#andreas spiess
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thegnooest · 5 months ago
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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The Tie
A Global History
Edited by the Swiss National Museum in Zürich
With Essays by Francina Chiara, Markus Ebner, Andrea Franzen, Anna Lisa Galizia, Joya Indermühle, Thomas Isler, Leonardo R. Koos, Alan Prada, Alexis Schwarzenbach, Christina Sonderegger, Andreas Spillmann, Luca Tori, Nic Ulmi, Philip Ursprung, and Martin Widmer
Scheidegger & Spiess, Zürich 2014, 280 pages, 148 color plates, 25 halftones,  Hardcover, English, 27,3 x 34,6 cm, ISBN  978-3-85881-758-7
euro 30,00
email if you want to buy :[email protected]
A tie reveals a lot about its wearer, his social position, his aesthetic tastes or political stance. From the early 17th until the beginning of the 20th century, a diverse combination of fabrics, colours and knots adorned the male - and occasionally also the female - neck.
Today, the tie is back in fashion and as an accessory newly interpreted, traditions are questioned, and so is the appropriate context for wearing a tie. This new book draws on the vast collection and archives held at the Swiss National Museum in Zurich.
Coinciding with a major exhibition at the museum, The Tie features a wealth of images documenting the history and ever changing aesthetics of the neck tie, but also of designers' and manufacturers' sample collections, art works, and a photographic essay by Swiss photographer Walter Pfeiffer. Essays are contributed by international authors including scholars, fashion critics, and journalists.
07/01/23
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collective-interest · 5 years ago
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DUE PERSONAGGI DEL PROCESSO “ARPALO” NEL FONDO CIPRIOTA CHE VUOLE I BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA
La confisca, avvenuta a dicembre 2020, è stata imponente, per un valore di 300 milioni di euro: 52 società, 20 imprese individuali, una quota societaria, 34 immobili, 6 autoveicoli, 19 rapporti finanziari e numerosi orologi e preziosi. I beni erano di proprietà di personaggi coinvolti nell’operazione Babylonia datata 2017: si tratta di Gaetano Vitagliano e Andrea Scanzani. Bar come il “Mizzica!” di via Catanzaro 36 e di Piazza Acilia, acquisiti dal gruppo Vitagliano, o il “Macao” di via del Gazometro frequentato dai vip della movida romana e la catena di bar “Babylon Cafe”.
L’operazione Babylonia colpì un sodalizio fondato da appartenenti alla camorra vicini al clan scissionista dei Mazzarella e uno pugliese della Sacra corona unita, con a capo il defunto Giuseppe Cellamare. Gli arresti, come riportano le cronache di quattro anni fa, interessarono due “associazioni”: una con base a Monterotondo (in provincia di Roma), l’altra estesa in tutta Roma dedita al reinvestimento di capitali in attività commerciali e immobiliari.
Processualmente, per Vitagliano e Scanzani, l’esito è stato favorevole. Arrestati su richiesta della DDA di Roma, entrambi sono stati assolti in Appello dall’aggravante mafiosa. Vitagliano condannato a 4 anni per riciclaggio, Scanzani assolto da tutti i reati.
Ora, però, in merito alla confisca che è stata concretizzata ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Roma, Il Fatto rivela almeno due particolari rilevanti e inquietanti ricostruendo il filo delle assegnazioni di quei beni e scoprendo che alcuni degli affidatari sono riferibili a un fondo cipriota al cui interno, in posti apicali, ci sono due persone sotto processo per reati importanti quali bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Andando a ritroso nelle scatole societarie, il giornale diretto da Marco Travaglio rivela che nell’elenco delle 40 società da riassegnare dopo le operazioni Babylonia e Babylonia 2, ce ne sono 21 che interessano la Compendi Riuniti srl. Il 16 febbraio 2021, infatti, il Tribunale di Roma ha autorizzato gli amministratori giudiziari a “procedere alla sottoscrizione dei contratti di affitto di azienda contenenti l’opzione di acquisto”.
DI SOCIETÀ IN SOCIETÀ – La ricostruzione viene fatta attraverso semplici visure camerali che svelano che la Compendi Riuniti srl è stata costituita l’11 febbraio 2021 ed è partecipata al 100% dalla Ristrutturazioni Industriali Riunite Spa. Quest’ultima società, nata il 9 dicembre 2020, è stata rilevata per l’80%, dopo una settimana dalla sua costituzione, dalla Nio Job Capital Invest Ltd controllata dalla Nio Global Fund Limited. Entrambe non sono altro che fondi di investimento basati nella capitale dell’isola di Cipro, Nicosia, più volte finita all’attenzione di inchieste giornalistiche e istruttorie europee per “vivacità” in termini di società sospette e riciclaggio.
Ed è proprio nella Nio Global Fund Limited, la società all’inizio della filiera di società che hanno opzionato l’acquisto dei beni confiscati alla camorra, che tra i direttori spunta un uomo che non passa inosservato alle latitudini pontine: si tratta di Max Pietro Maria Spiess (figlio di Giangiorgio Spiess, lo storico storico avvocato di Licio Gelli in Svizzera) destinatario nel 2018 di una misura agli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Latina, su richiesta dei sostituti procuratori della Procura di Latina Luigia Spinelli, Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo.
L’inchiesta che lo vedo sotto processo è la nota “Arpalo”, l’operazione eseguita dallo SCO della Polizia di Latina e dalla Polizia tributaria della Guardia di Finanza, che terremotò e mise fine al complesso sistema creato dall’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta tra cooperative false, giri di soldi che andavano in Svizzera per tornare puliti in Italia e rapporti opachi con Costantino “Cha Cha” Di Silvio e il suo sodalizio, ossia quello dei Travali. Nel processo Arpalo, i rapporti con il clan di origine rom non rientrano (anche se sono stati chiamati a testimoniare gli ex affiliati, ora pentiti, Renato Pugliese e Agostino Riccardo), ma a farla da padrone sono quelli che la Procura di Latina ha ritenuto essere i marchingegni di natura fiscale, tributaria ecc. che hanno interessato anche la squadra del Latina Calcio, di cui Maietta, come noto, fu Presidente.
Spiess è alla sbarra nel processo Arpalo per bancarotta in quanto controllava la Smc Trust, ereditata dal padre e alla quale Maietta si sarebbe rivolto per portare a compimento le operazioni illecite connotate da un imponente flusso di denaro.
Ecco, allora, che la Smc Trust, secondo la ricostruzione camerale de Il Fatto, avrebbe una “parente cipriota”, strettamente legata: la Smc Med Trustees (Cy) Ltd, che compare nelle visure dei fondi Nio Job e Nio Global, ossia le società a cui ora il Tribunale di Roma vuole affidare i beni confiscati alla camorra.
NON SOLO SPIESS – C’è di più perché tra i direttori della Nio Global c’è anche Augusto Bizzini, anche lui con interessi del Smc Trust Group di Spiess, e, come quest’ultimo, posto agli arresti domiciliari nell’operazione Arpalo, accusato dalla Procura di Latina di riciclaggio transnazionale. Bizzini è a processo proprio come Spiess, Maietta e tutti gli altri.
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jamesmills969 · 4 years ago
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DUE PERSONAGGI DEL PROCESSO “ARPALO” NEL FONDO CIPRIOTA CHE VUOLE I BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA
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Beni confiscati alla camorra a Roma affidati a un fondo cipriota riconducibile a due personaggi coinvolti nel processo “Arpalo”
La confisca, avvenuta a dicembre 2020, è stata imponente, per un valore di 300 milioni di euro: 52 società, 20 imprese individuali, una quota societaria, 34 immobili, 6 autoveicoli, 19 rapporti finanziari e numerosi orologi e preziosi. I beni erano di proprietà di personaggi coinvolti nell’operazione Babylonia datata 2017: si tratta di Gaetano Vitagliano e Andrea Scanzani. Bar come il “Mizzica!” di via Catanzaro 36 e di Piazza Acilia, acquisiti dal gruppo Vitagliano, o il “Macao” di via del Gazometro frequentato dai vip della movida romana e la catena di bar “Babylon Cafe”.
L’operazione Babylonia colpì un sodalizio fondato da appartenenti alla camorra vicini al clan scissionista dei Mazzarella e uno pugliese della Sacra corona unita, con a capo il defunto Giuseppe Cellamare. Gli arresti, come riportano le cronache di quattro anni fa, interessarono due “associazioni”: una con base a Monterotondo (in provincia di Roma), l’altra estesa in tutta Roma dedita al reinvestimento di capitali in attività commerciali e immobiliari.
Processualmente, per Vitagliano e Scanzani, l’esito è stato favorevole. Arrestati su richiesta della DDA di Roma, entrambi sono stati assolti in Appello dall’aggravante mafiosa. Vitagliano condannato a 4 anni per riciclaggio, Scanzani assolto da tutti i reati.
Ora, però, in merito alla confisca che è stata concretizzata ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Roma, Il Fatto rivela almeno due particolari rilevanti e inquietanti ricostruendo il filo delle assegnazioni di quei beni e scoprendo che alcuni degli affidatari sono riferibili a un fondo cipriota al cui interno, in posti apicali, ci sono due persone sotto processo per reati importanti quali bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Andando a ritroso nelle scatole societarie, il giornale diretto da Marco Travaglio rivela che nell’elenco delle 40 società da riassegnare dopo le operazioni Babylonia e Babylonia 2, ce ne sono 21 che interessano la Compendi Riuniti srl. Il 16 febbraio 2021, infatti, il Tribunale di Roma ha autorizzato gli amministratori giudiziari a “procedere alla sottoscrizione dei contratti di affitto di azienda contenenti l’opzione di acquisto”.
DI SOCIETÀ IN SOCIETÀ – La ricostruzione viene fatta attraverso semplici visure camerali che svelano che la Compendi Riuniti srl è stata costituita l’11 febbraio 2021 ed è partecipata al 100% dalla Ristrutturazioni Industriali Riunite Spa. Quest’ultima società, nata il 9 dicembre 2020, è stata rilevata per l’80%, dopo una settimana dalla sua costituzione, dalla Nio Job Capital Invest Ltd controllata dalla Nio Global Fund Limited. Entrambe non sono altro che fondi di investimento basati nella capitale dell’isola di Cipro, Nicosia, più volte finita all’attenzione di inchieste giornalistiche e istruttorie europee per “vivacità” in termini di società sospette e riciclaggio.
Ed è proprio nella Nio Global Fund Limited, la società all’inizio della filiera di società che hanno opzionato l’acquisto dei beni confiscati alla camorra, che tra i direttori spunta un uomo che non passa inosservato alle latitudini pontine: si tratta di Max Pietro Maria Spiess (figlio di Giangiorgio Spiess, lo storico storico avvocato di Licio Gelli in Svizzera) destinatario nel 2018 di una misura agli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Latina, su richiesta dei sostituti procuratori della Procura di Latina Luigia Spinelli, Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo.
L’inchiesta che lo vedo sotto processo è la nota “Arpalo”, l’operazione eseguita dallo SCO della Polizia di Latina e dalla Polizia tributaria della Guardia di Finanza, che terremotò e mise fine al complesso sistema creato dall’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta tra cooperative false, giri di soldi che andavano in Svizzera per tornare puliti in Italia e rapporti opachi con Costantino “Cha Cha” Di Silvio e il suo sodalizio, ossia quello dei Travali. Nel processo Arpalo, i rapporti con il clan di origine rom non rientrano (anche se sono stati chiamati a testimoniare gli ex affiliati, ora pentiti, Renato Pugliese e Agostino Riccardo), ma a farla da padrone sono quelli che la Procura di Latina ha ritenuto essere i marchingegni di natura fiscale, tributaria ecc. che hanno interessato anche la squadra del Latina Calcio, di cui Maietta, come noto, fu Presidente.
Spiess è alla sbarra nel processo Arpalo per bancarotta in quanto controllava la Smc Trust, ereditata dal padre e alla quale Maietta si sarebbe rivolto per portare a compimento le operazioni illecite connotate da un imponente flusso di denaro.
Ecco, allora, che la Smc Trust, secondo la ricostruzione camerale de Il Fatto, avrebbe una “parente cipriota”, strettamente legata: la Smc Med Trustees (Cy) Ltd, che compare nelle visure dei fondi Nio Job e Nio Global, ossia le società a cui ora il Tribunale di Roma vuole affidare i beni confiscati alla camorra.
NON SOLO SPIESS – C’è di più perché tra i direttori della Nio Global c’è anche Augusto Bizzini, anche lui con interessi del Smc Trust Group di Spiess, e, come quest’ultimo, posto agli arresti domiciliari nell’operazione Arpalo, accusato dalla Procura di Latina di riciclaggio transnazionale. Bizzini è a processo proprio come Spiess, Maietta e tutti gli altri.
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qsotodaypodcast · 4 years ago
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Episode 359 Andreas Spiess HB9BLA
Andreas Spiess, HB9BLA, is a well known YouTube personality from Switzerland with over 330 thousand subscribers, over 30 million views, and focused on sensors, microcontrollers,  Raspberry Pi programming, and projects that use  this technology applied to amateur radio.  I found Andreas on YouTube as I am preparing my own QO100 geosynchronous satellite earth station, to allow me to work the Kuwaiti satellite from Israel.  I know that you will enjoy my QSO with Andreas and perhaps become a fan of his YouTube channel.
Check out this episode!
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2bitornot2bit · 6 years ago
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[TMT] Using Both Cores Of The ESP32 Using Arduino
Lets take a look at using both fast cores of our ESP32 and why this is useful.Huge thanks to Andreas Spiess for his video:https://www.youtube.com/watch?v=k_D_Q...All examples can be found on my github:https://github.com/witnessmenow/Dual-...Parts Used:LED Matrix*: http://s.click.aliexpress.com/e/f2b https://www.youtube.com/watch?v=KBxJ6xfT8Dk http://img.youtube.com/vi/KBxJ6xfT8Dk/maxresdefault.jpg July 02, 2019 at 11:03AM
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hdfueltech · 7 years ago
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Glamur sobre ruedas: los coches más elegantes de 2018. El País (Motor)
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Un año más, como desde 1929, la localidad italiana de Cernobbio celebra el Concorso d’Eleganza Villa d’Este, organizado por el hotel del mismo nombre y el Grupo BMW.
En el aire de Cernobbio flota un volátil y delicado entusiasmo que, a un tiempo, pareciera eterno. Las sonrisas bailan en esta pequeña localidad del norte de Italia refrescada por el lago de Como, brilla el sol como por encargo, el glamur se extiende como por inercia. En miles de ojos se refleja la belleza de los coches. Un año más se celebra el Concorso d’Eleganza Villa d’Este, organizado por el Grupo BMW y por el Grand Hotel Villa d’Este, lujoso y exclusivo como los automóviles y las motos que allí se reúnen. Un fascinante desfile de rarezas y tesoros de la automoción que dura tres hermosos días, tres jornadas enlatadas en un siglo anterior, en un tiempo difuso.
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El concurso lleva el lema Hollywood en el Lago. Tuvo lugar hace unas fechas, a finales de mayo, y la distinción principal (‘Best of Show’, la llaman)fue para un Ferrari 335 Sport, fabricado en 1958, excepcional ejemplar de motor delantero propiedad del coleccionista austriaco Andreas Mohringer. El domingo, en la entrega de premios, en su rostro no cabe ese orgullo aristocrático de considerarse único, superior a los demás; el público aplaude la elegancia del vehículo, la fiesta llega a su culmen. El glamur se extiende como si fuera un cheque al portador.
El jurado de expertos ha seleccionado un “auténtico coche de carrerasque está absolutamente bien para conducir en las carreteras”, en palabras de su propietario. “Sin embargo, se necesita una mano fuertepara hacerlo”. En el ambiente de Cernobbio presumir no merece reproche.
Nacido en 1957 con 396 CV, el Ferrari 335 Sport fue durante mucho tiempo el modelo más potente de la marca, el más rápido, el más conocido, también el que arrastró cierta leyenda negra. A sus mandos vivió una historia de lujo, amor y tragedia el piloto español Alfonso de Portago, impulsivo y rebelde como James Dean, cigarro en la boca, popular como un hombre de Hollywood, competidor directo de Juan Manuel Fangio. Hasta que falleció en la carrera italiana Mille Miglia,en el mismo 1957, cuando un accidente le costó la vida a él y a otras diez personas. La prueba se suspendió para siempre, Enzo Ferrari se encerró una semana en casa…
Nadie parece recordar ese oscuro pasado en el concorso. Los visitantes, más bien, simplemente se dejan asombrar por el ambiente y la opulencia que se viven desde 1929, cuando se inauguró el certamen, en el que han participado 50 modelos en ocho categorías diferentes,con nombres (las categorías) con tanta pompa y boato como todo lo que las rodea.
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“Recuerdo bien cuando vine por primera vez con mi hija, ella me anunció que quería casarse aquí”, desliza Andreas Mohringer. Se oyen más aplausos, pero ya no son para él. La ovación cerrada la recibe ahora, radiante, el coleccionista suizo Albert Spiess, propietario de una rareza en rojo brillante ganadora de la Coppa d’Oro, el premio del público.
El Alfa Romeo 33/2 Stradale distinguido por la concurrencia (modelo del que solo se fabricaron 12 unidades) levanta sus alas de gaviotahacia el cielo. “Este premio es algo muy especial para mí”, sostiene Spiess, que ya triunfó en 2014 con un Maserati 450 S de 1956 (Best of Show), y mientras tanto la tarde va cayendo. “Ganar un premio decidido por el público es una experiencia incomparable. La atmósfera aquí en Villa d’Este no tiene parangón”, concluye.
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Fuente: El Motor, El País
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myshitblogger-blog · 7 years ago
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Colleagues work 3,300 extra hours for dad with cancer son
Colleagues work 3,300 extra hours for dad with cancer son
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Image copyright Anna Spiess
Image caption Andreas Graff was able to take a year off work to care for his son suffering from cancer
Employees of a German company donated almost 3,300 hours in overtime so a colleague could look after his son with leukaemia, local media report.
Single dad Andreas Graff has taken almost a year…
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hittveu · 8 years ago
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  Johan Kristoffersson (S) Volkswagen Polo GTI Supercar WRX Barcelona (E) 2017 Photo: Tony Welam
Johan Kristoffersson, podium, 2017 FIA World RX Rallycross Championship / Round 08, Trois Rivieres, Canada / August 4-6, 2017 // Worldwide Copyright: PSRX Volkswagen
31 Lando Norris (GBR, Carlin, Dallara F317 – Volkswagen), FIA Formula 3 European Championship, round 10, race 3, Hockenheimring (DEU), 13. – 15. October 2017
Daniel Ticktum (GBR) FIA Formula 3 World Cup – Grand Prix Macau 2017
  VOLKSWAGEN IM MOTORSPORT Erfolgreich rund um den Globus: Rekordjahr für Volkswagen Motorsport  15 Titelerfolge in Rallye-, Rallycross- und Rundstreckenmeisterschaften  Volkswagen Kundenteams weltweit erfolgreich  Entwicklungsvorstand Welsch: „Motorsport ein wichtiger Botschafter“ Wolfsburg (15. Dezember 2017). Mit einem Rekord-Ergebnis hat Volkswagen die Motorsport-Saison 2017 abgeschlossen. Nie zuvor gingen mehr internationale und nationale Meisterschaften an die Marke aus Wolfsburg. Als einzigem Automobil-Hersteller gelang es Volkswagen, in derart vielen verschiedenen Motorsport-Disziplinen Titel zu gewinnen: Im Rallyesport, im Rallycross, im Tourenwagen- und im Formel-Sport, in Sprint- und Langstreckenrennen gewannen Volkswagen Fahrer gegen starke Konkurrenz rund um den Globus insgesamt 15 renommierte Meisterschaften.
„Die Motorsport-Saison 2017 mit einem Rekord-Ergebnis abzuschließen, ist ein großartiger Erfolg für die Marke Volkswagen“, so Volkswagen Entwicklungsvorstand Dr. Frank Welsch. „Volkswagen Motorsport ist ein wichtiger Botschafter für unsere sportlichen Produkte wie die GTI-Familie. Daher kommt der Neuausrichtung unserer Motorsport-Aktivitäten mit einem Schwerpunkt auf den Kundensport eine große Bedeutung zu. Ich danke allen, die daran mitgewirkt haben, die zahlreichen Erfolge unserer Kunden zu ermöglichen.“
„Diesen großen Erfolg haben wir nicht erwartet“, erklärt Volkswagen Motorsport-Direktor Sven Smeets. „Er ist aber kein Zufall, sondern das Ergebnis sorgfältiger, leidenschaftlicher Arbeit, um erstklassige Volkswagen Fahrzeuge für die Rennstrecke anbieten zu können. Die Siege haben wir schließlich nicht selbst eingefahren, sondern unsere Kunden in aller Welt, denen wir für ihren großen Einsatz und die wertvolle Zusammenarbeit danken. Das Ergebnis unterstreicht, dass Teamwork auch im Kundensport ein wichtiger Erfolgsfaktor ist.“
Rallycross: Weltmeister-Titel für Kristoffersson, GRC-Hattrick für Speed
In Rekord-Manier zur WM-Krone: Mit seinem 570 PS starken Polo GTI, der auf dem erfolgreichen Polo aus der Rallye-Weltmeisterschaft basiert, hat Johan Kristoffersson in diesem Jahr die FIA Rallycross-Weltmeisterschaft (WRX) beherrscht. Der 29-jährige Schwede feierte sieben Siege in zwölf Rennen und fuhr gemeinsam mit Teamkollege Petter Solberg auch vorzeitig den WM-Titel in der Teamwertung für PSRX Volkswagen Schweden ein. In der Global-Rallycross-Serie blieb es bis zum Schluss spannend: Erst beim Finale machte Scott Speed mit seinem 570 PS starken Beetle GRC den dritten Fahrertitel in Folge klar. Teamkollege Tanner Foust wurde nicht nur „Vize-Champion“, sondern sorgte gemeinsam mit Speed dafür, dass Volkswagen zum zweiten Mal in Folge die Hersteller-Wertung der US-amerikanischen Rallycross-Meisterschaft gewann.
Tourenwagen: Golf GTI wieder Champion in der TCR International
Die seriennahe Rennversion des Golf GTI1 fährt von Erfolg zu Erfolg: nach dem Titelgewinn 2016 ist der Golf GTI TCR auch 2017 der Meistermacher. Beim Herzschlagfinale der TCR International bewies der Franzose Jean-Karl Vernay Nervenstärke und fuhr im 350 PS starken Golf GTI TCR zum Titelgewinn. Zwar feierte der 30-Jährige vom Volkswagen Kundenteam Leopard Racing im Lauf der Saison nur einen Rennsieg, zeichnete sich in der hart umkämpften Meisterschaft aber mit größter Cleverness und maximaler Kontinuität aus.
In der TCR Asien, ausgetragen in China, Malaysia und Thailand, gelang dem Liqui Moly Team Engstler die Wiederholung des Meisterschaftserfolgs in Fahrer- und Team-Wertung: Hier krönte sich Kantadhee Kusiri am Steuer eines Golf GTI zum Champion. In der TCR Iberico gewann der Portugiese Francesco Abreu (Team Novadriver) den Fahrertitel, während Kunden in der TCR Benelux (WRT), TCR Middle East (Liqui Moly Team Engstler) und in der STCC in Schweden (Volkswagen Dealerteam Sweden) jeweils die Team-Wertungen einfuhren. In der TCR Germany gewann Luca Engstler die Rookie-Wertung. Dass der Golf GTI auch auf der Langstrecke ein Siegertyp ist, bewies das Kundenteam Mathilda Racing. Benjamin Leuchter und Andreas Gülden gewannen die TCR-Kategorie der VLN-Langstrecken-Meisterschaft auf dem Nürburgring und beeindruckten auch beim 24h-Rennen an gleicher Stelle gemeinsam mit ihren Teamkollegen Constantin Kletzer und Dennis Wüsthoff mit dem TCR-Klassensieg und Gesamtrang 29 vor zahlreichen stärkeren Autos.
Nicht nur die Teams und Fahrer, auch der Golf GTI TCR selbst wurde ausgezeichnet: In der TCR International und in der TCR Benelux gewann die Rennversion des Kompakt-Sportlers aus Wolfsburg die Kategorie „Model of the year“ als bestes TCR-Rennauto des Jahres.
Formel 3: Norris neuer Europameister, Ticktum gewinnt FIA-Weltcup in Macau
Die FIA Formel-3-Europameisterschaft zählt zu den wichtigsten Nachwuchs-Rennserien überhaupt und Volkswagen verfügt über eine erfolgreiche Historie: Formel-1-Rekord-Weltmeister Michael Schumacher, Le-Mans-Rekordsieger Tom Kristensen und DTM-Rekordchampion Bernd Schneider setzten am Anfang ihrer Karrieren in der Formel 3 allesamt auf Volkswagen. In diesem Jahr bestimmte vor allem ein junger Brite das Tempo: Der 18-Jährige Lando Norris vom Volkswagen Kundenteam Carlin sicherte sich mit neun Siegen den renommierten Titel vor dem Schweden Joel Eriksson, der als Fahrer im Team Motopark ebenfalls auf Volkswagen Power vertraute und sieben Rennen gewann. Auch beim prestigeträchtigen FIA Formel-3-Weltcup in Macau standen am Ende zwei Volkswagen Fahrer ganz oben: Daniel Ticktum (GB/Motopark) gewann das turbulente Rennen auf dem berühmten Stadtkurs vor Lando Norris (Carlin).
Rallyesport: Baumschlager erzielt Weltrekord im Polo R WRC
In der Österreichischen Rallye-Staatsmeisterschaft gelang Raimund Baumschlager ein einzigartiger Erfolg: Zum 14. Mal gewann der Routinier gemeinsam mit Beifahrer Pirmin Winklhofer den Titel in seiner Heimat – Weltrekord. Gleichzeitig bescherte Baumschlager dem Polo R WRC, der zuvor vier Mal in Folge die FIA Rallye-Weltmeisterschaft (WRC) gewonnen hatte, zwei Siege und den ersten Titel in einer nationalen Rallye-Meisterschaft.
1 Golf GTI (169 kW / 230 PS) Kraftstoffverbrauch in l/100 km: innerorts 8,2 – 7,8 / außerorts 5,5 – 5,3/ kombiniert 6,4 – 6,3, CO2-Emission (kombiniert) in g/km: 148 – 145; Effizienzklasse: D
Bild 1: TCR International, Jean-Karl Vernay (F), Volkswagen Golf GTI TCR
Bild 2: FIA Rallycross-Weltmeisterschaft, Johan Kristoffersson (S), Volkswagen Polo GTI Supercar
Bild 3: FIA Rallycross-Weltmeisterschaft, PSRX Volkswagen Team Schweden
Bild 4: Global Rallycross, Scott Speed (USA), Volkswagen Beetle GRC
Bild 5: TCR Asia, Kantadhee Kusiri (T), Volkswagen Golf GTI TCR
Bild 6: FIA Formel-3-Europameisterschaft, Lando Norris (GB), F3 Dallara Volkswagen-Spiess
Bild 7: Macau Grand Prix, Daniel Ticktum (GB), F3 Dallara Volkswagen-Spiess
Bild 8: Österreichische Rallye-Staatsmeisterschaft, Raimund Baumschlager/Pirmin Winklhofer (A/D), Volkswagen Polo R WRC
Quelle. Volkswagen Motorsport Kommunikation http://www.volkswagen-motorsport.com
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Erfolgreich rund um den Globus: Rekordjahr für Volkswagen Motorsport VOLKSWAGEN IM MOTORSPORT Erfolgreich rund um den Globus: Rekordjahr für Volkswagen Motorsport  15 Titelerfolge in Rallye-, Rallycross- und Rundstreckenmeisterschaften…
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pauljacobevans · 8 years ago
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Global Thermonuclear War: Tweeted
[Andreas Spiess] did a video earlier this year about fallout shelters. So it makes sense now he’s interested in having a Geiger counter connected to the network. He married a prefabricated counter with an ESP32. If it were just that simple, it wouldn’t be very remarkable, but [Andreas] also reverse-engineered the schematic for the counter and discusses the theory of operation, too. You can see the full video, below. We often think we don’t need a network-connected soldering iron or toaster. However, if you have a radiological event, getting a cell phone alert might actually be useful. Of course, if …read more http://pje.fyi/PtJzTs
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planetarduino · 8 years ago
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Secret Serial Port for Arduino/ESP32
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If you use the Arduino IDE to program the ESP32, you might be interested in [Andreas Spiess’] latest video (see below). In it, he shows an example of using all three ESP32 UARTs from an Arduino program. He calls the third port “secret” although that’s really a misnomer. However, it does require a quick patch to the Arduino library to make it work.
Just gaining access to the additional UARTs isn’t hard. You simply use one of the additional serial port objects available. However, enabling UART 1 causes the ESP32 to crash! The reason is that by default, UART 1 uses the same pins as the ESP32 flash memory.
Luckily, the chip has a matrix switch that can put nearly any logical I/O pin on any physical I/O pin. [Andreas] shows how to modify the code, so that UART 1 maps to unused pins, which makes everything work. it is a simple change, replacing two parameters to a call that — among other things — maps the I/O pins. You could use the technique to relocate the UARTs to other places if you choose.
If you want to learn more about the ESP32, we covered a good set of tutorials for you to check out. Or if you just want a quick overview, you can start here.
Filed under: Arduino Hacks, ARM
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Secret Serial Port for Arduino/ESP32 was originally published on PlanetArduino
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planetarduino · 8 years ago
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ISM Communications for Arduino
If you want to wirelessly communicate between devices, WiFi and Bluetooth are obvious choices. But there’s also the ISM (industrial, scientific, and medical) band that you use. There are inexpensive modules like the SX1278 that can handle this for you using LoRa modulation, but they haven’t been handy to use with an Arduino. [Jan] noticed the same thing and set out to build a shield that allowed an Arduino to communicate using LoRa. You can find the design data on GitHub. [Jan] calls it the LoRenz shield.
According to [Jan], the boards cost about $20 to $30 each to make, and most of that cost was in having PC boards shipped. LoRa lets you trade data rate for bandwidth, but typical data rates are fairly modest. As for range, that depends on a lot of factors, too, but we’ve seen ranges quoted in terms of miles.
Depending on where you live, there may be legal restrictions on how you use a radio like the SX1278. You should understand your local laws before you buy into using the ISM bands. We aren’t sure it would be wise, but the board can coexist with three other similar shields. So you could get 4 radios going on one Arduino if you had too and could manage the power, RF, and other issues involved. The breakout board the module uses has an antenna connector, so depending on your local laws, you could get a good bit of range out of one of these.
[Jan] promises a post on the library that makes it all work shortly, but you can find the code on GitHub now. If you look at the code in the examples directory, it seems pretty easy. You’d have to sling some software, but the SX1278 can support other modes in addition to LoRA including FSK and other data modulation techniques.
We’ve seen other LoRa shields, but not many. If you are interested in other wireless technologies, we’ve talked about them quite a bit. If you want a basic introduction to LoRa, [Andreas Spiess’] video below is a good place to start.
Filed under: Arduino Hacks, wireless hacks
ISM Communications for Arduino was originally published on PlanetArduino
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