazione dell'illuminazione pubblica e del verde attraverso la sistemazione a prato nell'ottica di creare un futuro spazio teatro verde destinato a luogo di ritrovo e a performance artistiche. Per l'area giochi di circa 1.350 mq, è già in corso a cura del Settore Lavori pubblici un intervento di riqualificazione specifico, finanziato con risorse comunali, per rendere l'area più accessibile, inclusiva e aperta alla città attraverso nuovi percorsi e la posa di nuovi arredi ludici, affinché diventi uno spazio di gioco ma anche un luogo dedicato all'Outdoor education, l'apprendimento all'aperto. Con il nuovo progetto "Ri-vivere in sicurezza il Parco S. Pertini", elaborato insieme all'ufficio Legalità e sicurezze, si intende installare nell'area anche corpi illuminanti e telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina. Infine, nella terza e più ampia zona individuata, gli oltre 8mila metri di parco che si estendono sino al Teatro Storchi caratterizzati dalla presenza di numerosi esemplari arborei, si ritiene necessario intervenire con opere funzionali al potenziamento di illuminazione e videosorveglianza, con il rifacimento di camminamenti e viabilità interna, l'installazione di arredo urbano, oltre che indagini e manutenzione delle alberature. L'intervento dovrà essere realizzato entro l'anno con possibilità di prorogare i lavori per ulteriori otto mesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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luigi771 · 4 months
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Ti credi che non percepisco cosa pensavi in quel video.
Io ancora non ci capisco cosa ci trovi di divertente nelle discoteche a bere alcol da meno di 10 Gradi , che a me non fa effetto neanche alcol a 40 Gradi neanche un intera bottiglia di Vecchia Romagna di 40 Gradi la sento. Non sento alcol , cioè se è da molto tempo che non bevo alcol un po’ mi viene sonno e poi dopo un intera bottiglia che dormo 20 minuti non sento più nulla.
Che cosa ci trovate in questi inutili aperitivi da pochi Gradi? Boooo Vai a capire le persone Deboli
Deboli sia che non sanno controllare i bassi instinti e Deboli che si imbriacano con la birra .
Gente da nulla.
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chiefbelieverllama · 2 years
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白蘭地種類有哪些 白蘭地選購指南3
5.其他國家出產的白蘭地
1.美國白蘭地(Ameican Brandy)
美國白蘭地以加利福尼亞州的白蘭地為代表。 大約200多年以前,加州就開始蒸餾白蘭地。 到了19世紀中葉,白蘭地已成為加州政府葡萄酒工業的重要附屬產品。 主要品牌有:E&J、Christian Brothers克利斯丁兄弟、Guild吉爾德等。
2.西班牙白蘭地(Spanish Brandy)
西班牙白蘭地主要被用來作為生產杜松子酒和香甜酒的原料。 主要品牌有:Carlos卡羅斯、Conde De Osborne奧斯彭、Fundador芬達多、Magno瑪格諾、Soberano索博阿諾、Terry特利等。
3.義大利白蘭地(Italian Brandy)
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義大利是生產和消費大量白蘭地的國家之一,同時也是出口白蘭地多的國家之一。 名品有:Buton布頓、Stock斯托克、Vecchia Romagna維基亞·羅馬尼亞等。
4.德國白蘭地(German Brandy)
萊茵河地區是德國白蘭地的生產中心,其的品牌有:Asbach阿斯巴赫、Goethe葛羅特和Jacobi賈克比等。
除以上生產白蘭地的國家外,還有葡萄牙的Cumeada(康梅達)、希臘的Metaxa(梅塔莎)、亞美尼亞的Noyac(諾亞克)、南非的Kwv、加拿大的Ontario(安大略小木桶)、Guild(基爾德)等國家生產品質較好的白蘭地。 以及我國在1915年巴拿馬萬國博覽會上獲得金獎的張裕金獎白蘭地也是比較好的白蘭地品牌之一。指南
白蘭地是一件優雅的藝術品,它的價值不僅體現於外包裝和定位的高貴,更在於其內在品質。
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