oubliettemagazine · 2 years ago
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Amici a cena: 3 idee per sorprenderli
Amici a cena: 3 idee per sorprenderli
Avere ospiti a cena è sempre un momento piacevole di condivisione con chi ci fa stare bene. Tante volte, però, si rimanda, o si rinuncia addirittura, perché non si ha tempo di preparare qualcosa di sfizioso, senza troppo impegno. Cena – ricetta pizza fatta in casa Quando va così, le alternative da seguire sono due, si ordina qualcosa da asporto, spesso una pizza, o si cercano ricette e idee da…
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auxoubliettes · 1 year ago
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grazie per il tag @quattrosaltinpaella 😘💕 (e scusa per il ritardo!!!)
post 10 gifs from 10 of your favourite films without naming them
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taggo @mermaidemilystuff @girldante @de-touched e @wideeyedandtired (se avete voglia!!!) 🤭
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ross-nekochan · 1 year ago
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Oggi pur di uscire a fare qualcosa a Tokyo sono andata a fare la spesa agli amici indiani in un negozio di soli prodotti indiani.
Ho scoperto il paradiso dei legumi e ora posso vivere in pace 🥹
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lamentiino · 9 months ago
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Mai avrei pensato di dirlo ma quanto è rilassante pulire la cucina
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perfettamentechic · 2 years ago
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10 gennaio … “i nati oggi”
Happy Birthday by Perfettamente Chic #natioggi ‪‪#happybirthday #10gennaio #briga #saleishastowers #alexmeraz #sarahshahi #jemaineclement #paoloconticini #evanhandler #perfettamentechic
1989: Briga, pseudonimo di Mattia Bellegrandi, cantautore italiano, deve la sua notorietà in seguito alla sua partecipazione alla quattordicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, tra le sue canzoni più note si ricordano Sei di mattina, Baciami, Mentre nasce l’aurora, Nel male e nel bere, Guaglione cantata in coppia con Gigi D’Alessio 1986: Saleisha Stowers, modella e attrice…
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rugantino7 · 2 years ago
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@realitalianwrestling Christmas dinner - Part 2 😁😁😁🍽️🍻🍛🦞🍣🍤 #amici #amicizia #friends #amigos #friendship #amistad #natale #festedinatale #christmas #christmastime #night #notte #messina #messinabedda #sicilia #sicily #italia #cena #dinner #realitalianwrestling #riw #pesce #cozze #fish #gamberetti #gamberi #shrimp #festedinatale #christmasdinner (presso La Trattoria del Marinaio) https://www.instagram.com/p/Cmh0I36tsGm/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ilpianistasultetto · 2 months ago
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Ho un grande dubbio..Ma se per molti italiani e' giusto investire e poi passare sopra al corpo di chi poco prima ti aveva scippato lasciandolo morto a terra, sara' anche giusto che io dia una revolverata in bocca a una donna che ha parcheggiato la sua auto in doppia fila fuori dal parrucchiere per un'ora facendomi perdere un appuntamento importante per il mio lavoro? E sarebbe anche giusto sprangare l'inquilino del secondo piano che ogni sera alle 20 lava per mezz'ora il suo balcone con un getto d'acqua potente mentre sto a cena con amici nel mio giardino sottostante, tanto da inzupparmi come un biscotto OroSaiwa dentro una tazza di latte? E potrei sperare nella benevolenza di tante persone se spacco la testa e la spina dorsale a uno dei ragazzini che imbratta la serranda del mio negozio? Spero anche di essere perdonato se mando un ragazzo neopatentato all'ospedale con gambe e braccia rotte perche' m' ha tamponato l'auto acquista da nemmeno un mese dopo tanti sacrifici per racimolare il gruzzolo per comprarla? Per favore, toglietemi questo dubbio, anche se in parte il dubbio me lo ha tolto Matteo Salvini: «Dramma, ma conseguenza.di un crimine".. @ilpianistasultetto
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kon-igi · 11 months ago
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QUESTA È UNA STORIA CHE NON SO COME COMINCIARE A RACCONTARVI
È una storia triste con un finale velato di speranza che però non riesce a diminuire in me la tristezza, visto che è troppo spesso ripetuta ovunque nel solito loop di solitudine e sofferenza.
Non a caso ho deciso di raccontarla solo adesso e a taluni potrà sembrare che io mi voglia agganciare furbescamente al trend 'femminicidio' e con questo post fare virtue signaling.
Tutt'altro, credetemi.
Questa storia parla del coraggio di una ragazzina di 20 anni, l'unica reale protagonista, mentre noi come famiglia, semmai, abbiamo avuto solo il merito di essere al posto giusto al momento giusto.
Ricordate questo: AL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO e poi nella chiusa a questo post capirete.
Anche se dubito fortemente che conosciate lei o siate venuti a sapere della sua storia, per un mio senso di riservatezza cambierò molti particolari, senza però far perdere mai il senso di quanto accaduto.
Mia figlia piccola aveva una compagna di studi con la quale era rimasta in contatto anche dopo la maturità e una sera questa ragazza è venuta a cena a casa nostra, su strana insistenza di nostra figlia perché era già tanto tempo che non si vedevano, tranne qualche messaggio con cui lei la teneva informata sullo stato di salute del fratellino di 7 anni, affetto da una forma aggressiva ma curabile di leucemia.
Avevamo capito che era successo qualcosa e infatti questa ragazza, durante la cena, ci confida che lei, la madre e, soprattutto, il fratellino sono da anni vittime di maltrattamenti psicologici e fisici a opera del padre.
E noi, su insistenza di nostra figlia che è riuscita a convincerla, siamo state le prime e uniche persone alle quali trova finalmente la forza di dirlo, visto che il padre aveva costretto la madre a chiudere i contatti con ogni parente e cerchia di amici.
Erano sole, la madre non lavorava e tutti dipendevano da un unico stipendio, quello del padre, che inoltre decideva quando e quanto potessero uscire di casa.
Una storia di abusi familiari come tante, solo che invece di sentirlo in un telegiornale ce le stava raccontando di persona una ragazzina smilza e che sorrideva triste per l'imbarazzo.
E poi ho visto gli occhi di mia figlia, pieni di rabbia e indignazione ma scintillanti anche di qualcos'altro... speranza, anzi, convinzione che noi potessimo aiutarla.
Con un peso enorme nel cuore, le abbiamo allora parlato tutta la sera, l'abbiamo consolata, consigliata e spronata a fare quello che la madre non aveva più la forza di fare: denunciare ai carabinieri e rivolgersi a un centro antiviolenza.
E mentre lei piangeva lacrime di gioia per aver finalmente trovato qualcuno con cui aprirsi, le arriva un messaggio wathsapp sul telefono con una foto.
Una foto da suo fratello.
Che si era fotografato il naso.
Rotto e sanguinante.
E il messaggio sotto diceva 'Papà ha picchiato la mamma e poi me. E poi se n'è andato'.
Un bambino di 7 anni con la leucemia che deve andare a fare la chemio due volte a settimana.
A vederlo scritto pare assurdo pure a me, una di quelle brutte sceneggiature per una fiction rai in prima serata ma il fatto era che stava succedendo di fronte ai nostri occhi e non so come io sia riuscito a non prendere una delle mie asce appese al muro per andare schiantarlo in due come un ceppo marcio.
Lei, però, non si scompone più di tanto e ci dice 'Adesso vado. Ci penso io' con un tono che nascondeva stanchezza e abitudine... ma forse anche qualcos'altro di nuovo.
Vent'anni anni e ci pensava lei, quando noi - cinquantenni - eravamo solo riusciti a dire delle belle parole, tutto sommato inutili.
Prende ed esce, con noi che le andiamo dietro urlandole di chiamare subito i carabinieri e cercando di andare assieme ma lei sembra essere molto decisa, finché le luci posteriori della sua macchina non scompaiono nella notte.
Minuti, decine di minuti e poi ore ad aspettare notizie, senza conoscere il suo indirizzo e senza sapere dove mandare qualcuno a controllare.
Poi squilla il telefono. È lei. Ci racconta che quando è arrivata a casa ha subito controllato che non ci fosse la macchina del padre, è entrata e ha chiuso la porta da dentro lasciandoci le chiavi sopra. E quando il padre, ore dopo, ha provato a entrare e, non riuscendoci, ha cominciato a dare in escandescenze, ha chiamato i carabinieri dicendo loro che aveva picchiato la madre e il fratello.
Carabinieri che, ovviamente, lo hanno beccato mentre prendeva a calci la porta di un appartamento con dentro una donna e un bambino sanguinanti per le botte ricevute.
Nonostante tutto, quella notte non siamo riusciti a dormire.
Il giorno dopo mi arriva un audio su whatsapp (le avevo dato il mio numero per emergenza) e per quanto forse avrei potuto postarvelo qua per farvelo ascoltare, preferisco trascrivervelo
'Ciao, sono E. Ti volevo dire che ieri sera siamo stati al pronto soccorso e io ho insisitito con i medici che facessero tutte le foto a mamma e L. e che poi chiamassero la polizia che c'è dentro. L. è stato coraggioso e ha raccontato tutto, poi anche mia mamma ha trovato il coraggio di parlare. Ora stiamo andando al centro antiviolenza di Parma così ci aiutano con gli avvocati e magari ci trovano anche un altro posto dove andare. Io vi volevo ringraziare perché per la prima volta in vita mia mi sono sentita in una famiglia vera che capiva il mio dolore e la mia paura e con voi ho trovato la forza di parlare. Grazie di essere così meravigliosi'
Io ogni tanto ascolto quell'audio e poi le telefono per sapere come va. Lo ascolto perché, vedete, non mi sembrava che avessimo fatto chissà che cosa ma il tono della sua voce diceva tutto il contrario.
E allora mi sono ricordato di quella vecchia storia del ragazzino con la gamba rotta al quale ho fatto compagnia mentre aspettavamo l'elisoccorso e di come i genitori, mesi dopo, mi hanno riconosciuto in mezzo alla folla e mi sono venuti ad abbracciare come se gliel'avessi riattaccata, quando io mi ero limitato solo a rassicurarlo in attesa dei soccorsi.
Però ero al posto giusto al momento giusto.
Quel posto e quel momento, però, che non sono e non accadono mai a caso alla persona che sa cosa sia la sofferenza.
Se questo mondo non vi ha reso cattivi - e se siete arrivati a leggere fin qua non solo non siete cattivi ma anzi molto pazienti - allora avrete capito che il posto giusto al momento giusto è quello in cui siete ora, nello stesso frammento di tempo in cui decidete di spostare gli occhi dal centro del vostro dolore personale alla consapevolezza di quello degli altri.
Come non mi stancherò mai di dire, una mano protesa salva tanto chi la stringe quanto chi la tende.
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bicheco · 2 months ago
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Cena con delitto
Ieri ero a cena con quattro amici e a un certo punto ho realizzato che io sarei stato l'unico a non passare sopra con la macchina a un eventuale scippatore. La logica comune era: "Così poi imparano".
Mi sono sentito subito molto a disagio e non sono riuscito a finire la mia quarta porzione di tiramisù.
Tira una brutta aria, ci stiamo incattivendo, è un mondo sempre più ignorante, cieco ed arrabbiato.
C'è da aver paura.
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evoluzionemolecolare · 29 days ago
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Giornata finita, settimana tranquilla in ufficio. Stasera moglie è fuori a cena, adesso PREPARO la cena alla prole. Domani cena a tre con padre e fratello (in fare di separazione), venerdì a cena con amici. Dalla TV notizie di guerra a Beirut, flashback ero bimbo e ascoltavo il TG. Oggi pomeriggio ho incontrato una persona interessata ad affittare un negozio che avevo sfitto. Vuole farci una enoteca. Sotto il mio ufficio. Bro, troveremo sicuramente un punto d'incontro. Anzi, ti verrò incontro con i bicchieri :)
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blogitalianissimo · 3 months ago
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Ho l'askbox in fiamme, rispondo a tutti con questo post Stai seguendo le olimpiadi? Nì, ho un po' da fare in questi giorni + è impossibile commentare tutte le gare + il canone lo paghiamo per vedere i pacchi di Pino insegno, mica per avere il privilegio di seguire per bene tutto l'evento Cosa pensi della cerimonia d'apertura e della polemica creata sull'ultima cena? Cerimonia d'apertura pazzesca + le parodie opere famose /anche religiose/ ci sono sempre state, stanno polemizzando solo per vomitare un po' d'odio sul GiEnDeR E della Senna non balneabile? Non molto diversa da noti litorali nel nord italia pieni di turisti tedeschi, scherzo, male qui amici francesi, spero che non nasca una nuova pandemia di qualcosa da questa roba Israhell partecipante? Disgustoso, ma comunque un pelo meglio del Sionvision dove alla Palestina non è manco permesso di partecipare
Aggiungo che mi ha fatto molto ridere che gli americani stiano contando il "totale del numero di medaglie conquistate" per mettersi primi in classifica, quando in realtà conta il numero di oro in primis
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l-incantatrice · 9 months ago
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É da qualche mese che mi sento stanca,sia fisicamente sia mentalmente. Non so di preciso il motivo. Verso la fine di ottobre mi sono ammalata più volte,anche durante le vacanze di Natale e non mi succede quasi mai,perciò la cosa mi ha creato un po’ di preoccupazione. Ora ho iniziato un giro di visite mediche e speriamo che non sia nulla. Quando ti capita qualcosa di molto grave,come è successo a me 4 anni fa,poi stai sempre in ansia,anche per una stupidaggine. Ma la cosa che più mi preoccupa è la mia apatia,é un periodo che non provo entusiasmo per niente e niente mi appassiona. Il momento della giornata che preferisco é la sera dopo cena,quando non ho più nulla da fare e posso sdraiarmi sul divano a guardare la TV per poi andare a letto a dormire. Trascuro anche i rapporti umani:ci sono amici che non sento da tempo,ma non ho voglia di chiamarli…Non mi piace tutto questo perché non capisco il motivo e non so quanto durerà. Forse dopo aver affrontato una malattia seria ed esserne uscita,ora è come se tutta l’ansia,la preoccupazione avessero lasciato il posto ad una grande stanchezza; un po’ come chi ha combattuto in una battaglia,é sopravvissuto e alla fine di tutto è felice ma anche esausto
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orotrasparente · 3 months ago
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ieri sera ero a cena fuori con tre amici, tra questi c’è uno con cui mi sono scornato tante volte negli anni perché ha dei comportamenti che non apprezzo certe volte e se una cosa non mi sta bene non riesco a tenermela, fatto sta che negli ultimi mesi (come ho scritto anche altre volte) ho perso un po’ la bussola e non sono stato tanto in forma mentalmente, questa cosa si è riflessa anche nel mio modo di approcciare alle persone e quindi ultimamente ho sempre evitato di dire la mia su tante cose perché semplicemente non mi andava, tutto a posto, finché ieri sera, appunto, questo ragazzo dice delle frasi (che non ripeterò perché mi fanno schifo) su una mia amica con cui ha avuto molto tempo fa un flirt e non so come né perché mi si è riaccesa l’anima polemica di un tempo e ho iniziato a imbruttirlo alzando la voce (davanti agli altri due amici miei che erano attoniti perché non pensavano avrei detto qualcosa visto come mi stavo comportando ultimamente)
in tutto questo il sunto è che per quella mezz’ora di discussione accesa mi sono sentito un po’ me stesso come non mi sentivo da tempo, forse sono nato per litigare e se non litigo la mia anima va in cancrena
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hiddendesiress69 · 9 days ago
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non vedo l'ora di uscire con te e, mentre siamo a cena con i tuoi amici, mandarti un messaggio per dirti che sotto il vestito non indosso le mutandine
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rugantino7 · 2 years ago
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@realitalianwrestling Christmas dinner 🍽️🍻🍛🦞🍣🍤 #amici #amicizia #friends #amigos #friendship #amistad #natale #festedinatale #christmas #christmastime #night #notte #messina #messinabedda #sicilia #sicily #italia #cena #dinner #realitalianwrestling #riw #pesce #cozze #fish #gamberetti #gamberi #shrimp #festedinatale #christmasdinner (presso La Trattoria del Marinaio) https://www.instagram.com/p/CmhowRsNK4J/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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alessandrom76 · 4 months ago
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la bottiglia
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quella sera avevo tante cose da fare e restai in bottega fino a tardi.
nonostante l'estate allungasse le giornate, fuori iniziava già a imbrunire. capii quindi che doveva essere già passata anche l'ora di cena; non serviva neanche guardare l'orologio.
fu in quel momento che, tutto trafelato, entrò dalla porta un grosso signore, vestito con uno strano gessato marrone. era grottesco in quel vestito che, nonostante fosse di buona fattura, gli cadeva malamente addosso, complice il fatto che era palesemente di una taglia più grande.
«buonasera buon uomo», mi disse, «vorrei una bottiglia di buon vino; sa, uno di quelli da bere in compagnia. e poi un'altra di un vino ancora più buono, da bere da solo.»
benchè avessi voglia di andare via, la richiesta mi incuriosì tanto che dissipò la mia premura. sorridendo presi due bottiglie: una dal ripiano in basso e una dallo scaffale alto, piena di polvere.
«ecco... vede, questo è un vino fresco e amabile che è un piacere bere in compagnia, soprattutto nelle serate estive, mentre questo...» con la mano pulii l'etichetta coperta di polvere «... mentre questo è un vino che non perdona, è corposo e di buona gradazione. nella dose giusta i ricordi scorreranno come un fiume, ma se il fiume dovesse essere troppo tumultuoso... un altro bicchiere farà calmare le acque e piombare tutto nel buio.»
mi ringraziò, pagò velocemente e poi andò via.
pochi giorni dopo, stavolta nel tardo pomeriggio, lo vidi entrare di nuovo, come la prima volta con il suo consueto passo svelto, e subito mi abbracciò, nonostante io fossi dietro il bancone, quasi sollevandomi da terra.
«amico mio... grazie! L'altro ieri con amici ho bevuto il primo vino che mi hai consigliato, le lingue si sono sciolte e le risate scorrevano... davvero, siamo stati bene... ma poi ieri» continuò senza darmi modo di rispondere «... ieri ho assaggiato l'altra bottiglia ed è andata proprio come hai previsto tu, la memoria e i pensieri si intrecciavano e...»
a briglia sciolta iniziò a raccontarmi della sua vita e io, senza fare un fiato, presi un'altra bottiglia dal ripiano alto, la stappai e ne versai due bicchieri. Più i bicchieri si svuotavano, più la mia piccola bottega si riempiva dei suoi ricordi e di immagini che sembravano dipinti da un pennello intinto nel rosso del vino...
mi raccontò delle sue donne... di A., la donna che aveva sposato ancora acerbo, e che adesso «neanche più un bacio... da mesi», ma andava bene così, erano bravi genitori, e le cose funzionavano, e tanto gli bastava. come soldati nella stessa guerra, ognuno copriva le spalle all'altro pur sapendo dei peccati commessi.
e mi parlò di S., la ragazza ora cresciuta che ancora lo vedeva come un principe azzurro, mentre lui a ben vedere tutto sembrava, ma certamente non questo. e continuò con M., bella e giovane in cerca di se stessa, che si sarebbe concessa a lui ma che insomma... nonostante la testa veloce e la parlantina spigliata, con lui, oramai alla soglia dei 50 anni, avrebbe formato una coppia grottesca.
i suoi occhi poi si fecero sereni mentre parlava di L. mi parlò di lei con un sorriso sincero, lasciandosi andare a un «chissà cosa poteva essere»... fantasticò un po' con gli occhi fissi e poi aggiunse «lei adesso sta bene... e questo per me è abbastanza».
mi disse che a metà della bottiglia, ieri sera, aveva chiamato R. per ridere come scemi, e l'aveva sentita serena, rifiorita e libera, finalmente. erano stati importanti l'uno per l'altra, più amici che amanti, ed era bello avere una persona con cui non avere vergogne, ridere e potersi confidare.
poi si fermò un attimo e notai subito un cambiamento nella sua voce, ma quasi come a volersi togliere un peso dal cuore, subito mi parlò di C., la sua principessa guerriera che è infine uscita dal suo buio e che adesso ha trovato il coraggio di andarsene. e anche se lui adesso si sente buttato via, come una candela che non serve a nulla alla luce, in verità ne è davvero felice, perché la vede finalmente camminare nel sole dopo tanta pioggia. e anche se sono condannati ad una eterna danza in punta di spada, danzano insieme, sanguinano insieme, ma ridono, perchè stare vicini vale il dolore.
gli versai un altro bicchiere e restai ad ascoltare in silenzio poi chiesi
«… e quale di queste hai amato?»
«tutte» rispose senza esitazione, «un me diverso, in un diverso tempo, ha amato ognuna di loro, anzi, ama ancora ognuna di loro. Le ama pacatamente, nell'unico modo in cui sono capace, con un cuore senza eccessi. ma amico mio, non passa giorno in cui io non ringrazi il destino per tutte le occasioni che mi ha dato, anche per quelle che non ho avuto la forza o il coraggio di cogliere, e soprattutto per tutti i sorrisi che mi ha fatto scoprire...
...per le donne speciali, che il fato ha messo sul cammino di un uomo ordinario.»
detto questo, vidi di sfuggita i suoi occhi lucidi, finì il vino nel bicchiere con un grande veloce sorso, e prima che potessi controbattere si avviò fuori, zittendomi con un secco «grazie».
tutto sembrava irreale in quel pomeriggio, mi fermai un attimo, come rapito dalle ombre che si allungavano. quindi rassettai e misi a posto i bicchieri e poi... poi guardai in alto, sullo scaffale.
era rimasta solo una bottiglia. forse per me.
@alessandrom76
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